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L’UPI LAZIO A LAVORO PER RIPORTARE LE PROVINCE AL CENTRO DELLA VITA AMMINISTRATIVA DELLA REGIONI E DEL PAESE

Rilanciare il ruolo delle Province, suddividere per competenze i progetti da portare a termine e avviare un dialogo istituzionale costante con la Regione Lazio: ecco quali sono stati gli argomenti trattati questa mattina dal Consiglio Direttivo dell’UPI Lazio, il primo ad essere guidato dal nuovo Presidente dell’associazione Alessandro Romoli, Presidente anche della Provincia di Viterbo.

L’obiettivo del Presidente Romoli e della nuova direzione dell’UPI Lazio è quello di non perdere tempo e lavorare fin da subito per riportare le Province del Lazio e del resto d’Italia nuovamente al centro della vita amministrativa del Paese.

È per questo motivo, infatti, che durante il Consiglio Direttivo si è scelto di lavorare fin da subito per organizzare al più presto un incontro istituzionale con il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Una proposta, questa, avanzata dal Presidente dell’UPI Lazio Alessandro Romoli e accettata di buon grado da tutti i rappresentanti, Presidenti o delegati, delle varie Province laziali.

L’incontro con il Presidente Rocca sarà finalizzato non solo a discutere su come avviare sul territorio una collaborazione ancor più stabile e operativa tra Regione e Province del Lazio, ma anche per proporre insieme a livello centrale il superamento della Legge Delrio. Quest’ultima, approvata nel 2014, non ha infatti portato gli effetti di snellimento delle procedure burocratiche che si era prefissata. Al contrario, ha inevitabilmente comportato un peggioramento del funzionamento della pubblica amministrazione in Italia perché ha tolto personale, competenze e risorse alle Province per riallocarle alle Regioni. Le quali, però, non sono in grado di far fronte da sole alla miriade di progetti e competenze che riguardano i territori e le comunità locali. Progetti e competenze che, invece, le Province possono seguire con maggiori capacità operative.

Il Consiglio Direttivo ha inoltre accettato di istituire dei tavoli di lavoro e suddividerli, sulla base delle competenze, tra le varie Province del Lazio. Non solo. Su proposta del Presidente Romoli, l’UPI Lazio ha poi deciso per la prima volta nella propria storia che le prossime riunioni dei Consigli Direttivi non si svolgeranno solo presso la sede dell’associazione di Roma, ma potranno essere “itineranti” e ospitate di volta in volta dalle varie Province.

La strada per riportare le Province del Lazio al centro della Regione e dell’Italia è dunque iniziata. E su questo c’è la massima collaborazione e comunanza di vedute di tutti.

 

 

ALESSANDRO ROMOLI ELETTO PRESIDENTE DI UPI LAZIO

Nella giornata di ieri si è svolta l’Assemblea generale dell’UPI Lazio, alla presenza dei Presidenti delle Province laziali e dei Consiglieri provinciali membri dell’Assemblea.

Ad aprire i lavori il Presidente uscente Antonio Pompeo, che ha ringraziato tutti i Presidenti e Consiglieri provinciali e la struttura dell’Upi Lazio per “i quattro anni ricchi di soddisfazioni per gli obiettivi raggiunti e per il difficile lavoro svolto nei momenti particolari legati all’attuazione della Legge Delrio”.

Dopo gli interventi dei componenti dell’Assemblea, si è proceduto all’approvazione del Regolamento per l’elezione degli organi e alle modifiche dello Statuto di UPI Lazio.

A seguire, l’Assemblea ha eletto come nuovo Presidente di UPI Lazio Alessandro Romoli, Presidente della Provincia di Viterbo, e Vicepresidente Luca Di Stefano, Presidente della Provincia di Frosinone.

“È un onore ricoprire questo ruolo e rappresentare le Province del Lazio – ha commentato Alessandro Romoli –. Un doveroso e sincero ringraziamento va ad Antonio Pompeo e Mariano Calisse che hanno guidato l’associazione fino ad oggi e alla struttura tecnica di UPI Lazio. Ringrazio in particolare tutti gli amministratori provinciali del Lazio che hanno creduto in me”.

Desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla mia elezione a vicepresidente dell’Upi Lazio. Sono consapevole delle sfide che ci aspettano, – ha detto Luca Di Stefanoma sono anche convinto che in sinergia possiamo superarle e raggiungere grandi risultati per tutte le Province”.

“Le Province del Lazio – conclude Alessandro Romoli in questi anni si sono impegnate a dare risposte concrete alle loro comunità anche nelle difficoltà legate alla loro situazione istituzionale. Nella prospettiva di una legge di revisione della disciplina ordinamentale oggi all’attenzione del Parlamento, che auspichiamo sia al più presto approvata, avvieremo fin da subito un confronto con il Presidente Rocca, l’Assessore Regimenti  e le altre Associazioni delle autonomie locali per rafforzare il ruolo delle Province nella Regione Lazio”.

 

ASSEMBLEA GENERALE UPI LAZIO – IERI LA NOMINA DEL PRESIDENTE E DEL VICEPRESIDENTE

L’assemblea generale dell’Upi Lazio, riunitasi presso l’aula consiliare, Giorgio Fregosi,  di Palazzo Valentini a Roma, si è conclusa da poco, nominando  il nuovo Presidente e Vicepresidente.

Presenti in aula Gianluca Quadrini, Presidente del Consiglio Provinciale, insieme alla vicepresidente della Provincia, Valentina Cambone delegata anche da Mosticone, Di Stefano e Pittiglio ed ai consiglieri provinciali Luigi Vacana, Stefania Furtivo, Riccardo Ambrosetti e Andrea Amata. Gli altri assenti hanno delegato per essere rappresentati.

“Quella di oggi era un’assemblea importante e fondamentale per l’approvazione del regolamento e  delle modifiche statutarie oltre che naturalmente per la nomina del Presidente e Vicepresidente ai quali porgo le miei più sentite congratulazioni, con l’auspicio di spendersi per la nostra terra, la nostra gente e le istituzioni che sono chiamati a rappresentare. Ho partecipato alla scorsa riunione come uditore, delegato dal Presidente Di Stefano, per approvare il nuovo regolamento e il bilancio della vecchia gestione presidenziale.  Ricordo che  l’Upi è un organismo fondamentale per coordinare le azioni tra le varie Province per rilanciare gli enti e i territori. Il mio auspicio è che si renda la provincia di Frosinone protagonista. Auguri ancora si buon lavoro al Presidente Romoli, al Vice Presidente Di Stefano ed un grazie sentito al Presidente di Latina Gerardo Stefanelli che con il suo supporto ha fatto si che si potesse ottenere questo altro bellissimo risultato” Al momento del voto i Consiglieri Furtivo,  Ambrosetti delegato anche dalla Di Pucchio ed Amata delegato anche da Pizzuti, hanno abbandonato l’aula in contrasto con questo assetto istituzionale composto ormai da giorni.” Così in una nota il Presidente del Consiglio Provinciale, Gianluca Quadrini.

Angelo Caruso è il nuovo Vicepresidente UPI: congratulazioni al Presidente della Provincia dell’Aquila

Il presidente UPI (Unione Province Italiane) Michele De Pascale questa mattina ha conferito, ai sensi dell’art. 10 dello statuto UPI, la carica di vicepresidente nazionale al presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso.

Caruso, già presidente dell’Upi Abruzzo, era membro anche del comitato direttivo dell’UPI nazionale con delega alla Conferenza Stato-Città, che come noto esprime i pareri sui provvedimenti legislativi che riguardano gli enti locali.
Il comitato direttivo è l’organismo dell’associazione che ha il compito di assistere il presidente, definendo insieme gli indirizzi per l’organizzazione della struttura.

Di seguito il messaggio diretto a Caruso contenuto nella nomina scritta dal presidente De Pascale: “È un piacere per me, quindi, sapere di potere contare sul Tuo apporto e sulla Tua collaborazione e sono certo, che il Tuo contributo di idee e proposte si rivelerà prezioso per affrontare le tante sfide che abbiamo di fronte e per garantire alle Province che rappresentiamo non solo stabilità, ma un rilanciato protagonismo nel sistema Paese”.

Caruso ha ringraziato il presidente UPI per la fiducia, estendendo la gratitudine al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, ed al senatore Etelwardo Sigismondi per il contributo che hanno apportato per il raggiungimento del risultato. “È la prima volta che un presidente della Provincia dell’Aquila si fregia di questa carica, ne sono davvero orgoglioso e particolarmente felice” ha concluso il nuovo vicepresidente UPI.

