Il piano straordinario messo in campo da Dolomiti bus ha funzionato. Il primo giorno di scuola dopo il ritorno della didattica in presenza non ha registrato particolari criticità. Tutte le corse urbane ed extraurbane, comprese quelle aggiuntive organizzate appositamente per il “piano Covid”, hanno registrato capienze variabili tra il 6 e il 42%, quindi ben al di sotto del 50% previsto dalle ultime normative anti-contagio. Come rilevato anche dai consiglieri provinciali e dai tecnici che questa mattina hanno fatto un sopralluogo nelle zone di maggior concentrazione degli studenti. In piazzale stazione, a Belluno, era presente il consigliere Massimo Bortoluzzi.
«Abbiamo voluto verificare di persona i luoghi di maggiore afflusso, in una giornata che rappresenta anche simbolicamente un primo passo verso il ritorno alla normalità – spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Il sistema predisposto da Dolomitibus ha garantito un trasporto puntuale e sicuro, a servizio dei nostri ragazzi, a cui chiedo senso di responsabilità e collaborazione. Contrastare la diffusione del contagio è anche frutto delle buone pratiche. Quindi, mascherina sempre indossata e distanziamento».
Anche da Dolomitibus arriva un appello ai ragazzi, in quanto i tecnici segnalano su alcune linee una distribuzione di carico non omogenea. Dove i mezzi messi a disposizione sulla stessa linea erano più d’uno, gli utenti tendenzialmente hanno occupato il primo, lasciando quasi vuoto il secondo. Nella giornata odierna è successo sulla lineea 13 (Feltre-Sedico-Belluno), sulla 22 (Trichiana-Polentes) in coincidenza con la linea 20, e sulla 30 (Calalzo-Cortina).
«Si tratta di piccoli accorgimenti e di abitudini dei ragazzi, a cui chiediamo collaborazione in questa fase – sottolinea Dario Scopel, consigliere provinciale delegato ai trasporti -. Già domani raccoglieremo altri dati. Siamo pronti a ritarare il servizio nel caso emergessero criticità nei prossimi giorni. La didattica al 50% in presenza rimarrà per tre settimane, poi vedremo quali decisioni saranno adottate a livello centrale e regionale».
Redattore: Ufficio stampa Provincia Belluno