“Il Governo deve introdurre modifiche alla finanziaria, o si rischia di bloccare l’andamento positivo che sta caratterizzando l’operato delle Province nella promozione dello sviluppo locale dal ’99 ad oggi, e che emerge chiaramente dal rapporto Eures”.
Lo ha detto il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, intervenendo alla Conferenza stampa organizzata dall’Upi Lazio, per presentare il Rapporto sullo stato delle Province del Lazio per il 2005.
“Dal rapporto Eures – ha sottolineato il Presidente Melilli – emerge chiaramente il ruolo chiave che le Province hanno assunto nelle politiche di promozione dello sviluppo territoriale. A dimostrarlo sono i dati che segnalano il notevole incremento delle risorse che le Province hanno saputo utilizzare in investimenti per il territorio.”
Una situazione, quella del Lazio, ampiamente in linea con il quadro nazionale, che attesta dal 1999 al 2003 il raddoppio delle spese delle Province per le politiche di sviluppo economico, l’incremento del 128% di quelle legate ai trasporti, a fronte di un aumento delle spese per la gestione di appena il 4%.
“E’ una nuova Provincia – ha ribadito Melilli – quella che, a seguito del decentramento amministrativo, è diventata protagonista del rilancio economico del territorio, grazie agli investimenti in infrastrutture, viabilità, ambiente, turismo e istruzione.
Purtroppo il Governo sembra non cogliere il senso di questa innovazione, tanto che ha deciso di varare il provvedimento sulla competitività, il cui successo si gioca proprio a livello di ‘sistema locale’, senza sentire le istituzioni che sul territorio operano: Regioni, Province e Comuni. E’ una grave mancanza, soprattutto se si considera che, come Upi avevamo dato al Governo la nostra piena disponibilità a dare un contributo fattivo per assicurare che il testo, realmente rapportato alle esigenze del territorio, potesse accompagnare un processo di ripresa economica del Paese”.
“In questo modo – ha proseguito Melilli – si continua a produrre provvedimenti sganciati dalle realtà territoriali, e quindi incapaci di sostenere le politiche di sviluppo degli Enti locali, che già ora hanno subito una brusca frenata a causa delle modifiche introdotte al patto di stabilità con la finanziaria di quest’anno.
Per questo – ha ribadito Melilli – come Upi abbiamo chiesto al Governo di intervenire immediatamente a modificare quelle norme della finanziaria che ci penalizzano, che rischiano di fare saltare i bilanci e che possono interrompere questo trend positivo, annullando i progressi fino ad oggi compiuti, ed impedendoci di svolgere a pieno il ruolo che ci compete, di governo dei processi di area vasta”.
“Per quanto riguarda la situazione del Lazio – ha poi aggiunto in conclusione Melilli – c’è un altro dato che aggiunge nuove criticità: il processo di decentramento amministrativo qui è ancora fortemente arretrato. A confronto con la situazione nazionale, infatti, la quota di risorse trasferite per funzioni delegate dalla Regione Lazio è pari appena all’1,77% del totale. Peggio hanno fatto solo il Molise, la Sardegna e l’Abruzzo”.