Categoria: Ambiente e Territorio

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Decreto Terremoto, Upi “Serve personale per far fronte alle emergenze”

Consentire anche alle Province i cui territori sono stati distrutti dagli eventi sismici che ormai da questa estate scuotono il centro Italia, di poter assumere personale a tempo determinato per fronteggiare la fase di emergenza e assolvere a tutti i compiti che sono responsabilità degli enti di area vasta.

 

Questa la richiesta avanzata dal rappresentante dell’Upi, Carlo Riva Vercellotti, Presidente della Provincia di Vercelli, nella riunione della Conferenza Unificata di oggi, esprimendo comunque un parere positivo sul secondo decreto sisma.

 

Vercellotti ha spiegato come : “nelle sette Province che hanno subito gravi danni a causa del terremoto – prime fra tutte Rieti e Ascoli Piceno, insieme a Fermo, L’Aquila, Macerata, Perugia e Teramo – sono in campo squadre di tecnici che lavorano alle verifiche di staticità degli edifici pubblici, a partire dalle scuole, e sulle condizioni di praticabilità di strade e ponti.

Molti di questi enti, cui non scordiamoci che a seguito della riforma Delrio è stato dimezzato il personale, si trovano sguarniti di figure essenziali: solo su queste si chiede di poter procedere in via del tutto straordinaria, come previsto per i Comuni, alla possibilità di attivare contratti a tempo determinato o flessibili.

La mancanza di queste professionalità – ha concluso il Presidente Vercellotti – rischia di produrre rallentamenti e quindi nuovi disagi ai cittadini di queste comunità che invece hanno bisogno di risposte efficienti ed immediate dalle istituzioni”.

In allegato, il documento consgenato in conferenza unifciata

Documenti allegati:

Provincia Livorno, Protezione civile: regia unica tra Prefettura e Provincia per la gestione delle emergenze

La Prefettura di Livorno e la Provincia hanno sottoscritto due protocolli d’intesa per  una gestione integrata delle emergenze di Protezione civile a livello provinciale.
Tenuto conto delle rispettive competenze in materia, l’obiettivo è quello di ottimizzare gli interventi e predisporre un modello operativo integrato per la pianificazione e la gestione dei soccorsi in caso emergenza.
Uno degli aspetti principali della collaborazione è incentrato sulla revisione del Piano Provinciale di Protezione civile, che sarà strutturato come Piano Provinciale Integrato, alla cui redazione concorreranno, oltre alla Prefettura e alla Provincia, anche tutti i soggetti che fanno parte del sistema di Protezione civile: Vigili del fuoco, Asl, comuni, associazioni di volontariato, etc.
A questo è strettamente collegata la nascita di una nuova struttura, denominata Centro di Coordinamento Soccorsi (CCS) che avrà compiti di direzione unitaria  nella gestione delle emergenze e che si raccorderà con enti, amministrazioni e strutture operative presenti sul territorio provinciale.
Nella CCS, che avrà sede presso la Prefettura, confluisce anche l’Unità di Crisi dell’Amministrazione Provinciale, mentre per le fasi di intervento in caso di emergenza, il CCS si avvarrà della Sala Operativa Provinciale Integrata, già allestita a Livorno presso la sede della Protezione civile della Provincia in via Terreni.
In presenza di un evento calamitoso, alla Prefettura spetterà l’attivazione delle risorse statali (Vigili del fuoco, Forze dell’ordine, forze armate, gestori di servizi pubblici, delle infrastrutture viarie e della rete ferroviaria. La Provincia, invece, coordinerà le risorse afferenti agli enti locali (Comuni, Centri Intercomunali, Servizio di piena, consorzi di Bonifica, gestori di trasporto pubblico, autorità di Bacino e Arpat), nonché il volontariato. Una sezione del CCS sarà istituita anche a Portoferraio, presso la sede distaccata della Prefettura, per la gestione delle  emergenze che interesseranno il territorio elbano.
“In caso di emergenza – sottolinea il presidente della Provincia Alessandro Franchi – è di vitale importanza la capacità di attivare rapidamente tutte le risorse in campo per portare soccorso alle persone e limitare le situazioni di pericolo. Per questo è fondamentale che le istituzioni collaborino fattivamente tra loro, per sfruttare al meglio competenze, professionalità, risorse tecnologiche e strumentali, al fine di garantire interventi efficienti a tutela della popolazione e delle cose”.
“Con la firma dei due protocolli – evidenzia il Prefetto di Livorno Tiziana Costantino – si attua il piano integrato di protezione civile con l’istituzione del Centro di Coordinamento Soccorsi (CCS) presso la Prefettura e la Sala Operativa Provinciale integrata presso la Provincia, a supporto dell’attività del CCS. Attraverso questi strumenti e soprattutto con la piena collaborazione dei soggetti coinvolti nel sistema di protezione civile, si da ulteriori risposte alle esigenze dei cittadini di avere strutture sempre più efficienti e in grado di assicurare tutele sempre più adeguate”.

