Categoria: Istituzioni e Riforme

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Upi Abruzzo: Di Marco eletto presidente all’unanimità

Antonio Di Marco, Presidente della Provincia di Pescara, è il nuovo presidente dell’UPI Abruzzo. Ad eleggerlo ieri all’unanimità i colleghi delle altre Province, nella riunione che si è svolta ieri presso la sala consiliare di Palazzo dei Marmi. “E’ per me un grande onore ricevere questo attestato di stima e fiducia da parte dei miei colleghi presidenti. Il ruolo che assumo oggi, però, implica grandi responsabilità e un duro lavoro” ha dichiarato Di Marco, che ha poi spiegato il programma che intende seguire. “Sono quattro i punti su cui mi
concentrerò nell’assolvere questo incarico. Il primo riguarda la vera grande sfida dell’Upi Abruzzo, che non
può che essere legata all’attenzionare la ormai prossima legge regionale sul riordino delle Province, affinché sia garantito il futuro lavorativo di tutti i dipendenti degli enti provinciali. Il nostro compito sarà, poi, coinvolgere tutti i parlamentari abruzzesi in modo che il governo stanzi le risorse necessarie che ci permettano di assolvere le tre funzioni rimaste in capo agli enti provinciali: viabilità, edilizia scolastica e ambiente. Ho dichiarato più volte che non è possibile non avere alcuna certezza di cassa e dover andare avanti affrontando, di volta in volta, le emergenze che ci si presentano: occorre programmazione e, per farla, servono fondi sicuri. Il terzo obiettivo che mi prefiggo – ha aggiunto – è quello di elaborare una serie di programmi concordati con i Comuni d’Abruzzo, affinché le Province svolgano di più e meglio il ruolo di prossimità ai territori comunali, pianificando iniziative in sinergia con l’Anci. Infine, credo che sia necessario esercitare la funzione di lobby a Roma, poiché’ il governo deve comprendere che i territori non possono essere lasciati soli. A tal proposito – fa sapere il neo presidente dell’Upi Abruzzo – organizzerò quanto prima una serie di incontri con i parlamentari abruzzesi, con i responsabili dei partiti, con la Regione e con i tecnici, per definire la strada da seguire”.

Valluzzi: Province, cronaca di un fallimento ancora evitabile

“Approvato il rendiconto della Gestione per l’esercizio finanziario 2014 e conseguiti gli obiettivi fissati dal Piano di rientro approvato dalla Corte dei Conti a Febbraio 2014, nonostante un prelievo forzoso di oltre 6 milioni di Euro imposto dallo Stato sulle Entrate proprie dell’Ente”.

Lo dichiara il Presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi all’indomani della seduta consiliare.

“Un Piano di Riequilibrio pluriennale rispettato solo grazie al trasferimento finanziario compensativo della Regione Basilicata per un importo più o meno corrispondente al prelievo forzoso imposto dal Governo.

Potrebbe essere – prosegue Valluzzi – l’ultimo atto di Bilancio rispettoso dei principi di equilibrio e degli impegni assunti, prima di un inevitabile dissesto finanziario indotto dall’ulteriore prelievo di circa 11 milioni di Euro determinato per l’anno 2015 dalla Legge di Stabilità, oltre che dai ritardi e dalle contraddizioni emerse nel trasferimento delle funzioni non fondamentali, ancora tutte a carico delle Province.

La Sezione Autonomie della Corte dei Conti – continua il Presidente – in una puntuale ed impietosa relazione approvata lo scorso 30 Aprile ed inviata a tutto il Parlamento e per conoscenza al Governo, ha dimostrato l’insostenibilità dei tagli e dei prelievi finanziari imposti dallo Stato sulle Entrate delle Province nonché “ il graduale e pressoché diffuso deterioramento della finanza Provinciale, tale da incidere negativamente sulla tenuta degli equilibri anche futuri, di bilancio”.

Insostenibilità che, in concreto, si traduce nella incapacità per gli Enti di assolvere ai loro compiti fondamentali, innanzitutto la gestione delle scuole e delle strade e per alcuni il pagamento degli stipendi al personale.

