Categoria: Bilanci e Finanza

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Bilanci Province: Pastacci ā€œOttenuto da Governo impegno a versare i debiti che lo Stato ha con le Provinceā€.

Ammonta a 1, 7 miliardi di euro il totale di debiti, i cosiddetti residui perenti, che lo Stato ha nei confronti delle Province per risorse assegnate e mai trasferite dal 1996 ad oggi. “Finalmente – annuncia il Presidente dell’Upi Alessandro Pastacci – il Ministero dell’Interno ha preso oggi un formale impegno in Conferenza Stato Città a versare questa somma e ad estinguere il debito con un piano triennale. Si tratta di risorse – ribadisce Pastacci – che dal 1996 venivano inserite volta per volta nei bilanci dello Stato, come trasferimenti alle Province, ma che di fatto poi non sono mai state assegnate. Come Upi avevamo posto quella del saldo dei residui perenti come una delle priorità, tanto che diverse Province, soprattutto a seguito dei tagli pesantissimi subiti, hanno avviato azione di ingiunzione di pagamento allo Stato. L’impegno di oggi del Governo è un atto importante, che consentirà alle comunità di avere finalmente risorse che erano state destinate ai territori”.

Province, Pastacci ā€œDai territori primi segnali di emergenza: mancano fondi per piani neve e riscaldamentoā€.

“La situazione drammatica dei bilanci delle Province, aggravata dal prelievo di 1 miliardo previsto dalla Legge di stabilità 2015, comincia a produrre i primi effetti sui servizi ai cittadini:  i nuovi Presidenti Sindaci ci segnalano  scarsità di fondi per assicurare il riscaldamento degli edifici scolastici e per i piani neve, necessari a garantire la percorribilità delle strade. Per fare il punto sulla situazione economica e verificare l’impatto finanziario sui singoli enti, abbiamo convocato per il prossimo giovedì 15 gennaio a Roma l’Assemblea dei Presidenti di Provincia. Nei prossimi mesi la situazione non potrà che peggiorare se non si interviene: per questo abbiamo chiesto un incontro urgente al Sottosegretario Delrio”.  Lo dichiara il Presidente dell’Upi Alessandro Pastacci, sottolineando come “la grave situazione economica che si prospetta per le Province compromette il mantenimento dell’erogazione di quei servizi essenziali ai cittadini che la  riforma Delrio ha assegnato ai  nuovi enti di area vasta, primi fra tutti la manutenzione e gestione delle scuole superiori e la percorribilità della rete viaria provinciale. Di questo ho informato oggi il Sottosegretario Delrio in una lettera di richiesta di incontro con una delegazione di Presidenti di Provincia.  C’è poi lo stato di forte preoccupazione dei dipendenti provinciali, sfociato in una serie di occupazioni delle sedi degli enti, che sta continuando a produrre un clima di grave allarme sociale nei territori.  E’ evidente la necessità di trovare soluzioni sensate e di ricostruire un confronto tra il Governo e gli amministratori locali, anche perché in questo contesto, se non si interviene con soluzioni immediate, non potremo che attestare con amarezza e delusione la impossibilità di attuare la riforma Delrio”.

Legge di stabilita, emergenza bilanci: la Conferenza metropolitana di Milano approva una Mozione

Alleghiamo la mozione votata all’unanimità dalla Conferenza metropolitana di Milano, nella quale si chiede “con forza a Parlamento e Governo di assumere gli opportuni provvedimenti normativi al fine di assicurare le necessarie conseguenti risorse umane e finanziarie, allo scopo di slavaguardare l’esercizio delle funzioni fondamentali e i servizi ai cittadini” e di “consentire alla Città metropolitana di avviare la propria attività ed esercitare i propri poteri”.

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Legge di stabilita’, Pastacci “Per Province e Citta’ metropolitane a rischio i servizi essenziali. Sui dipendenti serve impegno di tutti”

“Abbiamo davanti due anni di tempo per garantire a tutti i dipendenti delle Province e delle Citta’ metropolitane il mantenimento del posto di lavoro e la valorizzazione delle professionalità di questo capitale umano. Ma serve  l’impegno di tutti, di Stato e Regioni per primi, insieme a Province e Comuni: la possibilità di essere conseguenti nelle dichiarazioni di garanzia dell’occupazione passa dall’attuazione della riforma delle Province e delle Citta’ metropolitane.  Ci tengo a sottolineare che non ritengo corretto derubricare a ‘inutili allarmismi’ le comprensibili preoccupazioni dei dipendenti”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Alessandro Pastacci, commentando la Legge di stabilita’ approvata in Senato stanotte. “Il Governo – prosegue Pastacci – ha inserito una sorta di clausola di salvaguardia, assicurando il mantenimento degli stipendi dei dipendenti. E’ una modifica positiva, purche’ nessuno nei prossimi due anni si senta tirato fuori da quello che e’ il vero obiettivo da raggiungere: la piena ricollocazione di tutto il personale, su cui ieri il Governo ha preso un impegno politico. 

