La Provincia di Pesaro e Urbino attuerà una riconversione, sia del calore che energetica, di tutti gli edifici scolastici di sua proprietà o in gestione (34 distribuiti in 9 Comuni), per incrementare il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili, in linea con le politiche energetiche comunitarie, nazionali e regionali. Le azioni che verranno messe in campo sono state illustrate dal presidente Daniele Tagliolini all’“Eco Futuro Festival” di Padova, a cui è intervenuto insieme al dirigente del Servizio edilizia scolastica Maurizio Bartoli. Alla base degli interventi, che interesseranno gradualmente anche altri edifici di proprietà dell’ente, ci sono le “Prime linee guida ed indirizzi per la riconversione energetica e rinnovabile del patrimonio immobiliare” approvate dal presidente con decreto.
“Pur avendo subito, come tutte le altre Province, ingenti prelievi forzosi da parte dello Stato alle nostre casse – evidenzia Tagliolini – non intendiamo rinunciare a perseguire azioni di riconversione energetica a breve e medio periodo, in base all’urgenza degli interventi e alla loro sostenibilità economico – finanziaria, senza aggravio sul bilancio dell’ente. Poiché la più importante forma di energia rinnovabile è il risparmio energetico, ogni intervento di ordinaria o straordinaria manutenzione, ristrutturazione, ampliamento o realizzazione di nuovi edifici dovrà attenersi agli indirizzi che ci siamo dati. Per fare qualche esempio: nelle nuove costruzioni saranno privilegiate strutture in legno o tecnologie equivalenti per efficienza energetica; nella realizzazione di nuovi infissi andranno installati infissi a taglio termico, così come al posto della semplice manutenzione delle facciate esterne dovrà essere realizzato il cappotto termico laddove le norme urbanistiche lo consentiranno”. Ma vediamo le principali azioni previste:
Efficientamento energetico – Con l’obiettivo di mitigare i consumi elettrici e di calore, saranno innanzitutto installate centraline di termoregolazione per tutti gli impianti di produzione di calore. I corpi illuminanti, sia interni che esterni agli edifici, verranno sostituiti con lampade led e saranno anche installati sistemi di monitoraggio e telecontrollo per calore e illuminazione.
Riconversione degli impianti di riscaldamento – Gli impianti ad energie fossili verranno riconvertiti ad energie rinnovabili o a rigenerazione. In base alla collocazione climatica, geologica ed urbanistica, per ogni edificio si individuerà la migliore soluzione tra varie possibilità: impianti di geotermia che garantiscono all’edificio riscaldamento e raffrescamento utilizzando la naturale temperatura del suolo; impianti di riscaldamento alimentati con pompe di calore o con cippato di legna; impianti di trigenerazione a biometano o metano; collegamento a reti di teleriscaldamento a energie rinnovabili.
Produzione di energia rinnovabile – Nei tetti o nelle aree a parcheggio degli edifici verranno posizionati impianti fotovoltaici e/o micro-eolici, dimensionati sulla base dei consumi storici degli edifici. Tali impianti, che garantiranno autonomia energetica alle scuole, serviranno anche ad incentivare la mobilità elettrica, visto che forniranno energia anche ai veicoli elettrici attraverso apposite colonnine posizionate nei parcheggi degli istituti.
“Gli indirizzi che la Provincia si è data – aggiunge il presidente Tagliolini – saranno alla base del nuovo “Bando per appalto pluriennale per la gestione del calore e manutenzione integrale del patrimonio immobiliare dell’ente”, che verrà emanato a dicembre. Gli impianti esistenti usciranno progressivamente dal sistema tradizionale per passare in una nuova gestione dove riconversione energetica e risparmio saranno gli obiettivi da perseguire, creando le condizioni per la partecipazione degli artigiani e delle imprese locali”.