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Strade Future – Giovani e mobilità responsabile: il convegno delle Province di UPI Emilia Romagna

Si terrà martedì 30 settembre 2025, dalle 10.00 alle 13.00 presso il Museo Enzo Ferrari di Modena, il convegno “Strade Future – Giovani e mobilità responsabile”.  L’iniziativa è organizzata da UPI Emilia-Romagna, in collaborazione con UPI nazionale e con le Province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini e Ravenna, nell’ambito del progetto “Mobilità Sicura”, iniziativa nazionale finanziata dal Fondo contro l’incidentalità notturna,  promosso dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con ANCI ed UPI.

L’obiettivo

Raccontare progetti concreti di prevenzione, dialogare direttamente con i ragazzi e rilanciare un messaggio chiaro: nessuna morte in strada è inevitabile, ogni istituzione può e deve fare la sua parte.

Nel 2024, in Emilia-Romagna si sono registrati 273 morti, 21.632 feriti e oltre 16.700 incidenti. Il 58% dei decessi è avvenuto su strade extraurbane, e la fascia d’età più colpita tra i feriti è quella tra i 18 e i 23 anni.

Interessanti testimonianze transnazionali da Spagna e Svezia testimoniano progetti già avviati che contrastano questo triste primato regionale e si collegheranno con noi per riportare le loro esperienze, a fianco delle Province che illustreranno lo stato di avanzamento delle  proprie attività di prevenzione, realizzate sui territori.

Il programma

Il convegno si aprirà con i saluti istituzionali di Fabio Braglia, Presidente della Provincia di Modena, Massimo Mezzetti, Sindaco di Modena, Giorgio Zanni, Presidente di UPI Emilia-Romagna e della Provincia di Reggio Emilia, Pasquale Gandolfi, Presidente di UPI nazionale, Marco Pollastri, Presidente dell’Osservatorio per l’Educazione alla Sicurezza Stradale della Regione Emilia-Romagna e un avvio ai lavori da parte di Elisabetta Simeoni, Direttore del Dipartimento delle Politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

A seguire, il primo momento di confronto – Talk 1 – sarà dedicato alle esperienze e buone pratiche sviluppate dalle Province. Interverranno Andrea Ruffini, Comandante della Polizia Locale Provinciale di Parma, Lorenzo Ferrari, Comandante della Polizia Locale Provinciale di Reggio Emilia, Luca Gozzoli, Comandante della Polizia Locale Provinciale di Modena, Lorenza Mazzotti, Comandante della Polizia Locale Provinciale di Ravenna, e Pierpaolo Deluigi, Dirigente per le Politiche della Legalità e per la Sicurezza del Territorio della Provincia di Rimini.

Il Talk 2 porterà invece uno sguardo internazionale, con la partecipazione di Antonio Gomez Montejano, Comandante della Polizia Stradale di Madrid, e di Johannes Glanz, supervisore e coordinatore per le politiche su alcol, tabacco e stupefacenti presso il Consiglio amministrativo della contea di Östergötland, in Svezia.

Uno dei momenti più attesi sarà la testimonianza sportiva di Matteo Bobbi, ex pilota automobilistico e oggi commentatore Sky Sport, che racconterà come la sicurezza sia diventata un valore cardine anche nel mondo delle competizioni ad alta velocità.

Le conclusioni saranno affidate a Emanuele Ramella Pralungo, Componente il Comitato Direttivo di UPI nazionale

A moderare i lavori sarà Davide Berti, Direttore della Gazzetta di Modena.

La voce del Presidente di UPI Emilia-Romagna, Giorgio Zanni

«Nessuna vittima sulla strada è accettabile. E ogni intervento, da chi guida a chi amministra, fa la differenza. È importante parlare di questi temi partendo dai nostri ragazzi, soprattutto a quelli che stanno per prendere la patente o hanno appena iniziato a guidare: sono cittadini e automobilisti del presente, non solo del futuro. Ma è altrettanto importante farlo con i loro linguaggi, con esempi credibili e con figure come Matteo Bobbi, che condividerà non solo la sua esperienza di pilota, ma anche il messaggio che la sicurezza è un valore fondante anche nello sport ad altissimo livello. Pensiamo solo a quanto è stato fatto in Formula 1, dove la tecnologia, le regole e la cultura del rischio hanno trasformato radicalmente il modo di correre. Nella mobilità quotidiana dobbiamo avere la stessa attenzione e prenderci cura di un tema che può letteralmente salvare vite».

