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Coronavirus UPI “Nel prossimo decreto risposte per Province ed enti locali”

“Le Province stanno applicando tutte le norme sul personale previste dal Governo, ma l’attività degli uffici tecnici per la progettazione e la realizzazione degli investimenti sulla rete viaria e sull’edilizia scolastica non si è mai fermata. Anche in questi giorni di piena emergenza stiamo portando avanti tutti gli interventi urgenti sulla viabilità sia per garantire la sicurezza che per realizzare infrastrutture necessarie a permettere la percorribilità nei luoghi strategici, in particolare verso gli ospedali. I nostri dipendenti lavorano anche da casa e le Province sono tutt’altro che ferme. Siamo pronti ad impegnare le risorse per gli investimenti e dare una forte spinta alla ricostruzione non appena il Governo ci farà arrivare risorse”.

Lo ha detto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale intervenendo alla riunione della Conferenza Unificata, realizzata via web, che si  è appena conclusa e al cui centro è stata la discussione sul decreto legge “CuraItalia”.

“Un decreto che, ad oggi, non prevede risorse ma nemmeno risposte a questioni puramente tecniche, come slittamenti di termini, per Province ed enti locali.

Risposte che ci aspettiamo nel prossimo decreto, che dovrà prevedere sia le risorse di parte corrente necessarie a coprire i buchi che si apriranno nei bilanci, a causa delle mancate entrate di questi mesi di emergenza, sia i fondi per dare una spinta decisa agli investimenti. Servono risorse, ma anche uno snellimento deciso delle procedure, per permettere di procedere velocemente all’apertura dei cantierii. Le Province hanno i progetti pronti per fare la loro parte nell’opera di ricostruzione che ci dovrà vedere tutti impegnati a fare ripartire, e presto, il Paese”.

#Coronavirus: Azienda regala macchine da caffè per la Protezione Civile Provincia di Belluno

La Provincia di Belluno ha ricevuto questa mattina un gradito dono, dall’aroma intenso. La Procaffè ha consegnato al presidente Padrin quattro macchine da caffè, in regalo alle squadre di Protezione Civile provinciali e alla colonna mobile, che in questo momento difficile stanno operando in supporto alla gestione dell’emergenza coronavirus.
«Ringrazio di cuore la Procaffè, azienda storica bellunese che lo scorso anno ha celebrato il secolo di attività -. La proiezione internazionale di questa impresa non cancella il legame profondo con il territorio, anzi lo rafforza in un momento così difficile. Riceviamo con grande riconoscenza questo dono».
Il pacco regalo consegnato stamattina contiene quattro macchine da caffè semiprofessionali, con cialde, bicchierini, bustine di zucchero e tutto l’occorrente per riempire migliaia di tazzine. «Si tratta di macchine in grado di fare tutto quello che fanno le macchine del bar – spiega Claudio Casanova, area manager Belluno della Procaffè -. L’unica differenza è che non sono collegate alla rete idrica, bensì a un piccolo serbatoio. Questo le rende mobili e quindi perfettamente adatte alle esigenze della Protezione Civile, sempre in prima linea. Vogliamo dimostrare vicinanza a chi si sta adoperando in queste giornate difficili: lo facciamo come possiamo, con una tazzina di buon caffè».

Coronavirus: i Comuni della Provincia di Catanzaro con il tricolore a mezz’asta il prossimo 31 marzo

La Provincia di Catanzaro, guidata dal presidente Sergio Abramo, aderisce alla giornata in ricordo delle vittime della pandemia, accogliendo l’appello del presidente della Provincia di Bergamo, in piena condivisione con l’Unione delle Province italiane e con l’Associazione nazionale Comuni italiani.

Il presidente Abramo, informato il prefetto, invita i primi cittadini del territorio catanzarese ad esporre, il 31 marzo prossimo, le bandiere a mezz’asta in tutti i municipi.

Contestualmente, alle ore 12 i sindaci, con la fascia tricolore, osserveranno un minuto di silenzio davanti ai propri municipi o davanti ai monumenti dei Caduti a nome di tutta la cittadinanza, che viene chiamata a sua volta a fare lo stesso nelle proprie abitazioni. “Non ci sono parole che possano rendere bene l’idea della tragicità di questo momento – afferma Abramo -. Il 31 marzo, tutti insieme, manifesteremo l’estremo dolore per la perdita di chi ci ha lasciato per colpa di questo terribile virus ed esprimeremo la nostra vicinanza alle famiglie colpite dai gravi lutti e ai propri cari”.

