Categoria: Bilanci e Finanza

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Province: Variati si rivolge al Presidente della Repubblica

“Caro Presidente, in merito all’emergenza causata dai tagli irragionevoli ai bilanci delle Province, le scrivo per informarla che dal nostro ultimo incontro la situazione è diventata sempre più critica”. Così scrive il Presidente dell’Upi, Achille Variati, in una lettera inviata oggi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella quale informa il Capo dello Stato sul perdurare del grave stato di emergenza dei bilanci delle Province, alcune delle quali – scrive Variati– “iniziano a non avere più soldi in cassa per pagare gli stipendi del personale, e addirittura in alcuni casi si sta rischiando di arrivare alla chiusura delle scuole, per la mancanza totale delle risorse necessarie a tenere aperte le strutture”.
“Ad oggi – prosegue La lettera – ancora non è stata trovata la soluzione adeguata per consentire a queste istituzioni della Repubblica di assolvere ai compiti che la Costituzione assegna loro e garantire l’erogazione di servizi che hanno conseguenze dirette sulla sicurezza stessa dei cittadini. Da una nostra rilevazione abbiamo dovuto constatare che circa 5.000 chilometri di strade provinciali sono ad oggi chiusi per smottamenti o frane e che ormai sul oltre il 50% della rete viaria si stanno apponendo limitazioni della velocità a 30/50 chilometri orari poiché il tratto stradale risulta insicuro”.
 “La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, cui è all’analisi la legge di conversione del Decreto Legge 50/17, sta verificando le possibili soluzioni – conclude il Presidente dell’Upi rivolgendosi al Presidente della Repubblica – ma dai colloqui avuti con i Capigruppo della Camera, se il Governo non prenderà atto dell’emergenza e non deciderà di dare indicazioni chiare rispetto alle risposte, le misure che saranno adottate saranno del tutto insufficienti”.

18 MAGGIO GIORNATA DI MOBILITAZIONE DELLE PROVINCE

In allegato, le slides proiettate al Teatro Quirino il 18 maggio, nella giornata di mobilitazione delle Province

Documenti allegati:

Province, Variati “Grati alla Presidente Bodrini per il suo sostegno. Confidiamo che il suo appello al Parlamento sia colto”

La giornata di mobilitazione delle Province iniziata al Teatro Quirino si è chiusa con l’incontro tra una delegazioen di Upi e la Presidente della Camera On. Laura Boldrini

“Siamo grati alla Presidente Boldrini perché l’incontro di oggi non è stato affatto formale e per avere compreso che la giornata di mobilitazione ha il solo scopo di portare al centro dell’attenzione e dell’agenda politica la grave situazione di emergenza che si è creata e che mette a rischio la stessa sicurezza die cittadini”. Ha detto Presidente dell’Upi, Achille Variati, al termine dell’incontro, perchè “compito delle istituzioni della Repubblica  è dare risposte adeguate alle giuste richieste dei cittadini, che si vedono privati, a causa dei tagli imposti dalle manovre economiche alle Province, di diritti fondamentali, come il diritto allo studio, alla mobilità, alla sicurezza.  Servizi cui noi non possiamo fare fronte perché ci sono state sottratte le risorse che servirebbero a garantirli.  Questo senso di frustrazione porta poi i cittadini a non avere più fiducia nelle istituzioni. Per questo siamo grati alle Presidente Boldrini per il suo determinante sostegno e ci auguriamo il suo appello sia colto dal Parlamento, che in questi giorni sta decidendo le misure da inserire nella cosiddetta manovrina. Come abbiamo condiviso con la stessa Presidente Boldrini, la nostra è una battaglia di civiltà”.

Centinaia i Presidenti di Provincia, i Sindaci i Consiglieri Provinciali  che sono arrivati a Roma, in delegazione di cui hanno fatto parte anche i dipendenti delle Province.

“Siamo stati chiamati da Sindaci a guidare anche i nostri territori, ma fare efficienza nella spesa pubblica non può mai volere dire tagliare i servizi e i diritti dei cittadini” Così ha detto Variati aprendo la giornata di mobilitazione delle Province in un teatro gremito di centinaia di Presidenti, Sindaci e Consiglieri partiti all’alba da tutta Italia per essere a Roma, a testimoniare un’emergenza che riguarda tutto il Paese.

