“Riusciremo a chiudere il bilancio preventivo del 2017 nonostante le difficoltà”. La rassicurazione è del presidente della Provincia, Luca Menesini, il quale nel giorno in cui si è svolta l’assemblea del personale convocata dalle Rappresentanze sindacali unitarie, spiega che “l’esercizio finanziario di quest’anno è sicuramente il più complesso e arduo mai affrontato nella lunga storia contabile dell’amministrazione provinciale ma lo chiuderemo, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori dell’ente. La Provincia, infatti, ha competenze fondamentali come le scuole, che devono essere belle e sicure, e le strade, per non parlare dei servizi che fa per i Comuni. Pertanto siamo al lavoro, senza sosta e nell’interesse di tutti.
Appena chiuso il bilancio – continua il Presidente – spiegherò ai cittadini, anche attraverso la stampa, il gran lavoro fatto senza l’aiuto dei sindacati, più concentrati a fare attacchi al sottoscritto che a dare una mano concreta per risolvere gli inghippi. Ne sono dispiaciuto ma andiamo dritti verso la meta: chiudere a breve il bilancio e ripartire verso il 2018. Proprio perché so che stiamo lavorando nell’interesse dei cittadini e dei dipendenti, non ho problemi a dire pubblicamente che condivido le ragioni dello sciopero dei dipendenti delle Province, previsto per venerdì prossimo a Roma, e sono contento che Lucca aderisca perché le rivendicazioni dei lavoratori sono giuste. Io sto dalla parte dei lavoratori, oltre che a parole, con le azioni: porteremo a casa la chiusura del bilancio”.
Per quanto riguarda le difficoltà incontrate Menesini aggiunge: “Le difficoltà maggiori, a livello finanziario, derivano soprattutto dalla venuta meno della quota parte delle concessioni dell’acqua pubblica e, in particolare, degli emungimenti dal fiume Serchio che, da quando, la Regione Toscana si è ripresa la competenza dell’ambiente, finiscono nelle casse dell’ente regionale e non più in quelle di Palazzo Ducale. Il lavoro che stiamo facendo quindi è delicato ma fattibile. Non condivido la scelta dei sindacati di agitare le acque come se fossimo su fronti diversi, e mi auguro che la prossima volta, se dovesse ricapitare, l’atteggiamento sia più collaborativo. Io ci sono per tutti”.