Coronavirus, quasi 180 mila mascherine per la Provincia di Belluno

Continua l’afflusso di mascherine dalla Regione Veneto alla Provincia di Belluno. Oggi sono arrivati ai magazzini di Protezione Civile provinciale della Cal di Limana pacchi per altri 39.550 schermi protettivi. In una settimana (dal 21 marzo a oggi) sono arrivati in totale 145.320 pezzi, da smistare per la distribuzione ai Comuni, che poi provvedono a recapitare le mascherine ai cittadini e ai nuclei familiari. La copertura media di distribuzione alla popolazione nei territori comunali è al momento del 70 per cento, con punte del 75 per cento in alcuni Comuni del Cadore.
«A queste mascherine, realizzate dalla Grafica Veneta, si aggiungono le 33.800 in altro materiale che abbiamo consegnato alle case di riposo e le svariate migliaia di protezioni che ci sono state consegnate per la Prefettura e le forze dell’ordine impegnate sul campo dei controlli: parliamo di quasi 180mila schermi protettivi – spiega il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi -. Negli ultimi due giorni l’afflusso è stato di di quasi 70mila pezzi e lo smistamento da parte dei volontari di Protezione Civile è avvenuto a tempo di record. Ringrazio il nostro funzionario Carlo Zampieri, che sta coordinando tutte le operazioni, la ditta Maset autotrasporti che collabora con noi nel trasporto da Padova a Belluno, i sindaci che in silenzio stanno gestendo giornate difficili, e ovviamente le tute fluo, sempre disponibili».
Da lunedì cominceranno anche le operazioni di sanificazione di strade e marciapiedi. La Provincia ha sperimentato ieri l’utilizzo dei mezzi agricoli con nebulizzatore e sta aspettando le indicazioni dei Comuni per predisporre un piano di intervento dettagliato, anche con la collaborazione delle squadre di antincendio boschivo. «Il presidente Padrin, che in questi giorni sta affrontando l’emergenza con grande impegno istituzionale in collegamento costante con la Regione e il governatore Zaia, ha scritto a tutti i sindaci e alle Unioni Montane chiedendo come intendono agire – conclude Bortoluzzi -. La Provincia ha raccolto la collaborazione delle associazioni agricole e si è messa a disposizione dei Comuni. Stiamo facendo la nostra parte in queste giornate difficili. Confidiamo sempre nella collaborazione dei cittadini bellunesi, che devono cercare di restare dentro casa per evitare la propagazione del contagio e lasciar lavorare il personale sanitario, in prima linea in questo momento difficile».

Coronavirus, la Provincia di Piacenza lancia ColoriAMO Piacenza

La Provincia di Piacenza promuove l’iniziativa #ColoriAMOpiacenza, nata da un’idea della Consigliera provinciale con delega alle politiche giovanili, Valentina Stragliati.

In questi giorni di emergenza sanitaria, in cui a tutti viene chiesto di restare il più possibile chiusi in casa per fermare la diffusione del Coronavirus, le famiglie con bambini affrontano la difficoltà non solo di dover spiegare ai più piccoli il motivo per cui non si può andare all’asilo, a scuola o a trovare la nonna ma anche di garantire loro qualche attività con cui passare il tempo. E’ da queste considerazioni che nasce l’iniziativa dell’Amministrazione Provinciale per aiutare le famiglie ad intrattenere i più piccoli a casa .

“Questa volta la ‘chiamata’ è rivolta ai più piccoli – commenta il Presidente Barbieri – che in queste giornate difficili sono a casa con le loro famiglie e costretti a stare lontani dagli altri contesti quotidiani (scuola, attività sportive, amici e parenti): alle bambine e ai bambini del nostro territorio viene chiesto di colorare virtualmente la nostra città e sono certa che i loro colori e la loro creatività, in questo difficile momento, sapranno stupire e dare forza a noi adulti. Ringrazio la Consigliera Stragliati per aver ideato questa iniziativa che sarà da lei coordinata”.