Basta finzioni riformatrici e dissimulazioni comunicative, i cittadini continuano a pagare le stesse tasse alle Province ma i proventi vengono prelevati in larga parte dallo Stato per altro impiego, non è in discussione il mantenimento in vita di una Istituzione, le Province possono essere cancellate e superate immediatamente purché il Governo e le Regioni decidano in maniera chiara e coerente chi fa cosa e con quali soldi.

Il tempo inesorabilmente scorre – conclude Valluzzi – la candela si sta consumando e le incertezze per dipendenti e servizi essenziali stanno per tramutarsi in un disastro che, benché annunciato, può essere ancora evitato”.

Il Presidente Mottinelli alla Regione Lombardia: non ignorate la specificita’ territoriale della Provincia di Brescia

Dopo aver presentato due proposte di emendamenti al Progetto di legge regionale n. 223 sulla Riforma del Sistema Autonomie della Regione in attuazione della Legge 7 aprile 2015, n. 56, il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, ha scritto in data odierna una lettera indirizzata al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al Presidente del Consiglio, Raffaele Cattaneo, all’Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione, Massimo Garavaglia, al Sottosegretario alle Riforme Istituzionali, agli Enti locali, alle Sedi Territoriali e alla Programmazione, Daniele Nava, ai Capigruppo e a tutti gli Assessori e  Consiglieri bresciani del Consiglio Regionale.

 

«Nella lettera – ha dichiarato il Presidente Mottinelli – oltre a trasmettere la copia dell’Ordine del Giorno con il quale il Consiglio della Provincia di Brescia, nella seduta del 14 maggio scorso, ha approvato all’unanimità i due emendamenti, chiedo ai rappresentanti regionali di accogliere, se condivise,  le nostre proposte in modo da sottoporre all’attenzione del Consiglio Regionale. I due emendamenti, in linea con i contenuti del nuovo Statuto, approvato dall’Assemblea dei Sindaci il 18 Maggio scorso, senza voti contrari, vogliono valorizzare le aree omogenee sub – provinciali, a partire dalla Vallecamonica, come soggetti forti per una gestione di servizi delegati, anche attraverso sperimentazioni che possono essere prototipi per ulteriori rafforzamenti del territorio.».

 

La Provincia di Brescia, dopo la costituzione delle città metropolitane, è la prima in Italia per numero di abitanti, quasi 1, 3 milioni,  è un’eccellenza per quanto riguarda agricoltura, caccia e pesca; ricordiamo che ha più abitanti di sei regioni italiane: Valle d’Aosta, Molise, Basilicata, Umbria, Trentino e Friuli. La sua vastità comprende pianura, valli, laghi, montagne, per un totale di quasi 5mila chilometri quadrati.

 

«Un territorio così ricco e particolarmente significativo – ha concluso il Presidente Mottinelli – dovrebbe mantenere le deleghe all’agricoltura, caccia e pesca.  Per questo, nei prossimi giorni, farò appello anche alle Associazioni Agricole, Venatorie e Piscatorie.

L’auspicio  è che si tenga  anche conto delle nostre valli e delle necessità delle zone di montagna, che meritano tutte  l’attenzione dimostrata per altre realtà, come quella di Sondrio»

 

Province: Assemblea generale straordinaria Upi il 15 maggio a Roma

Rilanciare l’azione politica dell’Associazione, attraverso il massimo coinvolgimento  dei  Sindaci e degli amministratori comunali protagonisti dei nuovi enti di area vasta in linea con la riforma Delrio, stabilire la linea politica dell’associazione per proseguire nel confronto con Governo e Parlamento, riportare all’attenzione del dibattito la gravissima situazione dei servizi ai cittadini, a rischio a causa del prelievo di 1 miliardo che impedirà l’approvazione dei bilanci di previsione 2015, la cui scadenza è imminente, e manderà in dissesto gran parte delle Provincce. 

