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Seminario on line “Il nuovo contratto nazionale per i dirigenti degli enti locali”

L’Unione delle Province d’Italia ha organizzato, in collaborazione con UPI Emilia-Romagna il Seminario on line su “Il nuovo contratto nazionale per i dirigenti degli enti locali” per il prossimo 12 febbraio 2021, di cui si allega il programma.

Il nuovo CCNL dei dirigenti del comparto Funzioni Locali del 17/12/2020, relativamente al triennio 2016 –2018, prevede per la prima volta una disciplina comune per tutte le figure appartenenti all’area della dirigenza locale. A partire dalla presentazione dell’articolato contrattuale, il Seminario ha la finalità di offrire un contributo di analisi sulla portata applicativa delle clausole contrattuali che presentano maggiori elementi di novità, con particolare riferimento ai Dirigenti delle Funzioni Locali e ai Segretari comunali e provinciali.

Il seminario si svolgerà on line sulla piattaforma GoToWebinar. Per la partecipazione è richiesto l’invio della scheda allegata ad [email protected]

Scheda di iscrizione

Programma

Provincia di Salerno: Riapre alla cultura, aperti i Musei provinciali dopo il DPCM del 14 gennaio

In attuazione del DPCM del 14 gennaio 2021 sono stati riaperti al pubblico i Musei Provinciali.

“Nello specifico – afferma il Presidente della Provincia Michele Strianese – il servizio di apertura è assicurato nei giorni feriali, negli orari abituali di apertura al pubblico, ovvero da lunedì a venerdì con esclusione del martedì per il Museo della Lucania Occ. di Padula. Da martedì a venerdì per gli altri Musei Provinciali. Fa eccezione il Museo archeologico provinciale che rimane chiuso per lavori in corso.

Ovviamente è bene ricordare che l’apertura al pubblico dei Musei Provinciali viene sospesa in caso di passaggio della Regione Campania in fascia arancione o rossa a seguito di ordinanza del Ministero della Salute.

Oltre all’erogazione dei servizi museali, rimangono confermati i servizi al pubblico delle Biblioteche Provinciali, con le modalità previste dalla normativa nazionale e regionale di contenimento Covid-19, e secondo disposizione del 6 dicembre scorso del settore Pianificazione strategica e sistemi culturali, diretto da Alfonso Ferraioli con il supporto della Consigliera provinciale delegata alla cultura, Paky Memoli.

Riapriamo alla cultura – conclude Strianese – e vi aspettiamo nei nostri Musei e nelle nostre Biblioteche con il consueto spirito di collaborazione. Sono convinto che la nostra cultura, il nostro patrimonio culturale ci guiderà in questo complesso momento di ripartenza. Siamo una provincia che vive di turismo e la promozione dei nostri territori, dei nostri beni culturali sono un volano fondamentale per la ripresa.”

Provincia di Monza e Brianza: Il Presidente Santambrogio ha consegnato 15 nastrini covid e una medaglia per li lungo comando a Flavio Zanardo, da 10 anni a capo del Corpo di polizia provinciale

Nastrini “covid” agli agenti ed una medaglia per il lungo comando al Comandante Flavio Zanardo sono stati assegnati questa mattina in occasione di San Sebastiano, patrono delle polizie locali.

Il Presidente Luca Santambrogio con il consigliere delegato Andrea Villa hanno inviato gli agenti nella sede di via Grigna a Monza per un momento di ringraziamento per il lavoro svolto durante il 2020, un anno in cui gli agenti sono stati in prima linea tutti i giorni, con tutte le forze dell’ordine del territorio, a supporto delle operazioni di controllo e tutela conseguenti alla pandemia.