L’amministrazione invita così i bambini a colorare luoghi storici, piazze e monumenti della città e della provincia di Piacenza. Sono state realizzate, infatti, n. 10 schede da colorare che potranno essere scaricate dal sito http://www.provincia.pc.it/ a titolo gratuito e che riportano, a fianco, l’immagine reale del monumento e una piccola didascalia in italiano e in dialetto. Al di sotto di ogni immagine ciascun bambino potrà dedicare un pensiero a Piacenza. E’ stato creato il gruppo facebook ColoriAMOpiacenza e partecipare sarà molto semplice: i genitori potranno pubblicare sulla pagina sopracitata la scheda colorata dal proprio bambino/a, fornendo così l’implicita liberatoria. Al termine dell’emergenza, i disegni verranno esposti nella sala Consiglio della Provincia di Piacenza.

“#ColoriAMOpiacenza – commenta Valentina Stragliati – è dedicata ai nostri piccoli piacentini che in questo particolare momento necessitano di attenzione e rassicurazione da parte degli adulti. I bambini sono come spugne, assorbono i vissuti e gli stati d’animo dei genitori più di quanto si possa pensare e cercano nello sguardo degli adulti di riferimento, risposte che talvolta è difficile spiegare a parole. Per tali ragioni è importante, soprattutto durante i momenti stressanti e di difficoltà, coinvolgerli in progetti nuovi che possano stimolare la loro fantasia e creatività, rendendoli protagonisti”.

ColoriAMOPiacenza è un modo per stare insieme in famiglia, riscoprendo le bellezze architettoniche di Piacenza e l’orgoglio di essere piacentini. La nostra bella provincia è stata duramente colpita da questa pandemia, ma sta affrontando tale inedita e complessa situazione con grande dignità, senso di responsabilità e solidarietà, rendendoci orgogliosi di essere piacentini.

“Ho chiesto la collaborazione a tre amici, che ringrazio per la disponibilità – continua la consigliera provinciale con delega alle politiche giovanili – Paolo Ghilardelli, titolare di G&G Studio, che ha seguito la grafica, Agnese Bollani, insegnante in pensione, appassionata di

dialetto e cultrice della materia che ha tradotto la descrizione dei monumenti nel nostro meraviglioso vernacolo e Delio Profili, storico locale”.

Il progetto è stato realizzato a titolo gratuito e non ha scopo di lucro.

Divertirsi imparando a conoscere la propria Provincia, una semplice iniziativa con uno spirito didattico ed educativo, alla quale potrebbe seguire un progetto più ampio con il coinvolgimento delle scuole, sui temi della storia e sulle personalità storiche del territorio.

Coronavirus 31 marzo: il Presidente di UPI Lazio chiama tutti i Comuni della regione

Un’iniziativa di commemorazione per le vittime del Covid-19 ma anche un momento di riflessione e di condivisione”.

È quella partita dal presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, e pienamente condivisa dal Presidente dell’Upi, Michele De Pascale e dal presidente Antonio Pompeo. Nella serata di ieri è arrivato anche l’invito del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, ad esporre su tutti gli edifici pubblici la bandiera italiana a mezz’asta in segno di lutto.

Il presidente Pompeo, nell’invitare tutti i Comuni delle Province del Lazio ad aderire, ha detto: “Purtroppo il nostro Paese sta affrontando settimane drammatiche: Sindaci e Presidenti di Provincia sono in prima linea per fronteggiare l’emergenza, garantire i servizi essenziali alle loro comunità e cercare, con enormi e indicibili sforzi, di assicurare loro vicinanza e assistenza in tutti i modi, con particolare riguardo alle famiglie che hanno perso i loro cari e non hanno avuto neppure la possibilità di celebrarne i funerali. Anche il nostro territorio sta pagando un prezzo in termini di vittime e di contagi ed è per questo che sia come presidente dell’Upi Lazio, sia in qualità di presidente della Provincia di Frosinone, ho ritenuto opportuno e doveroso condividere l’iniziativa ed invito tutti i Sindaci del mio territorio, così come quelli delle altre province del Lazio, a fare lo stesso, osservando un minuto di silenzio il prossimo 31 marzo in ricordo delle vittime del Covid-19“.

