Categoria: Varie

Esplora tutte le news

#facciamosemplicelitalia al via la consultazione promossa dal Dipartimento della Funzione Pubblica

#facciamosemplicelitalia parte oggi la consultazione promossa dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’obiettivo è raccogliere le segnalazioni sugli ostacoli più frequenti nei rapporti con le amministrazioni pubbliche nei diversi ambiti, dall’edilizia all’ambiente, dal lavoro al sociale, identificando così i problemi più ricorrenti, come tempi d’attesa eccessivi, costi ripetuti, richieste inutili di documenti cartacei per aprire un’attività, certificazioni superflue o complicate da ottenere.

Come partecipare? Segui le indicazioni contenute nei questionari online
https://partecipa.gov.it/processes/semplificazioni

La Provincia di Vicenza annuncia il varo del nuovo Ponte sulla Montorsina

Il nuovo ponte sulla Montorsina aprirà al traffico a inizio maggio. Procedono spediti i lavori di sostituzione del ponte sul fiume Guà lungo la S.P. 33 Montorsina, che collega i comuni di Montecchio Maggiore e Montorso. Un intervento del valore di 1,6 milioni di euro, voluto dalla Provincia di Vicenza proprietaria del manufatto e gestito dalla società Vi.Abilità Srl. Iniziato a giugno del 2021, ha previsto la demolizione del vecchio ponte per far posto al nuovo, più sicuro e non più soggetto a limiti di traffico.

Il cantiere avrebbe dovuto chiudersi a metà marzo, ma è stata concessa una proroga di 45 giorni per permettere alla ditta che sta eseguendo i lavori (raggruppamento di imprese costituito da CGC Srl di Altavilla Vicentina e F.L. Costruzioni & Autotrasporti Srl di Brescia) di risolvere e superare alcune complicazioni tecniche. Nel dettaglio, spiegano da Vi.Abilità, è stato necessario modificare la tipologia di saldatura inizialmente prevista per i pendini di collegamento alle due grandi arcate, con conseguente nuova attività progettuale e di verifica che ha visto coinvolto anche l’Istituto Italiano di Saldatura. La stessa saldatura e verniciatura del ponte in acciaio, che è stata eseguita in cantiere, ha subito rallentamenti a causa delle basse temperature e della nebbia.

Nei prossimi giorni sarà aggiornata la cartellonistica di preavviso presente nelle strade limitrofe al cantiere.

La sostituzione di un ponte è un lavoro complesso -spiega il presidente di Vi.Abilità Srl Magda Dellai– siamo consapevoli dei disagi che comporta la proroga della chiusura al traffico, ma abbiamo apportato migliorie tecniche necessarie all’ottimale fruizione del ponte e che ne garantiscono la sicurezza e la funzionalità. Grazie alla demolizione delle due pile in alveo, inoltre, vengono risolte anche problematiche di tipo idraulico.”

Ora il cantiere sta procedendo regolarmente e il manufatto sta per essere completato. Entro la fine di febbraio è previsto il varo del ponte, cioè la sua collocazione nella posizione definitiva, utilizzando due gru collocate nei due argini del fiume Guà.

Poi si procederà alla realizzazione della soletta, alla posa di una importante conduttura dell’acquedotto, ai raccordi con la pista ciclabile esistente. L’intervento sarà completato dalla pavimentazione stradale, dalle barriere di sicurezza e dalla segnaletica stradale.

Ma il nuovo ponte sul fiume Guà non è l’unico lavoro che interessa la strada provinciale Montorsina. Sono infatti in corso progettazioni per 1,8 milioni di euro, che sommati alla spesa dell’intervento in corso portano ad un totale di 3,4 milioni di euro.

L’obiettivo –afferma il consigliere provinciale con delega alla viabilità Davide Faccio– è rendere questa strada completamente percorribile in sicurezza anche ai mezzi pesanti, in modo da metterla a servizio delle aree industriali dell’ovest vicentino. Stiamo progettando interventi che interessano il ponte sul torrente Poscola e il ponticello sulla Roggia di Arzignano. I lavori dovrebbero partire nella primavera del 2023 e faremo in modo che creino il minor disagio possibile, senza chiusure del traffico”.

Il nuovo ponte sul Guà

Il nuovo ponte avrà una sezione stradale di 8,5 metri, a fronte del precedente del 1879 che misurava 5 metri, e garantirà quindi sia l’incrocio dei veicoli in sicurezza che la tutela dell’utenza debole. Non presenterà limitazioni di peso, come invece il ponte precedente.

