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L’allarme dell’Assemblea dei Presidenti di Provincia “Tagli del 70% ai fondi sulla sicurezza stradale”

La sicurezza delle strade provinciali è messa a rischio dai tagli drammatici imposti dalla Legge di Bilancio e dal Milleproroghe ai programmi di investimento che erano state assegnate alle Province. Una situazione di crisi su cui da mesi l’UPI , inascoltata, chiede risposte al Ministero di Salvini e che oggi è al centro dell’Assemblea Nazionale dei Presidenti di Provincia, riuniti a Roma per definire la piattaforma politica e programmatica dell’Associazione.

“Sulle strade provinciali – ha detto il Presidente UPI Pasquale Gandolfi- si è abbattuto un taglio di 1,7 miliardi. Risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza e l’efficientamento di 120 mila chilometri di vie che collegano il Paese. Molto grave poi è che si siano tagliate risorse che riguardano investimenti degli anni 2025 e 2026, una riduzione del 70% dei fondi che di fatto sta bloccando cantieri già previsti e concordati con lo stesso ministero, con ripercussioni sulla viabilità e quindi sulla sicurezza dei nostri cittadini.”. La riduzione, denunciano i Presidenti delle Province Italiane, si attesta al 50% su tutti i fondi fino al 2029 e a quasi la stessa percentuale per le risorse che erano state assegnate alle Province dal 2030 al 2036.
Per questo l’Assemblea dei Presidenti delle Province italiane ha dato mandato al Presidente Gandolfi di sollecitare ancora il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Salvini, perché si apra subito un tavolo di crisi al Ministero e si proceda a ritrovare nell’immediato i 385 milioni di fondi sottratti per il 2025 e 2026.

Ecco la relazione del Presidente Gandolfi Relazione Gandolfi Assemblea Presidenti maggio 2025

Ecco le slide con la piattaforma programmatica delle Province verso l’Assemblea Nazionale

Assemblea Presidenti di Provincia

Riparte il dialogo tra le Province dell’Italia centrale per un’azione condivisa di sviluppo e coesione

Riprendere un dialogo interrotto da tempo, affrontare in modo sinergico le sfide comuni, costruire una visione condivisa di sviluppo e, soprattutto, valorizzare il ruolo strategico dell’Italia Centrale come “cerniera” tra Nord e Sud del Paese.

È con questo spirito che si è svolto l’incontro online promosso dal presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, al quale hanno partecipato i presidenti delle Province di Arezzo, Pesaro, Siena, Terni e Viterbo, riuniti con l’obiettivo di rilanciare un confronto istituzionale tanto necessario quanto atteso.

L’iniziativa ha rappresentato un primo passo concreto verso la costruzione di una rete di cooperazione tra territori appartenenti a quattro Regioni situate nel cuore dell’Italia e che sono chiamati ad affrontare quotidianamente problematiche simili, dalla gestione delle infrastrutture alla promozione dello sviluppo locale, dalla transizione ecologica alla coesione sociale.

L’incontro si è concluso con l’impegno comune a proseguire il confronto attraverso una serie di appuntamenti da tenersi nei diversi territori, con l’obiettivo di elaborare una proposta politica e amministrativa condivisa che ridia centralità alle Province e rafforzi la coesione tra le comunità dell’Italia di mezzo.

 

Il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di avviare un rapporto basato sulla conoscenza reciproca e sulla necessità di riportare al centro del dibattito il ruolo e le funzioni delle Province: “Grazie per aver accolto il mio invito. Oggi facciamo insieme un primo e importante passo per conoscerci, confrontarci e tracciare un percorso comune. Le Province devono riacquistare il ruolo che gli spetta, e per farlo è necessario dotarle di competenze, strumenti e risorse adeguate, in modo da rispondere con efficacia alle esigenze delle nostre comunità, mantenendo un dialogo costante con le Regioni e con il Governo nazionale, anche attraverso l’azione dell’UPI”.

Nel corso dell’incontro, ogni partecipante ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa, condividendo la necessità di rafforzare la collaborazione tra Province e di rilanciare il loro ruolo istituzionale.

Ad aprire il giro di interventi, subito dopo l’introduzione del presidente Presciutti, è stata Agnese Carletti, presidente della Provincia di Siena, che ha dichiarato: “Ritengo molto importante aprire un confronto tra noi rappresentanti di un’area strategica come quella dell’Italia centrale. Se collaboriamo, possiamo offrire un contributo concreto allo sviluppo, penso in particolar modo al tema delle infrastrutture e portare riflessioni condivise al tavolo di UPI”.

