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#iorestoacasa: le opportunità del Servizio Biblioteche della Provincia di Belluno

Libri, film e colonne sonore. Direttamente su pc e tablet, per occupare il tempo della clausura obbligata. È una delle tante possibilità offerte agli utenti della rete Biblioteche Bellunesi, grazie al Servizio Biblioteche della Provincia di Belluno.
I bellunesi possono scaricare gli ebook in prestito direttamente da Mlol (MediaLibraryOnLine), la prima rete italiana di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche per il prestito digitale. Ad oggi le biblioteche aderenti sono oltre 5.500 in 19 regioni italiane e 9 paesi stranieri. Attraverso Mlol gli utenti delle Biblioteche Bellunesi possono accedere gratuitamente (24 ore su 24) a una collezione collezione digitale di ebook, musica, film, giornali, banche dati, corsi di formazione online (e-learning), archivi di immagini e molto altro. Per guardare un film, ad esempio, basterà entrare nella piattaforma Mlol, scegliere tra le risorse la tipologia “film” e selezionare il titolo. Poi, cliccare sul pulsante “guarda” contenuto nella scheda, registrare il prestito e iniziare a guardare il film scelto in streaming (anche in Full Hd, da qualunque dispositivo: SmartTV compresa); l’utente avrà a disposizione 24 ore esatte per vedere il film. Inoltre, c’è anche la possibilità di guardare un film in lingua: sono centinaia quelli in inglese. Da qualche mese, poi, c’è anche l’integrazione del servizio Spotify, per la ricerca e l’ascolto integrale di tracce musicali da computer, direttamente dalla piattaforma Mlol per le Biblioteche Bellunesi.
Per utilizzare MediaLibraryOnLine l’utente non deve far altro che chiedere l’iscrizione al servizio alla sua biblioteca di riferimento.

La Provincia di Cremona coordina i Comuni

Numerosi i Comuni che hanno attivato i Centri operativi comunali (COC) con il supporto del volontariato di Protezione civile, e che registrano una continua crescita: “Ad oggi abbiamo la comunicazione di attivazione di 20 C.O.C., alcuni Comuni hanno scelto anche la forma associata, ed altri in fase di attivazione. La Provincia sta coordinando le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile che dovranno affiancare i Sindaci in questo particolare momento – ha precisato Paolo Mirko Signoroni, Presidente della Provincia di Cremona”.
Ha continuato Signoroni: “Informo, peraltro, che sono arrivati i DPI dalla Regione per i Volontari di protezione civile, che abbiamo già consegnato agli operatori stessi.
Tra le attività messe in campo vi sono gli aiuti alle fasce deboli della popolazione, anche a soggetti in quarantena, in particolare anziani, che necessitano di generi alimentari, di pasti o farmaci.
Alcuni volontari alla sera,  effettuano le comunicazioni con i megafoni, per invitare la popolazione a rimanere a casa”.
Ha concluso Signoroni: “L’attività di informazione e aggiornamento continuo, insieme con il Vice Presidente Rosolino Azzali, continua a stretto contatto con tutti i Sindaci e le Autorità superiori, seguendo l’evoluzione della patologia ed il numero dei casi segnalati, raccogliendo le diverse e numerose istanze che dai colleghi ogni giorno ci giungono, anche rispetto a singole situazioni che si verificano e relative interpretazioni normative che ne derivano.
Inoltre, ricordo che gli uffici della Provincia sono pienamente attivi, grazie a misure specifiche adottate, tra cui telelavoro e smart working, il tutto supportato da un gran lavoro svolto dalla struttura, per garantire sempre alla comunità i servizi che vanno dalla manutenzione e reperibilità per il comparto scuole e viabilità, al ced, protocollo ed agli uffici tutti dell’Ente.
E’ un dramma che tutti ci coinvolge, ma il sacrificio di tutti in queste ore e giorni fa la differenza.
Un grazie ancora a tutti i medici, infermieri, sanitari, volontari trasporto medico, alla Protezione Civile, alla Polizia Provinciale ed a tutti i lavoratori, imprenditori e a coloro che a vario titolo, in prima persona, stanno supportando i nostri cittadini. Restiamo a casa”.

Coronavirus: l’appello del Presidente della Provincia di Belluno

«In queste giornate difficili abbiamo il dovere di adottare comportamenti responsabili. Lo abbiamo detto e adesso dobbiamo ribadirlo: per il bene di tutti, rimaniamo a casa e limitiamo allo stretto necessario gli spostamenti».

