Categoria: Infrastrutture e Trasporti

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Viabilità, Provincia di Terni vara pacchetto interventi da 1 mln e 370mila euro

Dodici strade di competenza provinciale, lavori su oltre 70 chilometri complessivi per un totale di 1 milione e 370mila euro di investimenti. Sono queste le cifre del pacchetto viabilità predisposto dall’amministrazione provinciale e finanziato dalla Regione Umbria. Gli interventi si inseriscono in un piano regionale da oltre 5 milioni di euro presentato stamattina dalla Regione, insieme alle due Province di Terni e Perugia, e finalizzato a sistemare le strade regionali, migliorando le condizioni di viabilità e quindi la sicurezza per chi viaggia. Per quanto riguarda la ripartizione per territorio, 725mila euro saranno dedicati all’orvietano, in particolare 525mila per la Umbro-Casentinese nel comune di Monteleone di Orvieto, 125mila per la 79 bis Orvietana e la 12 Bagnorese, nel comune di Orvieto, e 75mila per le SP 15 e 60 nei territori di Monteleone e Montegabbione. Con un progetto da 110mila euro la Provincia interverrà poi sulla 204 Ortana, nel comune di Narni, dove, in un tratto di 5 chilometri, verrà sistema la scarpata, sarà rifatta la pavimentazione e verranno migliorati i guard rail. 210mila euro saranno investiti sulla ex statale 205 Amerina tra Amelia, Montecchio e Lugnano in Teverina, 118mila per Acquasparta sulla 418 Spoletina, 110mila sulla 209 Valnerina fra Terni, Montefranco, Arrone e Ferentillo e 100mila sulle SP 37, 113 e 82 fra Avigliano Umbro, San Gemini e Montecastrilli. “L’impegno della Regione è importantissimo – afferma il consigliere Francesco de Rebotti, delegato dal presidente Leopoldo di Girolamo a partecipare alla conferenza stampa – i fondi stanziati verranno infatti utilizzati per affrontare e risolvere problematicità stringenti che a causa delle difficoltà nelle quali versa, la Provincia di Terni da sola non avrebbe potuto risolvere. In questo modo si possono dare concrete risposte ai cittadini e alle attività economiche”.

Investimenti: il Presidente Pastacci incontra il Ministro Lupi

“Nel 2013 le Province hanno destinato 2,1 miliardi di euro per la costruzione, la manutenzione e la messa in sicurezza dei 130 mila chilometri di strade provinciali che gestiscono.  Di queste risorse, 1,2 miliardi sono stati utilizzati  per investimenti, il 50%  del totale delle opere cantierate dalle Province. Ma tra i tagli operati con le manovre economiche e con la spending review e i limiti imposti dal  patto di stabilità interno, la possibilità di investire delle Province si è ridotta drasticamente, con evidenti ripercussioni sia ai danni dei servizi ai cittadini che per l’economia locale. Per questo chiediamo al Ministro Lupi di sostenere nel Governo la nostra richiesta di escludere le spese per gli investimenti in infrastrutture dal patto di stabilità”. E’ la proposta avanzata dal Presidente del’Upi, Alessandro Pastacci insieme al Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, in un incontro avuto con il Ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi.

“I tagli ai bilanci e i limiti del patto di stabilità stanno creando vere e proprie emergenze nelle Province: ormai – hanno detto i presidenti al Ministro – in molte realtà non solo è impossibile assicurare gli interventi urgenti,  ma soprattutto non siamo più in grado di  programmare la manutenzione per i prossimi mesi, a partire dai piani neve per la rete viaria provinciale. In questa situazione da una parte si riducono i servizi ai cittadini, dall’altra aumenta l’ insicurezza e l’impraticabilità della rete stradale, con il rischio di isolare porzioni intere di territorio e delle loro collettività.

C’è bisogno – hanno concluso i Presidenti – di un piano straordinario di investimenti  sulle infrastrutture di comunicazione, che superi i ritardi e la marginalizzazione che ancora persistono in alcune aree del Paese, colmi il gap infrastrutturale che caratterizza il Mezzogiorno e contribuisca fattivamente alla crescita delle competitività”.

