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“Riorganizzare le Province valorizzando il personale”

“Le Province devono potere tornare a garantire a pieno i servizi che sono loro assegnati. Per questo, oltre alle indispensabili risorse, è necessario per gli Enti poter contare su una dotazione adeguata di personale. Personale che deve essere valorizzato e formato”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi Michele de Pascale, alla fine dell’incontro tra l’UPI Emilia-Romagna e le organizzazioni sindacali della Regione, a cui hanno partecipato i rappresentanti della funzione pubblica di CGIL, CISL e UIL.

 

“L’UPI Emilia-Romagna – dichiara il Presidente Giandomenico Tomei – farà da apripista per dare attuazione al protocollo di intesa tra UPI e i sindacati per raggiungere diversi obiettivi: condividere un percorso di riorganizzazione delle Province nella prospettiva di ricostruzione del loro ruolo istituzionale, avviare percorsi sperimentali di contrattazione integrativa territoriale e organizzare la  gestione unitaria dei concorsi per le assunzioni negli enti locali.

E’ opportuno – prosegue Tomei –   accompagnare questi processi di innovazione amministrativa con azioni di supporto agli enti locali unitamente a percorsi di formazione condivisi che puntino alla valorizzazione dei dipendenti e dei dirigenti che operano e opereranno nelle amministrazioni locali.”

“Riorganizzare le Province valorizzando il personale”

“Le Province devono potere tornare a garantire a pieno i servizi che sono loro assegnati. Per questo, oltre alle indispensabili risorse, è necessario per gli Enti poter contare su una dotazione adeguata di personale. Personale che deve essere valorizzato e formato”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi Michele de Pascale, alla fine dell’incontro tra l’UPI Emilia-Romagna e le organizzazioni sindacali della Regione, a cui hanno partecipato i rappresentanti della funzione pubblica di CGIL, CISL e UIL.

 

“L’UPI Emilia-Romagna – dichiara il Presidente Giandomenico Tomei – farà da apripista per dare attuazione al protocollo di intesa tra UPI e i sindacati per raggiungere diversi obiettivi: condividere un percorso di riorganizzazione delle Province nella prospettiva di ricostruzione del loro ruolo istituzionale, avviare percorsi sperimentali di contrattazione integrativa territoriale e organizzare la  gestione unitaria dei concorsi per le assunzioni negli enti locali.

E’ opportuno – prosegue Tomei –   accompagnare questi processi di innovazione amministrativa con azioni di supporto agli enti locali unitamente a percorsi di formazione condivisi che puntino alla valorizzazione dei dipendenti e dei dirigenti che operano e opereranno nelle amministrazioni locali.”

Strage Viareggio, sentenza appello: il commento della Provincia di Lucca parte civile

“Quella emessa oggi dal Tribunale di Firenze è una sentenza di secondo grado che conferma l’impianto della sentenza di primo grado, con l’aggiunta di alcune aggravanti per le cosiddette posizioni apicali coinvolte nel processo per la strage di Viareggio del 2009. Se quella emessa il 31 gennaio 2017 dal Tribunale di Lucca poteva essere una sentenza non scontata, in un dibattimento importante che ha acceso i riflettori su un tema come quello della sicurezza del trasporto merci ferroviario, quella emessa dalla Corte di Appello di Firenze rappresenta un ulteriore passo in avanti verso la giustizia”.

 E’ questo il commento a caldo del presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini. Un ente, l’amministrazione provinciale di Lucca, che si era subito dichiarato parte civile nel processo, sempre presente alle udienze con i propri amministratori, e che nel giugno del 2017 aveva rinunciato a 250mila euro di rimborso, cifra offerta dalle assicurazioni affinché la Provincia uscisse dal processo e che invece con la sentenza di primo grado si è vista assegnare una provvisionale di 150mila euro.

