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Masoero è il nuovo Presidente del Consiglio Direttivo Upi

Nel link, vi proponiamo i due ordini del giorno sulla Manovra Finanziaria 2007 e sul Codice delle Autonomie locali, approvate oggi dal Consiglio Direttivo dell’Upi.

Nell’incontro è stato anche nominato il nuovo Presidente del Consiglio Direttivo: si tratta di Renzo Masoero, il Presidente della Provincia di Vercelli.

 

Dpef: Melilli molto perplesso sui tagli agli Enti locali

Dpef: Melilli  molto perplessi sui tagli  agli enti locali

Fabio Melilli, presidente dell’Unione delle Province italiane, esprime tutta la sua perplessità sulla previsione nel Dpef di tagli dei trasferimenti agli Enti locali. Con una nota aperta di critica: dall’elenco dei comparti sottoposti ai tagli “manca stranamente lo Stato centrale”. “Il settore degli Enti locali – dice Melilli – ha già sostenuto in questi anni uno sforzo enorme per il risanamento dei conti”. Il presidente dell’Upi spiega che oggi il comparto delle Autonomie si trova davanti a due fronti: “da una parte il cammino fatto per ricostruire un Patto di stabilità e non una norma imposta dal centro; la nostra compartecipazione al risanamento dei conti pubblici che non può non passare attraverso scelte adeguate per il rilancio dello sviluppo”. Melilli naturalmente considera positivo, ma già un dato acquisito, il ritorno ai saldi di bilancio e il superamento dell’impostazione basata sui tetti di spesa. “Per questo riteniamo che l’accento debba cadere oggi sul discorso dello sviluppo. Per stare alle competenze delle Province – aggiunge – crediamo che sia importantissimo affrontare i temi della sicurezza delle nostre scuole e i temi della difesa del suolo. Su questi punti ci riserviamo di avanzare proposte all’inizio del dibattito sulla finanziaria”. “Continuo a non capire – conclude Melilli – perché gli Enti locali siano un problema e non un’opportunità di sviluppo”.

Bonino: “Dalle Province il contributo per creare la cultura europea”

Politiche Europee.
Bonino: “Dalle province il contributo per creare la cultura europea”

Una delegazione dell’Unione delle Province Italiane, composta dal presidente Fabio Melilli, da Graziano Milia (presidente Provincia di Cagliari), Gabriele Ferrari (vice presidente della Provincia di Parma) e Oreste Pastorelli (ufficio di presidenza UPI) è stata ricevuta, questa mattina, dal ministro per le Politiche Europee, Emma Bonino. Un incontro che  ha evidenziato come il ministero  potrà contare sulla rete degli Uffici Europa delle Province italiane per l’informazione e la comunicazione di programmi e iniziative comunitarie.

“E’ il primo passo per diventare pienamente operativi sul territorio comunicando l’Europa ai cittadini”, ha detto il ministro Emma Bonino-. Possiamo contare su una rete di oltre cento uffici per l’Europa affinché si sviluppi una maggiore sensibilità ai temi europei e per avvicinare i giovani all’Unione”. 

La collaborazione con le Province riguarderà tutti i temi strettamente legati alle attività del Ministero, dall’attuazione dei progetti del Piano Italiano per l’Innovazione, la Crescita e l’Occupazione (PICO), alla diffusione di una cultura europea iniziando dalla formazione scolastica, agli scambi culturali, fino al miglioramento delle professionalità all’interno degli uffici provinciali dedicati all’Europa affinché si possa monitorare lo stato di attuazione della normativa Ue.

Soddisfazione per questo primo incontro è stata espressa dall’UPI anche in vista delle future sinergie che verranno attivate con il Ministero per le Politiche Europee dal 2007, anno in cui si celebrerà il 50° anniversario della firma dei Trattati di Roma.

Il presidente Melilli ritiene che le Province debbano essere maggiormente coinvolte nella fase di programmazione operativa nazionale e regionale dei nuovi fondi strutturali 2007-2013. “Chiediamo momenti di concertazione diretta con i ministeri competenti e responsabili dei Programmi Operativi Nazionali”, ha ribadito Melilli, “e che a livello governativo si ribadisca con forza l’importanza di un confronto diretto delle province nella fase di definizione dei Programmi Operativi Regionali”.


Roma, 12 luglio 2006

“La manovra punisce gli amministratori locali”

“E’ una finanziaria pesantemente punitiva nei confronti degli amministratori locali” dichiara Maurizio Zingoni componente dell’Ufficio di Presidenza dell’UPI a margine della riunione che aveva per oggetto l’esame del testo della Finanziaria licenziato dalla Camera. “In maniera subdola – sottolinea Zingoni – si tenta di avvalorare l’idea che il debito pubblico e lo spreco si incrementi nelle amministrazioni locali. E se da una parte si chiede agli amministratori pubblici di contribuire al risanamento del debito riducendone i compensi del 30%,  dall’altra viene costituita una sorta di “categoria protetta”, quella dei Sottosegretari non eletti, che vengono esonerati da questo taglio.
Non sono moralmente accettabili provvedimenti di questo tipo emanati proprio da un Governo che ha infranto ogni record per numero di poltrone assegnate”.

