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Infrastrutture: Cassa Depositi e Prestiti e Unione Province d’Italia firmano un protocollo di collaborazione

Cassa Depositi e Prestiti e Unione Province d’Italia hanno firmato un protocollo d’intesa con cui definire i principi regolatori della loro cooperazione, finalizzata a identificare iniziative di sviluppo infrastrutturale su cui CDP fornirà assistenza e consulenza tecnica, economica e finanziaria alle 76 province delle regioni a statuto ordinario.

Grazie a questo accordo, UPI diffonderà alle province coinvolte le informazioni relative alle attività di consulenza di CDP in relazione ad aspetti progettuali, tecnico amministrativi e finanziari a supporto dello sviluppo di progetti e interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico di strade, scuole e altri immobili di proprietà pubblica.

Sempre UPI – attraverso i propri canali di comunicazione, gli eventi dedicati, i seminari, i momenti di formazione e i webinar – presenterà alle province la possibilità di avvalersi delle attività di consulenza di CDP. Inoltre, UPI si impegna, per il tramite delle UPI Regionali e delle Province, ad assicurare a CDP delle sedi idonee per organizzare eventi di presentazione dei propri servizi agli enti locali su tutto il territorio nazionale.

CDP, a fronte della sottoscrizione di ulteriori protocolli con ciascuna provincia interessata, potrà poi fornire assistenza in relazione all’iter progettuale, procedurale, amministrativo e finanziario su alcuni specifici interventi. Questi ultimi saranno individuati da CDP e UPI con uno screening congiunto dei progetti indicati dalle province.

In una prima fase, saranno avviate le interlocuzioni con le province, per il tramite di UPI, per la realizzazione di un monitoraggio per la raccolta dei dati relativi ai progetti e per avere un quadro aggiornato dei fabbisogni. Successivamente, sarà poi individuato un elenco di opere più significative in termini di investimenti, innovatività ed importanza per i territori che potranno essere oggetto di collaborazione tra CDP ed i singoli enti.

In base alle informazioni raccolte e all’interesse mostrato dalle Province, si potranno individuare alcuni progetti “pilota” su cui avviare i servizi di consulenza tecnica offerti da CDP. A questo punto, partirà la seconda fase ossia quella della sottoscrizione di protocolli attuativi specifici tra CDP e gli enti individuati.

I progetti che potranno essere supportati da Cassa Depositi e Prestiti ricadranno all’interno di due fattispecie: quelli finanziati totalmente con contributo pubblico e quelli finanziati con contributo pubblico solo parzialmente. In questa ultima fattispecie potrà essere valutato il ricorso, con il supporto di CDP, a forme di partenariato pubblico-privato.

CDP, inoltre, potrà valutare eventuali richieste di finanziamento da parte delle province nel rispetto delle prescrizioni normative e delle circolari tempo per tempo vigenti.

Questo protocollo è per le Province un’occasione straordinaria per accrescere e potenziare il ruolo di istituzione per lo sviluppo e gli investimenti, che, ne siamo convinti, dovrà caratterizzare questo ente – ha dichiarato il Presidente di UPI, Michele de Pascale. Il lavoro di assistenza delle nostre strutture per migliorarne le performance che ci verrà garantito da Cassa Depositi e Prestiti sarà prezioso soprattutto nella fase di ripresa dell’economia, che vedrà le Province protagoniste dell’attuazione dei piani per il rilancio degli investimenti pubblici. Siamo certi che lo sviluppo passi dai territori – ha concluso de Pascale – e che la valorizzazione della Pubblica amministrazione, anche attraverso sinergie come questa, sia la chiave di volta per permettere al Paese di resistere e reagire alla crisi, tornando a crescere”.

Grazie alla firma di questo accordo con UPI riusciamo a rispondere a due esigenze a cui CDP è molto attenta: la vicinanza al territorio e il supporto allo sviluppo infrastrutturale del Paese. Oggi più che mai, per favorire la ripartenza c’è bisogno di infrastrutture moderne, sicure ed efficaci, che garantiscano a tutti i cittadini lo stesso accesso ai servizi, sia fisici che immateriali. Come Istituto Nazionale di Promozione, data la sua missione di contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese, CDP è ben conscia dell’importanza delle sfide che partono dal territorio ed è fortemente coinvolta nel promuovere e accelerare – sempre al fianco degli Enti Locali – lo sviluppo delle infrastrutture”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di CDP, Fabrizio Palermo.

