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Provincia di Vicenza: gli alunni degli istituti comprensivi a lezione di “legalità fiscale” dai commercialisti

Parlare di tasse ai bambini si può. Lo dimostrano i commercialisti con l’iniziativa “Tasse?! Ce le racconta il commercialista” già in corso con ottimi risultati nelle scuole elementari della provincia di Vicenza.

Il progetto è stato presentato questa mattina dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza, in particolare dalla presidente Margherita Monti e dalla consigliera Alessia Danese. Con loro anche il presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco e la Provveditore agli Studi di Vicenza Nicoletta Morbioli, entrambi sostenitori e patrocinatori del progetto.

Obiettivo è far comprendere agli alunni, i cittadini di domani, il concetto di legalità fiscale e di senso civico con un nuovo approccio culturale, attraverso uno strumento facilmente accessibile, un cartoon, che stimola negli studenti la riflessione e l’elaborazione dei concetti di legalità, di solidarietà e del ruolo centrale dello Stato.

Per l’iniziativa è stato appositamente realizzato il racconto-fumetto “Tasse?! Ce le racconta il commercialista”: 25 tavole che possono essere visualizzate sia come filmato, sia come singole immagini e che evidenziano l’importanza dei servizi erogati dallo Stato grazie al pagamento delle tasse.  Il termine “tasse” è utilizzato in luogo dei termini “imposte o tributi”, per esigenze di semplificazione.

All’interno del racconto è fortemente valorizzato il concetto della solidarietà sociale. Il fumetto viene illustrato nelle classi dai commercialisti volontari, che stimolano gli studenti al dibattito anche sui temi della legalità: gli alunni diventeranno così i protagonisti di un importante momento sinergico di formazione alla legalità fiscale, al senso di appartenenza alla comunità sociale e all’importanza dei servizi erogati dallo Stato grazie al pagamento delle tasse: dall’istruzione all’assistenza sanitaria, dalla sicurezza ai trasporti, per spiegare come i servizi pubblici, di cui anche i ragazzi usufruiscono, funzionano grazie al “salvadanaio” dello Stato, a cui è giusto contribuire.

Una particolare attenzione è stata posta alla platea: i 44 commercialisti vicentini che hanno aderito al progetto, per fare parte del gruppo di volontari, hanno partecipato ad un percorso formativo specifico. I commercialisti hanno già formato 18 classi di 5 Istituti Comprensivi (I.C. Lonigo Almisano – I.C. Lonigo Madonna – I.C. Villaverla – I.C. Vicenza 2 – I.C. Vicenza 5), con il coinvolgimento di 9 plessi e 253 alunni che hanno assistito alle lezioni nel mese di marzo e che saliranno a 380 con le lezioni programmate nel mese di aprile.

L’iniziativa, attraverso la diffusione di un approccio culturale positivo verso la fiscalità e più in generale verso la legalità, si pone l’implicito obiettivo di contribuire a combattere l’evasione fiscale. Il punto nodale su cui si sviluppa l’intero lavoro è quello di diffondere nella popolazione, in particolare nei giovani, la consapevolezza dei benefici, in termini di servizi pubblici, che derivano dal pagare le tasse.

“Da oggi gli studenti vicentini possono andare a lezione di fiscalità anche divertendosi -ha dichiarato la presidente Monti– per apprendere l’importanza sociale delle tasse, il grande valore della legalità fiscale e il ruolo delle istituzioni e dello Stato, garanti del consorzio sociale. L’universo delle tasse spesso risulta incomprensibile agli adulti, figuriamoci  ai ragazzi, per questo motivo è fondamentale stimolarne nei giovani la consapevolezza, perché la tutela della legalità, il rafforzamento del senso civico ed il rispetto dei beni comuni sono i valori fondanti del vivere in comunità.”

“I bambini assimilano con curiosità ed entusiasmo -ha affermato il presidente Rucco– e spesso sono loro che, tornati a casa, si fanno garanti in famiglia di quanto appreso a scuola. Succede con l’educazione ambientale e il corretto conferimento dei rifiuti, e ci auguriamo succeda anche con l’educazione civica e l’obbligo di contribuire alla finanza pubblica. Per questo come Provincia ci facciamo promotori di questo progetto nei Comuni e, attraverso loro, nelle scuole primarie.”

Con l’augurio, ha concluso la dirigente Morbioli, che l’iniziativa venga proposta anche per gli studenti più grandi, fino alle superiori, dove è ancora più forte l’esigenza di formare una coscienza sociale visto l’approssimarsi del diritto di voto e, più in generale, dell’impegno civile e sociale.

Sicurezza strade, dal MIMS nuovi fondi alle Province: “1,7 miliardi per proseguire negli investimenti ”

“Il decreto di riparto di 1,7 miliardi da utilizzare dal 2022 al 2029 per interventi di manutenzione straordinaria della rete viaria di Regioni, Province e Città metropolitane su cui oggi la Conferenza Unificata ha dato il via libera è l’ennesima conferma dell’importante cambio nella visione strategica rispetto all’opera di infrastrutturazione del Paese operata dal Ministro Giovannini.

Il Ministero delle Infrastrutture per la Mobilità sostenibile ha infatti riportato con determinazione l’attenzione sulla viabilità secondaria, esaltando la portata non solo economica, ma anche sociale, di un generale piano di messa in sicurezza, modernizzazione, efficientamento della rete viaria provinciale”.