“Certo – aggiunge il presidente Menesini – va ribadito che nessuna sentenza cancella il dolore di familiari delle 32 vittime e nessun verdetto le riporta in vita. Ritengo che l’unica strada perché gli errori non siano ripetuti e gli incidenti come questo siano in futuro evitati, sia non dimenticare e lottare con determinazione per la giustizia”.

Un processo di appello che ha visto spesso la presenza dei rappresentanti istituzionali della Provincia, tra questi il consigliere provinciale Luca Poletti che è di Viareggio.

“Rispetto alla prima sentenza – commenta – questo secondo pronunciamento dei giudici riconosce maggiori responsabilità ai vertici di ferrovie e all’ex a.d. Mauro Moretti. Dunque la battaglia dei familiari per ottenere giustizia trova la giusta risposta per una vicenda che ha sconvolto nel profondo la città di Viareggio e l’intero Paese. Colgo l’occasione, infine, per ringraziare i legali che hanno affiancato in questo processo la Provincia di Lucca che sarà sempre vicina ai familiari delle vittime”.

 

Foto: repertorio Daniela Rombi e Marco Piagentini, Presidente dell’Associazione “Il Mondo Che Vorrei” fondata dai familiari delle vittime della strage.

 

Il Sottosegretario Candiani in visita alla Provincia di Matera

La necessità di procedere con la revisione della riforma delle Province, l’urgenza di restirurie a queste istituzioni un ruolo chiaro e maggiori risorse per aiutare le Province a svolgere le proprie funzioni. Questi i temi affrontati nell’incontro tra il Sottosegretario al Ministero degli Interni Stefano Candiani, e il Presidente della Provincia di Matera, Pietro Marrese.
“Abbiamo discusso delle criticità e difficoltà in cui si trovano ad operare le Province. Il sottosegretario ha confermato il suo sostegno e la necessità di rafforzare le province attraverso interventi mirati e volti all’interesse della collettività e alla maggiore sicurezza dei cittadini.
Sul tema organizzeremo a breve un evento di portata nazionale, che si terrà proprio a Matera”.

Il Sottosegretario Candiani in visita alla Provincia di Matera

La necessità di procedere con la revisione della riforma delle Province, l’urgenza di restirurie a queste istituzioni un ruolo chiaro e maggiori risorse per aiutare le Province a svolgere le proprie funzioni. Questi i temi affrontati nell’incontro tra il Sottosegretario al Ministero degli Interni Stefano Candiani, e il Presidente della Provincia di Matera, Pietro Marrese.
“Abbiamo discusso delle criticità e difficoltà in cui si trovano ad operare le Province. Il sottosegretario ha confermato il suo sostegno e la necessità di rafforzare le province attraverso interventi mirati e volti all’interesse della collettività e alla maggiore sicurezza dei cittadini.
Sul tema organizzeremo a breve un evento di portata nazionale, che si terrà proprio a Matera”.

2 giugno: buona Festa della Repubblica dalle Province

Articolo 114 della Costituzione 

“La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.

I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione”.

Buona Festa della Repubblica e grazie al corpo della Polizia Provinciale della Provincia di Latina che accompagna il gonfalone dell’Unione delle Province d’Italia alla sfilata del 2 giugno.

 

2 giugno: buona Festa della Repubblica dalle Province

Articolo 114 della Costituzione 

“La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.

I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione”.

Buona Festa della Repubblica e grazie al corpo della Polizia Provinciale della Provincia di Latina che accompagna il gonfalone dell’Unione delle Province d’Italia alla sfilata del 2 giugno.

 

Sblocca cantieri: l’UPI a Palazzo Chigi. De Pascale “Servono risorse e semplificazione”

 Finanziamenti, semplificazioni e personale qualificato. Queste le richieste prioritarie avanzate dal Presidente dell’UPI Michele de Pascale, convocato a Palazzo Chigi in riunione con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il Vicepremier Luigi Di Maio e il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli .

“Per noi i temi sono sono tre . Il primo è quello delle risorse, ossia stanziare maggiori risorse per opere che possono essere messe a cantiere in pochi mesi. Il secondo è la semplificazione delle norme, a partire dalla tempistica che passa dallo stanziamento delle risorse all’apertura dei cantieri. L’ultima è la necessità urgente che abbiamo di personale tecnicno specializzato, che chiediamo di potere assumere direttamente e al di fuori da ogni vincolo”.

Lo ha detto Michele de Pascale al termine del vertice. “Abbiamo grandi aspettative, ma abbiamo anche grande urgenza”, ha continuato De Pascale. Su alcuni interventi, come “le scuole superiori e le strade, servono milioni di euro immediatamente stanziati”.

Il Presidente ha poi consegnato al Governo il documento che trovate in questo link  Nota Tavolo Sblocca Cantieri 15 marzo 2019, con il dettaglio delle Opere che le Province possono aprire già nel 2019

Province: Upi al Ministro Toninelli “Le istituzioni non sono enti intermedi.

“Ha ragione il Ministro Toninelli, in Italia ci sono troppi enti intermedi. La Corte dei conti ha censito più di 5.000 Enti strumentali, strutture che spesso si sovrappongono, sommando burocrazia e sprechi, e che dopo la riforma delle Province sono aumentate. Agenzie, Consorzi, enti strumentali cui sono state assegnate le funzioni che prima svolgevano le Province, dall’ambiente all’agricoltura, dal turismo al lavoro.

Le Province, invece, sono istituzioni previste dalla Costituzione, e il confronto che in questi mesi abbiamo tenuto al Ministero dell’interno con tutto il Governo ha proprio questo scopo: di semplificare il sistema, ridurre centri di spesa e aumentare le risorse a favore dei servizi.

L’augurio è che, terminata la campagna elettorale, si possa tornare con serenità a confrontarci in maniera razionale sull’assetto istituzionale più utile al Paese”.

E’ il commento del Presidente dell’UPI, Michele de Pascale, alle dichiarazioni sugli enti intermedi rilasciate dal Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

 

 

Province: Upi al Ministro Toninelli “Le istituzioni non sono enti intermedi.

“Ha ragione il Ministro Toninelli, in Italia ci sono troppi enti intermedi. La Corte dei conti ha censito più di 5.000 Enti strumentali, strutture che spesso si sovrappongono, sommando burocrazia e sprechi, e che dopo la riforma delle Province sono aumentate. Agenzie, Consorzi, enti strumentali cui sono state assegnate le funzioni che prima svolgevano le Province, dall’ambiente all’agricoltura, dal turismo al lavoro.

Le Province, invece, sono istituzioni previste dalla Costituzione, e il confronto che in questi mesi abbiamo tenuto al Ministero dell’interno con tutto il Governo ha proprio questo scopo: di semplificare il sistema, ridurre centri di spesa e aumentare le risorse a favore dei servizi.

L’augurio è che, terminata la campagna elettorale, si possa tornare con serenità a confrontarci in maniera razionale sull’assetto istituzionale più utile al Paese”.

E’ il commento del Presidente dell’UPI, Michele de Pascale, alle dichiarazioni sugli enti intermedi rilasciate dal Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

 

 

Investimenti: i decreti “Crescita” e “Sblocca cantieri” in Conferenza Unificata

“Il Decreto Crescita e il Decreto Sblocca Cantieri devono costituire, insieme, una strategia unica per sostenere la ripresa economica del Paese. Se lo Sblocca Cantieri si occupa di semplificare le procedure, il Decreto Crescita devono garantire finanziamenti ad hoc per gli investimenti in opere pubbliche. Altrimenti l’effetto sui cantieri delle amministrazioni territoriali, le Province in primis, sarà nullo”.

Lo ha detto il Presidente della Provincia di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, rappresentante UPI nella Conferenza Unificata, illustrando le richieste avanzate da UPI sui due decreti all’esame del Parlamento.