Rispettando le norme anticovid, non abbiamo voluto rinunciare al tradizionale momento di incontro con i nostri agenti in occasione di San Sebastiano. Questo è il momento di dare valore al lavoro svolto dagli  agenti che sanno distinguere in ogni occasione per le modalità con cui operano da sempre. – commenta il Presidente della Provincia MB Luca SantambrogioIn particolare, nell’anno in cui ci siamo trovati ad affrontare la pandemia, gli agenti hanno avuto l’occasione di essere più presenti e vicino ai cittadini dimostrando l’utilità di un corpo a cui la Provincia non ha voluto rinunciare. Ci tengo a ringraziare il Comandante Zanardo che nel 2020 ha raggiunto il traguardo del lungo comando: 10 anni di impegno, serietà, tenacia per costruire quello che è un corpo di cui andiamo molto fieri.”

Anche grazie ai nostri agenti la Provincia dimostra di essere un Ente efficiente ed utile, contribuendo a fare sentire i cittadini più sicuri. Ci auguriamo di tornare presto alla normalità per riprendere a pieno regime l’attività che meglio caratterizza i nostri agenti in ambito ambientale e di tutela del territorio” – aggiunge Andrea Villa, consigliere delegato.

La Provincia MB continua ad investire per garantire l’efficienza dell’operato degli agenti.  Nel corso del 2020 sono stati spesi circa 120.000 euro per potenziare le dotazioni degli agenti: sono state acquistate 3 auto, 15 body cam, strumenti di autotutela, 3 fototrappole, 1 gommone utile al censimento degli scarichi idraulici, drug test e narco test, 2 bici elettriche, abbigliamento tecnico

Il nastrino consegnato agli agenti rappresenta un riconoscimento per l’impegno profuso a partire dai primi mesi di pandemia, quando  il Comando, coordinato dalla Prefettura di Monza e Brianza, in collaborazione con le altre forze di Polizia operanti nel territorio, è stato  impiegato in attività di controllo e vigilanza sul rispetto delle disposizioni emanate dalle normative per il contenimento della diffusione virus covid 19.

Per il controllo della regolarità degli spostamenti e del rispetto delle misure di contenimento sono state utilizzate pattuglie dinamiche sul tratto di competenza MI-Meda ed equipaggi con posizionamento fisso nel tratto ascendente l’ingresso della ex SS35 Milano Meda, nel Comune di Meda.

Sono state effettuate:

  • 1120 ore di pattuglia dinamica per controlli/sopralluoghi/assembramenti
  • 380 ore di appostamento fisso
  • 202 ore per controlli autobus
  • 48 ore per controllo assembramenti in entrata e uscita dalle scuole

Sono stati eseguiti:

  • 802 controlli/sopralluoghi sulle idonee prescrizioni adottate ed sull’osservanza degli assembramenti esterni nelle attività ed esercizi aperti al pubblico
  • 22 persone denunciate ex. Art. 650 c.p. in ottemperanza al D.P.C.M. 8 e 9 marzo 2020
  • 19 persone denunciate ex art. 495 e 496 c.p.
  • 6 persone sanzionate art. 3 c4 P.C.M. 03/11/20
  • 39 persone denunciate per altri reati
  • 2026 persone controllate

A seguito degli accertamenti eseguiti per le prescrizioni previste dalla normativa per il contenimento della diffusione virus covid 19 sono state contestate n. 30 verbali per un totale di 11.973 euro

Report attività 2020:

1 Comandante

13 agenti ( 4 agenti distaccati al settore caccia pesca e foreste della Regione Lombardia, 2 agenti distaccati presso la Procura della Repubblica di Monza per la trattazione dei reati ambientali)

1 amministrativo

 Attività principali:

  • Controllo di aziende produttrici di rifiuti, recuperatori di rifiuti, smaltitori, trasporti transfrontalieri
  • Controlli sugli scarichi industriali e su emungimento dei pozzi
  • Controlli stradali in materia di codice della strada e trasporto rifiuti su gomma
  • Servizio assistenza viabilistica nel corso degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle principali strade di competenza provinciale, nelle ore diurne e notturne
  • Controlli rispetto autorizzazioni provinciali in merito a strutture ricettive (alberghi, B&B, affittacamere locande lombarde ecc.)
  • Attività di indagini d’iniziativa o delegate dall’autorità giudiziaria in materia di Polizia Giudiziaria