È il commento del Presidente dell’UPI Michele de Pascale al termine della Conferenza Unificata che ha dato il via libera al decreto che ripartisce il fondo di 1,7 miliardi, di cui 1 miliardo 445 milioni per Province e Città metropolitane e 255 milioni per le Regioni, per programmi straordinari di manutenzione della viabilità stradale di competenza di Regioni, Province e Città Metropolitane.

“Con questo decreto poi facciamo un importante passo in avanti verso la realizzazione di investimenti pubblici sostenibili: si prevede infatti che i piani di intervento, sin dalla fase di progettazione, debbano adottare tutte le dovute misure atte a non arrecare danni significativi agli obiettivi ambientali, in linea con le direttive europee”.

“E’ positivo – conclude de Pascale – l’assegnazione di risorse anche alle strade regionali, ma vorremmo che per il futuro il riparto di risorse su questo fondo avvenga attraverso criteri tecnici oggettivi, dalla lunghezza delle strade alla vulnerabilità idrogeologica alla incidentalità, che consentono una assegnazione equa delle risorse disponibili”.

Nel link il decreto Decreto MIMS MEF Regioni-Province e Città Metropolitane legge bilancio 2022

Nel link la ripartizione riparto fondo strade regioni province citta metropolitane

La Provincia di Terni presenta il progetto “Taxi sanitario”

Ha l’obiettivo di offrire un trasporto gratuito verso o da i luoghi di cura l’iniziativa del “Taxi sanitario” presentata stamattina in sala Secci del Consiglio provinciale. Con il patrocinio della Provincia di Terni, il “Taxi sanitario” è promosso dall’associazione L’Aiutarella, dalla Uil, dalla Misericordia di Terni, con il sostegno della Fondazione Carit e la collaborazione dell’Usl 2 e prevede il coinvolgimento di tutti i comuni del territorio provinciale. Il progetto consiste nella messa a disposizione di un servizio di trasporto, a chiamata e gratuito, per cure mediche, visite, terapie, esami diagnostici e dimissioni ospedaliere. Il servizio è rivolto in particolar modo ad anziani e a persone in difficoltà a raggiungere autonomamente i luoghi di cura.

“E’ un servizio veramente utile, soprattutto coloro che abitano nelle zone più periferiche e quindi meno servite del territorio e che in tal modo possono avere più facilità a raggiungere le strutture sanitarie per le cure o le prestazioni di cui hanno bisogno”, ha detto la presidente della Provincia, Laura Pernazza. “Per questo – ha aggiunto – è fondamentale il coinvolgimento dei Comuni che possono fare da punti di riferimento per chi ha necessità di ricorrere al taxi. Mi sento di ringraziare tutti i soggetti che hanno dato vita a questo progetto e i volontari che lo attueranno perché mostrano grande sensibilità e disponibilità verso il prossimo”.

“Abbiamo voluto creare un servizio che rispondesse ad un bisogno reale e importante, come quello delle cure”, hanno afermato Santino Rizzo della Misericordia e gli altri promotori, alla presenza anche dei sindaci di Stroncone, Giuseppe Malvetani, e Arrone, Fabio Di Gioia. “Abbiamo visto – hanno poi sottolineato – che sono molte le persone che hanno necessità di spostarsi per ricevere le cure e che spesso trovano difficoltà a farlo. Per questo nasce il progetto del Taxi sanitario che vuole venire incontro a questa giusta esigenza”.

Pari Opportunità, la Provincia di Piacenza rilancia

Si moltiplicano le attività della Provincia di Piacenza sul fronte delle Pari Opportunità. Dando seguito alla volontà espressa dal Consiglio Provinciale del 9 marzo scorso in seguito a una comunicazione della consigliera con delega alle Pari Opportunità Giulia Monteleone, l’ente di Corso Garibaldi – su indicazione del presidente Patrizia Barbieri – ha scritto ai Comuni del territorio per invitarli ad aderire al progetto “Le Città delle Donne”, la cui Ambasciatrice per Piacenza e per l’Emilia è l’imprenditrice piacentina Nadia Bragalini.

Con una lettera inviata dagli Uffici di Presidenza e Pari Opportunità, la Provincia si è fatta portavoce della possibilità che i singoli Comuni del territorio hanno di condividere, ciascuno attraverso una propria delibera, le linee guida del manifesto “Le città delle donne” che riunisce gli obiettivi degli Stati Generali delle Donne, una rete di competenze e sensibilità nata a Matera nel 2019 per dare concretezza alle idee, alle proposte e alle progettualità mirate a ridisegnare le città con lo sguardo delle donne.

«Per la Provincia e per l’intero territorio – osserva la consigliera Giulia Monteleone – è un momento importante per continuare con nuove iniziative sulla strada verso le Pari Opportunità, in direzione di una parità di genere da costruire, giorno dopo giorno e in ogni ambito (famigliare, scolastico, lavorativo…), a partire dalla quotidianità e dal fil rouge di un linguaggio diverso, più efficace nel sostenere e valorizzare la presenza femminile in tutti gli ambiti della società. Nel rispetto delle autonomie locali, la Provincia – come Casa dei Comuni – ha scelto di sensibilizzare gli enti del territorio sui contenuti del progetto “Le Città delle Donne”, perché si tratta di un’iniziativa lungimirante e concreta».