 

DAL 6 AL 12 MAGGIO LA SETTIMANA MONDIALE SULLA SICUREZZA STRADALE

Si terrà dal 6 al 12 maggio prossimi la settimana mondiale sulla sicurezza stradale.

Si tratta della Seconda Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale, promossa dalle Nazioni Unite e dedicata quest’anno alla sicurezza dei pedoni. L’evento intende portare l’attenzione su questo tema, attraverso azioni concrete che consentano di raggiungere l’obiettivo definito per il decennio 2011-2020, salvare 5 milioni di vite.

Sul sito www.sicurezzastradale.anci.it  è possibile trovare tutte le iniziative di Anci e Upi, attraverso l’Osservatorio Sicurezza Stradale,  a sostegno dell’evento.

SICUREZZA STRADALE E INVESTIMENTI

“Le proposte presentate oggi dall’ACI sulla mobilità e la sicurezza stradale sono pienamente condivisibili. Occorre rilanciare gli investimenti e scegliere con determinazione la strada della mobilità sostenibile”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, riguardo alle proposte ai candidati alle prossime elezioni presentate oggi dall’ACI.

“Le Province – ricorda Saitta – gestiscono oltre l’80% della rete stradale nazionale, 134 mila chilometri di strade, e su queste concentrano gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza.

Per questo nel nostro Manifesto per il Paese abbiamo ribadito che l’ammodernamento e la messa in sicurezza della rete viaria provinciale, come il completamento delle opere già in essere, sono azioni necessarie che non devono essere bloccate dai vincoli del patto di stabilità interno, ma devono poter essere inserite nelle linee di azione prioritarie del prossimo Governo all’interno di un piano straordinario di investimento sulle infrastrutture di comunicazione.

Mettere in sicurezza le strade, investire in mobilità sostenibile, rendere sempre più efficiente e moderno il sistema viario de Paese – aggiunge Saitta – non solo è indispensabile per garantire alle imprese una rete di infrastrutture che non sia di ostacolo ai commerci, ma è una condizione imprescindibile per il miglioramento della sicurezza stradale. Se vogliamo davvero ridurre i livelli di incidentalità, serve favorire la qualità delle strade e accompagnare l’ammodernamento delle strade con l’incremento delle tecnologie intelligenti. Troppo spesso si dimenticano gli alti costi sociali connessi alla incidentalità”.  

Albi Provinciali delle imprese

In allegato,  le due note inviate al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti in ordine al recepimento del Regolamento comunitario 1071/09 e alle conseguenze sull’attività amministrativa delle Province, cui compete la gestione degli Albi Provinciali delle Imprese.

Documenti allegati:

Pedaggi raccordi autostradali: la Presidenza Upi al Governo

“Le Province non possono che contrastare in ogni modo l’ipotesi di introdurre pedaggi nei raccordi autostradali: un balzello iniquo, sulla cui inapplicabilità, tra l’altro, si è già espresso il Tar. Ribadiamo al Ministro Matteoli la necessità che su questo tema si apra subito un vero dibattito”.

Lo dichiara il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, responsabile per la Presidenza Upi del settore sviluppo economico.

“Sono mesi che chiediamo al Governo di aprire un tavolo di confronto, per discutere, prima di tutto, di come tutelare i cittadini pendolari delle 20 Province che potrebbero essere interessate dai nuovi pedaggi. A partire da Roma, che è davvero un caso emblematico, perché il Grande Raccordo Anulare che si vorrebbe tassare è un’arteria viaria che non interessa solo i pendolari della Provincia, ma i tanti che ogni giorno si recano nella Capitale per motivi di lavoro, di studio, per turismo, da tutta Italia. Ci rivolgiamo in particolare al Ministro Matteoli – conclude Di Giuseppantonio – perché accolga la nostra richiesta e apra il confronto con tutti i soggetti interessati, per trovare soluzioni condivise e rilanciare, piuttosto, il grande tema  della manutenzione e messa in sicurezza delle strade”.

ORGANIZZAZIONE DELLE PROVE D’ESAME PER ASPIRANTI ISTRUTTORI E INSEGNANTI DI SCUOLA GUIDA

Il Ministero delle Infrastrutture fornisce alcune indicazioni utili alla organizzazione delle prove d’esame (quiz patente)  per gli aspiranti istruttori e insegnanti di scuola guida.
In allegato, i documenti.

