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Ria: si riunisca la Conferenza unificata

                       COMUNICATO STAMPA


                   RIFORME COSTITUZIONALI
RIA, SI RIUNISCA LA CONFERENZA UNIFICATA


 

“Il dibattito sugli emendamenti presentati dalla maggioranza sul disegno di legge di riforma della Costituzione rischia di avvitarsi su se stesso e di allontanare ancora di più i cittadini dalle istituzioni.” E’ quanto dichiara il Presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Lorenzo Ria.
“A differenza delle riforme costituzionali approvate nella precedente legislatura – aggiunge Ria – che videro almeno il consenso di tutte le Autonomie territoriali, oggi ognuno va per conto proprio. Non vi sono proposte unificanti e, purtroppo, anche le Regioni e le Autonomie locali partecipano al gioco del “tutti contro tutti”.”
“Di fronte a questa confusione continua – conclude Ria – è meglio fare una pausa di riflessione e riportare la discussione sulle riforme costituzionali nella Conferenza unificata, l’unica sede che può contemperare le esigenze di regioni, Province e Comuni in un confronto serio e approfondito con il Governo.”

Roma, 17 settembre 2004

Gli emendamenti presentati moltiplicano la confusione

                                 COMUNICATO STAMPA


                            RIFORME COSTITUZIONALI
GLI EMENDAMENTI PRESENTATI MOLTIPLICANO LA CONFUSIONE



“Pensavamo di esserci capiti, noi e il Ministro Calderoli – dichiara il Presidente dell’UPI Lorenzo Ria – nel recente incontro in cui abbiamo presentato la nostre proposte di modifica al disegno di legge di riforma costituzionale. Ma è stato tutto un fraintendimento. La presentazione degli emendamenti al disegno di legge di riforma della seconda parte della Costituzione da parte della maggioranza di governo non colma in alcun modo le gravi lacune del testo approvato dal Senato, anzi, moltiplica la confusione.”

“Il Ministro – prosegue il Presidente Ria – aveva convenuto su alcune proposte presentate dalle autonomie locali: quella relativa alla facoltà di Comuni, Province e Città metropolitane di accedere alla Corte costituzionale in caso di lesione delle loro funzioni fondamentali ad opera di leggi statali e regionali; quella relativa al riconoscimento costituzionale degli organismi di confronto tra il governo e gli enti territoriali. Il risultato evidenziato dagli emendamenti presentati risulta apprezzabile ma insoddisfacente.”

“Gli emendamenti, infatti, non prevedono un vero Senato federale – aggiunge il Presidente dell’UPI –  caratterizzato dalla presenza delle autonomie territoriali, ma offrono uno “strapuntino” a 40 rappresentanti di Regioni e Autonomie locali, che possono partecipare ai lavori del Senato, senza diritto di voto e senza alcun potere effettivo.

Viene, inoltre, rinviata “sine die” l’attuazione del federalismo fiscale e di tutta la riforma del titolo V già approvata. In questo modo, col pretesto della devoluzione, si pensa di lasciare tutto invariato.”

“Da ultimo – conclude Ria – invece di definire esattamente le città metropolitane in Italia,  risolvendo i problemi aperti, gli emendamenti presentati minano alla radice la certezza degli assetti istituzionali locali.”

Roma, 15 settembre 2004

Appello delle Province italiane

                                          Comunicato stampa

                       VOLONTARIE ITALIANE PER LA PACE, RAPITE
                              APPELLO DELLE PROVINCE ITALIANE



“Le Province italiane hanno sviluppato da tempo forti azioni di pace ed hanno realizzato importanti attività di ricostruzione e sostegno ai Paesi colpiti dalla fame, dalla guerra e dalle calamità naturali. Le Province sono intenzionate a rafforzare tale impegno e per questa ragione uniscono la loro voce a quanti chiedono che si interrompa la spirale del terrore e si liberino le volontarie italiane rapite” dichiara il Presidente dell’UPI Lorenzo Ria “E’ questo che ci spinge come Upi ad invitare le Province a fare proprio questo appello.

