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#Coronavirus:l’appello alla Regione Lombardia dei Presidenti delle Province di Brescia,Bergamo,Cremona e Mantova

Egregio Presidente Fontana,

I Presidenti della Lombardia Orientale, Province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova, vista l’epidemia che sta duramente colpendo questa zona, chiedono:

– Di  avere disponibilità immediata dei dispositivi di protezione per gli operatori sanitari di ospedali e RSA;

– Che siano sottoposti a tampone tutti gli operatori sanitari, i cittadini sintomatici e, qualora risultino positivi, i loro familiari e contatti, come da direttive dell’Istituto Superiore di Sanità;

– Che  si autorizzi l’avvio della sperimentazione dei test sierologici, come avvenuto in Veneto e in Emilia Romagna;

– Che i medici di base e gli operatori dei territori in cui vengono istituite le USCA siano forniti in modo capillare di Dpi.

– Che per le Amministrazioni Provinciali sia possibile acquistare i test in vitro veloci che i medici di base potranno utilizzare per le persone in isolamento fiduciario,  in modo da poter fare attività di prevenzione, come già avvenuto in altre Province, prima che ci sia speculazione sul costo degli stessi.

In attesa di un riscontro,
Porgiamo i nostri saluti,

Il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi
Il Presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli
Il Presidente della Provincia di Cremona Paolo Mirko Signoroni
Il Presidente della Provincia di Mantova Beniamino Morselli.

Mutui enti locali, Decaro (Anci) e de Pascale (Upi): “Da Cdp iniziativa senza precedenti”

“Per andare incontro alle esigenze dei Comuni e delle Province, in questo momento sottoposti, come qualsiasi azienda del Paese, a una difficoltà finanziaria senza precedenti, Cassa depositi e prestiti, su richiesta di Anci e Upi, una richiesta sostenuta dal governo, ha assunto una decisione anch’essa senza precedenti: una rinegoziazione dei mutui di tutti gli enti territoriali che si tradurrà nel far pagare alle prossime due scadenze del 30 giugno e del 31 dicembre solo la quota di interessi. Un’operazione che porterà a un doppio beneficio. Uno, immediato, di disponibilità finanziaria (senza vincoli di destinazione, in base alle norme vigenti): per il 2020, 1,1miliardi in più, a tanto, infatti, ammonta la riduzione della quota capitale dei Comuni, Province e Città metropolitane. L’altro di prospettiva: la riduzione delle rate future, per l’allungamento della durata di molti dei mutui esistenti.

Lo dichiarano i presidenti dell’associazione dei Comuni, Antonio Decaro e dell’Unione delle Province, Michele de Pascale. “Già con la manovra del 2020 si era preso atto, finalmente, dell’esigenza di un intervento strutturale di alleggerimento del debito degli enti locali – continuano Decaro e de Pascale -. L’emergenza sanitaria, pur avendo inevitabilmente messo in stand by l’attuazione di quella ristrutturazione del debito tanto invocata dai Comuni, ha reso quanto mai urgente l’individuazione delle forme più rapide possibile di alleggerimento degli oneri per gli enti locali. È in gioco l’equilibrio di bilancio di tutti i Comuni e le Province che, appunto proprio come qualsiasi azienda, sono costretti ad affrontare un imprevisto stop che comporta inevitabilmente una forte riduzione delle entrate, ma nello stesso tempo devono continuare a fornire servizi ai cittadini, servizi anche maggior in questo momento di difficoltà per le nostre comunità”.

L’operazione di Cassa depositi e prestiti rappresenta dunque un inedito. “Una iniziativa spontanea e senza costi per lo Stato – osservano Decaro e de Pascale – mai assunta prima in forma così ampia e generalizzata. E’ un contributo importante, al quale devono affiancarsi necessariamente altri strumenti. Ci aspettiamo adesso che il governo accolga le nostre proposte e ci dia nel più breve tempo possibile tutte le risorse indispensabili per sostituire le tasse che non possiamo chiedere ai cittadini. Altrimenti in breve tempo salta tutto. E se salta il bilancio dei Comuni e delle Province si fermano i servizi – dal trasporto pubblico alla pulizia delle strade alla raccolta dei rifiuti – che tengono in piedi le nostre comunità, anche in un momento così drammatico”.

