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Coordinamento degli Uffici di Statistica delle Province Italiane

 

Il Coordinamento degli Uffici di Statistica delle Province Italiane è un organismo tecnico che opera nell’ambito dell’UPI,  per il coordinamento della funzione della statistica a supporto della governance locale, al fine di conseguire le finalità previste dall’art. 2 del regolamento del CUSPI.



 

Per  dare attuazione al Protocollo d’intesa UPI-ISTAT del 21 luglio 1999, un gruppo di lavoro del Cuspi ha predisposto un progetto esecutivo, il  “Sistema informativo statistico delle province italiane ” per realizzare un sistema di visualizzazione e archiviazione dei dati statistici di interesse provinciale.

Il più recente Protocollo d’intesa UPI-ISTAT del 2 marzo 2006  ha dato continuità alla collaborazione e avviato un altro importante progetto “100 indicatori per 100 province”, che nasce dall’esperienza delle Province dell’Emilia-Romagna.

Molteplici sono le attività condotte dagli uffici di statistica, prima fra tutte la diffusione della cultura statistica all’interno dei propri enti per il rafforzamento del ruolo degli uffici stessi. In particolare al fine di valorizzare il patrimonio informativo pubblico a fini statistici e per il coordinamento della funzione della statistica a supporto della governance locale alcune province stanno realizzando un censimento sugli archivi amministrativi.

Gli uffici di statistica delle Province sono organismi del Sistan e concorrono alla realizzazione del Piano Statistico Nazionale. I  membri del CUSPI sono inoltre membri dei circoli di qualità dell’Istat.  Essi assicurano la presenza delle Province nei tavoli tecnici di tutte le aree d’interesse per l’approntamento ed il monitoraggio del PSN allo scopo di intervenire nella gestione dei dati generati proprio dall’attività istituzionale dell’ente provincia.

Per dare voce agli uffici di statistica delle province la segreteria del Sistan dedica degli spazi agli articoli d’interesse statistico sul Giornale del Sistan.

Sul sito dei servizi UPI è attivo un forum di discussione attraverso il quale i membri del Cuspi possono fare proposte e scambiare opinioni.

Il Comitato di presidenza del Cuspi è composto da:

Cinzia Viale (Presidente) – Provincia di Rovigo
Teresa Amendola – Provincia di Roma
Paola D’Andrea – Provincia di Pesaro e Urbino
Michela Dusi – Provincia di Cremona
Antonella Primi – Provincia di Trieste
Rossella Salvi – Provincia di Rimini
Giuseppina Vilasi – Provincia di Reggio Calabria
Pasquale Volontà (per le attività informatiche) – Provincia di Asti

 

 

 

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Cavalli: dalle Province un sostegno alla lotta contro il racket e l’usura

«Il ruolo delle Province nella lotta contro l’usura e il racket, sarà soprattutto di aiuto alle piccole comunità e di diffusione della conoscenza del fenomeno, attraverso la prevenzione e la formazione dei soggetti più a rischio. Nell’Osservatorio, chiamato a verificare l’applicazione dell’Accordo quadro sul territorio, le Province vigileranno affinché tutti gli strumenti messi in campo siano concretamente condivisi e applicati; in particolare che il Fondo di solidarietà per le vittime sia effettivamente accessibile e dotato di risorse adeguate».
Così il vicepresidente vicario dell’Upi, Alberto Cavalli ha commentato la firma dell’Accordo quadro per la prevenzione dell’usura e del racket , avvenuta al Viminale con il ministro dell’Interno, Giuliano Amato ed i massimi rappresentanti delle Associazioni bancarie e di categoria, oltre ad Anci e Upi.
La collaborazione con le Province riguarderà, dunque, tutti i temi legati al sostegno delle vittime di un fenomeno insidioso e spesso sommerso; soprattutto attuando campagne di sensibilizzazione su tale problematica e di informazione sui mezzi a disposizione in caso di difficoltà.
Il vicepresidente Cavalli ha sottolineato l’importanza di essere coinvolti attivamente nell’Osservatorio che dovrà studiare le misure di contrasto, monitorando le realtà geografiche e collaborando a un «Libro bianco» su racket e usura da sottoporre annualmente all’approvazione del Ministro al fine di presentarlo al Parlamento.

