In Via Tasso è stata presentata l’attività della struttura tecnica a supporto dei Comuni per la progettazione e gestione di interventi previsti da bandi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). I Comuni convenzionati con la Provincia sono 35, di cui 25 aderenti al BIM Brembo e Serio, 7 al BIM Oglio, e 2 a entrambi i BIM. 3 Comuni non sono aderenti ad alcun BIM.
Altri hanno già preso contatti con la Provincia, anche in vista delle scadenze imminenti: “Dall’inizio, la volontà di quest’Amministrazione è stata quella di creare uno staff da mettere a disposizione del territorio per la gestione dei finanziamenti Pnrr. Ora è importante raggiungere tutti i Comuni per dare loro la possibilità di accedere e non perdere queste risorse. In questi giorni manderemo una lettera ai Comuni per comunicare quanto stiamo facendo e per dare indicazioni precise. Oggi abbiamo tutte le forze per dare risposte alle loro richieste”, ha esordito il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi.
Se inizialmente la priorità era centrata sulla gestione della fase preliminare, oggi la necessità è quella di avere un supporto dalla Provincia nella rendicontazione. La scarsa risposta alle selezioni pubbliche per l’assunzione di figure professionali (le professionalità assunte a tempo determinato sono state 3 invece delle 9 previste) ha portato l’Amministrazione a dover individuare una società esterna (l’Ets di Villa d’Almè) che lavorerà a stretto contatto con il servizio Sviluppo nella progettazione preliminare e nella rendicontazione di progetti Pnrr. Il tutto
sarà supervisionato dall’ingegner Antonio Zanni, ex dirigente e membro della Commissione tecnica di supporto politico-amministrativo della Provincia, e coordinato dalla dottoressa Gloria Cornolti, responsabile del settore Sviluppo e dell’Ufficio Europa. L’obiettivo di coprire interamente le spese dell’ufficio Pnrr è stato raggiunto grazie ai contributi dei Comuni e dei BIM. I Consorzi BIM, per conto della loro rete di 127 Comuni, hanno versato gran parte dei 410mila euro che la Provincia ha a disposizione, e che verranno utilizzati nei prossimi 3 anni. La cifra richiesta ai Comuni che non fanno parte dei BIM per la compartecipazione è di 60 centesimi ad abitante; quindi l’importo complessivo che i tre Comuni al di fuori dei BIM saranno
tenuti a versare è pari a 9865,20 euro.
“I piccoli Comuni non hanno né le risorse né l’organizzazione. Ben venga questo coordinamento da parte della Provincia. Credo sia indispensabile coinvolgerli fattivamente. La nostra risorsa è ben investita e ha coperto i nostri 127 Comuni di cui circa due terzi sono di piccole dimensioni. Sono felice che i nostri due BIM abbiano dato questa opportunità, che ora va sfruttata, complessivamente a ben 170 Comuni”, ha dichiarato Carlo Personeni presidente del Consorzio BIM dei fiumi Brembo e Serio.
“Quest’iniziativa si inserisce nell’ampio impegno dell’attuale Amministrazione di individuare la Provincia come Casa dei Comuni, e quindi di supportare i 243 Comuni del territorio in vari modi. Un’altra importante iniziativa è quella legata al Servizio Europa di Area Vasta (SEAV) con il percorso formativo ai bandi europei che è stato intrapreso insieme a tanti Comuni. In alcuni casi sono stati anche sviluppati progetti, di cui alcuni finanziati, come quello di Capizzone. Altro obiettivo di riguardo è stato quello di implementare l’Ufficio Europa con l’assunzione di un funzionario dedicato. Tutti segnali d’attenzione della Provincia al territorio e alle opportunità aperte”, ha aggiunto il vicepresidente e consigliere delegato della Provincia ai Bandi, Europa Seav, Pnrr e Partecipate, Matteo Macoli.
Redattore: Ufficio stampa Provincia di Bergamo