Si è svolto presso Villa Recalcati l’incontro tra la Provincia di Varese e i Dirigenti scolastici degli istituti secondari di secondo grado statali. L’appuntamento, voluto dall’Amministrazione provinciale in raccordo con l’Ambito Territoriale di Varese, ha avuto l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca tra le istituzioni e approfondire le tematiche di competenza provinciale in ambito scolastico.
Dopo il saluto introduttivo del Presidente della Provincia, Marco Magrini, il Vicepresidente Giacomo Iametti, delegato all’edilizia scolastica, ha presentato i Consiglieri provinciali presenti Michele Di Toro e Carmelo Lauricella. Successivamente, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Giuseppe Carcano, ha illustrato alcuni dati che offrono una panoramica sul sistema scolastico provinciale e ha presentato i dirigenti scolastici, quasi tutti presenti.
Edilizia e manutenzione scolastica
Uno dei temi centrali dell’incontro è stato quello relativo all’edilizia scolastica. I dati complessivi forniti hanno impressionato i presenti: la Provincia gestisce 32 istituti superiori per un totale di 82 edifici, tra scuole e palestre, che “cubano” circa 4 milioni di metri cubi!
Il budget annuale destinato alla manutenzione ammonta a 4,75 milioni di euro, ai quali si aggiungono i costi per le utenze (circa 5 milioni di euro). È stata ricordata la prassi, per le scuole che ricevono finanziamenti per lavori straordinari, di richiedere l’autorizzazione preventiva alla Provincia per garantire la conformità degli interventi alle certificazioni di sicurezza.
Programmazione dell’offerta formativa
Un altro punto chiave è stato il coordinamento sulla programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2026-2027. La Provincia, in sinergia con l’Ufficio Scolastico Territoriale, raccoglierà le proposte delle scuole entro luglio 2025.
Inoltre, i dati forniti in tema demografico fanno prevedere che il dimensionamento scolastico, soprattutto del primo ciclo, sarà un tema fondamentale da trattare in base alle necessità del territorio.
Servizi e gestione degli spazi scolastici
La discussione si è poi focalizzata sulla gestione delle risorse per il funzionamento degli istituti, compresi trasporti, spazi sportivi e servizi integrati. La Provincia ha previsto un budget di 874.000 euro per queste esigenze e continuerà a monitorare l’occupazione degli spazi scolastici, al fine di garantire sicurezza e razionalizzazione degli ambienti.
L’incontro si è concluso con uno spazio dedicato alle domande e agli interventi dei dirigenti scolastici, evidenziando la volontà di instaurare un dialogo continuo tra le scuole e l’amministrazione provinciale.
“La scuola è una delle priorità della Provincia, non solo per le competenze dirette che gestiamo nella programmazione dei percorsi di istruzione, nell’edilizia e manutenzione delle strutture di nostra proprietà, ma perché siamo convinti che investire nell’istruzione significa investire nel futuro del nostro territorio – ha dichiarato il Presidente Magrini – L’analisi ricognitiva e la dettagliata mappatura degli edifici scolastici, sarà effettuata insieme alle scuole e sarà alla base di un piano pluriennale di interventi e di investimenti che tenga conto delle esigenze degli istituti per adeguare spazi, e ambienti a tali necessità.
“La Provincia continuerà a lavorare con impegno per garantire edifici sicuri, funzionali e un sistema scolastico all’altezza delle aspettative di studenti e famiglie” – ha affermato il Consigliere Iametti – Provincia vuole essere punto di riferimento e sintesi tra le istanze del territorio e il mondo scolastico. Per raggiungere questo obiettivo, era fondamentale organizzare questo incontro per definire le competenze della Provincia e per illustrare le risorse messe in campo. È importante mantenere aperti i canali di comunicazione con le scuole perché le scuole possono essere il volano per rilanciare il nostro territorio. Come Consigliere delegato, sto effettuando dei sopralluoghi con gli uffici tecnici nelle scuole e abbiamo in programma di incontrare a breve i Dirigenti dei singoli istituti”.
Abbiamo davanti sfide importanti: dall’ottimizzazione degli spazi scolastici alla gestione delle risorse, fino alla programmazione dell’offerta formativa che deve saper fronteggiare il disallineamento tra le competenze disponibili sul mercato del lavoro e quelle effettivamente richieste dalle imprese – aggiunge il Consigliere Lauricella – Compatibilmente con i vincoli regionali, Provincia cercherà di rispondere alle esigenze di spazi delle scuole e alla necessità di un’adeguata distribuzione sul territorio”.
“Questo incontro aveva l’obiettivo di creare un canale di comunicazione efficace tra le scuole e l’ente provinciale, affinché i Dirigenti possano avere risposte tempestive e soluzioni concrete alle esigenze delle scuole che amministrano – ha messo in evidenza il Consigliere Di Toro – Abbiamo illustrato i progetti in corso, la grande attenzione che abbiamo verso le scuole del territorio e la filiera a cui fare riferimento sia all’interno degli istituti sia all’interno di Provincia, con gli uffici tecnici preposti. È importante portare avanti la sinergia creatasi tar Provincia, i Dirigenti scolastici con il supporto del Dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale”.