Sulla stessa linea si è espresso anche il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Giuseppe Paolini: “Ringrazio per questa opportunità. Ritengo fondamentale che le Province del Centro Italia si incontrino con regolarità, almeno un paio di volte l’anno. Da qui può davvero ripartire un confronto utile a sollevare problematiche comuni e promuovere iniziative concrete, soprattutto per tutelare le aree interne e più svantaggiate, anche in chiave di sviluppo economico”.

Tra gli interventi, anche quello del presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione interprovinciale per armonizzare le politiche territoriali: “Spesso emerge la necessità di sincronizzare i piani di investimento, in particolare su ambiti fondamentali come la viabilità e la rete scolastica. Rafforzare la collaborazione tra Province confinanti è strategico. Sosteniamo con convinzione questa iniziativa, che può aiutarci a cogliere opportunità concrete per migliorare le competenze che ci sono affidate”.

A confermare la volontà di rafforzare il peso e la funzionalità delle Province anche attraverso un confronto costante con le Regioni, è stato Francesco Maria Ferranti, vicepresidente della Provincia di Terni: “Abbiamo avviato un’interlocuzione con la Regione Umbria per valutare il possibile ritorno di alcune competenze che negli anni sono state sottratte alle Province. Per riorganizzare questi enti è fondamentale confrontarsi con regolarità e in modo condiviso. Apprezzo pienamente lo spirito dell’iniziativa, che va nella direzione di ridare dignità e valore all’attività delle Province, istituzioni tra le più antiche del nostro ordinamento. È tempo di riportare alle Province molte delle funzioni oggi in capo alle Regioni”.

Un ulteriore contributo è stato portato dal presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Polcri, che ha posto l’attenzione sul percorso di riforma istituzionale e sulle priorità operative: “L’idea di rilanciare l’Italia di mezzo mi piace: ci sono molte tematiche che ci accomunano e che meritano un confronto aperto. Per quanto riguarda la riforma delle Province, gran parte della legge Delrio è rimasta inapplicata, almeno in Toscana. Il vero nodo resta quello delle funzioni e, soprattutto, delle risorse necessarie per ricostruire un ente realmente operativo. Serve affrontare con chiarezza anche il tema dell’elezione diretta. Personalmente chiederei all’UPI di concentrarsi prima su una riorganizzazione efficace delle Province, per poi affrontare, in una seconda fase, la questione dell’elezione. Tra i temi prioritari da discutere insieme, segnalo quello del trasporto pubblico locale, centrale per i nostri territori”.

Il Personale negli enti locali: successo per l’evento promosso dalle Province di Como, Lecco e Sondrio

Grande successo di partecipazione al Convegno “La gestione del personale tra vincoli di finanzia pubblica e riforme istituzionali: quali prospettive per gli enti locali?”, che si è tenuto oggi a Villa Monastero di Varenna con oltre 200 partecipanti.

Il Convegno, organizzato dalle Province di Lecco, Como e Sondrio con il patrocinio dell’Unione delle Province lombarde, ha rappresentato un’importante occasione di aggiornamento e confronto sui temi attuali riguardanti la gestione del personale nelle amministrazioni pubbliche e, in particolare, negli enti locali.

In un contesto caratterizzato da vincoli finanziari e da riforme istituzionali che impattano direttamente sull’organizzazione degli enti locali, il Convegno ha offerto spunti di riflessione e approfondimento per amministratori e professionisti del settore.

Prima di iniziare i lavori il Consigliere della Corte dei conti Amedeo Bianchi ha voluto ricordare il Prefetto Andrea De Martino, scomparso nei giorni scorsi, molto legato al territorio lecchese, a Varenna per la sue diverse partecipazioni al Convegno di Studi amministrativi e alla Valsassina dove aveva casa.

Il Convegno si è aperto con i saluti istituzionali del Prefetto di Lecco Sergio Pomponio e dei Presidenti delle tre Province organizzatrici.