 

On line il sito

E’ on-line il sito della biblioteca di educazione ambientale della Provincia di Perugia www.biblioin.it.

Gli appuntamenti del Cuspi

Saranno molteplici gli appuntamenti che il Coordinamento degli uffici di statistica delle Province italiane (UPI), terrà nell’ambito dell’VIII Conferenza nazionale di statistica, che si svolge a Roma il 28 e il 29 novembre.

Eventi che evidenziano l’accresciuto ruolo delle Province nell’esercizio delle funzioni statistiche e di raccolta territoriali e nei quali le Province discutono di diffusione della cultura statistica, certificazioni della qualità, autonomia e autorevolezza delle istituzioni che producono statistica ufficiale.

Il 28 novembre, nell’ambito dello Spazio Agorà, Aldo Santori e Teresa Ammendola (Provincia di Roma) interverranno sul tema “Una strategia di valorizzazione delle funzioni statistiche negli enti provinciali: un contributo alla programmazione di area vasta” e sarà illustrato da Gaetano Palombelli (UPI) e Ennio Fortunato (ISTAT) il progetto “100 indicatori per 100 Province”.

Nell’ambito dello spazio Poster scientifici, Rossella Salvi (Provincia di Rimini) presenterà il prodotto “Una web application per la statistica del turismo”, che utilizzando tecnologie web e metodologie Istat rileva i dati della domanda turistica, diminuendo il “disturbo statistico” sugli operatori.

Nell’ambito dello Stand Istat Giuseppina Vilasi (Provincia di Reggio Calabria) insieme all’Ufficio regionale Istat della Calabria presenteranno una relazione su “La valorizzazione degli archivi amministrativi della Provincia di Reggio Calabria”.

Nell’ambito della sessione Fare sistema, Pasquale Volontà (Provincia di Asti) e Cinzia Viale (Provincia di Rovigo) presenteranno le esperienze di diverse Province sul tema ”Archivi amministrativi delle Province per la statistica ufficiale: esempi di flussi informativi” .

Di questo, riportiamo nell’allegato una breve presentazione e i dati raccolti.

Documenti allegati:

Il servizio di consulenza per supportare lo sviluppo locale

Con la trasformazione in Società per azioni e l’ingresso nel capitale di azionisti istituzionali privati, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha subito una progressiva e profonda trasformazione. Il processo, iniziato nel 2003, ha determinato la metamorfosi di CDP da mero sportello di finanziamento alle amministrazioni pubbliche  a soggetto attivo nel supporto dello sviluppo locale.

Ovviamente, il risultato è stato raggiunto anche attraverso una profonda ristrutturazione del modello organizzativo interno di Cassa. Tra i principali interventi, sono state attivate due Direzioni orientate alla nuova missione: “ Infrastrutture & Grandi Opere”, per il finanziamento di opere, impianti, reti e dotazioni dedicate alla fornitura di servizi pubblici e “ Gestione e Supporto Politiche di Sviluppo”, per il sostegno all’economia ed alla finanza pubblica attraverso la gestione di fondi dedicati. 

In questo contesto si colloca  il “Settore Consulenza” di CDP,  dedicato al supporto delle amministrazioni pubbliche; un supporto finalizzato alla razionalizzazione della capacità di investimento della P.A., con particolare attenzione a tutte le occasioni nelle quali si presenti la possibilità di attivare il cosiddetto Partenariato Pubblico Privato (PPP), cioè il coinvolgimento di risorse private per la realizzazione di opere di interesse pubblico (concessione di costruzione e gestione, procedura del promotore, dialogo competitivo, società mista).

Sulla cooperazione tra Pubblico e Privato si è di recente sviluppato un approfondimento, anche a livello comunitario ,  che ha fatto superare alla discussione l’ottica prevalentemente accademica che aveva invece caratterizzato il dibattito sulla Finanza di Progetto nel corso degli anni ‘90.

La ricerca di cooperazione tra Pubblico e Privato è diventata ormai “pratica ordinaria” degli Enti Locali, anche se non sempre vengono correttamente soppesate dalle amministrazioni pubbliche le implicazioni che l’attivazione di un PPP comporta.
Occorre soprattutto considerare che il PPP rappresenta un confronto di interessi di soggetti diversi: amministratori pubblici, imprenditori, finanziatori. Interessi tutti legittimi, che però a volte sono contrapposti, trasformando il confronto  in “scontro”.
A questa caratteristica, propria del PPP, si aggiunge il fatto che l’esigenza di incentivare il soggetto privato, ad esempio attraverso la contrazione dei tempi del procedimento e il diritto di prelazione,  non sempre ha tenuto in debito conto, a livello legislativo, la tutela del pubblico interesse.