“Ringrazio il Presidente Magrini per l’organizzazione dell’incontro, molto apprezzato dai dirigenti scolastici: è stata un’occasione davvero importante e non scontata per riflettere quanto fondamentale sia il rapporto tra le scuole e la Provincia e quanto sia necessario un dialogo costante sui tanti temi che ci accomunano: certamente in primis la gestione degli 82 edifici frequentati ogni giorno da 40.000 utenti tra studenti, docenti e personale amministrativo ed ausiliario ma anche i trasporti, la ricca e articolata offerta formativa, il dimensionamento scolastico, l’orientamento in entrata, tutti argomenti che richiedono un lavoro di rete che non può che essere favorito da iniziative come quella di oggi” ha commentato il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Carcano.

Si è svolto presso Villa Recalcati l’incontro tra la Provincia di Varese e i Dirigenti scolastici degli istituti secondari di secondo grado statali. L’appuntamento, voluto dall’Amministrazione provinciale in raccordo con l’Ambito Territoriale di Varese, ha avuto l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca tra le istituzioni e approfondire le tematiche di competenza provinciale in ambito scolastico.
Dopo il saluto introduttivo del Presidente della Provincia, Marco Magrini, il Vicepresidente Giacomo Iametti, delegato all’edilizia scolastica, ha presentato i Consiglieri provinciali presenti Michele Di Toro e Carmelo Lauricella. Successivamente, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Giuseppe Carcano, ha illustrato alcuni dati che offrono una panoramica sul sistema scolastico provinciale e ha presentato i dirigenti scolastici, quasi tutti presenti.
Edilizia e manutenzione scolastica
Uno dei temi centrali dell’incontro è stato quello relativo all’edilizia scolastica. I dati complessivi forniti hanno impressionato i presenti: la Provincia gestisce 32 istituti superiori per un totale di 82 edifici, tra scuole e palestre, che “cubano” circa 4 milioni di metri cubi!
Il budget annuale destinato alla manutenzione ammonta a 4,75 milioni di euro, ai quali si aggiungono i costi per le utenze (circa 5 milioni di euro). È stata ricordata la prassi, per le scuole che ricevono finanziamenti per lavori straordinari, di richiedere l’autorizzazione preventiva alla Provincia per garantire la conformità degli interventi alle certificazioni di sicurezza.
Programmazione dell’offerta formativa
Un altro punto chiave è stato il coordinamento sulla programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2026-2027. La Provincia, in sinergia con l’Ufficio Scolastico Territoriale, raccoglierà le proposte delle scuole entro luglio 2025.
Inoltre, i dati forniti in tema demografico fanno prevedere che il dimensionamento scolastico, soprattutto del primo ciclo, sarà un tema fondamentale da trattare in base alle necessità del territorio.
Servizi e gestione degli spazi scolastici
La discussione si è poi focalizzata sulla gestione delle risorse per il funzionamento degli istituti, compresi trasporti, spazi sportivi e servizi integrati. La Provincia ha previsto un budget di 874.000 euro per queste esigenze e continuerà a monitorare l’occupazione degli spazi scolastici, al fine di garantire sicurezza e razionalizzazione degli ambienti.
L’incontro si è concluso con uno spazio dedicato alle domande e agli interventi dei dirigenti scolastici, evidenziando la volontà di instaurare un dialogo continuo tra le scuole e l’amministrazione provinciale.
“La scuola è una delle priorità della Provincia, non solo per le competenze dirette che gestiamo nella programmazione dei percorsi di istruzione, nell’edilizia e manutenzione delle strutture di nostra proprietà, ma perché siamo convinti che investire nell’istruzione significa investire nel futuro del nostro territorio – ha dichiarato il Presidente Magrini – L’analisi ricognitiva e la dettagliata mappatura degli edifici scolastici, sarà effettuata insieme alle scuole e sarà alla base di un piano pluriennale di interventi e di investimenti che tenga conto delle esigenze degli istituti per adeguare spazi, e ambienti a tali necessità.
“La Provincia continuerà a lavorare con impegno per garantire edifici sicuri, funzionali e un sistema scolastico all’altezza delle aspettative di studenti e famiglie” – ha affermato il Consigliere Iametti – Provincia vuole essere punto di riferimento e sintesi tra le istanze del territorio e il mondo scolastico. Per raggiungere questo obiettivo, era fondamentale organizzare questo incontro per definire le competenze della Provincia e per illustrare le risorse messe in campo. È importante mantenere aperti i canali di comunicazione con le scuole perché le scuole possono essere il volano per rilanciare il nostro territorio. Come Consigliere delegato, sto effettuando dei sopralluoghi con gli uffici tecnici nelle scuole e abbiamo in programma di incontrare a breve i Dirigenti dei singoli istituti”.
Abbiamo davanti sfide importanti: dall’ottimizzazione degli spazi scolastici alla gestione delle risorse, fino alla programmazione dell’offerta formativa che deve saper fronteggiare il disallineamento tra le competenze disponibili sul mercato del lavoro e quelle effettivamente richieste dalle imprese – aggiunge il Consigliere Lauricella – Compatibilmente con i vincoli regionali, Provincia cercherà di rispondere alle esigenze di spazi delle scuole e alla necessità di un’adeguata distribuzione sul territorio”.