Quanto invece all’emergenza risorse – sottolinea Pastacci – non un solo passo avanti e’ stato fatto e con il taglio di 1 miliardo a Province e Citta’ metropolitane non solo il mantenimento dell’erogazione di servizi essenziali e’ a rischio, ma si profila il default per molti enti. E’  davvero incomprensibile che un Governo che tanto si e’ speso per approvare la riforma Delrio, oggi decida di non investire sulla sua attuazione, ma anzi costruisca un percorso a ostacoli sempre piu’ insormontabili, togliendo risorse a Province e Citta’ metropolitane prima ancora che una sola funzione o un solo servizio sia stato spostato in capo agli altri enti. Credo sia necessario ripartire con un confronto unitario di Regioni, Province, Citta’ metropolitane e Comuni su questi temi, per affrontare insieme le emergenze che ne deriveranno e trovare soluzioni che ci consentano, invece, di attuare la riforma: per questo chiedero’ al Presidente dell’Anci Piero Fassino e al Presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, di aprire subito un tavolo di lavoro. La possibilita’ di raggiungere l’obiettivo passa dall’impegno di tutti e solo con la massima collaborazione sara’ possibile continuare ad assicurare servizi efficienti, snellendo le procedure e modernizzando i processi, valorizzando tutti i lavoratori impegnati nei nostri enti”.

Legge stabilita’ e Province: dall’Upi appello al Senato Pastacci “Modificare le norme sul personale”

“Il Senato ha la possibilità’ di intervenire a modificare l’emendamento del Governo sul personale delle Province e delle Citta’ metropolitane: cosi come e’ ora rischia di produrre effetti davvero preoccupanti per l’occupazione e complica ulteriormente la gia’ difficile attuazione della riforma Delrio”. E’ l’appello del Presidente dell’Upi Alessandro Pastacci alla Commissione bilancio del Senato, dove tra oggi e domani si discuteranno gli emendamenti alla finanziaria sulle Province e sulle Citta’ metropolitane.

“Nei nostri enti la giustificata preoccupazione dei dipendenti sta creando un clima di allerta sociale: e’ necessario dare risposte a 20 mila persone che vedono messo a rischio il loro futuro lavorativo. Le soluzioni possibili ci sono, e sono soluzioni che partono, prima di tutto, dal percorso di attuazione della riforma delle Province, che sposta funzioni e il personale corrispondente in altri enti.  Il Senato prenda in considerazione queste proposte e non sottovaluti la crescente tensione che si va creando nei territori”.

Legge di StabilitĆ  Pastacci “Aspettiamo il maxiemendamento del Governo. Nei territori situazione critica”

“Aspetteremo di conoscere le decisioni che il Governo prenderà nel maxiemendamento che depositerà stasera in Senato. Certo, nei territori la situazione è critica: per il personale delle Province non si apre uno scenario definito ne’ si stabilisce un percorso chiaro. Gestire cosi l’attuazione della riforma delle Province e delle Città metropolitane è davvero impossibile”.

Lo ha detto il Presidente dell’Upi Alessandro Pastacci, intervenendo nella conferenza unificata dove Regioni, Province e Comuni erano chiamati a dare un parere sulla Legge di stabilità, parere che ovviamente non è stato reso.

“Il Governo metterà quello che vuole nel maximendamento, certo, in una situazione di normale dialettica, le novità non dovrebbero uscire da decisioni unilaterali ma da un confronto tra tutte le istituzioni. In questo momento siamo nella  totale incertezza e mancanza di punti di riferimento. Voglio ribadire – ha concluso Pastacci – che oltre alla gravissima situazione legata al destino del personale delle Province e delle Città metropolitane, resta, con il taglio di 1 miliardo, l’emergenza sui servizi essenziali, dalla gestione e manutenzione di strade e scuole agli interventi sull’ambiente, che questa manovra mette a rischio già a partire dal 1 gennaio prossimo”.

 


Legge di stabilitĆ : il Presidente della Provincia di Pisa al Consiglio Nazionale Anci

“Quella delle nuove province resta la criticità più grave e investe in pieno le responsabilità dei comuni che le gestiscono. Condividiamo l’allarme e l’appello del presidente Fassino. Serve emendare la legge di stabilità. Il taglio delle risorse rende la legge Delrio inattuabile e non consente di gestire le competenze fondamentali quali scuole, strade e difesa del suolo. L’esubero del personale slegato dalle funzioni è una scelta che non si giustifica”.