Non sempre, insomma, si sono garantite agli Enti locali le condizioni per interloquire in maniera appropriata e paritaria con le controparti private. Soprattutto, si è sottovalutata l’esigenza di salvaguardare l’aspetto più critico che il “decisore pubblico” deve affrontare nella gestione di un PPP e cioè la valutazione del progetto dal punto di vista della allocazione dei rischi. Di conseguenza, non  si è  sufficientemente considerata la necessità di valutare il progetto, fin dalla prima fase, dal punto di vista della sua capacità di essere ammesso al finanziamento bancario.

Di fatto, nella fase di valutazione del progetto che precede l’atto di affidamento il ruolo della Banca è rimasto marginale e relegato – al massimo – ad una funzione formale di “asseveratore”, con nessun sostanziale coinvolgimento ed impegno, ancorché condizionato, sul piano del merito di finanziabilità del progetto.

E’ del tutto evidente che spostare a fasi successive questo momento non solo comporta la dilatazione dei tempi di avvio della realizzazione del progetto, ma soprattutto aumenta il potenziale insorgere di contenziosi.

L’esigenza di ricomporre i diversi interessi (compresi quelli del finanziatore), che troveranno la loro regolamentazione negli impegni contrattuali, è un processo che deve configurarsi come primo obbiettivo della verifica del progetto dal punto di vista della finanziabilità e che richiede, oltre ad un serrato confronto con la controparte imprenditoriale, un altrettanto impegnativo confronto con il soggetto finanziatore, al fine di evitare che l’amministrazione pubblica si trovi accollati praticamente tutti i rischi legati al progetto.

E’ in questo complesso contesto che CDP propone alle amministrazioni locali il suo “Servizio di Consulenza”, un’attività che riguarda essenzialmente gli aspetti economico-finanziari e giuridico-amministrativi relativi al progetto. La Consulenza è finalizzata ad accompagnare l’ente nelle sue attività, senza atteggiamenti sostitutivi da parte di CDP su quelle che sono competenze e prerogative  delle strutture interne alla PA.

Con questo spirito Cassa, forte della tradizione nel supporto tecnico alle amministrazioni e nel finanziamento degli investimenti pubblici, si candida a svolgere un ruolo sempre più innovativo di supporto agli interessi della PA, rafforzando la capacità realizzativa degli enti nel campo delle infrastrutture e delle opere di pubblico interesse.


Per maggiori informazioni sul Settore Consulenza di CDP Spa: [email protected]

Documenti allegati:

“Chiarisca le reali volontà del Governo nei confronti delle Province”

Dopo mesi di incontri tecnici e politici sulla finanziaria, nei quali sono state esposte le richieste delle Province e sono state date assicurazioni da parte del Governo, non è stato raggiunto  alcun risultato tangibile, tanto che la manovra appena approvata alla Camera non ha tenuto in nessun conto gli impegni presi e, anzi, peggiora sostanzialmente i conti delle Province. Per questo il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, in una lettera inviata oggi al Ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa, chiede un incontro urgente “per fare chiarezza sulle reali disponibilità del Governo nei confronti delle nostre richieste”.

Una lettera nella quale il Presidente Melilli ribadisce gli impegni presi nell’incontro del 10 ottobre, quando il Governo formalizzò la volontà di ridurre la manovra a carico delle Province e dichiarò di essere favorevole ad accogliere le proposte di modifiche a costo “zero”. Tra queste, la previsione anche per le Province di accedere alla compartecipazione dinamica all’Irpef dal 2008, una richiesta fortemente sostenuta dall’Upi perché considerata un chiaro segnale politico all’avvio del federalismo fiscale.

“Di tutto questo – scrive Melilli – non si è rinvenuto alcunché né durante i lavori della Commissione Bilancio alla Camera, né tanto meno nel maxiemendamento del Governo. Per questo richiediamo un incontro in tempi brevi che consenta di fare chiarezza sulla reale disponibilità del Governo nei confronti delle Province e delle loro richieste”.

 

Tra le azioni, il “marchio provinciale di qualità ambientale “ per le strutture turistiche

Sviluppare una offerta turistica compatibile con l’ambiente per promuovere un settore portante dell’economia italiana, costruendo un nuovo modello di sviluppo dei territori. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato tra l’Unione delle Province d’Italia e CTS,  Centro Turistico Studentesco e Giovanile, che vuole affermare il principio del turismo sostenibile, anche come opportunità di maggiore sviluppo economico.