      
                                                  APPELLO

Le Province italiane esprimono sgomento ed orrore per il rapimento di Simona Pari e Simona Torretta, ostaggi di pace in un sequestro che non si è fermato dinanzi ai valori più grandi e più sacri.
Le Province rivolgono un appello ai rapitori, perché liberino le volontarie italiane sequestrate; ma anche al Governo italiano, all’Europa e all’ONU affinché, ciascuno per le proprie competenze contribuisca alla salvezza delle ragazze rapite e alla fine di ogni terrorismo, che sta mietendo più vittime di una guerra.”
Le Province si mobilitano con ogni mezzo per la liberazione delle  due volontarie italiane, presenti in Iraq solo per costruire ponti di pace e solidarietà e per  essere fino in fondo dalla parte dei più deboli e indifesi di ogni guerra: i bambini.

                                                LIBERATELE!

No alle minacce e al terrorismo

                                    Comunicato stampa

                      Ria: a Saitta la solidarietà delle Province

 

Lorenzo Ria, Presidente dell’Unione delle Province d’Italia,  esprime la solidarietà delle Province italiane ad Antonino Saitta, Presidente della Provincia di Torino, colpito da minacce e a cui è pervenuta una busta con un proiettile da parte dei sedicenti Nuclei territoriali contro il termovalorizzatore.
“Le Province – dice Ria – sono in primo piano per lo sviluppo di piani per la differenziazione della raccolta dei rifiuti e per lo sviluppo di fonti di energia rinnovabili.
Esprimiamo la nostra solidarietà al Presidente Saitta e ribadiamo l’impegno delle Province a risolvere i problemi dei loro territori nel rispetto della democrazia e della legalità, e nell’ascolto delle esigenze dei cittadini.
Saremo fermi e costanti nel nostro impegno istituzionale e nella ricerca del dialogo contro ogni atto di violenza e di terrorismo.”

Roma, 8 settembre ’04

Le proposte delle Province

                              COMUNICATO STAMPA

Incontro del ministro Calderoli con le Province sui temi della riforma costituzionale

Abbiamo avanzato proposte incisive – dichiara il Presidente dell’UPI
Lorenzo Ria – per recuperare i ritardi, arginare i conflitti istituzionali, dar vita a istituzioni efficienti e capaci di sostenere l’innovazione nella società e nell’economia
”.

 Una delegazione dell’Unione delle Province d’Italia composta da Lorenzo Ria (Presidente Upi), Forte Clo (Vicepresidente Upi), Alberto Cavalli (Presidente Provincia di Brescia), Enrico Gasbarra (Presidente Provincia d Roma),  Filippo Penati (Presidente Provincia di Milano), ha incontrato oggi il Ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione, Sen. Roberto Calderoli.

“Abbiamo fatto uno sforzo importante – dichiara il presidente dell’UPI Lorenzo Ria – per recuperare i gravi ritardi e le trascuratezze con cui sino ad ora il Governo e il Parlamento hanno affrontato i temi della funzione e del ruolo di Comuni, Province e Regioni nella nuova cornice costituzionale e nel sistema federalista che si intende costruire”.

 “Per questa ragione – prosegue il Presidente Ria – abbiamo presentato precise proposte di riforma costituzionale , con l’obiettivo di chiudere il lungo processo di transizione degli assetti istituzionali, interrompendo l’escalation di conflitti tra istituzioni ed il moltiplicarsi del contenzioso presso la corte costituzionale”.

Quattro, sostanzialmente, i punti forti della proposta UPI:

– l’istituzione del Senato federale misto, composto paritariamente da senatori eletti direttamente e da rappresentanti di Comuni, Province e Regioni;

– il riconoscimento ai Comuni e alle Province della facoltà di ricorrere alla Corte Costituzionale contro le leggi statali o regionali lesive delle loro attribuzioni costituzionalmente garantite;

– l’azzeramento della grande confusione istituzionale esistente in tema di città metropolitane, attraverso la previsione costituzionale di Roma, Milano e Napoli come uniche aree destinate a città metropolitane, fermo restando che il loro processo costitutivo venga disciplinato da legge speciale della Repubblica che assicuri un percorso concertato tra Comuni capoluogo e Province;

– il riconoscimento costituzionale del principio di collaborazione tra i soggetti costitutivi della Repubblica, con la previsione della Conferenza Unificata quale unica sede di raccordo tra Stato ed Autonome territoriali.

“Le nostre proposte – conclude il Presidente dell’UPI – hanno anche il merito decisivo di dar vita a istituzioni efficienti, capaci di affrontare incisivamente, con precise imputazioni di responsabilità, le sfide della modernità e le esigenze di innovazione di cui la società e l’economia hanno assoluto bisogno”.