500 richieste di intervento

2153 accertamenti eseguiti che hanno riguardato prettamente gli ambiti di competenza ambientale, ittico venatorio e giudiziario

Polizia Ambientale: 212 interventi eseguiti

  • 10 controlli ispezioni progetto NOA
  • 87 riguardanti la materia dei rifiuti (abbandoni, depositi incontrollati)
  • 8 ispezioni presso produttori di rifiuti (ditti, enti e aziende)
  • 50 controlli trasporti rifiuti su gomma
  • 50 ispezioni presso recuperatori e smaltitori rifiuti
  • 4 ispezioni in materia di scarichi idrici
  • 3 ispezioni su emissioni in atmosfera

Sono state ricevute oltre 400 segnalazioni di trasporti di rifiuti transfrontalieri.

I controlli in materia ambientale hanno portato alla contestazione di 23 verbali di accertamento di sanzioni per un totale complessivo di euro 87.760

Polizia giudiziaria: a seguito dell’attività di controllo d’istituto e delle deleghe ricevute   dal Tribunale di Monza e di Milano, sono stati   eseguiti circa 178 attiper reati in materia ambientale, in materia di detenzione di sostanze stupefacenti , reati contro il patrimonio e in materia di caccia.  Dalle indagini penali  sono state denunciate all’autorità giudiziaria 80 persone.

Sono stati eseguiti n. 23 sequestri penali di cui:

  1. n. 5 dosi di stupefacenti per uso personale

n.8 esemplari di avifauna

n.1 gabbia trappola

n.1 rete a maglie strette usata per catturare avifauna

n.4 autocarri per trasporto illecito di rifiuti pericolosi

n.1 area industriale non regolare, destinata al recupero e smaltimento di rifiuti    per un totale complessivo di oltre 12.000 metri quadrati, a Villasanta

  1. n. 1 sito industriale a Cornate D’Adda, utilizzato per gestione rifiuti in modo illecito, di circa 1.200 metri quadrati,

n.1 sito industriale a Carate Brianza

  1. 1 sgombero area sita in Nova Milanese per 2.500 metri quadrati

Eseguito un sequestro amministrativo di una officina meccanica

Anche nell’anno 2020 sono stati notevoli i risultati ottenuti dalla collaborazione tra il corpo di Polizia Provinciale e le Polizie Locali dei Comuni della Provincia di Monza e Brianza al fine della prevenzione e repressione dei reati ambientali, per la tutela e la salvaguardia del territorio, nonché con i Carabinieri Forestali in materia venatoria.

Polizia Amministrativa:  1 visita ispettiva  presso agenzia pratiche automobilistiche/nautiche.

  • L’attività di Polizia Stradale si è sviluppata soprattutto tramite la predisposizione di diversi posti di controllo sulle strade di competenza provinciale. L’oggetto dei controlli stradali ha riguardato anche il trasporto di rifiuti su gomma e la pubblicità sulle strade provinciali. A seguito degli accertamenti esperiti sono stati contestati 10 verbali in materia di Codice della Strada
  • Gli interventi riguardanti l’attività di Polizia Venatoria e Zoofila sono stati 500 circa: dal recupero di fauna in difficoltà, alla verifica dei requisiti per l’autorizzazione degli appostamenti fissi di caccia, agli interventi per l’attuazione dei piani provinciali del contenimento delle specie invasive. Durante la stagione venatoria sono stati controllati oltre 90 Sono stati elevati n.10 verbali di accertamento di infrazione in materia di caccia, per euro 18.250.
  • Le attività di Polizia Ittica hanno comportato l’esecuzione   di 50 interventi per morie di ittiofauna, ripopolamento ittico, vigilanza sulle asciutte dei corsi d’acqua e i controlli amministrativi presso CPP. Non sono state rilevate violazioni in materia di pesca.

