Categoria: Edilizia scolastica e Scuola

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La Provincia di Chieti presenta il nuovo Campus

Un campus scolastico innovativo e sostenibile per rilanciare lo storico istituto alberghiero “Marchitelli” di Villa Santa Maria.

L’idea progettuale è stata presentata questa mattina al termine di un sopralluogo nell’istituto scolastico del presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna con il consigliere delegato all’Ipseoa Arturo Scopino, alla presenza della dirigente scolastica Barbara Bernardone, dei sindaci del territorio dell’Unione Montana dei Comuni del Sangro, che ha promosso l’incontro, del segretario generale Antonella Marra, dei dirigenti provinciali Nicola Pasquini (Edilizia scolastica) e Paola Campitelli (Patrimonio) e dell’architetto Cristian Bomba, incaricato di presentare l’idea progettuale del nuovo campus scolastico.

La nuova struttura è stata ideata nei pressi dello storico istituto alberghiero nel centro di Villa Santa Maria, in un’area dove si trovano due immobili che la Provincia di Chieti dovrà acquisire con fondi propri per realizzare i nuovi convitti maschili e femminili a servizio dell’istituto: importo complessivo stimato dell’intervento, circa 9 milioni di euro, di cui 2,5 milioni già impegnati dalla Provincia di Chieti per avviare il primo lotto di lavori e acquisire l’area dove si trovano gli immobili realizzati parzialmente da una società privata.

Inoltre, sull’istituto alberghiero sono stati già investiti ulteriori 4,3 milioni di euro da fondi Pnrr per la costruzione della nuova mensa scolastica (1,75 milioni di cui 1,25 fondi Pnrr e restanti 500.000 euro da fondi propri Provincia) e per l’adeguamento sismico dell’istituto (per 2,6 milioni di euro): interventi entrambi già affidati alle ditte aggiudicatarie, nel primo caso alla Cacedi srl di Giugliano (Napoli) e nel secondo caso alla Fossaceca srl di Roccaspinalveti (Chieti), che dovranno essere ultimati secondo cronoprogramma Pnrr entro il 2026.

“Questo studio consentirà all’amministrazione di fare le valutazioni opportune per dare convitti moderni e funzionali al Marchitelli di Villa Santa Maria, fiore all’occhiello della formazione per i servizi alla ristorazione, da cui escono professionisti che poi portano nel mondo la sapienza dell’enogastronomia italiana promuovendo un territorio, una nazione, un modo di vivere. Per questo saremo molto attenti e puntuali nelle opere, non solo scolastiche ma anche di potenziamento della viabilità, che contribuiranno a dare al Marchitelli e all’intero comprensorio che vi gravita intorno una nuova stagione di rilancio e successi”, sottolineano il presidente Francesco Menna e il consigliere delegato all’Ipseoa Marchitelli Arturo Scopino.

 

Inaugurata dal Presidente della Provincia di Potenza la Piazza della Torre Guevara  

«Non si tratta solo di un’inaugurazione di una piazza o di un’opera pubblica: è la messa a disposizione della comunità di un nuovo e innovativo contenitore sociale e culturale; un luogo, un nuovo spazio nel quale ogni pietra, ogni elemento, ha qualcosa da raccontare. Un luogo nel quale le tecnologie più moderne vengono utilizzate per la valorizzazione del nostro Patrimonio storico e culturale».

Non nasconde l’emozione il Presidente della Provincia di Potenza e di Upi Basilicata Christian Giordano dopo l’inaugurazione di «Piazza della Torre Guevara». «Non si tratta di una restituzione, perché l’area non esisteva- spiega Giordano- ed è stata una sfida architettonica e urbanistica nel pieno rispetto della presenza  della Torre e della grande e lunga storia che rappresenta».

L’opera è stata oggetto di un progetto di riqualificazione finanziato in parte con fondi del Po Fesr Basilicata 2014-2020 – frutto all’accordo sottoscritto il 30 ottobre 2018 da Provincia di Potenza, Comune e Regione – e completato con risorse proprie dell’Ente Provinciale. Il progetto, curato dall’Ufficio “Edilizia e Patrimonio” della Provincia, si è posto gli obiettivi di riconnettere alla città l’antica Torre longobarda e di rievocare, attraverso i segni costruttivi, la presenza del complesso monumentale demolito negli anni ’50, che era composto dalla prima dimora dei Conti Guevara, dalla chiesa e dal convento dei Frati cappuccini e dal primo padiglione dell’Ospedale “San Carlo”.

Preso atto del giudizio di “non utilizzabilità” di un edificio scolastico dismesso, insistente sull’area, si è proceduto al suo abbattimento, operazione che, di per sé, ha consentito di restituire visibilità alla Torre e di riconquistare l’affaccio sulla valle al centro storico.

Dopo aver promosso la realizzazione dell’opera attraverso un partenariato costituito con un Ordine professionale, infatti, la Provincia ha ricevuto un primo contributo nell’ambito del Programma “ITI Sviluppo Urbano Città di Potenza” (che ha finanziato anche una porzione della riqualificazione della Villa del Prefetto e altri interventi a beneficio della città), che è stato successivamente integrato con fondi messi a disposizione con ol nostro Decreto n.156 del 31.10.2023”.