«Il progetto “Le Città delle donne” – ha commentato Nadia Bragalini, ambasciatrice del sodalizio per Piacenza e l’Emilia – parte da lontano e vuole andare lontano: è una piattaforma che condivide intenti, sforzi, visioni. È per me un orgoglio constatare quanto il messaggio dell’associazione riesca ad essere attuale e ad unire tante coscienze: dopo l’adesione da parte del Comune di Piacenza, mi rende felice che la Provincia di Piacenza abbia accolto il nostro invito a promuovere il progetto presso tutti gli altri Comuni del territorio, i quali avranno la possibilità di far parte della rete nazionale. È stato compreso quanto sia determinante – soprattutto in momenti come quelli che stiamo vivendo – promuovere i principi fondanti dell’iniziativa, gli obiettivi posti nel manifesto stilato a Matera nel 2019 ed esaltato di recente nella “Carta di Dubai”. Ringrazio di cuore il presidente della Provincia di Piacenza Patrizia Barbieri e il consigliere provinciale con delega alle Pari Opportunità, Giulia Monteleone, per la sensibilità mostrata nel capire quanto l’evoluzione del ruolo e della condizione della donna contemporanea abbia bisogno di raccogliere sfide come quella lanciata da “Città delle donne” e dalla responsabile nazionale Isa Maggi, che ringrazio per il suo instancabile impegno. Mi auguro che l’esempio del territorio piacentino diventi paradigmatico per altre realtà in giro per l’Italia e non solo».

 

L’impegno della Provincia sul fronte delle Pari Opportunità vivrà a breve un’altra tappa significativa: saranno presto annunciati i dettagli relativi all’importante convegno che, in aprile, affronterà i temi del rapporto e della conciliazione tra tempi di vita e i tempi di lavoro, con uno sguardo inedito rispetto alle best practices realizzate e realizzabili su questo fronte.

 

Momento importante, con quattro nuove adesioni, anche per il ‘Tavolo Provinciale di confronto contro la violenza alle donne’: entrano infatti ufficialmente a farne parte “Le Città delle Donne” per conto degli Stati Generali delle Donne, l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Epikurea Aps e RadioRaccontiamoci Aps.

È la conferma di quanto anticipato nelle scorse settimane dal presidente del Tavolo Giulia Monteleone: «Le nuove adesioni saranno preziose per lavorare con rinnovato slancio agli obiettivi di sempre: prevenire e contrastare a livello provinciale situazioni e atteggiamenti di violenza, sensibilizzare la cittadinanza con una particolare attenzione alle giovani generazioni e garantire il principio delle pari opportunità tra donne e uomini nei diversi aspetti in cui esso si esplica».

 

 

 

 

Pari Opportunità, la Provincia di Piacenza rilancia

Si moltiplicano le attività della Provincia di Piacenza sul fronte delle Pari Opportunità. Dando seguito alla volontà espressa dal Consiglio Provinciale del 9 marzo scorso in seguito a una comunicazione della consigliera con delega alle Pari Opportunità Giulia Monteleone, l’ente di Corso Garibaldi – su indicazione del presidente Patrizia Barbieri – ha scritto ai Comuni del territorio per invitarli ad aderire al progetto “Le Città delle Donne”, la cui Ambasciatrice per Piacenza e per l’Emilia è l’imprenditrice piacentina Nadia Bragalini.

Con una lettera inviata dagli Uffici di Presidenza e Pari Opportunità, la Provincia si è fatta portavoce della possibilità che i singoli Comuni del territorio hanno di condividere, ciascuno attraverso una propria delibera, le linee guida del manifesto “Le città delle donne” che riunisce gli obiettivi degli Stati Generali delle Donne, una rete di competenze e sensibilità nata a Matera nel 2019 per dare concretezza alle idee, alle proposte e alle progettualità mirate a ridisegnare le città con lo sguardo delle donne.

«Per la Provincia e per l’intero territorio – osserva la consigliera Giulia Monteleone – è un momento importante per continuare con nuove iniziative sulla strada verso le Pari Opportunità, in direzione di una parità di genere da costruire, giorno dopo giorno e in ogni ambito (famigliare, scolastico, lavorativo…), a partire dalla quotidianità e dal fil rouge di un linguaggio diverso, più efficace nel sostenere e valorizzare la presenza femminile in tutti gli ambiti della società. Nel rispetto delle autonomie locali, la Provincia – come Casa dei Comuni – ha scelto di sensibilizzare gli enti del territorio sui contenuti del progetto “Le Città delle Donne”, perché si tratta di un’iniziativa lungimirante e concreta».

«Il progetto “Le Città delle donne” – ha commentato Nadia Bragalini, ambasciatrice del sodalizio per Piacenza e l’Emilia – parte da lontano e vuole andare lontano: è una piattaforma che condivide intenti, sforzi, visioni. È per me un orgoglio constatare quanto il messaggio dell’associazione riesca ad essere attuale e ad unire tante coscienze: dopo l’adesione da parte del Comune di Piacenza, mi rende felice che la Provincia di Piacenza abbia accolto il nostro invito a promuovere il progetto presso tutti gli altri Comuni del territorio, i quali avranno la possibilità di far parte della rete nazionale. È stato compreso quanto sia determinante – soprattutto in momenti come quelli che stiamo vivendo – promuovere i principi fondanti dell’iniziativa, gli obiettivi posti nel manifesto stilato a Matera nel 2019 ed esaltato di recente nella “Carta di Dubai”. Ringrazio di cuore il presidente della Provincia di Piacenza Patrizia Barbieri e il consigliere provinciale con delega alle Pari Opportunità, Giulia Monteleone, per la sensibilità mostrata nel capire quanto l’evoluzione del ruolo e della condizione della donna contemporanea abbia bisogno di raccogliere sfide come quella lanciata da “Città delle donne” e dalla responsabile nazionale Isa Maggi, che ringrazio per il suo instancabile impegno. Mi auguro che l’esempio del territorio piacentino diventi paradigmatico per altre realtà in giro per l’Italia e non solo».