“Villa Monastero ha sempre ospitato convegni prestigiosi con relatori illustri ed è diventata negli anni luogo di riflessione e approfondimento su diverse tematiche – ha affermato la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann – Per le Province e i Comuni, soprattutto quelli di piccola dimensione, quello del personale è un tema importantissimo e complicato; le pubbliche amministrazioni devono trovare soluzioni efficaci per diventare più attrattive e sopperire alla mancanza di personale. Come Provincia di Lecco abbiamo puntato molto sulla formazione, organizzando anche un corso per preparare i giovani ad affrontare con successo i concorsi, in modo che siano preparati a entrare e pronti a lavorare nella pubblica amministrazione. Le norme devono cambiare e adeguarsi ai tempi di oggi: se vogliamo garantire servizi adeguati ed efficaci dobbiamo avere al nostro interno persone preparate e qualificate”.

 

“Il convegno di oggi tocca un tema fondamentale per chi come noi cerca ogni giorno di far funzionare al meglio la macchina pubblica pur tra mille difficoltà – ha sottolineato il Presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca – Noi Province, pur avendo una buona capacità teorica di assunzione, ci scontriamo con limiti finanziari che impediscono di tradurre questa forza potenziale in azione concreta. Oggi più che mai siamo chiamati a essere un punto di riferimento operativo per i territori, ma serve un cambio di passo, serve una politica chiara che investa nel rafforzamento delle Province, dando strumenti concreti per rispondere alle richieste sempre più complesse che arrivano dai territori. Vogliamo attrarre talenti, modernizzare i processi, offrire ai Comuni un supporto sempre più qualificato”.

 

“La gestione del personale rappresenta oggi una delle sfide principali per le pubblica amministrazione a tutti i livelli, soprattutto in un contesto caratterizzato da vincoli finanziari e riforme ancora incompiute – ha evidenziato il Presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola In questo scenario il capitale umano si conferma la risorsa più preziosa, soprattutto per la pubblica amministrazione, per raggiungere l’obiettivo delle qualità dei servizi che dobbiamo alle nostre comunità, per sostenere l’innovazione e lo sviluppo dei territorio. La collaborazione tra Province è fondamentale per affrontare insieme le nuove complessità e per valorizzare le esperienze. Solo attraverso il dialogo possiamo rafforzare il ruolo delle amministrazioni locali e costruire risposte efficaci alle esigenze delle nostre comunità”.

 

Piero Antonelli – Direttore Unione Province d’Italia, è intervenuto su “Il rafforzamento amministrativo e la sostenibilità finanziaria nelle nuove Province” di seguito le slide illustrate dal Direttore Intervento Antonelli Personale PA varenna 2025

 

 

Province: il confronto tra l’UPI e il presidente della regione Toscana

“Rafforzare le funzioni amministrative e la gestione diretta da parte delle Province, e con loro dei Comuni e delle Città Metropolitane, che vada di pari passo con il regionalismo differenziato per rendere più aderente ai diversi territori le funzioni legislative delle regioni e anticipare il nuovo modello istituzionale territoriale derivante dal superamento della legge Delrio, annunciata dal Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie Roberto Calderoli. Occorre una visione di breve e medio periodo per ricostruire un quadro normativo con il recupero dei valori del decentramento, dell’autonomia e della sussidiarietà, in linea con la proposta di elezioni diretta dei Presidenti di Provincia”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Upi Michele de Pascale a margine dell’incontro di questa mattina con il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani al quale ha partecipato anche il Presidente di Upi Toscana Gianni Lorenzetti.

È stato lo stesso Lorenzetti a illustrare poi al governatore Giani le priorità da perseguire in Toscana per un coinvolgimento delle province nelle strategie e nelle politiche regionali, sottolineando il rapporto di collaborazione e gli importanti segnali di apertura verso le province registrati negli ultimi anni con il suo mandato. “Al Presidente Giani – sottolinea Lorenzetti – abbiamo espressamente chiesto di rivedere la Risoluzione del Consiglio regionale del 2016 con la quale si riconosceva la legittimazione di una sola associazione degli enti locali per le questioni attinenti alle autonomie, riteniamo che il ruolo delle Province sia invece utile e positivo per lo sviluppo delle strategie territoriali integrate”.

“Allo stesso modo – continua Lorenzetti – abbiamo evidenziato criticità sull’impostazione del Piano di Sviluppo Regionale 2021-2025 nel quale le Province vengono menzionate come ente residuale. Al contrario riteniamo che le Province intese come “Casa dei Comuni” debbano avere un ruolo nella gestione di materie delegate o attribuite dalla Regione, anche in un’ottica di valorizzazione del modello della Toscana diffusa”

Infine, è stato proposto al governatore Giani la creazione di un tavolo istituzionale formalmente riconosciuto tra Anci, Upi e Regione Toscana per un confronto e una valutazione, in un quadro di dialogo collaborativo e costruttivo, della legge regionale 22/2015, in vista del dibattito che inizierà presto anche a livello nazionale con la riforma del Tuel.