In quella data, dunque, i presidenti di Provincia e i sindaci sono invitati a esporre in tutti i Municipi le bandiere a mezz’asta e ogni primo cittadino, con la fascia tricolore osserverà un minuto di silenzio davanti al municipio o al monumento dei Caduti a nome di tutta la cittadinanza, che sarà chiamata a fare lo stesso nella propria abitazione.

Un momento di profonda commozione, – ha concluso Pompeo – che esprimerà il lutto di tutto il territorio e la vicinanza del Paese intero alle famiglie e ai cari delle vittime del Covid-19, ma anche e soprattutto di condivisione, un modo per sentirci uniti anche se distanti. Un minuto di silenzio, riflessione e preghiera nella speranza di uscire il prima possibile da una situazione che non ha precedenti. Insieme ce la faremo“.

Coronavirus, 31 marzo: l’adesione della Provincia di Ancona

La Provincia di Ancona accoglie l’appello della Provincia di Bergamo e dell’Upi (Unione Province Italiane) aderendo all’iniziativa in ricordo alle vittime del COVID-19.

Martedì 31 marzo bandiere a mezz’asta nelle sedi della Provincia di Ancona e alle 12 un minuto di silenzio.

“L’iniziativa è un momento di profonda unione che si esprimerà in tutto il territorio italiano ed è stata pienamente condivisa da tutti i presidenti delle Province italiane accogliendo la proposta del Presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforeli – afferma Luigi Cerioni, Presidente della Provincia di Ancona – Tutti i sindaci della provincia di Ancona sono chiamati, per martedì 31 marzo ad esporre nei Municipi le bandiere a mezz’asta e ad osservare, con la fascia tricolore, un minuto di silenzio davanti al municipio o al monumento dei Caduti a nome di tutta la cittadinanza, che è chiamata a fare lo stesso nella propria abitazione”.

Il presidente ha inviato, a tal proposito, nella giornata di ieri 27 marzo una lettera a tutti i sindaci della provincia di Ancona per unirsi al ricordo delle vittime del COVID-19.

 

#Coronavirus: il messaggio dei Sindaci raccolti intorno alla Provincia della Spezia

Stamani, presso la sede della Provincia, si è svolto un incontro in videoconferenza tra tutti i Sindaci dei Comuni del nostro territorio.

Al termine della riunione, i Sindaci hanno sottoscritto il seguente appello rivolto a tutta la cittadinanza della nostra Provincia.

Oggi, in videoconferenza, tutti noi Sindaci deiComuni della Provincia della Spezia ci siamo incontrati per condividere esperienze, difficoltà, idee per superare il dramma che questa emergenza sanitaria ci impone di affrontare tutti i giorni.

L’incontro di oggi, promosso dal Presidente della Provincia, è servito non solamente per condividere tra noi Sindaci le fatiche e i dubbi che proviamo nell’organizzare al meglio la vita dei nostri Comuni ma, soprattutto, per coordinare al meglio tutte le nostre comunità in questo particolare momento delle nostre vite.

Tutti noi stiamo attraversando un tornante della storia umana e i protagonisti della vittoria su questo virus non saranno coloro che guidano le comunità locali, regionali e nazionali bensì tutti i singoli cittadini, ogni donna e uomo che, dal piccolo borgo alla città, sapranno tenacemente resistere e osserveranno scrupolosamente le regole che ci siamo dati.Senza distinzioni di colore né appartenenza politica, senza tatticismi né strategie di schieramento, noi, vostri Sindaci tutti insieme vi chiediamo, care cittadine e cari cittadini, di tenere duro, di resistere, di osservare ciascuno le regole e, così facendo, esigere che tutta la comunità rimanga nelle proprie case.

Prima di essere Sindaci siamo i vostri vicini di casa, i vostri conoscenti e amici, e vi chiediamo adesso come non mai di aiutarci: restiamo a casa e vinciamo questa guerra.

Non siamo soli, non lo sarete.

