Categoria: Ambiente e Territorio

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Provincia di Crotone: il Museo del Mare ospita un simposio internazionale

Al via il 13° Simposio Internazionale sulle Alghe Fossili dell’IFAA, al Museo del Mare-Pélagos di Le Castella. L’appuntamento scientifico di caratura internazionale – organizzato dai professori e ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, in collaborazione con la Provincia di Crotone, che gestisce l’Area Marina Protetta ‘Capo Rizzuto’ – proseguirà fino al 6 settembre. A partecipare i docenti di diverse istituzioni scientifiche di Australia, Cina, Francia, Germania, India, Messico, Romania, Spagna, Svizzera, USA, oltre che, da Università Italiane e Centri nazionali di ricerca. Per i saluti istituzionali, invece, erano presenti il Presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari insieme al consigliere provinciale, Raffaele Gareri delegato all’Area Marina Protetta ‘Capo Rizzuto’, il vice sindaco del Comune di Isola di Capo Rizzuto Andrea Liò, Daniela Basso presidente dell’IFAA e il Dirigente dell’Amp Provincia di Crotone Arturo Pantisano.

“Grazie al supporto indispensabile di enti come l’università Milano-Bicocca – ha dichiarato Gareri – riusciamo a far divenire l’Area Marina Protetta la protagonista del territorio per le sue caratteristiche geomorfologiche e naturalistiche e mettere a punto programmi di carattere educativo, di studio e ricerca scientifica nel settore dell’ecologia, della biologia marina, della geologia, della tutela ambientale e dell’archeologia subacquea anche attraverso l’uso di nuove tecnologie. Siamo orgogliosi di avervi qui”. Le esperienze di ricerca che i docenti esporranno durante il Simposio saranno poi pubblicate sulle riviste scientifiche più importanti del mondo dando lustro all’Area Marina Protetta ‘Capo Rizzuto’ che è diventata, grazie all’intervento della Provincia di Crotone, terreno di sperimentazione e ricerca scientifico-biologica.

“Siamo molto orgogliosi di ospitarvi qui – ha detto invece il Presidente Ferrari – e di ospitare le eccellenze della ricerca scientifica e grazie per aver scelto il Museo del Mare-Pélagos per questo importante momento di confronto e di studi. Questo ci consente di raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati, ovvero, quello di attrarre conoscenza, diffondere e raccontare il nostro territorio nelle sue straordinarie bellezze. Riteniamo che la ricerca sia alla base di ogni attività della nostra Area Marina Protetta ‘Capo Rizzuto’ – spiega Ferrari – che noi abbiamo messo al centro del nostro progetto strategico di promozione e valorizzazione del territorio. Grazie per questa grande opportunità che ci è stata data e che si incastra, in piena sinergia, con quello che noi proviamo a fare cioè raccontare questa straordinarietà nella sua unicità, e le alghe fossili sono una unicità da conoscere”.

Provincia di Crotone: il Museo del Mare ospita un simposio internazionale

Al via il 13° Simposio Internazionale sulle Alghe Fossili dell’IFAA, al Museo del Mare-Pélagos di Le Castella. L’appuntamento scientifico di caratura internazionale – organizzato dai professori e ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, in collaborazione con la Provincia di Crotone, che gestisce l’Area Marina Protetta ‘Capo Rizzuto’ – proseguirà fino al 6 settembre. A partecipare i docenti di diverse istituzioni scientifiche di Australia, Cina, Francia, Germania, India, Messico, Romania, Spagna, Svizzera, USA, oltre che, da Università Italiane e Centri nazionali di ricerca. Per i saluti istituzionali, invece, erano presenti il Presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari insieme al consigliere provinciale, Raffaele Gareri delegato all’Area Marina Protetta ‘Capo Rizzuto’, il vice sindaco del Comune di Isola di Capo Rizzuto Andrea Liò, Daniela Basso presidente dell’IFAA e il Dirigente dell’Amp Provincia di Crotone Arturo Pantisano.

“Grazie al supporto indispensabile di enti come l’università Milano-Bicocca – ha dichiarato Gareri – riusciamo a far divenire l’Area Marina Protetta la protagonista del territorio per le sue caratteristiche geomorfologiche e naturalistiche e mettere a punto programmi di carattere educativo, di studio e ricerca scientifica nel settore dell’ecologia, della biologia marina, della geologia, della tutela ambientale e dell’archeologia subacquea anche attraverso l’uso di nuove tecnologie. Siamo orgogliosi di avervi qui”. Le esperienze di ricerca che i docenti esporranno durante il Simposio saranno poi pubblicate sulle riviste scientifiche più importanti del mondo dando lustro all’Area Marina Protetta ‘Capo Rizzuto’ che è diventata, grazie all’intervento della Provincia di Crotone, terreno di sperimentazione e ricerca scientifico-biologica.