Verranno inoltre realizzati un nuovo marciapiede a monte e un nuovo tratto di pista ciclabile a valle, che collegherà la pista ciclabile esistente in sinistra idraulica con l’argine in destra e la strada provinciale Montorsina.

Upi Veneto a Belluno, a Palazzo Piloni il direttivo regionale

Si è tenuto oggi a Palazzo Piloni il consiglio direttivo di Upi Veneto, l’Unione delle Province d’Italia, secondo la modalità itinerante decisa recentemente. Presenti i presidenti Roberto Padrin (Belluno), Stefano Marcon (Treviso), Fabio Bui (Padova), Enrico Ferrarese (Rovigo) e Manuel Scalzotto (Verona), oltre a Maria Cristina Franco (vice presidente della Provincia di Vicenza) e al segretario della città metropolitana di Venezia.
Sul tavolo della riunione, in particolare la questione delle dotazioni organiche in forza alle Province, relativamente alle funzioni non fondamentali.

Il problema illustrato dai presenti al tavolo riguarda la forte contrazione di personale seguita al riordino del 2016 (post-legge Delrio), dovuta da un lato al mancato turn-over, dall’altro alla riduzione delle strutture interne agli enti. È stato condiviso di effettuare una ricognizione dello stato attuale dei dipendenti delle Province in capo alle funzioni non fondamentali, da raffrontare con l’ultimo monitoraggio del 2015-2016, in modo da fotografare come è cambiata la dotazione organica negli ultimi anni.
«Il problema è che per anni le Province sono state additate come centri di spreco e non come erogatori di servizi di area vasta, quali sono» ha affermato il presidente Upi Veneto, Stefano Marcon. «Con il personale ridotto all’osso e risorse sempre più esigue, si rischia di non poter più svolgere quel ruolo che i nostri enti hanno. Per questo è necessario sedersi al tavolo con la Regione, per capire insieme come portare avanti le funzioni non fondamentali».
Il direttivo si è concentrato anche sulla gestione degli esperti Pnrr assegnati dalla Regione. «Una partita, quella del Piano Ripresa e Resilienza, che è fondamentale per le Province, ma anche per gli altri enti locali», il commento del presidente Roberto Padrin. «L’accesso a fondi così importanti passa attraverso progettazioni che hanno la necessità di esperti e tecnici. Sarà basilare poter utilizzare al meglio le risorse interne e in arrivo dalla Regione».
In chiusura, il direttivo Upi ha salutato la dottoressa Valeria Renaldin (segretario generale della Provincia di Padova), che nei prossimi giorni andrà in pensione.

Riforma Province: l’UPI Emilia-Romagna scrive alla Ministra Gelmini. Risposte positive dal Governo

«La necessità di garantire un normale funzionamento degli organi, di consolidarne le funzioni fondamentali e di giungere finalmente alla revisione del sistema elettorale, sono tra i motivi che spingono per una urgente revisione, anche in ragione di un rinnovato ruolo strategico che le Province hanno nel rilancio del Paese, grazie ai fondi che il PNRR assegna agli Enti Locali».

E’ la richiesta che il presidente di UPI Emilia-Romagna Gian Domenico Tomei ha rivolto, il 9 febbraio, alla Ministra per gli Affari regionali, onorevole Mariastella Gelmini, sollecitando l’approvazione del disegno di riforma delle Province, attualmente sul tavolo dell’esecutivo.

Nella lettera, inviata nei giorni scorsi al Ministero, Tomei sottolinea quanto «questi mesi di emergenza, abbiano reso evidente il ruolo di “cerniera istituzionale” delle Province nei confronti dei piccoli Comuni verso le Regioni e lo Stato, offrendo supporto e collaborazione attiva in quella logica di “casa dei Comuni” più volte richiamata da Governo e Parlamento» auspicando l’intervento del Governo affinché si possa dare al più presto compimento ad una riforma organica delle Province.

Dal Ministero per gli Affari regionali è arrivata la risposta lo scorso 10 febbraio 2022, in cui la ministra Gelmini afferma che «i molteplici impegni dell’Esecutivo per far fronte da un lato all’emergenza pandemica e ai relativi costi, economici e sociali, dall’altro alle scadenze prefissate per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, non hanno minimamente alterato la determinazione del Governo per una celere predisposizione del disegno di legge di revisione del TUEL» confidando che giungerà presto l’approvazione del disegno di riforma da parte del Consiglio dei Ministri.