“La Toscana è stata la prima Regione, nel 2015, ad approvare una legge per il riordino delle funzioni delle Province dopo la legge Delrio dell’anno precedente. Fu fatta allora di necessità virtù – ricorda il presidente della Toscana Eugenio Giani – cogliendo l’occasione per il ridisegno di un nuovo equilibrio istituzionale: furono affidate ai Comuni solo poche funzioni e furono riprese dalla Regione le competenze in tutte le materie ex provinciali, riassorbendone il personale e le risorse. Una scelta che non poteva essere altrimenti dettata dalla prevista abolizione delle province. Con la conferma degli enti è necessario oggi aprire una nuova fase per rivalutare il ruolo delle province e la Regione si impegnerà sia nella fase di concertazione, per il loro coinvolgimento nelle strategie e nelle politiche regionali, sia su eventuali modifiche per una collaborazione sempre più costruttiva”.

 

Fondi europei a gestione diretta, seminario a Napoli

Il Dipartimento per gli Affari Europei organizza giovedì 22 maggio 2025 a Napoli (Palazzo San Giacomo, Sala della Giunta) il seminario formativo “Fondi europei a gestione diretta” con l’obiettivo di promuovere una maggiore conoscenza e diffusione dei programmi europei a gestione diretta.

L’iniziativa – promossa in partenariato con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo e in condivisione con l’Ufficio di Segreteria della Conferenza Stato città ed autonomie locali – è rivolta ai funzionari degli enti locali e ad altri soggetti interessati ed è realizzata in collaborazione con ANCI e UPI.

L’iniziativa ha l’obiettivo di fornire gli strumenti per favorire un più efficace accesso ai fondi diretti: lettura ‘strategica’ della call, ideazione di un ‘progetto europeo’, individuazione di attività e risorse, costruzione del budget, attuazione del progetto e disseminazione dei risultati. Risponde a un’esigenza particolarmente sentita dalle amministrazioni locali per agevolare una più efficace partecipazione ai bandi e un supporto operativo ai potenziali beneficiari, favorendo una strategia di sistema.

Il programma prevede inoltre due focus tematici dedicati ai programmi Citizens, Equality, Rights and Values (CERV) e Erasmus+ e la formazione professionale.

Puoi iscriverti al seminario, compilando il modulo di registrazione.

Il seminario di Napoli è il quarto appuntamento di un ciclo di seminari formativi che si è aperto a Roma il 3 dicembre 2024.

Programma del seminario [.pdf – 303 Kb]

Riparte il dialogo tra le Province dell’Italia centrale per un’azione condivisa di sviluppo e coesione

Riprendere un dialogo interrotto da tempo, affrontare in modo sinergico le sfide comuni, costruire una visione condivisa di sviluppo e, soprattutto, valorizzare il ruolo strategico dell’Italia Centrale come “cerniera” tra Nord e Sud del Paese.

È con questo spirito che si è svolto l’incontro online promosso dal presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, al quale hanno partecipato i presidenti delle Province di Arezzo, Pesaro, Siena, Terni e Viterbo, riuniti con l’obiettivo di rilanciare un confronto istituzionale tanto necessario quanto atteso.

L’iniziativa ha rappresentato un primo passo concreto verso la costruzione di una rete di cooperazione tra territori appartenenti a quattro Regioni situate nel cuore dell’Italia e che sono chiamati ad affrontare quotidianamente problematiche simili, dalla gestione delle infrastrutture alla promozione dello sviluppo locale, dalla transizione ecologica alla coesione sociale.

L’incontro si è concluso con l’impegno comune a proseguire il confronto attraverso una serie di appuntamenti da tenersi nei diversi territori, con l’obiettivo di elaborare una proposta politica e amministrativa condivisa che ridia centralità alle Province e rafforzi la coesione tra le comunità dell’Italia di mezzo.