“Siamo molto orgogliosi di ospitarvi qui – ha detto invece il Presidente Ferrari – e di ospitare le eccellenze della ricerca scientifica e grazie per aver scelto il Museo del Mare-Pélagos per questo importante momento di confronto e di studi. Questo ci consente di raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati, ovvero, quello di attrarre conoscenza, diffondere e raccontare il nostro territorio nelle sue straordinarie bellezze. Riteniamo che la ricerca sia alla base di ogni attività della nostra Area Marina Protetta ‘Capo Rizzuto’ – spiega Ferrari – che noi abbiamo messo al centro del nostro progetto strategico di promozione e valorizzazione del territorio. Grazie per questa grande opportunità che ci è stata data e che si incastra, in piena sinergia, con quello che noi proviamo a fare cioè raccontare questa straordinarietà nella sua unicità, e le alghe fossili sono una unicità da conoscere”.

Maltempo, Monitoraggio della Provincia di Trevizo su Strade Provinciali e Scuole Superiori

La Provincia di Treviso sta monitorando i danni causati dal nubifragio che nella tarda serata del 28 luglio si è abbattuto sul territorio, prevalentemente nei Comuni di Conegliano, Susegana, Breda di Piave, Maserada, San Biagio di Callalta, Treviso e Villorba: negli ultimi due giorni i Tecnici del Settore Viabilità dell’Ente hanno effettuato i sopralluoghi nelle aree in cui sono state segnalate delle criticità e, fortunatamente, l’entità dei danni è inferiori rispetto alle ondate di maltempo di maggio e giugno: a Susegana, in via Mercatelli, sulla SP 34, è stata danneggiata una porzione di banchina stradale, a causa del cedimento di alcune piante abbattute dalle forti raffiche vento; tra Maserada e Candelù, lungo la SP 57, sono state spezzate numerose piante, ma grazie all’intervento di Provincia e Vigili del Fuoco le ramaglie accumulate sulla carreggiata sono già state rimosse.

Alberi divelti anche al Campus degli Istituti Planck e Alberini di Villorba, dove sono in corso le opere di messa in sicurezza, e all’Istituto Cerletti di Conegliano, dove le raffiche a oltre 150 km/h hanno spostato un’impalcatura, senza arrecare gravi danni all’edificio, sollevato una scossalina dal tetto dell’Edificio B della scuola e spezzato alcuni rami: anche in quest’ultimo caso, i Tecnici Edilizia della Provincia stanno già provvedendo al ripristino.

 

“Il violento nubifragio che domenica ha colpito il Coneglianese, Treviso e Comuni limitrofi ha provocato ancora, purtroppo, numerose situazioni di criticità: oltre 120 le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, che in sinergia con la Protezione Civile hanno ripristinato in tempi brevissimi le condizioni di sicurezza su strade e abitazioni e a loro va il mio plauso – commenta Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – per quanto riguarda la rete viaria di competenza provinciale e l’edilizia scolastica superiore, fortunatamente questa volta, rispetto agli allagamenti e alle infiltrazioni verificatesi tra maggio e giugno a Castelfranco e nell’Asolano, non abbiamo rinvenuto grossi danni alle infrastrutture, ma soprattutto alberi spezzati, purtroppo dal forte vento. Stiamo già intervenendo nelle aree segnalate a Susegana, Maserada, Villorba e Conegliano. Gli eventi atmosferici estremi stanno diventando sempre più frequenti, quindi è fondamentale avere una squadra pronta a intervenire ma ancor di più attuare delle misure che consentano di prevenire e mitigare gli effetti spesso drammatici di questo fenomeno: penso a tutte quelle opere di riqualificazione e manutenzione delle aree verdi nei centri urbani, per cui come Provincia abbiamo messo a disposizione dei Comuni, l’anno scorso, oltre 500.000 euro di incentivi, che consentono di contrastare le ondate di calore abbassando le temperature, così come agli interventi di efficientamento energetico per ridurre i consumi, e di conseguenza la produzione di CO2, e naturalmente alle iniziative di sensibilizzazione sulle buone prassi da seguire per risparmiare energia, riducendo gli sprechi. Tutti accorgimenti che, insieme, contribuiscono a ridurre l’impatto sull’ambiente”.