 

Roma 31 luglio 2007

 

 

 

 

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Domenici e Melilli “Il Governo non ha rispettato l’accordo “

Upi ed Anci, ribadendo la sospensione delle relazioni istituzionali con il Governo stabilita dagli organismi direttivi delle Associazioni nelle scorse settimane,  rendono noto che non interverranno alle riunioni tecniche né alla Conferenza unificata convocata dal Governo per la prossima settimana, per esprimere il parere sul Disegno di legge sui Costi della Politica appena licenziato dal Consiglio dei Ministri.
Quanto al testo, il Presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, e il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, dichiarano che “nel Disegno di legge per il contenimento dei costi delle istituzioni, approvato dal Consiglio dei Ministri, il Governo non ha rispettato l’accordo sottoscritto con Anci e Upi. Nel testo uscito dal Consiglio dei Ministri – aggiungono i due Presidenti –  si interviene infatti con tagli solo sugli Enti locali, lasciando inalterati quelli che sono i veri sprechi della politica.
“Come accade ormai da qualche anno a questa parte – dicono Domenici e Melilli –  ancora una volta a pagare il peso e la responsabilità della tenuta del Paese sono chiamati in causa solo le Province e i Comuni.
Apprendiamo infatti che, nel disegno di legge approvato dal Governo, le uniche istituzioni i cui amministratori dovranno immediatamente essere ridotti sia nel numero che nelle retribuzioni sono i Comuni e le Province. Di tutto ciò nell’accordo sottoscritto nelle scorse settimane, e che avrebbe dovuto, nelle intenzioni dichiarate, rappresentare la base su cui tracciare il disegno di legge, ovviamente non c’era traccia.
Apprezziamo il segnale lanciato dal Presidente del Senato Franco Marini e dal Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, che responsabilmente hanno voluto, insieme, dare un primo contributo al dibattito. Tuttavia – concludono i Presidenti –  dobbiamo prendere atto che con questo Disegno di legge il Governo ha dimostrato di volere con gli Enti locali una concertazione solo di facciata”.  

L’apprezzamento delle Province : rilancio dei centri per l’impiego delle Province

“Apprezziamo molto la scelta operata dal Ministro Damiano e confermata dalle Parti sociali, di puntare sullo sviluppo delle politiche pubbliche per l’occupazione, attraverso la valorizzazione e il potenziamento dei Centri per l’impiego gestiti dalle Province”. 
E’ il commento del Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, sull’accordo per il welfare raggiunto dal Ministro del lavoro e dalle Pari sociali, nel quale si stabilisce la necessità di avviare un potenziamento dei servizi per l’impiego gestiti dalle Province, considerati nodo strategico per le politiche pubbliche attive del  lavoro. Con questo accordo – aggiunge il Presidente Melilli –  si avvia un percorso di riforma strutturale dello stato sociale italiano e si comincia a tutelare e a promuovere di più i ragazzi e le ragazze giovani che non hanno attualmente adeguate protezioni sociali. Si promuove finalmente anche in Italia quello stato sociale per il lavoro che caratterizza tutti i Paesi europei più evoluti”.
 “L’accordo – sottolinea l’assessore Donatella Massarelli, coordinatrice nazionale degli Assessori provinciali al lavoro dell’Upi – raccoglie molte delle richieste che come Upi avevamo presentato al Ministro Damiano.
Grazie alle modifiche previste al decreto 276 del 2003 i Centri per l’impiego delle Province diventeranno, senza ambiguità, gli operatori pubblici di riferimento del mercato del lavoro acquisendo, tra i propri compiti, anche la gestione dei futuri ammortizzatori sociali.
Tra gli interventi previsti dall’accordo – aggiunge l’assessore Massarelli – voglio sottolineare la previsione del miglioramento dell’efficienza dei Centri per l’impiego grazie al potenziamento e alla messa a rete dei sistemi informatici, lo snellimento delle procedure burocratiche e il miglioramento dei raccordi territoriali, con la promozione dell’ integrazione tra i Centri per l’impiego e la formazione professionale. Grande importanza poi assume per noi la definizione degli standard di qualità, che ci consentiranno di rendere adeguati i servizi offerti in ogni regione. Ci auguriamo che già dalle prossime settimane si possa iniziare a tradurre questo accordo in atti  e che si possa avviare la piena integrazione degli interventi di Regioni Province e Comuni, necessaria per gestire al meglio le politiche del lavoro e dare riposte ai cittadini e alle imprese”.