“Questo incontro aveva l’obiettivo di creare un canale di comunicazione efficace tra le scuole e l’ente provinciale, affinché i Dirigenti possano avere risposte tempestive e soluzioni concrete alle esigenze delle scuole che amministrano – ha messo in evidenza il Consigliere Di Toro – Abbiamo illustrato i progetti in corso, la grande attenzione che abbiamo verso le scuole del territorio e la filiera a cui fare riferimento sia all’interno degli istituti sia all’interno di Provincia, con gli uffici tecnici preposti. È importante portare avanti la sinergia creatasi tar Provincia, i Dirigenti scolastici con il supporto del Dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale”.
“Ringrazio il Presidente Magrini per l’organizzazione dell’incontro, molto apprezzato dai dirigenti scolastici: è stata un’occasione davvero importante e non scontata per riflettere quanto fondamentale sia il rapporto tra le scuole e la Provincia e quanto sia necessario un dialogo costante sui tanti temi che ci accomunano: certamente in primis la gestione degli 82 edifici frequentati ogni giorno da 40.000 utenti tra studenti, docenti e personale amministrativo ed ausiliario ma anche i trasporti, la ricca e articolata offerta formativa, il dimensionamento scolastico, l’orientamento in entrata, tutti argomenti che richiedono un lavoro di rete che non può che essere favorito da iniziative come quella di oggi” ha commentato il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Carcano.

«A distanza di un anno dalla data dell’apposito provvedimento amministrativo provinciale, attraverso il quale sono state assegnate le risorse per la SP 10 “Dinami-Mileto” e per la Sp 79 “C.da Fornelli – C.da Capitano” che collega anche la località Umbro, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado Antonio L’Andolina, è venuto ad effettuare un sopralluogo con il consigliere Carmine Mangiardi. A nome di tutta l’amministrazione comunale ringrazio pertanto il presidente, con l’auspicio, però, di un intervento sull’arteria provinciale che collega Dinami con Mileto prima della festa della “Madonna della Catena”, che si terrà domenica 13 luglio. Per tali festeggiamenti tanti fedeli giungono a piedi in pellegrinaggio, in particolare da Paravati dove vi è il santuario voluto da Mamma Natuzza, nonché dalla cattedrale di Mileto, sede vescovile». Queste le dichiarazioni a caldo del sindaco di Dinami, Nino Di Bella, che assieme al vice sindaco, Antonino Greco, all’assessore, Sebastiano Gargano, e ai consiglieri Giovanni Grupico, Antonio Campagna e Giovanni Urzia ha ricevuto, stamattina, in Comune il presidente L’Andolina e il consigliere provinciale Mangiardi.
Il sindaco Di Bella, nella chiosa finale del suo intervento, ha voluto inoltre ringraziare «per la vicinanza avuta il vescovo di Mileto, monsignor Attilio Nostro, nonché il parroco di Dinami, don Rocco Suppa, quello di Monsoreto e Melicuccà, don Angiolino Solano e il brigadiere Domenico Ciurleo della caserma dei carabinieri di Dinami», quest’ultimi tre presenti in Comune all’incontro con il presidente L’Andolina.
Il presidente L’Andolina, in merito a tale programmazione, si è soffermato, in particolare, sulla S.P. 10
«Con gli interventi programmati che vedranno nell’arco di un paio d’anni la loro definizione, si risolve una criticità storica su un tratto stradale di primaria importanza che collega realtà importanti da molteplici punti di vista. Essa, da un lato contribuirà a rendere percorribile tale tracciato, dall’altro implementerà un’arteria fondamentale per il pellegrinaggio verso i due Comuni interessati. Rivendico con orgoglio tale risultato, reso possibile grazie a un’attenta programmazione dell’attuale Presidenza e alle risorse rese disponibili dall’emendamento Mangialavori».
«A distanza di un anno dalla data dell’apposito provvedimento amministrativo provinciale, attraverso il quale sono state assegnate le risorse per la SP 10 “Dinami-Mileto” e per la Sp 79 “C.da Fornelli – C.da Capitano” che collega anche la località Umbro, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado Antonio L’Andolina, è venuto ad effettuare un sopralluogo con il consigliere Carmine Mangiardi. A nome di tutta l’amministrazione comunale ringrazio pertanto il presidente, con l’auspicio, però, di un intervento sull’arteria provinciale che collega Dinami con Mileto prima della festa della “Madonna della Catena”, che si terrà domenica 13 luglio. Per tali festeggiamenti tanti fedeli giungono a piedi in pellegrinaggio, in particolare da Paravati dove vi è il santuario voluto da Mamma Natuzza, nonché dalla cattedrale di Mileto, sede vescovile». Queste le dichiarazioni a caldo del sindaco di Dinami, Nino Di Bella, che assieme al vice sindaco, Antonino Greco, all’assessore, Sebastiano Gargano, e ai consiglieri Giovanni Grupico, Antonio Campagna e Giovanni Urzia ha ricevuto, stamattina, in Comune il presidente L’Andolina e il consigliere provinciale Mangiardi.
Il sindaco Di Bella, nella chiosa finale del suo intervento, ha voluto inoltre ringraziare «per la vicinanza avuta il vescovo di Mileto, monsignor Attilio Nostro, nonché il parroco di Dinami, don Rocco Suppa, quello di Monsoreto e Melicuccà, don Angiolino Solano e il brigadiere Domenico Ciurleo della caserma dei carabinieri di Dinami», quest’ultimi tre presenti in Comune all’incontro con il presidente L’Andolina.