 

Maltempo, Monitoraggio della Provincia di Trevizo su Strade Provinciali e Scuole Superiori

La Provincia di Treviso sta monitorando i danni causati dal nubifragio che nella tarda serata del 28 luglio si è abbattuto sul territorio, prevalentemente nei Comuni di Conegliano, Susegana, Breda di Piave, Maserada, San Biagio di Callalta, Treviso e Villorba: negli ultimi due giorni i Tecnici del Settore Viabilità dell’Ente hanno effettuato i sopralluoghi nelle aree in cui sono state segnalate delle criticità e, fortunatamente, l’entità dei danni è inferiori rispetto alle ondate di maltempo di maggio e giugno: a Susegana, in via Mercatelli, sulla SP 34, è stata danneggiata una porzione di banchina stradale, a causa del cedimento di alcune piante abbattute dalle forti raffiche vento; tra Maserada e Candelù, lungo la SP 57, sono state spezzate numerose piante, ma grazie all’intervento di Provincia e Vigili del Fuoco le ramaglie accumulate sulla carreggiata sono già state rimosse.

Alberi divelti anche al Campus degli Istituti Planck e Alberini di Villorba, dove sono in corso le opere di messa in sicurezza, e all’Istituto Cerletti di Conegliano, dove le raffiche a oltre 150 km/h hanno spostato un’impalcatura, senza arrecare gravi danni all’edificio, sollevato una scossalina dal tetto dell’Edificio B della scuola e spezzato alcuni rami: anche in quest’ultimo caso, i Tecnici Edilizia della Provincia stanno già provvedendo al ripristino.

 

“Il violento nubifragio che domenica ha colpito il Coneglianese, Treviso e Comuni limitrofi ha provocato ancora, purtroppo, numerose situazioni di criticità: oltre 120 le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, che in sinergia con la Protezione Civile hanno ripristinato in tempi brevissimi le condizioni di sicurezza su strade e abitazioni e a loro va il mio plauso – commenta Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – per quanto riguarda la rete viaria di competenza provinciale e l’edilizia scolastica superiore, fortunatamente questa volta, rispetto agli allagamenti e alle infiltrazioni verificatesi tra maggio e giugno a Castelfranco e nell’Asolano, non abbiamo rinvenuto grossi danni alle infrastrutture, ma soprattutto alberi spezzati, purtroppo dal forte vento. Stiamo già intervenendo nelle aree segnalate a Susegana, Maserada, Villorba e Conegliano. Gli eventi atmosferici estremi stanno diventando sempre più frequenti, quindi è fondamentale avere una squadra pronta a intervenire ma ancor di più attuare delle misure che consentano di prevenire e mitigare gli effetti spesso drammatici di questo fenomeno: penso a tutte quelle opere di riqualificazione e manutenzione delle aree verdi nei centri urbani, per cui come Provincia abbiamo messo a disposizione dei Comuni, l’anno scorso, oltre 500.000 euro di incentivi, che consentono di contrastare le ondate di calore abbassando le temperature, così come agli interventi di efficientamento energetico per ridurre i consumi, e di conseguenza la produzione di CO2, e naturalmente alle iniziative di sensibilizzazione sulle buone prassi da seguire per risparmiare energia, riducendo gli sprechi. Tutti accorgimenti che, insieme, contribuiscono a ridurre l’impatto sull’ambiente”.

 

Il Consiglio d’Europa promuove il territorio e la Provincia di Potenza

Tra il 13 e il 16 luglio, la Provincia di Potenza ha avuto l’onore di ospitare una delegazione del Consiglio d’Europa, interessata a conoscere i nostri principali luoghi di rilevanza culturale, storica ed ambientale con particolare focus sulla loro valorizzazione a fini turistici.

Questa iniziativa si inserisce nell’ambito del ricco programma di valorizzazione del territorio provinciale portato avanti dal MCR2030 Resilience HUB della Provincia di Potenza ed in particolare del progetto CIBIOGO, volto a promuovere attività di mitigazione dei cambiamenti climatici e di valorizzazione del patrimonio locale ambientale e culturale sostenendo ed incoraggiando un più ampia partecipazione attiva di cittadini, associazioni ed operatori del settore.