 

L’impegno della Provincia sul fronte delle Pari Opportunità vivrà a breve un’altra tappa significativa: saranno presto annunciati i dettagli relativi all’importante convegno che, in aprile, affronterà i temi del rapporto e della conciliazione tra tempi di vita e i tempi di lavoro, con uno sguardo inedito rispetto alle best practices realizzate e realizzabili su questo fronte.

 

Momento importante, con quattro nuove adesioni, anche per il ‘Tavolo Provinciale di confronto contro la violenza alle donne’: entrano infatti ufficialmente a farne parte “Le Città delle Donne” per conto degli Stati Generali delle Donne, l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Epikurea Aps e RadioRaccontiamoci Aps.

È la conferma di quanto anticipato nelle scorse settimane dal presidente del Tavolo Giulia Monteleone: «Le nuove adesioni saranno preziose per lavorare con rinnovato slancio agli obiettivi di sempre: prevenire e contrastare a livello provinciale situazioni e atteggiamenti di violenza, sensibilizzare la cittadinanza con una particolare attenzione alle giovani generazioni e garantire il principio delle pari opportunità tra donne e uomini nei diversi aspetti in cui esso si esplica».

 

 

 

 

Contributi per la promozione turistica: dalla Provincia di Belluno 1 milione di euro

È stato aperto oggi il bando pubblico “Per la concessione di contributi a fondo perduto a sostegno di attività di informazione, animazione e promozione del territorio e dell’offerta turistica in provincia di Belluno”. Si tratta di una misura che rientra nel progetto strategico “Vivere le Dolomiti”, finanziato dalla Provincia con risorse derivanti dal Fondo Comuni di confine, e punta a rendere sempre più competitivi lo sviluppo e la promozione dell’offerta turistica. A disposizione c’è un plafond di 1 milione di euro. «Risorse importanti che agiscono su due fronti: principalmente stimolare la creazione di progetti e azioni attive per la promozione del territorio a fini turistici, e secondariamente per agevolare chi ha sempre operato nello sviluppo del turismo, anche in questi due anni pandemici particolarmente difficili» sottolinea il presidente della Provincia, Roberto Padrin.

Il bando è promosso in collaborazione con la Camera di Commercio e sostiene la realizzazione di attività specifiche per la valorizzazione del turismo. Nel dettaglio, intende favorire la realizzazione di attività di comunicazione e promozione, e la predisposizione di prodotti turistici che siano in linea con la strategia di brand elaborata nell’ambito del progetto “Vivere le Dolomiti”. L’iniziativa intende inoltre favorire la messa a sistema di fattive forme di cooperazione e l’instaurarsi di proficue sinergie tra gli operatori del sistema turistico bellunese. 

Possono accedere al bando i consorzi turistici, e altri enti che svolgono attività prevalente di informazione e promozione del turismo, a fronte della presentazione di progetti di ideazione ed elaborazione di prodotti turistici o di iniziative di promozione. La spesa massima ammissibile a progetto ammonta a 100mila euro, con cofinanziamento a carico del bando dell’80% a fondo perduto. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 5 maggio.

«Il turismo è una delle linee di sviluppo del nostro territorio e con il piano “Vivere le Dolomiti” stiamo curando da anni le possibilità di incrementare l’accoglienza del Bellunese» commenta il presidente Padrin. «Consorzi e associazioni sono alleati nella promozione e operatori fondamentali sul territorio. Con queste risorse potranno svolgere in maniera maggiormente strutturata le loro attività di promozione». 

Al via l’anno europeo dei giovani

Il 24 marzo, dalle 11:00 alle 14:00 la Ministra per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone, insieme alla Commissaria Europea con delega alla gioventù Marija Gabriel e a tanti altri ospiti, presenta con un evento speciale l’Anno Europeo dei Giovani, che si terrà presso la Sala Auditorium dell’Ara Pacis in Roma, ma a cui si potrà partecipare anche in streaming dal sito web Giovani2030.

Infatti, il 15 settembre scorso, nel suo discorso sullo stato dell’Unione, la Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato il 2022 Anno Europeo dei Giovani (AEG). L’obiettivo principale consiste nel promuovere il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni nella vita democratica dell’Europa, sia per rafforzare e rivitalizzare il progetto comune di Unione Europea, che per sostenere, in una prospettiva post-pandemia, il loro sviluppo personale, sociale e professionale in un mondo più verde, digitale e inclusivo.

L’evento di presentazione

L’evento sarà diviso in tre parti.

Ci sarà una sessione introduttiva con la presentazione di progetti e iniziative, introdotto da Marco De Giorgi, Capo Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, a cui seguiranno gli interventi di Lucia Abbinante, Direttrice dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, di Manuel Sanchez, Direttore dell’European Youth Card Association, di Antony Gooch, direttore Della comunicazione dell’OCSE, e di Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale Giovani.

La seconda parte sarà aperta dalla Ministra per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone, con la partecipazione della Commissaria Europea con delega alla gioventù Marija Gabriel e del Sindaco di Tirana Erion Vellaj. In questa sessione, più interattiva, è previsto un dialogo tra le istituzioni e giovani cittadini e cittadine presenti in sala.

L’ultima parte della conferenza è affidata alle conclusioni della Commissaria Europea con delega alla gioventù, Marija Gabriel.

Consulta il programma dettagliato dell’evento.