La trasformazione digitale delle Province

A seguito dell’approvazione del nuovo Piano triennale per l’informatica nella PA, pubblicato sul sito dell’AGID,  l’UPI ha elaborato la nota allegata sui processi di trasformazione digitale nelle Province, che illustra le novità del Piano di interesse delle Province e quelle previste nell’Avviso per il Servizio Civile Digitale, nella quale è stato riportato anche l’emendamento che proposto sul DL 13/2023.

Province Digitali 8 marzo 2023

Al via in Spagna la Conferenza Europea delle Province

E’ iniziata oggi ad Ourense, in Spagna, la Conferenza Europea delle Province, che ha tra i temi chiave la valorizzazione delle  province come attori di primo piano nella promozione di politiche per la resilienza e gestione delle crisi. A rappresentare le Province italiane è il Presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini, delegato UPI per le politiche europee e il PNRR  e membroi del Comitato delle Regioni.

La conferenza porta sotto i riflettori il tema della resilienza di fronte ad eventi di rischio dovuti a catastrofi naturali, con un focus sul ruolo centrale delle Autorità Locali Intermedie nella gestione dell’emergenza di fronte ad eventi naturali e climatici calamitosi quali inondazioni, incendi, terremoti, frane, smottamenti, siccità.

Il dibattito intende mettere in primo piano il ruolo delle Province nel coordinamento degli sforzi di soccorso e protezione civile in caso di calamità in quanto autorità più vicine agli eventi e con una profonda conoscenza della topografia, delle infrastrutture e delle risorse locali, così come nell’affrontare le conseguenze sociali, economiche e sanitarie e le loro ripercussioni sulle infrastrutture locali.

I Presidenti delle Province dei diversi Stati UE faranno luce sull’interrelazione delle aree di intervento delle rispettive amministrazioni come elemento chiave di qualsiasi politica di prevenzione-preparazione ai rischi di successo attraverso la condivisione delle loro esperienze e buone pratiche.

Con la partecipazione ed il confronto di esperti ed accademici, procederanno quindi a immaginare quali percorsi possono intraprendere i governi intermedi locali per migliorare le loro pratiche di prevenzione dei rischi.

L’UPI Basilicata conferma all’unanimità il Presidente Piero Marrese

Piero Marrese Upi Basilicata è stato riconfermato all’unanimità presidente dell’Unione delle Province d’Italia di Basilicata.

L’assemblea generale dell’Upi di Basilicata, riunitasi stamane nell’aula consiliare della Provincia di Potenza, ha infatti suffragato Marrese, presidente della Provincia di Matera, che si appresta, dunque, a rappresentare e presiedere nuovamente, dopo il primo mandato che gli era stato conferito nel 2019, l’unione lucana delle Province.

“E’ per me un momento di grande felicità – ha dichiarato Marrese dopo la conferma – poter nuovamente guidare l’Upi di Basilicata, oltre che una grande soddisfazione vedere convergere sulla mia persona i consensi dei consiglieri provinciali: voglio ringraziarli tutti, ad iniziare dal presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino.

Come già avvenuto nel corso del primo incarico, da presidente dell’Upi di Basilicata continuerò a spendermi per la nostra terra, la nostra gente e le istituzioni che rappresento. Soprattutto, terrò sempre
presente l’unità e l’unicità del nostro territorio della quale sarò garante anche nell’interfacciarmi con il Governo e gli organi nazionali.

Ci attende un grande lavoro: so che, nell’eseguirlo, potrò contare sull’apporto di tutti, ad iniziare dal collega Rocco Guarino”, ha concluso Marrese.

L’assemblea generale ha nominato vice presidente vicario il presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, e vice presidente il consigliere provinciale di Potenza, Giovanni Barbuzzi.

Il nuovo direttivo dell’Upi Basilicata è invece composto dai consiglieri Michele Giordano, Antonio Rizzo, Giovanni Setaro, Filippo Sinisgalli, Francesco Mancini, Viviana Verri e Gianluca Modarelli.

Revisore dei conti è stato riconfermato Francesco Mancini

Come delegati all’assemblea nazionale dell’Upi sono sati eletti Vincenzo Tufano e Carmine Alba.

