Categoria: Istituzioni e Riforme

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Caos Province, il Vice presidente dell’Upi, Angelo Vaccarezza

“Se non fosse una tragedia sarebbe quasi una comica e si sta avverando quello che noi avevamo detto qualche tempo fa. Con la mancata conversione del decreto sul riordino si apre una fase di incertezza e confusione che francamente non ci voleva. Bisogna trovare subito una soluzione nella Legge di stabilità : deve essere abrogato l’art. 23 del decreto Salva Italia e devono essere restituite alle Province le funzioni previste dalla spending review”. Lo dichiara il Vice Presidente Vicario dell’Upi, Angelo Vaccarezza, Presidente della Provincia di Savona.

 “Sulle Province è stato fatto un gran pasticcio – sottolinea Vaccarezza –  a partire dal Salva Italia, una norma giudicata  anticostituzionale, che ha tolto tutte le funzioni a questi enti. Per questo nella spending review il Governo aveva fatto un passo indietro, restituendo alle province la gestione delle scuole, 5000 istituti superiori, dei 125 mila chilometri di strade, della difesa del suolo e della programmazione territoriale, con un ruolo primario nel governo dei territori e risorse proprie. Ma ha legato la norma al percorso di accorpamento a livello territoriale. Caduto il riordino, siamo al caos, e sono a rischio servizi essenziali ai cittadini. Per questo ora l’unica soluzione – conclude il Presidente Vaccarezza –  è abrogare con la Legge di stabilità l’articolo 23 del decreto Salva Italia, dimezzando il taglio ai bilanci previsto per le Province. Solo così potremo continuare a garantire i servizi”.

 In allegato, l’articolo del Vice Presidente Vaccarezza pubblicato oggi su “La Stampa”

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Tagli ai bilanci delle Province. Il Presidente dell’Upi chiede incontro al Presidente della Repubblica

Un appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, perché permetta alle Province di spiegare, dati alla mano,  le ragioni dell’allarme drammatico per i tagli ai bilanci lanciato dall’Upi e il rischio che siano compromessi i servizi essenziali ai cittadini,  a partire dalla gestione delle scuole superiori alla manutenzione e messa in sicurezza delle strade provinciali.

Questo il contenuto di una lettera inviata dal Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, con la quale si chiede un incontro urgente al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

“Ci siamo rivolti al Presidente della Repubblica  – spiega il Presidente Saitta – perché siamo certi che troveremo in lui l’attenzione e la sensibilità che su questi temi ha sempre mostrato.  Questi tagli sono ingiusti – prosegue il Presidente dell’Upi – e sono impossibili da sopportare per il bilanci delle Province. Tanto più che, proprio le Province stanno dando un contribuito significativo al risanamento dei conti pubblici dello Stato, portando a termine  il processo di riordino che , a detta del Ministro Giarda, varrà un risparmio di 500 milioni nel 2013. Abbiamo fatto appello al Parlamento, sia nelle sedi istituzionali che attraverso gli organi di stampa, perché  si arrivi all’approvazione, con le opportune modifiche, del decreto legge 188, così da potere avviare nel 2013 il processo di riordino delle Province e la riforma dell’amministrazione periferica dello Stato. 

Ma vogliamo ricordare che le Province si occupano di servizi che hanno un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini,  perché consentono di assicurare agli studenti scuole sicure e accoglienti, di mantenere le strade sicure e praticabili, di mettere in campo interventi a tutela dell’ambiente e al contrasto del dissesto idrogeologico.

Questi servizi, se non si interviene a dimezzare il taglio di 1,2 miliardi imposto dalle manovre economiche, oggi rischiano di essere fortemente compromessi”.