La riforma della Province prevede, tra l’altro, la coincidenza della durata del mandato in cinque anni sia per i presidenti che per i Consigli di Province e Città metropolitane e il ripristino della Giunta con assessori in numero variabile da tre a quattro a seconda della popolosità della Provincia.

Il Ministro Giovannini apre un tavolo sulla viabilità provinciale con UPI

Una ricognizione delle opere strategiche per i territori provinciali, che possa essere condivisa con  il MIMS, le Regioni, ANAS e RFI e progettare investimenti strategici per il sistema socio economico in modo sostenibile ed egualitario. Questa la proposta presentata oggi dal Presidente di UPI Michele de Pascale al Ministro delle Infrastrutture per la Mobilità sostenibile,  Enrico Giovannini, al tavolo per la viabilità provinciale voluto dal Ministro cui partecipano anche ANAS e RFI.
” Abbiamo avviato una ricognizione su tutte le Province – ha detto il Presidente di UPI –  e stiamo costruendo la mappatura delle opere strategiche dal punto di vista socio economico e che sono indispensabili per le comunità, per i distretti produttivi,  per i sistemi economici locali”.
Mobilità sostenibile,  intermodalità, ciclovie, raccordi con autostrade, nodi ferroviari, portuali e aeroportuali: queste le priorità su cui si muoverà la ricognizione. Ma l’obiettivo del tavolo è anche di redigere linee guida condivise tra MIMS e UPI che dettino i principi per accompagnare la messa a terra delle opere secondo criteri di sostenibilità ambientale degli investimenti.
“Per decidere gli investimenti sulla mobilità  – ha concluso de Pascale – occorre seguire principi di equità e di strategicità: quando programmiamo lo sviluppo, la mappa di ciò che è  metropolitano non coincide necessariamente  con ciò che è  strategico. Il Ministro Giovannini, con l’avvio di questo tavolo e della ricognizione ha riportato con determinazione l’attenzione sulla viabilità secondaria, esaltando la portata non solo economica, ma anche sociale, della rete viaria provinciale , ribadendone la strategicità per il Paese”.

Nel link, la nota con le proposte presentate al Ministro Giovannini da UPI NOTA INCONTRO MINISTRO GIOVANNINI

Riforma Province: l’UPI Emilia-Romagna scrive alla Ministra Gelmini. Risposte positive dal Governo

«La necessità di garantire un normale funzionamento degli organi, di consolidarne le funzioni fondamentali e di giungere finalmente alla revisione del sistema elettorale, sono tra i motivi che spingono per una urgente revisione, anche in ragione di un rinnovato ruolo strategico che le Province hanno nel rilancio del Paese, grazie ai fondi che il PNRR assegna agli Enti Locali».

E’ la richiesta che il presidente di UPI Emilia-Romagna Gian Domenico Tomei ha rivolto, il 9 febbraio, alla Ministra per gli Affari regionali, onorevole Mariastella Gelmini, sollecitando l’approvazione del disegno di riforma delle Province, attualmente sul tavolo dell’esecutivo.

Nella lettera, inviata nei giorni scorsi al Ministero, Tomei sottolinea quanto «questi mesi di emergenza, abbiano reso evidente il ruolo di “cerniera istituzionale” delle Province nei confronti dei piccoli Comuni verso le Regioni e lo Stato, offrendo supporto e collaborazione attiva in quella logica di “casa dei Comuni” più volte richiamata da Governo e Parlamento» auspicando l’intervento del Governo affinché si possa dare al più presto compimento ad una riforma organica delle Province.

Dal Ministero per gli Affari regionali è arrivata la risposta lo scorso 10 febbraio 2022, in cui la ministra Gelmini afferma che «i molteplici impegni dell’Esecutivo per far fronte da un lato all’emergenza pandemica e ai relativi costi, economici e sociali, dall’altro alle scadenze prefissate per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, non hanno minimamente alterato la determinazione del Governo per una celere predisposizione del disegno di legge di revisione del TUEL» confidando che giungerà presto l’approvazione del disegno di riforma da parte del Consiglio dei Ministri.

La riforma della Province prevede, tra l’altro, la coincidenza della durata del mandato in cinque anni sia per i presidenti che per i Consigli di Province e Città metropolitane e il ripristino della Giunta con assessori in numero variabile da tre a quattro a seconda della popolosità della Provincia.