Il presidente L’Andolina, in merito a tale programmazione, si è soffermato, in particolare, sulla S.P. 10
«Con gli interventi programmati che vedranno nell’arco di un paio d’anni la loro definizione, si risolve una criticità storica su un tratto stradale di primaria importanza che collega realtà importanti da molteplici punti di vista. Essa, da un lato contribuirà a rendere percorribile tale tracciato, dall’altro implementerà un’arteria fondamentale per il pellegrinaggio verso i due Comuni interessati. Rivendico con orgoglio tale risultato, reso possibile grazie a un’attenta programmazione dell’attuale Presidenza e alle risorse rese disponibili dall’emendamento Mangialavori».
Con il varo delle prime due grandi campate da 80 e 100 metri previsto da Fincantieri per i primi giorni di aprile, il nuovo ponte sul fiume Serchio, a Lucca, sarà realmente visibile nella sua forma costruttiva definitiva.
La conferma arriva dal sopralluogo sul cantiere svoltosi oggi – martedì 28 gennaio 2025 – convocato dalla Provincia di Lucca, soggetto titolare della grande opera pubblica, a cui hanno partecipato il governatore della Regione Toscana Eugenio Giani con l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli, il presidente della Provincia di Lucca Marcello Pierucci con il consigliere provinciale Luca Menesini, affiancati dal Rup dell’intervento, arch. Francesca Lazzari, e dal dirigente del Servizio viabilità dell’ente di Palazzo Ducale, ing. Pierluigi Saletti, e dai rappresentanti di Fincantieri Infrastructure Spa: il dott. Alessandro Pelosini con il project manager Ing. Michele Bacilieri e l’ing. Antonio Galuppo.
Le grandi ‘torri’ provvisorie blu che svettano nell’area di cantiere sono la testimonianza che i prossimi 3-4 mesi costituiranno la fase effettiva del varo del ponte a tre arcate. Un’infrastruttura che collegherà la Sp1 ‘Francigena’ (via per Camaiore) con la Statale n.12 del Brennero, e destinata a diventare la principale via di unione tra le due sponde del Serchio alle porte della città. La terza campata, quella orientata sul lato via Francigena, sarà varata successivamente alle prime due nel mese di maggio.
Nei mesi estivi, dopo la realizzazione dei pali secanti sull’argine lato Brennero e il varo del viadotto di accesso, sono stati trasportati nell’area di cantiere i numerosi “conci” di acciaio della lunghezza di 12 metri che costituiscono la struttura dell’impalcato delle prime due campate del ponte che sono state poi saldati tra loro per essere installati sui sostegni definitivi. Inoltre sono in corso in questi giorni i trasporti delle porzioni delle arcate, anch’esse realizzate con grandi tubolari in acciaio (del diametro esterno di circa 1,40 metri) che, una volta composte a terra, saranno issate per essere installate sulle torri provvisorie già predisposte e ben visibili sul posto.
Le due campate hanno rispettivamente una configurazione degli archi di tipo concavo per la campata centrale e di tipo convesso per la campata laterale, fatto che caratterizza il progetto di questo ponte che raggiunge, con la sommità degli archi, un’altezza di circa 30 metri dal piano viario.
Tutti i componenti metallici che costituiscono il ponte arrivano in cantiere già verniciati nel colore bianco puro (N.d.r.: RAL 9010 che è il colore utilizzato per molti grandi ponti in acciaio) e sull’area di cantiere gli operatori specializzati dell’impresa provvedono alla ripresa del colore solo in corrispondenza dei punti di saldatura a vantaggio della migliore riuscita dell’opera e della velocizzazione delle lavorazioni.
L’operazione di varo delle campate (costituite da tratti dell’impalcato con le relative arcate) sarà effettuata mediante l’impiego di specifici “carrelloni” attraverso cui saranno sollevate le singole componenti dell’infrastruttura dal basso per poi essere posizionate sulle pile in cemento armato già realizzate nell’area di golena del fiume. Una modalità che consente di sollevare ed installare ogni singola campata nel giro di una sola giornata e dà, al contempo, ampi margini di manovra nei confronti della sicurezza idraulica.
Nei prossimi giorni, intanto, la Provincia di Lucca affiderà formalmente anche ulteriori lavorazioni non previste nell’appalto originario e che riguarderanno opere complementari da realizzare nella fase finale dei lavori: ovvero la stesura del manto di usura ed alcune opere di segnaletica. Verrà predisposto, altresì, un progetto illuminotecnico sviluppato con maggior dettaglio per meglio rispondere alle richieste dell’Amministrazione Provinciale ed affinché siano garantiti, da una parte, i necessari requisiti di sicurezza per gli utenti che potranno percorrere il ponte nelle ore serali e notturne e, dall’altra, di limitare i fenomeni di inquinamento luminoso al fine di non arrecare disturbo agli animali e alle piante che costituiscono l’habitat naturale del contesto fluviale.
“Il 2025 sarà l’anno del nuovo Ponte sul fiume Serchio – afferma il presidente della Provincia Pierucci -, l’avanzamento dei lavori è tangibile e dopo il varo delle campate potremo vedere il ponte che attraversa 2/3 del fiume in tutta la sua maestosità architettonica. Gli interventi procedono spediti e quindi non manca molto al completamento della grande opera viaria strategica per la città di Lucca certamente sotto il profilo della viabilità, ma anche della sicurezza idrogeologica e della vivibilità di alcuni quartieri. Colgo l’occasione per ringraziare la Regione Toscana per il contributo fattivo sia nella fase iniziale sia, soprattutto, quando si è reso necessario l’adeguamento del quadro economico a causa del vertiginoso aumento dei prezzi dei materiali”.