L’appello è siglato da tutti i Sindaci della Provincia

#Coronavirus: il commento dei dati dal Presidente della Provincia di Caserta

Aumentano i casi di contagio da Coronavirus nel Casertano, con una crescita quotidiana, negli ultimi giorni, di 15-20 casi. Al momento: 177 con 15 decessi.
“Lo dico e lo ripeto all’infinito, la Regione Campania deve fare molto di più per estendere i tamponi a tutti i cittadini e ridurre i tempi di risposta ai test”, dice il presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca.
Al Covid-Hospital di Maddaloni, aperto da pochi giorni, dove sono tutti occupati i 5 posti in terapia intensiva e i 18 in sub-intensiva. Entro pochi giorni, con l’arrivo dei macchinari, soprattutto ventilatori polmonari, saranno attivati altri 15 posti. C’è ancora invece qualche posto libero tra i 18 della Terapia intensiva all’azienda ospedaliera di Caserta, dove si preparano al picco di contagi che potrebbe arrivare nei prossimi giorni.
“I contagi crescono di più rispetto alle scorse settimane ma non in modo esponenziale”, dice il Commissario straordinario dell’ospedale di Caserta, Carmine Mariano.
“Ci siamo comunque attrezzati – prosegue Mariano – per contrastare il picco che potrebbe esserci tra qualche giorno. Siamo pronti, ma nello stesso tempo chiedo alla cittadinanza di rispettare le regole e restare a casa per evitare diffusioni incontrollate del virus”. Attenzione altissima anche sul fronte del contagio del personale sanitario; al momento sono risultati positivi due medici ed un infermieri.
“Stiamo monitorando con i tamponi tutto il personale. Non possiamo permetterci di perdere medici, infermieri o altri dipendenti. Tutto sono indispensabili in questo periodo di emergenza continua”. Ulteriori casi di positività al Covid-19 sono emersi ad Aversa (13 i casi in totale), città dove ieri c’è stato il primo morto da Coronavirus. Il sindaco Alfonso Golia ha annunciato che 73 tamponi sono risultati negativi mentre per 17 si attende l’esito. Un altro caso è stato a Casapulla, il quarto in due giorni: si tratta di persone dello stesso nucleo familiare, cosi come a Succivo, dove una donna si è aggiunta ad altri tre parenti positivi, tra cui un bimbo di tre mesi. Il sindaco Gianni Colella ha rassicurato la cittadinanza che i contagiati “sono tutti in buone condizioni di salute e già in quarantena a casa”.

Coronavirus, de Pascale: 31 marzo giornata dedicata al ricordo delle vittime

“Sono giorni drammatici, Sindaci e Presidenti di Provincia sono in prima linea per cercare di trovare risposte per le comunità, in una condizione di emergenza che sta sconvolgendo il Paese. Ma dobbiamo trovare un momento di raccoglimento nazionale per condividere il dolore che sta straziando le famiglie, che perdono i loro cari e troppo spesso non riescono nemmeno a rivolgergli l’ultimo saluto. Per questo l’UPI  sostiene e condivide l’iniziativa lanciata dal Presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, ad osservare una giornata in ricordo delle vittime del COVID 19 il prossimo 31 marzo. Tutti i Presidenti di Provincia rivolgeranno ai Sindaci dei loro  territori l’appello ad esporre il 31 marzo prossimo in tutti i Municipi le bandiere a mezz’asta, e  che alle ore 12 il Sindaco con la fascia tricolore osservi un minuto di silenzio davanti al municipio o al monumento dei Caduti a nome di tutta la cittadinanza, che sarà chiamata a fare lo stesso nella propria abitazione.

Sarà un momento di profonda unione, che esprimerà il lutto di tutto il territorio e la vicinanza del Paese intero alle famiglie e ai cari delle vittime del COVID 19”.

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale raccogliendo così l’appello del Presidente della Provincia di Bergamo, con il sostegno di tutti gli amministratori provinciali, Presidenti e Consiglieri.

Qui la lettera inviata dal Presidente de Pascale Lettera Presidente 31 Marzo iniziative ricordo vittime covid19

Coronavirus: i controlli della Polizia della Provincia di Frosinone

Diciannove unità, due turni giornalieri da sei ore ciascuno e sei pattuglie dislocate sul territorio per monitorare gli spostamenti e accertare il rispetto delle regole, anche in base al recente decreto dei ministri Speranza e Lamorgese, che vieta di lasciare il comune o la città in cui ci si trovi.