FOTO DI ARCHIVIO Gennaio 2019

 

#Coronavirus: impresa del ferrarese igienizza gratuitamente macchine polizia provinciale

Per la sicurezza del proprio personale che usa quotidianamente i veicoli, la Polizia provinciale ha preso contatti con la ditta Mr. Detailer di Ferrara, che ha proceduto all’igienizzazione delle 6 autovetture in dotazione al Corpo.

“Per la pulizia esterna e interna del veicolo – dice il responsabile dell’impresa Giorgio Muccio – utilizziamo l’ozono, per garantire non solo la perfetta pulizia, ma anche il rispetto dell’ambiente”.

L’ozono è un gas naturale che possiede un grande potere disinfettante con una fortissima attività sui batteri, virus, muffe e funghi, oltre ad avere un’azione deodorante.

L’impresa che ha sede in via Eridano ha effettuato l’operazione a titolo gratuito.

“A nome di tutto il personale – commenta il comandante Claudio Castagnoli – ringrazio l’impresa ferrarese per questa importante operazione di messa in sicurezza degli agenti della Polizia provinci

Coronavirus UPI “Nel prossimo decreto risposte per Province ed enti locali”

“Le Province stanno applicando tutte le norme sul personale previste dal Governo, ma l’attività degli uffici tecnici per la progettazione e la realizzazione degli investimenti sulla rete viaria e sull’edilizia scolastica non si è mai fermata. Anche in questi giorni di piena emergenza stiamo portando avanti tutti gli interventi urgenti sulla viabilità sia per garantire la sicurezza che per realizzare infrastrutture necessarie a permettere la percorribilità nei luoghi strategici, in particolare verso gli ospedali. I nostri dipendenti lavorano anche da casa e le Province sono tutt’altro che ferme. Siamo pronti ad impegnare le risorse per gli investimenti e dare una forte spinta alla ricostruzione non appena il Governo ci farà arrivare risorse”.

Lo ha detto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale intervenendo alla riunione della Conferenza Unificata, realizzata via web, che si  è appena conclusa e al cui centro è stata la discussione sul decreto legge “CuraItalia”.

“Un decreto che, ad oggi, non prevede risorse ma nemmeno risposte a questioni puramente tecniche, come slittamenti di termini, per Province ed enti locali.

Risposte che ci aspettiamo nel prossimo decreto, che dovrà prevedere sia le risorse di parte corrente necessarie a coprire i buchi che si apriranno nei bilanci, a causa delle mancate entrate di questi mesi di emergenza, sia i fondi per dare una spinta decisa agli investimenti. Servono risorse, ma anche uno snellimento deciso delle procedure, per permettere di procedere velocemente all’apertura dei cantierii. Le Province hanno i progetti pronti per fare la loro parte nell’opera di ricostruzione che ci dovrà vedere tutti impegnati a fare ripartire, e presto, il Paese”.

#Coronavirus: Azienda regala macchine da caffè per la Protezione Civile Provincia di Belluno

La Provincia di Belluno ha ricevuto questa mattina un gradito dono, dall’aroma intenso. La Procaffè ha consegnato al presidente Padrin quattro macchine da caffè, in regalo alle squadre di Protezione Civile provinciali e alla colonna mobile, che in questo momento difficile stanno operando in supporto alla gestione dell’emergenza coronavirus.
«Ringrazio di cuore la Procaffè, azienda storica bellunese che lo scorso anno ha celebrato il secolo di attività -. La proiezione internazionale di questa impresa non cancella il legame profondo con il territorio, anzi lo rafforza in un momento così difficile. Riceviamo con grande riconoscenza questo dono».
Il pacco regalo consegnato stamattina contiene quattro macchine da caffè semiprofessionali, con cialde, bicchierini, bustine di zucchero e tutto l’occorrente per riempire migliaia di tazzine. «Si tratta di macchine in grado di fare tutto quello che fanno le macchine del bar – spiega Claudio Casanova, area manager Belluno della Procaffè -. L’unica differenza è che non sono collegate alla rete idrica, bensì a un piccolo serbatoio. Questo le rende mobili e quindi perfettamente adatte alle esigenze della Protezione Civile, sempre in prima linea. Vogliamo dimostrare vicinanza a chi si sta adoperando in queste giornate difficili: lo facciamo come possiamo, con una tazzina di buon caffè».