“La tutela dell’ambiente si realizza attraverso la costruzione di un sistema di sviluppo diverso, a partire dai territori – sostiene Massimo Rossi, Vice Presidente dell’Upi e Presidente della Provincia di Ascoli Piceno – Se il turismo è, come ormai tutti concordano, la prima vera industria del Paese, allora dobbiamo cominciare ad utilizzarla al meglio, attraverso una programmazione strategica mirata che punti a tenere insieme l’obiettivo dello sviluppo economico con la cultura della qualità dell’offerta e della sostenibilità ambientale”.
“Quello del Protocollo UPI-CTS è un traguardo di estremo valore in quanto, in via assolutamente originale, individua temi, obiettivi e modalità condivise per il concreto affermarsi di un turismo, quello sostenibile, capace di valorizzare l’eccezionale territorio italiano conservandone, al tempo stesso, il patrimonio sociale, culturale e, ovviamente, naturale.”dichiara Luigi Vedovato, Presidente del CTS.
Il protocollo d’intesa, che avrà durata triennale, parte dal presupposto che, considerando urgente la diminuzione dell’impatto delle attività turistiche sugli ambienti naturali, è necessario sensibilizzare il grande pubblico e gli operatori turistici sulla necessità di rendere il turismo compatibile. Per questo l’accordo prevede l’elaborazione e l’adozione di “Linee guida per un turismo rispettoso dell’ambiente” attraverso le quali sia possibile orientare i flussi turistici e renderli rispettosi delle zone più fragili,  favorendo anche i processi di destagionalizzazione turistica.

Tra le azioni previste, la realizzazione di campagne per la promozione di iniziative turistiche che contribuiscano a conservare il paesaggio naturale, il paesaggio agrario e quello storico culturale; la promozione di percorsi tematici che valorizzino aree di interesse ambientale, paesaggistico  e storico artistico; l’attribuzione di un marchio di qualità ambientale provinciale da applicare alle strutture ed ai servizi turistici; la promozione di iniziative di qualificazione e formazione degli operatori turistici, per la gestione del turismo sostenibile.

DA NUOVA IRPEF A TAGLIO COSTO LAVORO, ECCO LE MISURE

Roma, 19 nov. (Adnkronos) – Via libera dell’aula di Montecitorio alla Finanziaria 2007. La manovra, licenziata dalla Camera, che dalla prossima settimana sara’ all’esame del Senato, e’ ricca di novita’. Si va dalla nuova Irpef all’alleggerimento dell’Irap, dall’avvio della  previdenza complementare con un anno d’anticipo rispetto a quanto previsto al taglio dei trasferimenti a comuni e regioni. Aumentano gli assegni familiari e i fondi per le politiche della famiglia, arriva il ticket per il pronto soccorso, calano i compensi a ministri e sottosegretari che sono anche parlamentari, viene introdotto un tetto massimo per quelli dei manager pubblici. Nel complesso la manovra attuata con la finanziaria, dopo la ‘cura’ della Camera scende da 34,7 a circa 33,8 miliardi.

 

La correzione dei conti per il 2007 si attesta intorno ai 15 miliardi, pari a circa un punto di Pil, con l’obiettivo di portare il rapporto deficit/pil al 2,8% l’anno prossimo. Le maggiori entrate ammontano a circa 24 mld. Nel complesso dunque le macrocifre, o meglio le fondamenta, come ha piu’ volte sottolineato il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, tengono. Altre novita’ comunque si annunciano al Senato dove il ‘veicolo’ della finanziaria sara’ usato anche per modificare il dl fiscale collegato che i senatori si apprestano ad approvare nello stesso testo varato dalla Camera.

 

Vediamo le principali misure contenute nella Finanziaria 2007, approvata da Montecitorio.

 

 MACROCIFRE: la manovra nel complesso ammonta a 33,8 mld. con una riduzione di 900 milioni, rispetto ai 34,7 mld di quando entro’ a Montecitorio. Con il maxiemendamento infatti il saldo netto della finanziaria e’ migliorato di 487 milioni, quello per il fabbisogno statale di 234 milioni mentre l’indebitamento netto della pubblica amministrazione e’ migliorato di 182 milioni. La correzione del

deficit per il 2007 e’ di circa un punto di pil, pari a 15 mld con l’obiettivo di portare il rapporto deficit/pil al 2,8%. Le maggiori entrate nette ammontano a circa 19 mld, tenendo conto di maggiori

entrate effettive di circa 24 mld e riduzioni d’imposta di circa 5 mld. Nel complesso le spese aumentano di circa 3,5 mld per effetto di aumenti effettivi di spesa per circa 14 mld e tagli per circa 10 mld.

