Categoria: Istituzioni e Riforme

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Provincia di Varese: il bilancio di fine anno nel messaggio del Presidente

Un breve bilancio di fine anno di Provincia di Varese, dell’attività complessiva prodotta da questo Ente dall’insediamento avvenuto a febbraio 2023, porta subito all’attenzione oltre a numeri e cifre – che pure contano – parole chiave che hanno contraddistinto questo anno di mandato.

«La prima credo sia “incontro” – chiosa il presidente Marco Magrini – nella sua accezione più piena. Incontro con il territorio, con i sindaci ed a più riprese con la quale si è instaurato un dialogo riconosciuto come proficuo anche da chi, a torto, negli ultimi anni ha considerato Provincia un ente declassato e forse pure poco utile. Abbiamo avviato il dialogo con i sindaci. A oggi ne ho incontrati 63 e proseguirò poiché è mia intenzione ascoltarli tutti, perché ribadisco che la Provincia è la loro casa. Attenzione anche al mondo dell’impresa. E dialogo aperto con i rappresentanti del mondo industriale anche in specifici comparti penso a quello aerospaziale, per citarne uno, che ci ricorda che questa è una provincia con le ali. Ali e ruote, forte infatti è il connubio di questo territorio con la bicicletta, un tema a me ed alla mia giunta molto caro per la quale abbiamo e vogliamo ancora investire con ricadute che poi arrivano sui singoli territori anche grazie al sostegno importante di Regione Lombardia. Vi sono stati altri incontri più istituzionali con Prefettura, Comunità Montane, Alfa, Camera di Commercio, sindacati, associazioni di volontariato e amministrazioni su specifiche tematiche che vanno dalla sicurezza alla viabilità passando per la depurazione, le questioni sociali, i temi del lavoro. Mi preme citare a proposito di sicurezza l’attività portata avanti con anche con la Sovrintendenza per la questione “revisione” e controllo dei ponti. Sono temi e opere poco mediatiche, ma fondamentali per il bene della comunità e di chi viaggia sulle nostre strade. Una seconda parola chiave è “dialogo”. La volontà della Giunta di Villa Recalcati di ascoltare tutti è evidente anche solo dall’agenda di incontri fatti con i sindaci, di ogni schieramento politico. Credo che il lavoro effettuato in questo anno – riprende ancora Magrini – sia da attribuire oltre alla competenza ed alla dedizione di tutti coloro che lavorano per questo ente, dico tutti, anche alla volontà forte di dialogare. Può sembrare una ripetizione della prima parola chiave, dell’incontro, invece non è così. Il dialogo presuppone anche e soprattutto la volontà degli interlocutori amministrativi o politici di saper ascoltare mettendo spesso ciò che si ascolta prima di ciò che si pensa. Partendo dal fatto che da chiunque può arrivare un suggerimento utile, talvolta indispensabile. Quindi ci siamo incontrati ed abbiamo dato vita a un confronto continuo e costruttivo. Alle volte semplice, alle volte complesso ma sempre con lo sguardo rivolto alla soluzione dei problemi. Da questo punto di vista esprimo una nota di rammarico quando vedo che le opposizioni non riescono a fare quel passo in più non per dare ragione a Magrini, ma per cercare di portare a casa importanti traguardi per il territorio. Emblematico è il caso dell’ultimo Consiglio provinciale dove hanno votato contro un provvedimento per la messa in sicurezza di istituti scolastici superiori che discendevano da decisioni della precedente maggioranza di governo a Villa Recalcati, dove sedeva anche qualcuno di loro. Ecco l’ambizioso obiettivo per il prossimo anno: auspico che chi è parte responsabile di questa Provincia metta la stessa passione nel dibattito, ma con un fine condiviso, ovvero non limitarsi alla sterile polemica, ma dare un contributo concreto a risolvere i problemi in un momento storico davvero complesso. Spero quindi di non veder più anteposte le questioni personali all’interesse dei nostri cittadini, giovani studenti compresi.
Naturalmente alla ripresa dei lavori vi è piena disponibilità per eventuali domande da parte degli organi di informazione».

Provincia di Varese: il bilancio di fine anno nel messaggio del Presidente

Un breve bilancio di fine anno di Provincia di Varese, dell’attività complessiva prodotta da questo Ente dall’insediamento avvenuto a febbraio 2023, porta subito all’attenzione oltre a numeri e cifre – che pure contano – parole chiave che hanno contraddistinto questo anno di mandato.