La delegazione era composta da Arnold Klingeis, Presidente HISTORIC CAFÉS ROUTE, in rappresentanza anche del Segretariato degli Itinerari Culturali e dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali, del Consiglio d’Europa, Karin Hann, delegata del Sindaco della città di Cluj Napoca (Romania) e responsabile del Centro di Informazione e Promozione Turistica di Cluj-Napoca, Lucian Nastasa-Kovaci, storico di rilevanza interazionale e General Manager del Museo Nazionale dell’Arte avente sede nello storico Palazzo Banffy della Transilvania, ⁠⁠Ștefan Farell, presidente e direttore artistico di rilevo internazionale del Fashion Week & Lifestyle della città di Cluj Napoca.

Nel corso della loro permanenza, i rappresentanti del Consiglio d’Europa hanno avuto modo di visitare alcune delle nostre più rinomate destinazioni con rilevanti presenze storico-culturali e paesaggistico-ambientali che vanno da Maratea, Perla del Mediterraneo, al Vulture con i laghi di Monticchio, per finire a Melfi, Acerenza, Pietragalla e Potenza città.

Nella intensa 4 giorni, si è svolto anche un importante momento di confronto a cui hanno partecipato, oltre alla Provincia rappresentata dal Consigliere Michele Giordano e dallo staff dell’Ufficio Pianificazione guidato dal dirigente Alessandro Attolico, promotore e coordinatore del MCR2030 Resilience HUB, docenti dell’Università della Basilicata, ricercatori CNR, funzionari e dirigenti del della Regione Basilicata, rappresentanze degli Ordini Professionali e delle Associazioni Culturali ed Ambientali nonché esperti di fama internazionale in materia di protezione e valorizzazione dei beni culturali ad ambientali, tra cui Pierpaolo Campostrini in rappresentanza della città di Venezia, il prof Prof. Heck Peter dell’Umwelt-Campus Birkenfeld e Andrew Bower, in rappresentanza dell’Ufficio delle Nazioni Unite sulla riduzione del rischio di Disastri per l’Europa e l’Asia Centrale.

Incontri tematici di approfondimento si sono inoltre tenuti, sui luoghi selezionati per la breve visita, con la Presidente del Parco del Vulture Francesca Di Lucchio, i Sindaci dei Comuni di Melfi, Giuseppe Maglione e di Acerenza, Ferdinando Scattone, con le direzioni museali di Melfi e Potenza e con alcune aziende storiche di produzione di prodotti locali tipici dell’area interessata.

La Provincia di Potenza, che conta ben 9 aree protette, 2 Parchi Regionali e 2 Nazionali e un immenso patrimonio storico-culturale, dimostra di avere molto da offrire nel connubio storia-ambiente-paesaggio-turismo, provando a perseguire l’aumento del trend legato al turismo culturale di tipo lento e responsabile.

Siamo certi che questa breve ma intensa visita e il protocollo di partnership e collaborazione avviato tra il MCR2030 Resilience HUB della Provincia di Potenza ed il Consiglio d’Europa contribuiranno a far conoscere, a livello internazionale, i tesori custoditi dalla nostra Provincia, attirando l’attenzione sulle nostre ricchezze artistiche e naturalistiche. Un’occasione preziosa per promuovere una strategica azione di valorizzazione incentrata su uno sviluppo turistico sostenibile e in armonia con l’ambiente. Su questi temi, il MCR2030 Resilience HUB della Provincia di Potenza ha già avviato in questi giorni un’intensa progettualità con gli stakeholders e le associazioni interessati dal tema condividendo costantemente i progressi con le rappresentanze del Consiglio d’Europa e delle Nazioni Unite.

Il Consiglio d’Europa promuove il territorio e la Provincia di Potenza

Tra il 13 e il 16 luglio, la Provincia di Potenza ha avuto l’onore di ospitare una delegazione del Consiglio d’Europa, interessata a conoscere i nostri principali luoghi di rilevanza culturale, storica ed ambientale con particolare focus sulla loro valorizzazione a fini turistici.

Questa iniziativa si inserisce nell’ambito del ricco programma di valorizzazione del territorio provinciale portato avanti dal MCR2030 Resilience HUB della Provincia di Potenza ed in particolare del progetto CIBIOGO, volto a promuovere attività di mitigazione dei cambiamenti climatici e di valorizzazione del patrimonio locale ambientale e culturale sostenendo ed incoraggiando un più ampia partecipazione attiva di cittadini, associazioni ed operatori del settore.