Grazie a supporti tecnologici della realtà immersiva e aumentata (speciali caschi e Ipad) i fruitori della piazza potranno ammirare come si presentava lo scenario attorno alla torre nel 1600: la pavimentazione è munita di sensori, in forma di stemmi storici, per consentire la visione, interna ed esterna, del monumento preesistente. Nella nuova struttura lignea realizzata dalla Provincia, in particolare, si potrà compiere un “viaggio emozionale” in realtà virtuale per conoscere la storia dell’area. Alla torre, inoltre, si può giungere anche con l’ausilio di una mappa interattiva del centro storico di Potenza, appositamente implementata dalla Provincia, che permette di rilevare la posizione dell’utente e di segnalare, lungo il percorso, i contenitori più importanti sotto il profilo storico-architettonico. Di qui il risvolto prettamente turistico dell’intera operazione.

E’ un progetto al quale la Provincia di Potenza ha creduto particolarmente, in un lavoro partito da lontano, come ha ricordato lo stesso Giordano.

Scuole: il Presidente della Provincia di Chieti “Investiamo sulla sicurezza”

Ecco la dichiarazione del Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, in merito agli interventi per la messa in sicurezza degli istituti scolastici superiori di competenza della Provincia.

“La Provincia di Chieti lavora costantemente per la sicurezza degli studenti e del personale scolastico, con l’obiettivo di mettere a loro disposizione sedi moderne e compatibili per il raggiungimento degli obiettivi didattici. Siamo impegnati ogni giorno per la sicurezza degli edifici che ospitano gli oltre 16.000 studenti della Provincia, da mesi lavoriamo con gli uffici e gli enti preposti per la migliore soluzione da offrire alle comunità scolastiche del Masci e del Savoia.

La Provincia ha intercettato fondi Pnrr per oltre 11 milioni di euro per la messa in sicurezza e la ricostruzione del corpo centrale del Savoia, da riconsegnare alla comunità entro il 2026. La Provincia, grazie al lavoro degli uffici, sta rispettando i tempi serrati dettati dal Pnrr anche nel caso del Savoia. Ovviamente questo comporta che circa 800 studenti dovranno essere ospitati in altra sede idonea nei prossimi due anni, assicurando loro le migliori condizioni di continuità didattica anche nella fase transitoria. Su questi problemi complessi l’attenzione della Provincia è massima, contiamo di risolverli in tempi rapidi grazie al supporto del Prefetto e del Provveditorato regionale e provinciale scolastico, sempre con un occhio all’efficienza, efficacia ed economicità delle azioni da porre in essere.

Per quanto riguarda la situazione del Masci, è bene chiarire che il nuovo edificio scolastico non è ancora nella disponibilità della Provincia di Chieti, nonostante nei vari tavoli prefettizi il Demanio, che lo sta realizzando, si sia impegnato a consegnare la scuola prima il 31 dicembre 2023, poi a marzo 2024 e poi ancora a giugno 2024. Questo ritardo non aiuta la soluzione della vicenda e sono dunque comprensibili oltre che condivisibili le preoccupazioni della comunità scolastica del Masci, la quale chiede a gran voce chiarezza e risposte sul punto nelle forme che ritiene più opportune. La Provincia è pronta ad attivarsi immediatamente non appena l’edificio scolastico che il Demanio sta finendo di realizzare, con costi notevolmente aumentati rispetto agli accordi iniziali fino a circa 10 milioni di euro, senza palestra e aula magna, verrà consegnato formalmente al patrimonio dell’ente e quindi della comunità provinciale. Questi ritardi del Demanio nella realizzazione della scuola nella ex caserma Berardi, unitamente all’aumento dei costi che il Demanio intende ribaltare sulla Provincia, stanno creando problemi organizzativi non semplici oltre alla necessità di reperire risorse aggiuntive per operazioni non preventivabili sulla cui attuazione gli uffici stanno lavorando alacremente.

Attendiamo con impazienza che il nuovo edificio scolastico venga consegnato dal alla Provincia per poter avviare tutte le attività necessarie ad accogliere la comunità scolastica del Masci nella sua nuova sede dopo anni di attesa”.

 

Scuole: Agenzia del Demanio e UPI aggiornano la programmazione delle attività

Interventi di rigenerazione su 112 edifici scolastici in 47 Province su tutto il territorio nazionale, per un investimento di 81 milioni di euro a carico della Struttura per la Progettazione dell’Agenzia del Demanio.

È il primo positivo bilancio delle attività che l’Agenzia del Demanio e l’Unione Province Italiane (UPI) hanno portato avanti per consentire alle Province di usufruire gratuitamente del supporto della Struttura per la Progettazione per servizi di ingegneria e architettura e dell’assistenza tecnica sul patrimonio pubblico scolastico di loro competenza.

