«Il primo giorno di scuola segna sempre l’avvio e la ripartenza. Quest’anno ci auguriamo che segni anche il ritorno alla normalità, dopo i lunghi mesi della pandemia in cui proprio i ragazzi ci hanno dato un grande esempio di responsabilità e civismo». È quanto ha detto il presidente della Provincia di Belluno, nel saluto di inizio anno scolastico portato questa mattina al liceo Renier.
Una breve visita alla scuola e nelle aule, con l’augurio ai ragazzi di un anno di studio e di impegno, ma anche di nuova socialità. «In questi mesi, la naturale curiosità per il mondo, il desiderio di incontrarsi e di amicizia sono stati ridotti dalle condizioni pandemiche, che hanno costretto i giovani a ricorrere a una socialità in qualche modo “surrogata” da social e strumenti digitali. È per questo che auguro loro di tornare presto alla normalità, a cominciare dalla scuola e dall’impegno in quest’anno scolastico». Ha sottolineato il presidente della Provincia. «I nostri giovani possono essere per noi insegnanti di responsabilità, come sono stati negli ultimi mesi. Auguro loro di entusiasmarsi e di essere sempre curiosi, perché sono questi gli elementi su cui possiamo costruire il nostro futuro. E auguro un buon anno, di lavoro e di soddisfazioni, agli insegnanti e a tutto il personale scolastico».
Il presidente della Provincia ha visionato anche gli ultimi lavori eseguiti al liceo Renier e ha raccolto dalla dirigente scolastica Viola Anesin alcune osservazioni per i prossimi interventi. «La Provincia ha tra le funzioni fondamentali quella dell’edilizia scolastica, ma la volontà politica di intervenire laddove necessario va oltre il compito istituzionalizzato, nella consapevolezza che i ragazzi sono il nostro futuro» conclude il presidente. «Negli ultimi due anni abbiamo messo in atto investimenti da quasi 2 milioni di euro, solo per moduli prefabbricati e adeguamenti Covid. I nostri uffici hanno già preparato progetti su tutti gli edifici scolastici di competenza, in modo da intercettare tutti i canali di finanziamento possibili».
Redattore: Ufficio stampa Provincia Belluno