La delegazione era composta da Arnold Klingeis, Presidente HISTORIC CAFÉS ROUTE, in rappresentanza anche del Segretariato degli Itinerari Culturali e dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali, del Consiglio d’Europa, Karin Hann, delegata del Sindaco della città di Cluj Napoca (Romania) e responsabile del Centro di Informazione e Promozione Turistica di Cluj-Napoca, Lucian Nastasa-Kovaci, storico di rilevanza interazionale e General Manager del Museo Nazionale dell’Arte avente sede nello storico Palazzo Banffy della Transilvania, ⁠⁠Ștefan Farell, presidente e direttore artistico di rilevo internazionale del Fashion Week & Lifestyle della città di Cluj Napoca.

Nel corso della loro permanenza, i rappresentanti del Consiglio d’Europa hanno avuto modo di visitare alcune delle nostre più rinomate destinazioni con rilevanti presenze storico-culturali e paesaggistico-ambientali che vanno da Maratea, Perla del Mediterraneo, al Vulture con i laghi di Monticchio, per finire a Melfi, Acerenza, Pietragalla e Potenza città.

Nella intensa 4 giorni, si è svolto anche un importante momento di confronto a cui hanno partecipato, oltre alla Provincia rappresentata dal Consigliere Michele Giordano e dallo staff dell’Ufficio Pianificazione guidato dal dirigente Alessandro Attolico, promotore e coordinatore del MCR2030 Resilience HUB, docenti dell’Università della Basilicata, ricercatori CNR, funzionari e dirigenti del della Regione Basilicata, rappresentanze degli Ordini Professionali e delle Associazioni Culturali ed Ambientali nonché esperti di fama internazionale in materia di protezione e valorizzazione dei beni culturali ad ambientali, tra cui Pierpaolo Campostrini in rappresentanza della città di Venezia, il prof Prof. Heck Peter dell’Umwelt-Campus Birkenfeld e Andrew Bower, in rappresentanza dell’Ufficio delle Nazioni Unite sulla riduzione del rischio di Disastri per l’Europa e l’Asia Centrale.

Incontri tematici di approfondimento si sono inoltre tenuti, sui luoghi selezionati per la breve visita, con la Presidente del Parco del Vulture Francesca Di Lucchio, i Sindaci dei Comuni di Melfi, Giuseppe Maglione e di Acerenza, Ferdinando Scattone, con le direzioni museali di Melfi e Potenza e con alcune aziende storiche di produzione di prodotti locali tipici dell’area interessata.

La Provincia di Potenza, che conta ben 9 aree protette, 2 Parchi Regionali e 2 Nazionali e un immenso patrimonio storico-culturale, dimostra di avere molto da offrire nel connubio storia-ambiente-paesaggio-turismo, provando a perseguire l’aumento del trend legato al turismo culturale di tipo lento e responsabile.

Siamo certi che questa breve ma intensa visita e il protocollo di partnership e collaborazione avviato tra il MCR2030 Resilience HUB della Provincia di Potenza ed il Consiglio d’Europa contribuiranno a far conoscere, a livello internazionale, i tesori custoditi dalla nostra Provincia, attirando l’attenzione sulle nostre ricchezze artistiche e naturalistiche. Un’occasione preziosa per promuovere una strategica azione di valorizzazione incentrata su uno sviluppo turistico sostenibile e in armonia con l’ambiente. Su questi temi, il MCR2030 Resilience HUB della Provincia di Potenza ha già avviato in questi giorni un’intensa progettualità con gli stakeholders e le associazioni interessati dal tema condividendo costantemente i progressi con le rappresentanze del Consiglio d’Europa e delle Nazioni Unite.

La Provincia di Salerno avvia un nuovo impianto di depurazione acque reflue

La Provincia di Salerno, nell’ambito dei lavori del Grande Progetto Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno (Beneficiario Provincia di Salerno, SA. POR/FESR 2014-2020 O.S. 6.3. COMPARTO N.8 – Area Tanagro Sele” – CUP H91B12000570009 CIG 72463526D6), ha ultimato i lavori relativi al ID 35 – Auletta -” Potenziamento e adeguamento impianto di depurazione per il trattamento delle acque reflue comunali”.