Il Presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri eletto Presidente dell’UPI Campania

il Presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri è stato eletto Presidente dell’UPI Campania (Unione delle Province della Campania) per cui andrà a coordinare il lavoro unitario delle 4 Province in un momento determinante per lo sviluppo economico locale. Inoltre ai sensi dell’art. 9 dello statuto UPI diventa di diritto componente del Comitato Direttivo UPI. La nomina è avvenuta nell’incontro del Consiglio Direttivo UPI Campania tenutosi ad Avellino, presso la sede della Provincia a Palazzo Caracciolo, con la presenza dei rispettivi Presidenti delle Province campane.

 

“Voglio innanzitutto ringraziare per la fiducia accordatami – dichiara il Presidente Alfieri – i miei colleghi delle Province di Avellino, Benevento e Caserta. Accolgo questo nuovo impegno con grande senso di responsabilità visto il momento storico particolarmente delicato per le nostre comunità. Coordinare le 4 Province campane è un grande onore oltre che un grande onere, in un momento fondamentale per le opportunità date dal PNRR e in vista della riforma del TUEL. Muoverci in squadra ci consentirà di ottenere grandi risultati.

 

Invece come componente del Comitato Direttivo Nazionale UPI sarò portavoce delle istanze dei nostri territori presso il Governo e il Parlamento, a fianco del Presidente nazionale Michele de Pascale, con il quale l’UPI è molto attiva per il ripristino di un ruolo di coordinamento istituzionale che spetta di diritto ai nostri Enti di Area Vasta.

 

L’obiettivo è quello di trovare le risorse per assicurare i servizi, per garantire la sicurezza nelle scuole e sulle strade, per tutelare l’ambiente e promuovere il patrimonio culturale. Lavoreremo per garantire ai cittadini servizi essenziali efficienti e senza spreco di risorse, in sinergia con la Regione.”

Andrea Massari e’ il nuovo Presidente di UPI Emilia-Romagna

 

«Voglio anzitutto ringraziare Gian Domenico Tomei per il prezioso lavoro svolto in questi quattro anni, che ha contribuito al rilancio delle Province e del ruolo di UPI, sia in ambito regionale che in quello nazionale. Nonostante le grandi difficoltà che abbiamo attraversato, dalla pandemia alla crisi energetica al più recente conflitto alle porte dell’Europa, UPI Emilia-Romagna, grazie al lavoro di Tomei e di tutto il suo staff ha sempre assicurato il proprio supporto ai territori e garantito la piena disponibilità delle istituzioni regionali, oltre che un costante raccordo con la nostra associazione nazionale, cercando strategie condivise che rispondessero ai bisogni delle comunità».

 

Con queste parole, il nuovo Presidente di UPI Emilia-Romagna Andrea Massari, ha ringraziato il Presidente uscente Tomei, che ha terminato dopo quattro anni il proprio mandato, nel corso della riunione del comitato direttivo regionale di Venerdì 17 febbraio che lo ha eletto all’unanimità nuovo Presidente dell’Unione delle Province emiliano-romagnole. Vicepresidente è stato eletto, sempre all’unanimità, Giorgio Zanni, Presidente della Provincia di Reggio Emilia e Sindaco di Castellarano.

 

Massari, ingegnere, 50 anni, è Presidente della Provincia di Parma dal dicembre 2021 ed è Sindaco di Fidenza al suo secondo mandato amministrativo.

 

Nel corso della riunione del direttivo regionale è intervenuto anche il Presidente uscente Gian Domenico Tomei, che ha ringraziato UPI «per la grande collaborazione che non ha mai fatto mancare in questi anni, grazie al lavoro sempre attento e puntuale della direttrice Luana Plessi, grazie alla quale ho potuto svolgere il mio incarico col massimo supporto e piena collaborazione, elementi indispensabili per raggiungere i tanti traguardi ottenuti».

