Categoria: Istituzioni e Riforme

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Riforme costituzionali: l’Upi incontra il Sottosegretario Pizzetti

“Nei passaggi in Senato, la riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi sul Titolo V, che prevedeva una netta ridefinizione dei ruoli di Stato, Regioni ed Enti locali per ridurre la spesa pubblica e i contenziosi, è stata profondamente cambiata ed il rischio è che invece che consegnare ai cittadini un apparato pubblico meno costoso,  si moltiplichino i centri di spesa e aumentino i contenziosi tra Stato e Regioni in  Corte Costituzionale”.

Lo ha detto il Presidente dell’Upi, Alessandro Pastacci, incontrando oggi il Sottosegretario al Ministero delle Riforme Costituzionali e ai rapporti con il Parlamento, Luciano Pizzetti.  “Il nuovo testo all’esame del Senato – ha sottolineato Pastacci – prevede tra le norme finali  la conferma della competenza legislativa statale sugli enti di area vasta. E’ di certo una prima garanzia,  ma rispetto alla stesura iniziale del Governo, che confermava all’articolo 117 l’ordinamento dell’area vasta in capo allo Stato, questa nuova versione rischia di essere troppo debole, e tale da aprire nuovi contenziosi tra Stato e Regione sull’attribuzione delle funzioni e anche sulla disciplina elettorale delle Province.  Ogni Regione finirebbe per decidere in maniera autonoma come erogare i servizi, lasciando il via libera alla possibilità di creare gli ennesimi enti strumentali e società regionali su cui ormai è unanime la critica. Una condizione che non solo non è accettabile dal punto di vista di una chiara e coerente organizzazione dei servizi ai cittadini, ma che è in netto contrasto sia con l’obiettivo della riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi che con la riforma delle Province e delle Città metropolitane avviata con la Legge Delrio, che in questo modo verrebbe definitivamente interrotta ancor prima di partire. Per questo – ha detto il Presidente dell’Upi consegnando al Sottosegretario Pizzetti, una proposta emendativa all’articolo 117– chiediamo al Governo di riaffermare nell’iter parlamentare della riforma costituzionale, la necessità di una normativa di riferimento nazionale per gli enti di area vasta che eviti la creazione di modelli diversificati da Regione a Regione, garantendo, come previsto in  tutti gli altri stati europei, la copertura costituzionale di questi enti la cui competenza ordinamentale deve restare in capo allo Stato”. 

 

 

AL VIA LE CITTA’ METROPOLITANE:INCONTRO ANCI E UPI PER ATTUAZIONE AL MEGLIO

Avviare un percorso per supportare gli amministratori comunali interessati al processo che porterà all’elezione dei consigli delle città metropolitane. E’ quanto hanno stabilito il Presidente dell’Anci, Piero Fassino, e il Presidente dell’Upi, Alessandro Pastacci, al termine del primo  incontro tra i sindaci delle Città metropolitane e i presidenti di provincia interessati ,che si è svolto oggi, presso la sede ANCI di Roma. Un impegno che segue il percorso stabilito dal recente protocollo d’intesa siglato da Anci e Upi per supportare e accompagnare   l’attuazione della Legge 56/14 di riforma delle Province e delle Città metropolitane.

“Nei prossimi giorni – hanno stabilito i due Presidenti – sarà inviata a tutti gli enti interessati una bozza di statuto elaborata dall’ANCI e un vademecum con la relativa documentazione sulle procedure elettorali elaborato dall’UPI, in modo da supportare gli amministratori in vista delle elezione dei consigli metropolitani che si svolgeranno il prossimo 28 settembre  e della successiva approvazione degli statuti metropolitani da parte delle conferenze metropolitane”. I Presidenti hanno ribadito la necessità di rispettare i tempi e le scadenze previste dalla legge.

Unanime l’allarme lanciato da presidenti di provincia e sindaci rispetto alla necessità di assicurare nell’immediato  la continuità dei servizi oggi gestiti dalle Province in vista del concreto avvio delle Città metropolitane. “In questa prospettiva – hanno ribadito Fassino e Pastacci – è essenziale che sia effettuata una “due diligence” sui bilanci provinciali, per verificare gli equilibri finanziari e il rispetto del patto di stabilità 2014, a seguito dei tagli intervenuti e di congelare almeno fino al 30 settembre, il termine entro il quale il Governo dovrà effettuare concretamente i tagli ai bilanci. Come è urgente – hanno aggiunto –  che sia abrogata la norma sulla gestione provvisoria dei bilanci delle Province,  al fine di garantire l’assolvimento dei servizi essenziali e delle funzioni istituzionali”.