Le infrastrutture viarie strategiche della Provincia di Teramo nel pacchetto presentato al Ministro Giovannini: Pedemontana, panoramica del Gran Sasso, la rete provinciale delle piste ciclabili e il ponte sul Vomano che collegherebbe le aree industriali fra Roseto, Pineto e Atri.

La Pedemontana nord – sud con una specifica attenzione al tratto Bisenti-Cermignano-Penna Sant’Andrea al momento fuori dalla programmazione finanziaria; la strada panoramica del Gran Sasso; la rete provinciale della mobilità ciclistica; il ponte di collegamento fra le aree industriali Roseto-Atri/Pineto.

Sono queste le opere strategiche segnalate all’UPI per il dossier infrastrutture presentato venerdì scorso al ministro Enrico Giovannini; nella delegazione, oltre ai vertici nazionali dell’Upi anche il presidente della Provincia dell’Aquila nonché presidente dell’Unione delle Province Abruzzesi.

Gli interventi da segnalare dovevano rispondere a precise caratteristiche: due di rilevanza interprovinciale (pedemontana e panoramica) e due dovevano interessare il patrimonio gestito direttamente dall’ente sulla propria rete (mobilità sostenibile e rete viaria).

La messa in sicurezza e la modernizzazione dell’infrastrutturale stradale primaria e secondaria, infatti, è al centro dell’azione di Giovannini delegato alle Infrastrutture e alla Mobilità sostenibile.

Il dossier, una vera e propria mappa di interventi territoriali, andrà condiviso con le Regioni, con l’Anas e le Ferrovie dello Stato e, come dichiarato dallo stesso Ministro bisognerà costituire un tavolo di lavoro con le Province per redigere linee guida condivise: una operazione che restituisce la giusta attenzione alla viabilità secondaria, le reti provinciali, alle quali dopo la riforma “Delrio” non sono state assicurate da parte del Governo linee di finanziamento organiche e stabili causando un progressivo ammaloramento delle strade.

Nella nostra provincia la situazione si è fatta particolarmente grave perché oltre alla Delrio, una calamità causata dagli uomini, si sono avvicendate numerose e drammatiche calamità naturali: dai terremoti alle alluvioni. Non è un caso che le nostre principali fonti di finanziamento sono state quelle straordinarie mentre sono venuti a mancare i fondi ordinari che garantiscono la programmazione annuale degli interventi. Apprezziamo molto questa inversione di tendenza che ci ha trovati pronti con delle opere che sono accompagnate da una fase molto avanzata di progettazione, perché oltre al presente stiamo pensando al futuro e se non si realizzano questi collegamenti veloci con la rete interprovinciale, come del resto previsto da tutte le programmazione degli ultimi vent’anni, rischiamo una vera marginalità per tutto il territorio non costiero. Questa dovrebbe essere una battaglia di tutti ” commenta Diego Di Bonaventura.

 

Legge sulla montagna, l’UPI alla Gelmini “Grande occasione per dare prospettive di sviluppo alle terre alte”

“La legge sulla montagna è una grandissima occasione per dare il giusto valore e concrete prospettive di sviluppo alle aree montane, che tra arco alpino e dorsale appenninica costituiscono la spina dorsale del nostro Paese, ma che purtroppo da oltre un decennio stanno registrando drammatiche dinamiche di spopolamento. L’incontro di oggi con la Ministra Gelmini è un importante passo in avanti, considerato che la Ministra ci ha assicurati che il progetto di legge approderà in Parlamento tra poche settimane, entro la fine di febbraio”

Lo dichiara il Presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, intervenuto oggi per UPI alla riunione promossa dalla Ministra per gli Affari regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini, per fare il punto sulla legge quadro per la montagna.

“Il Le Province – ha detto Padrin alla Ministra –  possono attuare politiche legate ai rispettivi piani strategici che ben si integrano nel quadro del progetto di legge. Che, ne sono convinto, rappresenta un primo passo concreto verso una nuova visione della montagna e del ruolo delle Province montane. Un passo senza il quale continueremmo a vedere le “terre alte” come un peso per il resto del Paese e non come una risorsa ambientale, paesaggistica e sociale».

Legge sulla montagna, l’UPI alla Gelmini “Grande occasione per dare prospettive di sviluppo alle terre alte”

“La legge sulla montagna è una grandissima occasione per dare il giusto valore e concrete prospettive di sviluppo alle aree montane, che tra arco alpino e dorsale appenninica costituiscono la spina dorsale del nostro Paese, ma che purtroppo da oltre un decennio stanno registrando drammatiche dinamiche di spopolamento. L’incontro di oggi con la Ministra Gelmini è un importante passo in avanti, considerato che la Ministra ci ha assicurati che il progetto di legge approderà in Parlamento tra poche settimane, entro la fine di febbraio”

Lo dichiara il Presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, intervenuto oggi per UPI alla riunione promossa dalla Ministra per gli Affari regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini, per fare il punto sulla legge quadro per la montagna.

