Categoria: Bilanci e Finanza

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L’Upi al nuovo Governo: “Senza un decreto legge a rischio servizi per la sicurezza dei cittadini”

“Il nuovo Governo deve porre tra le priorità il varo di un decreto legge per risolvere l’emergenza bilanci delle Province e delle Città metropolitane che, dopo il referendum, continuano a dover assicurare alle comunità servizi da cui dipende la sicurezza stessa dei cittadini”.

È quanto definito nel documento approvato dal Comitato Direttivo delle Province italiane, che si è riunito oggi a Roma per fare le prime valutazioni sul post referendum e analizzare lo stato dei bilanci degli enti.

La richiesta principale dei Sindaci Presidenti di Provincia è l’azzeramento della manovra aggiuntiva per il 2017 attraverso il riparto del fondo per gli enti territoriali previsto dalla Legge di Bilancio con l’assegnazione alle Province di 650 milioni e 250 milioni alle Città metropolitane e l’implementazione delle risorse destinate a finanziare gli interventi di messa in sicurezza e gestione di 130 mila chilometri di strade, di 5100 scuole superiori e per le politiche di contrasto al dissesto idrogeologico.

 “Intendiamo aprire da subito un confronto franco con il nuovo Governo – ha detto il Presidente dell’Upi Achille Variati al termine della riunione – per arrivare nel più breve tempo possibile ad una soluzione. Abbiamo urgenze da rispettare, come i piani neve o il riscaldamento delle scuole: temi che devono essere considerati prioritari., e su cui l’attenzione delle istituzioni deve essere massima, perché si tratta di garantire la sicurezza dei cittadini.  Tanto più ora che il referendum ha sgombrato dal dibattito le questioni legate all’assetto delle Province e le ha confermate tra le istituzioni costitutive della Repubblica”.  

Province: Variati si rivolge al Presidente della Repubblica

“Le Province, che in seguito al risultato del referendum sono state confermate tra le istituzioni costitutive della Repubblica, a causa degli tagli insopportabili a cui sono state sottoposte sono nell’impossibilità di predisporre i bilanci per il 2017. La conseguenza di questa emergenza avrà, se non risolta, ripercussioni pesantissime sui servizi ai cittadini la cui erogazione non potrebbe più essere garantita”. Lo scrive il presidente dell’Upi Achille Variati in una lettera indirizzata oggi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Il governo uscente – spiega il Presidente Variait nella missiva – dopo un lungo confronto avuto nei mesi scorsi, aveva riconosciuto la gravità di questa situazione, tanto che aveva previsto di inserire interventi correttivi in grado di assicurare il finanziamento delle funzioni fondamentali dell’ente, nel passaggio in Senato della legge di Bilancio 2017. Con l’apposizione della fiducia però  tale possibilità è venuta a mancare e sono rimasti irrisolti tutti i nodi riguardanti gli Enti locali, Province e città metropolitane in particolare. Ritengo indispensabile informarLa – aggiunge allora Variati – che se non si individuerà un provvedimento straordinario attraverso cui risolvere tali questioni, nessuna Provincia sarà in grado di predisporre i bilanci per il 2017 con la conseguente interruzione dell’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini. Mi rivolgo a Lei, garante della Costituzione – conclude il Presidente Variati rivolgendosi al capo dello Stato – certo di potere contare sulla Sua sensibilità riguardo al dovere da parte di tutti i livelli istituzionali della Repubblica di garantire ai cittadini uguali diritti e assicurare alle comunità e ai territori pari opportunità di potere partecipare alla crescita del Paese e favorirne lo sviluppo”. 

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Legge di Bilancio 2017, Upi: “Serve decreto legge per risolvere questioni di enti locali”