Promossa con il patrocinio dell’UPI

Sulle strade delle vacanze, nel periodo luglio-agosto, ci sono 1.100 vite da salvare. Sono quelle che, secondo i dati statistici, rischiano di andare perdute anche quest’anno (18 al giorno). La “strage annunciata” può essere fermata. In strada troppe volte non si muore per caso. Si muore soprattutto perché in tanti non rispettano le regole. Ad esempio se tutti usassero le cinture di sicurezza nel mese di luglio e di agosto si salverebbero più di 200 vite. In un anno se ne salverebbero 1.000. In Italia il 30% degli automobilisti non si “allaccia alla vita”.
Gli eroi dei fumetti e personaggi della cultura, dello spettacolo e dello sport si mobilitano per far crescere la consapevolezza che è possibile ridurre drasticamente le vittime della strada. E così Diego Abatantuono si ritrova al fianco di Snoopy, Diabolik insieme a Carmen Consoli, Martin Mystère con Beppe Severgnini, Luporosso con Carlo Lucarelli. Insieme a loro ci sono Piero Angela, Margherita Hack, Beppe Severgnini, gli scrittori Mario Rigoni Stern e Gianrico Carofiglio, il campione olimpico Stefano Baldini, il campione del mondo di canoa Stefano Cipressi, Francesca Chillemi Miss Italia 2003, il rapper Caparezza, i comici Vito, Giorgio Panariello. Dario Vergassola e Marco Della Noce, Beppe Carletti de I Nomadi.
Tutti insieme per sostenere la campagna “Vacanze coi fiocchi” che torna per l’ottavo anno sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio dell’UPI.

Il momento più alto della campagna sarà il 28 luglio in occasione del più grande esodo estivo verso il mare, le montagne e le città d’arte. Da Bologna a Roma, da Milano a Taranto, da Campobasso a Catanzaro, da Bari a Trieste, da Ragusa a Venezia in tanti caselli autostradali e nelle piazze delle città rappresentanti delle istituzioni e volontari delle associazioni augureranno buon viaggi e distribuiranno il libretto della campagna che ha in copertina Snoopy, il più famoso bracchetto del mondo. All’interno vignette di Bucchi, Vauro, Maramotti; foto dei personaggi associate a messaggi, riflessioni degli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità Teodora Macchia e Franco Taggi.
Un grande contributo alla divulgazione dei messaggi lo daranno 200 emittenti locali e nazionali che trasmetteranno 20.000 spot registrati dai personaggi che partecipano alla campagna che durerà tutta l’estate.

L’obiettivo di “Vacanze coi fiocchi” è di ricordare a tutti che in strada non è permesso sbagliare perché in gioco viene messa l’unica vita che abbiamo oltre a quella di tanti innocenti che potrebbero pagare le conseguenze di comportamenti irresponsabili.
La campagna “Vacanze coi fiocchi” è promossa dal Centro Antartide di Bologna con la collaborazione del Ministero dei Trasporti e dell’Osservatorio per l’Educazione Stradale e la Sicurezza della Regione Emilia-Romagna. Vede protagoniste 600 istituzioni, associazioni, aziende sanitarie, società autostradali e radio.

Per ulteriori informazioni: www.vacanzecoifiocchi.it

Da domenica soggiorno estivo per i piccoli del popolo “dfantasma”

Domenica 29 luglio alle 15,30 con una festa al Municipio di Invorio inizierà anche per quest’anno l’esperienza estiva di soggiorno dei bambini Saharawi nel novarese.
Da circa 30 anni, a causa dell’invasione del territorio del Sahara
occidentale da parte del Regno del Marocco e la conseguente guerra
protrattasi sino al cessate il fuoco nel 1991, la popolazione inerme del
Saharawi vive profuga in tendopoli presso Tindouf, nel deserto algerino dell’ Hammada in condizioni climatico-ambientali al limite della sopravvivenza.
In favore del popolo Saharawi sono intervenuti nel tempo aiuti umanitari ed
iniziative diverse tra cui progetti di ospitalità per bambini affetti da
particolari patologie nel periodo estivo (luglio ed agosto) promosse da Enti
Locali ed Associazioni.
I progetti di accoglienza estiva dei bambini Saharawi in Italia hanno come
referente coordinatore l’Associazione Nazionale di Solidarietà con il
Popolo Saharawi che ha inviato attraverso l’Associazione di Solidarietà con
il Popolo Saharawi “Zemla” di Cantagallo (PO), la proposta di aderire al
Progetto di accoglienza 2007. Quest’anno il progetto novarese di accoglienza
dei bambini Saharawi, che prevede l’ospitalità per un gruppo di 10 bambini
ed il loro accompagnatore, si protrarrà per tutto il mese di agosto, è
organizzato e curato dall’Associazione Volontari A.I.B.  “Cerutti Luigi” di
Invorio, in collaborazione con Comuni (tra cui: Bellinzago, Borgomanero,
Briga, Dormelletto, Invorio, Lesa, Oleggio Castello) ed Associazioni del
territorio.
La Provincia di Novara – assessorato alle Politiche sociali –  ha assegnato un contributo a sostegno dell’iniziativa.

