Approvato ieri con 15 voti favorevoli e 10 contrari in Consiglio Provinciale l’assestamento di bilancio per la Provincia di Treviso. Tale assestamento tiene conto principalmente dei tagli operati dal Governo al comparto delle Province.
“Mai come stavolta il termine “assestamento” è corretto, perché si tratta di sistemare le scosse del terremoto finanziario dei prelievi forzosi del Governo ai danni del nostro bilancio e quindi del territorio. Un furto ai trevigiani. Per l’ennesima volta la provincia di Treviso dimostra che con fatica, con sacrifici, tagliando tutto quello che era possibile tagliare, rinegoziando i contratti in essere con i fornitori (appalto pulizie, mensa affitti manutenzioni) che già sapevamo avere margini risicati, ma soprattutto con l’applicazione al bilancio dell’avanzo di amministrazione 2013 a settembre siamo riusciti a salvare i servizi essenziali facendo fronte al primo taglio di oltre 4,2 milioni di euro relativo al 2014 – spiego Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso – Certo è che gli oltre 6,3 milioni di euro che il Governo ci chiede per il 2015 mettono a repentaglio i servizi fondamentali (scuole, strade e ambiente). E non voglio pensare a cosa succederà se verrà approvata così la Legge di Stabilità, che parla di recupero di 1 miliardo dal comparto Province e, quindi, ulteriori 15 milioni di taglio per la Provincia di Treviso. Il Governo non ha abolito le Province come pensa la gente, il Governo ha abolito solo i servizi e le iniziative in favore ai cittadini”.
“Ho fatto il calcolo che fra i tagli subiti in Provincia tra 2014 e il 2015 e quelli di Decreti e Legge di Stabilità il Governo, per dare a qualcuno al massimo 80 euro al mese, sta invece togliendo ai trevigiani circa 2.700 pro capite all’anno, che in una famiglia media di 4 persone significa sottrarre circa 10.700 euro all’anno – continua Noemi Zanette, assessore al Bilancio della Provincia di Treviso – E, da ragioniera, non mi quadrano i conti con gli 80 euro al mese che in un anno sono 960 euro fra l’altro a favore dei soli dipendenti, senza contare quindi: commercianti, artigiani, imprenditori, professionisti, casalinghe e bambini… Ecco perché mi sorge spontanea ancora una volta chiedermi dove finiscono i prelievi forzosi delle casse della Provincia di Treviso: di certo molto poco resta a Treviso. Come al solito i trevigiani ci rimettono sempre”.
Redattore: Ufficio stampa Provincia Treviso