La Pubblica amministrazione viene considerata un “cattivo pagatore”. Lo dicono i dati a livello nazionale dei tempi medi di pagamento, che per legge sarebbero di 30 giorni, ma arrivano a 45 (e in alcune zone del Paese superano anche i 100 giorni). Non è così per la Provincia di Belluno, che si conferma ente virtuoso anche nel rapporto con i fornitori. Lo certifica il Ministero dell’Economia e delle Finanze che svolge un ruolo primario nel monitoraggio del processo di estinzione dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni, attraverso l’utilizzo di un sistema informatico. La Pcc – Piattaforma dei crediti commerciali – infatti rileva le informazioni sulle singole fatture ricevute dalle oltre 22.200 amministrazioni pubbliche registrate.
Pochi giorni fa sono stati pubblicati in piattaforma i dati sui tempi di pagamento di ogni ente. «Per la Provincia di Belluno i dati sono incoraggianti; infatti, non solo i pagamenti dei crediti commerciali rispettano il termine di legge di 30 giorni, ma addirittura viene certificato un tempo medio di pagamento di 22 giorni – spiega il consigliere provinciale delegato al bilancio, Walter Cibien -. Quindi mediamente la Provincia anticipa il pagamento delle fatture rispetto al termine legale di 30 giorni. È un dato significativo. Se gli enti pubblici sono in grado di pagare velocemente i propri fornitori, il sistema economico ne trae benefici in quanto le imprese non sono costrette a ricorrere all’indebitamento per disporre della liquidità necessaria per il proprio funzionamento. La capacità del sistema di pagare tempestivamente le fatture rappresenta dunque un elemento per rendere competitive le aziende e sostenere il tessuto economico del territorio».
Nel 2020 la Provincia di Belluno ha pagato complessivamente oltre 1.700 fatture, per un importo complessivo di oltre 18 milioni di euro.
«Tutta la struttura dell’ente ha permesso di ottenere un’ottima performance – conclude il consigliere Cibien – in linea con le direttive dell’amministrazione che punta a creare non solo condizioni di efficienza, ma anche i migliori rapporti con i fornitori e i partner economici dell’ente».