Le Province vogliono essere coinvolte nella definizione dei decreti attuativi della Legge La Loggia e del Testo Unico degli Enti Locali. A ribadirlo è stato il Presidente della Provincia di Venezia e componente dell’Ufficio di presidenza dell’Upi, Davide Zoggia, intervenendo al seminario “Legge La Loggia: lavori in corso. Le deleghe al Governo e l’attuazione dell’art.118 della Costituzione” organizzato dal Commissario straordinario del Governo per l’attuazione del Federalismo amministrativo – Ufficio per il Federalismo Amministrativo.
“E’ inutile – ha detto il Presidente Zoggia – discutere di modifiche del Titolo V e di Legge La Loggia come momento di coesione politica, considerata la conflittualità che ne ha segnato l’approvazione: dobbiamo invece ragionare sul come queste riforme possano essere davvero utili per gli Enti Locali e per i cittadini, attraverso i decreti attuativi e il Testo Unico”.
Per quanto riguarda la definizione del Testo Unico per gli Enti locali, Zoggia ha sottolineato che “come Province immaginiamo che questo debba riportare il massimo rispetto dei principi di autonomia. Per questo – ha sottolineato – consideriamo debba muoversi su due livelli: un primo livello, nel quale siano fissate norme di principio valide in via generale, ed un secondo livello, costituito da norme cedevoli, in grado cioè di adattarsi ai ruoli diversi che assumono gli Enti locali nei territori in base alla loro particolare entità e dimensione.
Un testo snello, quindi, realmente innovativo, capace di rappresentare la realtà in un quadro di unità nazionale, nel quale sia ben chiaro il principio di sussidiarietà: alle Regioni, quindi, il potere di legiferare e determinare gli atti di indirizzo, agli Enti locali quello di coordinare e gestire le politiche sul territorio.
Le Province poi – ha concluso il Presidente Zoggia – grazie alle loro funzioni di governo di area vasta, devono vedersi riconosciute anche il ruolo di dialogo e di coordinamento degli interventi con il tessuto imprenditoriale e sociale locale”.