Coronavirus: i Comuni della Provincia di Catanzaro con il tricolore a mezz’asta il prossimo 31 marzo

La Provincia di Catanzaro, guidata dal presidente Sergio Abramo, aderisce alla giornata in ricordo delle vittime della pandemia, accogliendo l’appello del presidente della Provincia di Bergamo, in piena condivisione con l’Unione delle Province italiane e con l’Associazione nazionale Comuni italiani.

Il presidente Abramo, informato il prefetto, invita i primi cittadini del territorio catanzarese ad esporre, il 31 marzo prossimo, le bandiere a mezz’asta in tutti i municipi.

Contestualmente, alle ore 12 i sindaci, con la fascia tricolore, osserveranno un minuto di silenzio davanti ai propri municipi o davanti ai monumenti dei Caduti a nome di tutta la cittadinanza, che viene chiamata a sua volta a fare lo stesso nelle proprie abitazioni. “Non ci sono parole che possano rendere bene l’idea della tragicità di questo momento – afferma Abramo -. Il 31 marzo, tutti insieme, manifesteremo l’estremo dolore per la perdita di chi ci ha lasciato per colpa di questo terribile virus ed esprimeremo la nostra vicinanza alle famiglie colpite dai gravi lutti e ai propri cari”.

Coronavirus, quasi 180 mila mascherine per la Provincia di Belluno

Continua l’afflusso di mascherine dalla Regione Veneto alla Provincia di Belluno. Oggi sono arrivati ai magazzini di Protezione Civile provinciale della Cal di Limana pacchi per altri 39.550 schermi protettivi. In una settimana (dal 21 marzo a oggi) sono arrivati in totale 145.320 pezzi, da smistare per la distribuzione ai Comuni, che poi provvedono a recapitare le mascherine ai cittadini e ai nuclei familiari. La copertura media di distribuzione alla popolazione nei territori comunali è al momento del 70 per cento, con punte del 75 per cento in alcuni Comuni del Cadore.
«A queste mascherine, realizzate dalla Grafica Veneta, si aggiungono le 33.800 in altro materiale che abbiamo consegnato alle case di riposo e le svariate migliaia di protezioni che ci sono state consegnate per la Prefettura e le forze dell’ordine impegnate sul campo dei controlli: parliamo di quasi 180mila schermi protettivi – spiega il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi -. Negli ultimi due giorni l’afflusso è stato di di quasi 70mila pezzi e lo smistamento da parte dei volontari di Protezione Civile è avvenuto a tempo di record. Ringrazio il nostro funzionario Carlo Zampieri, che sta coordinando tutte le operazioni, la ditta Maset autotrasporti che collabora con noi nel trasporto da Padova a Belluno, i sindaci che in silenzio stanno gestendo giornate difficili, e ovviamente le tute fluo, sempre disponibili».
Da lunedì cominceranno anche le operazioni di sanificazione di strade e marciapiedi. La Provincia ha sperimentato ieri l’utilizzo dei mezzi agricoli con nebulizzatore e sta aspettando le indicazioni dei Comuni per predisporre un piano di intervento dettagliato, anche con la collaborazione delle squadre di antincendio boschivo. «Il presidente Padrin, che in questi giorni sta affrontando l’emergenza con grande impegno istituzionale in collegamento costante con la Regione e il governatore Zaia, ha scritto a tutti i sindaci e alle Unioni Montane chiedendo come intendono agire – conclude Bortoluzzi -. La Provincia ha raccolto la collaborazione delle associazioni agricole e si è messa a disposizione dei Comuni. Stiamo facendo la nostra parte in queste giornate difficili. Confidiamo sempre nella collaborazione dei cittadini bellunesi, che devono cercare di restare dentro casa per evitare la propagazione del contagio e lasciar lavorare il personale sanitario, in prima linea in questo momento difficile».