Il commento del Presidente UPI Pasquale Gandolfi

“Le Province dell’Emilia-Romagna – dichiara il Presidente di UPI Nazionale Pasquale Gandolfi – hanno colto pienamente uno degli obiettivi chiave di questa iniziativa, che è la costruzione di una rete di tutti i soggetti – istituzioni, scuole, famiglie, associazioni – che insieme possono e devono avere la responsabilità di provare a dare risposte concrete per arrivare ad azzerare le morti dei giovani sulle nostre strade causate dalla guida sotto alcol e stupefacenti. Ma se è essenziale promuovere iniziative culturali per incidere sugli stili di vita dei giovani, abbiamo anche il dovere come istituzioni di rispondere ai cittadini che si aspettano strade sicure. Un impegno che prevede investimenti su oltre 100 mila chilometri di strade e più di 30 mila ponti, viadotti e gallerie, che le Province – ha sottolineato il presidente UPI – considerano una priorità”.

 

L’iniziativa si inserisce nel percorso “Mobilità Sicura”, attivo in Emilia-Romagna fino a febbraio 2026, e costruito in sinergia con Province, Uffici scolastici, Forze dell’Ordine, associazioni, scuole e realtà educative locali.

Il programma dell’evento programma mobilita upi er

Call to action: la Provincia di Vicenza chiama i giovani vicentini a parlare e a provare la Mobilità Sicura.

Succede venerdì 26 settembre, dalle 18 alle 21, a villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore (VI), dove ragazze e ragazzi saranno protagonisti di un evento dedicato alla sicurezza stradale, per diventare loro stessi “ambassadors di guida sicura”.

A presentare il programma questa mattina a Palazzo Nievo sono stati il presidente della Provincia Andrea Nardin e il presidente Svt Marco Sandonà.

Il programma

Ci sarà una simulazione live di un intervento di soccorso, percorsi a ostacoli con occhiali che simulano lo stato di ebbrezza, un simulatore di guida, testimonianze di piloti di rally e di moto, talk con la polizia e con gli istruttori di guidaprova etilometro, gadget sicuri a firma Dainese. E poi ci sarà la musica di Nicol, cantante vicentina che la scorsa estate ha aperto i concerti di Jovanotti e che verrà formalmente nominata ambassador di Mobilità Sicura. Dj set musicale con Radio Stella e apericena a cura di tre istituti alberghieri del territorio.

Un programma fitto, che unirà momenti formativi a momenti di svago nel nome della guida sicura. Un corner raccoglierà i pensieri dei ragazzi, i loro messaggi ai coetanei, la loro idea di corretto comportamento in strada. Saranno gli stessi ragazzi a “costruire” la campagna di comunicazione che nei prossimi mesi verrà veicolata nel vicentino grazie alla collaborazione della stampa locale.

Mobilità Sicura è un progetto che la Provincia di Vicenza realizza grazie al finanziamento concesso dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri a valere sul “Fondo contro l’incidentalità notturna”.

A fianco della Provincia c’è Società Vicentina Trasporti, che gestisce il trasporto pubblico locale, e c’è soprattutto La Strada Giusta, progetto di educazione stradale che ogni anno coinvolge centinaia di studenti degli istituti superiori vicentini. Capofila de La Strada Giusta è la Prefettura di Vicenza, con una squadra che conta sull’Ufficio Scolastico Provinciale, forze dell’ordine e associazioni.

Gli ospiti

All’evento di Mobilità Sicura ci saranno Polizia Stradale, Suem 118, Polizia Locale di Vicenza, Aci e autoscuole Ready to go. Ci sarà il pilota Gabriel Moretto, campione italiano Junior Mitjet (in corsa per il tricolore assoluto) e campione italiano karting nel trofeo BMB Challenge. E ci sarà la Federazione Motoristica Italiana con la giovanissima Anika Dal Pezzo, campionessa europea minienduro, campionessa italiana a squadre, prima al Veneto e Triveneto 2024 e 2025 e reduce dal terzo posto nella women 125 all’Europeo enduro in Germania. Sarà possibile dialogare con i piloti, che porteranno auto e moto da competizione.

Prezioso, durante l’organizzazione, il coinvolgimento della Consulta degli Studenti, che ha affiancato la Provincia e che la accompagnerà in tutto il percorso del progetto.

Svt mette a disposizione tre navette gratuite: una partirà da Bassano del Grappa per scendere verso Thiene, una da Noventa Vicentina verso Lonigo e una da Schio verso Valdagno, con fermate in tutto il vicentino. Destinazione finale villa Cordellina Lombardi, da dove ripartiranno alle 21 per il rientro a casa. Le navette sono gratuite.