 

Lettera del Presidente dell’Upi Antonio Saitta su Il Corriere della Sera

Ecco il testo della lettera pubblicata oggi a pagina 13 de Il Corriere della Sera

“Dopo anni di inutili dibattiti sul ruolo e sul futuro delle Province, dettati dalla spinta propagandistica e portati avanti all’insegna di vuoti slogan, oggi il Parlamento si trova a potere discutere di un provvedimento che, partendo dal riconoscimento della necessità delle Province nel sistema di governo del Paese, ne prevede un riordino e una razionalizzazione. Un percorso di riforma che, è bene ricordarlo, è stato avviato proprio a partire da una proposta presentata al Governo da noi amministratori provinciali, lanciata dalle pagine di questo quotidiano meno di un anno fa.  Oggi però il decreto varato dal Governo rischia di restare impantanato nelle pastoie tipiche della fine di legislatura, perché si ritiene più facile lasciarlo cadere piuttosto che intervenire con tutte le correzioni necessarie ed approvarlo. E’ una eventualità che non possiamo accettare: per favore, non diteci “abbiamo scherzato”! Ora sono le Province a chiedere a gran voce una prova di serietà e di coerenza. E’ chiaro a tutti, perfino al Governo, che ci sono molti nodi su cui è necessario intervenire, e che come Upi abbiamo chiaramente evidenziato. La rigidità dei parametri stabiliti ha prodotto alcuni accorpamenti troppo forzati che non rispettano le vocazioni socio economiche dei territori; le funzioni vanno chiarite perché non ci siano più sovrapposizioni, e le norme che cancellano i livelli democratici eletti non solo non sono ammissibili per un livello istituzionale garantito dalla Costituzione, ma rischiano di produrre ingovernabilità sia nella fase di transizione che nella amministrazione delle future Province. A questo si aggiunge il drammatico taglio ai bilanci operato con le manovre economiche, che sta mettendo a duro rischio la nostra possibilità di continuare ad assicurare ai cittadini servizi essenziali e di qualità, a garantire scuole sicure e accoglienti, strade libere dalla neve e agibili,  investimenti e interventi per tutelare il territorio e contrastare il dissesto idrogeologico. Sono nodi su cui chiediamo al Parlamento di intervenire, nella sua autorevolezza, dimostrando di essere in grado di trovare le soluzioni opportune, migliorando il decreto sul riordino in modo che sia più rispettoso delle prerogative espresse dalle comunità locali e alleggerendo il peso di manovre economiche palesemente inique. Ma bloccare il percorso proprio ora non approvando il decreto di riordino o restando sordi alle nostre proteste sarebbe una resa davvero incomprensibile, soprattutto per i cittadini, e metterebbe a rischio i servizi essenziali garantiti dalle Province alle comunità. Per questo oggi ai parlamentari chiediamo di non nascondersi dietro alla maschera dei difensori delle tradizioni locali, pur di non prendere la responsabilità delle scelte. Proprio l’approssimarsi della fine della legislatura dovrebbe essere considerata da tutti l’occasione per dimostrare ai cittadini che le istituzioni italiane sono in grado di collaborare seriamente e costruttivamente quando si tratta di avviare processi di riforme, e che sono in grado di portarli a termine. Se ci fermassimo ora, le distanze che separano la politica dal popolo diventerebbero ancora più grandi, e non riusciremmo a recuperare la fiducia nelle istituzioni. Non servirebbe alle Province, non servirebbe ai territori e tantomeno al Paese”.

 

Antonio Saitta, Presidente dell’Unione Province italiane

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Edilizia scolastica. Comunicato stampa Upi “Positivo incontro tra il Ministro dell’Istruzione Profumo e il Presidente dell’Upi Saitta”

Un incontro positivo tra il Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e il Presidente dell’Upi Antonio Saitta sulle questioni legate ai fondi necessari per l’edilizia scolastica.

Il Ministro Profumo e il Presidente Saitta hanno convenuto sulla necessità di assicurare massimo impegno da parte del Governo e degli Enti locali per riaffermare la centralità degli interventi di nuova progettazione, ammodernamento e messa in sicurezza degli edifici scolastici.

