“Dobbiamo sottolineare il grande impegno che il Governo, e il Ministro Giovannini in particolare, e il Parlamento hanno impresso per avviare un’opera complessa di messa in sicurezza e modernizzazione dei 30.000 ponti in gestione alle Province. Occorre però prevedere nuove disponibilità, proprio a partire dai Ponti del bacino del Po, che sono indubbiamente strategici. Per i soli ponti gestiti dalle Province restano infatti da finanziare 126 progetti, di cui 117 riferiti a ponti con degrado strutturale alto, per un fabbisogno di 129 milioni 985. Per questo consideriamo estremamente positive le risoluzioni su cui oggi siamo chiamati a dare indicazioni, perché evidenziano chiaramente quanto su questo tema sia forte e generalizzata la preoccupazione e la volontà del Parlamento di garantire alle comunità e ai territori il diritto ad una mobilità efficiente e sicura”.
Lo hanno detto i Presidenti della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni, e della Provincia di Parma, Andrea Massari, intervenendo per l’UPI in audizione alla Commissione ambiente della Camera dei deputati sulle risoluzioni riguardanti gli investimenti per la messa in sicurezza dei Ponti e viadotti del bacino del PO.
“Vogliamo sottolineare – hanno detto i rappresentanti delle Province – che, nonostante le pesanti criticità causate dalla situazione di emergenza pandemica, gli investimenti avviati grazie ai fondi a disposizione dal 2019 ad oggi stanno procedendo speditamente. Da una prima ricognizione effettuata tra le Province il quadro generale mostra una forte spinta degli enti alla realizzazione degli impegni assegnati. Ciò a dimostrazione che la fiducia che Governo e Parlamento stanno riponendo nell’assegnare alle Province importanti risorse per investimenti è giustamente indirizzata e deve proseguire sia rispetto alla messa in sicurezza di nuovi ponti nel Bacino del Po, come indicato dalle risoluzioni che condividiamo, sia rispetto a pari interventi su tutto il territorio”.
“Resta indispensabile – hanno sottolineato i Presidenti – un nuovo impegno di Governo e Parlamento per accelerare nella semplificazione e nello snellimento delle procedure autorizzative, soprattutto in ambito ambientale e paesaggistico che in riferimento alle grandi opere causano forte dilatazione delle tempistiche durante le fasi progettuali”.
“ La programmazione degli investimenti per l’infrastrutturazione, a partire dalla viabilità e dalla costruzione di nuovi ponti, non può prescindere da un attento confronto con il territorio – hanno poi concluso i rappresentati UPI – Occorre dunque che sulla programmazione delle opere si aprano sui territori tavoli di confronto tra Governo, Regioni e Province”.
Qui i documenti consegnait alla Commissione Audizione Ponti Po – Lombardia Audizione risoluzioni Ponti Po Camera deputati
Redattore: Barbara Perluigi