«La prima credo sia “incontro” – chiosa il presidente Marco Magrini – nella sua accezione più piena. Incontro con il territorio, con i sindaci ed a più riprese con la quale si è instaurato un dialogo riconosciuto come proficuo anche da chi, a torto, negli ultimi anni ha considerato Provincia un ente declassato e forse pure poco utile. Abbiamo avviato il dialogo con i sindaci. A oggi ne ho incontrati 63 e proseguirò poiché è mia intenzione ascoltarli tutti, perché ribadisco che la Provincia è la loro casa. Attenzione anche al mondo dell’impresa. E dialogo aperto con i rappresentanti del mondo industriale anche in specifici comparti penso a quello aerospaziale, per citarne uno, che ci ricorda che questa è una provincia con le ali. Ali e ruote, forte infatti è il connubio di questo territorio con la bicicletta, un tema a me ed alla mia giunta molto caro per la quale abbiamo e vogliamo ancora investire con ricadute che poi arrivano sui singoli territori anche grazie al sostegno importante di Regione Lombardia. Vi sono stati altri incontri più istituzionali con Prefettura, Comunità Montane, Alfa, Camera di Commercio, sindacati, associazioni di volontariato e amministrazioni su specifiche tematiche che vanno dalla sicurezza alla viabilità passando per la depurazione, le questioni sociali, i temi del lavoro. Mi preme citare a proposito di sicurezza l’attività portata avanti con anche con la Sovrintendenza per la questione “revisione” e controllo dei ponti. Sono temi e opere poco mediatiche, ma fondamentali per il bene della comunità e di chi viaggia sulle nostre strade. Una seconda parola chiave è “dialogo”. La volontà della Giunta di Villa Recalcati di ascoltare tutti è evidente anche solo dall’agenda di incontri fatti con i sindaci, di ogni schieramento politico. Credo che il lavoro effettuato in questo anno – riprende ancora Magrini – sia da attribuire oltre alla competenza ed alla dedizione di tutti coloro che lavorano per questo ente, dico tutti, anche alla volontà forte di dialogare. Può sembrare una ripetizione della prima parola chiave, dell’incontro, invece non è così. Il dialogo presuppone anche e soprattutto la volontà degli interlocutori amministrativi o politici di saper ascoltare mettendo spesso ciò che si ascolta prima di ciò che si pensa. Partendo dal fatto che da chiunque può arrivare un suggerimento utile, talvolta indispensabile. Quindi ci siamo incontrati ed abbiamo dato vita a un confronto continuo e costruttivo. Alle volte semplice, alle volte complesso ma sempre con lo sguardo rivolto alla soluzione dei problemi. Da questo punto di vista esprimo una nota di rammarico quando vedo che le opposizioni non riescono a fare quel passo in più non per dare ragione a Magrini, ma per cercare di portare a casa importanti traguardi per il territorio. Emblematico è il caso dell’ultimo Consiglio provinciale dove hanno votato contro un provvedimento per la messa in sicurezza di istituti scolastici superiori che discendevano da decisioni della precedente maggioranza di governo a Villa Recalcati, dove sedeva anche qualcuno di loro. Ecco l’ambizioso obiettivo per il prossimo anno: auspico che chi è parte responsabile di questa Provincia metta la stessa passione nel dibattito, ma con un fine condiviso, ovvero non limitarsi alla sterile polemica, ma dare un contributo concreto a risolvere i problemi in un momento storico davvero complesso. Spero quindi di non veder più anteposte le questioni personali all’interesse dei nostri cittadini, giovani studenti compresi.
Naturalmente alla ripresa dei lavori vi è piena disponibilità per eventuali domande da parte degli organi di informazione».

Volume UPI su “La riforma delle Province”

Sul sito della Rivista elettronica “Amministrazione in Cammino” è stato pubblicato il volume dell’UPI su “La riforma delle province. Le proposte di legge della XIX legislatura” che è stato pubblicato in occasione dell’Assemblea generale delle Province del 10 – 11 ottobre a L’Aquila.

 

Il link alla pagina dei tra i Quaderni della Rivista:

https://www.amministrazioneincammino.luiss.it/2023/11/27/la-riforma-delle-province-le-proposte-di-legge-della-xix-legislatura/

 

Il link al volume on line:

https://www.amministrazioneincammino.luiss.it/wp-content/uploads/2023/11/i-quaderni-della-rivista-amministrazione-in-cammino-NOV2023-1.pdf

WEBINAR: L’Avviso Manifestazione di interesse per nuove assunzioni per gli enti territoriali del Sud

Sul sito del Dipartimento per le Politiche di Coesione è stato pubblicato l’Avviso di manifestazione d’interesse che avvia il piano straordinario di assunzioni per la politica di coesione nelle Regioni del Mezzogiorno, scaricabile attraverso il seguente link https://politichecoesione.governo.it/it/finanziamenti-avvisi-e-bandi/avvisi-e-manifestazioni-di-interesse/nuove-assunzioni-per-gli-enti-territoriali-del-sud-manifestazione-di-interesse/.