“La decisione di porre la fiducia sulla Legge di Bilancio non consentirà al Parlamento di affrontare le questioni riguardanti l’intero sistema degli Enti locali – Province, Città metropolitane e Comuni- che erano state lasciate indietro con l’intenzione di portare questi temi alla discussione in Senato. È necessario che il Governo intervenga con un provvedimento d’urgenza per adottare quelle misure correttive che, nel confronto avuto in queste settimane, erano state individuate quali interventi urgenti a garanzia dei servizi essenziali erogati dalle Province”. Lo chiede il Presidente dell’Upi Achille Variati, sottolineando in particolare gli interventi prioritari, a partire dall’eliminazione dei tagli previsti per il 2017 su Province e Città Metropolitane, dall’assegnazione a questi enti di risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali e delle scuole superiori, dalla possibilità per quest’anno di approvare bilanci solo annuale e di usare eventuali avanzi di amministrazione per garantire gli equilibri, dalla opportunità di spostare l’approvazione del bilancio oltre la data del 28 febbraio fissata dal testo della Legge di Bilancio. “Sono misure minime indispensabili, come sanno bene sia Governo che Parlamento, senza le quali nessuna Provincia sarà in grado di predisporre i bilanci per il 2017, con la conseguente interruzione dell’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini”.

Legge di Bilancio 2017, Upi: ribadite in Conferenza Unificata le criticità

Azzerare il taglio di ulteriori 650 milioni a carico delle Province per il 2017; utilizzare i risparmi dei costi della politica ottenuti con la riforma Delrio – che per le Province ammontano a 218 milioni-  per finanziare gli interventi sull’edilizia scolastica; assegnare 200 milioni di fondi Anas per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali.

Queste le richieste presentate dal rappresentante del Comitato Direttivo Upi, Nicola Valluzzi, Presidente della Provincia di Potenza, nella riunione della Conferenza Unificata di oggi, nella quale si è stabilito congiuntamente di sospendere il parere sulla Legge. 

“Non abbiamo ancora certezza sulle risorse per assicurare i servizi essenziali – ha detto il Presidente Valluzzi.- e se non si interviene con modifiche alla Legge di Bilancio  i tagli per le Province al 2017 arriveranno a 3 miliardi, compromettendo definitivamente la già emergenziale erogazione dei servizi essenziali: le risorse che ci sono state messe a disposizione sono state ridotte al lumicino – a partire dalla messa in sicurezza e gestione dei 130 mila chilometri di strade provinciali, degli oltre 5100 edifici delle scuole superiori italiane e dagli interventi per la difesa del suolo e il contrasto al dissesto idrogeologico.

Non si tratta di finanziare un ente ma i servizi essenziali – ha ribadito poi Valluzzi – per questo ci auguriamo che durante l’iter parlamentare si riesca a comprendere che continuare a sottrarre risorse a questi servizi rischia di pregiudicare la sicurezza stessa dei cittadini, e si trovino le risposte adeguate per assicurare a tutte le comunità diritti essenziali”.

 

In allegato, il documento e il fasciolo degli emendamnenti consegnati

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Variati “I risparmi dei costi della politica delle ex-Province siano destinati ai servizi per i cittadini”

“Con la riforma delle Province poco più di 1.000 Sindaci e Consiglieri comunali – al posto dei 4.100 ex-amministratori provinciali –  governano gratuitamente gli Enti di Area Vasta e le Città metropolitane. Questo ha permesso, per le sole voci dei costi della politica, un risparmio al Paese di oltre 220 milioni per il 2015 e 2016. Questi soldi devono essere destinati ai servizi ai cittadini e alle imprese delle aree vaste: alla messa in sicurezza e gestione delle strade, delle scuole superiori e dell’ambiente”.

Lo dichiara il Presidente dell’Upi Achille Variati, associandosi all’Anci nella richiesta, nella riunione della Conferenza Stato Città di oggi , di immediata sospensione del Decreto del Governo che dispone ogni anno il prelievo di questi fondi dai bilanci di Province e Città metropolitane e la cancellazione della norma nella prossima Legge di bilancio.

“Dal 2014 – ricorda Variati – nei 76 Enti di Area Vasta e nelle 10 Città metropolitane nate dalla cosiddetta riforma Delrio la politica costa zero. I soldi che oggi ci si chiede di restituire al bilancio Stato sono in realtà risorse che le nostre comunità risparmiano perché noi Sindaci abbiamo accettato di amministrare i territori senza ricevere alcun compenso. Considerati i tagli drammatici che gli Enti di Area vasta hanno subito in questi due anni, che hanno messo in forte crisi la finanza degli enti andando ad impattare negativamente sui servizi ai cittadini, chiediamo che questi soldi restino a disposizione dei nostri territori. Useremo anche questi risparmi – conclude il Presidente dell’Upi – per assicurare l’erogazione dei servizi essenziali, garantire l’efficienza e la sicurezza delle strade provinciali e delle scuole superiori e assicurare interventi di manutenzione che consentano di salvaguardare il territorio ed evitare che i disastri ambientali abbiano impatti devastanti”.