 

Roma, 8 settembre 2004

Mercoledì una delegazione Upi incontra il Ministro Calderoli

                                 COMUNICATO STAMPA

                          Le Province da Calderoli per le Riforme
                      Mercoledì una delegazione incontrerà il Ministro


E’ stato fissato per Mercoledì 8 settembre, alle 12.30, l’incontro tra il Ministro per le riforme e la devoluzione, Roberto Calderoli e una delegazione dell’Unione delle Province d’Italia, guidata dal Presidente dell’Upi, Lorenzo Ria, per un confronto  sulle riforme costituzionali  e per presentare al ministro le proposte delle Province. Oltre a Ria della delegazione faranno parte Forte Clo (Vicepresidente Upi); Alberto Cavalli (Presidente Provincia di Brescia); Enrico Gasbarra (Presidente Provincia di Roma); Filippo Penati (Presidente Provincia di Milano).


Roma, 6 settembre 2004

Progetto Perseo

Avviso rivolto alle Amministrazioni regionali e locali per la selezione di buone prassi in tema di progressioni verticali.

 

Clo: Anche le Province nel Senato federale

LO DICHIARA FORTE CLO (UPI), IN ATTESA INCONTRO CON CALDEROLI


Tutte le autonomie locali devono trovare spazio all’interno del Senato federale: dopo l’incontro di ieri di Calderoli con l’Anci per discutere di Riforme,durante il quale i Comuni hanno chiesto di essere rappresentati al interno del nuovo Senato, l’Upi, l’Unione delle
Province italiane, alza le antenne e in toni pacati, ma fermi, ricorda al Ministro che il sistema delle autonomie è composto anche dalle Province. Vale a dire che all’interno del Senato federale ci deve essere posto anche per loro.

” E’ bene che tutti – dice il vice presidente dell’Upi, Forte Clo – si ricordino che il sistema delle autonomie è composto dai Comuni, dalla Province e dalla Comunità montane. L’Intero sistema, dunque, deve trovare spazio nel Senato federale. Non devono esserci discriminazioni“.

L’associazione conta di essere convocata dal ministro delle Riforme la prossima settimana ed in quella sede ribadirà quanto peraltro già scritto in un documento comune di Anci e Upi che, insieme, espressero un giudizio negativo sul disegno di riforma costituzionale. Nel documento le due associazioni condividono la necessità di “un Senato veramente federale, una Camera rappresentativa delle Regioni, dei Comuni, delle Province, che permetta di individuare all’interno del Parlamento una sede unitaria in cui i diversi soggetti costitutivi della Repubblica possano trovare una più profonda ricomposizione della sovranità nel rispetto dei principi dell’autonomia“.

Comuni e Province – ribadivano nel documento – ritengono necessario rafforzare e riequilibrare il sistema dei “raccordi istituzionali” prevedendo una Commissione federale delle Autonomie nel Senato rinnovato composta dai rappresentanti delle autonomie territoriali e il riconoscimento costituzionale della Conferenza Unificata , nonché rafforzando il ruolo dei Consigli regionali delle autonomie locali. Per gli Enti locali deve infine essere riconosciuto ai Comuni e alle Province il diritto di accesso alla Corte costituzionale contro leggi che ledano la loro autonomia costituzionale.

(ANSA) – ROMA, 25 AGO

Nunes: dal Governo una campagna infondata

Sulla base di quanto riportato dall’Ansa e da alcuni giornali il Governo ha aperto il dossier sulla manovra finanziaria per il 2005. Le misure allo studio hanno due principali obiettivi: avviare il progetto di calo delle tasse, che sarà contenuto almeno in parte già nella Finanziaria 2005, come peraltro indicato nel Dpef e più volte ribadito dal Premier, e dare un taglio sostanziale agli sprechi. Allo studio ci sono innanzitutto “misure per controllare la spesa sanitaria“, annuncia il sottosegretario all’Economia Giuseppe Vegas. E si fa strada l’ipotesi, già avanzata dallo scorso anno, di un ticket unico di 50 centesimi-1 euro a ricetta. C’é poi la partita dei “trasferimenti agli enti locali”.