 

L’Ufficio delle Nazioni Unite UNDRR per l’Europa e l’Asia Centrale ha comunicato la nomina della Provincia di Potenza come componente del Comitato di Coordinamento della Campagna sulla Resilienza Territoriale ed Urbana

La Provincia di Potenza membro effettivo del Comitato di Coordinamento per l’Europa e l’Asia Centrale della Campagna delle Nazioni Unite sulla Resilienza territoriale ed urbana UNDRR MCR2030.

L’Ufficio delle Nazioni Unite UNDRR per l’Europa e l’Asia Centrale ha comunicato la nomina della Provincia di Potenza come componente del Comitato di Coordinamento della Campagna sulla Resilienza Territoriale ed Urbana #MCR2030

Attraverso il suo Comitato di Coordinamento Regionale (RCC-Europa), la Campagna MCR2030 riunisce i principali partner globali, uffici ed agenzie internazionali e rappresentanti istituzionali che si sono distinti per particolari meriti sui temi della Resilienza Territoriale ed Urbana ai disastri, fornisce supporto tecnico ai governi a tutti i livelli ed alle città per consentire loro di progredire lungo la tabella di marcia della resilienza istituzionale. Il Comitato attualmente è composto da:

UNDRR MCR2030 Regional Coordination Committee for Europe
Amadora Municipality, Portugal
DPPI SEE – Disaster Preparedness and Prevention Initiative for South-Eastern Europe
E-STAG – European Science and Technology Group
Huddersfield University
EU Committee of the Regions
Greater Manchester Combined Authority, UK
ICLEI Europe – International Council for Local Environmental Initiatives
IFRC – International Federation of Red Cross
MSB Sweden – Swedish Civil Contingencies Agency
Paris Municipality, France
Province of Potenza, Italy
Resilient Cities Network (R-Cities), Rockefeller Foundation
UCLG – United Cities and Local Governments
Europe Section / CEMR – Council for European Municipalities and Regions
UN-Habitat – United Nations Human Settlements Programme
Regional Office
UNDP – United Nations Development Program
Regional Hub for Europe and CIS
UNECE – United Nations Economic Commission for Europe
UNEP – United Nations Environment Program
Regional Office Europe
WHO – World Health Organization
Regional Office Europe

La nuova campagna sulla Resilienza territoriale ed urbana UNDRR MCR2030 opera a due livelli. A livello globale, la strategia di definizione ed implementazione è elaborata dai Core Partner coordinati attraverso il Comitato di Coordinamento Globale (GCC). Al livello regionale, i Comitati di Coordinamento Regionali RCC sono il luogo in cui si verifica l’implementazione delle politiche/azioni di resilienza urbana e territoriale nei diversi territori.

Il compito del segretariato di RCC per l’Europa e l’Asia Centrale è di aiutare le città nel creare collegamenti con le politiche nazionali e regionali per garantire la coerenza e promuovere il coordinamento verticale e la collaborazione tra questi livelli di governance, promuovendo al contempo il networking, l’apprendimento città-città, lo scambio di buone pratiche, la costruzione di partenariati di cooperazione transnazionale.

La pandemia di COVID-19 ci ricorda come una crisi di portata globale può avere impatti drammatici a livello locale. Disastri come il COVID-19 sono sempre più complessi e sistemici, esacerbati da fattori di rischio come il cambiamento climatico, l’invecchiamento della popolazione, lo spopolamento delle aree interne, invitando così tutti e tutti i livelli di governo a raddoppiare gli sforzi per costruire la resilienza e ridurre il rischio per il futuro, prevenendo al tempo stesso nuovi rischio.

“La Campagna MCR2030 – afferma il Capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite UNDRR per l’Europa e l’Asia Centrale, Octavian Bivol – è una delle iniziative di punta dell’UNDRR e siamo molto lieti di vedere molte organizzazioni ed entità diverse che la sostengono. Diamo il benvenuto alla Provincia di Potenza come nostro nuovo membro del Comitato di Coordinamento Regionale per l’Europa e l’Asia Centrale. La Provincia di Potenza ha una ricca storia nella costruzione della resilienza e sono certo che questa esperienza e bagaglio di conoscenze contribuiranno fortemente all’iniziativa MCR2030”.

“L’umanità deve affrontare sfide globali che sono percepite attraverso gli effetti del cambiamento climatico, la pandemie come il COVID-19 e altri disastri sistemici. È a livello locale che gli impatti di tali disastri si fanno sentire e devono essere gestiti per garantire la protezione sociale, economica e ambientale. I governi locali sono in prima linea nei disastri e sono attori chiave nel ciclo di gestione del rischio di catastrofi. Costruire città e territori resilienti – afferma il Presidente della Provincia Rocco Guarino – significa intraprendere un’azione proattiva per comprendere e pianificare per prevenire i rischi, oltre a imparare come essere flessibili e agili per prepararsi, rispondere e riprendersi dai disastri, siano essi di natura naturale, antropica, sanitaria e/o derivanti da crisi e tensioni diplomatiche”.

“Nei prossimi giorni – afferma il Dirigente dell’Ufficio Pianificazione e Sviluppo Informatico e Punto Focale della Resilienza della Provincia di Potenza, Alessandro Attolico – la Provincia di Potenza, anche tramite un’apposita piattaforma costruita nell’ambito della propria iniziativa di coordinamento di area vasta #LaCasadei100Comuni, avvierà un’azione di coinvolgimento attivo del territorio e dei comuni per aggiornare il quadro conoscitivo in materia di Resilienza urbana e territoriale al fine di aggiornare, in tempi brevi, il proprio documento di pianificazione finalizzato a fornire un ulteriore inquadramento programmatico con visione di area vasta ed assistenza tecnica specialistica ai Comuni anche per i redigendi progetti da candidare nel #PNRR”.