Si tratta di una misura fortemente richiesta dell’UPI, al fine di rafforzare la capacità amministrativa delle Province delle Regioni del Mezzogiorno , che potranno assumere a tempo indeterminato  personale altamente qualificato per l’attuazione delle politiche di coesione, i cui costi gravano sul Programma Nazionale Capacità per la Coesione fino al 31.12.2029 e successivamente saranno coperti dalle risorse nazionali previste dal DL 124/2023.

L’assunzione di personale rappresenta il principale intervento del Programma Nazionale Capacità per la Coesione 2021-2027 attuato sulla base di quanto previsto dal decreto-legge n. 124/2023 convertito con modificazioni dalla Legge 13 novembre 2023, n. 162, in Gazzetta Ufficiale n. 268 del 16 novembre 2023.

L’Avviso è rivolto a Comuni, Unioni di Comuni, Amministrazioni Regionali, Province e Città Metropolitane delle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e ha l’obiettivo di raccogliere informazioni sul fabbisogno di risorse e profili professionali.

Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 di giovedì 30 novembre 2023 e fino alle ore 12:00 di martedì 30 gennaio 2024 presentando la propria domanda di adesione esclusivamente tramite la Piattaforma, raggiungibile anche dalla pagina istituzionale del Dipartimento per le Politiche di Coesione (indicata nella spalla a destra) e del Programma Nazionale CapCoe.

Per illustrare le modalità di adesione alla Manifestazione di interesse e gli adempimenti previsti, abbiamo organizzato un webinar con i vertici del Dipartimento per le Politiche di coesione, che si è svolto mercoledì 29 novembre, di cui è disponibile la registrazione al seguente link:

https://www.youtube.com/watch?v=p4l2y9dmbro

Seguito, i documenti relativi all’avviso:

decreto-n607_21_11_2023_approvazione-avviso-di-manifestazione-di-interesse-capcoe

avviso-pubblico_acquisizione-manifestazioni-di-interesse_capcoe

allegato-1_definizioni_avviso_capcoe

allegato-2_format-delibera-giunta-organo-esecutivo_avviso-capcoe

 

WEBINAR: L’Avviso Manifestazione di interesse per nuove assunzioni per gli enti territoriali del Sud

Sul sito del Dipartimento per le Politiche di Coesione è stato pubblicato l’Avviso di manifestazione d’interesse che avvia il piano straordinario di assunzioni per la politica di coesione nelle Regioni del Mezzogiorno, scaricabile attraverso il seguente link https://politichecoesione.governo.it/it/finanziamenti-avvisi-e-bandi/avvisi-e-manifestazioni-di-interesse/nuove-assunzioni-per-gli-enti-territoriali-del-sud-manifestazione-di-interesse/.

Si tratta di una misura fortemente richiesta dell’UPI, al fine di rafforzare la capacità amministrativa delle Province delle Regioni del Mezzogiorno , che potranno assumere a tempo indeterminato  personale altamente qualificato per l’attuazione delle politiche di coesione, i cui costi gravano sul Programma Nazionale Capacità per la Coesione fino al 31.12.2029 e successivamente saranno coperti dalle risorse nazionali previste dal DL 124/2023.

L’assunzione di personale rappresenta il principale intervento del Programma Nazionale Capacità per la Coesione 2021-2027 attuato sulla base di quanto previsto dal decreto-legge n. 124/2023 convertito con modificazioni dalla Legge 13 novembre 2023, n. 162, in Gazzetta Ufficiale n. 268 del 16 novembre 2023.

L’Avviso è rivolto a Comuni, Unioni di Comuni, Amministrazioni Regionali, Province e Città Metropolitane delle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e ha l’obiettivo di raccogliere informazioni sul fabbisogno di risorse e profili professionali.

Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 di giovedì 30 novembre 2023 e fino alle ore 12:00 di martedì 30 gennaio 2024 presentando la propria domanda di adesione esclusivamente tramite la Piattaforma, raggiungibile anche dalla pagina istituzionale del Dipartimento per le Politiche di Coesione (indicata nella spalla a destra) e del Programma Nazionale CapCoe.