Documenti allegati:

PROVINCIA DI ANCONA: ARRETRAMENTO DELLA FERROVIA

L’arretramento della ferrovia dalla costa è un progetto ambizioso in cui la Provincia di Ancona crede e lavora da anni. La presidente della Provincia Patrizia Casagrande ha rilanciato il tema durante un incontro con il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, a cui hanno partecipato i tecnici, gli assessori alle infrastrutture delle due Province e l’ingegner Giuseppe Marconi che ne ha firmato il progetto preliminare su incarico della Provincia di Ancona.

“Torniamo sulla questione arretramento della ferrovia, – dichiara la presidente Casagrande, – un progetto al  quale lavoriamo da anni con l’ingegnere Marconi e a cui oggi si aggiunge la Provincia di Pesaro e Urbino. Un progetto infrastrutturale di ampio respiro che potrebbe essere condiviso dalle altre province e dalle altre regioni confinanti, per creare una dorsale adriatica che produrrebbe indiscutibili benefici all’economia dell’intera area. A più riprese ci siamo confrontati con il presidente Matteo Ricci sull’argomento, anche in virtù del fatto che la provincia di Pesaro e Urbino potrebbe destinare all’arretramento l’area laterale all’autostrada che la terza corsia lascia inutilizzata. Lunedì prossimo concorderemo la strategia per muovere, congiuntamente, i passi giusti verso la realizzazione di un’opera che, costituendo il collegamento con il porto, l’aeroporto e l’interporto, sarebbe importantissima per il trasporto merci di Ancona .  L’abbiamo ripetuto più volte, – prosegue Patrizia Casagrande, – la ripresa dell’economia nel nostro territorio passa per le infrastrutture. Peraltro, il lungimirante studio di fattibilità dell’ingegner Marconi mostra molto chiaramente le notevoli potenzialità di un arretramento che non trascura quella sostenibilità richiesta dall’Ue, là dove favorisce l’ideale combinazione ferro/gomma . Liberare la costa dai binari della ferrovia, – conclude, – senza pensare per questo a nuove urbanizzazioni, giova senz’altro alla crescita di tutte le economie locali della costa basate sul turismo. Contiamo molto sul valore di un arretramento che lascerebbe spazio alla creazione di una metropolitana di superficie al servizio dei cittadini, decongestionando il traffico di ingresso nelle città e alleggerendo le emissioni di CO2 ” .

PROVINCE E NORMALIZZAZIONE ALBO AUTOTRASPORTATORI

L’UPI, con riferimento alla nota vicenda della normalizzazione degli Albi provinciali per l’autotrasporto rispetto alla permanenza di imprese prive dei requisiti di legge, ed in particolare privi dei veicoli, ha inviato una nota al Comitato Centrale Albo Autotrasportatori, per sottolineare ancora una volta che  l’attività di tenuta e di verifica da parte delle Province è costante e puntuale.

Le Province, nonostante vengano più volte additate come l’anello debole della catena, non in grado di sostenere l’attività amministrativa connessa alla tenuta degli albi, intendono sottolineare che la verifica della disponibilità dei mezzi è strettamente connessa alla fornitura di elenchi da parte del Comitato Centrale, elenchi spesso forniti in ritardo e non aggiornati, o con errori che implicano un’attività amministrativa di controllo ulteriore alla ordinaria; ciononostante l’attività di cancellazione da parte delle Province sta proseguendo in maniera ordinaria.

La nota dell’UPI viene fornita in risposta ad una circolare inviata a tutte le Province del Comitato Centrale Albo Autotrasportatori con la quale si dichiarava “un pressoché assoluto stato di inottemperanza da parte delle Province” prefigurando “ipotesi di reato riferite ai doveri d’ufficio”.