Bilanci 2016: il verbale della Conferenza Stato Città del 28 luglio

A seguito della riunione della Conferenza Stato Città, che si è svolta in data 28 luglio u.s., a cui l’Unione delle Province d’Italia, rappresentata dal presidente della Provincia di Pavia e Presidente dell’UPI Lombardia Daniele Bosone, ha sottoposto al Governo due questioni particolarmente rilevanti, inerenti il termine di approvazione dei bilanci 2016 delle Province e le scadenze per la convocazione delle elezioni per il rinnovo dei consigli provinciali eletti nell’autunno 2014, pubblichiamo il verbale della seduta.

 

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Provincia Ferrara, presidente Tagliani condivide l’iniziativa Upi rivolta a Governo e Parlamento sulla situazione delle strade provinciali

“Condivido pienamente l’allarme lanciato dal Direttivo Upi nazionale sul problema di mantenere la sicurezza sui 130mila chilometri di strade provinciali sul territorio nazionale”.
È il commento del presidente della Provincia di Ferrara – Tiziano Tagliani – al comunicato diffuso dall’associazione delle Province italiane.
“Con una diminuzione delle risorse imposta dalla finanziaria del 2015 pari al 60 per cento – prosegue Tagliani – è oggettivamente un problema sempre più insostenibile garantire la manutenzione di una rete viaria rimasta la stessa a carico delle Province”.
“Solo per la Provincia di Ferrara – precisa il presidente – significa circa 900 chilometri di strade cui dobbiamo provvedere continuamente per nuovi asfalti, frane, ponti, guard rail, segnaletica, potature alberi e sfalci erba e le risorse a disposizione sono complessivamente meno della metà di quelle che occorrerebbero”.
“Hanno ragione i cittadini – insiste -, un po’ meno amministratori come il consigliere regionale Alan Fabbri che ha fatto parte del Consiglio provinciale e che sa bene che non è un problema di responsabilità del presidente della Provincia. È quindi da condividere l’appello di Upi a Governo e Parlamento per prevedere nella finanziaria del 2017 le risorse necessarie per dare risposte adeguate che tutti vorremmo dare sul piano della tutela della sicurezza, anche per arrestare il danno che nel frattempo questa situazione insostenibile sta provocando all’intero patrimonio viario del paese”.
“Infine – conclude Tagliani – anche introdurre il reato di omicidio stradale scarica ancora una volta sugli amministratori locali in modo assolutamente intollerabile responsabilità oggettive, invece di affrontare il nodo risorse”.

Emergenza bilanci: svincolo avanzi vincolati, Variati scrive al Presinnete della conferenza delle Regioni

Svincolare quanto prima gli avanzi di amministrazione sottoposti a vincolo regionale, così da potere permettere alle Province, come previsto dalle misure urgenti stabilite con il decreto legge 78/15, di utilizzare anche queste risorse per tentare di chiudere bilanci in equilibrio.

Questa la richiesta inviata in una lettera dal Presidente dell’Upi Achille Variati al Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.

“Come ti è certamente noto – scrive il Sindaoc Variati a Bonaccini – la situazione finanziaria delle Province per l’anno 2016, presenta delle condizioni di criticità molto marcate, risultato di tagli pesanti e non proporzionati e di una riforma istituzionale che sta progredendo in modo disomogeneo sui territori.

Proprio per tentare di lenire queste difficoltà – ricorda il Presidente dell’Upi –  sia il decreto legge n.78/15 che la legge di stabilità n. 208/2015 hanno previsto una serie di interventi puntuali (bilancio solo annuale, contributi per equilibri, applicazione avanzi, ecc…) tra i quali ricordo il comma 758, art. 1 della legge di stabilità, con il quale il legislatore ha previsto che, ai fini dell’equilibrio della situazione corrente, le Province possano utilizzare le risorse derivanti da trasferimenti correnti e in conto capitale loro attribuite dalle Regioni e confluiti nell’avanzo vincolato.