“Oggi il nuovo ponte sul Serchio si vede e presto sarà utilizzato, facendo così vivere meglio tante persone – dice il consigliere provinciale Menesini -. È un’opera di cui sono molto orgoglioso, e che dimostra che il coraggio deve far parte del patrimonio di un amministratore. Quando abbiamo deciso di rifare la gara di appalto abbiamo sentito la diffidenza di alcuni attori della politica locale, e adesso tutti i cittadini vedono che avevamo ragione noi.
Sono convinto che il nuovo Ponte sul Serchio sia anche il simbolo della rinascita della Provincia, ente maltrattato che a Lucca è volano dell’economia del territorio, con investimenti mai visti prima. Ringrazio il presidente della Regione Giani e l’assessore regionale Baccelli per il sostegno dato e faccio gli auguri al nuovo presidente della Provincia Pierucci perché i lavori procedano al meglio e nell’interesse di tutti”.
Il progetto, lo ricordiamo, prevede la costruzione di un viadotto in acciaio con impalcato sostenuto da tre arcate in sequenza, di luce rispettivamente: 80 m, 100 m e 80 m che si susseguono con andamento alternato. Il collegamento viario è completato da una tratta di viadotto per l’attraversamento della golena sinistra e di rilevato di collegamento alla via per Camaiore (sp n. 1 Francigena) in sponda destra. Sia sulla Sp n. 1 che sulla Ss12 saranno realizzate rotatorie di innesto alle viabilità esistenti. Al percorso veicolare del ponte si affiancherà, inoltre, una pista ciclopedonale per ogni lato posta in sede separata e protetta che collega le due direttrici e si integra ai percorsi ciclopedonali già esistenti sul parco fluviale di Lucca. I piani viari saranno dotati di asfalto fono-assorbente di ultima generazione.
Alle estremità del nuovo ponte sono previste le opere di connessione con la viabilità esistente costituite dalle rotatorie: la prima che s’innesta sulla SP1 via per Camaiore all’altezza del ponte sulla Freddana e l’altra sulla SS12 del Brennero in corrispondenza dell’attuale rotatoria con via della Canovetta.
Grazie a queste modifiche sarà migliorato anche l’accesso alle proprietà private in prossimità della rotatoria sulla SP1 e disciplinato l’accesso dell’edificio privato in corrispondenza della rotatoria sul Brennero.
Il quadro economico complessivo dell’opera è di 27 milioni di euro garantiti per 4,1 milioni dalla Regione Toscana con fondi propri di bilancio; 18,1 milioni circa dal Ministero delle Infrastrutture a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione destinato ad interventi infrastrutturali della Regione Toscana e che la stessa li ha destinati alla Provincia di Lucca per la realizzazione di quest’opera mediante la sottoscrizione di un Accordo di Programma che disciplina risorse e tempi di esecuzione; ed infine 4,7 milioni della Provincia di Lucca.
Il nuovo ponte – progettato dallo studio Itec di Sarzana in collaborazione con gli arch. Lucchesi e Mencacci e il geol. Buchignani di Lucca – sarà realizzato a monte dell’attuale ponte di Monte S. Quirico e unirà la sp n.1 Francigena (via per Camaiore), poco prima del ponte sul Torrente Freddana, con la statale n. 12 del Brennero all’altezza della rotatoria esistente con via Dianda. A completamento dell’infrastruttura il Comune di Lucca ha programmato la costruzione di una nuova viabilità tra le due arterie extraurbane che dalla rotatoria sul Brennero si andrà a innestare sulla via Pesciatina all’altezza della rotonda nei pressi dell’Esselunga dell’Arancio costituendo il cosiddetto asse sub-urbano di Lucca.
Da segnalare, infine, che da lunedì 3 febbraio, collegati all’intervento per il nuovo ponte sul Serchio, prenderanno il via i lavori di ampliamento della rotatoria sulla via del Brennero dove s’innesterà la grande infrastruttura della Provincia. L’Anas, che è titolare della SS12 del Brennero, sta predisponendo insieme al Comune di Lucca l’ordinanza che regolerà la nuova circolazione provvisoria durante il periodo di apertura del cantiere che durerà fino all’inizio di giugno, visto e considerato che tra i lavori in programma c’è anche il taglio dell’argine che affianca la statale in questo punto. Particolare attenzione è stata data alla circolazione sulla SS 12 del Brennero che non sarà mai interrotta se non per alcune fasi lavorative notturne e per periodi estremamente limitati.
L’altra rotatoria di svincolo sul lato della via per Camaiore, invece, sarà realizzata a partire da maggio.

Con il varo delle prime due grandi campate da 80 e 100 metri previsto da Fincantieri per i primi giorni di aprile, il nuovo ponte sul fiume Serchio, a Lucca, sarà realmente visibile nella sua forma costruttiva definitiva.
La conferma arriva dal sopralluogo sul cantiere svoltosi oggi – martedì 28 gennaio 2025 – convocato dalla Provincia di Lucca, soggetto titolare della grande opera pubblica, a cui hanno partecipato il governatore della Regione Toscana Eugenio Giani con l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli, il presidente della Provincia di Lucca Marcello Pierucci con il consigliere provinciale Luca Menesini, affiancati dal Rup dell’intervento, arch. Francesca Lazzari, e dal dirigente del Servizio viabilità dell’ente di Palazzo Ducale, ing. Pierluigi Saletti, e dai rappresentanti di Fincantieri Infrastructure Spa: il dott. Alessandro Pelosini con il project manager Ing. Michele Bacilieri e l’ing. Antonio Galuppo.