Per illustrare le modalità di adesione alla Manifestazione di interesse e gli adempimenti previsti, abbiamo organizzato un webinar con i vertici del Dipartimento per le Politiche di coesione, che si è svolto mercoledì 29 novembre, di cui è disponibile la registrazione al seguente link:

https://www.youtube.com/watch?v=p4l2y9dmbro

Seguito, i documenti relativi all’avviso:

decreto-n607_21_11_2023_approvazione-avviso-di-manifestazione-di-interesse-capcoe

avviso-pubblico_acquisizione-manifestazioni-di-interesse_capcoe

allegato-1_definizioni_avviso_capcoe

allegato-2_format-delibera-giunta-organo-esecutivo_avviso-capcoe

 

L’UPI LAZIO INCONTRA L’ASSESSORE REGIONALE LUISA REGIMENTI PER DISCUTERE DI COME TORNARE A VALORIZZARE LE PROVINCE

Un incontro importante e costruttivo per favorire una maggiore collaborazione tra Enti locali e istituzioni. È quello che si è tenuto ieri mattina a Roma presso la sede dell’Unione delle Province d’Italia (UPI) – Lazio al quale hanno partecipato i Presidenti delle Province laziali e l’Assessore regionale con delega agli Enti Locali Luisa Regimenti.

L’incontro è il frutto di una rinnovata collaborazione tra la Regione Lazio e le Province che, dopo l’esperienza fallimentare della Legge Delrio, sono tornare ad essere interlocutori politici di straordinaria importanza sia con le Regioni che con il governo centrale.

Nel ringraziare l’Assessore Regimenti per la disponibilità al dialogo, il Presidente di UPI Lazio Alessandro Romoli (Presidente anche della Provincia di Viterbo) ha ribadito la necessità di tornare a valorizzare il ruolo delle Province che, se adeguatamente sostenute sia in termini di competenze che di risorse finanziarie, possono avere maggiori capacità di intervento sui territori locali. Solo chi ne conosce le comunità, sa infatti quali sono le priorità e le esigenze.

Ed è proprio di priorità di intervento che si è parlato ieri. Tra i tanti temi sollevati dai Presidenti delle Province laziali presenti, è emersa la necessità che questi Enti riacquisiscano competenze soprattutto in materia di ambiente, edilizia scolastica, dissesto idrogeologico, cultura, turismo e formazione professionale. Come lo stesso Assessore Regimenti ha affermato, infatti, “i Presidenti delle Province conoscono le esigenze dei loro territori e possono essere di fondamentale aiuto per i sindaci soprattutto dei piccoli Comuni”.

Al termine dell’incontro, l’Assessore Regimenti ha affermato che organizzerà a settembre una riunione con i Presidenti delle Province del Lazio e il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. L’obiettivo di questo nuovo tavolo è decidere insieme come organizzare il lavoro tra Regione ed Enti locali e come ripartire le rispettive competenze, così che il Lazio possa diventare un esempio di collaborazione tra istituzioni e di buon governo per l’Italia intera.

L’UPI LAZIO INCONTRA L’ASSESSORE REGIONALE LUISA REGIMENTI PER DISCUTERE DI COME TORNARE A VALORIZZARE LE PROVINCE

Un incontro importante e costruttivo per favorire una maggiore collaborazione tra Enti locali e istituzioni. È quello che si è tenuto ieri mattina a Roma presso la sede dell’Unione delle Province d’Italia (UPI) – Lazio al quale hanno partecipato i Presidenti delle Province laziali e l’Assessore regionale con delega agli Enti Locali Luisa Regimenti.

L’incontro è il frutto di una rinnovata collaborazione tra la Regione Lazio e le Province che, dopo l’esperienza fallimentare della Legge Delrio, sono tornare ad essere interlocutori politici di straordinaria importanza sia con le Regioni che con il governo centrale.

Nel ringraziare l’Assessore Regimenti per la disponibilità al dialogo, il Presidente di UPI Lazio Alessandro Romoli (Presidente anche della Provincia di Viterbo) ha ribadito la necessità di tornare a valorizzare il ruolo delle Province che, se adeguatamente sostenute sia in termini di competenze che di risorse finanziarie, possono avere maggiori capacità di intervento sui territori locali. Solo chi ne conosce le comunità, sa infatti quali sono le priorità e le esigenze.