Con l’atto integrativo alla Convenzione, firmato oggi dal Direttore generale dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme e dal Direttore Generale di UPI Piero Antonelli, viene aggiornata, nel rispetto delle  previsioni normative (DPCM 29 luglio 2021, art. 5, c. 3), la programmazione per il triennio 2024/26 delle attività della Struttura della Progettazione a favore delle Province, alla luce degli esiti degli avvisi pubblici avviati nel luglio 2023 per quelle del Sud (Progetto pilota su Campania, Basilicata, Calabria e Puglia) e nel marzo 2024 per le Province del Centro-Nord (Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Abruzzo).

La programmazione delle attività a favore delle Province – che sarà revisionata ogni anno e integrata entro il 31 dicembre, anche in base alle proposte concordate dal Tavolo Tecnico costituito tra le Parti si inquadra nell’azione più ampia posta in essere dall’Agenzia del Demanio per la creazione di valore sul territorio, promuovendo principi di sostenibilità, innovazione e digitalizzazione.

La Struttura per la Progettazione, nata dall’esigenza di implementare la capacity building degli Enti Territoriali e oggi pienamente operativa, nel triennio 2024/26 supporterà le Province impegnando 81 milioni di euro (27 mln per 10 Province del Sud e 54 mln per 37 Province del Centro-Nord) per l’affidamento a professionisti esterni dei servizi di ingegneria e architettura che sviluppano progettazioni per un volume di investimenti di circa 600 milioni di euro.

Il sistema delle Province potrà così beneficiare di una struttura tecnica con competenze qualificate nelle attività di programmazione e cura di tutti gli aspetti tecnici sulla qualità nella progettazione e nell’esecuzione degli interventi, con particolare attenzione al miglioramento delle performance e all’efficientamento energetico degli edifici scolastici, nonché nell’utilizzo delle metodologie di Building Innovation Modeling (BIM).

Per promuovere su tutto il territorio nazionale soluzioni innovative e best practice di progettazione adottate negli interventi realizzati nel quadro della Convenzione, l’UPI proseguirà nell’attività di formazione rivolta alle Province. Il prossimo appuntamento è fissato per il 16 luglio.

PNRR e Scuole: Provincia di Treviso in linea con le opere

La Provincia di Treviso è al passo con i tempi per l’attuazione dei progetti di edilizia scolastica finanziati nell’ambito del PNRR: dei 35 cantieri avviati nell’ultimo biennio, 17 sono già conclusi e 18 sono quelli attualmente in corso; di questi, 12 iniziati tra la fine dell’anno scorso e la primavera del 2024, nel rispetto delle tempistiche prefissate.

Si tratta principalmente di opere di demolizione e ricostruzione di nuovi edifici scolastici, adeguamenti sismici e riqualificazioni di palestre, che a fronte di un bacino di risorse PNRR da 68.100.300 euro, ammontano complessivamente a 86.003.929 euro: dopo aver candidato i progetti validi per ottenere le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, calibrati sulla base di quadri economici previsti tre anni fa, la Provincia di Treviso ha stanziato ulteriori 17.903.629 euro, tra risorse proprie e altri fondi, come il FOI, per consentire la prosecuzione dei lavori nonostante gli incrementi dei costi relativi ai cantieri più recenti, saliti in media di oltre il 20%.

Nel dettaglio, gli aumenti dei costi dei materiali, determinato anche dal complesso scenario internazionale e dalla crisi energetica conseguente allo scoppio della guerra in Ucraina, hanno comportato una necessaria integrazione della spesa prevista per gli interventi di edilizia scolastica per evitare blocchi dei lavori nei cantieri e scongiurare il rischio della perdita anche del finanziamento PNRR nel caso in cui non si fossero rispettate le tempistiche stabilite. Già l’anno scorso la Provincia di Treviso, grazie a risorse proprie a bilancio e ad altri fondi, come il FOI e il Conto Termico, ha provveduto a coprire gli aumenti dei quadri economici dei cantieri avviati, tra cui l’intervento di costruzione della nuova sede dell’Istituto “Casagrande” di Pieve di Soligo da 9.604.460 euro, finanziato per 7.000.000 euro da PNRR e integrato con 1.900.000 euro di mezzi propri dalla Provincia e 700.000 euro dal FOI, ma anche l’opera di realizzazione dell’ala dell’Istituto “Maffioli” all’interno dell’IIS “Einaudi-Scarpa” a Montebelluna da 2.589.360 euro, finanziata per 1.393.602 dal PNRR, integrati con 1.056.397 euro di fondi propri dell’Ente e 139.360 euro di fondi F.O.I., e il recentissimo cantiere per la costruzione del nuovo Liceo “Canova” succursale “Ca’ del Galletto” di Treviso da 9.900.000 euro complessivi, di cui 7.664.377 dal PNRR, integrati dalla Provincia con 1.469.185 euro di mezzi propri a bilancio e 766.437 euro da fondi FOI.