 

Il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di avviare un rapporto basato sulla conoscenza reciproca e sulla necessità di riportare al centro del dibattito il ruolo e le funzioni delle Province: “Grazie per aver accolto il mio invito. Oggi facciamo insieme un primo e importante passo per conoscerci, confrontarci e tracciare un percorso comune. Le Province devono riacquistare il ruolo che gli spetta, e per farlo è necessario dotarle di competenze, strumenti e risorse adeguate, in modo da rispondere con efficacia alle esigenze delle nostre comunità, mantenendo un dialogo costante con le Regioni e con il Governo nazionale, anche attraverso l’azione dell’UPI”.

Nel corso dell’incontro, ogni partecipante ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa, condividendo la necessità di rafforzare la collaborazione tra Province e di rilanciare il loro ruolo istituzionale.

Ad aprire il giro di interventi, subito dopo l’introduzione del presidente Presciutti, è stata Agnese Carletti, presidente della Provincia di Siena, che ha dichiarato: “Ritengo molto importante aprire un confronto tra noi rappresentanti di un’area strategica come quella dell’Italia centrale. Se collaboriamo, possiamo offrire un contributo concreto allo sviluppo, penso in particolar modo al tema delle infrastrutture e portare riflessioni condivise al tavolo di UPI”.

Sulla stessa linea si è espresso anche il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Giuseppe Paolini: “Ringrazio per questa opportunità. Ritengo fondamentale che le Province del Centro Italia si incontrino con regolarità, almeno un paio di volte l’anno. Da qui può davvero ripartire un confronto utile a sollevare problematiche comuni e promuovere iniziative concrete, soprattutto per tutelare le aree interne e più svantaggiate, anche in chiave di sviluppo economico”.

Tra gli interventi, anche quello del presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione interprovinciale per armonizzare le politiche territoriali: “Spesso emerge la necessità di sincronizzare i piani di investimento, in particolare su ambiti fondamentali come la viabilità e la rete scolastica. Rafforzare la collaborazione tra Province confinanti è strategico. Sosteniamo con convinzione questa iniziativa, che può aiutarci a cogliere opportunità concrete per migliorare le competenze che ci sono affidate”.

A confermare la volontà di rafforzare il peso e la funzionalità delle Province anche attraverso un confronto costante con le Regioni, è stato Francesco Maria Ferranti, vicepresidente della Provincia di Terni: “Abbiamo avviato un’interlocuzione con la Regione Umbria per valutare il possibile ritorno di alcune competenze che negli anni sono state sottratte alle Province. Per riorganizzare questi enti è fondamentale confrontarsi con regolarità e in modo condiviso. Apprezzo pienamente lo spirito dell’iniziativa, che va nella direzione di ridare dignità e valore all’attività delle Province, istituzioni tra le più antiche del nostro ordinamento. È tempo di riportare alle Province molte delle funzioni oggi in capo alle Regioni”.

Un ulteriore contributo è stato portato dal presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Polcri, che ha posto l’attenzione sul percorso di riforma istituzionale e sulle priorità operative: “L’idea di rilanciare l’Italia di mezzo mi piace: ci sono molte tematiche che ci accomunano e che meritano un confronto aperto. Per quanto riguarda la riforma delle Province, gran parte della legge Delrio è rimasta inapplicata, almeno in Toscana. Il vero nodo resta quello delle funzioni e, soprattutto, delle risorse necessarie per ricostruire un ente realmente operativo. Serve affrontare con chiarezza anche il tema dell’elezione diretta. Personalmente chiederei all’UPI di concentrarsi prima su una riorganizzazione efficace delle Province, per poi affrontare, in una seconda fase, la questione dell’elezione. Tra i temi prioritari da discutere insieme, segnalo quello del trasporto pubblico locale, centrale per i nostri territori”.

Ventotene, 9 maggio 2025 – Celebrazione della Festa dell’Europa tra memoria e futuro europeo.

La Festa dell’Europa, promossa dalla Provincia di Latina in collaborazione con l’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli, ha celebrato i valori fondanti dell’Unione Europea in una giornata di riflessione sull’identità europea e sul futuro della democrazia. Il cuore simbolico del Manifesto di Ventotene ha fatto da cornice a un evento che ha riunito studenti, istituzioni e rappresentanti del territorio, dando vita a un dialogo sul progetto europeo.

La cerimonia, che si è svolta in Piazza Castello a Ventotene, è stata moderata da Mario Leone, Direttore dell’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli. Leone ha guidato il pubblico in una riflessione sul significato del Manifesto di Ventotene e sull’attualità dell’idea di un’Europa unita. A dare il benvenuto, il Sindaco di Ventotene, Carmine Caputo, ha ricordato il ruolo cruciale dell’isola come “culla dell’idea di un’Europa libera, solidale e unita”.