“Il Le Province – ha detto Padrin alla Ministra –  possono attuare politiche legate ai rispettivi piani strategici che ben si integrano nel quadro del progetto di legge. Che, ne sono convinto, rappresenta un primo passo concreto verso una nuova visione della montagna e del ruolo delle Province montane. Un passo senza il quale continueremmo a vedere le “terre alte” come un peso per il resto del Paese e non come una risorsa ambientale, paesaggistica e sociale».

Quirinale: Il Presidente de Pascale invitato a rapprentare le Province alla cerimonia di insediamento del Presidente Mattarella

L’Unione delle Province d’Italia parteciperà alla Cerimonia di insediamento del Presidente della Repubblica che avrà luogo nel Salone dei Corazzieri del #Qurinale
“E’ un onore essere oggi alla cerimonia di insediamento del Presidente della Repubblica a rappresentare tutte le Province italiane ed è un privilegio per me potere portare al Presidente Mattarella il ringraziamento sincero degli amministratori provinciali e delle comunità che amministriamo, per avere ancora una volta posto l’interesse nazionale davanti a tutto. Il Presidente Mattarella è per le Province e per le istituzioni tutte un faro e un riferimento costante: in questo momento ancora così critico per il Paese, la sua guida ci sarà preziosa nel nostro impegno al servizio dei cittadini”,
Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, Presidente e Sindaco di Ravenna, che oggi rappresenterà le Province parteciperà alla cerimonia di insediamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Vi proponiamo una piccola galleria delle foto degli incontri avuti nel settennato appena trascorso con il Presidente Sergio Mattarella.

Quirinale: Il Presidente de Pascale invitato a rapprentare le Province alla cerimonia di insediamento del Presidente Mattarella

L’Unione delle Province d’Italia parteciperà alla Cerimonia di insediamento del Presidente della Repubblica che avrà luogo nel Salone dei Corazzieri del #Qurinale
“E’ un onore essere oggi alla cerimonia di insediamento del Presidente della Repubblica a rappresentare tutte le Province italiane ed è un privilegio per me potere portare al Presidente Mattarella il ringraziamento sincero degli amministratori provinciali e delle comunità che amministriamo, per avere ancora una volta posto l’interesse nazionale davanti a tutto. Il Presidente Mattarella è per le Province e per le istituzioni tutte un faro e un riferimento costante: in questo momento ancora così critico per il Paese, la sua guida ci sarà preziosa nel nostro impegno al servizio dei cittadini”,
Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, Presidente e Sindaco di Ravenna, che oggi rappresenterà le Province parteciperà alla cerimonia di insediamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Vi proponiamo una piccola galleria delle foto degli incontri avuti nel settennato appena trascorso con il Presidente Sergio Mattarella.

Provincia di Piacenza: Gragnano Trebbiense, impianto di ventilazione meccanica controllata per le scuole elementari e medie

Contributo statale di 200.000 euro: intervento realizzato rispettando le scadenze strettissime del bando del Ministero dell’Istruzione  

L’impianto di ventilazione meccanica controllata di cui sono state dotate nelle scorse settimane le scuole elementari e medie di Gragnano Trebbiense e l’iter che ha reso possibile l’intervento sono stati illustrati nella mattina di oggi (mercoledì 2 febbraio 2022) durante una conferenza stampa che si è tenuta nella sala Consiglio della Provincia di Piacenza.

A fornire i dettagli dell’importante novità sono stati Patrizia Calza (sindaco di Gragnano Trebbiense), Cristiano Schiavi (assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Gragnano Trebbiense), Simona Cerutti (responsabile Ufficio Tecnico del Comune di Gragnano Trebbiense), Elena Camminati (dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Gandhi), Andrea Malta e Alberto Zecca di Aemme (la società che ha progettato l’impianto) e Massimo Arodotti di F.G.M. sas di Arodotti Ferruccio & C. (l’impresa che ha realizzato i lavori).

