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Menesini: “Solidarietà, coesione e sussidiarietà, questa l’Europa che noi vogliamo per il futuro”

Istituzioni e Riforme, News, Politiche europee    20/05/2025

Si è tenuta oggi ad Hannover la conferenza politica promossa da CEPLI – Confederazione Europea delle Autorità Intermedie Locali – sul tema “Sussidiarietà alla prova: la Politica di Coesione cambia volto”. Un’occasione di confronto tra i rappresentanti delle istituzioni locali intermedie di tutta Europa, che hanno discusso del futuro della Politica di Coesione, della necessità di una governance multilivello reale e del ruolo cruciale che le Province, insieme agli enti intermedi di Francia, Spagna, Germania, Polonia, Romania, Moldavia, Belgio possono svolgere per garantire un’Europa più vicina ai cittadini.

Tra gli interventi quello di Luca Menesini, membro del Comitato Europeo delle Regioni e componente della Commissione COTER, che ha lanciato un messaggio alle istituzioni europee: “Non possiamo permetterci di affrontare le sfide di oggi – dalla competitività alla sicurezza, dalla transizione digitale alla giustizia sociale – senza rimettere al centro i principi fondanti dell’Unione: solidarietà, sussidiarietà e cooperazione. Serve una solidarietà concreta, non più solo evocata nei documenti ufficiali. Come ricordava Schuman, la solidarietà deve essere un fatto, non solo un valore. E oggi questo fatto si traduce in politiche pubbliche capaci di garantire coesione sociale e territoriale per garantire una buona qualità della vita dei nostri cittadini”.

Menesini ha sottolineato come la Politica di Coesione debba evolvere, non solo per rispondere alle esigenze emergenti, ma per salvaguardare l’identità stessa dell’Unione Europea. “Non possiamo lasciare che il futuro dell’Europa venga deciso solo a porte chiuse da governi centrali. Occorre coinvolgere tutti i livelli istituzionali, dalle città alle Province, alle Regioni. La governance multilivello non è un orpello burocratico: è una condizione necessaria per dare efficacia e legittimità alle decisioni europee. È democrazia. Non serve un’Europa che accentra, serve un’Europa che ascolta, dialoga e condivide responsabilità”.

Un passaggio centrale è stato dedicato anche alla questione delle risorse finanziarie. “Oggi il debito comune è all’1% – ha dichiarato Menesini – ma se vogliamo una politica di coesione che sia all’altezza delle sfide, questo limite va superato. Serve un bilancio comune più forte e strumenti finanziari più semplici, accessibili e vicini ai territori. E serve che gli attori locali, in particolare le Province e le autorità intermedie, possano avere accesso diretto alle risorse, senza filtri eccessivi che rallentano e complicano l’attuazione”.

Secondo Menesini, “la coesione non è un tema del passato, è la condizione per il futuro. Un’Unione che rinuncia alla coesione, che smette di ridurre le disuguaglianze territoriali, che ignora le specificità dei territori, è un’Unione più fragile, più distante, più esposta ai rischi della disgregazione. Per questo dobbiamo parlare oggi, con urgenza, di governance multilivello, di semplificazione, di partecipazione. Dobbiamo costruire una nuova Europa, più equa e più vicina”.

La conferenza ha rappresentato un momento di riflessione importante sul ruolo delle Province in Europa, sottolineando come, nella gestione delle risorse e nell’attuazione delle politiche, gli enti intermedi siano fondamentali per garantire l’equilibrio tra prossimità e capacità di scala. E, ancora una volta, ha ribadito che un’Europa forte è possibile solo se i territori vengono messi in condizione di partecipare, contribuire e decidere.

 



Redattore: Ufficio stampa Upi Toscana
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