Partner tecnico dell’evento è Dainese Experience, presente con una postazione, mentre partner addetti alla ristorazione sono l’istituto San Gaetano di Vicenza, Engim Tonezza e il Cfp di Trissino.

Nicol è superospite della serata. Nominata ambassador di Mobilità Sicura, accompagnerà il progetto anche nei prossimi mesi, facendosi portavoce del messaggio di guida sicura.

L’evento del 26 settembre sarà il momento inaugurale di un percorso che continuerà fino a febbraio 2026. Nel mezzo ci sarà l’educazione stradale nelle scuole a cura de La Strada Giusta, ci sarà il concorso con cui La Strada Giusta invita gli studenti ad elaborare uno spot per promuovere la sicurezza stradale e ci sarà un evento finale, da scrivere e realizzare assieme agli studenti.

Percorsi delle navette SVT

Primo autosnodato

  • 17:00 Noventa Autostazione
  • 17:20 Sossano centro
  • 17:40 Lonigo centro
  • 00 Villa Cordellina

Secondo autosnodato

  • 16:50 Schio autostazione
  • 17:10 Valdagno autostazione
  • 17:35 Castelgomberto autostazione
  • 17:38 Trissino autostazione
  • 17:50 Montecchio San Vitale autostazione
  • 18:00 Villa Cordellina

Terzo autosnodato

  • 16:35 Bassano Autostazione
  • 16:48 Marostica Autostazione
  • 16:57 Breganze Autostazione
  • 17:10 Thiene Autostazione
  • 17:35 Vicenza Autostazione
  • 18:00 Villa Cordellina

La Provincia di Varese partner di “InLav” per l’emersione del lavoro irregolare

Lo sfruttamento lavorativo in Lombardia: dimensioni caratteristiche, indicatori e strumenti di lettura, sistemi di identificazione e accompagnamento di situazioni di sfruttamento“: è stato questo il tema dell’incontro organizzato da Anci Lombardia in collaborazione con Provincia di Varese nell’ambito del Progetto InLav, attraverso cui  si è avviata la sperimentazione di Punti Unici di Accesso (PUA) a favore delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo. Due

Gli interventi

A portare i saluti istituzionali sono intervenuti il Prefetto di Varese dott. Salvatore Pasquariello, Il Direttore dell’Ispettorato del Lavoro dott. Alberto Gardina e il Consigliere Provinciale con delega al Lavoro dott. Carmelo Lauricella.

Il prof. Paolo Rossi, dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, ha introdotto il tema dello sfruttamento lavorativo, partendo dalla letteratura in materia, evidenziando che si tratta di un termine molto ampio che ricomprende tutte le forme di violazioni dei diritti umani dei lavoratori (dalla tratta al lavoro minorile, fino ad arrivare alla mancata o parziale corresponsione del salario), che si manifesta con più frequenza in alcuni settori economici ed occupazioni e che coinvolge soprattutto lavoratori e lavoratrici in situazione di vulnerabilità.  Inoltre, ha  individuato le varie dimensioni dello sfruttamento (economica, riproduttiva ed ambientale), le sfide e le criticità delle iniziative di contrasto allo sfruttamento lavorativo, indicando anche  i diversi significati del successo delle suddette iniziative, oltre ad illustrare il progetto Inlav, nello specifico i promotori, gli obiettivi, la struttura, gli Ambiti partecipanti e in particolare i  PUA, i network attivati, gli orientamenti di spesa ed infine le questioni che rimangono tuttora aperte.

L’esperto Pietro Maria Sekules, dopo aver ribadito la definizione del lavoro irregolare ed i diritti inderogabili, ha indicato le principali forme di lavoro irregolare, suddividendole in 11 diverse tipologie (lavoro nero, lavoro grigio, lavoro sommerso, lavoro simulato, lavoro fittizio, lavoro a cottimo irregolare, lavoro a domicilio irregolare, lavoro autonomo fittizio, caporalato, lavoro subappalto irregolare, lavoro a voucher irregolare); ha altresì richiamato le normative chiave in materia, illustrando gli strumenti di contrasto al fenomeno ed una case history, quella dei riders, oltre a ribadire le funzioni ed il ruolo strategico dei PUA nel progetto INLAV. Ha concluso ricordando come il lavoro irregolare investa tutti noi, pertanto tutti dobbiamo adoperarci per contrastarlo, in quanto il lavoro regolare è un diritto e un dovere sociale, nonché la base di una società più giusta e sostenibile.