Il Presidente Valluzzi rappresentante UNISDR delle Autorità locali Forum internazionale per attuazione protocollo di Sendai su riduzione rischio catastrofi

Il Governo italiano e la Città di Firenze, in collaborazione con l’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio Disastri (UNISDR), organizzano a Firenze, il prossimo 16 e 17 giugno 2016, il primo Forum internazionale per l’implementazione e l’attuazione del protocollo di Sendai per la riduzione del rischio di catastrofi a livello locale.

L’evento coinvolgerà ministri, sindaci, policy makers, enti locali, autorità, aziende private, esperti e partner da tutto il mondo interessati a impegnarsi nella resilienza locale e urbana e nella riduzione del rischio.

Invitato dall’UNISDR (ONU), in rappresentanza delle autorità locali, il presidente della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi – assieme a Richard Haigh co-director del Global Disaster Resilience Centre, University of Huddersfield (UK), Helena Lindberg, Head, Civil Protection (Sweden), Ebru Gencer, Center for Urban Disaster Risk Reduction Resilience (USA), Riyanti Djalante, Kendari City (Indonesia) e Bertrand Gallet, Director of Citès Unies (France) – interverrà nella sessione dedicata al governo e alla prevenzione del rischio da disastri naturali a livello locale.

Provincia Reggio Emilia: 18 interventi contro le frane

Ben 18 interventi – cinque dei quali già ultimati, uno in corso o, gli altri 12 che partiranno tra giugno e il prossimo autunno – per contrastare il dissesto idrogeologico del territorio reggiano. I cantieri, gestiti dalla Provincia di Reggio Emilia  grazie a circa 3 milioni di  fondi ottenuti dall’Agenzia regionale di Protezione civile, riguardano in particolare le frane attivatesi dopo le ondate di maltempo dell’autunno 2014 e la nevicata di febbraio 2015. Il punto della situazione è stato fatto ieri pomeriggio a Palazzo Allende dal consigliere delegato e dal dirigente alle Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia,Andrea Tagliavini e Valerio Bussei, insieme ai sindaci e agli amministratori dei comuni interessati dai cantieri: San Polo, Carpineti, Baiso, Villa Minozzo, Castelnovo Monti, Viano,  Vezzano, Albinea, Bibbiano e Ventasso.

Pari a 2 milioni e 940mila euro l’ammontare dei 18 interventi, finanziati dall’Agenzia regionale di Protezione civile grazie a 905.000 euro di risorse proprie destinate agli interventi di somma urgenze e a poco più di 2 milioni di fondi stanziati dalla Commissione europea per le alluvioni che a ottobre e novembre 2014 colpirono la nostra regione.