 

IRPEF: l’imposta sulle persone fisiche cambia volto: le aliquote salgono a 5, le deduzioni dall’imponibile vengono sostituite dalle detrazioni d’imposta. Le nuove aliquote sono 23% fino a 15.000 euro, 27% tra 15.000 e 28.000 euro, 38% tra 28.000 e 55.000 euro, 41% tra 55.000 e 75.000 e 43% oltre i 75.000 euro. La nuova Irpef, tenendo conto della trasformazione delle deduzioni in detrazioni e degli aumenti degli assegni familiari, determinera’ un vantaggio per i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 40.000 euro, i pensionati fino a 35.000 euro e i lavoratori autonomi fino a 32.000 euro. I vantaggi crescono per i nuclei piu’ numerosi fino 45.000 euro per i lavoratori dipendenti con coniuge e 2 figli a carico, mentre per i lavoratori autonomi scendono a 30.000 euro. Oltre tali tetti vi e’ un aggravio del prelievo. La no tax area sale di 500 euro per pensionati

e lavoratori dipendenti e di 300 euro per gli autonomi. Nel dettaglio avranno un vantaggio l’89 per cento dei dipendenti con solo coniuge a carico, il 94 per cento dei pensionati e l’85% degli autonomi.

 

ASSEGNI FAMILIARI: assegni piu’ pesanti, a partire dal prossimo anno, per le famiglie con figli a carico. Nel complesso gli stanziamenti per gli assegni aumentano di 1,4 miliardi. Gli incrementi effettivi per i nuclei variano a seconda della composizione e della fascia di reddito: si va da un minimo di 100 euro per i nuclei con un figlio e redditi fino a 10.000 euro per salire fino a 600 euro nel caso di un nucleo con 3 figli e un reddito di 28.000 euro. La rimodulazione degli assegni e’ comunque collegata alla riforma Irpef con lo scopo di garantire un maggior reddito disponibile ai nuclei numerosi e con reddito basso.

 

BOLLO AUTO: dal prossimo anno circa il 90% degli automobilisti paghera’ di piu’ per il bollo auto. Sono esclusi dal ritocco i possessori di veicoli meno inquinanti ‘Euro4’ e ‘Euro5′, mentre per quelli di grossa cilindrata con una potenza superiore a 100 kw arriva il superbollo per i kw eccedenti tale tetto. Per una vettura di media cilindrata l’aumento varia da 8 a 15 euro. Nel dettaglio l’aumento base per le vetture con potenza sotto i 100 kw sara’ di 0,42 euro per kw per le ‘Euro0’, di 0,32 euro per kw per le ‘Euro1’, di 0,22 euro per kw per le ‘Euro2’, di 0,12 euro per le ‘Euro3’. Passando alle auto con potenza oltre i 100 kw il bollo viene portato da 2,58 euro per kw a 4,5 euro per kw (+1,92 euro) nel caso in cui si tratti di un ‘Euro 0’. L’aumento scende a 1,77 euro al kw per le auto ‘Euro 1’, a 1,62 euro al kw per le ‘Euro 2’, a 1,47 euro al kw per le ‘Euro3’ e a 1,29 euro al kw per le auto ‘Euro4’.

 

COSTO LAVORO: per le imperse arriva una riduzione del cosiddetto cuneo fiscale per un importo complessivo di circa 2,45 mld per il 2007, di 4,41 mld per il 2008 e di 4,68 mld per il 2009. Il taglio viene effettuato attraverso l’esclusione dalla base imponibile Irap dei contributi per le assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni, le spese per gli apprendisti, le spese per il personale assunto con contratti di formazione lavoro i costi per il personale addetto alla ricerca. Inoltre, ad esclusione di banche, assicurazioni e imprese che operano in concessione e a tariffe nei settori dell’energia, dell’acqua, delle tlc, viene prevista una deduzione di 5.000 euro per ogni lavoratore a tempo indeterminato. L’importo sale a 10.000 euro per le imprese che operano nelle regioni del sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). I tagli partiranno da febbraio 2007 in misura pari alla meta’ di quanto previsto e da luglio per l’intero ammontare.

 

SUD: per le imprese che investono nelle aree svantaggiate del sud torna il credito d’imposta. In pratica gli investimenti effettuati dal 2007 al 2013 godranno di un bonus commisurato alla quota del costo dei beni acquistati eccedente gli ammortamenti. L’efficacia della  norma e’ subordinata al via libera dell’Ue. Piu’ in generale per lo sviluppo del sud arrivano 64,217 miliardi di euro aggiuntivi in 9 anni. In particolare nel 2007 e 2008 l’incremento dello stanziamento sara’ di 100 milioni, nel 2009 di 5.000 milioni e per gli anni tra il 2010 e il 2015 di 59.017 milioni. Le somme saranno utilizzate almeno nella misura del 30% per realizzare infrastrutture e servizi di trasporto di rilievo strategico nelle regioni del mezzogiorno. Sempre per il sud vengono messe in campo iniziative agevolate finanziate con gli strumenti della programmazione negoziata non completate alla data

prevista e comunque realizzate in misura non inferiore al 30% degli investimenti ammessi potranno essere completati entro il 31 dicembre 2007.