Queste le ragioni per cui il Presidente dell’Upi Alessandro Pastacci e i  Presidenti delle Upi regionali, nel corso dell’incontro convocato a Roma, hanno deciso all’unanimità di convocare per venerdì 15 maggio a Roma una Assemblea Generale straordinaria dell’Associazione.

“La situazione delle nostre amministrazioni – hanno detto i Presidenti – è drammatica. Non siamo più in grado di garantire la sicurezza nelle nostre strade, che siamo costretti a chiudere con grave danno sia per i cittadini che per le imprese locali.

Tra la riduzione delle risorse e il blocco del patto di stabilità, che ancora ostacola la nostra azione negli investimenti, non abbiamo la possibilità  di intervenire con opere per l’edilizia scolastica e i soldi per la gestione ordinaria –  le spese che vanno dalle bollette elettriche al riscaldamento –  non sono più sufficienti a garantire il regolare svolgimento dell’anno scolastico.

Una situazione, quindi, che  mette in pericolo i territori e lede i diritti dei cittadini.

Per questo il Presidente Pastacci insieme ai Presidenti delle Upi regionali hanno condiviso la necessità di promuovere azioni che rimettano al centro i nuovi enti di area vasta, portando all’attenzione dei cittadini, delle istituzioni e della politica questa situazione drammatica, anche attraverso iniziative unitarie nazionali”.

 

Dal Consiglio Provinciale di Potenza via libera alla nuova dotazione organica dell’ente

Il Consiglio Provinciale di Potenza, all’unanimità, su proposta del Presidente ha proceduto alla individuazione del personale in soprannumero definendo, tra le prime amministrazioni in Italia l’articolazione della dotazione organica del personale per lo svolgimento delle funzioni fondamentali.
L’individuazione del personale in soprannumero costituisce adempimento obbligatorio che l’Ente guidato dal presidente dell’UPI Basilicata Nicola Valluzzi ha adottato nel rispetto delle previsioni statuite dalla legge di stabilità 2015, in  attuazione della specifica intesa definita con le OO.SS in delegazione trattante a seguito di un intenso e responsabile lavoro.

Il provvedimento approvato in data odierna dal Consiglio individua in 335 unità lavorative il personale in soprannumero, appartenenti agli  uffici preposti alla gestione delle funzioni non fondamentali.
Del personale soprannumerario, 113 unità afferiscono al settore Formazione, 92 al Mercato del Lavoro e 20 appartenenti al Corpo di Polizia provinciale. La Formazione, stante l’attuale previsione di riordino, dovrà essere attestata alla Regione mentre le altre due competenze saranno avocate direttamente dallo Stato.

Sono previsti, inoltre, 113 prepensionamenti fino alla data del 31/12/2016 fra la generalità delle funzioni storicamente attribuite alla competenza delle Province, per i quali l’Ente dovrà continuare  a pagare gli stipendi fino a maturazione dei requisiti.

Pertanto, la nuova articolazione della dotazione organica dell’ente provinciale di area vasta che dovrà occuparsi di strade, scuole e ambiente, prevede 263 dipendenti a fronte degli attuali 654.
Dovranno essere infine oggetto di ricollocazione presso altre Amministrazioni pubbliche, prevalentemente Regione Basilicata 44 dipendenti provinciali.

Fin qui – ha concluso il Presidente Valluzzi – il formale rispetto da parte della Provincia di Potenza degli obblighi previsti dalla L. 190/2014 resta purtroppo indeterminato il termine della concreta attuazione del riordino delle funzioni non fondamentali, che fin quando non saranno avocate o attestate dalla Stato e dalla Regione ad altro soggetto istituzionale continueranno ad essere svolte dalla Province senza risorse e con una inevitabile prospettiva di squilibrio finanziario del bilancio dell’ente.
I tagli ed i prelievi forzosi imposti dalle varie spendig review degli ultimi anni alle province rendono non più sostenibile il pagamento regolare degli stipendi per l’intera annualità a tutti i dipendenti, men che meno l’assolvimento dei compiti istituzionali fondamentali su strade e scuole.
E’ inderogabile l’immediata assunzione di responsabilità di Stato e Regioni per l’attuazione della riforma Delrio.