 

Protocollo d’Intesa con UnionFiere FVG

L’Unione delle Province del Friuli Venezia Giulia ha siglato oggi un Protocollo d’Intesa con UnionFiere Friuli Venezia Giulia con la quale è stata avviata una collaborazione nella promozione delle risorse del territorio delle quattro Province nell’ambito della promozione fieristica regionale. Le Province erano rappresentate dalla presidente della Provincia di Trieste e presidente dell’UPIFVG Maria Teresa Bassa Poropat, dal presidente delle Province di Pordenone, Elio De Anna, dal vice presidente della Provincia di Trieste Walter Godina, dall’assessore provinciale di Pordenone Renzo Francesconi e dal direttore dell’Upifvg Rodolfo Ziberna.
Le società fieristiche erano invece rappresentate dal Presidente di Pordenone e di UnionFiere Alvaro Cardin, dai Presidenti delle Fiere di Udine e Gorizia Sergio Zanirato e di Trieste Fulvio Bronzi, unitamente ai relativi direttori. “Ritengo strategico per le prospettive dei rispettivi territori, incrementare le occasioni di collaborazione e di individuazione di azioni sinergiche – ha detto Maria Teresa Bassa Poropat – la promozione del territorio, con presenze comuni alle più significative fiere regionali sostenute da una politica di marketing condivisa è sicuramente un obiettivo di comune interesse che grazie a questo protocollo diventerà più concreto.
Questo atto non è un punto di approdo ma un punto di partenza destinato, secondo le nostre aspettative, a consolidare un rapporto di collaborazione tra i soggetti deputati alla promozione del territorio.”
Con la sigla del Protocollo UnionFiere garantirà alle Province del Friuli Venezia Giulia uno stand in occasione di dieci appuntamenti fieristici. “Le Province dimostrano, anche con questo mezzo- ha aggiunto Maria Teresa Bassa Poropat – di essere in grado di fare rete, di fare sistema, proponendo al pubblico del Friuli Venezia Giulia, ma anche ai visitatori provenienti dalla Carinzia, dal Veneto e dalla Slovenia, un prodotto unitario: quelle particolarità, quelle specificità, quelle “nicchie” che il territorio offre ma che non godono di importanti strumenti per essere veicolate all’attenzione del vasto pubblico”.
Il presidente di UnionFiere Cardin, da parte sua, ha sottolineato l’importanza di questo avvenimento “alla luce dei compiti propri sia delle Province che delle Fiere, le quali sono espressione degli Enti Locali.
Sia le Fiere che le Province, infatti, operano per la promozione del rispettivo territorio”.
Sono quindi intervenuti i presidenti della Fiera di Udine Zanirato e di Trieste Bronzi, i quali hanno rilevato che il sistema fieristico regionale con UnionFiere voglia proprio fare sistema tra le società fieristiche e con il territorio. Le fiere della nostra regione sono le uniche in Italia che hanno già promosso l’intera offerta fieristica.”
Infine il presidente della Provincia di Pordenone De Anna ha precisato che le specificità del territorio, di cui Province e Fiere sono espressione, possono trovare adeguata sede di promozione proprio nelle offerte fieristiche.” Lo stand dell’UPIFVG sarà uno strumento per veicolare certamente le iniziative promosse dalle Province o da esse partecipate o patrocinate, ma anche eventi, produzioni eno-gastronomiche ed altre offerte di soggetti pubblici o privati. L’Unione delle Province così facendo svolge appieno il proprio ruolo nel rapportare e coordinare le quattro Province. E’
auspicabile poter trovare ulteriori momenti di collaborazione tra le Fiere e le Province, stante i compiti di promozione del territorio che hanno le Province e la funzione promozionale delle fiere medesime.
Per il quadrimestre settembre -dicembre 2007 questi sono gli appuntamenti fieristici scelti nei quali puntare la promozione: la rassegna campionaria multisettoriale Multifiera 60 (Pordenone 8-16 settembre), la mostra della nautica da diporto Fiera del Mare (Trieste 11-14 ottobre), il salone della specialità Dop e Igp Regalo Ruralia (Gorizia 1-3 dicembre), e Good!Gustando (Udine 19-21 ottobre).