Cinque i cantieri già ultimati sulla Sp 27 a Fontanella di Baiso (90.000), sulla Sp 72 a Ghiardo di Bibbiano (50.000 euro),  sulla Sp 9 a Felina di Castelnovo Monti nei pressi dell’incrocio con la Statale 63 e due in comune di San Polo, dove si è intervenuti sulla Sp 513 per rimediare all’erosione dell’alveo del torrente Enza che aveva provocato il crollo della soglia di regimazione delle acque (265.000 euro) e sulla Sp 73 a La Fratta dove è stato realizzato il primo di due stralci (200.000 che prevedono la realizzazione di una palificata tirantata, drenaggi profondi e il ripristino della sede stradale. “A La Fratta resta ora da completare il secondo stralcio, per altri 160.000 euro: i lavori partiranno nelle prime settimane di giugno per concludersi   tra fine luglio e i primi di agosto con la riapertura al transito della Sp 73”, ha spiegato il consigliere delegato Tagliavini aggiungendo che “entro i primi giorni di ottobre anche tutti gli altri cantieri saranno aperti: la Provincia sta svolgendo un lavoro di progettazione molto serio, partito con tutte le indagini geologiche necessarie affinché i lavori garantiscano la tenuta nel tempo delle opere che stiamo realizzando”. 

Sempre entro  giugno partiranno altri 2 cantieri – sulla Sp 63 ad Albinea in prossimità del Cavazzone (90.000 euro) e sulla Sp 74 a Vronco di Vezzano sul Crostolo (90.000) – mentre sulla Sp 107 a Baiso (170.000 euro) sono ormai in via di ultimazione i lavori di sistemare il cedimento della scarpata di valle che ha interessato la sede stradale.

Previsto entro settembre l’avvio dei lavori sulla Sp 7 tra Carpineti e Felina, mentre entro i primi giorni di ottobre partiranno i rimanenti 9 cantieri che interessano la  Sp 27 a Fontanella di Baiso per il rinforzo della paratia esistente, il completamento di quella di valle e l’installazione di drenaggi sub orizzontali (610.000 euro in due lotti); la  Sp 59 a Villa Minozzo tra gli abitati di Minozzo e Sologno dove è franata la scarpata di valle (200.000 euro); la Sp 103 a Taviano di Ramiseto di Ventasso per il consolidamento della scarpata di valle con inserimento di palificazioni, realizzazione di drenaggi e regimentazione delle acque superficiali (220.000); la Sp 15 in prossimità del bivio per Taviano sempre a Ramiseto di Ventasso per la sistemazione della scarpata di valle e la realizzazione di opere di sostegno della sede stradale e di drenaggi profondi (250.000); la Sp 7 nei pressi della zona industriale di Viano per il ripristino della scarpata di valle con opera di sostegno alla base e sistemazione dello scolo delle acqua superficiali lungo la strada (75.000); laSp 63 a Carbonaso di Viano per opera di sostegno della sede stradale mediante la realizzazione gabbionate e realizzazione di drenaggi lungo il versante di valle (85.000);  la Sp 76 tra Carpineti e il castello per la realizzazione di opera di sostegno a valle strada e ripristino della scarpata e rifacimento della sede stradale (105.000) e nei pressi del bivio per Villaprara per opere di drenaggio e il rifacimento della sede stradale (80.000). 

Salvaguardia ambientale e protezione da inquinamento marino, la Provincia di Barletta Andria Trani sigla accordo con la Capitaneria di Porto

Questi gli obiettivi del Protocollo d’Intesa stipulato questa mattina in Prefettura tra la Provincia di Barletta – Andria – Trani e la Capitaneria di Porto di Barletta. A sottoscriverlo il Presidente della Provincia Francesco Spina ed il Capitano di Fregata Pierpaolo Pallotti, Capo del compartimento marittimo di Barletta, alla presenza dell’Ammiraglio Ispettore Domenico Di Michele, Direttore marittimo di Puglia e Basilicata Jonica, e del Prefetto della Bat Clara Minerva.