Le grandi ‘torri’ provvisorie blu che svettano nell’area di cantiere sono la testimonianza che i prossimi 3-4 mesi costituiranno la fase effettiva del varo del ponte a tre arcate. Un’infrastruttura che collegherà la Sp1 ‘Francigena’ (via per Camaiore) con la Statale n.12 del Brennero, e destinata a diventare la principale via di unione tra le due sponde del Serchio alle porte della città. La terza campata, quella orientata sul lato via Francigena, sarà varata successivamente alle prime due nel mese di maggio.
Nei mesi estivi, dopo la realizzazione dei pali secanti sull’argine lato Brennero e il varo del viadotto di accesso, sono stati trasportati nell’area di cantiere i numerosi “conci” di acciaio della lunghezza di 12 metri che costituiscono la struttura dell’impalcato delle prime due campate del ponte che sono state poi saldati tra loro per essere installati sui sostegni definitivi. Inoltre sono in corso in questi giorni i trasporti delle porzioni delle arcate, anch’esse realizzate con grandi tubolari in acciaio (del diametro esterno di circa 1,40 metri) che, una volta composte a terra, saranno issate per essere installate sulle torri provvisorie già predisposte e ben visibili sul posto.
Le due campate hanno rispettivamente una configurazione degli archi di tipo concavo per la campata centrale e di tipo convesso per la campata laterale, fatto che caratterizza il progetto di questo ponte che raggiunge, con la sommità degli archi, un’altezza di circa 30 metri dal piano viario.
Tutti i componenti metallici che costituiscono il ponte arrivano in cantiere già verniciati nel colore bianco puro (N.d.r.: RAL 9010 che è il colore utilizzato per molti grandi ponti in acciaio) e sull’area di cantiere gli operatori specializzati dell’impresa provvedono alla ripresa del colore solo in corrispondenza dei punti di saldatura a vantaggio della migliore riuscita dell’opera e della velocizzazione delle lavorazioni.
L’operazione di varo delle campate (costituite da tratti dell’impalcato con le relative arcate) sarà effettuata mediante l’impiego di specifici “carrelloni” attraverso cui saranno sollevate le singole componenti dell’infrastruttura dal basso per poi essere posizionate sulle pile in cemento armato già realizzate nell’area di golena del fiume. Una modalità che consente di sollevare ed installare ogni singola campata nel giro di una sola giornata e dà, al contempo, ampi margini di manovra nei confronti della sicurezza idraulica.
Nei prossimi giorni, intanto, la Provincia di Lucca affiderà formalmente anche ulteriori lavorazioni non previste nell’appalto originario e che riguarderanno opere complementari da realizzare nella fase finale dei lavori: ovvero la stesura del manto di usura ed alcune opere di segnaletica. Verrà predisposto, altresì, un progetto illuminotecnico sviluppato con maggior dettaglio per meglio rispondere alle richieste dell’Amministrazione Provinciale ed affinché siano garantiti, da una parte, i necessari requisiti di sicurezza per gli utenti che potranno percorrere il ponte nelle ore serali e notturne e, dall’altra, di limitare i fenomeni di inquinamento luminoso al fine di non arrecare disturbo agli animali e alle piante che costituiscono l’habitat naturale del contesto fluviale.
“Il 2025 sarà l’anno del nuovo Ponte sul fiume Serchio – afferma il presidente della Provincia Pierucci -, l’avanzamento dei lavori è tangibile e dopo il varo delle campate potremo vedere il ponte che attraversa 2/3 del fiume in tutta la sua maestosità architettonica. Gli interventi procedono spediti e quindi non manca molto al completamento della grande opera viaria strategica per la città di Lucca certamente sotto il profilo della viabilità, ma anche della sicurezza idrogeologica e della vivibilità di alcuni quartieri. Colgo l’occasione per ringraziare la Regione Toscana per il contributo fattivo sia nella fase iniziale sia, soprattutto, quando si è reso necessario l’adeguamento del quadro economico a causa del vertiginoso aumento dei prezzi dei materiali”.
“Oggi il nuovo ponte sul Serchio si vede e presto sarà utilizzato, facendo così vivere meglio tante persone – dice il consigliere provinciale Menesini -. È un’opera di cui sono molto orgoglioso, e che dimostra che il coraggio deve far parte del patrimonio di un amministratore. Quando abbiamo deciso di rifare la gara di appalto abbiamo sentito la diffidenza di alcuni attori della politica locale, e adesso tutti i cittadini vedono che avevamo ragione noi.
Sono convinto che il nuovo Ponte sul Serchio sia anche il simbolo della rinascita della Provincia, ente maltrattato che a Lucca è volano dell’economia del territorio, con investimenti mai visti prima. Ringrazio il presidente della Regione Giani e l’assessore regionale Baccelli per il sostegno dato e faccio gli auguri al nuovo presidente della Provincia Pierucci perché i lavori procedano al meglio e nell’interesse di tutti”.