Stazioni appaltanti, l’UPI al Presidente Conte, de Pascale “Pienamente in linea: appello a dare seguito nella Manovra”

“La posizione espressa dal Presidente Conte sulle Stazioni Appaltanti è pienamente in linea con le proposte che abbiamo avanzato al Governo sulla prossima manovra di Bilancio. Siamo davvero soddisfatti di sentire che anche il Presidente del Consiglio, come l’UPI, considera essenziale la riduzione drastica del numero delle stazioni appaltanti, che oggi sono più di 30.000 e che, proprio come la nostra richiesta, ritiene che non sia opportuno creare l’ennesima struttura al centro, quanto invece che sia necessario rinforzare i territori con personale specialistico”.

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di un’intervista al giornalista Bruno Vespa, riportate dalle agenzie di stampa nelle quali il Presidente sottolinea l’urgenza di ridurre e concentrare le stazioni appaltanti sul territorio e di puntare sulla loro valorizzazione con personale tecnico specializzato.

“Si tratta – aggiunge de Pascale – di rafforzare la capacità tecnica e progettuale delle 100 Stazioni Uniche Appaltanti delle Province e delle Città metropolitane valorizzando queste strutture anche come Centri unici di Competenza e progettazione al servizio dei Comuni e di tutte le istituzioni del territorio. La nostra richiesta, che abbiamo già avanzato al Ministro Gualtieri e che ora trova questo sostegno nel Presidente del Consiglio, è di definire un Piano Nazionale di assunzioni mirate di personale altamente qualificato che consenta alle Province di reclutare figure tecniche. Un’operazione strategica, considerata la spinta agli investimenti pubblici che bisognerà imprimere al Paese, e anche di risparmio e semplificazione, perché permetterà di passare da 30.000 a 100 Stazioni Uniche, a tutto vantaggio delle imprese”.

 

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Provincia di Salerno: Il Presidente Strianese incontra il Rotaract su Museo archeologico e Biblioteca provinciale

Stamattina a Palazzo Sant’Agostino, due giovani rappresentati del Rotaract, Andrea Bignardi e Roberta Marchesa, hanno consegnato al Presidente della Provincia, Michele Strianese, il materiale acquistato per il Museo Archeologico provinciale nell’ambito dell’iniziativa “Una notte al Museo” realizzata lo scorso maggio 2019, che prevedeva la valorizzazione del Museo archeologico anche attraverso una raccolta fondi per l’acquisto di attrezzatura da destinare a servizio della fruizione museale.

“Stamattina ho incontrato con molto piacere – dichiara il Presidente Strianese – i giovani rappresentanti del Rotaract Club Salerno, promotori di attività di supporto e promozione del patrimonio artistico-culturale del nostro territorio, e in questo caso del nostro Museo archeologico. In particolare hanno consegnato alla Provincia degli opuscoli illustrativi del Museo provinciale che hanno provveduto a realizzare in sinergia con le nostre strutture competenti, poi un microfono e libri dei vincitori del Premio Strega degli ultimi anni. Tutto il progetto è stato coordinato dal Settore Pianificazione strategica e Sistemi culturali, diretto da Ciro Castaldo, con il supporto della Consigliera provinciale delegata ai Beni Culturali, Paky Memoli.

Nell’incontro abbiamo parlato anche della prossima riapertura del Museo archeologico in cui sono a buon punto i lavori di messa in sicurezza della struttura dopo i danni causati dal maltempo dello scorso mese di gennaio.