Le azioni previste consisteranno nell’accertamento della sussistenza di autorizzazioni allo scarico delle acque meteoriche o reflue, con particolare riferimento a quelle prodotte da aziende vitivinicole, oleifici e caseifici presenti sul territorio, nella verifica del rispetto delle prescrizioni contenute negli atti autorizzativi e nella verifica della conformità dei valori analitici delle acque di scarico ai parametri imposti dalla legge.

Secondo l’accordo stipulato, nel caso di segnalazioni di ipotesi di presunto inquinamento, di situazioni di emergenza e di criticità ambientale, riscontrate dal Settore Ambiente e Rifiuti della Provincia, lo stesso provvederà a coinvolgere gli organi di controllo che avvieranno le conseguenti attività investigative e di accertamento.

 

«A pochi giorni dall’evento “Green Bat”, gli Stati Generali dell’Ambiente conclusisi sabato, continuano le buone prassi in materia ambientale promosse dalla Provincia di Barletta – Andria – Trani – ha spiegato il Presidente della Provincia Francesco Spina -. Come certificato nell’ultimo Rapporto Ecomafia di Legambiente, la Bat è la Provincia con la percentuale più bassa in Puglia e tra le più basse in Italia per numero di infrazioni ambientali, questo anche grazie alle numerose attività di prevenzione adottate d’intesa con le istituzioni del territorio, Prefettura, Procura della Repubblica e forze dell’Ordine. Oggi con la cooperazione della Capitaneria di Porto di Barletta, stipuliamo un protocollo d’intesa per la salvaguardia ambientale e la protezione dall’inquinamento marino costiero, attraverso il potenziamento dei sistemi di controllo e vigilanza. Queste azioni in stretta collaborazione con le istituzioni locali sono fondamentali per la tutela e la salvaguardia del nostro ambiente e del nostro mare».

 

Provincia di Ancona: al via seminari formativi per ridurre i costi ed aumentare l’efficienza energetica negli edifici pubblici

Inizierà il prossimo 5 giugno 2015 presso la sala consiliare provinciale sita in Ancona, Via Strada di Passo Varano n. 19/a, il programma formativo regionale rivolto a professionisti e dipendenti pubblici in particolare tecnici e dirigenti scolastici per approfondire la tematica dell’efficienza energetica degli edifici pubblici in particolare gli edifici scolastici.

Il primo dei dodici seminari di diffusione di pratiche energetiche e di sensibilizzazione delle amministrazioni, che toccherà tutte e cinque le province marchigiane, tratterà del progetto europeo ZEMEDS e sarà occasione per fare il punto sulla normativa degli appalti pubblici in materia e sulle fonti di finanziamento europee e nazionali disponibili.   

La Presidente della Provincia di Ancona Liana Serrani aprirà i lavori e a seguire relazioneranno: l’ing. Roberta Ansuini, ricercatrice e responsabile scientifico del Progetto ZEMEDS; il dott. Marco Battello presidente dell’associazione Tecla Europa, esperto di finanziamenti europei e l’avv. Luigi Pianesi professore universitario esperto di diritto amministrativo e di normativa sugli appalti.

Al seminario di Ancona, l’Ordine degli Avvocati ha concesso 4 crediti formativi.

 

I successivi seminari saranno accreditati dagli ordini degli ingegneri delle province di Ancona e di Fermo e si svolgeranno il 12 giugno presso la sala consiliare della Provincia di Fermo, il 18 giugno presso la sala consiliare del Comune di Civitanova Marche, il 26 giugno presso l’auditorium San Rocco di Senigallia. Il ciclo seminariale proseguirà dopo la pausa estiva con altri appuntamenti a settembre ed ottobre nelle città di Pesaro, Jesi, San Benedetto del Tronto, Fabriano, Macerata, Camerino, Loreto ed uno fuori regione a Modena.