Riordino Province Puglia, Gabellone “Irresponsabile Regione, si fa commissariare su riforma Province”

“Preoccupa enormemente per il futuro stesso delle province l’ultimo rinvio della Commissione Regionale chiamata a pronunciarsi sull’approvazione del Disegno di Legge sul Riordino delle Funzioni degli enti su scala Regionale, saltato anche oggi a Bari per una richiesta di rinvio avanzata da SEL e accolta dal voto del PD. La sola opposizione dei consiglieri di centrodestra non ha consentito che questo Disegno di Legge venga approvato e possa andare in aula domani, data dell’ultimo Consiglio Regionale della Puglia. All’orizzonte non vi saranno altri appuntamenti deliberativi in aula in coincidenza con la fine della Legislatura.

Il Governo Vendola, dunque, ha scelto in maniera irresponsabile di non interessarsi delle funzioni e dei poteri delle province o del loro incerto futuro. Non è riuscito a provare il minimo interesse per quasi 6 mesi, abbandonando le istituzioni al loro destino. Starà al Governo Renzi e al Dipartimento del Ministero delle Regioni, come già minacciato nei giorni scorsi, applicare ora il commissariamento dei poteri della Regione in questa materia, mentre nel frattempo ogni condizione di fragilità e di precario equilibrio finanziario degli enti pugliesi si potrà definitivamente complicare, uccidendo le province”  .

 

Sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica apre il portale per la ricognizione dei posti da destinare alla ricollocazione del personale delle Province coinvolto nei processi di mobilità

E’ in linea l’applicativo a supporto delle procedure di mobilità del personale. L’applicativo consente di acquisire dalle amministrazioni pubbliche la disponibilità di posti, tenendo conto delle risorse finanziarie destinate, per gli anni 2015 e 2016, alle assunzioni di personale a tempo indeterminato, al netto di quelle finalizzate all’assunzione dei vincitori di concorsi pubblici, ed è realizzata secondo le indicazioni derivanti dalla:

  • Circolare 1/2015 del Ministro per la semplificazione e pubblica amministrazione e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie adottata, per attuare i processi di mobilità del personale degli enti di area vasta, ai sensi dell’articolo 1, commi 424 e 425, della legge di stabilità 2015;
  • Estensione prevista per il personale della Croce rossa italiana, ai sensi dell’articolo 7, comma 2-bis, del d.l. 192/2014, convertito dalla legge 11/2015.

L’applicativo è raggiungibile all’indirizzo http://www.mobilita.gov.it.

La prima fase avviata prevede una scheda di rilevazione per inserire, entro il 13 aprile 2015, le informazioni relative a:

  • A) dotazione organica
  • B) unità di personale a tempo indeterminato e a tempo determinato
  • C) unità di personale cessato nel 2014
  • D) previsioni di cessazione per l’anno 2015 e l’anno 2016
  • E) numero di posti destinato ai vincitori collocati nelle graduatorie vigenti di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato di ciascuna amministrazione

Nei prossimi giorni saranno rese accessibili altre funzionalità necessarie per l’inserimento dei dati relativi alla programmazione completa dei fabbisogni delle amministrazioni interessate con riferimento ai rispettivi ordinamenti.

Le amministrazioni, per poter accedere al sistema, dovranno registrarsi sull’applicativo al fine di ottenere le apposite credenziali di accesso che saranno inviate via mail all’indirizzo del referente individuato dell’amministrazione.