 “In questo Teatro – ha detto Variati – c’è il Paese reale, ci sono amministratori, unico caso in Italia, che hanno scelto di servire gratuitamente le loro comunità, ci sono i dipendenti delle Province, molti dei quali a causa della situazione critica dei bilanci non ricevono lo stipendio.

 A causa di tagli irragionevoli sulle Province – ha ricordato Variati – abbiamo uno squilibrio di bilancio per la sola spesa per le funzioni fondamentali di 650 milioni.  Nel giro di 4 anni i nostri investimenti sono crollati del 62%. Sono questi i numeri che spiegano con chiarezza perché siamo arrivati ad una vera e propria emergenza sicurezza sui 130 mila chilometri di strade e sulle oltre 5100 scuole superiori. Un’emergenza che è reale e che deve essere compresa in tutta la sua drammaticità, e a cui Governo e Parlamento devono dare risposte.

 In questi giorni – ha concluso il Presidente Variati – stiamo avendo diversi incontri con i parlamentari e con il Governo e ci sembra di cogliere i primi segnali di comprensione rispetto alla necessità di assicurare alle Province e alle Città metropolitane le risorse necessarie per garantire i servizi essenziali.  Noi continueremo a portare avanti con determinazione le nostre ragioni,  perché ci sentiamo responsabili della sicurezza dei nostri cittadini”. 

18 maggio mobilitazione Province:Variati “I tagli alle Province sono tagli ai servizi. Facciamo appello alla responsabilità del Parlamento”

“Il 41% delle scuole italiane si trova in aree a rischio sismico, ma solo il 7,8% è costruita con criteri antisismici. Quasi 5.000 chilometri di strade provinciali è chiuso per frane e smottamenti e su almeno il 52% della rete viaria siamo stati costretti a inserire un limite di velocità tra i 30 e i 50 chilometri orari, perché le strade non sono sicure. È su questa emergenza che vogliamo alzare i riflettori domani, chiedendo al Parlamento – che sta lavorando alla conversione della cosiddetta manovrina – di considerare questa come un’emergenza nazionale. I tagli irragionevoli operati Province con le manovre economiche sono tagli ai servizi e alla sicurezza dei cittadini”.

Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Achille Variati, alla vigilia della giornata di mobilitazione delle Province, cui ha dato piena adesione ANCI, che vedrà arrivare a Roma delegazioni di Presidenti di Provincia, Sindaci e Consiglieri, da tutta Italia. Oltre all’intervento del Presidente di ANCI, Antonio Decaro, Sindaco del Comune e della Città metropolitana di Bari, prenderanno la parola Enzo Bianco, Presidente Consiglio Nazionale ANCI e Sindaco di Catania; Edoardo Bianchi, Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori – ANCE; Rossana Dettori, Segretario Confederale CGIL; Giorgio Rembado, Presidente Associazione Nazionale Presidi; Rodolfo Moreschi, Federazione degli studenti; Marzia Ilari, Dipendente Provincia La Spezia. A confrontarsi con loro saranno i Sindaci e i Presidenti delle Province, che racconteranno lo stato dell’emergenza nei loro territori.

A partire dalle 15,00, delegazioni di Presidenti incontreranno i Capigruppo alla Camera, mentre alle 17,00 saranno ricevuti dalla Presidente della Camera, On. Laura Boldrini.

 

Variati “Le Province a Roma per difendere i servizi e la sicurezza dei cittadini”

Verranno a Roma da tutta Italia i Sindaci Presidenti e i Consiglieri delle Province, giovedì prossimo 18 maggio, per ribadire insieme che la situazione in cui si trovano i servizi delle Province deve essere considerata un’emergenza nazionale. Una giornata di mobilitazione promossa dall’Upi per accendere i riflettori sulle conseguenze per i cittadini e le comunità che derivano dai tagli irragionevoli imposti dalle manovre economiche sulle Province.