Per dare gambe a tale disposizione, è stata siglata apposta intesa in data 14 aprile u.s., con la quale gli enti hanno proceduto alla richiesta di svincolo di tali somme alle rispettive Regioni, somme che in alcuni casi rappresentano un tassello fondamentale e imprescindibile per il conseguimento degli equilibri.

Purtroppo ad oggi stiamo verificando che tale processo è in molte realtà sostanzialmente fermo o fortemente rallentato, e ciò pone in serio dubbio la concreta realizzazione della disposizione normativa, con le conseguenze negative che Tu ben immaginerai.

Ti chiedo dunque- conclude Variati – di farti carico, in qualità di Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, di rappresentare questa mia ai Tuoi colleghi, pregandoTi di sottolineare l’urgenza e l’esigenza che tali fondi vengano svincolati entro il più breve tempo possibile, stante l’approssimarsi della data di scadenza del termine per l’approvazione dei bilanci che per le Province è il 31 luglio”.

 

In allegato il testo della lettera

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La Conferenza Stato Città attesta: 40 Province in squilibrio per tagli Legge stabilità

Secondo i dati forniti dal Governo oggi in Conferenza Stato Città sono 40 su 74 – 2 sono già in dissesto – le Province in squilibrio a causa dei tagli imposti dalla Legge di stabilità 2015. In totale, solo per coprire la spesa inderogabile – stipendi del personale, mutui e contributi allo stato – secondo il Governo mancano all’appello 123 milioni. Ma lo squilibrio è ben maggiore visto che gli Enti di Area Vasta, oltre a pagare stipendi, svolgono funzioni essenziali, prime fra tutti garantire la sicurezza di 130 mila chilometri di strade e rendere accessibili, agibili e sicure le oltre 5000 scuole superiori italiane.

 

Questa la situazione drammatica ed emergenziale che oggi il Governo ha portato in Conferenza Stato Città, depositando le tabelle di riparto per singolo ente dei 650 milioni di tagli imposti alle Province dalla Legge di Stabilità 2015.

 

“Una situazione – ha sottolineato la delegazione dell’Ufficio di Presidenza Upi al Ministero dell’Interno, composta dai Vice Presidenti Upi Marco Filippeschi di Pisa, e Carlo Riva Vercellotti di Vercelli, e dal Presidente dell’Upi Lombardia Daniele Bosone, Presidente di Pavia, e dell’Upi Basilicata Nicola Valluzzi  Presidente di Potenza –  su cui non possiamo che opporre tutta la nostra contrarietà. Perché queste tabelle, che confermano quello che abbiamo sempre detto, e cioè che la manovra fatta nel 2015 sulle Province era sbagliata, aprono una crisi profonda nel Paese. Nei fatti, il Governo attesta l’impossibilità di garantire servizi essenziali ai cittadini che vivono in Provincia, il 76% della popolazione italiana.

 

“Noi – dichiara il Presidente dell’Upi Achille Variati, Sindaco di Vicenza – facciamo appello a Governo e Parlamento, perché si trovino soluzioni finanziarie per riportare equità e assicurare eguali servizi a tutti i cittadini”.

 

L’Ordine del Giorno approvato dall’Assemblea dei Presidenti di Provincia

Approvato dall’Assemblea dei Presidenti, che si è riunita a Roma il 31 maggio, l’Ordine del Giorno allegato che dà mandato al Presidente dell’Upi insieme ai Presidenti delle Upi Regionali, di operare con il tavolo di lavoro del Governo affinché la ripartizione dei tagli 2016 sia definita anche seguendo un criterio razionale solidaristico.

L’ordine del giorno, inoltre, impegna l’Upi a valutare le diverse situazioni di difficoltà relative alle Province in dissesto e pre-dissesto attraverso un tavolo di lavoro specifico che affronti e proponga soluzioni sulla base delle situazioni reali; chiede alle Regioni di garantire la copertura integrale delle funzioni non fondamentali delegate agli Enti di Area Vasta; chiede al Governo di dare immediata attuazione alle misure straordinarie previste dalla Legge di stabilità 2016 (70 milioni per servizi disabili; 100 milioni per manutenzione strade; 20,4 milioni per personale destinato a mobilità) i cui termini per gli adempimenti sono ampiamente scaduti e su cui si sta registrando l’inerzia del Governo.