 Gli INTERVENTI DI RILIEVO del 2020

Sono state controllate n.10 aziende nell’ambito del progetto coordinato dalla Prefettura di Monza e Brianza, denominato NOA (nucleo operativo ambientale), unitamente a personale ARPA, Carabinieri Forestali e Vigili del Fuoco, relativo all’attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni dello stoccaggio abusivo di rifiuti, con la   finalità di prevenzione incendi.

Svolte indagini che hanno coinvolto tutto il Comando, unitamente ai Carabinieri Forestali di Carate, coordinati dalla Procura di Monza che hanno portato al sequestro di un area di 12.000 metri quadrati, sita nel territorio di Villasanta dove venivano depositati, gestiti e recuperati senza autorizzazione rifiuti speciali . Denunciate tre persone.

Siglato accordo di collaborazione Corecom Upi Emilia-Romagna: presto sportelli Conciliaweb nelle sedi provinciali

UPI Emilia-Romagna e Co.Re.Com, Comitato Regionale per le Comunicazioni, hanno siglato in questi giorni un accordo che prevede di attivare sportelli “conciliaweb” nelle sedi provinciali che avranno come obiettivo quello di al servizio dei cittadini per LA CONCILIAZIONE di tutte le CONTROVERSIE legate al rapporto col proprio gestore telefonico. Per il presidente di Upi Emilia-Romagna, Gian Domenico Tomei “si tratta di un grande risultato per le province, che potranno essere sempre più baricentriche nell’erogazione di servizi al cittadino. Ora si apre una fase di sensibilizzazione delle Province, per poter aprire quanto prima uno sportello in ogni amministrazione provinciale”.

Upi avvierà nei prossimi giorni una ricognizione presso le province del territorio regionale, al fine di verificare le condizioni per l’apertura degli sportelli e l’avvio del servizio ai cittadini.

Per il Direttore Luana Plessi “questo accordo consente di poter rafforzare ulteriormente il ruolo delle Province nel governo del territorio, offrendo un servizio gratuito ai cittadini particolarmente strategico, in un momento in cui l’uso di internet nelle reti domestiche assume carattere prioritario, dalla didattica integrata allo smart working”.

Il Corecom è un organo dell’Assemblea legislativa che ha la funzione, delegata dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), di gestire le controversie tra utenti ed operatori delle telecomunicazioni. Con lo sportello conciliaweb si offre un servizio totalmente gratuito e di facile accesso che permette di risolvere amichevolmente, senza intermediari e in tempi rapidi, le controversie fra cittadini ed aziende di telecomunicazioni.

In allegato Accordo Quadro CORECOM-UPI EMILIA ROMAGNA

Sole24 Ore 31esima classifica qualità della vita “Una classifica per Province”