Il governo ha cominciato da tempo una campagna tesa a dimostrare in maniera infondata che c’é una difficoltà sul patto di stabilità legata agli enti locali“. L’accusa arriva in una dichiarazione fornita all’Ansa da Gino Nunes, responsabile dell’area finanza dell’Upi, l’Unione delle Province italiane, a proposito del dossier che sarebbe arrivato sul tavolo di Berlusconi, contenente la fotografia della spesa pubblica.ù

Secondo il quotidiano ‘Il Tempo’ lo studio sostiene che gli enti locali spendono il 60% delle risorse disponibili, a fronte del 40% dello Stato, e sui 17 miliardi di tagli alla finanziaria da 24 miliardi, 9,5 miliardi riguarderanno Regioni, Province e Comuni e 8,5 miliardi lo Stato.

Questa campagna del governo – continua Nunes – è però infondata dal momento che la Corte dei Conti ha dichiarato che gli enti locali hanno rispettato il patto di stabilità a differenza dello Stato che ha incrementato gli impegni del 2003 sul 2002 del 27%, con punte ben più alte. Nella sua relazione la Corte dei Conti sottolinea come gran parte delle spese maggiori dello Stato sono legati a studi, consulenze e indagini, i primi aumentati nel 2003 dell’82,2%, mentre consulenze e indagini sono cresciute del 53,1%. In particolare, nella crescita, si sono distinti i ministeri dell’ Istruzione e degli Interni, mentre quello dell’Economia e Infrastrutture si sono distinti per particolari spese effettuate per le consulenze. E’ quindi evidente che gli enti locali hanno speso ciò che avevano, rispettando il patto di stabilità, mentre lo Stato ha impegnato e speso senza rispettare il patto“.

L’impressione – prosegue l’esponente delle Province – è che la maggioranza non abbia digerito l’ultimo esito elettorale e che pensi agli enti locali come a presidi del nemico. Gli enti locali – osserva Nunes – non sono gli avamposti del nemico, ma sono governati da centrosinistra e centrodestra, secondo l’espressione dei cittadini”.

Secondo il responsabile finanze dell’Upi, poi, “é singolare la somma di dati contenuta nel dossier: non trovo nulla di strano nel fatto che gli enti locali spendano il 60% delle risorse disponibili a fronte del 40% dello Stato. Se fosse vero, vorrebbe dire che il livello periferico ha la massima capacità di spesa: del resto il federalismo è questo. Mi sembra singolare che ci si meravigli di questo; tutti dovrebbero essere in prima linea nel trasferire risorse e competenze al sistema periferico”.

Insomma, conclude Nunes, “se gli enti locali spendono in forma corretta e con procedure corrette, devono rispondere solo ai cittadini: non abbiamo bisogno di nuovi censori ipercentralistici che poi non fanno altro che parlare di federalismo. Se si vuole introdurre una strada di maggiore controllo la strada c’é: si vada avanti con il federalismo fiscale, consentirà di raccordare più strettamente prelievo e spesa“.

Consultazione pratiche on line

La Provincia di Bologna ha fatto un ulteriore passo avanti per migliorare il diritto d’accesso alle informazioni relative agli atti e ai percorsi dei procedimenti amministrativi. E’ stata infatti attivata la consultazione on line delle pratiche presentate da privati, aziende e Comuni al settore Viabilità, riguardanti licenze e concessioni per l’installazione di cartelli pubblicitari su strade provinciali e per tutti quei casi in cui si occupa, temporaneamente o definitivamente, tratti di strade di competenza dell’Ente (apertura di passi carrai, posa di tubi etc).

D’ora in avanti, chi avvierà una pratica riceverà dalla Provincia una lettera con tutte le istruzioni necessarie per entrare nel sito e verificare in tempo reale a quale punto del percorso amministrativo essa si trovi, chi ne è il responsabile e qual è la data prevista per la sua chiusura.
Dal portale della Provincia, è sufficiente selezionare ‘Servizi on line‘ alla voce ‘Consultazione pratiche‘. Si aprirà una finestra nella quale l’utente scriverà il proprio codice e la chiave di accesso segreta che gli è stata comunicata nella lettera. In tal modo avrà l’accesso riservato alle informazioni relative alla propria pratica.
Per informazioni: e-mail [email protected]


Link
Consultazione pratiche


Sito Viabilità – Provincia di Bologna

 

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