Ed è proprio di priorità di intervento che si è parlato ieri. Tra i tanti temi sollevati dai Presidenti delle Province laziali presenti, è emersa la necessità che questi Enti riacquisiscano competenze soprattutto in materia di ambiente, edilizia scolastica, dissesto idrogeologico, cultura, turismo e formazione professionale. Come lo stesso Assessore Regimenti ha affermato, infatti, “i Presidenti delle Province conoscono le esigenze dei loro territori e possono essere di fondamentale aiuto per i sindaci soprattutto dei piccoli Comuni”.

Al termine dell’incontro, l’Assessore Regimenti ha affermato che organizzerà a settembre una riunione con i Presidenti delle Province del Lazio e il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. L’obiettivo di questo nuovo tavolo è decidere insieme come organizzare il lavoro tra Regione ed Enti locali e come ripartire le rispettive competenze, così che il Lazio possa diventare un esempio di collaborazione tra istituzioni e di buon governo per l’Italia intera.

L’UPI Toscana in Provincia di Livorno per gli incontri sul territorio

Terzo appuntamento questa mattina, giovedì 19 maggio, per “L’Upi in Tour”, la serie di incontri sui territori per raccogliere criticità, problematiche e far sentire l’Associazione maggiormente vicina ai bisogni degli enti

Il Presidente Upi Toscana Gianni Lorenzetti, accompagnato dal Direttore Ruben Cheli, è stato accolto nella sede della Provincia di Livorno dalla Presidente Maria Bessi, dal Vicepresidente Pietro Caruso e i consiglieri delegati Giovanni Biasci e Tania Caredda

La presidente Maria Bessi ha aperto l’incontro introducendo i principali temi che costituiscono la sfida nel cammino verso le nuove Province: “Ci troviamo di fronte ad un deciso cambio di passo, che però necessita di un’adeguata veste istituzionale che solo la revisione del TUEL potrà dare, intervenendo sulla questione degli organi istituzionali, sul personale e sulle risorse. Le Province sono realtà strategiche per il territorio, ma devono essere messe in condizione di operare in maniera incisiva”. La presidente si è, poi, soffermata sulle difficoltà legate alla gestione dei progetti del Pnrr: “Un’occasione imperdibile, ma le tempistiche di attuazione sono problematiche, tenuto conto della lunghezza delle procedure, nonché da nuove criticità rappresentate, per esempio, dall’aumento dei costi rispetto alla progettazione iniziale”. Bessi, infine, esprimendo apprezzamento per l’iniziativa,
ha ringraziato il presidente di Upi Toscana per l’attenzione verso tutti i territori

Il Presidente Lorenzetti ha voluto sottolineare “l’importanza degli incontri sui territori per un confronto intenso che permette di capire le esigenze e le necessità di ogni singola realtà. Ringraziov la Presidente Bessi, i consiglieri, i delegati e tutti i dipendenti per il lavoro quotidiano svolto e per essere presenti questa mattina. Tra i nostri obbiettivi quello di avvicinare sempre più l’associazione agli enti provinciali, in un percorso di ascolto, coordinamento e supporto” “Torno a ribadire come sia necessaria la riforma del TUEL – prosegue Lorenzetti – e di conseguenza il rafforzamento degli organi provinciali per ripensare alle funzioni e ai servizi oggi in gran parte svolti dalla Regione Toscana a seguito della legge regionale 22/2015. Lavoriamo per una Provincia del futuro come ente per lo sviluppo economico, una Provincia “Casa dei comuni”, che sia opportunità di crescita per piccoli centri e il territorio, per una condivisione delle decisioni tra tutti gli attori pubblici e socio-economici a livello provinciale, una Provincia come ente di riferimento per gli investimenti sul territorio, attenta ai temi ambientali e di sostenibilità.

Sfide che – conclude Lorenzetti – potremmo affrontare solo con assunzioni di più personale legato ad una riorganizzazione che metta in grado l’ente di affrontare le sfide future in vista anche delle risorseche saranno allocate grazie al Pnrr”.