La Provincia di Potenza mira a rafforzare cosi la propria rete territoriale nella costruzione della resilienza, coinvolgendo nel contempo i partner e gli stakeholder chiave per assistere e collaborare con i comuni per rendere il proprio territorio più resiliente entro il 2030 preparandosi anche a costruire partenariati per affrontare le future sfide lanciate dal PNRR.

Provincia di Teramo: Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i bandi di concorso per dieci unità di personale

Pubblicati bandi di concorso per dieci nuove unità di personale. Si tratta di due contabili (categoria c); due funzionari amministrativi (categoria D); di un informatico (categoria D); tre istruttori amministrativi (categoria c); e due istruttori di vigilanza (Polizia Provinciale categoria c). La Provincia torna ad assumere, in forza delle modifiche legislative e comunque all’interno di parametri prefissati dalle disposizioni normative e contabili, dopo oltre dieci anni.

Non sono ancora sufficienti a far fronte a tutte le esigenze ma certamente rappresentano una svolta per un Ente che è stato depredato di funzioni e di personale, che ha avuto un pesante blocco nelle assunzioni e che così come è ora è in grande affanno nel riuscire a portare avanti le tante scadenze e la mole di finanziamenti che abbiamo conquistato in questi due anni” commenta Diego Di Bonaventura che aggiunge: “non ho pensato agli staff ma a strutturare una macchina organizzativa migliore che lascerò in eredità a chi verrà dopo, affiancando i pochi dipendenti rimasti che in questi due anni hanno davvero dato il massimo. Devo ringraziare loro e i tre dirigenti rimasti se nonostante le innumerevoli emergenze quotidiane siamo riusciti a progettare, aprire cantieri, ottenere finanziamenti per oltre 200 milioni di euro”.

Queste nuove unità si aggiungono ai quattro professionisti stabilizzati nei mesi scorsi e al nuovo dirigente dell’Area tecnica assunto ad agosto. Sempre per l’area tecnica e per ripristinare lo standard organizzativo funzionale alle competenze dell’Ente, è in corso di svolgimento il concorso per un altro dirigente che consentirà di tornare ad avere due settori autonomi: quello della viabilità e delle opere pubbliche e quello dell’edilizia scolastica e del patrimonio. Infine, sono in corso di reclutamento attraverso le graduatorie pubbliche esistenti, due nuovi ingegneri.

l bandi di concorso sono pubblicati da ieri sera e per 30 (trenta) giorni consecutivi in Gazzetta Ufficiale (per estratto) e all’Albo Pretorio on-line (integralmente) e nell’apposita sezione dedicata ai concorsi in Amministrazione Trasparente:

www://provincia.teramo.it/avvisi-concorsi-bandi/concorsi

Notazione importante, chi intende partecipare può farlo unicamente registrandosi per via telematica, autenticandosi, mediante le proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) all’interno della piattaforma:

https://provinciateramo.iscrizioneconcorsi.it

 

Protezione civile vicentina per l’Ucraina

Protezione civile vicentina in prima linea per il sostegno all’Ucraina.

Due le incombenze che maggiormente vedono impegnati i volontari in questi giorni.

La prima è la colonna mobile che sta portando in Ucraina 15 ambulanze donate dallo Stato Italiano. A coordinarla è l’Associazione Nazionale Alpini attraverso la sala operativa della protezione civile Ana di Campiglia dei Berici, dove ha sede il magazzino del 3° Raggruppamento dell’Associazione nazionale alpini.

Un centinaio i volontari impegnati, tra chi monitora il viaggio dalla sala operativa e chi si dà il turno alla guida dei mezzi messi a disposizione da Veneto e Lombardia.

Al volante ci sono anche due volontari del Gruppo di Protezione Civile del Comune di Vicenza, alla guida di un mezzo di proprietà comunale. In costante contatto con loro l’assessore comunale alla protezione civile Mattia Ierardi, orgoglioso dei suoi volontari che senza timore alcuno hanno dato la disponibilità alla missione, ma anche in apprensione per un viaggio non facile. “Sono partiti giovedì da Palmanova -spiega Ierardi- hanno attraversato l’Ungheria e sono ormai al confine con l’Ucraina. La consegna delle ambulanze è prevista per domenica mattina nelle mani di un funzionario del governo ucraino.”

Dal sostegno a chi è rimasto in Ucraina al sostegno a chi dall’Ucraina ha dovuto scappare, la protezione civile vicentina è impegnata anche a servizio del vecchio ospedale di Asiago, individuato dalla Regione Veneto quale alloggio di prima accoglienza per i profughi.

A coordinare i volontari degli 89 gruppi di protezione civile vicentini è la Provincia di Vicenza. “Le reperibilità sono già attive -spiega il consigliere provinciale con delega alla protezione civile Marco Montan- Prevediamo 8 volontari al giorno divisi su turni. Al centro operativo della protezione civile provinciale di via Muggia sono a disposizione due pullman da 9 posti per il trasporto delle persone dapprima ai punti tampone e poi all’hub di Asiago. Per ora gli arrivi dei profughi sono contenuti, ma siamo pronti ad affrontare anche numeri importanti rinforzando le squadre.”