Nuovo impulso sarà dato anche alla Biblioteca provinciale con l’utilizzo di nuovo personale, dove, in attuazione della normativa antiCovid-19, negli scorsi mesi abbiamo promosso il prestito su prenotazione potenziando l’erogazione dei servizi a distanza. Abbiamo provveduto a sanificare tutti gli ambienti, ad attivare le procedure di stoccaggio in isolamento dei volumi dopo il loro utilizzo e a limitare gli accessi alla struttura. Ora, a causa della nuova espansione del contagio, è veramente difficile consentire un accesso allargato e tantomeno generalizzato alla struttura.

Nonostante tutto questo stiamo lavorando alla possibilità di consentire un accesso contingentato alle sale della biblioteca per motivi di studio e ricerca, in considerazione delle numerose richieste degli utenti che potranno così consultare in sede i volumi di loro interesse.

In piena esplosione del mondo digitale, dai webinar formativi, allo smartworking, alle videoconferenze di lavoro, nel tentativo di contenere l’epidemia da Covid-19, noi come Provincia stiamo andando contro corrente, cercando di attivare servizi in presenza nella nostra storica Biblioteca provinciale, con lo scopo di andare incontro alle esigenze di studenti e studiosi fruitori dell’enorme patrimonio librario in essa contenuto. In realtà proprio per questo, cioè per digitalizzare questo patrimonio librario e facilitarne l’accesso, ho voluto stipulare un protocollo d’intesa con SCABEC sul quale stiamo lavorando con il sostegno del nostro settore competente.

Siamo abituati a dare risposte concrete, anche quando siamo in difficoltà e pressati da emergenze epidemiologiche come quella in corso. Ringrazio chi ci sostiene con il proprio lavoro, dalle istituzioni ai giovani che ci danno stimoli continui e motivazioni giuste per la valorizzazione del nostro immenso patrimonio culturale.”

Provincia di Pesaro e Urbino: Quasi 7500 visitatori tra giugno e settembre al Centro Visite del Furlo e Museo del Territorio

Sono state quasi 7.500 le presenze registrate al “Centro Visite” della Gola del Furlo e al “Museo del Territorio” tra giugno e settembre. Si è trattato per la maggior parte di turisti regionali ed extra regionali (con una bassa percentuale di stranieri) desiderosi di informazioni sia sugli itinerari della Riserva naturale statale “Gola del Furlo” (gestita dalla Provincia di Pesaro e Urbino), sia sulle eccellenze naturalistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio provinciale. Grande interesse anche per le iniziative di “Furlo Family”, che hanno fatto registrare sempre il ‘tutto esaurito’, con liste di attesa.

“Un bilancio più che positivo – dice il direttore della Riserva Maurizio Bartoli –, abbiamo adottato tutte le precauzioni per il rispetto della normativa anti-Covid: ingressi contingentati, sanificazioni settimanali del ‘Punto Informativo’ e del ‘Museo del Territorio’, obbligo di mascherine, potenziamento dello staff operante al ‘Centro Visite’ per garantire la compresenza del personale nelle giornate di massima affluenza ed assicurare distanziamento tra i visitatori, corretto passaggio delle informazioni turistiche e divertimento in sicurezza. Il potenziamento dello staff è risultato vincente anche per fronteggiare piccole richieste di aiuto giunte direttamente al Punto Informativo, come ad esempio quelle di turisti sorpresi dal temporale o di escursionisti sprovvisti di cartina in passeggiata sui sentieri”.

Tra il 28 giugno e la fine di settembre sono state realizzate 22 iniziative “Furlo Family”, una programmazione potenziata rispetto agli anni scorsi, ricca e varia, svoltasi in sicurezza, in ambiente naturale su sentieri, prati pascolo e piste forestali, soddisfacendo le diverse esigenze delle famiglie in visita alla Gola del Furlo. Basti pensare alle 9 iniziative di “Furlo Family Emozioni in avventura per tutti”, in cui è stato possibile utilizzare la Joëlette del Furlo per la disabilità motoria (per la cui conduzione hanno dato disponibilità i volontari del CAI sezione Montefeltro, dell’associazione “La Carovana” e del B&B “La Corte di Nonna Quercia”), alle 5 iniziative “Furlo Family in Fiaba”, realizzate in collaborazione le lettrici volontarie “Nati per leggere” dei Sistemi Bibliotecari del Catria e Nerone e dell’Alto Metauro e alle 8 iniziative “Furlo Family Trek” a cura della Società Hystrix. Il numero degli iscritti per ogni iniziativa è stato ridotto della metà, al fine di garantire il corretto distanziamento sociale, fondamentale per assicurare alle famiglie iscritte la tranquillità dell’escursione.