Sull’area interessata dall’intervento il cui costo è ammontato a € 787.834,00, situata nei pressi del fiume Tanagro in Località Peschiera nel Comune di Auletta, da domani mercoledì si procederà alla messa in esercizio e all’avviamento del nuovo impianto di depurazione delle acque reflue, per cui cesserà il funzionamento dei due impianti vetusti esistenti “Peschiera I e II”.

“Ad Auletta finalmente parte il nuovo impianto di depurazione – dichiara il presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri –  e parliamo di un intervento di estrema importanza in quanto, in un’area che ricade nella zona “Fiumi Tanagro e Sele” quindi particolarmente sensibile sotto il profilo ambientale, entra in funzione un impianto moderno i cui reflui chiarificati verranno convogliati nel Fiume Tanagro. Si tratta di lavori fondamentali che abbiamo potuto realizzare grazie al sostegno della Regione Campania, in particolare del presidente Vincenzo De Luca e del vice presidente, delegato all’ambiente Fulvio Bonavitacola.”

La Provincia di Salerno avvia un nuovo impianto di depurazione acque reflue

La Provincia di Salerno, nell’ambito dei lavori del Grande Progetto Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno (Beneficiario Provincia di Salerno, SA. POR/FESR 2014-2020 O.S. 6.3. COMPARTO N.8 – Area Tanagro Sele” – CUP H91B12000570009 CIG 72463526D6), ha ultimato i lavori relativi al ID 35 – Auletta -” Potenziamento e adeguamento impianto di depurazione per il trattamento delle acque reflue comunali”.

Sull’area interessata dall’intervento il cui costo è ammontato a € 787.834,00, situata nei pressi del fiume Tanagro in Località Peschiera nel Comune di Auletta, da domani mercoledì si procederà alla messa in esercizio e all’avviamento del nuovo impianto di depurazione delle acque reflue, per cui cesserà il funzionamento dei due impianti vetusti esistenti “Peschiera I e II”.

“Ad Auletta finalmente parte il nuovo impianto di depurazione – dichiara il presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri –  e parliamo di un intervento di estrema importanza in quanto, in un’area che ricade nella zona “Fiumi Tanagro e Sele” quindi particolarmente sensibile sotto il profilo ambientale, entra in funzione un impianto moderno i cui reflui chiarificati verranno convogliati nel Fiume Tanagro. Si tratta di lavori fondamentali che abbiamo potuto realizzare grazie al sostegno della Regione Campania, in particolare del presidente Vincenzo De Luca e del vice presidente, delegato all’ambiente Fulvio Bonavitacola.”

DL Ricostruzione, UPI “Il Governo ha respinto le richieste di ANCI UPI E REGIONI”

“Oggi in Conferenza Unificata sul decreto ricostruzione il Governo ha fatto una scelta del tutto incomprensibile: ha deciso, nonostante le richieste unitarie di UPI, ANCI e Conferenza delle Regioni e nonostante il parere favorevole della struttura commissariale, di non alzare il massimale di 6.000 euro di indennizzo per i beni mobili distrutti o danneggiati dall’alluvione in Emilia-Romagna fino alla cifra più consona di 30mila euro. Una richiesta che non avrebbe comportato nuovi costi per lo Stato, perché il fondo per la ricostruzione c’è ed è capiente. Come UPI, ANCI e Conferenza delle Regioni, non abbiamo potuto fare altro che dare parere negativo al decreto”.
Lo dichiara il Presidente di UPI Michele de Pascale, Sindaco e Presidente di Ravenna, sottolineando come “dopo il rinvio chiesto dal Governo la scorsa settimana, ci aspettavamo che in questa Conferenza straordinaria si trovasse una soluzione positiva, a favore delle tante famiglie e imprese che ormai aspettano risposte da più di un anno. Evidentemente, invece, aiutare famiglie e imprese dell’Emilia-Romagna non è considerata una questione essenziale da questo Governo.
“Voglio ribadire che non c’è un ostacolo tecnico alla richiesta che abbiamo avanzato di innalzare la soglia di indennizzi per i beni mobili da 6.000 a 30.000 euro, perché il Commissario per la ricostruzione pochi giorni fa ha annunciato di avere disponibili nel fondo apposito 1 mld e 200 milioni a cui si aggiungono anche altri 700 milioni di credito d’imposta per gli indennizzi. Di questi al momento il Commissario ha dichiarato di aver speso solo 12 milioni. Oggi però il MEF si è opposto alla nostra richiesta, asserendo la mancanza della copertura finanziaria. Delle due l’una: o sbaglia il Commissario, o sbaglia il MEF. Oppure, cosa che sarebbe davvero incomprensibile, il Governo ha scelto di non utilizzare quei fondi destinati agli indennizzi.
Non ci resta che sperare che almeno nel Parlamento, che sta discutendo il decreto – aggiunge de Pascale – si riesca a trovare intorno a una questione che riguarda i diritti dei cittadini, una voce unica, a prescindere dall’appartenenza alla maggioranza o alla minoranza”.