E’ opportuno che anche a livello territoriale la gestione di questa fase avvenga congiuntamente e con il massimo coinvolgimento dei sindaci metropolitani e che sia rispettosa dei principi generali di sana gestione.

I Presidenti di Anci e Upi hanno concluso con l’esigenza di rilanciare la completa definizione del quadro normativo in ordine al finanziamento delle Città metropolitane. 


RIFORME COSTITUZIONALI

Da lunedì 14 luglio ore 11 inizierà l’esame in Aula al Senato del disegno di legge costituzionale 1429, nella versione approvata dalla prima Commissione.

 

Questo il calendario dell’Aula del Senato:

 

Lunedì 14 luglio (11-22) – Martedì 15 luglio (9.30-13.30) – (16-21) – Mercoledì 16 luglio (9.30-13.30) – (16-21) – Giovedì 17 luglio (9.30-13.30) – (15)

 

Gli emendamenti al ddl Cost. n. 1429 e connessi (Riforma costituzionale) dovranno essere presentati entro le ore 13 di martedì 15 luglio.

Si allega la lettera del Presidente Pastacci a tutti i Senatori con la proposta emendativa Upi 

 

In allegato:

  1. AS 1429A – Disegno di Legge di riforma costituzionale approvato in prima commissione
  2. Scheda sull’ Iter parlamentare della riforma del Titolo V cost. e gli enti di area vasta
  3. Lettera Upi con emendamenti
  4. Lettera ANCI –UPI con emendamento
Documenti allegati:

BILANCI PREVISIONALI RINVIATI AL 30 SETTEMBRE

Via libera al rinvio al 30 settembre dei bilanci previsionali 2014 per Comuni e Province.

Riforma Province: Anci e Upi al Ministro Lanzetta

Anci e Upi considerano positiva la determinazione del Governo, espressa oggi dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Maria Carmela Lanzetta, a definire  entro la fine del mese il  decreto sul riordino delle funzioni delle nuove Province e delle Città metropolitane, previsto dalla  Legge 56/14,  e confermano piena disponibilità a collaborare e ad essere parte attiva di una  riforma che intendono contribuire ad attuare.  Per questo, in vista della definizione dell’accordo in Conferenza Unificata,  Anci e Upi hanno predisposto un documento unitario di proposte, inviato oggi al Governo, nel quale si sottolinea l’importanza dell’accordo sulle funzioni, un atto che secondo,  le due Associazioni, deve essere l’occasione per riordinare e semplificare il sistema di governo dei territori e che per questo deve essere colta da tutte le istituzioni, in primo luogo dalle Regioni. Obiettivo del riordino deve essere il superamento delle logiche di accentramento e l’assegnazione di tutte le funzioni amministrative in capo ai Comuni, alle Città metropolitane e alle Province, ricomponendole in modo unitario in capo ad un unico livello istituzionale le per salvaguardare l’integrità di funzionamento degli enti, l’organizzazione del lavoro, l’efficienza dei servizi, e l’equilibrio finanziario. Equilibrio che può essere assicurato, scrivono nel documento Anci e Upi, solo se la riforma sarà accompagnata dalla garanzia della certezza di disponibilità di risorse adeguate. Quanto alle Città metropolitane, vera innovazione della riforma, Anci e Upi chiedono nel documento di assegnare a questi nuovi enti tutte quelle funzioni necessarie a rafforzarne adeguatamente la vocazione allo sviluppo  economico territoriale. Sarebbe grave, sottolineano Anci e Upi nel documento,  se il riordino delle funzioni, si traducesse invece nella creazione di ennesimi enti, consorzi e società, perché si tratterebbe di una vera e propria sconfitta per tutto il sistema di governo territoriale.

In allegato il documento unitario inviato al Governo

Documenti allegati:

Il Direttore dell’Upi al Convegno Anci sulle Province

La grande innovazione della riforma Delrio è rappresentata dalla nascita delle Città metropolitane. Ma questa innovazione non può tradursi nell’abbandono delle comunità al di fuori delle grandi aree urbane”. Lo ha detto il Direttore del’Upi Piero Antonelli, nel suo intervento al convegno Anci “I Comuni alla guida delle Province”. “L’ente di area vasta – ha sottolineato – serve a garantire lo sviluppo equilibrato di tutto il Paese. I Sindaci dei Comuni al di fuori delle grandi aree urbane -ha concluso Antonelli – hanno la responsabilità di assicurare l’attenzione necessaria all’Italia dei territori e dei piccoli Comuni”.