 

Il seminario gratuito si rivolge a professionisti, dirigenti scolastici, tecnici comunali, personale amministrativo degli uffici tecnici, amministratori e chiunque voglia approfondire la tematica della riduzione dei consumi energetici.

 

Per iscriversi al seminario e, per ora, ai successivi di giugno occorre registrarsi al sito www.provincia.ancona.it nella sezione contraddistinta con il banner del progetto ZEMEDS (seminari formativi).

Per approfondimenti sul progetto europeo si invita a visitare il sito web ufficiale www.zemeds.eu.

Provincia Barletta Andria Trani: istanze di edilizia sismica per via telematica

A far data dal prossimo 1 giugno il Settore Urbanistica, Assetto del Territorio, Ptcp, Paesaggio, Genio Civile e Difesa del Suolo della Provincia di Barletta – Andria – Trani rende disponibile un portale informatico per la trasmissione in modalità telematica delle istanze inerenti la realizzazione di strutture in zona sismica, denominato P.I.E.SIS. (Portale Informatico Edilizia Sismica).

 

«Si tratta di un adempimento richiesto dal Decreto Legislativo n. 82/2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale) e reso possibile grazie alla collaborazione fra la Provincia di Barletta – Andria – Trani ed i Comuni del territorio, in attuazione di apposito Protocollo di Intesa sottoscritto dalle rispettive Amministrazioni lo scorso anno – ha affermato il Presidente della Provincia Francesco Spina – Dopo aver semplificato le procedure di richiesta per autorizzazioni ambientali, grazie al Protocollo stipulato con Cna Bat nei giorni scorsi, siamo pronti a replicare per quanto riguarda le istanze di edilizia sismica, confermandoci una Provincia sempre più snella, efficace ed al passo con i tempi».

 

In una prima fase transitoria è previsto l’uso della procedura telematica per i procedimenti relativi alle Attestazioni di avvenuto deposito (Art. 93 del D.P.R. n. 380/01) ed alle Autorizzazioni per l’inizio lavori (Art. 94 del D.P.R. n. 380/01). Sono fatte salve tutte le altre procedure, fino a diversa disposizione, per le quali al momento non è ancora possibile la gestione telematica.

Per la gestione delle pratiche di edilizia sismica relative ad istanze inerenti i suddetti procedimenti, è possibile accedere dal portale istituzionale della Provincia, all’indirizzo www.provincia.bt.it, mediante apposito link, alla piattaforma P.I.E.SIS. (Portale Informatico Edilizia Sismica).

Per ottenere le credenziali di accesso al portale P.I.E.SIS, l’utente dovrà compilare la relativa scheda di registrazione che compare selezionando la funzione “Registrazione” presente in tale pagina web; in esito alla predetta procedura vengono fornite nome utente e password all’indirizzo PEC indicato.

Per la gestione delle pratiche edilizie occorrerà possedere, necessariamente, firma digitale e casella di posta elettronica certificata (PEC). In alternativa, l’interessato potrà avvalersi, mediante procura speciale, della casella di posta elettronica e della firma digitale di un professionista di fiducia, affinché proceda alla compilazione della documentazione in formato elettronico ed alla relativa trasmissione telematica.

In una prima fase transitoria sarà ancora possibile presentare istanze in modalità tradizionale (cartacea) sino all’avvio a regime della procedura telematica. Al termine della fase transitoria le pratiche presentate in modalità tradizionale, per legge, saranno irricevibili e quindi non produrranno alcun effetto giuridico.

Per informazioni è possibile  contattare il Settore Urbanistica, Assetto del territorio, Ptcp, Paesaggio, Genio Civile e Difesa del Suolo della Provincia, ubicato in P.zza Plebiscito n. 34, a Barletta, negli orari di ricevimento oppure spedire una mail all’indirizzo [email protected].