Atti eventi UPI al Festival dello sviluppo sostenibile 2020

Sui siti delle Province di Cremona e di Lecce sono disponibili le slide delle relazioni svolte negli eventi organizzati dall’UPI e dal CUSPI in collaborazione con l’ASviS e l’ISTAT nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile 2020.

 

Convegno di Cremona del 28 settembre 2020:

https://www.provincia.cremona.it/news.php?view=News&id=1995

https://www.youtube.com/watch?v=6CydGKoAkmM

 

Convegno di Lecce del 5 ottobre 2020:

http://www3.provincia.le.it/statistica/sostenibilitabenessere.html

https://www.youtube.com/watch?v=7ak3slaVuOo

Provincia di Belluno: Al via i lavori di Villaga, sei interventi per mettere in sicurezza l’abitato

Bortoluzzi: «Un investimento da 1 milione di euro per garantire vivibilità alla frazione»

 

Sono stati consegnati lunedì scorso (5 ottobre) i lavori per la messa in sicurezza dell’abitato di Villaga (in Comune di Feltre). Un progetto da 1 milione di euro che servirà a porre fine agli annosi problemi di natura idrogeologica. Sei gli interventi in programma, con l’obiettivo di mitigare le colate detritiche provenienti dal monte Tomatico, innescate da un canale che si presenta privo d’acqua per gran parte dell’anno, ma diventa un vero e proprio torrente nei momenti di temporali e precipitazioni intense, tanto da scavare il terreno e trascinarsi dietro fango, terra e massi.

«L’operazione di Villaga è una delle più importanti che stiamo portando avanti – afferma il consigliere provinciale delegato alla difesa del suolo, Massimo Bortoluzzi -. L’obiettivo, come sempre in questi casi, è quello di garantire sicurezza agli abitati e consentire la vivibilità anche in territori montani o periferici. In questo caso, andiamo a mitigare le colate detritiche che nel 2011 e soprattutto nell’autunno 2014 misero in ginocchio la frazione feltrina».

GLI INTERVENTI

I lavori sono un insieme di sei interventi diversi, tutti orientati alla realizzazione di un canale di scarico per il recapito sicuro delle acque meteoriche. Lo scopo è quello di intercettare l’acqua prima che possa erodere il terreno e convogliarla fino allo scarico naturale nel rio Aurich, a valle dell’abitato. Si tratta del primo stralcio, che riguarderà il rifacimento del guado e la sistemazione del canale a monte e l’ampliamento della vascone di deposito (installata durante gli interventi di somma urgenza dell’ottobre-novembre 2014), con la realizzazione di una vasca di dissipazione, per rallentare la forza dell’acqua. A valle del vascone, sarà realizzato il nuovo canale di scarico, lungo circa 270 metri, fino a via Barucce, che sarà attraversata con un tubo scatolare prefabbricato. Il canale sarà fatto proseguire oltre, per altri 200 metri fino a via Villaga, dove il progetto prevede un ulteriore attraversamento, sempre con tubo scatolare. 

«Il progetto coordinato dai nostri tecnici, concordato con il Comune di Feltre e già presentato ai residenti dagli uffici della difesa del suolo, ha un valore di circa 990mila euro – conclude il consigliere Bortoluzzi -. Una cifra importante che consideriamo un investimento per il futuro. Mettere in sicurezza il territorio, specialmente dopo le conseguenze di Vaia, rimane la priorità».

Recovery Fund: la Provincia di Brescia accanto a UPI. “Investiamo su scuole e strade”

Il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, condivide l’iniziativa di UPI, Unione delle Province d’Italia, inerente alle proposte dell’Italia per l’utilizzo del Recovery Fund e alla redazione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, il quale definisce gli ambiti strategici nei quali le Province possono avere un ruolo decisivo.

