Bortoluzzi: «Indispensabile per abbattere il rischio di interventi in montagna»
La Provincia di Belluno coordinerà un nuovo progetto di mappatura e la segnalazione degli ostacoli al volo. Con un sistema innovativo di palette catarifrangenti installate sui cavi delle teleferiche tramite un drone, ideato dall’associazione-comitato “Falco senza ostacoli”, nato proprio per evitare tragedie come quella occorsa all’equipaggio dell’elisoccorso caduto a Rio Gere undici anni fa.
Martedì scorso (20 ottobre) il sistema di installazione con drone è stato testato nella zona del Cinque Torri (a Cortina), con esito positivo. Presenti, oltre alla Provincia e agli ideatori di “Falco senza ostacoli”, anche la Sovrintendenza e il Soccorso alpino.
«Ora non resta che percorrere l’iter burocratico necessario a ottenere tutte le autorizzazioni per portare avanti il progetto – spiega il consigliere provinciale delegato Massimo Bortoluzzi -. Proprio per questo la Provincia attiverà un tavolo per la sicurezza del volo. Il nostro compito sarà quello di coordinare, assieme alla Prefettura, i lavori preliminari, mettendo attorno al tavolo tutti gli attori e i portatori di interesse, dalla Regione alla Sovrintendenza. Dopodiché finanzieremo l’intervento, per mitigare il più possibile gli elementi di pericolo al volo e garantire massima sicurezza agli operatori dell’elisoccorso, fondamentali in montagna».
Il progetto prevede l’installazione di particolari palette segnaletiche di tecnologia svedese su tutti i cavi posizionati a un’altezza inferiore ai 60 metri (quota sotto la quale moltissimi impianti, comprese le teleferiche, non sono segnalati, anche a causa di una regolamentazione piuttosto caotica). Si tratta di strumenti rifrangenti e fotoluminescenti, ben individuabili cioè anche con visori notturni. Il piano predisposto dall’associazione-comitato “Falco senza ostacoli” prevede l’utilizzo di un drone costruito appositamente, per il posizionamento sui cavi. «L’attacco è tramite magnete e i test fatti in laboratorio hanno mostrato una resistenza a bassissime temperature e anche a forti raffiche di vento – spiega il dottor Alessandro Forti, medico di elisoccorso e tra i fondatori di “Falco senza ostacoli” -. Anche la prova con visori notturni è andata bene e l’esperimento di attacco su alcuni cavi in zona Cinque Torri è riuscito. Ora si tratta di pianificare la progettazione. Se verrà dato un parere favorevole da parte della Sovrintendenza, poi si procederà con l’installazione a tappeto di questi cartellini, ovviamente previa autorizzazione del proprietario delle teleferiche. Un passo fondamentale per la sicurezza del volo che abbiamo cercato fin dall’inizio». “Falco senza ostacoli” infatti è nato con l’obiettivo iniziale di segnalare i cavi di Rio Gere che sono costati la vita all’equipaggio dell’elicottero e ai tecnici del Soccorso alpino. E dall’idea degli associati è stato realizzato il drone impostato per installare i segnali.
Il cronoprogramma di massima conta la convocazione del tavolo da parte della Provincia e l’avvio dell’iter progettuale entro fine anno. «Se tutto andrà per il verso giusto, l’installazione dovrebbe avvenire la prossima primavera – conclude il consigliere provinciale Bortoluzzi -. Crediamo sia doveroso procedere, per mettere in sicurezza tutte le linee non segnalate e i possibili ostacoli al volo. Solo così si abbattono i rischi di intervento in montagna. Soccorso alpino, elisoccorso e tutti i tecnici che operano per la nostra incolumità già mettono a repentaglio la loro vita; non possiamo permettere che i rischi “inutili” minino la loro capacità di intervento».