In particolare hanno concordato di avviare iniziative comuni che consentano di  snellire e semplificare le procedure burocratiche di erogazione dei fondi, dando priorità agli interventi urgenti per assicurare la messa in sicurezza delle scuole.

Il Presidente dell’Upi ha poi proposto al  Ministro l’opportunità di sottoscrivere un protocollo di intesa tra Upi, Ministero e Associazione Nazionale Presidi (Anp) per favorire processi di gestione della manutenzione che consentano di velocizzare e razionalizzare le spese rafforzando l’autonomia delle istituzioni scolastiche.

Su questo aspetto, nei prossimi giorni si arriverà alla sigla di un protocollo quadro.

 

MASTER IN AMMINISTRAZIONE E GOVERNO DEL TERRITORIO

dicembre 2012 – luglio 2013
Per maggiori informazioni
http://sog.luiss.it/programs/mago/

Organizzato congiuntamente dalla School of Government, dal Centro di Ricerca sulle
Amministrazioni Pubbliche “Vittorio Bachelet” della LUISS Guido Carli e dalla Scuola
Superiore dell’Amministrazione degli Interni (SSAI), il Master ha l’obiettivo di fornire una
formazione avanzata ed aggiornata per coloro che vogliano affrontare o consolidare un
percorso professionale nell’ambito del governo locale e dell’amministrazione dell’Interno.
Le caratteristiche di residenzialità e docenza attiva fanno di questo master un percorso di
studio destinato a:
Giovani laureati magistrali che vogliano affrontare percorsi concorsuali sia nell’amministrazione dell’interno (carriera prefettizia) sia nelle amministrazioni locali e territoriali (dirigenti e funzionari)
Funzionari della carriera prefettizia e dell’amministrazione dell’interno ;
Giovani amministratori locali;
Dirigenti e funzionari degli enti territoriali;
Segretari comunali e provinciali (crediti formativi);
Personale di associazioni territoriali di rappresentanza degli interessi.

Direttore del master è Gian Candido De Martin, Professore di Diritto Pubblico, LUISS
Guido Carli.
Le lezioni – per complessive 300 ore di didattica in aula – si svolgeranno per una settimana
al mese presso la sede didattico-residenziale della Scuola Superiore dell’Amministrazione
dell’Interno (SSAI) in Via Veientana, 386 – 00189 Roma.

Per maggiori informazioni sul master si prega contattare:
LUISS School of Government
Via di Villa Emiliani, 14
00197 Roma
Tel: 06 85225052
Fax: 06 85225056
[email protected] – http://sog.luiss.it/programs/mago/

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Senato della Repubblica Dossier 404

In allegato il Dossier del Senato e il Disegno di legge 3558

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Tagli ai bilanci: le decisioni dell’Ufficio di Presidenza Upi

Una settimana di incontri con i Parlamentari per sensibilizzare la politica sui tagli drammatici operati dalle manovre economiche ai bilanci delle Province, che mettono a rischio i servizi essenziali, dalle scuole alle strade alla difesa del  suolo. Queste le decisioni prese dall’Ufficio di Presidenza dell’Unione delle Province d’Italia che si è tenuto oggi a Roma.

 

“A partire dalla prossima settimana – ha spiegato il Presidente Saitta al termine della riunione – avvieremo Regione per Regione incontri  con i parlamentari eletti sui territori, e contemporaneamente chiederemo ai Capigruppo di tutti i partiti politici di riceverci. Porteremo dossier sulla situazione dei servizi delle Province, messi a rischio dai tagli e chiederemo che si intervenga con la legge di stabilità a dimezzare almeno quelli previsti per il 2013, passando da 1,2 miliardi a 600 milioni”.

 

Per quanto riguarda i problemi legati alla scuola, sollevati dalle Province la scorsa settimana, Saitta ha annunciato che incontrerà il Ministro dell’istruzione Francesco Profumo sabato prossimo a Torino.