Il documento presentato da UPI ha l’obiettivo di mettere al centro dell’attenzione e del dibattito tre tematiche: la scuola, la messa in sicurezza delle infrastrutture e la costruzione di opere pubbliche. Nel dettaglio, la volontà è quella di utilizzare le risorse del Recovery Fund per promuovere la digitalizzazione e la diffusione di strumenti tecnologici, soprattutto all’interno della scuola secondaria superiore; per la messa in sicurezza di oltre 30.000 ponti, viadotti e gallerie che insistono sulla rete viaria provinciale e per la progettazione e realizzazione di opere pubbliche sia a livello locale sia a livello nazionale.

“E’ necessario promuovere un intervento strategico e omogeneo su tutto il territorio nazionale – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi – evitando così di avvantaggiare solo le città metropolitane a discapito delle realtà periferiche. Al fine di ottenere questo risultato condiviso, bisogna che su scala locale e regionale, con un confronto costruttivo con le forze politiche, economiche e sociali, si forniscano indicazioni comuni da fornire al Governo per disegnare e attuare un percorso di crescita equa e solidale, evitando così che le risorse vengano concentrate solo in poche aree, tralasciando gli altri territori. Una Provincia come la nostra – ha concluso Alghisi – che conta 205 comuni, di cui molti montani o comunque periferici, che conta 2000 km di strade, 450 ponti e viadotti – sostiene con forza UPI nel riconoscimento del ruolo centrale delle Province, che garantiscono servizi essenziali ai cittadini, a partire da scuole e strade”.

 

Recovery Fund, l’intervento del Presidente Michele de Pascale su Il Sole 24 Ore

Il Sole 24 Ore di oggi ospita un intervento del Presidente dell’UPI Michele de Pascale sulla strategia necessaria per cogliere al meglio l’occasione del Recovery Fund
“Governo e Parlamento insieme decidano i grandi asset prioritari – che si tratti di rafforzare i presidi sanitari piuttosto che di investire in opere e infrastrutture. Regioni, Province e Comuni, trasformeranno le linee strategiche in progetti da attuare sui territori, ognuno per le proprie competenze, attraverso percorsi semplificati tali da consentire in rapidità il pieno utilizzo delle risorse. È in questa strategia complessiva che le Province chiedono di considerare due priorità, che interpretano a pieno lo spirito stesso del Recovery Fund: un piano nazionale per una nuova scuola moderna, tecnologicamente rinnovata, digitale ed ecosostenibile e la ricostruzione di una rete di collegamenti viari- ponti, viadotti e gallerie – che tenga insieme il Paese e i poli economici ed industriali in sicurezza ed efficienza”

Provincia di Reggio Emilia: L’Appennino punta sulla bike economy

Tre piste ciclabili, in aree panoramiche e altamente suggestive dell’Appennino, per salvaguardare e valorizzare ulteriormente l’ambiente, ma anche per non sprecare l’opportunità di rilancio offerta dal vero e proprio boom turistico che, in quest’estate post-lockdown, si è registrato in tutta la montagna reggiana. Saranno realizzate dal Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano – d’intesa con la Provincia di Reggio Emilia ed i Comuni interessati – da Cerreto Laghi al Passo, lungo la Gatta-Pianello nella valle dei Gessi triassici e dal borgo di Sologno a Minozzo e Villa.

I tre progetti, candidati dal Parco nell’ambito del programma “Parchi per il clima” in adesione ai bandi e criteri del Ministero dell’Ambiente per gli anni 2020/2021, ammontano complessivamente a 1 milione e 360.000 euro e saranno realizzati, si conta entro un paio d’anni, grazie a un comitato di coordinamento composto da Provincia di Reggio Emilia, Parco nazionale, Comuni di Ventasso e Villa Minozzo. E proprio a Palazzo Allende il protocollo tra i quattro enti è stato presentato questa mattina dai presidenti di Provincia e Parco, Giorgio Zanni e Fausto Giovanelli, e dai sindaci Antonio Manari ed Elio Ivo Sassi.