 

Infine, durante la riunione, è stato affrontato e condiviso il tema del percorso di revisione della legge 56/14 e le proposte del Governo sul ripristino dell’elezione diretta delle Province, su cui Massari si è detto «fiducioso, perché, per tornare ad avere Province pienamente funzionali ai bisogni del Paese e dei Comuni dei nostri territori, servono sistemi di governance legittimati dai cittadini, come per altro già previsto dalla Costituzione, cui occorre far seguire presto il tema della ridistribuzione delle funzioni e delle risorse, vero nodo del riordino istituzionale, che attendiamo sia risolto ormai da tanto, troppo tempo e che non è più procrastinabile. L’elezione diretta degli organi di governo delle Province sarà uno slancio verso il futuro, perché le sfide di oggi e di domani le vinceremo solo con istituzioni forti e autorevoli. Il mio impegno sarà perché ciò si realizzi in tempi rapidi e certi».

Andrea Massari e’ il nuovo Presidente di UPI Emilia-Romagna

 

«Voglio anzitutto ringraziare Gian Domenico Tomei per il prezioso lavoro svolto in questi quattro anni, che ha contribuito al rilancio delle Province e del ruolo di UPI, sia in ambito regionale che in quello nazionale. Nonostante le grandi difficoltà che abbiamo attraversato, dalla pandemia alla crisi energetica al più recente conflitto alle porte dell’Europa, UPI Emilia-Romagna, grazie al lavoro di Tomei e di tutto il suo staff ha sempre assicurato il proprio supporto ai territori e garantito la piena disponibilità delle istituzioni regionali, oltre che un costante raccordo con la nostra associazione nazionale, cercando strategie condivise che rispondessero ai bisogni delle comunità».

 

Con queste parole, il nuovo Presidente di UPI Emilia-Romagna Andrea Massari, ha ringraziato il Presidente uscente Tomei, che ha terminato dopo quattro anni il proprio mandato, nel corso della riunione del comitato direttivo regionale di Venerdì 17 febbraio che lo ha eletto all’unanimità nuovo Presidente dell’Unione delle Province emiliano-romagnole. Vicepresidente è stato eletto, sempre all’unanimità, Giorgio Zanni, Presidente della Provincia di Reggio Emilia e Sindaco di Castellarano.

 

Massari, ingegnere, 50 anni, è Presidente della Provincia di Parma dal dicembre 2021 ed è Sindaco di Fidenza al suo secondo mandato amministrativo.

 

Nel corso della riunione del direttivo regionale è intervenuto anche il Presidente uscente Gian Domenico Tomei, che ha ringraziato UPI «per la grande collaborazione che non ha mai fatto mancare in questi anni, grazie al lavoro sempre attento e puntuale della direttrice Luana Plessi, grazie alla quale ho potuto svolgere il mio incarico col massimo supporto e piena collaborazione, elementi indispensabili per raggiungere i tanti traguardi ottenuti».

 

Infine, durante la riunione, è stato affrontato e condiviso il tema del percorso di revisione della legge 56/14 e le proposte del Governo sul ripristino dell’elezione diretta delle Province, su cui Massari si è detto «fiducioso, perché, per tornare ad avere Province pienamente funzionali ai bisogni del Paese e dei Comuni dei nostri territori, servono sistemi di governance legittimati dai cittadini, come per altro già previsto dalla Costituzione, cui occorre far seguire presto il tema della ridistribuzione delle funzioni e delle risorse, vero nodo del riordino istituzionale, che attendiamo sia risolto ormai da tanto, troppo tempo e che non è più procrastinabile. L’elezione diretta degli organi di governo delle Province sarà uno slancio verso il futuro, perché le sfide di oggi e di domani le vinceremo solo con istituzioni forti e autorevoli. Il mio impegno sarà perché ciò si realizzi in tempi rapidi e certi».

UPI LAZIO, ANCI LAZIO e UNCEM LAZIO SCRIVONO AI CANDIDATI PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO: “NECESSARIO UN PATTO DELLE AUTONOMIE DEL LAZIO”

La recessione economica, l’austerità finanziaria, l’emergenza pandemica e la crisi internazionale hanno portato ad un forte accentramento nella gestione delle politiche pubbliche, a livello statale e a livello regionale. Le prolungate crisi economiche, sanitarie e sociali hanno prodotto l’aumento del disagio e della sofferenza, con un indebolimento del rapporto tra le persone, i corpi sociali, i territori e le istituzioni.

Riteniamo fondamentale – spiegano i Segretari della tre Associazioni – una legge organica delle funzioni locali, che consenta di costruire un equilibrato sistema regionale delle autonomie locali in applicazione del TUEL.

