“La classe politica del nostro Paese deve dimostrare di essere finalmente pronta a fare autocritica, e ad affrontare nodi importanti come la riduzione del numero dei Parlamentari, dei consiglieri e degli assessori regionali, della razionalizzazione della disciplina delle ineleggibilità ed incompatibilità: solo a partire da queste premesse siamo disposti a tornare a discutere della riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori provinciali”. Questo un passaggio della relazione tenuta oggi dal Presidente dell’Upi, Fabio Melilli.
“Nel 2007 – ha proseguito Melilli – abbiamo siglato con il Governo allora in carica un patto per la riduzione dei costi della politica: quell’accordo prevedeva, tra l’altro, la riduzione del numero dei ministeri; la riduzione del numero dei consiglieri regionali in proporzione al numero degli abitanti; la riduzione del numero dei consiglieri provinciali e comunali; la riduzione del numero degli assessori regionali, provinciali e comunali in rapporto al numero dei consiglieri; la riduzione dei componenti e dei compensi degli amministratori delle società pubbliche statali; l’eliminazione delle duplicazioni di enti e associazioni di comuni che operano nello stesso territorio.
C’era poi l’impegno del Governo a promuovere le intese necessarie a favorire la riduzione del numero dei parlamentari e l’auspicio che le Camere, nella loro autonomia, adottassero le misure necessarie a rendere effettivo il contenimento dei costi della rappresentanza politica”.
In allegato, la versione integrale della relazione del Presidente Fabio Melilli
Redattore: Redazione Upi