“E’ un progetto ambizioso, che coinvolge gran parte del nostro Appennino e che ci permette di proseguire un percorso di valorizzazione della nostra montagna che abbiamo avviato da tempo – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni – Lo faremo attraverso la mobilità dolce, che da sempre rappresenta un fiore all’occhiello dei reggiani e per la quale investiamo 1,5 milioni all’anno, per sostenere ulteriormente un territorio ricco di eccellenze, ambientali ed eno-gastronomiche, che rappresenta una importante vetrina della nostra provincia”.

“Saranno le prime ciclabili dell’Appennino, a loro modo opere emblematiche per la nostra montagna, in grado di aprire la strada a nuovi turismi”, ha sottolineato il presidente del Parco nazionale, Fausto Giovanelli, illustrando nel dettaglio i tre progetti: la pista in alta quota che da Cerreto Laghi porterà fino al Passo (728.000 euro), quella che costeggerà la Gatta-Pianello nei pressi delle Fonti di Poiano (432.000 euro) e che, un domani, potrebbe connettersi alla Fondovalle del Secchia e la via “di estrema qualità panoramica” che da Sologno, un borgo nel perimetro del Parco, raggiungerà Villa (200.000 euro).

“Il nostro Appennino sta entrando nella bike economy e può competere con Svizzera e Alto Adige in un settore con enormi potenzialità, non solo turistiche”, ha aggiunto Giovanelli sottolineando come “la bicicletta stia diventando un marchio più appetibile dello sci e come le piste ciclabili, oggi, rivestano la stessa importanza che avevano un tempo gli impianti di risalita”.

“Il turismo rappresenta una voce fondamentale per i comuni di crinale e questa estate abbiamo registrato un numero di presenze davvero enorme, abbiamo avuto alberghi e ristoranti quasi sempre pieni, ma anche tanti acquisti di unità abitative da parte di persone che da anni non frequentavano più questi territori”, ha detto il sindaco di Ventasso, Antonio Manari, ricordando anche l’importante lavoro che, con alcuni imprenditori e un finanziamento dell’Unione montana, “si sta compiendo per potenziare le piste ciclabili fuori strada, con ormai quasi 100 chilometri percorribili in carraie o boschi, o, grazie proprio alla sensibilità del Parco, per ristrutturare e rilanciare il palaghiaccio, un polo di attrazione che non ha eguali in tutta la regione”.

“I turisti sono tornati a frequentare l’Appennino reggiano, ora dobbiamo essere bravi a non perderli e ci riusciremo solo rendendo sempre più appetibile questo territorio”, ha concluso il sindaco di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi, per il quale “la nuova pista ciclopedonale che da Sologno porterà a Villa è un ottimo modo per fare nuovo turismo e, contemporaneamente, dare una risposta alle esigenze delle sempre più numerose persone che, grazie alla nuova tendenza delle e-bike, vogliono percorrere in sicurezza le belle strade che attraversano le nostre montagne”.

La progettazione dei tre nuovi percorsi, che in parte già stata affidata, sfrutterà anche le nuove norme del Decreto semplificazione che introducono le corsie ciclabili – spazi riservati a ciclisti su strade ordinarie, con semplice segnaletica orizzontale – di più facile realizzazione e comunque valide su strade poco trafficate come quelle dell’Appennino.

sezioni tipo pista BICI

Pista CICLO Gatta Pianello CTR

La Provincia dell’Aquila sostiene la proposta di legge contro lo spopolamento delle aree interne

E’ stata presentata, dal Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, una proposta di Legge contro lo spopolamento delle aree interne. Dai dati statistici emerge che dal 2015 al 2020, in Abruzzo, la Provincia dell’Aquila ha subito la più alta  diminuzione di residenti, pari a  -8.393 unità. Per arginare il decremento demografico la Regione ha intenzione di promuovere iniziative volte a rivitalizzare il tessuto sociale ed economico dei piccoli comuni di montagna, favorendo la natalità e incoraggiando, attraverso vantaggiosi sostegni,  chi decide di trasferire o abitare, per almeno tre anni, uno dei comuni interessati al fenomeno.