L’UPI Toscana in Provincia di Livorno per gli incontri sul territorio

Terzo appuntamento questa mattina, giovedì 19 maggio, per “L’Upi in Tour”, la serie di incontri sui territori per raccogliere criticità, problematiche e far sentire l’Associazione maggiormente vicina ai bisogni degli enti

Il Presidente Upi Toscana Gianni Lorenzetti, accompagnato dal Direttore Ruben Cheli, è stato accolto nella sede della Provincia di Livorno dalla Presidente Maria Bessi, dal Vicepresidente Pietro Caruso e i consiglieri delegati Giovanni Biasci e Tania Caredda

La presidente Maria Bessi ha aperto l’incontro introducendo i principali temi che costituiscono la sfida nel cammino verso le nuove Province: “Ci troviamo di fronte ad un deciso cambio di passo, che però necessita di un’adeguata veste istituzionale che solo la revisione del TUEL potrà dare, intervenendo sulla questione degli organi istituzionali, sul personale e sulle risorse. Le Province sono realtà strategiche per il territorio, ma devono essere messe in condizione di operare in maniera incisiva”. La presidente si è, poi, soffermata sulle difficoltà legate alla gestione dei progetti del Pnrr: “Un’occasione imperdibile, ma le tempistiche di attuazione sono problematiche, tenuto conto della lunghezza delle procedure, nonché da nuove criticità rappresentate, per esempio, dall’aumento dei costi rispetto alla progettazione iniziale”. Bessi, infine, esprimendo apprezzamento per l’iniziativa,
ha ringraziato il presidente di Upi Toscana per l’attenzione verso tutti i territori

Il Presidente Lorenzetti ha voluto sottolineare “l’importanza degli incontri sui territori per un confronto intenso che permette di capire le esigenze e le necessità di ogni singola realtà. Ringraziov la Presidente Bessi, i consiglieri, i delegati e tutti i dipendenti per il lavoro quotidiano svolto e per essere presenti questa mattina. Tra i nostri obbiettivi quello di avvicinare sempre più l’associazione agli enti provinciali, in un percorso di ascolto, coordinamento e supporto” “Torno a ribadire come sia necessaria la riforma del TUEL – prosegue Lorenzetti – e di conseguenza il rafforzamento degli organi provinciali per ripensare alle funzioni e ai servizi oggi in gran parte svolti dalla Regione Toscana a seguito della legge regionale 22/2015. Lavoriamo per una Provincia del futuro come ente per lo sviluppo economico, una Provincia “Casa dei comuni”, che sia opportunità di crescita per piccoli centri e il territorio, per una condivisione delle decisioni tra tutti gli attori pubblici e socio-economici a livello provinciale, una Provincia come ente di riferimento per gli investimenti sul territorio, attenta ai temi ambientali e di sostenibilità.

Sfide che – conclude Lorenzetti – potremmo affrontare solo con assunzioni di più personale legato ad una riorganizzazione che metta in grado l’ente di affrontare le sfide future in vista anche delle risorseche saranno allocate grazie al Pnrr”.

Decreto 11 gennaio 2022 recante “Individuazione dei valori soglia ai fini della determinazione delle capacità assunzionali delle province e delle città metropolitane.”

Nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 49 del 28 febbraio 2022 è stato pubblicato il decreto ministeriale 11 gennaio 2022 del Ministro per la pubblica amministrazione che reca la nuova disciplina delle assunzioni di personale nelle Province e nelle Città metropolitane, in attuazione dell’articolo 33, comma 1-bis, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (cfr. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/02/28/22A01337/sg) e sul quale l’UPI aveva dato intesa nella Conferenza Stato Città ed autonomie locali dello scorso 16 dicembre.

L’entrata in vigore del decreto rappresenta un importante momento di svolta per le Province e introduce una disciplina per le assunzioni simile a quella delle Regioni e dei Comuni, che si aggiunge alle innovazioni normative sul personale contenute nel DL 80/21 e alla nuova disciplina delle assunzioni a tempo determinato contenuta nell’articolo 1, comma 562, della legge 234/21 (legge di bilancio 2022).

Sino ad oggi le Province potevano utilizzare per le nuove assunzioni a tempo indeterminato il turn-over al 100% o al 25% sulla base di quanto previsto dall’articolo 1, comma 845, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.

Il nuovo DM dispone il superamento della regola del turn-over e l’introduzione della regola della sostenibilità finanziaria per la quale la capacità assunzionale è determinata in base al rapporto tra spesa di personale ed entrate correnti.

In applicazione della nuova disciplina inoltre è consentito l’adeguamento delle risorse destinate al fondo per i trattamenti economici accessori e alle posizioni organizzative. In particolare, le risorse del fondo e quelle per remunerare gli incarichi di posizione organizzativa sono adeguate in aumento o in diminuzione, in ragione delle fluttuazioni del personale in servizio, per garantire il valore medio pro-capite riferito all’anno 2018.