“Chiediamo che nei due provvedimenti vi siano misure per rilanciare le opere pubbliche sui territori – ha sottolineato il Presidente nel suo intervento al tavolo – assicurando, nel decreto crescita, risorse ad hoc per l’avvio di un piano delle piccole opere pubbliche delle Province per permettere l’apertura dei 1.712 cantieri su strade, ponti e gallerie in gestione alle Province e per cui sono già pronti i progetti. Chiediamo inoltre un fondo di 129 milioni a favore delle Province e delle Città metropolitane, per gli investimenti per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza delle scuole, ad oggi previsto per i soli Comuni, così da potere avviare l’opera di modernizzazione degli oltre 7.000 edifici delle scuole secondarie superiori in cui studiano oltre 2 milioni e 500 mila ragazzi e ragazze.

Quanto al decreto sblocca cantieri, riteniamo prioritario, tra l’altro, la qualificazione delle Stazioni Uniche Appaltanti provinciali e metropolitane, per favorire il ricorso a queste strutture da parte dei Comuni e degli enti locali del loro territorio. Una vera semplificazione che determinerebbe la drastica riduzione delle 42 mila stazioni appaltanti oggi esistenti.

In entrambi i provvedimenti – ha concluso il rappresentante UPI – chiediamo poi di risolvere il nodo del rafforzamento del personale delle Province, indebolito dal dimezzamento delle piante organiche a seguito della riforma del 2015 e da anni di blocco delle assunzioni ormai del tutto ingiustificabile”.

 

Cantieri: L’UPI al convegno ANCE “Le semplificazioni da sole non bastano. Senza risorse gli investimenti non partono”

“Se si semplificano le procedure ma non si prevedono risorse a favore degli investimenti per le opere pubbliche, non si aprono i cantieri. Per rilanciare gli investimenti servono sia la semplificazione delle norme, sia misure economiche ad hoc.  Il decreto ‘sbolccacantieri’ ha effetto solo se ne nel decreto ‘crescita’ si prevedono fondi per fare ripartire le opere pubbliche, soprattutto quelle locali: strade, scuole, ponti, interventi per contrastare il dissesto idrogeologico. ”

Lo ha detto la Presidente della Provincia di Arezzo, Silvia Chiassai Martini, intervenendo per l’Upi al convegno dell’ANCE – Associazione Nazionale dei Costruttori “Sblocca Cantieri: quali risorse, quali regole”.

“Le Province – ha evidenziato la Presidente –  hanno pronto un piano delle piccole opere pubbliche che da qui al 2023 permetterebbe al Paese di portare a termine interventi essenziali di cura del patrimonio pubblico: 1.712 progetti per la modernizzazione delle  strade provinciale, 592 progetti per mettere in sicurezza altrettante scuole secondarie superiori 1.918 progetti per mettere in sicurezza ponti, viadotti e gallerie che necessitano di interventi urgenti. Opere che sono essenziali per garantire diritti e sicurezza. e promuovere occasioni di sviluppo per le imprese, soprattutto quelle locali.

Questi numeri – ha poi concluso la Presidente Chiassai – disegnano un ente, la Provincia, estremamente attivo e reattivo, che dopo la profonda crisi economica ed istituzionale causata dai tagli ai bilanci subiti e dall’incertezza di una riforma rimasta in sospeso, ha ricominciato a pieno a svolgere il ruolo chiave che le è stato assegnato dalla Costituzione e dalle leggi: promuovere e accompagnare lo sviluppo locale. Tornare adesso a rimettere in discussione questa istituzione, a creare di nuovo un clima di incertezza e di instabilità, non farebbe che generare caos.

L’ultima volta che un Governo ha scelto questa strada, indebolendo le Province e abbandonando di fatto i territori e le comunità lontani dalle grandi aree urbane, gli investimenti in strade provinciali, scuole secondarie superiori e difesa del suolo sono crollate di oltre il 60%. Un Paese che vuole crescere non può essere di nuovo squassato da riforme costituzionali”.

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