Il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi ospita un intervento di Michele de Pascale Presidente UPI che prende spunto dalla Classifica sulla qualità della vita che il quotidiano compila ogni anno.
“La classifica della qualità della vita de Il Sole 24 Ore è ormai un appuntamento atteso da tutti gli amministratori, un’analisi attenta a e approfondita sullo stato del Paese che apre dibattiti, confronti e offre spunti  di riflessione importanti. Il valore aggiunto di questa classifica, infatti, è che l’analisi va decisamente oltre al solo risultato delle singole realtà, ma pone l’attenzione più i  generale sulle variabili che determinano una buona qualità della vita – scrive il Presidente de Pascale – ed è immediato, a guardare i cluster individuati dallo studio,  quanto si stia facendo sempre più marcata  la distanza tra il modo in cui si può verificare l’organizzazione di questo Paese e il sistema istituzionale chiamato ad amministrarlo.  La qualità della vita,ci dice questa classifica, si individua per Provincia perchè come appare evidente scorrendo i parametri,  l’Italia è costruita, si relaziona, e per questo giustamente si analizza, su base provinciale.
Non solo, questo studio ci racconta che sono proprio i settori che a quanto pare sono fondamentali per la qualità della vita, quelli a non avere un presidio istituzionale a livello provinciale, restando così senza una guida e anche senza responsabilità pubbliche. Si tratta di temi come  lo sviluppo economico, la  pianificazione territoriale e strategica, la tutela ambientale alla digitalizzazione. Se queste variabili hanno un valore se declinati a livello provinciale, non si capisce perché non debba essere considerato strategico disporre di un ente locale forte, stabile, con un ruolo e una governance chiari, che rappresenti le istituzioni a questo stesso livello e che governi queste variabili.
Invece, a distanza di ormai quattro anni dal referendum, tre Governi, per altro armati dalle migliori intenzioni, non sono ancora riusciti a superare una legge, la 56/14, che inizia con “in attesa del referendum costituzionale”.
Tra l’altro in sei anni siamo passati da una narrazione che si è rivelata mistificatoria sulla inutilità delle Province al riconoscimento della loro importanza, sostenuto nei fatti da una serie di interventi e misure prese da Governo e Parlamento che hanno restituito a questi enti capacità di investimento per rispondere ai bisogni e ai diritti di comunità e sistemi economici. Un ruolo che finalmente inizia a essere riconosciuto da tutti i partiti politici.
Che sia questa classifica un nuovo impulso ad accelerare e che nel 2021 si arrivi finalmente alla revisione profonda della legge 56/14 che affidi a qualcuno l’opportunità e, ovviamente anche la responsabilità, di coordinare e pianificare l’impegno di istituzioni, imprese e cittadini per una maggiore qualità della vita in tutto il Paese”.

Sole24 Ore 31esima classifica qualità della vita “Una classifica per Province”

Il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi ospita un intervento di Michele de Pascale Presidente UPI che prende spunto dalla Classifica sulla qualità della vita che il quotidiano compila ogni anno.
“La classifica della qualità della vita de Il Sole 24 Ore è ormai un appuntamento atteso da tutti gli amministratori, un’analisi attenta a e approfondita sullo stato del Paese che apre dibattiti, confronti e offre spunti  di riflessione importanti. Il valore aggiunto di questa classifica, infatti, è che l’analisi va decisamente oltre al solo risultato delle singole realtà, ma pone l’attenzione più i  generale sulle variabili che determinano una buona qualità della vita – scrive il Presidente de Pascale – ed è immediato, a guardare i cluster individuati dallo studio,  quanto si stia facendo sempre più marcata  la distanza tra il modo in cui si può verificare l’organizzazione di questo Paese e il sistema istituzionale chiamato ad amministrarlo.  La qualità della vita,ci dice questa classifica, si individua per Provincia perchè come appare evidente scorrendo i parametri,  l’Italia è costruita, si relaziona, e per questo giustamente si analizza, su base provinciale.
Non solo, questo studio ci racconta che sono proprio i settori che a quanto pare sono fondamentali per la qualità della vita, quelli a non avere un presidio istituzionale a livello provinciale, restando così senza una guida e anche senza responsabilità pubbliche. Si tratta di temi come  lo sviluppo economico, la  pianificazione territoriale e strategica, la tutela ambientale alla digitalizzazione. Se queste variabili hanno un valore se declinati a livello provinciale, non si capisce perché non debba essere considerato strategico disporre di un ente locale forte, stabile, con un ruolo e una governance chiari, che rappresenti le istituzioni a questo stesso livello e che governi queste variabili.
Invece, a distanza di ormai quattro anni dal referendum, tre Governi, per altro armati dalle migliori intenzioni, non sono ancora riusciti a superare una legge, la 56/14, che inizia con “in attesa del referendum costituzionale”.
Tra l’altro in sei anni siamo passati da una narrazione che si è rivelata mistificatoria sulla inutilità delle Province al riconoscimento della loro importanza, sostenuto nei fatti da una serie di interventi e misure prese da Governo e Parlamento che hanno restituito a questi enti capacità di investimento per rispondere ai bisogni e ai diritti di comunità e sistemi economici. Un ruolo che finalmente inizia a essere riconosciuto da tutti i partiti politici.
Che sia questa classifica un nuovo impulso ad accelerare e che nel 2021 si arrivi finalmente alla revisione profonda della legge 56/14 che affidi a qualcuno l’opportunità e, ovviamente anche la responsabilità, di coordinare e pianificare l’impegno di istituzioni, imprese e cittadini per una maggiore qualità della vita in tutto il Paese”.