Gli uomini del corpo di Polizia provinciale, agli ordini del comandante Pietro D’Aguanno, sono impegnati già da una settimana nei servizi di controllo delle strade al fine di verificare il rispetto delle norme sugli spostamenti e segnalare eventuali anomalie. Non solo: da qualche giorno hanno iniziato anche il controllo all’esterno di supermercati e attività commerciali per garantire l’osservanza delle misure di sicurezza.

Dal primo giorno in cui siamo stati incaricati di effettuare pattugliamenti sulle strade del territorio – fa sapere il comandante D’Aguanno – abbiamo controllato 555 veicoli – il dato è riferito alla giornata di ieri, 25 marzo – ed elevato quattro denunce per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità (ex art.650 c.p.) che ora, in virtù delle nuove disposizioni governative, si trasformeranno in sanzioni pecuniarie amministrative. Abbiamo anche provveduto a verificare il corretto comportamento dei cittadini davanti agli ingressi di supermercati e attività commerciali, dove inevitabilmente si formano le file e va, quindi, assicurato il rispetto delle misure di sicurezza”.

Il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, insieme al consigliere delegato alla Polizia provinciale, Germano Caperna, ringraziano il corpo della polizia provinciale “per il prezioso lavoro che sta portando avanti in un momento in cui il pieno e totale rispetto dei provvedimenti emanati dal Governo e dalla Regione è l’unico modo di frenare i contagi e uscire, nel minor tempo possibile, da questa situazione. Cogliamo l’occasione per rinnovare a tutti i cittadini l’appello a restare in casa, a muoversi solo ed eslcusivamente per esigenze necessarie e consentite ma, soprattutto, a collaborare con tutte le autorità che si stanno occupando di questa emergenza”.

Coronavirus la vicinanza del Presidente Strianese alle famiglie delle vittime

Nel territorio della provincia di Salerno ad oggi i dati aggiornati del Coronavirus sono questi: ci sono 225 persone positive. 6 persone sono guarite e purtroppo 7 non ce l’hanno fatta e sono morte.

“Una tragedia – dichiara il Presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese – che colpisce soprattutto alcune nostre comunità, ma che ferisce tutti noi e insieme ci stringiamo intorno a loro.

Voglio mandare il mio cordoglio alle famiglie che hanno perso i loro cari, che vivono il loro dolore in questo momento così assurdo, in cui non è neppure possibile salutare le umane spoglie con le regolari cerimonie funebri di pietas cristiana. A loro va la mia vicinanza e il mio saluto affettuoso.

E sono vicino anche a tutte le comunità colpite, in cui sono venuti meno alcuni concittadini e in cui sono presenti altri casi di contagio. A loro, ai Sindaci, che si stanno muovendo quotidianamente in prima linea, e ai loro Amministratori va tutta la mia solidarietà.

Nessuno sarà lasciato solo. Ma ora è fondamentale rimanere compatti e muoverci in sinergia, con determinazione e spirito costruttivo. La nostra battaglia non è per niente finita, quindi è doveroso seguire scrupolosamente le misure di prevenzione e di precauzione che ci vengono date da Governo e Regione, per continuare a contrastare la diffusione del contagio.

Ieri la Regione Campania, con Ordinanza n. 23 del 25/03/2020, del Presidente Vincenzo De Luca, ha prorogato le restrizioni per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID- 2019 fino al 14 aprile. È un provvedimento necessario visto il numero dei contagi in crescita su tutto il territorio regionale, e il concomitante abbassamento delle temperature, che in questi giorni sono di nuovo rigide, addirittura accompagnate dall’arrivo della neve in alcune zone.

Continuiamo a seguire quindi con attenzione le indicazioni che ci arrivano da Governo e Regione, tutti insieme, solo così potremo uscirne presto. Intanto mi unisco al dolore delle famiglie che hanno perso i loro cari, alle comunità, ai Sindaci e Amministratori tutti. Vi sono vicino a nome mio e di tutta l’Amministrazione provinciale. Fratellanza e solidarietà devono essere i valori che ci permetteranno di uscire da questo brutto momento storico.”

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