Governo, Regioni, Comuni, Città metropolitane e Province hanno insieme deciso che nei prossimi tre anni nelle scelte politiche nazionali e territoriali sarà considerata come una priorità la messa in sicurezza delle scuole superiori. Ne informa l’Upi nazionale rendendo noto l’esito della conferenza unificata riunitasi oggi.
In base a quanto stabilito, nel prossimo piano triennale per l’edilizia scolastica, le Regioni considereranno la necessità di interventi sulle scuole superiori e il numero degli studenti del secondo ciclo di istruzione sul totale degli alunni iscritti sul territorio regionale, come criterio prioritario per l’assegnazione dei finanziamenti.
“È una notizia positiva che mette un tassello importante nella ricostruzione di un normale rapporto fra chi deve gestire una materia delicata come le scuole, e la relativa sicurezza, e chi deve erogare le risorse”, commenta il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi. “Adesso – sottolinea – si tratta di proseguire nel lavoro ben avviato dall’Upi e dagli altri soggetti coinvolti per dare gambe all’intesa e consentire alle Province di lavorare con tranquillità e al mondo della scuola e alle famiglie di affrontare con serenità l’attività scolastica”.
Il presidente dell’Upi, Achille Variati, in una nota, definisce l’accordo “un passo avanti molto significativo perché riporta le scuole superiori, che negli ultimi tre anni hanno ricevuto finanziamenti scarsi a causa dei tagli alle Province, come impegno centrale per il paese. Si tratta – spiega ancora Variati – di un passaggio essenziale che risponde anche ai giusti richiami che su questi temi gli studenti e le associazioni dei cittadini hanno ripetutamente avanzato alle istituzioni. Come Upi assisteremo anche tecnicamente le Province, perché nei prossimi tre anni grazie a queste risorse si possa avviare quell’opera di messa a norma e in sicurezza degli edifici scolatici”.