DL Agosto. Ripartiti in Stato città fondi emergenza covid per Province, Comuni e città metropolitane. Pompeo, UPI “Risorse importanti che riconoscono il ruolo centrale delle Province nella gestione dell’emergenza”

“Con gli ulteriori 350 milioni di euro stanziati per le Province e le Città metropolitane dal Ministero dell’Interno e dell’Economia nell’ambito dei fondi per l’emergenza Covid, si riconosce il ruolo centrale svolto dagli Enti locali nella difficile fase legata alla diffusione del virus. Si tratta di una cifra importante, che va ad aggiungersi ai 100 milioni di euro ripartiti ad ottobre e ai precedenti 500 milioni di luglio, per compensare i cali di gettito e sostenere le spese affrontate nella gestione della fase emergenziale, a testimonianza del grande lavoro svolto in questi mesi, anche e soprattutto in risposta alle necessità delle Amministrazioni locali che nelle Province trovano il punto di riferimento diretto”.

Lo  dichiara Antonio Pompeo Presidente della Provincia di Frosinone e rappresentanza dell’UPI in Conferenza Stato Città in merito all’intesa raggiunta oggi per la ripartizione della seconda rata dei fondi del Dl Agosto destinata a Province, Comuni e Città metropolitane.

“Sono risorse essenziali – ha sottolineato Pompeo, che in qualità di presidente di Upi Lazio ha partecipato a diverse cabine di regia e numerosi tavoli tecnici dei mesi scorsi – per gli amministratori locali che devono programmare la gestione dell’ultimo mese di un esercizio finanziario complicato. Come UPI insieme ad ANCI abbiamo inoltre proposto  di conservare almeno una parte dei fondi per il 2021, anno che si preannuncia forse più complicato di quello in corso”.

 

 

Recovery, UPI “Investire su scuole e territorio per ripartire insieme” Regioni, Province e Comuni nella task force”

“Il Recovery Fund è un’occasione straordinaria per coniugare la ripresa economica e la sicurezza dei cittadini, con un grande piano di investimenti sulle scuole superiori, su ponti e strade e opere per la difesa del suolo. Ogni giorno sperimentiamo quanto la fragilità del nostro Paese metta a rischio vite e attività economiche. Con queste risorse abbiamo il dovere di assicurare che le opportunità di rilancio  e  ripresa arrivino su tutti i territori, per garantire sviluppo ed equità. Serve  un piano che sia frutto di una programmazione capace di incidere da subito sui terriotori e che coinvolga tutti gli attori locali:  due elementi per cui il ruolo delle province è fondamentale. Per questo chiediamo al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di considerare  le Province, insieme a Regioni e Comuni,  come partner istituzionali prioritari all’interno della task force che si andrà a delineare per l’utilizzo del recovery fund.” Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, sottolineando come “Consolidare l’unità delle istituzioni rafforza la posizione del nostro Paese in Europa e assicura a cittadini, imprese e territori di ottenere le risposte di cui hanno bisogno”

 

Coalizione nazionale italiana per lo sviluppo delle competenze digitali: “Strategia italiana per le competenze digitali e la sua implementazione” – 2 e 16 dicembre 2020

Il 2 e il 16 dicembre la Coalizione nazionale italiana per lo sviluppo delle competenze digitali presenta la “Strategia italiana per le competenze digitali e la sua implementazione”, in un evento italiano che riunisce i membri della Coalizione, insieme a rappresentanti dei diversi stakeholder, sulle quattro aree di intervento: Istruzione superiore e formazione, Forza lavoro, Competenze specialistiche ICT, Cittadini.