 

“Al Ministro – ha detto – chiederemo di essere al nostro fianco per sostenere nel Governo interventi che ci permettano non solo di assicurare i servizi essenziali, ma di riportare il tema dell’edilizia scolastica al centro delle priorità del Paese. Oltre a chiedere il suo sostegno al dimezzamento del taglio per il 2013, chiederemo che sia permesso alle Province di escludere dal patto di stabilità gli interventi per la messa in sicurezza degli oltre 5000 edifici scolastici che rientrano nelle nostre competenze, per assicurare a tutti gli studenti di accedere in classi calde, accoglienti, sicure”.

 

Previsti anche incontri con le organizzazioni sindacali, per discutere del tema della valorizzazione e tutela del personale delle Province a seguito dell’operazione di riordino. “ In questi giorni – ha spiegato Saitta – cominciano ad uscire dati allarmanti rispetto ai rischi di esuberi o comunque di eccedenze del personale delle Province. E’ un tema troppo delicato su cui, secondo noi, nonostante i nostri continui richiami, ci si sta muovendo con troppa leggerezza”.

 

Riordino Province: Saitta incontra Ministro Patroni Griffi

Un occasione di chiarimento e un ulteriore confronto sul decreto di riordino delle Province. Questo il motivo dell’incontro avuto oggi  tra il Ministro della Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi e il Presidente dell’Upi, Antonio Saitta.

“Abbiamo ribadito al Ministro che per noi la priorità è il mantenimento del livello dei servizi ai cittadini, e che quindi è necessario che il Governo intervenga a ridurre i tagli alle Province.

Per quanto riguarda il processo di riordino – sottolinea Saitta – abbiamo ricordato al Ministro che si tratta di un percorso necessario per avviare, intorno alle Province, una riorganizzazione del governo dell’amministrazione periferica dello Stato più snella, efficace e funzionale. 

Tuttavia il Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, che pure ha il pregio di confermare il ruolo essenziale delle Province nel sistema istituzionale del Paese, presenta alcune importanti criticità che noi riteniamo possano essere corrette dal Parlamento, a partire dai parametri stabiliti per gli accorpamenti, che sono troppo rigidi, e dalla poca chiarezza sulle funzioni delle Province.  Chiederemo poi che siano portati a scadenza naturale nella primavera del 2014 tutti gli organi e  che sia quindi cancellata la norma che elimina le giunte delle Province dal 2013.  Riteniamo indispensabile infatti – afferma Saitta – che siano gli amministratori attualmente in carica a dovere seguire responsabilmente tutto il processo di riordino delle Province.

Vogliamo inoltre  che il Parlamento affronti con serietà il tema del modello elettorale di queste istituzioni – sottolinea Saitta – perché siamo convinti che sia necessario assicurare organi eletti direttamente dal popolo.

Nei prossimi giorni presenteremo alle forze politiche e  Parlamento emendamenti al testo che vanno in questa direzione, confermando la nostra volontà che questo processo sia portato a termine”.

Muraro, Upi “Il Governo si vanta di avere eliminato 600 assessori.

“Il Governo, usando un linguaggio davvero inopportuno per una istituzione della Repubblica italiana, si vanta di avere ‘eliminato’ 600 assessori delle Province. Intanto bandisce un concorso per 30 nuovi prefetti, che si andranno ad aggiungere ai 1400 in servizio. Considerando che dal 2013 le Province, e quindi le Prefetture, saranno 50 in tutta Italia, gli altri 1300 a cosa serviranno? Saranno riorganizzati come le Province, o resteranno sul territorio?”

Lo dichiara il Presidente del Consiglio Direttivo dell’Upi, Leonardo Muraro, al termine di un incontro avuto oggi a Roma con i parlamentari del Veneto, sul riordino delle Province e i tagli ai bilanci imposti dalle leggi economiche.