È il messaggio del presidente della Provincia, Roberto Padrin, rivolto a tutti i bellunesi.

«Oggi il numero di casi positivi da Covid-19 è cresciuto e sta crescendo in modo esponenziale. Ci stiamo avvicinando al picco e quindi dobbiamo tutti collaborare per poter superare nel migliore dei modi e nel minor tempo possibile questa situazione – sottolinea il presidente Padrin -. La quotidianità è stravolta dall’emergenza sanitaria: è necessario capirlo e adattare i nostri comportamenti da qui ai prossimi giorni. Sto vedendo zone della nostra provincia desolate e spettrali, e questo stringe il cuore, pur nella consapevolezza che è necessario così. Ma sto vedendo anche persone affollare i supermercati, senza rispettare le regole: questo non va bene».

Il presidente rivolge un appello particolare alle persone anziane: «La vita non può più essere quella di prima. Lo sarà di nuovo quando avremo superato l’emergenza. Proprio per questo dobbiamo assumere comportamenti responsabili per cercare di invertire la rotta del contagio. Dobbiamo stare alle regole e rispettarle. È il momento di stringere i denti».

Roberto Padrin si rivolge anche al mondo produttivo, alle aziende, agli imprenditori. «Dobbiamo mettere al primo posto la salute di tutti, compresi i lavoratori. Capisco anche le necessità delle aziende, ma chiedo loro di fare il possibile per consentire il più possibile l’utilizzo di ferie, permessi e altri sistemi per ridurre al massimo le presenze. Un pensiero va agli operatori turistici: la stagione si è conclusa all’improvviso, e gli strascichi si protrarranno anche dopo l’emergenza. Ma sono sicuro che tutti insieme sapremo lavorare duramente per ridare slancio al nostro turismo. Esprimo vicinanza ai miei colleghi sindaci, in particolare quelli dei Comuni turistici, che in questi giorni devono vigilare sul rispetto delle misure di sicurezza previste dall’ultimo Dpcm».

Infine un pensiero particolare «va agli ospiti delle case di riposo, che in queste giornate non possono ricevere la visita dei famigliari – conclude il presidente Padrin -. Ringrazio chi vive quotidianamente gli ospedali, i medici, gli infermieri, gli operatori, gli assistenti sociali. Un grazie grande al lavoro che stanno facendo. E grazie anche alle forze dell’ordine che mettono a rischio la loro salute per garantirci il rispetto delle regole».

#Coronavirus: la Provincia di Foggia su riduzione trasporti regionali

Emessa dalla Regione Puglia l’Ordinanza per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, limitando l’operatività di bus extraurbani e treni.

Infatti, bus extraurbani e treni adotteranno orari ridotti nelle fasce di minor richiesta e dovranno fruire di mezzi più spaziosi o assicurare più corse nel resto della giornata per mantenere le distanze di sicurezza tra gli utenti. 

Il Presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta dichiara: “Accolte le nostre richieste. Sono soddisfatto degli accorgimenti adottati dalla Regione Puglia che riguardano i lavoratori impegnati negli stabilimenti industriali.  Considerare il distanziamento interpersonale nelle corse maggiormente utilizzate dai lavoratori, garantisce un ostacolo al diffondersi del virus. Anche l’aver imposto norme coerenti per la sanificazione dei mezzi rafforza l’azione di salvaguardia della salute pubblica”.

#Coronavirus: l’organizzazione della Provincia di Prato per assicurare i servizi ai cittadini