“Grazie alle preziose risorse del PNRR siamo riusciti a concretizzare un piano per la riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare scolastico superiore come non era mai stato fatto prima: gli interventi finanziati dalla Provincia, prima e con il PNRR poi, ammontano, ad oggi, a oltre 112 milioni di euro, di cui appunto 68 milioni ottenuti dal PNRR a seguito dell’assegnazione del Ministero, che ha riconosciuto la validità dei progetti candidati dal nostro Settore Edilizia – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – Nonostante gli strascichi a lungo termine post-Covid e l’aggravarsi della crisi energetica e dei materiali dell’ultimo biennio, abbiamo rispettato tutte le tempistiche stringenti previste dal PNRR per le diverse fasi di attuazione degli interventi, evitando quindi di incorrere in ritardi che avrebbero potuto causare la revoca del contributo. Ci siamo riusciti, però, con grande sforzo, integrando con risorse a carico della Provincia e intercettando altre possibilità di finanziamento per coprire aumenti così ingenti: se così non fosse stato, avremmo rischiato di non rispettare i tempi richiesti a causa dell’impossibilità di avviare le gare d’appalto dei lavori”.

“Per affrontare questo nodo – prosegue Marcon – l’Unione Province Italiane ha chiesto al Governo di destinare le risorse non utilizzate per gli interventi di edilizia scolastica (progetti definanziati o revocati) al comparto delle Province, per contribuire alla riduzione della spesa aggiuntiva che gli enti sono stati obbligati a sostenere con risorse proprie; di consentire in automatico l’utilizzo delle economie di gara anche per interventi di edilizia scolastica, così come avviene per le altre opere pubbliche, senza necessità di preventiva autorizzazione del Ministero competente, per accelerare l’iter; infine, di consentire l’accesso al Fondo Prosecuzione Opere Pubbliche del MIT anche agli enti che abbiano usufruito del FOI (cosa che oggi non avviene) qualora questo non si fosse rivelato sufficiente. Queste misure aiuterebbero a mitigare l’effetto degli aumenti dando respiro ai bilanci delle Province, senza contare la questione degli ulteriori tagli previsti dalla legge di bilancio 2024 che toglieranno, solo in Veneto, 10 milioni di euro agli Enti nel biennio 2024-2025 (ripartiti in 1.623.966 in meno alla Provincia di Treviso).

L’anno scorso, a settembre, nell’ambito di un monitoraggio UPI sullo stato di attuazione dei progetti PNRR, abbiamo dimostrato di essere una delle Province con più cantieri attivi, beneficiarie di maggiore risorse e, in generale, tutte e sei le Province venete e la Città Metropolitana di Venezia avevano già aggiudicato l’80% delle opere ben prima dei termini di scadenza fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La scorsa settimana UPI nazionale è stata ascoltata in Commissione Europea per fornire gli ultimi aggiornamenti e ieri anche nell’ambito della Cabina di regia alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: entro il 30 giugno, infatti, l’Italia chiederà all’Europa il pagamento per la VI rata del PNRR. Siamo per questo fiduciosi e aperti al dialogo con il Governo per tornare sul tema degli incrementi dei cantieri e della necessità di un supporto alle Province, così come ai Comuni, che hanno dimostrato di essere meritevoli e rispettose dei tempi prefissati dalla normativa”.

Nel link, la tabella dei progetti della Provincia di Treviso tabella cantieri pnrr Provincia di Treviso

Provincia di Treviso e Comune di Oderzo inaugurano la palestra “F. Amalteo” e la straordinaria parete verde

Il Comune di Oderzo e la Provincia di Treviso hanno inaugurato oggi, a seguito dell’intervento di demolizione e ricostruzione, la palestra “F. Amalteo” e la realizzazione della parete verde verticale sulla facciata della struttura comunale utilizzata da studenti e associazioni sportive: un nuovo “polmone verde” per contribuire a mitigare le ondate di calore, migliorare la qualità dell’aria e l’impatto sul suolo. Grazie alla nuova parete, cofinanziata dalla Provincia, saranno risparmiati ogni anno 1000 kg di CO2, ridotte di 100 kg le polveri sospese e si otterrà una diminuzione della temperatura superficiale del 10%, attraverso l’ombreggiamento estivo, la traspirazione e la fotosintesi clorofilliana delle piante. Il tutto, si traduce in un risparmio di energia per il riscaldamento e per il condizionamento di circa 500 kW/mq annui.

 

Hanno partecipato all’inaugurazione il presidente della Provincia di Treviso, la sindaca del Comune di Oderzo, il delegato provinciale CONI Treviso, la dirigente scolastica delle medie Amalteo, i rappresentanti delle ditte che hanno svolto i lavori di ricostruzione della palestra e la ditta Verde Verticale che ha eseguito i lavori sulla parete, l’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica del Comune di Oderzo e il direttore Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico e Unità Organizzativa Genio Civile di Treviso nonché ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Oderzo e l’onorevole deputata della Repubblica nonché consigliere comunale di Oderzo. A seguire i saluti istituzionali e la presentazione delle opere svolte, la benedizione della palestra e il taglio del nastro.