Il progetto, lo ricordiamo, prevede la costruzione di un viadotto in acciaio con impalcato sostenuto da tre arcate in sequenza, di luce rispettivamente: 80 m, 100 m e 80 m che si susseguono con andamento alternato. Il collegamento viario è completato da una tratta di viadotto per l’attraversamento della golena sinistra e di rilevato di collegamento alla via per Camaiore (sp n. 1 Francigena) in sponda destra. Sia sulla Sp n. 1 che sulla Ss12 saranno realizzate rotatorie di innesto alle viabilità esistenti. Al percorso veicolare del ponte si affiancherà, inoltre, una pista ciclopedonale per ogni lato posta in sede separata e protetta che collega le due direttrici e si integra ai percorsi ciclopedonali già esistenti sul parco fluviale di Lucca. I piani viari saranno dotati di asfalto fono-assorbente di ultima generazione.
Alle estremità del nuovo ponte sono previste le opere di connessione con la viabilità esistente costituite dalle rotatorie: la prima che s’innesta sulla SP1 via per Camaiore all’altezza del ponte sulla Freddana e l’altra sulla SS12 del Brennero in corrispondenza dell’attuale rotatoria con via della Canovetta.
Grazie a queste modifiche sarà migliorato anche l’accesso alle proprietà private in prossimità della rotatoria sulla SP1 e disciplinato l’accesso dell’edificio privato in corrispondenza della rotatoria sul Brennero.
Il quadro economico complessivo dell’opera è di 27 milioni di euro garantiti per 4,1 milioni dalla Regione Toscana con fondi propri di bilancio; 18,1 milioni circa dal Ministero delle Infrastrutture a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione destinato ad interventi infrastrutturali della Regione Toscana e che la stessa li ha destinati alla Provincia di Lucca per la realizzazione di quest’opera mediante la sottoscrizione di un Accordo di Programma che disciplina risorse e tempi di esecuzione; ed infine 4,7 milioni della Provincia di Lucca.
Il nuovo ponte – progettato dallo studio Itec di Sarzana in collaborazione con gli arch. Lucchesi e Mencacci e il geol. Buchignani di Lucca – sarà realizzato a monte dell’attuale ponte di Monte S. Quirico e unirà la sp n.1 Francigena (via per Camaiore), poco prima del ponte sul Torrente Freddana, con la statale n. 12 del Brennero all’altezza della rotatoria esistente con via Dianda. A completamento dell’infrastruttura il Comune di Lucca ha programmato la costruzione di una nuova viabilità tra le due arterie extraurbane che dalla rotatoria sul Brennero si andrà a innestare sulla via Pesciatina all’altezza della rotonda nei pressi dell’Esselunga dell’Arancio costituendo il cosiddetto asse sub-urbano di Lucca.
Da segnalare, infine, che da lunedì 3 febbraio, collegati all’intervento per il nuovo ponte sul Serchio, prenderanno il via i lavori di ampliamento della rotatoria sulla via del Brennero dove s’innesterà la grande infrastruttura della Provincia. L’Anas, che è titolare della SS12 del Brennero, sta predisponendo insieme al Comune di Lucca l’ordinanza che regolerà la nuova circolazione provvisoria durante il periodo di apertura del cantiere che durerà fino all’inizio di giugno, visto e considerato che tra i lavori in programma c’è anche il taglio dell’argine che affianca la statale in questo punto. Particolare attenzione è stata data alla circolazione sulla SS 12 del Brennero che non sarà mai interrotta se non per alcune fasi lavorative notturne e per periodi estremamente limitati.
L’altra rotatoria di svincolo sul lato della via per Camaiore, invece, sarà realizzata a partire da maggio.

La Provincia di Lecco prosegue le attività per una sempre maggiore semplificazione e digitalizzazione dei rapporti con l’ente. A partire dal 1° gennaio 2025 è attivo il nuovo portale GEO.works per la presentazione delle richieste di autorizzazione e nullaosta sulle strade di competenza della Provincia di Lecco.
La Presidente Alessandra Hofmann e il Vicepresidente Mattia Micheli evidenziano che “con l’avvio di questa nuova piattaforma collaborativa si concretizza un significativo incremento del livello di informatizzazione delle centinaia di pratiche, che annualmente vengono gestite dalla Provincia per gli interventi sulla rete stradale e nelle pertinenze stradali da privati e operatori specializzati nella distribuzione di servizi essenziali (come Lario Reti, Le Reti, Enel, Telecom ecc.). L’obiettivo è quello di offrire un servizio sempre più efficiente ai cittadini e ai Comuni, che spesso sono direttamente interessati alla presentazione delle pratiche.
È significativo sottolineare che questo nuovo sistema di gestione delle pratiche permetterà, con il passare degli anni, di costruire un archivio georeferenziato dei lavori e degli impianti interrati, nonché avere una gestione più coordinata con tutti gli operatori che utilizzano la rete stradale provinciale per il passaggio di condotte e infrastrutture lineari”.
Il portale GEO.works è una suite di moduli per la gestione del suolo pubblico pensata in modo specifico per la Provincia di Lecco: le pratiche amministrative e tecniche vengono gestite in un’unica soluzione, che integra dinamicamente la cartografia (WebGIS) e consente di costruire un sistema di Geospatial Intelligence; il portale permette di gestire il Canone Unico Patrimoniale ed è integrato con i sistemi di protocollazione, PagoPA e SPID.