In allegato, le slides illustrate dal Direttore rispetto alle prospettive e alle criticità dell’attuazione della legge 56/14.

Documenti allegati:

Elezioni di secondo grado dei consigli metropolitani, dei presidenti delle province e dei consigli provinciali nelle regioni a statuto ordinario.

La Circolare inoltre che domenica 28 settembre 2014 ci sarà l’elezione di secondo grado dei consigli metropolitani, dei consigli provinciali e dei presidenti di provincia.

La circolare inoltre chiarisce:

  • che le Province sono enti competenti per l’organizzazione delle consultazioni elettorali;
  • quali sono le indicazioni per attuare le disposizioni sulla ponderazione del voto di secondo grado;
  • che sono eleggibili a consigliere provinciale e a presidente di Provincia anche tutti i consiglieri provinciali, tra cui i presidenti, delle Province i cui organi siano scaduti tra la fine del 2011 e il 2014 purché gli amministratori fossero in carica al momento della scadenza.

Documenti allegati:

Province: Di Giuseppantonio al Convegno Anci

 “I mesi che abbiamo davanti, fino alla definitiva trasformazione delle Province in nuovi Enti guidati dai Sindaci, si preannunciano davvero impegnativi, sia sul fronte dell’attuazione della legge di riforma delle Province sia nel confronto con Governo e Parlamento. Le Province e i Comuni sono impegnati insieme per dare piena attuazione alla Legge, ma servono interventi per evitare che i tagli ai bilanci compromettano l’avvio dei nuovi enti”. Lo ha detto il Vice Presidente dell’Upi, Enrico Di Giuseppantonio, intervenendo al convegno promosso dall’Anci “I Comuni alla guida delle Porvince”. Diversi i nodi evidenziati dal Vicepresidente “ L’attuazione della Legge – ha detto – non può prescindere dall’accordo sulle funzioni con le Regioni: è evidente che questo accordo è l’occasione per il Paese di cogliere una grande opportunità: quella di riuscire a mettere ordine tra chi gestisce le funzioni di governo territoriali. Alle Regioni chiediamo con forza di cogliere l’importanza di questa opportunità, perché è l’occasione per avviare la semplificazione degli enti locali, ricomponendo tutte le funzioni in capo agli enti che possono gestirle al meglio. Se invece l’operazione si dovesse tradurre nella creazione di ennesimi enti, consorzi e società, sarebbe davvero una sconfitta per tutto il sistema di governo territoriale. Ma il tema dello stato della finanza provinciale è una vera emergenza. Dobbiamo assicurare ai sindaci che governeranno le Province bilanci solidi e in grado di garantire i servizi essenziali. Con i nuovi tagli imposti dalla spending review non saremo in grado di farlo: il rischio e’ che con l’autunno saremo costretti a chiudere tratti di strada perche’ non saremo in grado di togliere la neve, o che non riusciremo a riaprire le scuole a settembre. Ne abbiamo discusso più volte con il Governo, proponendo di avviare,  una analisi della sostenibilità finanziaria dei bilanci delle Province rispetto all’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese. Questo permetterebbe di comprendere la reale capacità degli enti di sostenere i tagli, a fronte delle funzioni che dovranno gestire con la Legge 56/14.  Sono certo che su questi temi Anci e Upi potranno lavorare insieme in una forte azione unitaria per affrontare e portare a termine questi processi e riaffermare il ruolo centrale delle autonomie locali nel sistema paese.  Abbiamo davanti uno nuovo, importante, scoglio da superare – ha poi concluso –  rappresentato dalla riforma costituzionale. Il ruolo dei Sindaci nell’affermare l’importanza delle nuove Province al servizio dei Comuni per il governo dei territori sarà essenziale per confermare la necessità del mantenimento dell’ente di area vasta nel quadro istituzionale del Paese