 

I due interventi si sono così avvicendati nel tempo: prima la vecchia palestra della scuola Amalteo è stata demolita e ricostruita, con dimensioni quasi doppie di quelle preesistenti, grazie al finanziamento di 2.000.000 euro di risorse dall’avanzo di amministrazione del Comune e con ulteriori 450.000 assegnati dal CONI. Nel frattempo, la Provincia di Treviso ha pubblicato un bando dedicato ai Comuni del territorio per incentivarli alla riqualificazione e creazione di nuove aree verdi urbane, con benefici diretti a tutta la comunità, mettendo a disposizione complessivamente 500.000 euro di contributi: il progetto della parete verde verticale, dalla duplice valenza ambientale e sociale, è stato candidato al bando e ha ottenuto il contributo massimo di 70.000 assegnati dalla Provincia. Nel dettaglio, la nuova palestra ha una dimensione di 46x38m ed è multifunzionale, idonea ad ospitare le attività sportive scolastiche e a rispondere a tutte le esigenze delle squadre di pallavolo, pallamano e basket.  Dispone inoltre di transenne mobili, tribune telescopiche e di un telo automatizzato che scende dalla copertura per dividere i campi sportivi. Per quanto riguarda invece l’efficacia della parete verde, la sua realizzazione si traduce in benefici relativi non solo all’abbellimento estetico, ma anche, e soprattutto, al miglioramento dell’atmosfera e dell’ambiente circostante, grazie alle proprietà naturali della vegetazione che la compone. Le piante posseggono, infatti, la capacità di assorbire il calore e trasformarlo in altre forme di energia attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana, favorendo il processo di evaporazione e abbassamento della temperatura ambientale. La palestra comunale diviene dunque una struttura sportiva flessibile, grazie alla riqualificazione approntata dal Comune, e un vero e proprio “schermo vegetale”, grazie al contributo della Provincia di Treviso, che funge da filtro dei raggi solari generando un accogliente microclima interno, regolando l’umidità, la produzione di ossigeno e l’assorbimento di CO2 e di polveri sottili.

 

“La somma complessivamente a disposizione per i lavori di riqualificazione della palestra Amalteo ammontava a circa 2.500.000 euro – spiega la sindaca del Comune di Oderzo – avevamo impostato il progetto in modo tale da utilizzare la maggior parte del budget in ciò che non sarebbe stato implementabile in un secondo momento e quindi, principalmente, nelle dimensioni della struttura: per le finiture si sarebbero potuti trovare altri finanziamenti. E così è stato. La palestra è immensa, 46×38 m, e consente una eccezionale multifunzionalità, anche in contemporanea. Per le odierne necessità e per una migliore leggibilità delle linee dei campi di gioco, ora abbiamo scelto di tracciare le linee per 2 campi da pallavolo trasversali, uno da pallamano, uno da basket , uno da pallavolo longitudinali, ma in futuro sarà possibile fare scelte diverse (se e quando lo si ritenesse necessario), arrivando anche a 3 campi da pallavolo o 2 da basket in contemporanea. Per conservare la massima flessibilità d’uso abbiamo poi acquistato transenne mobili, tribune telescopiche e un telo che scende dalla copertura per dividere i campi da pallavolo. Per le finiture esterne fin dall’inizio avevamo pensato alle pareti di verde verticale, ma il sogno sembrava irrealizzabile. Erano stati proposti dei rivestimenti che non ci avevano mai convinto e alla fine stavamo per rassegnarci ad una semplice tinteggiatura. Ringrazio la Provincia di Treviso per quel Bando che è uscito al momento giusto e ci ha spinto verso la scelta originaria della parete verde, scelta che si è dimostrata  assolutamente vincente, sia dal punto di vista estetico che funzionale.”

 

“È una grande soddisfazione vedere il completamento dei primi progetti cofinanziati dal bando aree verdi della Provincia e la parete verticale di Oderzo è tra le iniziative comunali che hanno ottenuto maggior punteggio – le parole del presidente della Provincia di Treviso – sono 30 i nuovi interventi “green” che vedranno la luce nel territorio provinciale nei prossimi mesi. In questo caso, si unisce il beneficio ambientale alla valorizzazione sociale e sportiva del progetto: due aspetti che la Provincia ha a cuore e su cui punta sia con i bandi Ambiente sia con gli oltre 100 milioni di investimenti per il miglioramento dell’edilizia scolastica superiore avviati negli ultimi anni. Un plauso al Comune di Oderzo per la validità dell’intervento candidato che, ancor di più in questa stagione estiva, avrà un effetto benefico su ragazzi e sui cittadini che fruiranno degli spazi della palestra. Oggi più che mai, con il verificarsi sempre più frequente di fenomeni climatici avversi, è importante investire in opere sostenibili e di riduzione dell’impatto ambientale, che contribuiscano in modo significativo al processo di adattamento ai cambiamenti del clima sul quale dobbiamo lavorare, soprattutto in qualità di Amministratori”.