Per informazioni ed assistenza si potrà contattare il desk tecnico attraverso il numero telefonico 06/82888.782 dalle ore 9:30 alle ore 13:30, oppure scrivere ai seguenti indirizzi di posta elettronica [email protected] e [email protected]

Eventuali quesiti di carattere normativo potranno essere indirizzati al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected]

Provincia di Reggio Emilia, mobilità interna. Domande fino al 2 aprile

Nuova seduta, ieri a Palazzo Allende, del Tavolo di coordinamento e confronto sulle dinamiche occupazionali e il riordino delle Province promosso dal presidente Giammaria Manghi d’intesa con i sindacati. Nel corso dell’incontro, oltre al presentare il nuovo segretario  generale Alfredo Luigi Tirabassi, il presidente Manghi ha fornito gli ultimi aggiornamenti sullo stato di avanzamento dell’applicazione della Legge Delrio, con particolare riferimento al decreto del primo marzo con il quale, come richiesto dalla Legge di stabilità 2015, è stata ridotta del 50% la spesa di personale (portata a 7 milioni 573.455,98 euro) e al decreto che dovrebbe essere adottato entro il 31 marzo relativamente alla definizione della pianta organica definitiva dell’ente.

I vari Servizi – erano presenti all’incontro anche le dirigenti Loredana Dolci (Risorse umane) e Claudia Del Rio (Bilancio) e la responsabile della trasparenza Angela Ficarelli – hanno fornito diversi dati ai sindacati, in particolare per quanto riguarda le richieste di mobilità interna avanzate dai dipendenti (12), i nulla-osta richiesti dal personale per procedure di mobilità esterna nel corso del 2014 (19) e del 2015 (18), il numero effettivo dei comandi presso altri enti concessi nel 2015 (7 a tempo indeterminato e 1 a tempo determinato).

Il presidente ha quindi aggiornato i sindacati sui fabbisogni di personale espressi dai Comuni del territorio provinciale: con i 20 richiesti dal Comune di Reggio, il totale è salito a 90, anche se Manghi ha chiarito di aver comunicato ai presidenti delle Unioni che si è deciso di non dar luogo a mobilità verso altri enti, al momento, fino al 31 marzo e comunque non prima di aver appreso di quali funzioni l’ente si dovrà occupare nella nuova veste. Ciò non riguarda, invece, l’istituto del comando.

“Mi pare che i sindacati abbiano giudicato positivamente il confronto, che continua da parte nostra a essere improntato su trasparenza e disponibilità”, commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, aggiungendo che – d’intesa con gli stessi sindacati –  “si è convenuto sulla necessità di fissare un termine temporale massimo per i dipendenti che volessero presentare richiesta di mobilità interna ad altra Unità operativa  o ad altro servizio”.

Oggi, a tutti a tutti i dipendenti a tempo indeterminato, è stata dunque comunicata la possibilità di presentare domanda di mobilità interna (da inviare all’Ufficio personale) entro il prossimo 2 aprile. Ai fini dell’accoglimento della domanda sarà tenuta in considerazione, oltre alla competenza e professionalità del dipendente rispetto alle funzioni dell’Unità operativa in cui chiede il trasferimento, la possibilità che, nell’ufficio di provenienza del richiedente, il servizio svolto possa comunque essere riorganizzato per sostituire la persona che chiede la mobilità. Tali valutazioni saranno svolte dal dirigente delle Risorse umane, Loredana Dolci, e dai dirigenti dei servizi coinvolti dalla mobilità, con la sovraintendenza del segretario generale  Alfredo Luigi Tirabassi.

Nel corso dell’incontro il presidente Manghi ha inoltre comunicato che il prossimo Tavolo di concertazione istituzionale tra Regione e Province si  terrà venerdì 27 marzo alle ore 13.

 

LEGGE DELRIO: ANCI-UPI, BENE PORTALE PER CENSIMENTO POSTI DA COPRIRE PER PROVINCE E CITTA’ METROPOLITANE

Solo attraverso adeguati strumenti, che consentano il rispetto dei tempi di attuazione della legge Delrio, e’ possibile dare le giuste garanzie agli Enti locali e al personale. Per questo motivo, il segretario generale dell’ANCI ed il Direttore dell’UPI, Veronica Nicotra e Piero Antonelli, apprezzano il lavoro che ha portato alla pubblicazione, sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica, del portale per il censimento dei posti disponibili per la Mobilita’ del personale di Province e Citta’ metropolitane.