In allegato, il testo della lettera

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Pedaggi raccordi: le Province chiedono incontro urgente al Ministro Matteoli

“Nonostante il Tar abbia dato ragione alle Province, sospendendo l’applicazione  del pagamento dei pedaggi nei raccordi autostradali, l’Anas ha già dato il via ai lavori per posizionare i sistemi di controllo.
Una decisione che non possiamo che contrastare e su cui chiediamo un incontro urgente con il Ministro delle Infrastrutture Matteoli, per discutere insieme di come tutelare i cittadini pendolari delle 20 Province che potrebbero essere interessate dai nuovi pedaggi”.
Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, ricordando come “proprio grazie all’azione delle Province, il Tar la scorsa estate ha sospeso il provvedimento sui pedaggi, riconoscendone la natura di un balzello non solo ingiusto, ma illegittimo, contrario, tra l’altro, anche alle norme dell’Unione Europea sulla circolazione. Una vera e propria tassa a carico dei pendolari, su tratte di strada, tra l’altro, che meriterebbero piuttosto interventi decisivi di manutenzione e messa in sicurezza.
Confermiamo che la nostra posizione resta quella di chiedere al Governo di rinunciare definitivamente a portare avanti il provvedimento.
Per questo chiediamo al Governo, che si appresta ad adottare un nuovo DPCM nel quale dovranno essere stabiliti modi, termini e tempi di applicazione delle tariffe, di aprire da subito un confronto, per entrare nel merito delle scelte e garantire ai pendolari la libertà di circolazione nelle tratte dei raccordi autostradali senza il pagamento di alcun  nuovo balzello.
Un confronto necessario e urgente, per evitare che le Province si vedano costrette a dovere impugnare anche il nuovo provvedimento di fronte al Tar ”.

SICUREZZA STRADALE: ANCI E UPI PRESENTANO I PRIMI RISULTATI DELL’OSSERVATORIO

“L’operazione avvenuta in accordo tra Anci e Upi ci permette di mettere finalmente in comune i dati in riferimento all’incidentalità sulle strade”.
Lo ha detto il responsabile per la sicurezza stradale dell’Upi, Giovanni Miozzi, Presidente della Provincia di Verona, intervenendo alla conferenza stampa dell’Osservatorio Nazionale della Sicurezza Stradale che si è svolta oggi presso la sede Anci di Roma.
Miozzi, in particolare, per quanto riguarda l’Upi, ha ricordato che “le provincie gestiscono circa 130mila kilometri di rete autostradale, ovvero l’80% del totale. È quindi fondamentale mettere in rete i dati di cui sono in possesso i singoli comuni e provincie  per poterli analizzare e dar vita ad una campagna di informazione sulla sicurezza stradale”. Il presidente della Provincia di Verona ha poi sottolineato come “la sicurezza stradale è innanzitutto cultura sociale” ed è quindi fondamentale agire tramite l’informazione.

SICUREZZA E VIABILITA’: LE PROVINCE SCRIVONO AI MINISTRI MATTEOLI E MARONI

Permettere alle Province di attivare tutti gli strumenti di controllo e le strategie necessarie per presidiare la viabilità locale con strumenti che fungano da deterrenti ai comportamenti scorretti e quindi migliorino la sicurezza stradale. Questo il motivo della la richiesta contenuta in una lettera inviata dal Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, e dal responsabile viabilità Nicolino D’Ascanio, Presidente della Provincia di Campobasso, al Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e al Ministro dell’Interno Roberto Maroni.
Con le modifiche al Codice della strada approvate nel luglio scorso – ricordano i Presidenti nella lettera – sono state introdotte misure che interessano direttamente l’operatività degli enti locali, ed in particolare, si resta ancora in attesa di un decreto attuativo che indicherà le modalità di collocazione ed uso dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo in materia di limiti di velocità. I Presidenti chiedono ai Ministri Matteoli e Maroni un intervento “a che tale decreto possa velocemente essere posto all’esame della Conferenza Stato Città Autonomie locali, per il previsto parere”.  
A confermare l’importanza di questo intervento, un ordine del giorno approvato all’unanimità dall’Assemblea nazionale degli assessori provinciali alla viabilità, nel quale si  ribadisce quanto “appare pericolosamente contrario ai principi di limitazione del rischio incidente l’esclusione di fatto dall’azione di controllo proprio in quelle tratte di strade provinciali che risultano le più critiche sul piano della sicurezza”.

In allegato, il testo della lettera e l’ordine del giorno approvato dagli Assessori alla Viabilità

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