 

TFR: Viene istituito presso l’Inps il fondo per il Tfr che non sara’ destinato ai fondi pensione. Dal versamento sono escluse le aziende con meno di 50 dipendenti. La liquidazione del Tfr e delle relative anticipazioni viene effettuata sulla base di un’unica domanda, presentata dal lavoratore al proprio datore di lavoro. Le risorse che confluiranno al fondo potranno essere utilizzate con

destinazione indicata da appositi decreti del presidente del consiglio previa autorizzazione dell’Ue. Alle imprese che versano il Tfr al fondo e’ riconosciuta una deduzione dal reddito d’impresa pari al 4% del Tfr destinato ai fondi pensione e al fondo presso l’Inps. Per le imprese con meno di 50 addetti tale importo e’ elevato al 6%. Sempre per compensare il costo che le imprese dovranno sostenere e’ prevista una riduzione del costo del lavoro attraverso una riduzione di cosiddetti oneri impropri in maniera correleta al flusso di Tfr maturando conferito. E’ anche prevista una campagna informativa per informare i lavoratori sulla partenza della previdenza complementare per una spesa di 17 mln. Per il 2008 e’ prevista a favore delle imperse una compensazione pari a 414 milioni di Euro.

 

SERVIZIO SANITARIO: il finanziamento del servizio sanitario nazionale viene fissato in 96 miliardi per il 2007, in 99,042 mld per il 2008 e in 102,245 mld per il 2009. 50 milioni per ciascuno dei 3 anni vengono destinati al Bambin Gesu’ a titolo id ulteriore finanziamento a carico dello Stato. Viene poi istituito un fondo transitorio per le regioni con elevati disavanzi per un importo di 1.000 milioni nel 2007, di 850 milioni nel 2008 e di 700 mln nel 2009. L’accesso al fondo e’ subordinato alla sottoscrizione di un accordo per il rientro dal disavanzo da parte delle regioni e comporta

l’innalzamento al livello massimo delle addizionali regionali Irpef e Irap.

     

ENTI LOCALI: Arriva a 4,3 miliardi di euro il taglio dei trasferimenti a comuni, province e regioni. Di cui 2,1 andranno a carico delle regioni e 2,2 delle province e comuni. E cambia il patto di stabilita’ interno, che prevede l’obbligo di rispettare alcuni saldi contabili.

 

ADDIZIONALE IRPEF E TASSA SCOPO: Via il blocco dell’addizionale e aumento dell’aliquota Irpef, che dallo 0,5% sale allo 0,8%. Cosi i comuni potranno contare su una maggiore autonomia dal punto di vista dell’imposizione fiscale. Sempre per i comuni viene istituita la tassa di scopo. Potra’ essere introdotta allo scopo di finanziare fino al  30% della costruzione di nuove opere. L’imposizione non si applichera’ ai redditi inferiori a 20.000 euro.

 

TAGLI MINISTERI: Taglio delle spese di tutti i ministeri, fatta eccezione per la protezione civile e le universita’. Il contenimento della spesa e’ quantificato per il 2007 in 4,5 miliardi di euro e corrisponderebbe a circa il 14% delle spese. Viene poi esclusa la possibilita’ di variazioni compensative tra capitoli appartenenti a diverse unita’ previsionali di base.

 

TRACCIABILITA’ PAGAMENTI: Slitta la soglia minima oltre la quale i pagamenti ai Professionisti dovranno essere effettuati con assegni, bancomat o carte di credito. Scade il 30 giugno 2008 il termine entro il quale la soglia rimane a 1.000 euro (il decreto Visco-Bersani aveva fissato il termine al 30 giugno 2007). La soglia dovra’ essere ridotta a 500 euro, dal primo luglio 2008 al 30 giugno 2009. A partire da questa data la soglia scende a 100 euro.

 

UNIVERSITA’ E RICERCA: arrivano 230 milioni in piu’ per l’universita’ e la ricerca. E contemporaneamente un taglio netto del 12% sui finanziariamenti statali nel 2007. Il settore della

ricerca sara’ inoltre esentato dal taglio di 30 milioni di euro previsto dal dl Visco-Bersani. Arrivano nuove assunzioni per le universita’. Viene inoltre istituito il fondo ‘First’ per la ricerca scientifica e tecnologia di 300 milioni di eruo nel 2007 e nel 2008 e di 360 mln nel 2009.

 

SVILUPPO ITALIA : Taglio di 200 milioni di euro a Sviluppo Italia. Le risorse individuate con delibere del Cipe per gli anni 2006 e 2007, come contributi a fondo perduto a favore dell’imprenditorialita’ e dell’autoimpiego sono versate alle entrate del bilancio dello Stato per una quota complessiva di 200 milioni di euro. Di questi 125 milioni arriveranno dalle risorse assegnate per il 2006 e i restanti 75 milioni dalle risorse per il 2007.