Il nuovo DM prevede che dal 2022 le Province possano procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, sino ad una spesa complessiva per tutto il personale dipendente (al lordo degli oneri riflessi) che, rapportata alla media delle entrate correnti relative agli ultimi tre rendiconti approvati, considerate al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato nel bilancio di previsione, non determini il superamento del valore soglia (percentuale) definito per ciascuna fascia demografica dallo schema di decreto:

  1. a) province con meno di 250.000 abitanti, 20,8 per cento;
  2. b) province da 250.000 a 349.999 abitanti, 19,1 per cento;
  3. c) province da 350.000 a 449.999 abitanti, 19,1 per cento;
  4. d) province da 450.000 a 699.999 abitanti, 19,7 per cento;
  5. e) province con 700.000 abitanti e oltre, 13,9 per cento.

Le Province che si trovano al di sotto del valore soglia possono incrementare annualmente, per assunzioni di personale a tempo indeterminato, la spesa del personale registrata nel 2019, in misura non superiore al 22% nel 2022, al 24% nel 2023 e al 25% nel 2024.

Le Province che si trovano al di sopra di tale valore soglia, dovranno invece adottare un percorso di graduale riduzione annuale del suddetto rapporto fino al conseguimento nell’anno 2025 del valore soglia anche applicando un turn over inferiore al 100 per cento.

Il DM dispone che le nuove regole per le assunzioni a tempo indeterminato si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2022.

In considerazione della circostanza che il DM è stato pubblicato in GU successivamente a tale data, in applicazione del principio tempus regit actum, le procedure assunzionali avviate sulla base dei piani dei fabbisogni già approvati in applicazione della disciplina previgente nelle more della pubblicazione del DM, possono comunque essere portate a conclusione.

Le novità intervenute nella materia del personale consentono alle Province di ampliare le possibilità di assunzione sulla base delle esigenze specifiche e tenendo conto della situazione finanziaria di ogni ente, aggiornando i Piani di riassetto organizzativo e i Piani triennali dei fabbisogni di personale alla nuova disciplina.

Nelle prossime settimane, l’UPI organizzerà un incontro insieme ai dirigenti dei ministeri competenti per fornire ulteriori indicazioni sull’applicazione delle nuove disposizioni sul personale delle Province.

DM 11 gennaio 2022

Decreto 11 gennaio 2022 recante “Individuazione dei valori soglia ai fini della determinazione delle capacità assunzionali delle province e delle città metropolitane.”

Nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 49 del 28 febbraio 2022 è stato pubblicato il decreto ministeriale 11 gennaio 2022 del Ministro per la pubblica amministrazione che reca la nuova disciplina delle assunzioni di personale nelle Province e nelle Città metropolitane, in attuazione dell’articolo 33, comma 1-bis, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (cfr. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/02/28/22A01337/sg) e sul quale l’UPI aveva dato intesa nella Conferenza Stato Città ed autonomie locali dello scorso 16 dicembre.

L’entrata in vigore del decreto rappresenta un importante momento di svolta per le Province e introduce una disciplina per le assunzioni simile a quella delle Regioni e dei Comuni, che si aggiunge alle innovazioni normative sul personale contenute nel DL 80/21 e alla nuova disciplina delle assunzioni a tempo determinato contenuta nell’articolo 1, comma 562, della legge 234/21 (legge di bilancio 2022).

Sino ad oggi le Province potevano utilizzare per le nuove assunzioni a tempo indeterminato il turn-over al 100% o al 25% sulla base di quanto previsto dall’articolo 1, comma 845, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.

Il nuovo DM dispone il superamento della regola del turn-over e l’introduzione della regola della sostenibilità finanziaria per la quale la capacità assunzionale è determinata in base al rapporto tra spesa di personale ed entrate correnti.

In applicazione della nuova disciplina inoltre è consentito l’adeguamento delle risorse destinate al fondo per i trattamenti economici accessori e alle posizioni organizzative. In particolare, le risorse del fondo e quelle per remunerare gli incarichi di posizione organizzativa sono adeguate in aumento o in diminuzione, in ragione delle fluttuazioni del personale in servizio, per garantire il valore medio pro-capite riferito all’anno 2018.

Il nuovo DM prevede che dal 2022 le Province possano procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, sino ad una spesa complessiva per tutto il personale dipendente (al lordo degli oneri riflessi) che, rapportata alla media delle entrate correnti relative agli ultimi tre rendiconti approvati, considerate al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato nel bilancio di previsione, non determini il superamento del valore soglia (percentuale) definito per ciascuna fascia demografica dallo schema di decreto:

  1. a) province con meno di 250.000 abitanti, 20,8 per cento;
  2. b) province da 250.000 a 349.999 abitanti, 19,1 per cento;
  3. c) province da 350.000 a 449.999 abitanti, 19,1 per cento;
  4. d) province da 450.000 a 699.999 abitanti, 19,7 per cento;
  5. e) province con 700.000 abitanti e oltre, 13,9 per cento.