“La Provincia dell’Aquila – dichiara il consigliere delegato alla viabilità e all’edilizia scolastica, Gianluca Alfonsi – si è da sempre interessata ad arginare lo spopolamento delle aree interne, attraverso un qualificata modernizzazione del proprio sistema viario, infrastrutturale  e del patrimonio edilizio scolastico. Auspichiamo che tutti i consiglieri accolgano favorevolmente questa proposta e che  venga adeguatamente finanziata dal governo centrale la legge sui piccoli comuni, ad oggi rimasta solo come provvedimento di ‘pie intenzioni’. Vivo quotidianamente la condizione di abitante di arre interne, impoverite ed emarginate, ed è per questo motivo che plaudo all’iniziativa del governatore per restituire nuova vitalità ai piccoli comuni montani”.

“Abbiamo, nella Provincia dell’Aquila – dichiara il Presidente della Provincia, Angelo Caruso -, un grande patrimonio umano e culturale che deve essere scoperto e valorizzato e, con l’avvento delle grandi autostrade informatiche, tutte le potenzialità per scegliere di vivere un’esistenza a misura d’uomo, riscoprendo il contatto con le persone  e la natura, lontani dalle caotiche città metropolitane. Per questi motivi sosteniamo questa proposta di legge e ci auguriamo che possa essere varata al più presto”.

Lo sviluppo sostenibile nei territori – Incontro on line del 28 settembre 2020

Al via il 4°Festival dello sviluppo sostenibile promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (AsviS).
Anche la Provincia di Cremona partecipa con una iniziativa sul web dal titolo “Lo sviluppo sostenibile nei territori”.
Oltre 300 eventi in tutta Italia e il coinvolgimento delle sedi diplomatiche e gli istituti di cultura italiani all’estero

 

Con oltre 300 appuntamenti in programma, dal 22 settembre all’8 ottobre in tutta Italia e in rete si terrà il Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande manifestazione italiana sulla sostenibilità, organizzata dall‘Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che riunisce attualmente oltre 270 tra le principali organizzazioni della società civile italiana

“Sostenibilità. È ora di agire”. Questo il claim della quarta edizione che rivela l’obiettivo: diffondere la cultura della sostenibilità e promuovere l’attuazione dell’Agenda 2030, sottoscritta da tutti i Paesi delle Nazioni Unite il 25 settembre del 2015, così da raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese).

Anche la Provincia di Cremona darà il suo contribuito al Festival dello Sviluppo sostenibile organizzando un evento in streeming, insieme ad Upi e Cuspi, il 28 settembre 2020,
dal titolo “Lo sviluppo sostenibile nei territori”. Si tratta di un convegno on-line sugli indicatori di sviluppo sostenibile dei territori che ASviS si appresta a calcolare per le Province. Sono previsti interventi tecnici sugli indicatori di sviluppo sostenibile, da parte di ASviS, Cuspi, Polis-Regione Lombardia e interventi politici sull’utilità di questi strumenti a supporto della programmazione politica degli amministratori dei territori.

Per gli amministratori è infatti indispensabile poter disporre di dati e di indicatori utili a valutare le priorità degli interventi, secondo l’urgenza e le risorse disponibili, ma è anche necessario avere una visione temporale più ampia e pensare a come programmare lo sviluppo dei territori seguendo le inclinazioni, le risorse naturali, le dinamiche demografiche e le vocazioni del territorio stesso.

Indicatori come quelli calcolati nello studio del BES (benessere equo e sostenibile) delle Province, o come quelli che l’ASVIS calcolerà sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, sono sicuramente utili sia per monitorare le conseguenze delle azioni svolte dai governi locali, sia per aumentare la consapevolezza di quelle che sono le caratteristiche dei territori, di quali sono i loro punti di forza e di debolezza e di quello che si può fare per migliorare la situazione economica, sociale e ambientale del territorio, perché si possa consegnare un Paese migliore alle future generazioni.