Lucrezia Libido dell’Ambito di Tradate, Elena Olgiati della Cooperativa Solidarietà e Servizi, Eleonora Vecchiotti dell’Ambito di Somma Lombardo e Roberta Bettoni della Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione hanno riportato le esperienze e le sperimentazioni dell’ambito territoriale di Tradate e di Somma Lombardo, analizzando la logica del progetto, il contesto e la rete, riportando anche i dati di riferimento relativi al fenomeno territoriale, quali i beneficiari presi in carico, ed i risultati raggiunti finora, oltre ad illustrare i prossimi passi da seguire per contrastare il fenomeno.

Francesco Maresca, Responsabile del Settore Lavoro della Provincia di Varese, ha concluso i lavori ricordando il prossimo incontro che si terrà il 21 ottobre alle ore 15 presso stessa sede.

Contatti

Per contatti con il PUA di Somma L.: Cell. 334 6873326 Mail: [email protected]

Per contatti con il PUA di Tradate: Tel.  0331 1820841 Mail: [email protected]

Per ulteriori informazioni visitare il sito al seguente link: Il progetto – InLav Lombardia

Provincia di Foggia: al via il Progetto “Cittadinanza Digitale” per colmare il divario di competenze.

Il progetto

La Provincia di Foggia, in collaborazione con i volontari del Servizio Civile Universale nell’ambito del progetto “Cittadinanza Digitale”, rilancia un’iniziativa per l’inclusione digitale, con l’intento di aumentare le competenze digitali dei cittadini e di agevolare l’accesso ai servizi pubblici online. L’iniziativa ha l’obiettivo ambizioso di raggiungere almeno il 70% della popolazione digitalmente abile entro il 2026 .  L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che l’inclusione digitale è fondamentale per lo sviluppo sociale, culturale e civile della comunità. L’obiettivo è superare il divario digitale che separa giovani, anziani e stranieri, rendendo il territorio più competitivo a livello nazionale e internazionale.  Il progetto si avvale di operatori volontari che, con il ruolo di “facilitatori digitali”, offrono assistenza diretta ai cittadini che necessitano di supporto nell’uso delle tecnologie. I volontari contribuiscono su tutto il territorio provinciale e negli spazi dedicati per promuovere un approccio più consapevole e sicuro al mondo digitale.  I cittadini potranno usufruire in modo gratuito di questo servizio presso la Provincia di Foggia (Aula formazione, 4° piano, via Telesforo 25, Foggia)  e nei Comuni di  Anzano di Puglia, Apricena, Cagnano Varano, Candela, Carapelle, Carlantino, Carpino, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Celle di San Vito, Lesina, Lucera, Mattinata, Monte sant’Angelo, Monteleone di Puglia, Ordona, Orsara di Puglia, Orta Nova, Peschici, Pietramontecorvino, Rocchetta sant’Antonio, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Severo, Stornara, Torremaggiore, Troia, Vico del Gargano, Vieste.   Il Servizio  include:  Richiesta e attivazione dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione;  Supporto all’uso dell’App IO, la piattaforma che permette ai cittadini di interagire con le Amministrazioni, effettuare pagamenti e ricevere comunicazioni;  Assistenza guidata per apprendere a navigare in modo sicuro ea sfruttare al meglio gli strumenti digitali. 

Contatti

Per informazioni è possibile contattare i seguenti numeri telefonici:  0881.791831 / 0881.791801 / 0881.791517 o contattare l’Ente a mezzo mail:  [email protected] o PEC: [email protected]

Elezioni delle province della regione Sardegna – Tutte le informazioni

INDICE DOCUMENTAZIONE UPI ELEZIONI DELLE PROVINCE DELLA REGIONE SARDEGNA

29 SETTEMBRE 2025

Quadro degli adempimenti, Vademecum e FAQ UPI

Circolari del Ministero dell’Interno

Modelli e documentazione utile per le elezioni

Aree Interne: le Province alla Cabina di Regia a Palazzo Chigi

Necessità di azioni rapide e coordinate

“Se le politiche di sostegno alle aree interne non verranno calate nei territori in modo rapido, si rischia di fare un lavoro vano. Chiediamo prontezza ed efficacia e per questo come Province ci candidiamo ad essere partner attivi della nuova programmazione e ad avere un ruolo operativo al fianco dei Comuni”.