 

SPIAGGE: Accesso gratuito negli stablimenti balneari anche al fine della balnezione. Vengono modificate le norme attualmente vigenti, permettendo di accedere alla spiaggia senza l’obbligo di dover pagare il biglietto d’ingresso ai concessionari. Si stabilisce inoltre che le regioni, sentiti i comuni interessati, dovranno anche individuare un corretto equilibrio tra le aree concesse a soggetti privati e le spiagge libere. Si definisce poi il tempo delle concessioni agli stabilimenti, balneari che avranno una durata massima di 20 anni. Viene cosi ridotto il periodo di ‘affitto’ stabilito nella manovra (era di 50 anni) ma prolunga quello attualmente vigente di 6 anni. Confermata la revoca nel caso in cui il concessionario si renda responsabile di gravi violazioni edilizie.

 

DETRAZIONI BADANTI: le spese sostenute per le badanti potranno essere detratte dall’Irpef fino ad un importo massimo di 400 euro. Viene infatti istituita una detrazione del 19% delle spese sostenute fino ad un importo massimo di 2.100 euro limitatamente ai redditi fino a 40.000 euro. In pratica lo sconto gia’ previsto per gli addetti all’assistenza personale sotto forma di deduzione viene

trasformato in detrazione.

 

PLUSVALENZE IMMOBILI : L’aliquota da applicare alle plusvalenze realizzate con la compravendita di immobili posseduti per meno di 5 anni sale dal 12,5% attuale al 22%, ma a partire dal primo gennaio 2009. Su tali plusvalenze interviene anche il Dl fiscale collegato alla finanziaria all’esame del Senato portando l’aliquota al 20% a partire dal 3 ottobre scorso.

 

SANITA’ IN SICILIA : La partecipazione della Sicilia alla spesa sanitaria regionale viene fissata al 44,85% nel 2007, al 47,05% nel 2008 e al 49,11% nel 2009. L’innalzamento della quota di finanziamento a carico della regione avviene nel quadro del progetto di arrivare al completo trasferimento della spesa al bilancio della regione siciliana. La norma sara’ comunque operativa dopo l’emanazione delle nuove norme di attuazione dello statuto delle regione Sicilia.

 

TV DIGITALE : Bonus fino ad un massimo di 200 euro per chi acquista una Tv digitale. L’incentivo per favorire il rinnovo del ‘parco’ apparecchi televisivi e’ contenuto nel maxiemendamento alla Finanziaria. In sostanza, viene inotrodotta una detrazione del 20% sull’Irpef sulle spese sostenute entro il 31 dicembre del 2007, fino a un importo massino di 1.000 euro, per chi acquista un apparecchio televisivo che sia dotato anche di sintonizzatore digitale integrato. Le caratteristiche per definire gli apparecchi che potranno usufruire della detrazione verranno definiti entro il 28 febbraio del 2007 con un decreto del ministero delel Comunicazioni di concerto con

quello dell’Economia.

 

APPRENDISTI: Aumento ridotto per i contributi previdenziali  degli apprendisti artigiani assunti dalle piccole imprese. L’aliquota al 10%, fissata dalla Finanziaria 2007, viene infatti portata, per le

imprese fino a 9 lavoratori, all’1,5% ‘per i periodi contributivi maturati nel primo anno’ e al 3% ‘per i periodi contributivi maturati nel secondo anno di contratto’. Negli anni successivi, invece, l’aliquota resta al 10%.

 

PREMI INAIL : I premi Inail relativi all’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali potranno scendere nel 2007 e 2008 per importi non superiori nel complesso relativamente a 100

milioni e 300 milioni. Sara’ il ministro del Lavoro, previa delibera del Cda dell’Inail a determinare i nuovi premi.

 

TICKET OSPEDALIERI: Il ticket per gli intreventi di pronto soccorso codificati come codici bianco e verde viene fissato a 25 euro. In pratica l’importo che era passato da 23 a 27 euro nel corso nelle diverse formulazioni e’ stato leggermente ridotto. Dal ticket sono escluse le fasce esenti dal contributo alle perstazioni sanitarie e i ragazzi fino a 14 anni. A partire dal primo gennaio 2007, i soggetti che non ne saranno esentati, dovranno pagare una quota fissa di 10 euro per le ricetta nel caso di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.

 

FARMACI: I prezzi dei medicinali da banco resteranno bloccati per tutto il 2007 al livello praticato al 31 dicembre 2006. Viene anche precisato che il prezzo deve essere chiaramente reso noto al pubblico mediante listini o modalita’ equivalenti e che le case produttrici dovranno assicurare ai rivenditori un margine non inferiore al 25% calcolato sul prezzo massimo di vendita. Quanto ai farmaci per i quali e’ prevista la ricetta medica nel 2007 potranno aumenatre rispetto al 2006 dell’inflazione registrata nel periodo dicembre 2005-dicembre 2006.