Garantire che ciascun  attore istituzionale protagonista del processo di attuazione della legge Delrio proceda nei tempi stabiliti, significa salvaguardare la funzionalita’ complessiva degli enti e la possibilita’ di assicurare i servizi, nonche’ salvaguardare i percorsi di tutela del personale previsti dalla legge.

Infatti, per la  pratica applicazione e poi riuscita della procedura di mobilita’ e’ necessario, come e’ evidente, operare  l’individuazione del personale in sovrannumero. Solo tale operazione consentira’ l’incrocio fra i fabbisogni assunzionali delle Pa, e quindi la concreta applicazione dei risultati del censimento e l’operativita’ del sistema del Dipartimento della Funzione pubblica.

Le Citta’ metropolitane e i nuovi enti di area vasta, anche e soprattutto per salvaguardare il personale, stanno gia’ lavorando per rispettare la scadenza di legge. E’ auspicabile che anche le Regioni procedano con rapidita’ all’approvazione delle leggi di riordino delle funzioni, ed e’ necessario che sia portato a compimento nelle prossime settimane il lavoro degli Osservatori regionali.

La Provincia di Barletta Andrai Trani adotta il regolamento per la trasparenza

Col voto unanime dell’intera assemblea, il Consiglio provinciale ha approvato nella giornata di ieri il Regolamento per l’accesso agli atti ed ai documenti amministrativi.

«La Provincia si conferma modello di trasparenza e rispetto dei diritti dei cittadini – ha commentato il Presidente della Provincia di Barletta – Andria – Trani Francesco Spina -. Quello approvato col parere unanime del Consiglio provinciale è un provvedimento all’insegna della trasparenza nella gestione della cosa pubblica, attraverso il quale garantiremo a tutti i cittadini l’esercizio del diritto all’informazione ed all’accesso di tutte le attività svolte dall’ente».

Il Regolamento disciplina le misure organizzative per l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi formati dalla Provincia o comunque da essa stabilmente detenuti, assicurandone la più ampia modalità di accesso in ossequio al principio di trasparenza e di efficienza dell’attività amministrativa dell’ente.

Secondo quanto previsto dal provvedimento, inoltre, l’accesso agli atti amministrativi potrà avvenire anche in forma telematica.

«Amministrare un ente pubblico significa operare nel pieno rispetto dei principi di legalità, onestà e trasparenza – ha affermato il Presidente Spina -. Ed è un nostro dovere, morale oltre che previsto dalla legge, mettere i cittadini nelle condizioni di sapere come vengono gestite le risorse pubbliche».

La funzione di assistenza tecnico-­amministrativa nel rapporto tra Comuni e “nuove” Province

Pubblichiamo il dossier redatto da Nicola Melideo in occaisone di una giornata formativa dell’Accademia per l’autonomia riguardo agli aspetti innovativi connessi con la nuova funzione di assistenza tecnico amministrativa delle Province nel raqpporto con i Comuni dle territorio.

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Ecco il nuovo Statuto della Provincia di Pisa

Pubblichiamo in allegato il nuovo statuto della Provincia di Pisa, prima tra le Proivnce toscane ad avere approvato il testo base dell’organizzazione dell’ente.
 “Abbiamo elaborato uno Statuto  semplice e leggibile che, aderente alla legge Delrio, mostra due elementi di spicco – ha dichiarato Il Presidente Marco Filippeschi – uno di natura politico-territoriale, perché abbiamo inserito nell’identità della nuova Provincia la promozione delle politiche di area vasta. Un carattere che vorremmo fosse presente anche negli Statuti che verranno approvati dalle altre Province dell’area costiera, facendoli  convergere in modo da dare una forte impronta interprovinciale ad alcune politiche, come quelle infrastrutturali o economico-ambientali. L’altro elemento è l’attenzione particolare al ruolo dei dirigenti, ai quali è attribuita una nuova funzione di impulso e di grande responsabilizzazione per le future attività dell’ente.”

In allegato, il nuovo statuto della Provincia di Pisa

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