Game Upi: il Presidente Melucci incontra gli studenti dopo i giochi interprovincialii

Il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, ha incontrato gli studenti delle scuole superiori della provincia  che hanno partecipato ai “Giochi interprovinciali senza frontiere” del Game Upi che si sono tenuti a Crotone dal 25 al 27 maggio.
Nello specifico hanno partecipato gli alunni dell’IPSSEOA “Mediterraneo” di Pulsano, dell’I.S.I.S.S. “M. Lentini – A. Einstein” di Mottola e dell’I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” di Palagiano.
Game Upi è un’iniziativa a livello nazionale organizzata dall’UPI, l’Unione Province Italiane. L’obiettivo del progetto a cui ha aderito anche la Provincia di Taranto è valorizzare l’inserimento sociale delle nuove generazioni attraverso i valori dello sport come squadra, promuovendo il benessere fisico, psichico, il rafforzamento delle competenze personali e rafforzando la motivazione, l’autoefficacia e la resilienza dei giovani.
Corsa, salto in lungo, lancio del peso, lancio del vortex, beach volley, beach soccer e vela sono gli sport che si sono alternati durante la due giorni nel capoluogo calabrese dopo l’accensione della fiaccola che richiama i giochi dell’Antica Magna Grecia.
“Si tratta di un progetto importante per la promozione dello sport e l’inclusione sociale anche per i ragazzi diversamente abili. Grazie a questa iniziativa stiamo sensibilizzando tutti i cittadini sui valori dello sport e di una vita sana” ha dichiarato il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci.

Game Upi: il Presidente Melucci incontra gli studenti dopo i giochi interprovincialii

Il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, ha incontrato gli studenti delle scuole superiori della provincia  che hanno partecipato ai “Giochi interprovinciali senza frontiere” del Game Upi che si sono tenuti a Crotone dal 25 al 27 maggio.
Nello specifico hanno partecipato gli alunni dell’IPSSEOA “Mediterraneo” di Pulsano, dell’I.S.I.S.S. “M. Lentini – A. Einstein” di Mottola e dell’I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” di Palagiano.
Game Upi è un’iniziativa a livello nazionale organizzata dall’UPI, l’Unione Province Italiane. L’obiettivo del progetto a cui ha aderito anche la Provincia di Taranto è valorizzare l’inserimento sociale delle nuove generazioni attraverso i valori dello sport come squadra, promuovendo il benessere fisico, psichico, il rafforzamento delle competenze personali e rafforzando la motivazione, l’autoefficacia e la resilienza dei giovani.
Corsa, salto in lungo, lancio del peso, lancio del vortex, beach volley, beach soccer e vela sono gli sport che si sono alternati durante la due giorni nel capoluogo calabrese dopo l’accensione della fiaccola che richiama i giochi dell’Antica Magna Grecia.
“Si tratta di un progetto importante per la promozione dello sport e l’inclusione sociale anche per i ragazzi diversamente abili. Grazie a questa iniziativa stiamo sensibilizzando tutti i cittadini sui valori dello sport e di una vita sana” ha dichiarato il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci.

Game Upi: il Presidente Melucci incontra gli studenti dopo i giochi interprovincialii

Il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, ha incontrato gli studenti delle scuole superiori della provincia  che hanno partecipato ai “Giochi interprovinciali senza frontiere” del Game Upi che si sono tenuti a Crotone dal 25 al 27 maggio.
Nello specifico hanno partecipato gli alunni dell’IPSSEOA “Mediterraneo” di Pulsano, dell’I.S.I.S.S. “M. Lentini – A. Einstein” di Mottola e dell’I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” di Palagiano.
Game Upi è un’iniziativa a livello nazionale organizzata dall’UPI, l’Unione Province Italiane. L’obiettivo del progetto a cui ha aderito anche la Provincia di Taranto è valorizzare l’inserimento sociale delle nuove generazioni attraverso i valori dello sport come squadra, promuovendo il benessere fisico, psichico, il rafforzamento delle competenze personali e rafforzando la motivazione, l’autoefficacia e la resilienza dei giovani.
Corsa, salto in lungo, lancio del peso, lancio del vortex, beach volley, beach soccer e vela sono gli sport che si sono alternati durante la due giorni nel capoluogo calabrese dopo l’accensione della fiaccola che richiama i giochi dell’Antica Magna Grecia.
“Si tratta di un progetto importante per la promozione dello sport e l’inclusione sociale anche per i ragazzi diversamente abili. Grazie a questa iniziativa stiamo sensibilizzando tutti i cittadini sui valori dello sport e di una vita sana” ha dichiarato il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci.