Le Province che si trovano al di sotto del valore soglia possono incrementare annualmente, per assunzioni di personale a tempo indeterminato, la spesa del personale registrata nel 2019, in misura non superiore al 22% nel 2022, al 24% nel 2023 e al 25% nel 2024.

Le Province che si trovano al di sopra di tale valore soglia, dovranno invece adottare un percorso di graduale riduzione annuale del suddetto rapporto fino al conseguimento nell’anno 2025 del valore soglia anche applicando un turn over inferiore al 100 per cento.

Il DM dispone che le nuove regole per le assunzioni a tempo indeterminato si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2022.

In considerazione della circostanza che il DM è stato pubblicato in GU successivamente a tale data, in applicazione del principio tempus regit actum, le procedure assunzionali avviate sulla base dei piani dei fabbisogni già approvati in applicazione della disciplina previgente nelle more della pubblicazione del DM, possono comunque essere portate a conclusione.

Le novità intervenute nella materia del personale consentono alle Province di ampliare le possibilità di assunzione sulla base delle esigenze specifiche e tenendo conto della situazione finanziaria di ogni ente, aggiornando i Piani di riassetto organizzativo e i Piani triennali dei fabbisogni di personale alla nuova disciplina.

Nelle prossime settimane, l’UPI organizzerà un incontro insieme ai dirigenti dei ministeri competenti per fornire ulteriori indicazioni sull’applicazione delle nuove disposizioni sul personale delle Province.

DM 11 gennaio 2022

Riassetto amministrativo alla Provincia di Vibo Valentia. Il presidente Solano assegna le deleghe ai consiglieri provinciali

Imprimere un’accelerata alle dinamiche istituzionali e amministrative della Provincia di Vibo Valentia: in ambiti importanti quali la Viabilità stradale, l’Edilizia scolastica, l’Ambiente e le Pari opportunità; in settori nevralgici per l’organizzazione funzionale dell’Ente quali gli Affari generali e l’Avvocatura; ai fini della piena attuazione dei progetti di sviluppo territoriale riferiti al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Questo l’intento cardine che ha indotto il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano, ad assegnare deleghe, con funzioni e responsabilità ben definite, a diversi consiglieri.

Un riassetto di carattere amministrativo che avviene a poco più di un mese dall’insediamento del nuovo Consiglio provinciale e vede coinvolti gli esponenti istituzionali Carmine Mangiardi, Alessandro Lacquaniti, Elisa Fatelli, Domenico Tomaselli, Marco Miceli e Maria Teresa Centro.

«Dopo una serie di interlocuzioni istituzionali con i neo consiglieri ho ritenuto opportuno affidare diverse deleghe in determinate materie di competenza provinciale», – ha affermato il presidente Solano. «Tante sono le cose già progettate, avviate o in via di realizzazione, soprattutto nell’ambito della sistemazione delle strade e della messa in sicurezza delle scuole. Sono, pertanto, fiducioso che attraverso un lavoro di squadra – ha aggiunto, al riguardo, Solano – saremo in grado di imprimere un’accelerata significativa alle dinamiche amministrative dell’Ente e i cittadini potranno avere quindi, in tempi notevolmente ridotti, strade e scuole migliori».

Ecco, di seguito, i nominatavi dei consiglieri con le rispettive deleghe conferitegli dal presidente Solano con apposito decreto:

Carmine Mangiardi (Coraggio Italia), Lavori Pubblici, Gestione e Valorizzazione del Patrimonio;

Alessandro Lacquaniti (Coraggio Italia), Viabilità e Ambiente;

Elisa Fatelli (Coraggio Italia), Edilizia Scolastica, Trasporti Pubblici, Pubblica istruzione e Programmazione della rete scolastica provinciale”;

Domenico Tomaselli (La Provincia del Futuro), Avvocatura e Contenzioso, Affari Generali”;

Marco Miceli (La Provincia del Futuro), Attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Politiche Comunitarie”;

Maria Teresa Centro (La Provincia del Futuro), Pari Opportunità, Cultura e Politiche giovanili.

Le deleghe al “Personale”, al “Bilancio” e alla “Programmazione” vengono, per il momento, mantenute dal presidente Solano.

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