«Siamo allibiti dai tagli che il Governo ha disposto sulla manutenzione delle strade provinciali, che nella nostra Regione rappresentano il reticolo fondamentale su cui poggia il sistema produttivo locale. Quella operata dal Governo è una scelta incomprensibile e scellerata, che respingiamo e contesteremo in ogni sede istituzionale, affinché possa essere rivista per il bene di tutti i cittadini emiliano romagnoli. Senza contare il fatto che ai tagli insostenibili del 2026 si aggiunge la beffa di quelli del 2025, comunicato in corso d’anno quando la amministrazioni hanno già eseguito le progettazioni e le gare d’appalto, in alcuni casi con le opere in fase realizzativa. Tutto questo è inaccettabile».
E’ il commento del presidente dell’Unione delle Province dell’Emilia-Romagna Giorgio Zanni, rispetto ai tagli previsti dal Governo per la manutenzione delle strade nella manovra di Bilancio e nel Decreto Milleproroghe, che ammontano a 1,7 miliardi, risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza del reticolo viario e che per la Regione Emilia-Romagna ammontano a 71, 5 milioni di euro fino al 2028, passando dagli iniziali 137,5 milioni a 66 milioni di euro.
«Parliamo di tagli che solo per il 2025 ammontano ad oltre il 70% delle risorse assegnate inizialmente e che sfiora il 50% da qui ai prossimi tre anni. Tutto questo, oltre a paralizzare il sistema manutentive viario, comporta l’inevitabile contraccolpo a tutto il tessuto produttivo imprenditoriale e sociale che per crescere e funzionare a bisogno di infrastrutture efficienti e sicure. ».
L’Assemblea dei Presidenti delle Province italiane, lo scorso giovedì 15 maggio ha dato mandato al Presidente Gandolfi di sollecitare ancora il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Salvini, perché si apra subito un tavolo di crisi al Ministero e si proceda a ritrovare nell’immediato i 385 milioni di fondi sottratti per il 2025 e 2026.
Redattore: Ufficio stampa Upi Emilia Romagna