Un momento di particolare impatto è stato il videomessaggio della Vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, che ha sottolineato l’urgenza di rilanciare il progetto europeo in un contesto segnato da conflitti e sfide globali. “Ventotene resta un faro che ci guida verso una democrazia europea più forte, partecipata e solidale”, ha dichiarato Picierno.

Anche Antonella Sberna, Vicepresidente del Parlamento Europeo delle Regioni, ha rimarcato l’importanza di coinvolgere le comunità locali nella costruzione di un’Europa più inclusiva, partendo dal protagonismo delle nuove generazioni.

Daniele Piccinella, Consigliere Comunale di Sezze e membro della rete BELC – Building Europe with Local Councillors, ha evidenziato l’importanza della Giornata dell’Europa come occasione per celebrare i valori che ci uniscono come cittadini europei: “In luoghi simbolici come Ventotene, possiamo ritrovare il significato profondo di una comunità fondata sulla pace, la solidarietà e la cooperazione tra i popoli”.

Il Prefetto di Latina, Vittoria Ciaramella, ha sottolineato il valore educativo e di memoria storica di Ventotene, ricordando come l’isola non sia solo il luogo di nascita del Manifesto, ma un testimone vivo di un progetto di pace e solidarietà per le nuove generazioni.

Pasquale Gandolfi, Presidente UPI Nazionale, ha inviato le proprie dichiarazioni “Oggi celebriamo i valori fondanti dell’Unione Europea e ricordiamo lo straordinario apporto dell’Italia alla costituzione del progetto europeista. Abbiamo il dovere, come istituzioni, di mantenere vivi questi valori e di trasmetterli alle nuove generazioni e per farlo dobbiamo concretizzarli in atti di buona amministrazione al servizio dei cittadini europei. Il PNRR ha come obiettivo proprio questo: di costruire in tutta Europa uno sviluppo equo, sostenibile, strutturato, per le generazione future. E’ solo trasmettendo il potere dell’istruzione, la forza della cultura, il rispetto per l’ambiente e la dignità del lavoro che contribuiremo a far sentire l’Europa come una istituzione viva e di riferimento per i ragazzi e le ragazze”

Nel suo intervento, il Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, ha riflettuto sulla straordinarietà di celebrare l’Europa proprio a Ventotene, un’isola che, nel cuore del conflitto mondiale, è diventata simbolo di speranza e di progettualità per un’Europa pacifica. Ha ricordato come, nel 1941, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, confinati su questa piccola isola, scrissero il Manifesto che gettò le basi di un’Europa unita non come somma di poteri, ma come una comunità di destino. “Ventotene non è solo un luogo storico – ha affermato – ma un punto di partenza per una visione che ha visto due giovani, di soli 31 e 33 anni, sognare un’Europa libera, cooperativa e solidale, in un periodo in cui il regime proibiva di sperare.”

Stefanelli ha proseguito sottolineando che l’Europa non è nata da un trattato, ma dalla scelta di cooperare invece che confrontarsi con rivalità distruttive. Ha ricordato la storicità del gesto di Robert Schuman, ministro degli Esteri francese, che il 9 maggio 1950 propose la messa in comune delle risorse strategiche tra Francia e Germania, trasformando i materiali che avevano alimentato le guerre europee nei fondamenti della pace e della cooperazione.

Rivolgendosi poi ai giovani presenti, il Presidente ha sottolineato l’importanza di loro nella continuità di questo sogno europeo: “L’Europa non è un museo – ha detto – ma una promessa che ogni giorno deve essere rinnovata”. Ha citato anche il coraggio di Sophie Scholl, che a soli 22 anni si oppose al regime nazista, scegliendo la resistenza pacifica. Il suo sacrificio, ha ricordato Stefanelli, rappresenta l’importanza di agire per una causa giusta, anche a costo della propria vita. La scelta di Scholl, che si trovava alla stessa età di molti dei giovani presenti, è un richiamo alla responsabilità civica che ogni generazione deve abbracciare.