“Tagli – sottolinea il Presidente dell’Upi Achille Variati – alla sicurezza delle strade, alla manutenzione delle scuole, alla tutela dell’ambiente. La nostra è una mobilitazione per difendere i servizi e la stessa sicurezza dei cittadini: insieme alle delegazioni di Presidenti di Provincia, Sindaci e Consiglieri di tutta Italia, vogliamo ribadire a Governo e Parlamento, impegnati nella conversione della cosiddetta Manovrina, che è necessario garantire le risorse essenziali per assicurare questi diritti a tutti i cittadini”.

Alla giornata, che nel pomeriggio vedrà una delegazione Upi impegnata in incontri alla Camera dei Deputati, interverranno anche rappresentanti del mondo della scuola e dell’imprenditoria.   

Emergenza Bilanci Province, servizi essenziali e sicurezza dei cittadini a rischio.

Si riuniscono oggi, presso la sede di UPI, Unione delle Province – a Bologna – il Presidente di UPI regionale Giammaria Manghi e i Presidenti tutti dell’Emilia-Romagna insieme Presidente dell’Upi nazionale Achille Variati,  per rilanciare l’allarme sull’emergenza per i servizi essenziali e la stessa sicurezza dei cittadini causata dai tagli irragionevoli ai bilanci delle Province operati dalla manovra economica del 2015.

“I tre miliardi tagliati dal Governo ai bilanci delle Province nel 2015 – dichiara il Presidente dell’Upi Achille Variati –  sono stai prelievi forzosi: non a caso la Corte dei Conti, intervenendo in Parlamento nei mesi scorsi, non ha esitato a definirli ‘manifestamente irragionevoli’ perché hanno inciso direttamente sui servizi e sulla stessa possibilità di garantire la sicurezza dei cittadini. Secondo le rilevazioni della Sose, la società del Ministero dell’economia che stabilisce i fabbisogni standard degli enti locali, questi tagli hanno causato uno squilibrio di 651 milioni per le sola spesa corrente delle funzioni fondamentali.  Ora – sottolinea Variati  il Governo è costretto a emanare l’ennesimo decreto legge, il terzo in tre anni, per provare a tamponare l’emergenza, ma mette in campo misure del tutto insufficienti. Pensiamo alle strade: il decreto stanzia 100 milioni per la manutenzione. In media, ed è una cifra anche al di sotto di quanto davvero servirebbe, le Province spendono 7000 euro a chilometro per questi lavori. Considerato che gestiamo 130 mila chilometri di strade, vuol dire che con i 100 milioni previsti dal decreto ne copriamo appena 14 mila chilometri, solo il 10% del totale. Apprezziamo  –  aggiunge Variati –  che le uniche risorse agli enti locali presenti nel decreto siano state destinate a Province e Città metropolitane, ma è evidente che queste risorse sono del tutto insufficienti.”

 

“Dei 651 milioni di squilibrio di bilancio evidenziati dal SOSE,  oltre 53 milioni sono del totale delle Province dell’Emilia Romagna. A sanare questo squilibrio, nel decreto legge ci sono appena 250 milioni” commenta il Presidente di UPI  Emilia Romagna Giammaria Manghi. “Siamo molto preoccupati perché si tratta di un contributo insufficiente a far fronte ai reali bisogni delle Province e non adeguato a garantire i servizi essenziali ai cittadini, ai quali siamo tenuti a rispondere. Auspichiamo pertanto una opportuna e necessaria correzione nell’iter parlamentare del dibattito alla Camera per modificare e migliorare la situazione” prosegue Manghi.  

 

“Contiamo sul Parlamento, che nella risoluzione al DEF votata ieri ha chiesto al Governo l’impegno a ‘garantire l’effettivo esercizio delle funzioni fondamentali da parte delle Province e delle Città metropolitane, anche mediante l’attribuzione a carattere strutturale di adeguate risorse finanziarie’. La nostra principale richiesta – conclude Variati – è che nel decreto siano assicurate risorse adeguate ad assicurare i servizi e la sicurezza dei cittadini in una condizione di normalità, superando l’emergenza e la precarietà. Stiamo preparando una manifestazione nazionale insieme ai nostri sindaci e consiglieri comunali a sostegno di queste richieste: ci auguriamo che Anci e la Conferenza delle Regioni possano essere al nostro fianco in questa battaglia per garantire i diritti dei cittadini”. 