Coronavirus, la Provincia di Piacenza lancia ColoriAMO Piacenza

La Provincia di Piacenza promuove l’iniziativa #ColoriAMOpiacenza, nata da un’idea della Consigliera provinciale con delega alle politiche giovanili, Valentina Stragliati.

In questi giorni di emergenza sanitaria, in cui a tutti viene chiesto di restare il più possibile chiusi in casa per fermare la diffusione del Coronavirus, le famiglie con bambini affrontano la difficoltà non solo di dover spiegare ai più piccoli il motivo per cui non si può andare all’asilo, a scuola o a trovare la nonna ma anche di garantire loro qualche attività con cui passare il tempo. E’ da queste considerazioni che nasce l’iniziativa dell’Amministrazione Provinciale per aiutare le famiglie ad intrattenere i più piccoli a casa .

“Questa volta la ‘chiamata’ è rivolta ai più piccoli – commenta il Presidente Barbieri – che in queste giornate difficili sono a casa con le loro famiglie e costretti a stare lontani dagli altri contesti quotidiani (scuola, attività sportive, amici e parenti): alle bambine e ai bambini del nostro territorio viene chiesto di colorare virtualmente la nostra città e sono certa che i loro colori e la loro creatività, in questo difficile momento, sapranno stupire e dare forza a noi adulti. Ringrazio la Consigliera Stragliati per aver ideato questa iniziativa che sarà da lei coordinata”.

L’amministrazione invita così i bambini a colorare luoghi storici, piazze e monumenti della città e della provincia di Piacenza. Sono state realizzate, infatti, n. 10 schede da colorare che potranno essere scaricate dal sito http://www.provincia.pc.it/ a titolo gratuito e che riportano, a fianco, l’immagine reale del monumento e una piccola didascalia in italiano e in dialetto. Al di sotto di ogni immagine ciascun bambino potrà dedicare un pensiero a Piacenza. E’ stato creato il gruppo facebook ColoriAMOpiacenza e partecipare sarà molto semplice: i genitori potranno pubblicare sulla pagina sopracitata la scheda colorata dal proprio bambino/a, fornendo così l’implicita liberatoria. Al termine dell’emergenza, i disegni verranno esposti nella sala Consiglio della Provincia di Piacenza.

“#ColoriAMOpiacenza – commenta Valentina Stragliati – è dedicata ai nostri piccoli piacentini che in questo particolare momento necessitano di attenzione e rassicurazione da parte degli adulti. I bambini sono come spugne, assorbono i vissuti e gli stati d’animo dei genitori più di quanto si possa pensare e cercano nello sguardo degli adulti di riferimento, risposte che talvolta è difficile spiegare a parole. Per tali ragioni è importante, soprattutto durante i momenti stressanti e di difficoltà, coinvolgerli in progetti nuovi che possano stimolare la loro fantasia e creatività, rendendoli protagonisti”.

ColoriAMOPiacenza è un modo per stare insieme in famiglia, riscoprendo le bellezze architettoniche di Piacenza e l’orgoglio di essere piacentini. La nostra bella provincia è stata duramente colpita da questa pandemia, ma sta affrontando tale inedita e complessa situazione con grande dignità, senso di responsabilità e solidarietà, rendendoci orgogliosi di essere piacentini.

“Ho chiesto la collaborazione a tre amici, che ringrazio per la disponibilità – continua la consigliera provinciale con delega alle politiche giovanili – Paolo Ghilardelli, titolare di G&G Studio, che ha seguito la grafica, Agnese Bollani, insegnante in pensione, appassionata di

dialetto e cultrice della materia che ha tradotto la descrizione dei monumenti nel nostro meraviglioso vernacolo e Delio Profili, storico locale”.

Il progetto è stato realizzato a titolo gratuito e non ha scopo di lucro.