Nelle parole del presidente Florido la solidarietà dell’ente alla popolazione foggiana

“La tragedia di ieri, sul Gargano, ha scosso tutta la regione. Il nostro pensiero – dichiara il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido – non può che andare, innanzitutto, alle vittime e ai loro familiari, ai tantissimi feriti e alla popolazione, tutti messi a dura prova da una giornata che faticheranno a dimenticare.
In questo particolare e delicato frangente ci sentiamo vicini alla comunità foggiana a cui va tutta la nostra solidarietà. Siamo pronti a dare una mano, a collaborare con le istituzioni territorialmente rappresentative, all’insegna della comune appartenenza ad una terra, la Puglia, che amiamo e che vogliamo tutelare e proteggere. È un appello che mi sento di rivolgere in primo luogo al mio collega e amico Carmine Stallone, presidente della Provincia di Foggia, ma anche a tutti gli altri amministratori locali: sappiate che la Provincia di Taranto è al vostro fianco”.

Con i lavori del Consiglio Direttivo e la ricerca UPI CENSIS

E’ uscito il Numero 7 dell’Agenzia quindicinale dell’Upi, il Notiziario Le Province.

In questo numero, tra l’altro, il dibattito che si è sviluppato nell’ultimo consiglio direttivo e una brevissima sintesi della Ricerca Upi CENSIS “L’economia della Provincia”, che trovate pubblicata in versione integrale sul sito e che sarà il focus del prossimo numero della rivista dell’Upi.

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Sì al finanziamento di ASIA

ASIA, l’Agenzia per lo Sviluppo internazionale dell’ambiente fondata e promossa dalla Provincia di Trieste, riceverà dal Ministero per l’Ambiente i finanziamenti necessari all’avvio delle attività.

Lo ha comunicato Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente, a Maria Teresa Bassa Poropat, Presidente della Provincia di Trieste nel corso di un colloquio che si è svolto nel primo pomeriggio di oggi nel capoluogo giuliano. “Abbiamo studiato la Convenzione tra Ministero e Provincia di Trieste – ha detto Pecoraro Scanio – in maniera tale da dare un nuovo impulso all’Agenzia, affinchè non diventi una sorta di vetrina, ma un’iniziativa operativa alla quale vengano assegnate risorse”. Il Ministro Pecoraro Scanio ha anticipato di aver invitato il collega sloveno alla futura inaugurazione dei corsi di formazione organizzati da ASIA “un’agenzia – ha aggiunto – di caratura e valore internazionale”.
ASIA conta di iniziare la programmazione dei corsi di alta formazione nel campo dello sviluppo eco-compatibile, finalità per la quale è stata fondata, entro la fine del 2007. “L’avvio dell’attività di ASIA è un avvenimento particolarmente significativo per Trieste” ha commentato Maria Teresa Bassa Poropat, Presidente della Provincia di Trieste. “La scuola di alta formazione rivolta a tecnici e decisori che ci apprestiamo ad attivare – ha aggiunto – costituisce un significativo tassello nella città di Trieste in un settore tra i più attuali del momento quello dell’ambiente”. E’ già stata convocata nella prima settimana di settembre la riunione del Comitato di indirizzo dell’Agenzia allo scopo di avviare il primo corso pilota mirato alla formazione di personale nei settori della tutela dell’ambiente. Compito del Comitato sarà quello di individuare il programma di attività e i temi sui quali impostare i corsi di formazione. La Fondazione potrebbe infatti diventare promotrice di campus di sperimentazione concreta per la messa in opera di tecnologie innovative nel campo del recupero energetico e della tutela dell’ambiente. Ampio è il campo di azione nel settore della formazione dei paesi in via di sviluppo per una cultura dell’energia rinnovabile che potranno rivolgersi ad ASIA per ricevere servizi di capacity building ambientale. La volontà del Ministero è quella di far diventare ASIA un Iped, un ente di secondo grado riconosciuto dall’UNESCO.
Il Consiglio di indirizzo di ASIA è composto dai tre membri nominati dalla Provincia di Trieste : il professor Alessandro Nardi, il professor Katepalli R. Sreenivasan, Direttore del Centro Internazionale di Fisica teorica e l’ingegner Giancarlo Michellone Presidente di Area Science Park. Fa parte dell’organismo anche Gianni Pizzati designato dal Ministero dell’Ambiente.

