L’intesa intende innanzitutto ribadire l’imprescindibile presenza di un ente intermedio, nell’assetto istituzionale della Repubblica, tra Regione e Comuni; pertanto le Province e la Città Metropolitana, in conformità all’art. 114 della Costituzione, vanno rafforzate nella loro autonomia amministrativa, organizzativa e finanziaria, escludendo ogni ipotesi di soppressione o di nuovi progetti di revisione costituzionale in tal senso.
“La stagione di riforme della passata legislatura – si legge nel documento -, che ha visto fortemente inciso l’assetto istituzionale delle Province, il loro ruolo e i rapporti tra i diversi livelli di governo è stata foriera di limiti e incertezze che richiedono significativi interventi legislativi di modifica”.
“In particolare, con riferimento alle Province, la loro confermata permanenza come istituzioni costitutive della Repubblica garantite dalla Costituzione impone di riconoscere finalmente all’Ente Provincia il ruolo proprio, quale ente a fini generali, esponenziale di una comunità territoriale intermedia tra Comuni e Regione, dotandolo delle funzioni di governo in piena e coerente attuazione degli articoli 114, 117, comma 2, lett. p) e 118 della Costituzione”.
“Le Province e la Città metropolitana devono essere poste in condizione: di esercitare funzioni fondamentali di area vasta ben definite, di avere organi politici pienamente riconosciuti e legittimati, di godere di un’autonomia finanziaria tale da assicurare le risorse necessarie per esercitare le funzioni proprie e quelle loro attribuite o delegate dalla legislazione statale e regionale. Occorre prevedere un riordino delle competenze da allocare sul territorio che, in relazione alle peculiarità ed alle caratteristiche dei contesti geografici, individui il livello ottimale di esercizio delle competenze”.
“Ringrazio la Regione Veneto – dichiara il Presidente dell’UPI Veneto e Presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon – per essere stata parte attiva fondamentale nel difficile processo di riordino delle Province e nella necessaria revisione delle disposizioni di legge sugli enti locali.”
Nel documento si fa riferimento alle funzioni delle Province e, in particolare, al supporto ai Comuni del territorio attraverso “processi di collaborazione in cui si mettono a fattor comune risorse per svolgere, in genere tramite convenzioni, funzioni in forma associata” una pratica questa che è in costante crescita negli ultimi anni. E soprattutto si conclude “appare opportuno, alla luce delle esperienze maturate, annoverare tra le funzioni fondamentali delle Città Metropolitane e delle Province quella di stazione unica appaltante”.
Ci si sofferma infine sul riordino istituzionale correlato al processo volto all’acquisizione dell’autonomia differenziata con “le Province e la Città Metropolitana che vedranno valorizzato il loro ruolo, in quanto ad esse dovranno essere allocate le funzioni di area vasta, e le relative risorse, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione. Con il primario obiettivo di migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione pubblica nei confronti dei cittadini e degli utenti finali”.
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Redattore: Ufficio stampa UPI VENETO