Lo ha detto il responsabile UPI per le Aree interne, Daniele Saia, Presidente della Provincia di Isernia, intervenendo alla riunione della Cabina di regia per lo sviluppo delle Aree Interne, convocata dal Ministro Tommaso Foti alla Sala Verde di Palazzo Chigi.

Il ruolo strategico delle Province

“Le Province – ha aggiunto Saia – sono le istituzioni territoriali che possono assicurare quella visione strategica necessaria per coordinare gli interventi, realizzare politiche strutturate ed incisive e produrre nei tempi rapidi necessari all’attuazione del piano, un vero cambiamento sui territori.

Per questo come UPI coglieremo l’invito del Ministro Foti a rafforzare il ruolo delle Province come hub a sostegno dei Comuni nelle aree interne”.

 

 

La Provincia di Matera e l’Università degli Studi della Basilicata firmano un accordo

Un nuovo corso di laurea a Matera

“Sono fiero di annunciare un passo significativo per il futuro della nostra amata Basilicata. Abbiamo sottoscritto un accordo operativo con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali (DAFE) dell’Università degli Studi della Basilicata che ha un obiettivo preciso: istituire un corso di laurea triennale in Sistemi Agroalimentari Sostenibili con sede a Matera e, quindi, potenziare l’offerta didattica universitaria offrendo nuove opportunità di formazione”.

Così il Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, ha commentato la sottoscrizione dell’accordo con il DAFE, rappresentato dal Direttore prof Giovanni Carlo Di Renzo, presenti anche i consiglieri provinciali Concetta Sarlo e Carlo Ruben Stigliano.

“Si tratta – ha sottolineato Mancini – del risultato di un impegno congiunto per lo sviluppo del nostro territorio. La Provincia di Matera è determinata a promuovere la formazione di tecnici qualificati e a supportare servizi di formazione professionalizzante nel settore agricolo e agroalimentare. Questo include la messa a disposizione di aule attrezzate per la didattica a distanza, laboratori e supporto per tirocini e sperimentazioni. Vogliamo inoltre facilitare il trasferimento tecnologico e l’aggiornamento professionale per gli operatori del settore”.

Gli spazi

Tra gli spazi potenzialmente messi a disposizione ci sono il plesso della Regione Basilicata, il campus di Pantanello di Bernalda, le aziende agricole dell’ALSIA, e gli Istituti Tecnici Agrari della provincia.

“Ringrazio i Comuni di Policoro e Garaguso per la loro disponibilità a mettere a disposizione per le attività formative la sala Buccolo del Palaercole e quelle dell’Istituto Professionale Agrario Pandanelli, così come il Comune di Tursi per aver manifestato la propria disponibilità. Un ringraziamento particolare al DAFE dell’UNIBAS, con in testa il Prof Di Renzo, e ai consiglieri provinciali Sarlo e Stigliano, che si sono fatti promotori di questo importante percorso.

Sono certo – ha aggiunto Mancini – che l’istituzione del corso di laurea citato, qui a Matera, avrà riflessi importanti e diretti anche per il Metapontino, cuore dell’agricoltura di qualità della Basilicata. E’ la prospettiva più logica, tenuto conto dell’importanza del comparto agricolo dell’intera provincia di Matera”.

Prospettive future

L’intesa non comporta oneri economici per le parti durante questa fase iniziale ma “è un investimento sul sapere, sulla ricerca e sull’innovazione che rafforzerà il legame tra istituzioni, imprese e comunità, fungendo da motore di sviluppo per la Basilicata”, ha concluso il Presidente.

Provincia di Forlì – Cesena: Approvato il Programma Triennale per il Diritto allo Studio 2025–2028

Il Consiglio Provinciale di Forlì-Cesena ha approvato, nel corso dell’ultima seduta, il Programma Provinciale Triennale per il Diritto allo Studio e all’Apprendimento per tutta la vita per gli anni scolastici 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028. Il documento recepisce gli indirizzi regionali adottati dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna (delibera n. 24 del 24 giugno 2025), dando attuazione alla Legge Regionale n. 26/2001.

Programma

Il Programma definisce priorità e interventi fondamentali per garantire il pieno esercizio del diritto allo studio in tutto il territorio provinciale. Tra le azioni previste:

  • concessione di borse di studio,
  • sostegno al trasporto scolastico (con attenzione specifica agli studenti con disabilità),
  • attività di orientamento,
  • interventi per l’inclusione scolastica.

Il documento è stato condiviso con la Conferenza Provinciale di Coordinamento e la Commissione Provinciale di Concertazione: i Comuni del territorio, i rappresentanti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, le associazioni datoriali e i sindacati hanno approvato il programma provinciale degli interventi.