In conclusione, il Presidente della Provincia ha utilizzato l’immagine di un albero per descrivere l’Europa: “Le radici affondano nella storia e nella memoria, come in quest’isola che è la madre dell’Europa. Il tronco è rappresentato dalle regole, dalle istituzioni e dai diritti condivisi, che permettono all’Europa di resistere alle tempeste. Ma sono i rami – giovani e in crescita, come voi – a darle forma. Se li nutriamo con idee, coraggio e partecipazione, quell’albero continuerà a dare frutti di pace, libertà e speranza per il futuro.”

Durante la cerimonia gli studenti coinvolti nel progetto “Educazione Civica Europea” hanno ricevuto una copia simbolica del Manifesto di Ventotene, per rafforzare il legame tra memoria storica e futuro dell’Europa. Le autorità hanno poi reso omaggio ad Altiero Spinelli con la deposizione di una corona di fiori sulla sua tomba ed hanno visitato il Museo Archeologico e il Confino, luoghi che hanno ispirato il Manifesto, riaffermando l’importanza di mantenere viva la memoria storica.

Ventotene ha così confermato il suo ruolo di simbolo e motore per il futuro dell’Europa, rimanendo un luogo di incontro, riflessione e progettazione per le generazioni future.

 

A Villa Monastero di Varenna un convegno sulla gestione del personale negli enti locali

Lunedì 12 maggio a Villa Monastero di Varenna si terrà il Convegno “La gestione del personale tra vincoli di finanzia pubblica e riforme istituzionali: quali prospettive per gli enti locali?”.

Il Convegno, organizzato dalle Province di Lecco, Como e Sondrio con il patrocinio dell’Unione delle Province lombarde, rappresenta un’importante occasione di aggiornamento e confronto sui temi attuali riguardanti la gestione del personale nelle amministrazioni pubbliche e, in particolare, negli enti locali.

In un contesto caratterizzato da vincoli finanziari e da riforme istituzionali che impattano direttamente sull’organizzazione degli enti locali, il Convegno offrirà spunti di riflessione e approfondimento per amministratori e professionisti del settore.

Il Convegno sarà aperto dal Presidente aggiunto della Corte dei conti Tommaso Miele e le conclusioni saranno affidate a Gianni Trovati noto giornalista di politica-economica.

Sarà possibile assistere anche collegandosi da remoto.

Programma

9.45 Saluti istituzionali
Sergio Pomponio – Prefetto di Lecco
Alessandra Hofmann – Presidente della Provincia di Lecco
Fiorenzo Bongiasca – Presidente della Provincia di Como
Davide Menegola – Presidente della Provincia di Sondrio

10.00 Presentazione del Convegno e apertura dei lavori
Tommaso Miele – Presidente aggiunto Corte dei conti

Interventi

10.15 Giampiero Pizziconi – Consigliere Corte dei conti
Vincoli di finanza pubblica e gestione del personale: quali prospettive tra Decreto Pa e riforma del Tuel?

10.45 Francesco Radicetti – Capo Ufficio legislativo Dipartimento FP PCM
Le nuove prospettive di riforma in chiave di attrattività per gli enti locali

11.15 Giovanni Fosti – Professore School of Management Sda Bocconi
Strategie di ente e politiche del personale: un legame sempre più stretto

11.45 Veronica Nicotra – Segretario generale Anci
Il “modello” Pnrr per una pubblica amministrazione locale che va avanti

12.15 Piero Antonelli – Direttore Unione Province d’Italia
Rafforzamento amministrativo e sostenibilità finanziaria nelle nuove Province

12.45 Pasquale Monea – Segretario generale CCIAA di Chieti-Pescara
Gestione del personale e discrezionalità amministrativa

14.15 Antonio Naddeo – Presidente Aran
Il contratto collettivo come strumento per la gestione del personale

14.45 Amedeo Bianchi – Consigliere Corte dei conti
I rapporti tra la parte datoriale e le rappresentanze dei lavoratori: prospettive future

15.15 Rita Longobardi – Segretario generale Uil Fpl
Il lavoro pubblico locale: emergenza attrattività. Vincoli alla luce del Decreto Pa

15.45 Fabrizio Dall’Acqua – Dirigente Struttura beni confiscati Mininterno
Le leve per la gestione del personale: dalle progressioni al lavoro agile

16.15 Conclusioni
Gianni Trovati – Giornalista Il Sole 24ore

Fondi europei, Gandolfi “Adottare il modello PNRR per tutte le linee”

Questa mattina il Presidente della Provincia di Bergamo e Presidente UPI Pasquale Gandolfi ha preso parte al Convegno Fondi europei a gestione diretta, tenutosi presso il Palazzo MO.CA di Brescia.