  “Un assessore di Provincia, eletto dal popolo – sottolinea Muraro –  riceve in media un compenso di 3.500 euro su 12 mensilità, senza vitalizi o diritto a pensione.

Un prefetto di prima nomina riceve uno stipendio di circa 5.700 euro. Quando viene mandato a commissariare una Provincia a questo si aggiunge una indennità di mansione pari al 50% del compenso del Presidente che sostituiscono.

Il Governo Monti ha già commissariato 6 Province nel 2012 e si appresta a commissariarne altre 8 nel 2013 a seguito del decreto legge di riordino,  semplicemente non mandandole al voto, e non perché abbiano commesso reati.

Quindi commissariare le Province, oltre ad essere antidemocratico, rappresenta una spesa inutile per lo Stato. Siccome siamo stati accusati di non volere risparmiare, invitiamo il Governo a fare altrettanto. Perché non si dica mai che il Governo Monti, tanto attento alle spese degli Enti locali, che ormai ha ridotto sul lastrico, non dia il buon esempio”.

 

ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE DELL’UPI ANTONIO SAITTA, Presidente della Provincia di Torino.

A seguito delle due giornate del 7 e 8 Novembre durante le quali si è svolta la riunione dell’Ufficio di Presidenza e del Consiglio Direttivo unitamente all’Assemblea dei Presidenti di Provincia e dei Presidenti di Consiglio sono stati eletti i nuovi vertici dell’Associazione:

Antonio Saitta Presidente Upi, Presidente della Provincia di Torino;

Angelo Vaccarezza Vice Presidente Vicario Upi, Presidente della Provincia di Savona;

Enrico Di Giuseppantonio  Vice Presidente Upi, Presidente della Provincia di Chieti;

Leonardo Muraro  Presidente del Consiglio Direttivo Upi, Presidente della Provincia di Treviso.

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Chi è Antonio Saitta

Nato a Raddusa (Ct) il 15/07/1950. Esponente del Partito Democratico, nominato Grand’Ufficiale dal Presidente della Repubblica nel 2007.

Dall’8 novembre 2012 è presidente dell’Unione Province Italiane.

Sta svolgendo il secondo mandato come presidente della Provincia di Torino, essendo stato eletto una prima volta nel 2004 e rieletto poi nel giugno 2009.

Laureato in Scienze politiche, sposato, padre di Marilde, studentessa universitaria, vive a Rivoli fin da quando ha lasciato bambino la Sicilia insieme ai genitori e ai due fratelli. Di Rivoli è stato a lungo amministratore come consigliere comunale prima e come sindaco poi, dal 1988 al 1995. Ha una lunga esperienza amministrativa alle spalle: è stato consigliere e capogruppo della Democrazia Cristiana della Provincia di Torino dal 1985 al 1990. Eletto consigliere regionale nel 1995 nelle file del Partito popolare, rieletto per la Margherita nel 2000 per il secondo mandato, interrotto nell’estate del 2004 con l’elezione a Palazzo Cisterna.

 

Nel definire il suo impegno politico ama ricordare una citazione tratta dal libro di Siracide (180 a. C.): “dell’artista si ammira l’opera, del politico la saggezza della proposta. Ma se parla a vanvera è una minaccia per la città; se dice cose inconcludenti si fa odiare”.

DISEGNO DI LEGGE N. 3558

In allegato il testo

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ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI DI PROVINCIA, DEI PRESIDENTI DI CONSIGLIO PROVINCIALE E DEL CONSIGLIO DIRETTIVO UPI

E’ convocata una riunione del Consiglio Direttivo Upi, unitamente all’Assemblea dei Presidenti di Provincia e dei Presidenti di Consiglio, per giovedì 8 novembre 2012, ore 10,30, a Roma presso la Sala delle Conferenze di Piazza Montecitorio 123/A. 

In allegato, la lettera di convocazione

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