Divertirsi imparando a conoscere la propria Provincia, una semplice iniziativa con uno spirito didattico ed educativo, alla quale potrebbe seguire un progetto più ampio con il coinvolgimento delle scuole, sui temi della storia e sulle personalità storiche del territorio.

Coronavirus 31 marzo: il Presidente di UPI Lazio chiama tutti i Comuni della regione

Un’iniziativa di commemorazione per le vittime del Covid-19 ma anche un momento di riflessione e di condivisione”.

È quella partita dal presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, e pienamente condivisa dal Presidente dell’Upi, Michele De Pascale e dal presidente Antonio Pompeo. Nella serata di ieri è arrivato anche l’invito del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, ad esporre su tutti gli edifici pubblici la bandiera italiana a mezz’asta in segno di lutto.

Il presidente Pompeo, nell’invitare tutti i Comuni delle Province del Lazio ad aderire, ha detto: “Purtroppo il nostro Paese sta affrontando settimane drammatiche: Sindaci e Presidenti di Provincia sono in prima linea per fronteggiare l’emergenza, garantire i servizi essenziali alle loro comunità e cercare, con enormi e indicibili sforzi, di assicurare loro vicinanza e assistenza in tutti i modi, con particolare riguardo alle famiglie che hanno perso i loro cari e non hanno avuto neppure la possibilità di celebrarne i funerali. Anche il nostro territorio sta pagando un prezzo in termini di vittime e di contagi ed è per questo che sia come presidente dell’Upi Lazio, sia in qualità di presidente della Provincia di Frosinone, ho ritenuto opportuno e doveroso condividere l’iniziativa ed invito tutti i Sindaci del mio territorio, così come quelli delle altre province del Lazio, a fare lo stesso, osservando un minuto di silenzio il prossimo 31 marzo in ricordo delle vittime del Covid-19“.

In quella data, dunque, i presidenti di Provincia e i sindaci sono invitati a esporre in tutti i Municipi le bandiere a mezz’asta e ogni primo cittadino, con la fascia tricolore osserverà un minuto di silenzio davanti al municipio o al monumento dei Caduti a nome di tutta la cittadinanza, che sarà chiamata a fare lo stesso nella propria abitazione.

Un momento di profonda commozione, – ha concluso Pompeo – che esprimerà il lutto di tutto il territorio e la vicinanza del Paese intero alle famiglie e ai cari delle vittime del Covid-19, ma anche e soprattutto di condivisione, un modo per sentirci uniti anche se distanti. Un minuto di silenzio, riflessione e preghiera nella speranza di uscire il prima possibile da una situazione che non ha precedenti. Insieme ce la faremo“.

Coronavirus, 31 marzo: l’adesione della Provincia di Ancona

La Provincia di Ancona accoglie l’appello della Provincia di Bergamo e dell’Upi (Unione Province Italiane) aderendo all’iniziativa in ricordo alle vittime del COVID-19.

Martedì 31 marzo bandiere a mezz’asta nelle sedi della Provincia di Ancona e alle 12 un minuto di silenzio.

“L’iniziativa è un momento di profonda unione che si esprimerà in tutto il territorio italiano ed è stata pienamente condivisa da tutti i presidenti delle Province italiane accogliendo la proposta del Presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforeli – afferma Luigi Cerioni, Presidente della Provincia di Ancona – Tutti i sindaci della provincia di Ancona sono chiamati, per martedì 31 marzo ad esporre nei Municipi le bandiere a mezz’asta e ad osservare, con la fascia tricolore, un minuto di silenzio davanti al municipio o al monumento dei Caduti a nome di tutta la cittadinanza, che è chiamata a fare lo stesso nella propria abitazione”.

Il presidente ha inviato, a tal proposito, nella giornata di ieri 27 marzo una lettera a tutti i sindaci della provincia di Ancona per unirsi al ricordo delle vittime del COVID-19.

 

#Coronavirus: il messaggio dei Sindaci raccolti intorno alla Provincia della Spezia

Stamani, presso la sede della Provincia, si è svolto un incontro in videoconferenza tra tutti i Sindaci dei Comuni del nostro territorio.