Riforme: l’Upi al Convegno Censis sulle Province

“Lo studio presentato oggi dal Censis, che negli ultimi anni è stata tra le pochissime voci che ha levato forti critiche contro le campagne mediatiche e politiche ai danni delle istituzioni provinciali, conferma la necessità di un ente di governo di area vasta nel sistema istituzionale del Paese. E conferma anche la superficialità con cui il tema dell’abolizione delle Province è stato affrontato”.  Lo ha detto il Presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, intervenendo oggi  come rappresentante della Presidenza Upi all’incontro promosso dal Censis “Il vuoto dell’assetto territoriale” nell’ambito delle iniziative  “Mese sociale – I vuoti che crescono” del Centro ricerche. “Oggi, con questa ricerca, si torna ad aprire un confronto serio e meticoloso che analizza il sistema sociale, economico e politico del Paese, a partire dai territori, valutando gli effetti che le riforme sulle Province potrebbero avere. E’ evidente – ha sottolineato Baccelli – che  la vera questione da affrontare, quando si avviano riforme di questa portata, non è tanto e solo come ‘smantellare’ l’esistente, quanto piuttosto quali modelli alternativi produrre, altrimenti si rischia di creare quel vuoto su cui oggi il Censis lancia l’allarme. E’ un monito importante, che deve essere considerato soprattutto dal Parlamento, impegnato in una riforma costituzionale che, nell’ultima stesura, cancella completamente l’area vasta. Ma la dimensione territoriale provinciale – ha sottolineato il Presidente – rimane centrale nel Paese, perché il Paese, come emerge anche in questa ricerca Censis, è organizzato e si articola su area vasta:   popolazione, imprese e servizi, sistemi economici e lavorativi si muovo all’interno dell’area provincia. Se dunque si vuole evitare di produrre quel “vuoto dell’assetto territoriale” che oggi la ricerca Censis porta all’attenzione, è necessario che prima di tutto i Sindaci, che possono diventare i protagonisti della governance del territorio, guardino alle nuove Province come ad una opportunità e ad un valore aggiunto,  sfruttando a pieno le potenzialità di questi enti, in grado di mettere a rete servizi e politiche territoriali. Mi auguro – ha concluso Baccelli – che una volta “uccise” le Province come istituzioni, si salvino le province come territori, aree essenziali nel sistema economico e politico italiano per continuare a garantire lo sviluppo territoriale e i servizi essenziali a tutti i cittadini, non solo nei grandi Comuni ma anche nelle piccole comunità”.

Dipartimento Funzione Pubblica: parere sulla scadenza dei contratti ed incarichi ex articoli 90 e 110 d.lgs.267/2000 a seguito dell’entrata in vigore della legge 56/2014

Pubblichiamo il parere del Dipartimento della Funzione Pubblica in merito ai possibili atti da adottare in ordine ai rapporti di lavoro instaurati ai sensi degli articoli 90 e 110 d.lgs. 267/2000 in considerazione delle disposizioni introdotte dalla recente legge 56/2014.

Documenti allegati:

Riforme Enti locali: Anci e Upi siglano protocollo per massima integrazione delle Associazioni

Un protocollo d’intesa per affermare un percorso di massima integrazione delle associazione delle autonomie locali per il supporto delle politiche associative di  Comuni, Città metropolitane e Province:  è questa la sfida che il Presidente dell’Anci, Piero Fassino, e il Presidente dell’Upi Antonio Saitta, hanno deciso di  cogliere, avviando un percorso che porterà all’integrazione delle associazioni di rappresentanza delle autonomie locali.

“La sfida della semplificazione delle istituzioni e della pubblica amministrazione lanciata dal Governo – commentano i due Presidenti – deve vedere in prima linea le associazioni di rappresentanza degli enti locali. Comuni, Città metropolitane e Province, che escono completamente innovate dalle ultime leggi approvate in Parlamento, prima fra tutti la cosiddetta Legge Delrio, hanno bisogno di una forte azione unitaria per affrontare e portare a termine questi processi e riaffermare il ruolo centrale delle autonomie locali nel sistema paese. La nostra è una scelta determinante – affermano i Presidenti – che può rappresentare un modello da mostrare  con orgoglio anche agli altri Paesi europei, dove il dibattito sulle riforme degli enti locali è appena iniziato”.

Il percorso di integrazione delle due associazioni avviato con la sottoscrizione da parte del Presidente Piero Fassino e del Presidente Antonio Saitta del protocollo, che detta le modalità attraverso cui attuare l’integrazione,  prevede ulteriori passaggi significativi in occasione delle prossime Assemblee di Upi e Anci.

Antonio Saitta Assessore alla Sanità della Regione Piemonte

L’ufficio di Presidenza dell’Upi esprime vive congratulazioni ad Antonio Saitta, appena nominato Assessore alla Sanità della Giunta Chiamparino per la Regione Piemonte. Nel suo prezioso lavoro alla guida dell’Unione delle Province d’Italia  in questi ultimi due anni si è dimostrata la sua determinazione, la rettitudine, la lealtà, la grande passione politica di amministratore al servizio dei cittadini. Doti che saranno fondamentali in questo nuovo incarico. A lui le congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro da tutta l’Unione delle Province d’Italia.

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