In particolare, sarà possibile presentare pratiche relative a:
Per accedere ai servizi on-line del portale è necessaria la registrazione. L’utente registrato potrà accedere direttamente ai servizi e monitorare costantemente lo stato della pratica presentata.
La Provincia di Lecco prosegue le attività per una sempre maggiore semplificazione e digitalizzazione dei rapporti con l’ente. A partire dal 1° gennaio 2025 è attivo il nuovo portale GEO.works per la presentazione delle richieste di autorizzazione e nullaosta sulle strade di competenza della Provincia di Lecco.
La Presidente Alessandra Hofmann e il Vicepresidente Mattia Micheli evidenziano che “con l’avvio di questa nuova piattaforma collaborativa si concretizza un significativo incremento del livello di informatizzazione delle centinaia di pratiche, che annualmente vengono gestite dalla Provincia per gli interventi sulla rete stradale e nelle pertinenze stradali da privati e operatori specializzati nella distribuzione di servizi essenziali (come Lario Reti, Le Reti, Enel, Telecom ecc.). L’obiettivo è quello di offrire un servizio sempre più efficiente ai cittadini e ai Comuni, che spesso sono direttamente interessati alla presentazione delle pratiche.
È significativo sottolineare che questo nuovo sistema di gestione delle pratiche permetterà, con il passare degli anni, di costruire un archivio georeferenziato dei lavori e degli impianti interrati, nonché avere una gestione più coordinata con tutti gli operatori che utilizzano la rete stradale provinciale per il passaggio di condotte e infrastrutture lineari”.
Il portale GEO.works è una suite di moduli per la gestione del suolo pubblico pensata in modo specifico per la Provincia di Lecco: le pratiche amministrative e tecniche vengono gestite in un’unica soluzione, che integra dinamicamente la cartografia (WebGIS) e consente di costruire un sistema di Geospatial Intelligence; il portale permette di gestire il Canone Unico Patrimoniale ed è integrato con i sistemi di protocollazione, PagoPA e SPID.
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Pubblichiamo la recente Circolare esplicativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che fornisce chiarimenti interpretativi e prime indicazioni normative sul regime giuridico applicabile agli affidamenti relativi a procedure afferenti alle opere PNRR e PNC successivamente al 1° luglio 2023.
In particolare, sono affrontate due questioni di estrema attualità e frequentemente oggetto di richieste di chiarimento:
I nuovi commi 6 bis, 6 ter e 6 quater del DL 50/22, come introdotti dall’art.1 comma 458 della legge di bilancio, hanno esteso il contributo agli appalti pubblici di lavori aggiudicati fino al 31 dicembre 2022 e alle lavorazioni eseguite nel 2023, e hanno previsto un’unica procedura di accesso al fondo sia per gli appalti pubblici di lavori finanziati con fondi PNRR, Fondo complementare o per i quali siano stati nominati comm. Straordinari, sia per quelli che utilizzano altre fonti di finanziamento.
Le domande di accesso al Fondo dovranno essere presentate tramite la piattaforma gestita dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti all’indirizzo web https://adeguamentoprezzi.mit.gov.it, all’interno di quattro finestre temporali individuate tra il 1° aprile 2023 e il 31 gennaio 2024.
Con Decreto Ministeriale n.16 del 1 febbraio 2023, riportato in allegato, sono state definite le modalità attuative per la presentazione delle nuove istanze di accesso al fondo, prevedendo nel 2023 le seguenti finestre di presentazione:
Le stazioni appaltanti potranno presentare le istanze per le lavorazioni eseguite nel corso del 2023 sia usufruendo di tutte le predette finestre temporali, in relazione al progressivo avanzamento dei lavori, ovvero in alternativa tramite una o più delle predette finestre temporali, cumulando in questo caso i periodi di riferimento delle lavorazioni eseguite fino alla data di presentazione dell’istanza.
Per la presentazione delle richieste di accesso al Fondo riferite alle lavorazioni eseguite e contabilizzate nel 2023, la piattaforma sarà attiva per la prima finestra temporale da sabato 1 aprile 2023 alle ore 12:00 e fino a domenica 30 aprile 2023 alle ore 23:59, previa nuova registrazione dell’utente. Le richieste compilate nella piattaforma devono essere scaricate, firmate digitalmente dal legale rappresentante (o dal delegato) della Stazione appaltante ed inviate all’indirizzo PEC [email protected] entro domenica 30 aprile 2023 alle ore 23:59, pena esclusione.
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 2023, n. 74, l’allegato Decreto MIT 2 marzo 2023 recante “Approvazione delle istanze ammissibili presentate dalle Stazioni Appaltanti con riferimento alle lavorazioni eseguite dal 1° agosto 2022 al 31 dicembre 2022. Il decreto elenca le istanze ammesse al contributo per la revisione prezzi per l’aumento dei costi da materiali di costruzione per opere PNRR, rispetto ai SAL inerenti il periodo 1° agosto 2022 – 31 dicembre 2022, ai sensi dell’articolo 26, comma 4 lettera a) del DL 50/2022. Le somme saranno liquidate con successivi decreti di pagamento.
Allo stesso tempo riteniamo utile allegare un quadro riepilogativo della normativa, le procedure e le scadenze per la presentazione delle domande a valere sul Fondo adeguamento prezzi 2022.
Decreto-MIT-02.03.23-Approvazione-opere-ammissbili-sta.-appaltanti-da-ago22-a-dic22