Garantire tutti i servizi ai cittadini: sia quelli più emergenziali (manutenzione strade e edifici scolastici), sia le attività di progettazione a lungo termine con lo smart working e la presenza a rotazione.
All’indomani dei DPCM del 9 e dell’11 marzo scorso in merito alle misure emanate per far fronte all’emergenza da covid-19 e tra le prime amministrazioni locali del territorio pratese ad attivare lo “smart working diffuso”, la Provincia di Prato ha immediatamente adottato forme di “lavoro agile” così da assicurare, seppur nel difficile momento emergenziale, la prosecuzione di tutti i servizi dell’Ente, sia a breve che a lungo termine. Inoltre, per quanto riguarda le attività di manutenzione e di sorveglianza stradale e di manutenzione degli edifici scolastici, la Provincia ha adottato una forma di organizzazione “a rotazione” dei dipendenti così da garantire la presenza fisica in sede di almeno un impiegato al giorno.
“La Provincia c’è, tutti i dipendenti – spiega il presidente della Provincia Francesco Puggelli – stanno lavorando e portando avanti le loro mansioni esattamente come prima. Non ci siamo fatti cogliere impreparati e abbiamo subito attivato questa forma di lavoro innovativa che ci consente da un lato di rispettare i contenuti dei decreti, limitando al massimo gli spostamenti e dall’altro di proseguire l’attività amministrativa e garantire, una volta passata la fase emergenziale, di non essere in ritardo sulle tempistiche previste. Abbiamo progetti importanti per il territorio e siamo determinati a portali avanti, nonostante il periodo di difficoltà. Dobbiamo essere ragionevoli ed eseguire le disposizioni contenute nei decreti, ma anche resilienti e adottare tutte quelle forme di lavoro che ci consentano di proseguire nelle nostre attività senza, o limitando al massimo, effetti negativi in futuro. Un grazie a tutti i dipendenti che in maniera responsabile assicurano il loro lavoro da casa e grazie a chi, come la polizia provinciale, è sempre in prima linea.”
Così come consentito dai due ultimi decreti, l’amministrazione provinciale ha dunque disposto fino al 3 aprile prossimo in via ordinaria lo smart working per tutti i dipendenti, eccetto per le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, come ad esempio quelle dei servizi di protezione civile e polizia provinciale che si configurano, per la loro natura, come attività indifferibili da rendere in presenza.
I dipendenti potranno assicurare lo svolgimento del lavoro con l’utilizzo di un pc connesso alla propria postazione lavorativa interna all’Ente

La Provincia di Potenza sempre più la #Casadei100Comuni

Anche nell’emergenza legata alla pandemia mondiale da COVID-19 la Provincia di Potenza mantiene e rafforza il suo ruolo di raccordo e supporto istituzionale di #Casadei100Comuni.

L’iniziativa istituzionale voluta dal Presidente dell’Ente, Rocco Guarino, punta alla condivisione sulla pagina facebook ‘Provincia Potenza – Network Comuni e Comunità Resilienti’ delle lodevoli iniziative messe in campo dai Comuni per supportare le fasce più deboli della propria popolazione, ovvero gli over65, i disabili e le persone messe in quarantena in base alle disposizioni ministeriali e fornendo altri utili informazioni per aiutare i Comuni e i Cittadini a gestire al meglio questa subdola emergenza.

La FanPage, disponibile all’indirizzo https://www.facebook.com/provpzresilient/, è stata pensata e predisposta proprio per promuovere e supportare, già in ordinario, le idee progettuali comunali e va nella direzione delle attività specifiche della resilienza, da anni ormai una delle attività dedicate dell’Ufficio Innovazione e Servizi per il Territorio diretto dall’ingegnere Alessandro Attolico e con il coordinamento operativo dell’ing. Rosalia Smaldone,.

In un momento in cui ai nostri Sindaci viene chiesto di fronteggiare un’emergenza senza precedenti nella nostra storia nazionale recente, – rileva il Presidente Rocco Guarino – la Provincia è pronta ad offrire loro anche questo tipo di assistenza ed in futuro ad utilizzare questo modello informativo e comunicativo sulle nostre piattaforme e con una vasta eco”.

In questi giorni, sulla Fanpage, sono e saranno postate le informazioni utili legate a questo tipo di iniziative, per darne la più grande diffusione e ad agevolarne ulteriormente la fruizione da parte della popolazione locale.

A tal proposito, si invitano le nostre Amministrazioni comunali che desiderassero garantire questo tipo di diffusione alle iniziative attivate in emergenza a mandare un messaggio alla fanpage indicante il link dell’iniziativa da condividere e i cittadini ad aderire alla pagina in modo da essere costantemente informati anche da noi. Ulteriori azioni organizzative si stanno già predisponendo e saranno messe a disposizione del territorio non appena rese operative.

Il numero di servizio telefonico dedicato è: +39 345 6526773

Covid-19, la Provincia di Frosinone istituisce un gruppo di lavoro permanente di emergenza

Un nuovo decreto, che arriva all’indomani delle misure ancora più stringenti adottate dal Governo nell’ultimo Dpcm dell’11 marzo scorso. È quello firmato dal presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, che oltre alla regolamentazione del ‘lavoro agile’ per dirigenti e dipendenti, istituisce un gruppo di lavoro permanente di emergenza, composto dagli organi di vertice amministrativo e tecnico dell’ente provinciale.