DL Ricostruzione, UPI “Il Governo ha respinto le richieste di ANCI UPI E REGIONI”

“Oggi in Conferenza Unificata sul decreto ricostruzione il Governo ha fatto una scelta del tutto incomprensibile: ha deciso, nonostante le richieste unitarie di UPI, ANCI e Conferenza delle Regioni e nonostante il parere favorevole della struttura commissariale, di non alzare il massimale di 6.000 euro di indennizzo per i beni mobili distrutti o danneggiati dall’alluvione in Emilia-Romagna fino alla cifra più consona di 30mila euro. Una richiesta che non avrebbe comportato nuovi costi per lo Stato, perché il fondo per la ricostruzione c’è ed è capiente. Come UPI, ANCI e Conferenza delle Regioni, non abbiamo potuto fare altro che dare parere negativo al decreto”.
Lo dichiara il Presidente di UPI Michele de Pascale, Sindaco e Presidente di Ravenna, sottolineando come “dopo il rinvio chiesto dal Governo la scorsa settimana, ci aspettavamo che in questa Conferenza straordinaria si trovasse una soluzione positiva, a favore delle tante famiglie e imprese che ormai aspettano risposte da più di un anno. Evidentemente, invece, aiutare famiglie e imprese dell’Emilia-Romagna non è considerata una questione essenziale da questo Governo.
“Voglio ribadire che non c’è un ostacolo tecnico alla richiesta che abbiamo avanzato di innalzare la soglia di indennizzi per i beni mobili da 6.000 a 30.000 euro, perché il Commissario per la ricostruzione pochi giorni fa ha annunciato di avere disponibili nel fondo apposito 1 mld e 200 milioni a cui si aggiungono anche altri 700 milioni di credito d’imposta per gli indennizzi. Di questi al momento il Commissario ha dichiarato di aver speso solo 12 milioni. Oggi però il MEF si è opposto alla nostra richiesta, asserendo la mancanza della copertura finanziaria. Delle due l’una: o sbaglia il Commissario, o sbaglia il MEF. Oppure, cosa che sarebbe davvero incomprensibile, il Governo ha scelto di non utilizzare quei fondi destinati agli indennizzi.
Non ci resta che sperare che almeno nel Parlamento, che sta discutendo il decreto – aggiunge de Pascale – si riesca a trovare intorno a una questione che riguarda i diritti dei cittadini, una voce unica, a prescindere dall’appartenenza alla maggioranza o alla minoranza”.

La Provincia di Ferrara capofila per la transizione energetica del territorio.

La Provincia insieme con Ferrara Sviluppo Imprese e Anci Emilia-Romagna dà avvio al progetto PROFE, per la transizione energetica del territorio. Progetto che può prendere il via grazie alla collaborazione di Secis (Servizi per la cooperazione e l’innovazione sociale srl) e a un contributo di 36 mila euro finanziato dalla Regione tramite fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale).

L’iniziativa si articola in un programma di 18 incontri, 10 rivolti ai cittadini e 8 alle imprese, i cui primi due sono già in calendario e rivolti principalmente alle aziende: il 15 luglio alle 17 alla Coop di via Riganò 1 in città, e il 23 luglio alla stessa ora nella sede di Cna a Ferrara in via Caldirolo.

Lo scopo è la diffusione della cultura della sostenibilità e un’informazione corretta ed estesa all’intera provincia estense, sulle opportunità d’investimento date dalle energie rinnovabili.

L’intento degli organizzatori è di concludere i 18 appuntamenti entro fine 2024.

“Autoproduzione – ha esordito il presidente della Provincia, Gianni Michele Padovani –autoconsumo, comunità energetiche, mobilità sostenibile e cultura della sostenibilità, sono i temi al centro del progetto”.

“Un impegno – ha proseguito Davide Bellotti, presidente di Ferrara Imprese e Sviluppo – di fronte a un futuro già iniziato, che ci interpella per una rilettura dei comportamenti e per mettere a disposizione tecniche e soluzioni per abitare da protagonisti la sfida della conversione energetica”.