L’intervento – finanziato con bando del Ministero dell’Istruzione, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) obiettivo Specifico 10.7.7 lavori di ‘edilizia leggera’ – accoglie le “Indicazioni strategiche ad interim per la prevenzione e il controllo delle infezioni da SARS CoV-2 in ambito scolastico”, alla cui stesura hanno partecipato ISS, Ministero della Salute, Inail e Fondazione Bruno Kessler. Nel documento sono citati vari studi e fonti autorevoli che indicano come la ventilazione ed il ricambio d’aria negli ambienti chiusi sia un elemento strategicamente importante degli interventi di prevenzione e controllo della trasmissione di Covid-19.

In tutti gli ambienti abitabili per effettuare il ricambio aria è possibile aprire le finestre, ma è evidente il disagio che provoca nei periodi invernali più freddi. Altra soluzione è installare un impianto di ventilazione meccanica controllata. Questo sistema è costituito da una macchina ventilante che estrae aria dell’ambiente ed immette aria prelevata dall’esterno; all’interno di questa macchina c’è un elemento fondamentale, lo scambiatore di calore, che permette di sottrarre il calore dall’aria che viene espulsa utilizzandolo per riscaldare l’aria che viene immessa. In questo modo viene recuperato mediamente il 60% del calore, con un notevole risparmio di energia. L’aria esterna immessa, essendo riscaldata, riduce il disagio termico delle persone presenti. Prima di essere immessa in ambiente, l’aria attraversa dei filtri molto fini che trattengono molte delle particelle presenti, quali polveri e pollini. La qualità dell’aria ne risulta notevolmente migliorata aggiungendo ulteriori vantaggi al suo impiego.

L’Amministrazione Comunale di Gragnano Trebbiense ha realizzato la ventilazione meccanica controllata per tutte le aule scolastiche della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Le soluzioni installative e le tipologie di macchine hanno dovuto adeguarsi alle diverse conformazioni degli edifici ed in particolare, nella scuola primaria l’altezza più ridotta degli ambienti ha reso più complesso la realizzazione dell’impianto.

I dati tecnici del progetto sono i seguenti:

  • ricambio aria: > 7 l/s per persona (riferito alla massima capienza delle aule);
  • classe di efficienza di filtri aria: F7;
  • efficienza di recupero: fino a 74%;
  • macchine installate: 7 (di differente taglia);
  • portata aria nominale complessiva: 16.400 m³/h.

Oltre gli indubbi vantaggi sulla salute dei ragazzi, l’installazione di queste macchine, a parità di volume di ricambio aria ottenuto aprendo le finestre, porta ad un risparmio economico stimato di 1.500 euro/anno (calcolati sul costo storico dell’energia del 2021).

Questo il commento del sindaco di Gragnano Trebbiense, Patrizia Calza: “Io e l’assessore Schiavi vogliamo esprimere la nostra enorme soddisfazione per essere riusciti a dotare scuole elementari e medie di Gragnano di un impianto che è presente in pochissime scuole del territorio provinciale: si tratta dell’impianto di ventilazione meccanica controllata che, consigliato in precedenza per garantire la salubrità dei locali scolastici, è diventato – con la pandemia – una necessità. Grazie ad esso ragazze e ragazzi possono frequentare la scuola in sicurezza, senza la necessità di aerare e cambiare l’aria aprendo porte e finestre, come impone oggi il protocollo sicurezza dettato dal Governo”.

“La soddisfazione è doppia – ha rimarcato il sindaco Patrizia Calza – perché è stata vinta una sfida importante. L’intervento, infatti, è stato realizzato grazie a un contributo statale e pertanto non grava sulle casse comunali. Va sottolineato il fatto che il bando a cui il Comune di Gragnano Trebbiense ha partecipato e con cui si è assicurato la somma di 200.000 euro, ovvero la cifra massima prevista dal bando stesso, era stato pubblicato a metà agosto 2021 e prevedeva tempi strettissimi di realizzazione: 31 dicembre 2021. Il Comune di Gragnano Trebbiense ha partecipato al bando e ha vinto insieme ad altri due comuni in provincia, ma solo il nostro è riuscito a realizzare l’intervento”.

“Per questo – ha concluso il sindaco Calza – siamo qui oggi non da soli, ma accompagnati da chi ci ha consentito di vincere la sfida e riconsegnare ai nostri ragazzi una scuola più sicura: mi riferisco ai progettisti, all’impresa affidataria dei lavori e all’ufficio tecnico comunale che ci ha accompagnato in questo percorso con competenza, ma anche mettendo in campo tutte le soluzioni possibili per raggiungere l’obiettivo. A loro va il nostro grazie”.

Cerca