Melilli alle imprese “Lavoriamo insieme per migliorare il sistema economico”

“Per la seconda volta dal sondaggio Ipsos Sole 24 Ore emerge la conferma che i cittadini non solo apprezzano la Provincia, ma la ritengono una istituzione utile e lontana dai luoghi degli sprechi della politica”.
E’ il commento del Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, al sondaggio Ipsos commissionato dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”, nel quale, tracciando il quadro delle istituzioni italiane, si chiede espressamente a diversi stakeholders se sia utile eliminare le Province per abbattere i costi della politica. “Quando la domanda è stata posta ad un campione di cittadini, questi nel 68% dei casi, hanno risposto di no, di essere contrari all’abolizione delle Province. Stesso risultato nell’ ultimo sondaggio (pubblicato su Il sole 24 ore di ieri, 22 luglio) rivolto ai dipendenti privati: in questo caso, come nota il quotidiano stesso, nemmeno un dipendente su dieci (il 12%) ne ritiene utile la soppressione, mentre il resto del campione è contraria e dimostra di sentire molto vicina a sé l’istituzione Provincia.
Gli unici a dichiararsi favorevoli all’eliminazione delle Province sono stati una parte (il 33%) di imprenditori intervistati dall’Ipsos. Questo vuol dire – sostiene Melilli – che mentre come istituzioni riusciamo a dialogare e a dare risposte evidentemente positive ai cittadini abbiamo difficoltà a parlare con una parte dei nostri imprenditori, che, non sempre a torto, imputano alle Province e agli enti locali in genere, le responsabilità di un eccesso di burocrazia causa di inutili lungaggini.
A loro dobbiamo rivolgerci, per stringere un patto saldo tra istituzioni e sistema economico, capace di determinare atti concreti, buone pratiche, protocolli operativi, interventi e strumenti tali da sostenere e di promuovere i sistemi economi locali.
Noi siamo disponibili a metterci in gioco, a fare la nostra parte: ci auguriamo che anche quel 33% di imprese che oggi non ci ama, sia pronta come noi a lavorare per migliorare il sistema, abbandonando la strada della facile demagogia che, invece, non porta da nessuna parte”. 

 

Presidente dell’Upi Emilia Romagna e Preissdente della Provincia di Ferrara

“Prendo atto con soddisfazione dell’accordo raggiunto a Roma tra le rappresentanze
delle Autonomie Locali, delle Regioni e del Governo, che ha portato a siglare un patto
per la riduzione dei costi delle Istituzioni.
Finalmente si giunge ad affrontare il tema della razionalizzazione, dell’ammodernamento e
del minor costo della pubblica amministrazione italiana, con provvedimenti che, seppur
adottati separatamente da organi diversi, rispondono al disegno condiviso di
responsabilizzare e coinvolgere tutti, da Governo e Parlamento, fino al più piccolo dei
Comuni.
Sono particolarmente soddisfatto in quanto, il patto siglato ieri, presenta diversi aspetti
simili a quelli che l’Unione regionale, rappresentando la volontà delle Province dell’Emilia-
Romagna, da oltre un anno propone al Parlamento, al Governo, alla nostra Regione e agli
altri Enti Locali, sostenendo inoltre il ruolo fondamentale delle Province nell’ambito di un
chiaro processo di semplificazione e specializzazione delle funzioni.
Purtroppo, alla soddisfazione per questo accordo, si contrappone un clima non positivo nel rapporto fra le Autonomie Locali e il Governo, che, sui temi della finanza pubblica, del
DPEF, del federalismo fiscale e del patto di stabilità, ci ha portati, anche come UPI, a
sospendere le relazioni istituzionali fino al ritiro delle nostre delegazioni dai tavoli di
concertazione”.

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