Emergenza Bilanci Province, Variati “Non aspettiamo che crollino scuole” L’allarme dall’assemblea delle province della Campania

“La situazione è particolarmente grave in Campania – afferma il Presidente della  provincia di Avellino DOmenico  Gambacorta, che ha promosso l’iniziativa insieme al Presiente di UPi Camapnia GIuseppe Canfora, presidente della provincia di Salerno- dove le Province hanno subito un prelievo di risorse tra i più pesanti di tutto il Paese e i servizi sono ormai al collasso, tanto che gli Enti non sono più in grado di assicurare la sicurezza dei cittadini sulle strade provinciali e nelle scuole superiori”.
All’iniziativa, che ha il pieno sostegno dell’Unione delle Province d’Italia, oltre ad Achille Variati, Presidente dell’Upi Nazionale, nonché presidente e sindaco di Vicenza, partecipano anche Carlo Riva Vercellotti, vice-presidente Upi e presidente della Provincia di Vercelli, Claudio Ricci, presidente della Provincia di Benevento; Lorenzo Coia, presidente della Provincia di Isernia; Nicola Valluzzi, presidente della Provincia di Potenza e presidente dell’Upi Basilicata, il presidente della Provincia di Campobasso e presidente dell’Upi Molise, Antonio Battista; il presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio.

 

In allegato, i dati con la situazione dettagliata delle Province di Campania, Molise e Basilicata

Documenti allegati:

BILANCI 2017: SLITTAMENTO TERMINI AL 30 GIUGNO 2017

Con Decreto del Ministro dell’interno in data 30 marzo è stato differito al  30 giugno 2017 il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2017/2019  da parte delle Città metropolitane e delle Province.

Il provvedimento  è stato inviato alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione.

 

La notizia è riportata nella pagina Finanza Locale del Ministero dell’Interno, al link seguente http://finanzalocale.interno.it/docum/comunicati/com310317b.html

 

Tagli Province, Variati “Doloroso depositare l’esposto”

“Tutte le Province stanno depositando esposti cautelativi, ma i Presidenti stanno compiendo questo atto con profonda tristezza. C’è la consapevolezza che quando ci si rivolge alla magistratura, sia un po’ la sconfitta della politica”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi Achille Variati, a proposito delle iniziative di mobilitazione che le Province hanno messo in campo per portare l’attenzione sullo stato di emergenza che si sta creando sui territori a causa dei tagli insostenibili ai bilanci degli enti, che mettono a rischio l’erogazione dei servizi essenziali.

“Il nostro – ha detto Variati – è un grido di dolore non a difesa di una istituzione ma a difesa di ciò che le Province sono tenute a garantire ai propri cittadini in termini di servizi che sono diritti fondamentali e che riguardano la loro stessa sicurezza.  Ci auguriamo che sia colto, e speriamo che questo momento così difficile si possa superare quanto prima, nel decreto legge sugli enti locali che continuiamo ad attendere con fiducia”.

 

Province: parte la settimana di mobilitazione per difendere servizi e sicurezza

Esposti cautelativi alle Procure della Repubblica, assemblee e incontri pubblici in tutte le Province per far comprendere a cittadini e alle forze economiche e sociali dei territori i rischi per la sicurezza che derivano dalla mancanza di risorse per i servizi essenziali, e se non arriverà nessuna risposta dal Governo, una manifestazione a Roma insieme ai sindaci e alle comunità.

Queste le iniziative della “Settimana di mobilitazione delle Province a difesa dei diritti e della sicurezza delle Comunità e dei territori” presentate oggi a Roma dal Presidente dell’Upi, Achille Variati, e dal Vice Presidente dell’Upi Carlo Riva Vercellotti.

“Facciamo appello al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni – hanno detto – perché si comprenda che stiamo parlando di una emergenza nazionale. Le Province garantiscono servizi da cui dipende la stessa sicurezza dei cittadini: non aspettiamo le tragedie per intervenire.”.