Borse di studio

Tra i principali interventi previsti c’è l’assegnazione di borse di studio per gli studenti residenti frequentanti le scuole secondarie di secondo grado e gli istituti di formazione professionale. Nel precedente triennio (2022–2024) sono state accolte 7.796 domande, con benefici economici concessi per un totale di 883.534 euro. La Regione Emilia-Romagna ha definito, con delibera n. 1165 del 14 luglio 2025, i criteri per l’erogazione di borse di studio e contributi per i libri di testo relativi all’anno scolastico 2025/2026.

Trasporto e sostegno scolastico

A sostegno dei Comuni per i servizi di trasporto scolastico, in particolare per i trasporti individuali e speciali destinati agli alunni disabili, sono state assegnate risorse regionali pari a 495.695,71 euro nel triennio 2022–2024, di cui 49.064,24 euro specificamente destinati a coprire le spese per gli studenti con disabilità. Per l’anno scolastico 2025/2026, la Regione ha già stanziato 156.499,27 euro a favore della Provincia di Forlì-Cesena.

Un ulteriore contributo importante proviene dal fondo statale straordinario per le funzioni e i servizi di assistenza educativa, autonomia e comunicazione per studenti disabili: nel triennio 2022–2024 la Provincia ha ricevuto complessivamente quasi 2 milioni di euro (616.990 nel 2022, 636.883 nel 2023 e 685.151,91 nel 2024), da ripartire tra i Comuni a sostegno degli interventi nelle scuole secondarie superiori.

«Con questo atto – ha dichiarato Milena Garavini, sindaca di Forlimpopoli e consigliera provinciale – rinnoviamo il nostro impegno a garantire il diritto allo studio per tutte e tutti, ponendo attenzione particolare ai bisogni degli studenti più fragili. Il programma triennale ci consente di pianificare in maniera strutturata e integrata gli interventi sul territorio, rafforzando la rete educativa provinciale.»

 

Presidente Santambrogio: “Le Province lombarde versano 200 milioni allo Stato che risolverebbero il deficit dei servizi sui territori”

Il decreto legislativo “Disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale” che è in corso di lavorazione a Roma preoccupa le Province lombarde perché “non appare in grado di garantire un’effettiva autonomia finanziaria agli enti, riducendosi ad un mero trasferimento erariale, senza neppure le nuove risorse, già previste da tempo, dagli imbarchi su porti e aeroporti di cui curiamo la viabilità d’accesso”, ha affermato il Presidente UPL Luca Santambrogio nel suo intervento al Comitato Direttivo Upi di oggi.

L’obiettivo

L’obiettivo di UPL è quindi chiaro: uscire dalla precarietà e ripristinare le condizioni per un’amministrazione provinciale stabile, moderna ed efficiente, “che sia in grado di prendersi cura al meglio dei servizi essenziali come strade, scuole e ambiente”, continua Santambrogio.

Criticità finanziarie

“Nel 2025 le sole Province lombarde saranno costrette a versare allo Stato oltre 200 milioni di euro, risorse prelevate direttamente dai tributi locali che invece potrebbero essere impiegate sui territori per finanziare servizi essenziali” spiega il Presidente UPL, aggiungendo: “L’origine di questa crisi risale alla legge 56/2014 e alla legge di bilancio 2015 che hanno portato alla sostanziale cancellazione della capacità finanziaria delle Province. Sebbene negli anni siano stati previsti parziali ristorni, questi si sono rivelati frammentari, disomogenei e mai coerenti con i principi del federalismo fiscale”.

Squilibrio di bilancio e necessità di riforma

Del resto, lo squilibrio dei bilanci delle Province lombarde è giunto quest’anno a 165 milioni di euro e si aggraverà per l’avvio della nuova governance prevista dal Piano Strutturale di Medio termine. Si tratta di una procedura contabile che, attraverso un accantonamento, determina di fatto una contrazione delle risorse correnti disponibili per complessivi 150 milioni, di cui circa 18 per le nostre Province, dal 2025 al 2029. “Solo un riordino istituzionale serio, accompagnato da risorse certe, potrà permettere alle Province lombarde di tornare a svolgere pienamente le proprie funzioni – sottolinea, concludendo, il Presidente UPL Santambrogio – offrendo servizi efficienti, supportando i Comuni e contribuendo allo sviluppo infrastrutturale e territoriale del Paese”.