 

Ciclo idrico integrato: la Provincia di Brescia sottoscrive lettera di intenti con le aziende

La Provincia di Brescia, A2A Ciclo Idrico S.p.A., Acque Ovest Bresciano due S.r.l., Garda Uno S.p.A., Azienda Servizi Valtrompia S.p.A., Servizi Idrici Valle Camonica S.r.l. e Gandovere Depurazione S.r.l. hanno sottoscritto una lettera di intentiche prevede la possibilità di avviare un progetto di razionalizzazione ed efficientamento del servizio idrico integrato all’interno dell’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) di Brescia, mediante aggregazione delle gestioni oggi affidate alle Parti in un’unica  società.

 

«Abbiamo lavorato molto in questi mesi – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli – per coinvolgere le società interessate a questo grande progetto e, con la lettera d’intenti, abbiamo raggiunto un importante traguardo, grazie anche al grande impegno del Consigliere Provinciale Michele Gussago.

Il Gestore Unico è ormai un’esigenza per il nostro territorio che ha bisogno del sostegno e della collaborazione di tutti gli attori interessati, come sottolineato anche dal Sindaco di Brescia, Emilio Del Bono. Le carenze del sistema di rete idrica attuale devono essere risolte per rispondere ai diversi bisogni della provincia. Oggi abbiamo compiuto un passo importante per il futuro del sistema idrico».

 

«Vogliamo che i Comuni bresciani – ha dichiarato il Consigliere Gussago – siano protagonisti di questo passaggio sia tramite le loro società operative, sia attraverso la Provincia, in una partita che riguarda il servizio idrico dei prossimi trent’anni, che auspichiamo resti il più possibile in mano pubblica»

 

L’obiettivo di quest’operazione, in linea con i recenti indirizzi governativi e con l’evoluzione del settore dei servizi pubblici locali, è quello di creare un operatore che, grazie a una scala adeguata e a una gestione unitaria sui territori di riferimento, possa rendere maggiormente efficiente il servizio, migliorandone la qualità per l’utenza, possa attrarre nuove significative risorse finanziarie, sia come finanziamenti sia come capitale proprio, consenta di accelerare gli investimenti necessari all’adeguamento e al potenziamento delle infrastrutture, con ricadute rilevanti sul territorio, in termini di sviluppo dell’indotto, legato ai nuovi investimenti. L’aspetto più importante è legato alla volontà di migliorare le condizioni ambientali attuali,  con l’ottimizzazione del servizio idrico e di conseguenza maggiore depurazione.

 

Nelle prossime settimane le società e la Provincia di Brescia approfondiranno i termini del progetto di aggregazione definendo, in particolar modo, un piano industriale congiunto ed un percorso societario idoneo.

 

In seguito alla definizione di tali elementi potrà essere verificata la possibilità di un ulteriore allargamento della compagine sociale ad altri enti e ad investitori finanziari che possano contribuire all’accelerazione degli investimenti sul territorio.

Provincia di Potenza: controlli ambientali polizia provinciale

La Polizia Provinciale di Potenza nella giornata di ieri nel corso di controlli ambientali, ha eseguito un’importante operazione presso un’azienda nella zona industriale di San Nicola di Melfi. Il legale rappresentante P.F. è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria e sono stati sottoposti a sequestro gli impianti di verniciatura e saldatura per violazione delle norme in materia di emissioni in atmosfera, nonchè un’area adibita a deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e non pericolosi.

Quest’attività di polizia ambientale è l’ultima in ordine di tempo di una più vasta azione finalizzata alla verifica del rispetto della normativa in materia ambientale, condotta dalla Polizia Provinciale di Potenza in tutta la provincia ed in particolare nell’area del Vulture-Melfese.