In particolare, questo gruppo ristretto di funzionari è autorizzato e delegato a porre in essere tutti gli atti urgenti, necessari per adottare misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 che riguardano le competenze e l’organizzazione della Provincia di Frosinone, in relazione alle direttive emanate dal Governo sulla materia.

In ottemperanza alla misura 6 del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 marzo scorso, sono individuate quali attività indifferibili da rendere in presenza: servizi di controllo e vigilanza di agenti e ufficiali di polizia provinciale (che per il pattugliamento dovranno essere muniti dei necessari dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa igienico-sanitaria); servizi di manutenzione stradale; servizi ambientali non differibili; servizio trasporti e tutte le attività ritenute strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza.

Per quanto riguarda il lavoro agile, le disposizioni sono estese a tutto il personale di qualsiasi profilo, al personale amministrativo dell’Agenzia Frosinone e Lavoro e al personale utilizzato, a qualsiasi titolo, dall’Agenzia Provinciale Energia Frosinone. Per il personale al quale non può essere applicata la modalità del lavoro agile, ciascun dirigente è autorizzato a programmare ferie e congedi retribuiti per i dipendenti.

“La drammaticità di un’emergenza epidemiologica senza precedenti, – le parole del presidente della Provincia, Antonio Pompeo – che ha stravolto la quotidianità e gli stili di vita di tutti non può non essere gestita con tutto l’impegno, la responsabilità e la consapevolezza di misure anche forti ma necessarie e irrinunciabili. Con questo decreto abbiamo istituito un gruppo di lavoro di emergenza, formato dai dirigenti amministrativi e tecnici che continueranno a garantire i servizi indifferibili e urgenti e con i quali sarò in stretto contatto. Questo fino a quando non sarà possibile, lentamente, tornare alla normalità. Con l’adozione dello ‘smart working’, infine, – ha concluso il presidente Pompeo – tuteliamo tutti i dipendenti, consentendo loro di operare dalle loro abitazioni e continuare a svolgere, seppure in una modalità per molti nuova ma certamente utile in questo momento, il loro lavoro senza spostarsi da casa”.

#Coronavirus, rientro studenti all’estero: l’UPI scrive a Consiglio Generale Italiani all’estero

Occorre trovare con urgenza soluzioni per le migliaia di studenti italiani all’estero che non riescono a rientrare.
A chiederlo è il Presidente Piero  Marrese, in qualità di rappresentante dell’Unione delle Province d’Italia nella Conferenza Permanente tra lo Stato, le Regioni, le Province autonome ed il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, al Segretario Generale della CGIE Michele Schiavone.

“E’ di tutta evidenza che in questa fase di emergenza le famiglie ed i ragazzi ci stanno segnalando una fortissima preoccupazione circa l’impossibilità di tornare in Italia in quanto i voli di rientro risultano bloccati.
Dobbiamo attivarci tutti, in tutte le sedi utili, per sollecitare la predisposizione di tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi all’estero e delle loro famiglie”

In allegato, la lettera Lettera CGIE appello rientro studenti estero

#Coronavirus: la nuova Direttiva della Funzione Pubblica sul lavoro agile nella PA

Pubblichiamo la Direttiva 2/2020 emanata dalla Ministra per la Funzione Pubblica Fabiana Dadone contenente indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Direttiva 2 2020 12.03.2020

#Coronavirus: la nuova Direttiva della Funzione Pubblica sul lavoro agile nella PA

Pubblichiamo la Direttiva 2/2020 emanata dalla Ministra per la Funzione Pubblica Fabiana Dadone contenente indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Direttiva 2 2020 12.03.2020

Coronavirus: smartworking per la Provincia di Catanzaro

La Provincia di Catanzaro attiverà in modalità semplificata lo “smart working” per la durata dello stato di emergenza legato al coronavirus.

Lo ha disposto il presidente Sergio Abramo.