UPI e DFP rafforzano la sinergia su reclutamento, formazione e innovazione organizzativa

Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sottoscritto con il presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Pasquale Gandolfi, un protocollo d’intesa per valorizzare il ruolo e le funzioni delle Province nell’assetto istituzionale.

Obiettivi e contenuti

Il protocollo ha come obiettivo principale quello di rafforzare la collaborazione tra il Dipartimento della funzione pubblica e l’Unione delle Province italiane su temi strategici per il funzionamento delle amministrazioni pubbliche. “Le Province rappresentano un punto di contatto fondamentale non solo tra i comuni e le regioni ma anche per tutti i cittadini. Il ruolo di questi enti intermedi è centrale nonostante le tentazioni che si sono susseguite di volerle eliminare con un mero tratto di penna. Le province, infatti, non solo sono vive ma sono attive e proiettate al futuro come centri propulsori di pianificazione e di investimenti per rispondere alle esigenze della comunità” sottolinea il ministro Zangrillo.

Durata e impegni

Con questo protocollo, che ha validità triennale, le parti si impegnano a promuovere l ’attuazione di interventi sul reclutamento, sul rafforzamento delle competenze del personale e sull’innovazione organizzativa con l’obiettivo di migliorare le performance e il raggiungimento degli obiettivi.

Dichiarazioni di Gandolfi e Zangrillo

“Con questo protocollo facciamo un passo in avanti nella costruzione della nuova Provincia, ente che assume valore strategico all’interno del percorso di innovazione della PA che il Ministro Zangrillo sta perseguendo con determinazione” evidenzia il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi.  “Una Provincia che ha un ruolo di regia e coordinamento nei territori, semplifica l’amministrazione locale, supporta gli altri enti, a partire dai piccoli Comuni, e promuove la crescita degli investimenti. Grazie al raccordo con il DFP potremo consolidare le esperienze avanzate e supportare il personale con percorsi formativi mirati, investendo sulla leadership amministrativa e sulla valorizzazione delle professionalità”.

“Il protocollo rappresenta un ulteriore segno di attenzione verso gli enti territoriali. Abbiamo messo in campo iniziative significative volte a instaurare un rapporto di collaborazione con le istituzioni più prossime ai nostri utenti, cittadini e imprese. Va in questa direzione il percorso di “Facciamo semplice l’Italia” con cui stiamo attraversando il Paese con l’obiettivo di ascoltare, dialogare e confrontarci con chi vive ogni giorno i territori e mettere in campo strumenti e progetti per una Pubblica amministrazione sempre più efficiente e moderna” conclude il ministro.

Ecco il protocollo siglato Protocollo dintesa Ministro PA – UPI_DEF

UPI e Lega Ciclismo Professionistico insieme per promuovere sport e territori

Le iniziative

Promuovere tra i giovani i valori del ciclismo come sport e come strumento per favorire l’educazione e la formazione stradale, attraverso iniziative e percorsi didattico-formativi; consolidare il legame tra il movimento del ciclismo professionistico nazionale e internazionale e le Province per valorizzare i territori a livello turistico, culturale ed ambientale attraverso iniziative ed eventi mirati; fornire una formazione alle strutture delle Province sull’organizzazione delle gare ciclistiche su strada, per migliorare la sicurezza degli eventi, degli atleti e del pubblico, favorendo una collaborazione efficace tra istituzioni e organizzatori delle gare ciclistiche.

Sono questi gli obiettivi prioritari del protocollo d’intesa siglato oggi tra il Presidente della Lega Ciclismo Professionistico, Roberto Pella, e il Presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Pasquale Gandolfi.

Le dichiarazioni

“In ciclismo in Italia è molto più che uno sport: è parte della cultura e della storia del Paese. Attraverso questo protocollo – sottolinea il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi – vogliamo rendere strutturato il legame che da sempre tiene insieme le manifestazioni ciclistiche con le Province. Ma soprattutto vogliamo arrivare agli studenti delle scuole secondarie superiori per promuovere i temi del valore del ciclismo, della pratica sportiva, dell’etica, della cultura e della storia del ciclismo, come strumenti di inclusione sociale e di promozione di sani stili di vita e corretti modelli alimentari. Siamo grati al Presidente Pella per avere creduto nell’importanza delle Province e siamo certi che la sinergia con la Lega Ciclismo Professionistica si tradurrà in atti capaci di incidere direttamente sul benessere dei cittadini e sulla valorizzazione del Paese”.