I reati sono essenzialmente la mancanza di autorizzazione ed inosservanza delle prescrizioni alle emissioni in atmosfera, violazioni penali che suggeriscono, purtroppo, che la qualità dell’aria può essere compromessa a causa delle inadempienze dei titolari degli stabilimenti industriali. Quindi, non solo Fenice, ma anche le centinaia di camini di altri stabilimenti industriali contribuiscono a peggiorare la qualità dell’aria in quella zona. La Polizia Provinciale di Potenza continuerà a vigilare su questi fenomeni di aggressioni all’ambiente, rafforzando l’impegno profuso.

Contratti Paesaggio e Fiume Provincia Terni in lista eccellenze Ministero Beni Culturali

Il paesaggio, l’archeologia, il patrimonio ambientale, idrico e naturalistico, i centri storici, l’impatto del panorama e le testimonianze agricole ed ecclesiastiche sono valsi alla Provincia di Terni l’inserimento nella classifica delle eccellenze nazionali del ministero dei beni culturali per il Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa. La Provincia è stata inserita grazie alla redazione del contratto di paesaggio e del contratto di fiume che legano insieme i comuni di Acquasparta, San Gemini, Avigliano Umbro, Montecastrilli (Contratto di Paesaggio), Terni, Narni e l’area del Nera fino alla confluenza con il Tevere (Contratto di Fiume). La commissione ministeriale ha ritenuto i due progetti meritevoli della menzione per l’eccellenza delle elaborazioni e delle bellezze inserite. Contratto di Paesaggio e di Fiume sono inseriti anche nel progetto europeo Modeland che unisce Italia, Spagna, Grecia, Francia e Cipro e che è finalizzato al riconoscimento delle identità, dei valori e delle risorse territoriali per un nuovo modello di governo del territorio nelle aree rurali mediterranee.

Provincia Verbano Cusio Ossola: dalla Regione finanziamenti per ambiente e energie rinnovabili

“Il nostro grazie va ad Aldo Reschigna che è riuscito a rendere nuovamente disponibile un milione di euro per interventi di valorizzazione del patrimonio boschivo del Verbano Cusio Ossola in chiave di manutenzione ambientale e di produzione di energia da fonte rinnovabile”.

 

Il Presidente della Provincia Stefano Costa e il Commissario della Comunità Montana Due Laghi-Cusio Mottarone-Valstrona Filippo Cigala Fulgosi – che, con il Vicepresidente della Regione, hanno sottoscritto nella giornata di ieri un protocollo d’intesa a sostegno dell’avvio di una ‘filiera del legno’ nel VCO – sottolineano il significato delle opportunità date al territorio da questo finanziamento regionale.

 

“Si tratta di fondi finalizzati, stando all’intesa per il rilancio produttivo del VCO siglata da Regione e Provincia nel giugno del 2012, a strutturare diverse azioni per contrastare l’abbandono di alcune zone boschive del territorio e allo stesso tempo metterle a reddito sul piano dell’utilizzo di legname e cippato a fini energetici. Purtroppo l’avvio di questo piano si è arenato in assenza di raccordo – dovuto alla riduzione di altre fonti di finanziamento – tra i vari soggetti pubblici e privati coinvolti. Un problema che si è superato in queste settimane, grazie all’interessamento del Vicepresidente Reschigna, che ha  verificato la possibilità di riattivare questo stanziamento, il quale potrà ora innescare una proficua moltiplicazione di investimenti sia da parte di imprese che di enti. Si è riusciti così a coprire l’ultimo tassello necessario per partire: per la Provincia significa avere a disposizione 650 mila euro per bandi, a sostegno del settore agricolo e forestale locale e a favore della produzione di energia rinnovabile e dell’efficientamento energetico” fa sapere il Presidente Costa.