L’itinerario dei 18 appuntamenti in tutto il territorio provinciale ha anche l’obiettivo di mettere ordine tra le tante opportunità e opzioni sul grande tema della svolta energetica, come ha ricordato Caterina Ferri di Secis.

Il tutto nasce da un bando che la Regione ha confezionato su misura per gli enti locali e finanziato con fondi europei, per rendere capaci cittadini e imprese di compiere la svolta energetica di zero emissioni entro il 2050 prevista dalla stessa agenda di Bruxelles.

“Si parla ancora troppo poco di risparmio energetico e di elettrificazione – ha aggiunto Alessandro Rossi, responsabile energia di Anci Emilia-Romagna – e se fossero di più largo uso dispositivi come piastre a induzione, pompe di calore e altri sistemi, si potrebbero raggiungere risparmi anche del 50% e ridurre di conseguenza le importazioni di gas”.

PROFE è quindi un’opportunità offerta a cittadini e imprese su scala provinciale per diffondere consapevolezza, informazione e indurre nuovi comportamenti e abitudini in tema di consumi energetici. “Informazioni – ha precisato Rossi – che faticano tuttora ad arrivare a destinazione e in forma corretta”.

La spinta all’elettrificazione per imprese, privati e sistema della mobilità – è stato infine ricordato – è fondamentale per il successo delle comunità energetiche.

 

La Provincia di Ferrara capofila per la transizione energetica del territorio.

La Provincia insieme con Ferrara Sviluppo Imprese e Anci Emilia-Romagna dà avvio al progetto PROFE, per la transizione energetica del territorio. Progetto che può prendere il via grazie alla collaborazione di Secis (Servizi per la cooperazione e l’innovazione sociale srl) e a un contributo di 36 mila euro finanziato dalla Regione tramite fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale).

L’iniziativa si articola in un programma di 18 incontri, 10 rivolti ai cittadini e 8 alle imprese, i cui primi due sono già in calendario e rivolti principalmente alle aziende: il 15 luglio alle 17 alla Coop di via Riganò 1 in città, e il 23 luglio alla stessa ora nella sede di Cna a Ferrara in via Caldirolo.

Lo scopo è la diffusione della cultura della sostenibilità e un’informazione corretta ed estesa all’intera provincia estense, sulle opportunità d’investimento date dalle energie rinnovabili.

L’intento degli organizzatori è di concludere i 18 appuntamenti entro fine 2024.

“Autoproduzione – ha esordito il presidente della Provincia, Gianni Michele Padovani –autoconsumo, comunità energetiche, mobilità sostenibile e cultura della sostenibilità, sono i temi al centro del progetto”.

“Un impegno – ha proseguito Davide Bellotti, presidente di Ferrara Imprese e Sviluppo – di fronte a un futuro già iniziato, che ci interpella per una rilettura dei comportamenti e per mettere a disposizione tecniche e soluzioni per abitare da protagonisti la sfida della conversione energetica”.

L’itinerario dei 18 appuntamenti in tutto il territorio provinciale ha anche l’obiettivo di mettere ordine tra le tante opportunità e opzioni sul grande tema della svolta energetica, come ha ricordato Caterina Ferri di Secis.

Il tutto nasce da un bando che la Regione ha confezionato su misura per gli enti locali e finanziato con fondi europei, per rendere capaci cittadini e imprese di compiere la svolta energetica di zero emissioni entro il 2050 prevista dalla stessa agenda di Bruxelles.

“Si parla ancora troppo poco di risparmio energetico e di elettrificazione – ha aggiunto Alessandro Rossi, responsabile energia di Anci Emilia-Romagna – e se fossero di più largo uso dispositivi come piastre a induzione, pompe di calore e altri sistemi, si potrebbero raggiungere risparmi anche del 50% e ridurre di conseguenza le importazioni di gas”.

PROFE è quindi un’opportunità offerta a cittadini e imprese su scala provinciale per diffondere consapevolezza, informazione e indurre nuovi comportamenti e abitudini in tema di consumi energetici. “Informazioni – ha precisato Rossi – che faticano tuttora ad arrivare a destinazione e in forma corretta”.

La spinta all’elettrificazione per imprese, privati e sistema della mobilità – è stato infine ricordato – è fondamentale per il successo delle comunità energetiche.

 

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