 

STIPENDI MINISTRI TECNICI : Ministri e sottosegretari tecnici ‘salvati’ dal taglio del 30% agli stipendi. La riduzione interessera’ solo i membri del governo che sono anche parlamentari.

 

CASA: Via la polizza anticalamita’ sulla casa. Il provvedimento, che era previsto dalla Finanziaria, e’ stato cancellato. Anche per quest’anno, quindi, salta l’obbligo di assicurare l’abitazione.

Prorogata al 2007 la detrazione Irpef del 36% per le ristrutturazioni edilizie. Lo sconto sara’ applicato sui lavori fino a un importo massimo di 48.000 euro.

 

CINQUE PER MILLE : Ritorna il 5 per mille per la ricerca, il volontariato e il no profit.

 

TV LOCALI : Arrivano fondi per le emittenti locali. Viene stanziato un fondi di 100 milioni di euro da spalmare in tre anni: 30 nel 2007, 45 mln nel 2008 e 35 mln nel 2009.

 

COMUNI ALLUVIONATI : Trenta milioni di euro per aiutare le popolazioni delle regioni Marche, Liguria e Piemonte colpite da alluvioni nel 2006. Viene autorizzata la spesa di 10 milioni l’anno, per il 2007-2008-2009, che andranno a sostegno delle popolazioni dei comuni che si trovano nelle tre regioni.

 

TELEFONI AZIENDALI : Telofini fissi e aziendali deducibili all’80%. Viene cosi’ cambiata la deduzione attualmente vigente che prevede sconti del 100% per la telefonia fissa e del 50% per quella mobile. TURISMO: In arrivo 144 milioni di euro per lo sviluppo del settore. La spesa dovra’ essere distribuita in tre anni (48 milioni l’anno). Mentre altri 30 milioni, da distribuire in tre anni, andranno per gli interventi a sostegno del turismo.

 

STIPENDI MANAGER : Viene fissato un tetto di 500.000 euro l’anno per lo stipendio dei manager pubblici neoassunti, salvo specifiche. Mentre per le aziende ex municipalizzate viene stabilito che i

compensi del presidente e dei componenti del cda non potra’ essere superiore al 70% delle indennita’ che spettano al sindaco e al presidente della provincia dell’ente avente maggiore popolazione.

    

ASILI NIDO : Cento milioni di euro, per i prossimi 3 anni, andranno alla realizzazione di un piano per lo sviluppo dei servizi socio-educativi.

 

NON AUTOSUFFICIENTI : Nel 2007 saranno stanziati 100 milioni di euro per il fondo non autosufficienti.

 

INFORTUNI DOMESTICI : Scende la soglia di invalidita’ permanente, per gli infortuni nei lavori domestici. Il tetto che da diritto all’assicurazione viene abbassato dal 33% al 27%.

 

CONTRATTO TRASPORTO LOCALE : Per il rinnovo del ccnl (2004-2007) del trasporto pubblico locale vengono stanziati 60 milioni di euro.

 

SICUREZZA STRADALE : In arrivo 45 milioni di euro, da dividere nel prossimo triennio, andranno alla sicurezza stradale. Lo stanziamentro servira’ per rafforzare i controlli su strada. Mentre 45 milioni di euro andranno per l’ammodernamento tecnologico dei sistemi

di sicurezza per l’infrastruttura ferroviaria.

 

     

(Sim/Pe/Adnkronos)

19-NOV-06 15:33

 

Melilli “Frattura nei rapporti tra Governo e Province”

“Abbiamo assistito ad un vero e proprio assalto alla finanziaria. Credevamo che nonostante ciò il Governo mantenesse gli impegni assunti con le Province italiane il 10 ottobre scorso: così non è stato”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, che sottolinea come “Oltre alla pesante riduzione di risorse ai danni dei bilanci delle Province, ciò che resta grave è la sordità mostrata a tutte le nostre richieste, anche a quelle che non avrebbero avuto impatto finanziario. E’ una ulteriore dimostrazione che la finanziaria, almeno per ciò che riguarda i rapporti tra Governo e autonomie, non può essere gestita esclusivamente dal Ministero dell’Economia, ma ha bisogno della partecipazione di sensibilità diverse, che sappiano cogliere a pieno le necessità e i suggerimenti delle istituzioni locali e dei cittadini.”
“La manovra che esce dalla Camera – aggiunge Melilli –  oltre ad essere inaccettabile per la parte finanziaria, resta confusa e improvvisata nelle norme relative all’ordinamento, e segna una grave frattura nei rapporti delle Province con il Governo, mettendo in discussione il principio di leale collaborazione sancito dalla Costituzione”.

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