Vogliamo porre l’accento su tre punti in particolare: il primo è relativo ai fondi europei, nazionali e regionali disponibili nella prossima legislatura, per assicurare uno sviluppo equo e sostenibile del Lazio chiediamo che vengano indirizzate in modo complementare a quei territori che non hanno potuto giovare dei fondi del PNRR.

In secondo luogo – continuano De Righi (Anci Lazio), Palombelli (UPI Lazio) e Chiucchiurlotto (UNCEM Lazio) – è necessario rafforzare la leale collaborazione tra le istituzioni della Regione Lazio, perché sarà fondamentale il coinvolgimento degli Enti Locali per il miglior utilizzo dei fondi disponibili e il loro monitoraggio sul territorio.

Infine – concludono – bisogna puntare a un rinnovato sistema regionale delle autonomie locali, innanzitutto in applicazione degli articoli 4 e 5 del TUEL, riordinando le sedi di raccordo istituzionale attraverso la costituzione di una Conferenza Regione – Autonomie Locali, presieduta dal Presidente della Regione Lazio e composta dal Sindaco di Roma, dai sindaci dei comuni capoluogo, dai Presidente di Provincia e dai Presidente delle associazioni regionali delle autonomie locali, un tavolo che permetta un confronto continuo e proficuo tra queste istituzioni, un confronto importante per il futuro delle comunità e dei territori del Lazio”.

Anci Lazio, UPI Lazio e UNCEM Lazio propongono quindi un “Patto per le autonomie” tra la Regione, la Città metropolitana di Roma Capitale, le Province, Roma e i comuni del Lazio, un patto volto a individuare priorità condivise che valorizzino i principi di autonomia e sussidiarietà.

UPI LAZIO, ANCI LAZIO e UNCEM LAZIO SCRIVONO AI CANDIDATI PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO: “NECESSARIO UN PATTO DELLE AUTONOMIE DEL LAZIO”

La recessione economica, l’austerità finanziaria, l’emergenza pandemica e la crisi internazionale hanno portato ad un forte accentramento nella gestione delle politiche pubbliche, a livello statale e a livello regionale. Le prolungate crisi economiche, sanitarie e sociali hanno prodotto l’aumento del disagio e della sofferenza, con un indebolimento del rapporto tra le persone, i corpi sociali, i territori e le istituzioni.

Riteniamo fondamentale – spiegano i Segretari della tre Associazioni – una legge organica delle funzioni locali, che consenta di costruire un equilibrato sistema regionale delle autonomie locali in applicazione del TUEL.

Vogliamo porre l’accento su tre punti in particolare: il primo è relativo ai fondi europei, nazionali e regionali disponibili nella prossima legislatura, per assicurare uno sviluppo equo e sostenibile del Lazio chiediamo che vengano indirizzate in modo complementare a quei territori che non hanno potuto giovare dei fondi del PNRR.

In secondo luogo – continuano De Righi (Anci Lazio), Palombelli (UPI Lazio) e Chiucchiurlotto (UNCEM Lazio) – è necessario rafforzare la leale collaborazione tra le istituzioni della Regione Lazio, perché sarà fondamentale il coinvolgimento degli Enti Locali per il miglior utilizzo dei fondi disponibili e il loro monitoraggio sul territorio.

Infine – concludono – bisogna puntare a un rinnovato sistema regionale delle autonomie locali, innanzitutto in applicazione degli articoli 4 e 5 del TUEL, riordinando le sedi di raccordo istituzionale attraverso la costituzione di una Conferenza Regione – Autonomie Locali, presieduta dal Presidente della Regione Lazio e composta dal Sindaco di Roma, dai sindaci dei comuni capoluogo, dai Presidente di Provincia e dai Presidente delle associazioni regionali delle autonomie locali, un tavolo che permetta un confronto continuo e proficuo tra queste istituzioni, un confronto importante per il futuro delle comunità e dei territori del Lazio”.

Anci Lazio, UPI Lazio e UNCEM Lazio propongono quindi un “Patto per le autonomie” tra la Regione, la Città metropolitana di Roma Capitale, le Province, Roma e i comuni del Lazio, un patto volto a individuare priorità condivise che valorizzino i principi di autonomia e sussidiarietà.

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