“La Lega Ciclismo vuole avviare una intensa sinergia con tutte le Province italiane, e insieme a loro con UPI, per portare il ciclismo professionistico su tutte le strade d’Italia e sui banchi di scuola, con il racconto delle imprese storiche vissute nel nostro Paese e insieme a tutti i valori che possono essere condivisi con i ragazzi:  passione, spirito di squadra, fatica, tenacia e impegno.” – ha commentato Roberto Pella, Presidente della Lega del Ciclismo Professionistico, a margine della sottoscrizione del Protocollo d’intesa. “Siamo alla vigilia di un mondiale, il primo organizzato nel continente africano, a Kigali, che ci potrà riservare grandi soddisfazioni specie nel ciclismo femminile e che potrà far sviluppare nuove potenzialità proprio attraverso il rafforzamento delle relazioni tra i territori”.

Ecco il protocollo siglato protocollo UPI e LEGA CICLISMO

Il 3 agosto la costa teramana rema unita contro la violenza di genere

Domenica 3 agosto la costa teramana torna ad unirsi per manifestare il sostegno della comunità al contrasto della violenza di genere con “Remiamo contro la violenza di genere”.

La manifestazione, nata a Giulianova da un’idea di Fioravanti Gabriellino Palestini noto come “l’uomo Plasmon” e presidente dell’associazione “Uomini, donne ed eroi del mare”, da sette anni viene sostenuta e organizzata dalla Commissione provinciale delle pari opportunità in collaborazione con tutte le CPO comunali, le marinerie, i circoli nautici, i centri antiviolenza. Il 3 agosto, quindi, a partire dalle ore 10, da tutti i Comuni della costa teramana partiranno le imbarcazioni a remi per fare un tratto di mare. I punti di partenza e arrivo: a Martinsicuro al Delfino Azzurro e a Piazza del Mare; ad Alba Adriatica al Circolo nautico; a Tortoreto alla Sirenetta; a Giulianova al Novavita e all’Europa; a Roseto Riva del Sol e Ohana; a Pineto a Scerne al Circolo nautico e Hapimag; a Silvi a Lido del Mar de Plata.

Questa mattina la presentazione di questa edizione che si è svolta al Circolo nautico di Giulianova con un’ampia partecipazione delle rappresentanti delle CPO comunali, della comandante della Guardia costiera, Valeria Di Mattia, dell’assessore comunale Lidia Albani, di Tania Bonnici Castelli ex presidente Cpo e componente dell’attuale commissione provinciale. La presentazione è stata arricchita dalla presenza della presidente della Commissione regionale, Rosa Pestilli e da quella del sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata, Annunzio Amatucci.

“Come verifichiamo ogni giorno, c’è ancora tanto da fare, nonostante il nostro impegno i dati non confortano – ha dichiarato la presidente della commissione provinciale, Erika Angelini – per questo le manifestazioni che coinvolgono un ampio e indifferenziato pubblico ci consentono di far conoscere i servizi gratuiti che l’Ente provincia offre con il suo Centro antiviolenza che ha sportelli in molti Comuni grazie anche all’impegno profuso dalle Amministrazioni locali e dalle commissioni locali. L’importante sostegno della Commissione regionale e la collaborazione che abbiamo instaurato sui rispettivi progetti ci permette di dare forza alle nostre proposte: concrete e attuabili proprio per migliorare la rete di prevenzione e sostegno alle donne vittime di violenza e parallelamente di operare per il rafforzamento delle politiche di genere”. Sulla rete, che deve essere “ampia e radicata sul territorio con un filo conduttore fra Regione e Enti locali” ha insistito nel suo intervento anche la presidente Regionale Rosa Pestilli: “donne per le donne”.

Fra le presenze e gli interventi quelle delle componenti della CPO provinciale, Maria Cristina Cianella e Sonia delle Monache e poi di: Marilena Andreani (Comune di Giulianova); Isabel Marchegiani (Comune di Martinsicuro); Francesca Di Matteo (Comune di Alba Adriatica); Dolores Cimini (Comune di Tortoreto); Alexandra Pennarossa (Comune di Silvi); Ina Simei (Comune di Pineto); Anna Pia Sorgentone (Comune di Giulianova): Licia  Petrella in rappresentanza del Circolo Nautico di Giulianova dove si è svolta la presentazione.

A fare gli onori di casa l’assessore Lidia Albani del Comune di Giulianova, amministrazione che  insieme alla Cpo locale e a Gabriellino Palestini sono  “decani” dell’iniziativa. Anche quest’anno, come ha sottolineato Palestini: “vi è un’ampia partecipazione delle marinerie e delle associazioni, un numero che è in continua crescita”.

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