 

“Da parte nostra – spiega il Commissario della Comunità Montana Due Laghi-Cusio Mottarone-Valstrona Filippo Cigala Fulgosi – vuol dire finalmente potere dare corso a un progetto, promosso dall’ex Presidente Paolo Marchesa Grandi e in ‘stand-by’ da tempo, con 350 mila euro derivanti da questo accordo e 50 mila dal Piano Territoriale Integrato, quest’ultimo finanziato da fondi europei, ma gestiti dalla Regione, che negli anni si sono pesantemente assottigliati. Il progetto che trova copertura con l’intesa siglata ieri ci consentirà di realizzare in Valle Strona un paio di piste forestali d’accesso ad alcuni lotti boschivi. Con il legname ricavato dal taglio selettivo e dalle opere di pulizia e messa in sicurezza potremo inoltre fare sistema con un altro progetto, per il quale la Comunità Montana ha già impegnato 500 mila euro e nel quale una società privata ne ha investiti 700 mila. Parliamo dell’ammodernamento e dell’ottimizzazione dell’impianto a bio-masse di Bagnella, che – alimentato secondo i criteri di ecosostenibilità di una ‘filiera corta’ – fornirà il riscaldamento ad alcuni impianti e immobili pubblici e privati. Insomma con il finanziamento sbloccato ieri dalla Regione si riesce davvero a integrare tra loro diverse iniziative di concreto interesse e in linea con politiche di salvaguardia ambientale”.

Provincia di Terni: avviato piano bonifica fiumi post alluvione

La Provincia di Terni, dopo aver eseguito in tempi rapidi interventi urgenti per ripristinare il normale deflusso delle acque del fiume, ha avviato le attività di rimozione totale del materiale legnoso finito nel Paglia e negli altri principali fiumi e corsi d’acqua dell’orvietano in occasione dell’alluvione del 2012. Per questo è stato definito dal servizio Cave, difesa del suolo e protezione civile un piano di gestione per la rimozione dei potenziali ostacoli allo scorrere delle acque, operando a compensazione di materiale senza quindi costi aggiuntivi per la Provincia e la collettività. Il piano di gestione rispetta tutte le norme e le linee guida previste dai diversi enti (Governo, Autorità di Bacino e Regione Umbria) ed ha l’obiettivo di eliminare situazioni di potenziale pericolo, difendere e conservare le sponde, salvaguardare la conservazione delle presenze vegetali che colonizzano in maniera permanente gli habitat intorno ai fiumi e creare, possibilmente, anche nuove opportunità di lavoro. Gli interventi interessano un tratto di 20 chilometri tra Allerona e la confluenza con il fiume Tevere dove è presente una considerevole quantità di materiale legnoso che oltre a creare possibili difficoltà al libero deflusso delle acque, ha anche degradato i terreni circostanti. In un momento di forte crisi per l’ente sarebbe stato impossibile operare con risorse proprie, con il rischio concreto di non riuscire a ad affrontare e risolvere i problemi. Per tale ragione la Provincia ha emanato un avviso pubblico di manifestazione di interesse alla rimozione del materiale senza oneri per l’amministrazione. Con tale avviso sono state da tempo autorizzate alcune ditte a prelevare il legname, a proprie spese, utilizzandolo poi a fini energetici per la produzione, ad esempio, di pellets o per alimentazione di centrali a biomasse. Finora sono stati rimossi oltre 60mila quintali di materiale legnoso. Contestualmente la Provincia ha disposto un secondo bando per la manutenzione permanente della boscaglia a ridosso del Paglia, del Tevere e degli altri corsi d’acqua. In tal modo l’amministrazione sopperisce alla mancanza di risorse proprie ma non si esime dai compiti che la legge le assegna in materia di gestione del demanio idrico, assicurando interventi di ripulitura e manutenzione degli alvei fluviali e di messa in sicurezze delle aree a rischio. Nello stesso tempo con questo sistema si creano le condizioni per dare avvio allo sviluppo e all’incentivazione della filiera corta che in questo settore ha diversi obiettivi: l’utilizzo del materiale legnoso a fini energetici, la salvaguardia ambientale, la sensibile riduzione dell’impatto derivante dal trasporto e dalla lavorazione, la preservazione e la valorizzazione ambientale e paesaggistica delle aree demaniali.

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