“Oggi perfino il Sose, la società del Ministero dell’Economia – hanno ricordato poi Presidenti – ha confermato, in una audizione alla Commissione bicamerale per il federalismo fiscale, che a causa dei tagli imposti dalle manovre economiche, nel 2017 alle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario mancheranno 651 milioni per coprire le spese ordinarie delle funzioni fondamentali. Uno squilibrio che, senza interventi, manda in dissesto tutti gli enti. “

A partire da oggi ed entro il 25 marzo prossimo, dunque, tutte le Province depositeranno un esposto cautelativo alle Procure della Repubblica, alle prefetture e alla sezione regionale della Corte dei Conti per tutelare l’amministrazione, ma soprattutto il personale, perché la mancanza di risorse per garantire i servizi non permette agli enti di essere in grado di far fronte alle proprie specifiche funzioni istituzionali.

Nella settimana dal 20 al 25 marzo poi in tutte le Province si terranno iniziative per denunciare lo stato di continua erosione dei diritti essenziali che mette a rischio la stessa sicurezza dei cittadini: mercoledì 22 marzo sarà la giornata dedicata al tema della messa in sicurezza, gestione, e investimenti per le strade provinciali e si chiameranno a raccolta tutti coloro che utilizzano la viabilità provinciale e che per primi sono penalizzati dalla scarsa manutenzione: le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei cittadini legati alla viabilità. ”Chi insomma – spiegano i Presidenti Variati e Vercellotti – paga le tasse sulla viabilità che poi vengono sottratte dallo Stato per altri scopi”

Venerdì 24 marzo sarà la giornata delle Province dedicata agli incontri per denunciare la situazione riguardo alla sicurezza, manutenzione e investimenti sulle scuole superiori. Agli incontri saranno invitati a partecipare tutti i dirigenti scolastici delle scuole superiori delle Province e rappresentanze dei Consigli d’istituto: studenti, docenti, personale scolastico, rappresentanti delle famiglie. “Vogliamo denunciare il fatto che tra qualche mese non avremo neanche più i soldi per pagare le utenze”.  

“Il 31 marzo scade il termine per l’approvazione dei bilanci preventivi – concludono Variati e Vercellotti –  se non interviene prima un decreto legge non siamo in grado di approvare i bilanci né di garantire il diritto a fruire di servizi efficienti e sicuri ai nostri cittadini. Il Presidente del Consiglio Gentiloni ascolti questo drammatico appello”.

Terremoto: Upi al fianco delle Province dell’Abruzzo. Variati:“Risorse ad hoc per questi territori. Non si abbandoni Centro Italia”

“Bisogna trovare risorse ad hoc all’interno del decreto legge sisma per le Province devastate non solo dal terremoto ma anche dal maltempo. Siamo al fianco delle Province dell’Abruzzo che oggi hanno guidato i propri concittadini a Roma per fare sentire a Governo e Parlamento tutta la loro frustrazione. Non si può abbandonare il Centro Italia”. È la dichiarazione del Presidente dell’Upi Achille Variati, a commento della manifestazione organizzata a Roma dalle Province dell’Abruzzo e con il sostegno dell’Unione delle Province per chiedere che interventi urgenti sul decreto sisma all’esame del Parlamento.

“Al disastro del sisma – ha ricordato Variati –  su questi territori si sono aggiunti i danni gravissimi causati dal maltempo, che hanno reso ancora più drammatica l’emergenza: c’è bisogno che una parte dei fondi destinati alla ricostruzione nel decreto sisma venga finalizzata a questi interventi. Per questo come Upi chiediamo che i 30 milioni stanziati nel mese di gennaio dal Governo per l’emergenza neve siano prioritariamente assegnati a favore delle Province colpite da terremoto e maltempo”.

In allegato, gli emendamenti al decreto sisma elaborato da Upi

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Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che azzera il taglio 2017 per le Province

In allegato, il testo dle DPCM che assegna alle Proivnce 650 milioni del fondone previsto dalla Legge di Bilancio 2017 per gli enti territoriali, per l’azzeramento del taglio 2017.

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