Nel suo intervento il Presidente ha dichiarato: “Il modello adottato con il PNRR dovrebbe rappresentare un riferimento anche per l’utilizzo delle future risorse europee, dirette e indirette. Se a questo modello si accompagnasse una piena valorizzazione degli enti locali, a partire dalle Province, l’Italia potrebbe colmare molte delle sue storiche criticità nella gestione dei fondi UE”.

Papa: Bandiere a mezz’asta sui palazzi delle Province

Le Province italiane espongono le bandiere a mezz’asta in segno di lutto per la morte di Papa Francesco.

“E’ un segno di sincero rispetto, che va al di là della ritualità, nei confronti di un Papa che abbiamo sentito molto vicino.

Un Papa che nel suo pontificato non ha mai smesso di scuotere le coscienze di chi opera nelle istituzioni, rivolgendosi non solo ai grandi del mondo ma anche a noi amministratori locali”.

Lo dichiara Pasquale Gandolfi, Presidente dell’UPI.

La commozione delle Province per Papa Francesco Gandolfi “Il Papa della pace. Non dimenticheremo le sue parole”

“Tutte le Province italiane si uniscono commosse al dolore del mondo per la morte di Papa Francesco. Un Papa che fino alla fine ha rivolto appelli ai governanti ad interrompere le guerre devastanti e a far vincere la pace. Quando lo incontrammo, nell’udienza che volle riservare alle Province nella sala Clementina, ci esortó a presidiare la cura della Casa Comune e a porre il servizio per i nostri territori come una delle questioni centrali della nostra missione di governo. Le sue parole restano scolpite nei nostri cuori” . È il messaggio di cordoglio del Presidente dell’UPI Pasquale Gandolfi, a nome di tutte le Province italiane.

La Provincia di Vicenza a Roma ricevuta dal Ministro Urso

“L’imposizione dei dazi da parte degli Stati Uniti sta mettendo sotto pressione i mercati e l’intera economia globale. In questo contesto è fondamentale mantenere sangue freddo ed equilibrio nelle decisioni: isterismi e polemiche di natura ideologica non solo risultano inutili, ma finiscono per alimentare un clima di incertezza dannoso per tutti”. Queste le parole che il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin ha condiviso questa mattina con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nel corso di un incontro a Palazzo Piacentini a Roma, sede del Mimit, alla presenza dell’onorevole vicentino Silvio Giovine.

“L’export vicentino verso gli Stati Uniti rappresenta una quota importante dell’economia locale – ha precisato Nardin – pensiamo al settore agroalimentare, a quello orafo e, più in generale, alla manifattura, che pagherebbero a caro prezzo l’introduzione di dazi, con ripercussioni negative sull’intera economia nazionale. Al di là e oltre i dazi, anche l’incertezza e il precario equilibrio geopolitico mondiale rischiano di minare la salute delle nostre imprese. Bene che il Governo italiano sia in prima linea per disinnescare quella ‘guerra commerciale’ che dobbiamo assolutamente evitare. Per questo è necessario fare fronte comune con l’Europa e facilitare il dialogo con l’America”.

Nel corso dell’incontro, il ministro Urso ha evidenziato al presidente Nardin come l’obiettivo resti quello di una condizione di zero-dazi-zero tra UE e USA, verso un’intesa di libero scambio euro-atlantica, magari estesa al Mercosur, che darebbe vita al più grande spazio commerciale e tecnologico del mondo. Serve al contempo un intervento in sede europea per rilanciare la competitività dell’industria del Continente, con risorse ad hoc, uno shock di sburocratizzazione e la sospensione delle regole del Green Deal che hanno soffocato le imprese UE, in particolare quella dell’auto. Urso ha infine sottolineato come la missione odierna a Washington della presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, potrà favorire il dialogo tra la Commissione europea e l’Amministrazione americana.

L’onorevole Giovine ha infine sottolineato: “La duplice sfida posta dalla presidente Meloni riguarda infatti da un lato il negoziato per l’azzeramento reciproco dei dazi sui prodotti industriali esistenti, secondo la formula ‘zero per zero’, e dall’altro la strategia per stimolare la domanda interna, anche attraverso una rimodulazione del PNRR a favore delle imprese, orientando così le risorse per mettere gli attori economici nelle condizioni di essere più competitivi”.

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