Ulteriori info: https://festivalsvilupposostenibile.it/2020

Il link con la registrazione dell’incontro https://www.youtube.com/watch?v=6CydGKoAkmM

ASVIS 2020 programma

LO SVILUPPO SOSTENIBILE NEI TERRITORI
CREMONA, 28 settembre 2020
Programma
10,00 – Introduce
Paolo Mirko Signoroni (Presidente Provincia di Cremona)
10,20 – La declinazione territoriale degli indicatori di sviluppo sostenibile
Gianni Bottalico (Asvis)
10,40 – Un Piano strategico provinciale per lo sviluppo sostenibile dei territori
Gaetano Palombelli (UPI)
11,00 – Il rapporto BES su Province e Città metropolitane
Paola D’Andrea (CUSPI) – Michela Dusi (Provincia di Cremona)
11,20 – Gli indicatori per un territorio sostenibile
Manlio Calzaroni (ASVIS)
11,40 – Il documento di sviluppo strategico regionale di Regione Lombardia
Armando De Crinito – Federica Ancona (POLIS)
12,00 – I Comuni per lo sviluppo sostenibile
Benedetta Squittieri (Assessora Comune di Prato)
12,20 – Conclude
Vittorio POMA (Presidente UPI Lombardia)

***
La diretta dell’incontro si potrà seguire sul canale Youtube dell’UPI all’indirizzo https://youtube.com/channel/UCWoNNNbqmmiUX-G8vcjwdgw/live
Si chiede di inviare un’e-mail a [email protected] per confermare la partecipazione.
Segreteria organizzativa
Michela Dusi – Ufficio Statistica – Provincia di Cremona – e-mail: [email protected]

 

Recovery Plan, le Province a Conte “Se criterio è concretezza e velocità, strategici investimenti su scuola e strade provinciali”

“Considerato che le Linee guida pongono tra i criteri essenziali dei progetti per il Recovery Fund, tempi rapidi di attuabilità e cantierabili di opere per il patrimonio pubblico, gli investimenti per la messa in sicurezza delle strade e dei ponti provinciali e delle scuole secondarie superiori sono strategici. Questa è l’occasione per l’Italia di recuperare un deficit di almeno 10 anni in questi due settori di impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini”.

Lo ha detto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale intervenendo alla riunione del CIAE presieduta dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“Voglio sottolineare – ha aggiunto- che grazie a questo Governo si è finalmente tornato a finanziare gli investimenti delle Province, e questo ha determinato anche la costruzione di buone prassi con il Ministero delle Infrastrutture e con il Ministero dell’Istruzione: i fondi che ci sono stati assegnati sono stati tutti messi a terra. Come UPI poi consideriamo positiva l’indicazione emersa dall’incontro, di predisporre meccanismi stringenti per non sprecare nemmeno un euro: siamo pronti a condividere con il Presidente Conte la definizione di quegli strumenti straordinari che si riterranno opportuni per assicurare la piena realizzazione del piano”.

“Se criterio è concretezza e velocità, strategici investimenti su scuola e strade provinciali. Si a strumenti straordinari per piena attuazione del Piano”

“Considerato che le Linee guida pongono tra i criteri essenziali dei progetti per il Recovery Fund, tempi rapidi di attuabilità e cantierabili di opere per il patrimonio pubblico, gli investimenti per la messa in sicurezza delle strade e dei ponti provinciali e delle scuole secondarie superiori sono strategici. Questa è l’occasione per l’Italia di recuperare un deficit di almeno 10 anni in questi due settori di impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini”.

Lo ha detto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale intervenendo alla riunione del CIAE presieduta dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“Voglio sottolineare – ha aggiunto- che grazie a questo Governo si è finalmente tornato a finanziare gli investimenti delle Province, e questo ha determinato anche la costruzione di buone prassi con il Ministero delle Infrastrutture e con il Ministero dell’Istruzione: i fondi che ci sono stati assegnati sono stati tutti messi a terra. Come UPI poi consideriamo positiva l’indicazione emersa dall’incontro, di predisporre meccanismi stringenti per non sprecare nemmeno un euro: siamo pronti a condividere con il Presidente Conte la definizione di quegli strumenti straordinari che si riterranno opportuni per assicurare la piena realizzazione del piano”.

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