Per partecipare all’evento:

https://www.eventbrite.co.uk/e/la-strategia-italiana-per-le-competenze-digitali-e-la-sua-implementazione-tickets-129269242785

Recovery, UPI “Investire su scuole e territorio per ripartire insieme” Regioni, Province e Comuni nella task force”

“Il Recovery Fund è un’occasione straordinaria per coniugare la ripresa economica e la sicurezza dei cittadini, con un grande piano di investimenti sulle scuole superiori, su ponti e strade e opere per la difesa del suolo. Ogni giorno sperimentiamo quanto la fragilità del nostro Paese metta a rischio vite e attività economiche. Con queste risorse abbiamo il dovere di assicurare che le opportunità di rilancio  e  ripresa arrivino su tutti i territori, per garantire sviluppo ed equità. Serve  un piano che sia frutto di una programmazione capace di incidere da subito sui terriotori e che coinvolga tutti gli attori locali:  due elementi per cui il ruolo delle province è fondamentale. Per questo chiediamo al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di considerare  le Province, insieme a Regioni e Comuni,  come partner istituzionali prioritari all’interno della task force che si andrà a delineare per l’utilizzo del recovery fund.” Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, sottolineando come “Consolidare l’unità delle istituzioni rafforza la posizione del nostro Paese in Europa e assicura a cittadini, imprese e territori di ottenere le risposte di cui hanno bisogno”

 

DL Agosto. Ripartiti in Stato città fondi emergenza covid per Province, Comuni e città metropolitane. Pompeo, UPI “Risorse importanti che riconoscono il ruolo centrale delle Province nella gestione dell’emergenza”

“Con gli ulteriori 350 milioni di euro stanziati per le Province e le Città metropolitane dal Ministero dell’Interno e dell’Economia nell’ambito dei fondi per l’emergenza Covid, si riconosce il ruolo centrale svolto dagli Enti locali nella difficile fase legata alla diffusione del virus. Si tratta di una cifra importante, che va ad aggiungersi ai 100 milioni di euro ripartiti ad ottobre e ai precedenti 500 milioni di luglio, per compensare i cali di gettito e sostenere le spese affrontate nella gestione della fase emergenziale, a testimonianza del grande lavoro svolto in questi mesi, anche e soprattutto in risposta alle necessità delle Amministrazioni locali che nelle Province trovano il punto di riferimento diretto”.

Lo  dichiara Antonio Pompeo Presidente della Provincia di Frosinone e rappresentanza dell’UPI in Conferenza Stato Città in merito all’intesa raggiunta oggi per la ripartizione della seconda rata dei fondi del Dl Agosto destinata a Province, Comuni e Città metropolitane.

“Sono risorse essenziali – ha sottolineato Pompeo, che in qualità di presidente di Upi Lazio ha partecipato a diverse cabine di regia e numerosi tavoli tecnici dei mesi scorsi – per gli amministratori locali che devono programmare la gestione dell’ultimo mese di un esercizio finanziario complicato. Come UPI insieme ad ANCI abbiamo inoltre proposto  di conservare almeno una parte dei fondi per il 2021, anno che si preannuncia forse più complicato di quello in corso”.

 

 

Misure anti-Covid: la Provincia di Belluno vara una “manovra” da 2,5 milioni di euro

È stata approvata questa mattina dal consiglio provinciale la nona variazione al bilancio di previsione, contenente un’importante manovra anti-Covid. L’amministrazione provinciale infatti ha stanziato la prima parte delle risorse ministeriali previste dal decreto legge 34/2020 (convertito con legge 74/2020), vale a dire il “fondo Covid” per far fronte alla possibile perdita di entrate connessa all’emergenza sanitaria. «Si tratta dei primi 2,5 milioni di euro sui 5 in arrivo dallo Stato – commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Risorse destinate per la maggior parte a tamponare situazioni di criticità e che risulteranno fondamentali per tutta una serie di attività, per far fronte alla situazione di crisi creata dal Covid. Ovviamente non sono sufficienti a garantire la copertura di tutte le criticità venute a galla con la pandemia in corso. Per questo a fine anno, nella rendicontazione finale, pensiamo di destinare le ulteriori risorse del fondo assegnato dallo Stato, alla luce del conteggio di minori spese/minori entrate di questo 2020 che definire difficile sarebbe un eufemismo. In ogni caso, abbiamo voluto dare un segnale forte a tutto il territorio, cercando di intervenire laddove possibile, soprattutto nei settori su cui più di altri è facile creare un effetto moltiplicatore. Per questo, grazie al fortissimo impegno dei consiglieri e della struttura di Palazzo Piloni, abbiamo definito due sottomisure imponenti a favore di impianti di risalita e bus operator, attività che hanno risvolti turistici e sociali».