Al termine della riunione, i Sindaci hanno sottoscritto il seguente appello rivolto a tutta la cittadinanza della nostra Provincia.

Oggi, in videoconferenza, tutti noi Sindaci deiComuni della Provincia della Spezia ci siamo incontrati per condividere esperienze, difficoltà, idee per superare il dramma che questa emergenza sanitaria ci impone di affrontare tutti i giorni.

L’incontro di oggi, promosso dal Presidente della Provincia, è servito non solamente per condividere tra noi Sindaci le fatiche e i dubbi che proviamo nell’organizzare al meglio la vita dei nostri Comuni ma, soprattutto, per coordinare al meglio tutte le nostre comunità in questo particolare momento delle nostre vite.

Tutti noi stiamo attraversando un tornante della storia umana e i protagonisti della vittoria su questo virus non saranno coloro che guidano le comunità locali, regionali e nazionali bensì tutti i singoli cittadini, ogni donna e uomo che, dal piccolo borgo alla città, sapranno tenacemente resistere e osserveranno scrupolosamente le regole che ci siamo dati.Senza distinzioni di colore né appartenenza politica, senza tatticismi né strategie di schieramento, noi, vostri Sindaci tutti insieme vi chiediamo, care cittadine e cari cittadini, di tenere duro, di resistere, di osservare ciascuno le regole e, così facendo, esigere che tutta la comunità rimanga nelle proprie case.

Prima di essere Sindaci siamo i vostri vicini di casa, i vostri conoscenti e amici, e vi chiediamo adesso come non mai di aiutarci: restiamo a casa e vinciamo questa guerra.

Non siamo soli, non lo sarete.

L’appello è siglato da tutti i Sindaci della Provincia

#Coronavirus: il commento dei dati dal Presidente della Provincia di Caserta

Aumentano i casi di contagio da Coronavirus nel Casertano, con una crescita quotidiana, negli ultimi giorni, di 15-20 casi. Al momento: 177 con 15 decessi.
“Lo dico e lo ripeto all’infinito, la Regione Campania deve fare molto di più per estendere i tamponi a tutti i cittadini e ridurre i tempi di risposta ai test”, dice il presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca.
Al Covid-Hospital di Maddaloni, aperto da pochi giorni, dove sono tutti occupati i 5 posti in terapia intensiva e i 18 in sub-intensiva. Entro pochi giorni, con l’arrivo dei macchinari, soprattutto ventilatori polmonari, saranno attivati altri 15 posti. C’è ancora invece qualche posto libero tra i 18 della Terapia intensiva all’azienda ospedaliera di Caserta, dove si preparano al picco di contagi che potrebbe arrivare nei prossimi giorni.
“I contagi crescono di più rispetto alle scorse settimane ma non in modo esponenziale”, dice il Commissario straordinario dell’ospedale di Caserta, Carmine Mariano.
“Ci siamo comunque attrezzati – prosegue Mariano – per contrastare il picco che potrebbe esserci tra qualche giorno. Siamo pronti, ma nello stesso tempo chiedo alla cittadinanza di rispettare le regole e restare a casa per evitare diffusioni incontrollate del virus”. Attenzione altissima anche sul fronte del contagio del personale sanitario; al momento sono risultati positivi due medici ed un infermieri.
“Stiamo monitorando con i tamponi tutto il personale. Non possiamo permetterci di perdere medici, infermieri o altri dipendenti. Tutto sono indispensabili in questo periodo di emergenza continua”. Ulteriori casi di positività al Covid-19 sono emersi ad Aversa (13 i casi in totale), città dove ieri c’è stato il primo morto da Coronavirus. Il sindaco Alfonso Golia ha annunciato che 73 tamponi sono risultati negativi mentre per 17 si attende l’esito. Un altro caso è stato a Casapulla, il quarto in due giorni: si tratta di persone dello stesso nucleo familiare, cosi come a Succivo, dove una donna si è aggiunta ad altri tre parenti positivi, tra cui un bimbo di tre mesi. Il sindaco Gianni Colella ha rassicurato la cittadinanza che i contagiati “sono tutti in buone condizioni di salute e già in quarantena a casa”.

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