“L’intero territorio vicentino si sta mobilitando per aiutare il popolo ucraino -commenta il presidente della Provincia e sindaco del Comune di Vicenza Francesco Rucco- ci sono tanti cittadini, associazioni, imprese impegnati con raccolte fondi, raccolte di beni di prima necessità, mettendo a disposizione abitazioni. E poi ci sono i volontari di protezione civile, sempre solerti quando c’è da dare una mano. Con i sindaci, coordinati dal Prefetto, stiamo facendo squadra perché nessun rifugiato si senta escluso nel vicentino. E a nome dei sindaci voglio esprimere il mio orgoglio, la mia stima, la mia riconoscenza a tutti i vicentini per la grande solidarietà che stanno dimostrando.”

Aiuti all’Ucraina: al via la rete logistica e la segreteria per la raccolta degli aiuti. Politiche del lavoro in campo per i profughi

Il tavolo di coordinamento costituito presso la Provincia di Bergamo sta mettendo a punto il proprio sistema di raccolta di aiuti umanitari per sostenere la popolazione ucraina colpita dalla guerra, secondo il mandato ricevuto dal “Tavolo d’emergenza” insediato presso la Prefettura di Bergamo.

Su iniziativa del Presidente Pasquale Gandolfi, con il coordinamento del Consigliere Provinciale Damiano Amaglio, affiancato dal Consigliere delegato alla Protezione Civile Massimo Cocchi, si è costituito un gruppo di lavoro con l’obiettivo di organizzare un modello di raccolta uniforme su tutto il territorio provinciale, nel rispetto delle specificità dei soggetti in campo e cercando di agevolare al meglio le potenzialità di ciascuno.

Grazie al supporto operativo del Servizio Protezione Civile e del Settore Sviluppo della Provincia, hanno fornito il proprio decisivo contributo Confindustria Bergamo, Italtrans Spa e Distretto Rotary 2042, in costante dialogo con l’esperienza maturata sul campo di Sermig (Servizio Missionario Giovani) e Associazione Culturale Zlaghoda di Bergamo, oltre a tutte le amministrazioni comunali che si stanno mettendo a disposizione. L’approccio è stato e sarà nel futuro il più inclusivo possibile, partendo proprio dalla comunità ucraina, sulle cui spalle sinora ha gravato la maggior parte dello sforzo e la cui specificità è stata riconosciuta nella costruzione del sistema di raccolta. Zlaghoda manterrà autonomia organizzativa, collaborando con la rete su specifiche azioni e necessità.

La rete degli hub

Il modello della rete provinciale prevede un hub centrale solo di servizio e spedizione a Calcinate, in una sede di Italtrans. L’importante azienda di trasporto sta svolgendo un ruolo strategico: non solo ha dall’inizio accompagnato il tavolo verso la costruzione di un modello logistico semplice e funzionale, ma ha deciso di mettere a disposizione spazi e competenze proprie per il funzionamento dell’hub centrale, dal quale partiranno i mezzi carichi di merce.

Attorno all’hub centrale vengono aperti diversi punti di raccolta gestiti direttamente dalla Provincia attraverso il braccio operativo della Protezione Civile, che ne assume il coordinamento garantendo sicurezza ed organizzazione attraverso le proprie professionalità e la rete dei volontari. La loro gestione potrà evolvere e mutare in funzione della disponibilità ed il supporto dei territori attraverso enti, associazioni, cittadini, aziende che si renderanno disponibili a collaborare.

Di fatto il presente modello cura ogni passaggio successivo alle raccolte puntuali territoriali, dallo stoccaggio al trasporto, alla consegna: chiunque non sappia come far giungere a destinazione le merci raccolte (pensiamo ad oratori, comuni, associazioni, gruppi) può appoggiarsi a questa rete.

Al momento sono stati istituiti 3 punti di raccolta sul territorio: il primo a partire sarà quello di Zanica, nell’ex Palazzo del ghiaccio, che sarà operativo da lunedì 21 marzo e nel quale convergerà la macchina operativa del Sermig, attivo dal 1964 sul terreno della raccolta degli aiuti umanitari, la cui esperienza e competenza verrà messa al servizio dell’intera rete.  Mercoledì 23 saranno invece operativi il centro di Albino, nell’ex sede del corriere Gls in via Partigiani, e quello di Treviglio, nel capannone della Sabb – Servizi ambientali Bassa Bergamasca.

E’ in corso la ricerca di sedi idonee per l’apertura di altri 3 hub per completare la copertura del territorio.

Come e cosa portare agli hub

Agli hub si potrà accedere previa prenotazione attraverso apposito numero di telefono; vi si potranno conferire i prodotti indicati, a cadenza settimanale, attraverso i canali di comunicazione istituzionali. Le raccolte sono rimodulate costantemente in funzione delle necessità segnalate dai canali di donazione aperti.
In allegato la lista aggiornata l 19 marzo 2022

Attualmente le possibili destinazioni dei mezzi in partenza dall’hub centrale di Calcinate, individuate in accordo con la Presidenza della Provincia di Bergamo, sono le seguenti:

  • Polonia: in accordo con l’ambasciata italiana a Varsavia verranno consegnati alla Caritas nazionale polacca che gestisce tutte le situazioni a confine.
  • Romania: in accordo con la Diocesi di Iasi verranno consegnati alle Caritas di Iasi e di Suceava oltre che all’associazione “Dom Polski”, realtà che stanno accogliendo nelle proprie strutture centinaia di profughi al confine rumeno. Sempre con la Caritas di Iasi c’è un accordo per portare parte del materiale all’interno del territorio ucraino attraverso la società governativa ucraina certificata Eximb.
  • Romania: in collaborazione con Fundatia Padri Somaschi verranno consegnati all’hub Sermig di Baia Mare in Romania, a circa 60 chilometri dal confine con l’Ucraina.
  • Rep. Moldova: in accordo con la Diocesi di Chisinau, sarà consegnato materiale alla Caritas di Chisinau che accoglie profughi provenienti dalla zona di Odessa.