Così il presidente della Provincia di Pisa Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, è intervenuto nella riunione del Consiglio nazionale dell’Anci.

“Va scongiurata una drammatizzazione – ha aggiunto Filippeschi – oggi i dipendenti sono giustamente preoccupati per l’incertezza e per il dissesto generalizzato che s’imporrebbe. Ci sono già molte mobilitazioni sindacali in corso. Dobbiamo poter dare risposte alle nostre comunità assicurando le funzioni e garantire il lavoro, con strumenti di mobilità e flessibilità. Anche le regioni devono poter fare la loro parte impiegando le risorse che rivendicano per compensare il trasferimento delle funzioni”. 

 

Legge di stabilitĆ  e attuazione riforma Delrio: ancora un nulla di fatto

“Il Governo non ha ancora definito l’emendamento che consegnerà domani alla Commissione Bilancio del Senato e che dovrebbe intervenire a modificare l’impatto della Legge di stabilità sulle Province. Senza questo intervento, il processo di attuazione della Legge Delrio è di fatto bloccato”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi Alessandro Pastacci, al termine della riunione della Conferenza Unificata e dell’Osservatorio nazionale, nel quale si attendevano indicazioni dal Governo sulla alla legge di stabilità, che taglia alle Province per il 2015 1 miliardo e 182 milioni. “C’è stato invece – sottolinea Pastacci – l’ennesimo rinvio e nessuna risposta. Ma i tempi sono strettissimi: secondo la Legge Delrio il 1 gennaio 2015 le Province non dovrebbero più occuparsi dei corsi di formazione professionale, dei centri per l’impiego, degli interventi per l’agricoltura, di politiche per il turismo, la cultura. Ma se non si decide chi si occuperà di questi servizi, senza più le risorse per finanziarli, resteranno chiusi. C’è poi l’emergenza del personale delle Province, che ha il diritto  di sapere dal 1 gennaio dove lavorerà, se avrà ancora un lavoro e di cosa si occuperà: è una risorsa che va tutelata e che merita il massimo rispetto. Aspetteremo con senso istituzionale che il Governo abbia definito le risposte – conclude Pastacci – ma non possiamo che ribadire che di tempo sarebbe ormai scaduto”.  

Legge di stabilitĆ : su La Repubblica l’allarme delle Province

“Province, l’ora del caos per ventimila esuberi porte chiuse dalle Regioni e paghe a rischio nel 2015”. Pastacci, Presidente dell’Upi “Non si possono certo abolire i servizi ai cittaidni solo perchè le deleghe non sono state ancora trasferite”. Annunciate proteste clamorose “Porteremo le fasce tricolori ai prefetti. Decidano loro se chiudere le strade e spegnere le caldaie”. Cortocircuito tra i tempi della rforma Delrio e il taglio di un miliardo dei fondi statali. I nuovi compiti non sono ancora stati riaprtiti tra le vari amministrazioni. E gli impiegati sono nel limbo”.

In allegato, l’articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica il 7 dicembre 2014

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Legge di stabilitĆ  e attuazione riforma Delrio: domani l’Upi all’Osservatorio nazionale

“Domani, alla riunione dell’Osservatorio nazionale sull’attuazione della riforma Delrio, porteremo il quadro rispetto a quanto fatto dalle Province negli Osservatori regionali in attuazione del decreto del Governo sulla mappatura delle funzioni degli enti . Le Province hanno fatto quello che dovevano nei tempi previsti, adesso spetta alle Regioni, entro 15 giorni, validare i dati e inviare tutta la documentazione all’Osservatorio centrale. Ma i segnali che abbiamo dai territori sono di forti difficoltà, sia per la mole di dati che le Regioni devono analizzare, sia a causa del taglio di 1 miliardo alle Province che di fatto sta bloccando tutto il processo”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Alessandro Pastacci, sottolineando come “L’atteggiamento del Governo con la  Legge di stabilità si sta rilevando l’ostacolo più duro all’attuazione della riforma delle Province.  Per questo domani ci aspettiamo che nel corso della riunione si faccia sintesi della mole di dati che sono stati richiesti alle Province e consegnati alle Regioni e  si presentino soluzioni adeguate all’emergenza tagli.  Noi  – sottolinea Pastacci – non possiamo accettare che il Governo nel 2015 mandi gli enti in dissesto e vogliamo attuare la Legge Delrio, e questo è possibile solo se il Governo garantisce la piena copertura delle funzioni fondamentali che sono state assegnate alle Province dalla riforma: gestione delle strade, delle scuole, tutela dell’ambiente e assistenza ai Comuni”.

Legge di stabilitĆ : l’articolo del quotidiano La Repubblica sull’emergenza tagli alle Province

La mappa dei tagli al perosnale Regione per Regione Leggi di più

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