Il lavoro agile o smart working costituisce un’evoluzione del telelavoro, previsto dall’art. 14 della legge 124/2015 ed inteso come modalità di svolgimento della prestazione lavorativa a distanza presso il proprio domicilio con idonea strumentazione, analoga a quella del proprio ufficio. Con la legge 81/2017 viene introdotto il concetto di lavoro agile inteso come “modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa. La prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva”.
“L’articolo 18, comma 3, della predetta legge n. 81 del 2017, – è scritto nella delibera – prevede che le disposizioni introdotte in materia di lavoro agile si applicano, in quanto compatibili, anche nei rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, secondo le direttive emanate anche ai sensi dell’articolo 14 della legge 7 agosto 2015, n. 124 e fatta salva l’applicazione delle diverse disposizioni specificamente adottate per tali rapporti. L’applicazione del lavoro agile è quindi possibile a regime, anche se finora tale misura di conciliazione tempi di vita e lavoro è stata poco utilizzata nell’ambito del lavoro pubblico a causa delle difficoltà operative dovute all’utilizzo delle infrastrutture tecnologiche e dei programmi gestionali per un ottimale svolgimento dell’attività a distanza, alle modalità di verifica e misurazione della prestazione oltre che dell’effettivo svolgimento della medesima, nonché a quelle relative al rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il punto 3 della direttiva 1/2020 stabilisce, in particolare, che le pubbliche amministrazioni privilegiano modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa, favorendo tra i destinatari delle misure “i lavoratori portatori di patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio, i lavoratori che si avvalgono di servizi pubblici di trasporto per raggiungere la sede lavorativa, i lavoratori sui quali grava la cura dei figli a seguito dell’eventuale contrazione dei servizi dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia”.

#Coronavirus: la Provincia di Fermo chiede sostegno per le imprese

Nel rispetto delle disposizioni ministeriali finalizzate al contenimento del diffondersi del coronavirus, nella giornata di ieri 10 marzo è stato attivato il Tavolo Competitività e Sviluppo del Fermano, coordinato dalla Presidente della Provincia di Fermo Moira Canigola. Argomento all’ordine del giorno è stata l’analisi dell’impatto che l’attuale emergenza sanitaria da COVID-19 sta avendo sul tessuto economico-produttivo del territorio provinciale.

“Siamo stati tutti concordi nel ritenere – commenta la Presidente Canigola – che è necessario distinguere due fasi di intervento per uscire da questa grave situazione. La principale è ovviamente quella che ci deve portare al superamento dell’emergenza sanitaria e al graduale ritorno alla normalità. Nel contempo, tuttavia, dobbiamo pianificare un sistema di interventi e azioni mirate per affrontare la crisi economica da coronavirus che, per quanto riguarda il fermano, sta diventando davvero allarmante e non ha risparmiato nessun settore produttivo”.

La prima preoccupazione che viene sollevata con voce univoca da tutti i componenti del Tavolo, dalle associazioni datoriali e di categoria alle organizzazioni sindacali, è quella che riguarda la mancanza di una uniformità nell’interpretazione delle disposizioni che stabiliscono le misure contenitive. In questo momento, le imprese sono disorientate: chiedono urgentemente chiarimenti applicativi sulle norme, perché vogliono rispettare le regole ma, nel contempo, poter proseguire con il proprio lavoro in maniera corretta. Per tale ragione, il Tavolo ritiene assolutamente necessario che si forniscano con chiarezza le prescrizioni da osservare, così che le stesse possano trovare una omogenea applicazione su tutto il territorio, senza difformità e contraddizioni.

La situazione è molto delicata. Il Tavolo si fa portavoce del grido d’allarme del mondo produttivo fermano: bisogna mettere tempestivamente in atto degli interventi, sia nel medio che nel lungo termine, che possano dare respiro alle imprese e ai lavoratori: utilizzo di ammortizzatori sociali, agevolazioni fiscali, posticipo di pagamenti, contributi mirati, nonché adozione di misure straordinarie di supporto al reddito, oltre che di indennità per artigiani e lavoratori autonomi, mettendo in campo risorse finanziarie consistenti in grado di creare una positiva ricaduta sull’economia locale.

La riunione del Tavolo si conclude con un appello unanime: gli strumenti stanziati fino a questo momento non sono sufficienti a tamponare una già presente crisi economica che è stata ulteriormente aggravata dall’emergenza sanitaria da coronavirus. Il tessuto produttivo del territorio fermano è allo stremo, l’area di crisi industriale complessa del distretto pelli-calzature non è ancora operativa, è altamente auspicabile che la Regione Marche intervenga in maniera decisa, e da subito, con un concreto sostegno alle imprese e alle famiglie.

“Per ridurre i danni causati dal coronavirus a imprese e cittadini non possono bastare solo le misure del Governo centrale – conclude la Presidente Canigola – È necessario che la Regione Marche adotti, anche utilizzando risorse a residuo, un pacchetto di misure mirato per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza. Il Tavolo Competitività e Sviluppo del Fermano chiede che vengano stanziati fondi finalizzati al credito alle PMI imprese e agli ammortizzatori sociali, nonché incentivi e contributi specifici per sostenere le famiglie”.

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