In via Tasso una segreteria di supporto ai cittadini e l’impegno delle Politiche del lavoro

Oltre al diretto impegno della Protezione civile della Provincia, presso il Palazzo Provinciale di via Tasso è stata attivato un ufficio di segreteria che gestirà le diverse richieste, raccoglierà le disponibilità di aiuto e di collaborazione, e fornirà le indicazioni ai cittadini ed alle associazioni, tenendo conto delle indicazioni e delle linee guida istituzionali. Ad occuparsene è il Servizio Politiche del lavoro che ha messo a disposizione il proprio personale.

Inoltre, attraverso il Servizio Politiche del lavoro e la rete dei Centri per l’impiego, la Provincia conferma la propria disponibilità:

– A raccogliere e prendere in carico eventuali offerte di lavoro che possano essere indirizzate ai cittadini ed alle cittadine ucraine, mettendosi a disposizione del tessuto produttivo anche per il tramite della Associazioni di categoria; Confindustria si è da subito attivata da questo punto di vista, dando la propria disponibilità a sensibilizzare le proprie associate;

– Ad agevolare, qualora si rendesse necessario, l’accesso gratuito da parte dei volontari attivi presso gli hub a brevi percorsi formativi volti all’acquisizione di competenze ed abilitazioni essenziali in ambito logistico (ad esempio, il corso per la guida in sicurezza del carrello elevatore ecc.)
Per contatti, richieste ed informazioni: [email protected] , telefono 035.387283.

E’ un grande impegno che ci siamo presi fin da subito come Consiglio provinciale, perché riteniamo che il ruolo irrinunciabile istituzionale della Provincia sia quello di coordinare e organizzare le forze e le energie che sono un vanto del territorio bergamasco commenta il Presidente Gandolfi siamo orgogliosi della straordinaria macchina degli aiuti che si è messa in moto immediatamente, e il nostro unico intento è che ogni singolo gesto di solidarietà non corra il rischio di cadere nel vuoto ma possa contribuire a un sistema ordinato ed efficace. E’ doveroso ringraziare tutti coloro che si sono resi disponibili sin qui, al tavolo e fuori dal tavolo, e che lo saranno in futuro. Inizia un percorso lungo e articolato che durerà nel tempo e impatterà non poco sul nostro tessuto sociale”.

Ho condiviso da subito col Presidente Gandolfi l’intuizione di mettere al centro dell’azione del tavolo d’emergenza il lavoro afferma il Consigliere Amaglio.L’accoglienza non può essere solo assistenza, l’inclusione vera deve offrire con la solidarietà anche un’opportunità di costruzione di progetto di vita. Tutto questo non esiste senza un’occupazione degna e regolare, e lungo questa prospettiva la Provincia c’è sin d’ora con autorevolezza e determinazione”.

Siamo soddisfatti di essere arrivati a questo importante risultato dopo giorni di grande fermento e incontri organizzativi spiega il Consigliere Cocchi -. È risultata chiara fin da subito la necessità di mettere ordine e organizzare con professionalità le molte iniziative spontanee di solidarietà del territorio. Un grazie speciale ai volontari di Protezione civile che nonostante vengano da mesi di forte impegno sono instancabilmente al lavoro in questa nuova e diversa emergenza per aiutare chi ha bisogno, senza distinzioni”.

Come Confindustria Bergamosottolinea il direttore generale di Confindustria Bergamo Paolo Piantonici siamo attivati senza esitazione, agendo in sintonia con gli altri attori del territorio, per portare il nostro appoggio alla popolazione ucraina che sta vivendo un dramma inimmaginabile. Il mondo delle imprese vuole fare la propria parte, in modo coordinato ed efficace. Un grandissimo ringraziamento va alle associate che si sono messe subito a disposizione dando un contributo fondamentale. Siamo inoltre pronti a dare il nostro supporto alla Provincia, importante punto di riferimento del territorio attraverso i Centri per l’impiego per favorire l’integrazione delle persone in fuga dalla guerra, anche con eventuali inserimenti in ambito lavorativo”.

Pesaro ‘Capitale italiana della Cultura 2024’, Paolini: «Risultato storico, complimenti al Comune»

«Un risultato storico, ottenuto con l’importanza della progettualità e con l’intuizione di una proposta collettiva. La lungimiranza di Matteo Ricci è stata quella di coinvolgere un intero territorio e tutti i Comuni gioiscono per questa vittoria. Complimenti al Comune di Pesaro, al sindaco e al vicesindaco Daniele Vimini che hanno saputo valorizzare con coraggio e determinazione i punti di forza della candidatura, messa in campo con capacità e visione». Così il presidente della Provincia Giuseppe Paolini, dopo l’assegnazione a Pesaro del titolo di Capitale italiana della cultura 2024 da parte del ministero. «Dalla cultura è doveroso ripartire, specie in periodi di grandi complessità come quelli che stiamo vivendo su scala globale. Dai nostri territori possiamo farlo con convinzione, a maggiore ragione dopo questo riconoscimento. E’ un’operazione che dà speranza», evidenzia Paolini. Per il presidente, «il titolo prestigioso supporterà incredibilmente il turismo e sarà un’opportunità enorme per tutti. Anche per questo abbiamo sostenuto fortemente il progetto e la rete della candidatura. La vittoria premia gli sforzi messi in campo e riconosce la valenza del grande lavoro pesarese», conclude il presidente.

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