Nella distribuzione delle risorse, 500mila euro della prima tranche andranno come contributo straordinario a Dolomitibus, quale ristoro dei minori ricavi tariffari dovuti al lockdown. «Si tratta di una misura obbligata nei confronti della nostra società di trasporto pubblico, che sta pagando a caro prezzo anche questa seconda ondata, con gli abbonamenti studenti calati del 13% e gli abbonamenti lavoratori addirittura del 33%» spiega il presidente Padrin. Altri 500mila euro finanzieranno un bando per contributi straordinari agli impianti di risalita. «Si tratta in questo caso di una misura che tiene conto di vari criteri e che va incontro a un settore, quello dello sci e dell’indotto che ne deriva, alle prese con la seconda ondata e con la chiusura imposta durante le Festività – rilevano i consiglieri provinciali Danilo De Toni (turismo), Franco De Bon (caccia e pesca) e Massimo Bortoluzzi (impianti a fune) -. Se la provincia di Belluno vuole coltivare la vocazione turistica, non possiamo tirarci indietro. Anche perché impianti chiusi a Natale significa perdere almeno il 50% del fatturato di un’intera stagione».

L’altro capitolo della manovra Covid riguarda l’Ulss, con la destinazione di 300mila euro per il potenziamento e il miglioramento dei servizi di vaccinazione. «Una decisione che abbiamo preso con il direttore generale dell’azienda ospedaliera Rasi Caldogno e con il Dipartimento di Prevenzione – sottolinea il presidente Padrin -. Siccome ci stiamo avvicinando alla campagna di vaccini anti-Covid, andiamo a prepararci nel modo migliore, con strutture adeguate per erogare i vaccini».

Nella nona variazione di bilancio rientrano anche alcune altre mosse derivanti dall’avanzo di amministrazione. Come l’ulteriore finanziamento del piano di manutenzione straordinaria degli istituti scolastici per adeguamenti finalizzati all’emergenza sanitaria (circa 100mila euro). Lo stanziamento delle risorse necessarie a completare la convenzione con Veneto Strade per la manutenzione della viabilità (911mila euro). Il finanziamento della realizzanda sala operativa del Ccs (centro coordinamento soccorsi) all’interno della nuova caserma provinciale dei vigili del fuoco (400mila euro). E la predisposizione di 1,8 milioni di euro per il finanziamento di accordi di programma con gli enti locali per interventi di difesa del suolo.

«In questo caso, confermiamo la modalità operativa varata qualche mese fa – commenta il consigliere provinciale delegato Bortoluzzi -. La Provincia mette le risorse, i Comuni o le Unioni Montane mettono la progettazione degli interventi. Così è possibile velocizzare l’esecuzione degli importanti lavori richiesti in maniera quasi continua dalla fragilità del territorio. Quanto alla sala operativa del Ccs, si tratta di un cofinanziamento per dare seguito a un progetto nato durante i giorni di Vaia che aveva avuto anche importanti donazioni da parte di cittadini e imprese. L’obiettivo è creare una sala adatta alle esigenze del territorio, per far fronte alle emergenze e anche per i grandi eventi che ci apprestiamo a ospitare. L’idea è che possa diventare un progetto pilota da ampliare alle province limitrofe, vista la collaborazione con i vigili del fuoco».

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