Emergenza Maltempo, ricognizioni della Provincia di Treviso per Stima dei Danni: Continua il Monitoraggio su Strade e Scuole Superiori

Il violento nubifragio che in questi giorni si è abbattuto sul territorio regionale ha causato criticità e danni sulla rete viaria provinciale e in alcuni edifici scolastici superiori: da una prima stima della Provincia di Treviso, i danni superano 1.500.000 euro. A partire dal 15 maggio, l’Ente si è immediatamente attivato, insieme alla Prefettura, alla Protezione Civile e ai Vigili del Fuoco, per gli interventi di messa in sicurezza e ripristino delle normali condizioni su strade e scuole: come dettagliato nel corso del punto stampa del 17 maggio al C.O.C di Castelfranco Veneto, l’area a Ovest della provincia è stata la più colpita, con esondazioni, allagamenti di abitazioni, scuole, scantinati, sottopassi e frane con particolare gravità soprattutto nelle zone di Castelfranco, Asolo, Castelcucco, Monfumo, Loria, Fonte, Maser, Castello di Godego, Cornuda, Crocetta del Montello, Nervesa della Battaglia, Riese Pio X, per estendersi fino a Villorba, Silea, Casale sul Sile, Roncade, San Biagio di Callalta e Ponte di Piave.

Le esondazioni del Muson e dell’Avenale hanno provocato, inoltre, allagamenti all’Istituto Galilei, rimasto chiuso sia il 17 sia il 18 maggio, ma anche al Maffioli ex ospedale: l’alto livello raggiunto dall’acqua nei locali sotterranei e al piano terra ha causato danni agli archivi e nelle aree dedicate ai server informatici. Infiltrazioni si sono verificate anche al Rosselli, sempre a Castelfranco, e all’Einaudi Scarpa di Montebelluna.

 

Proseguono in queste ore, anche in vista del nuovo avviso di criticità idrica e idrogeologica esteso da ieri sera fino alla mezzanotte di mercoledì 22 maggio, le ricognizioni dei tecnici Edilizia e Viabilità della Provincia, per valutare una prima stima dei danni: solo per allagamenti nella rete viaria provinciale, colate di fango e frane, e danni agli edifici scolastici, la prima stima approssimativa supera 1.500.000 Euro.

 

“Stiamo vivendo una situazione di grave emergenza – sottolinea il presidente della Provincia di Treviso – ringrazio il presidente della Regione Veneto per aver dichiarato lo stato di calamità: solo per l’ondata di maltempo degli scorsi giorni i danni sono ingenti, ora siamo preoccupati per l’evoluzione nelle prossime ore. I dati raccolti continueranno a essere condivisi con la Regione per le valutazioni e stime puntuali dei danni una volta terminato lo stato di emergenza. Grazie alla prontezza d’intervento che Provincia e Comuni hanno sinergicamente messo in campo per le proprie aree di competenza, insieme alle Forze dell’Ordine, Volontari, Protezione Civile e Vigili del Fuoco, stiamo riuscendo a sistemare e ripulire le aree più colpite, ma ci serve un sostegno adeguato: siamo fiduciosi che il Governo risponda allo stato di emergenza con i giusti strumenti, in tempi celeri. Rinnovo l’appello a tutti i cittadini della provincia di Treviso di fotografare eventuali danni subiti, essere prudenti, evitare gli spostamenti, soprattutto nelle aree critiche, e di prestare la massima attenzione alle comunicazioni da parte delle Istituzioni e delle Autorità”.

 

La Provincia di Piacenza lancia PriMaProv, piattafoma per migliorare la manutenzione del patrimonio immobiliare

Efficientare e migliorare la gestione e la manutenzione del patrimonio immobiliare della Provincia di Piacenza: a questo scopo l’ente di Corso Garibaldi ha deciso di dotarsi di una nuova piattaforma informatica che consentirà di avere una gestione dinamica e un sistema di conoscenza più avanzato ed immediato degli edifici di proprietà.

In concreto, grazie a questa importante novità, da un lato le realtà (scuole, carabinieri e vigili del fuoco) che hanno sede in immobili di competenza della Provincia potranno indicare più rapidamente e tramite un unico strumento le proprie segnalazioni rispetto a necessità di interventi (riscaldamento escluso), mentre dall’altro lato gli uffici dell’ente di Corso Garibaldi potranno organizzare i lavori in contatto diretto con le ditte affidatarie dell’Accordo Quadro per la manutenzione degli edifici scolastici e istituzionali, assegnando le opportune priorità e monitorandone l’andamento.

 

La presentazione tecnica in Provincia

Alla presentazione tecnica del nuovo strumento, che si è tenuta questa mattina in Provincia, sono intervenuti – dopo i saluti della presidente Monica Patelli – il dirigente del servizio “Edilizia e servizi tecnologici” Jonathan Monti e il responsabile dell’U.O “Progettazione manutenzione Edilizia scolastica e istituzionale, impianti tecnologici” Matteo Bocchi, Luca Cortellari per Edilstrade Building Spa, Filippo Cella per Costruzioni Edili Cella Gaetano e Luigino Peggiani per Inside Srl.

Con loro i tre tecnici della Provincia che si suddivideranno il presidio dei 74 edifici che costituiscono il patrimonio immobiliare di competenza dell’ente di Corso Garibaldi: i geometri Nicola Cravedi, Mario Gambarelli e Marco Mazza.

 

Manutenzione: in crescita il numero degli interventi

La gestione del patrimonio immobiliare pubblico è un’attività complessa, che richiede continui e sempre più numerosi interventi di riqualificazione e valorizzazione attraverso la pianificazione di opere di progettazione, realizzazione, manutenzione e adeguamento a norma.