Inoltre, sollecita il Govenro ad emanare un provvedimento d’urgenza nel quale siano garantite le disposizioni su cui è stata data continua assicurazione, ed in particolare:
–    eliminazione  delle sanzioni per lo sforamento del patto di stabilità 2015;
–    effettiva possibilità di utilizzare l’avanzo ai fini del saldo di finanza pubblica;
–    riparto del contributo di finanza pubblica delle province per l’anno 2016 e, contestualmente, di concerto con Upi, il riparto dei 245 milioni di contributi per strade scuole e dei 40 milioni per il mantenimento degli equilibri di bilancio.

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Variati “I Sindaci responsabili per garantire servizi. Governo faccia la sua parte”

Portare quanti più Enti di Area Vasta possibili ad approvare, il 31 luglio prossimo, bilanci in equilibrio per poter continuare ad assicurare i servizi essenziali nonostante i tagli pesantissimi e insostenibili imposti dalla legge di stabilità 2015, anche mettendo in campo la solidarietà tra istituzioni. Questa la risoluzione approvata oggi dai Sindaci Presidenti degli Enti di Area Vasta, riuniti a Roma per decidere le azioni da intraprendere per evitare il dissesto del comparto causato dai tagli decisi dalle manovre finanziarie.

“Una solidarietà razionale – ha sottolineato il Presidente dell’Upi Achille Variati, Sindaco del Comune e dell’Area Vasta di Vicenza – perché non servirà a sanare gestioni non virtuose, ma a provare ad eleminare quelle anomalie che hanno determinato nel 2015 forti sperequazioni tali che mentre alcuni Enti hanno subito un taglio del 3%, per altri si è trattato di una riduzione di almeno il 30%. Una diseguaglianza che tocca direttamente i cittadini e imprese, perché incide sulla capacità di potere offrire servizi efficienti, che non può essere riproposta quest’anno.

Questa – ha aggiunto Variati – è la nostra ultima prova di responsabilità da Sindaci: adesso tocca al Governo mostrare di avere allo stesso modo a cuore il governo dei territori, varando subito i decreti, i cui termini di attuazione sono scaduti da mesi, per stanziare le risorse straordinarie previsti dalla Legge di stabilità 2016.

Si tratta di 70 milioni destinati ad assicurare il diritto allo studio dei cittadini disabili; di 100 milioni per la manutenzione non più rinviabile delle strade provinciali; di oltre 20 milioni per pagare gli stipendi dei dipendenti delle Province in mobilità.

 Il tempo ormai stringe: il 31 luglio dobbiamo approvare i bilanci e senza queste misure, insieme alla cancellazione delle ingiuste sanzioni per lo sforamento obbligato del patto di stabilità 2015, non riusciremo a farlo. E se non facciamo i bilanci i servizi essenziali si fermano.

Noi Sindaci – ha concluso Variati – ci prendiamo la responsabilità di essere solidali per cercare di fare in modo che i tagli non mandino in dissesto tutti gli enti; il Governo faccia la sua parte e dia corso a quanto ha stabilito, per garantire la continuità dei servizi”.

In allegato, le slides con la relaizone dle Presidente Achille Variati

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Legge di stabilita’ Variati “Dalla Commissione Bilancio importanti passi in avanti per garantire i servizi”

“Il lavoro di confronto franco e serrato con la Commissione Bilancio della Camera, con i relatori e con il Governo ha prodotto risultati positivi per la garanzia dei servizi essenziali ai cittadini: grazie agli emendamenti approvati molte delle criticita’ che avevamo evidenziato hanno trovato una prima importante risposta”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Achille Variati, Sindaco di Vicenza, commentando alcuni degli emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio in accordo con il Governo a favore dei servizi di area vasta. “Abbiamo ottenuto maggiori risorse per garantire la sicurezza di scuole e strade – sottolinea il Presidente – e si e’ fatta chiarezza sui fondi necessari per assistere i disabili sensoriali nelle scuole superiori. Il lavoro di collaborazione istituzionale ha prodotto dunque risultati positivi per i nostri cittadini: si e’ preso atto – conclude Variati – della oggettiva realta’ delle criticita’ che avevamo evidenziato “.

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