Con questo nuovo strumento informatico, un portale web appositamente sviluppato per la Provincia di Piacenza, sarà possibile definire la calendarizzazione degli interventi di manutenzione attraverso l’utilizzo di uno specifico software, in cui è possibile avere una visione generale delle informazioni relative agli immobili sui quali sono previste attività manutentive di qualsiasi genere. Le attività così automaticamente generate potranno essere ottimizzate, in termini di programmazione ed assegnazione, dai tecnici dell’Ente.

 

PriMaProv: le caratteristiche principali

Facilmente accessibile in pochi click, PriMaProv consente la gestione diretta e semplificata di segnalazioni e documenti e assicura una navigazione agevole e una interazione immediata grazie ad una interfaccia particolarmente intuitiva.

Trasparenza dello strumento, reportistica e monitoraggio più chiari e riduzione dei tempi di attesa garantiranno il miglioramento dell’efficienza degli interventi, a vantaggio di tutti gli utenti.

PriMaProv si chiama così perché riunisce le prime lettere della Provincia, della manutenzione che faciliterà e del nome dell’associazione temporanea di impresa (La Primogenita) formata dalle ditte affidatarie dell’Accordo Quadro per la manutenzione degli edifici scolastici e istituzionali: Edilstrade Building Spa e Impresa Costruzioni Edili Cella Gaetano.

Proprio queste ultime, a proprie spese e quindi a costo zero per l’ente di Corso Garibaldi, hanno affidato la realizzazione del software gestionale ad Inside Srl, realtà che progetta soluzioni hardware e software customizzate: nell’ambito della procedura aperta per la conclusione dell’Accordo Quadro di durata biennale (rinnovabile per un ulteriore biennio) per l’affidamento dei lavori di manutenzione presso gli edifici di competenza, infatti, la Provincia aveva chiesto di fornire gratuitamente – insieme ad altro: ad esempio l’efficientamento dell’impianto di illuminazione della sede di Corso Garibaldi e la certificazione energetica per tre edifici – anche una piattaforma informatica ad hoc.

L’INCLUSIONE LAVORATIVA POSSIBILE: 5 ANNI DI BUONE PRASSI

Grande successo per la presentazione della quarta edizione dell’Azione di rete ambito disabilità L’inclusione lavorativa possibile 5 anni di buone prassi, che si è svolta venerdì 12 aprile nella sala don Ticozzi a Lecco.

All’incontro, organizzato dalla Provincia di Lecco, hanno aderito numerose imprese del territorio, enti pubblici e operatori che a vario titolo lavorano nell’ambito del disability management.

Sono intervenuti il Consigliere provinciale delegato all’Istruzione, Formazione professionale e Centri impiego Carlo Malugani, la dirigente della Direzione organizzativa VI Lavoro e Centri impiego della Provincia di Lecco Cristina Pagano, la responsabile del Collocamento mirato della Provincia di Lecco Marta Crimella, per la Direzione risorse umane di Bennet Spa Silvio Giorni, la responsabile Sportello lavoro associazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini Clara Fusi, il professore ordinario di Organizzazione aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e presidente dell’associazione AspoLab Ets di Lecco (associazione per lo sviluppo cognitivo del potenziale cognitivo) Domenico Bodega.

L’incontro, oltre a evidenziare le finalità e i metodi del nuovo progetto per l’inserimento inclusivo delle persone con disabilità all’interno dei contesti lavorativi, è stato anche occasione per un bilancio a 5 anni dalla prima edizione del progetto di rete Pratiche di disability management in un’ottica di responsabilità sociale delle imprese che ha prodotto quali risultati tangibili: l’ampliamento del profilo del Disability Manager attraverso la definizione di una terza competenza “Gestire i rapporti con le reti e i servizi territoriali per l’integrazione socio-lavorativa in azienda delle persone disabili” accolta all’interno del Quadro regionale standard professionali di Regione Lombardia e la stesura di Linee di indirizzo e buone pratiche per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità sul modello territoriale provinciale.

Sono molto contento dell’interesse suscitato, tra le imprese del nostro territorio, dai progetti in disability management che la Provincia di Lecco, da sempre impegnata nel sostegno alle aziende, ha voluto promuovere in questi anni per favorire l’inserimento delle persone con disabilità nei contesti produttivi – commenta il Consigliere provinciale Carlo Malugani Siamo inoltre soddisfatti che le sperimentazioni provinciali abbiano portato sviluppi significativi con la stesura di ‘Prassi di riferimento 159:2024 Lavoro inclusivo delle persone con disabilità – Indirizzi operativi’, redatte da Uni – Ente italiano di normazione, insieme a Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, con il supporto di esperti del Comitato disabili Regione Lombardia, tra cui la Provincia di Lecco. Un ulteriore elemento di qualità che si aggiunge a tante altre iniziative portate avanti dal Centro per l’impiego di Lecco”.

 

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