Categoria: Varie

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Province: L’UPI ricevuta dalla Presidente del Senato Elisabetta Casellati

La revisione della riforma delle Province, la necessità di garantire su tutto il territorio pari qualità dei servizi offerti ai cittadini, la centralità degli investimenti locali per assicurare la ripresa e mettere in sicurezza un patrimonio pubblico che è presidio di cittadinanza, la sida del regionalismo differenziato per le autonomie locali: sono questi i temi che il Presidente dell’UPI, Michele de Pascale insieme ai Vicepresidenti Carlo Riva Vercellotti e Stefano Marcon hanno portato all’attenzione della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

“Il Parlamento sarà impegnato a breve su alcuni dossier che riguardano direttamente le Province – hanno detto i rappresentanti UPI – a partire dalla revisione della riforma di queste istituzioni, le cui linee guida si stanno scrivendo al Tavolo del Ministero dell’Interno e che dovranno poi essere tradotte in norme.

Ma di altrettanta importanza sono gli interventi normativi che riguarderanno i cantieri e le opere pubbliche, nei quali ci auguriamo si riesca a trovare risposta all’urgenza di investimenti sul patrimonio gestito dalle Province: 130 mila chilometri di strade e oltre 5.000 scuole secondarie superiori.

Alla Presidente abbiamo poi rivolto la nostra richiesta affinché il Parlamento abbia un ruolo centrale nel percorso di attuazione del regionalismo differenziato, perché crediamo che una riforma di tale impatto sul sistema Paese debba trovare spazi di confronto tra tutte le istituzioni.

Su questi temi – concludono de Pascale, Vercellotti e Marcon – abbiano riscontrato piena attenzione da parte della Presidente, che non possiamo che ringraziare per il suo ascolto”.

 

 

Investimenti: UPI scrive al Presidente Conte “Strategiche le piccole opere”

802 progetti per riaprire altrettanti ponti, viadotti e gallerie oggi chiusi o sottoposti a limite di peso o di velocità perché non sicuri; 1.390 progetti per garantire la sicurezza di altrettante scuole superiori del Paese; cantieri che le Province potrebbero aprire già nel 2019, se finanziati in via diretta e con procedure rapide.

E’ questo il messaggio che il Presidente dell’Upi, Michele de Pascale, ha voluto inviare oggi in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, quale “contributo concreto che le Province, in pieno spirito di collaborazione, possono offrire al sostegno sui territori della ripresa economica del Paese”.

“Riteniamo – scrive de Pascale al Presidente Conte – che la scelta dichiarata del Governo di promuovere gli investimenti locali sia strategica, perché permetterebbe non solo di aprire subito cantieri in tutto il Paese, ma anche di avviare un’indispensabile opera di sistemazione e messa in sicurezza del patrimonio pubblico degli enti locali, ormai fortemente deteriorato”.

Per quanto riguarda le Province – ricorda de Pascale – si tratterebbe di investire in opere pubbliche, che, seppur piccole, interessano direttamente la vita dei cittadini, che ne avrebbero quindi un immediato riscontro, su aree strategiche per la crescita e la tenuta della coesione territoriale. Mi riferisco alla viabilità, con la gestione, manutenzione e messa in sicurezza di circa 132 mila chilometri di rete viaria nazionale, su cui insistono oltre 30.000 tra ponti, viadotti e gallerie; alla gestione, manutenzione e messa in sicurezza degli oltre 5.100 edifici scolastici delle scuole superiori italiane; agli interventi a contrasto del dissesto idrogeologico. Ma la cosa essenziale – sottolinea il Presidente de Pascale – è che abbiamo progetti pronti, sia per le strade e i ponti che per le scuole superiori”

Progetti che potrebbero trovare finanziamento nei prossimi provvedimenti urgenti che il Governo si appresta a varare per velocizzare gli investimenti, su cui de Pascale chiede al Presidente Conte la disponibilità ad aprire una interlocuzione fattiva “così da individuare risposte che possano portare nell’immediato all’avvio di un piano programmato di investimenti”.

 

Foto tratta dalla galleria ufficiale del sito del Governo

Tavolo riforma Province. Il presidente de Pascale “Ripartiamo dalla Costituzione. Costruttivo apporto dalle Regioni”

“Credo che il lavoro che stiamo portando avanti in questo tavolo debba muoversi avendo come faro la Costituzione e come priorità, quella di garantire ai cittadini servizi essenziali efficienti e senza spreco di risorse”. Lo ha detto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, intervenuto insieme al Vicepresidente Carlo Riva Vercellotti al tavolo del Ministero dell’Interno presieduto da Sottosegretario Stefano Candiani che ha l’obiettivo di rivedere la riforma di Province e Città metropolitane.

“La divisione delle funzioni delle Province che è stata fatta con riforma del 2014 –  hanno sottolineato i rappresentati UPI – ha prodotto caos, sovrapposizioni di competenze, spesso l’assegnazione alle istituzioni meno idonee delle funzioni stesse, e quindi uno spreco di risorse e una riduzione della qualità dei servizi ai cittadini che è evidente a tutti.

Spesso le Province sono state sostituite nella gestione di servizi da una variegata miriade di Enti strumentali, agenzie, strutture, che di certo non semplificano la pubblica amministrazione, anzi.

Per questo accogliamo positivamente il contributo costruttivo delle Regioni, che oggi al tavolo hanno mostrato la disponibilità a superare la frammentazione organizzativa e gestionale delle funzioni locali, in un’ottica di semplificazione del sistema amministrativo, anche attraverso la possibile revisione delle leggi regionali sulle Province, che non viene pregiudizialmente esclusa.”

 

Tavolo riforma Province. Il presidente de Pascale “Ripartiamo dalla Costituzione. Costruttivo apporto dalle Regioni”

“Credo che il lavoro che stiamo portando avanti in questo tavolo debba muoversi avendo come faro la Costituzione e come priorità, quella di garantire ai cittadini servizi essenziali efficienti e senza spreco di risorse”. Lo ha detto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, intervenuto insieme al Vicepresidente Carlo Riva Vercellotti al tavolo del Ministero dell’Interno presieduto da Sottosegretario Stefano Candiani che ha l’obiettivo di rivedere la riforma di Province e Città metropolitane.

“La divisione delle funzioni delle Province che è stata fatta con riforma del 2014 –  hanno sottolineato i rappresentati UPI – ha prodotto caos, sovrapposizioni di competenze, spesso l’assegnazione alle istituzioni meno idonee delle funzioni stesse, e quindi uno spreco di risorse e una riduzione della qualità dei servizi ai cittadini che è evidente a tutti.

Spesso le Province sono state sostituite nella gestione di servizi da una variegata miriade di Enti strumentali, agenzie, strutture, che di certo non semplificano la pubblica amministrazione, anzi.

Per questo accogliamo positivamente il contributo costruttivo delle Regioni, che oggi al tavolo hanno mostrato la disponibilità a superare la frammentazione organizzativa e gestionale delle funzioni locali, in un’ottica di semplificazione del sistema amministrativo, anche attraverso la possibile revisione delle leggi regionali sulle Province, che non viene pregiudizialmente esclusa.”

 

Tavolo per la riforma delle Province. De Pascale “Ricostruiamo funzioni certe in tutto il Paese”

Funzioni chiare, risorse per i servizi essenziali ed una spinta alla semplificazione che trovi nelle Province le istituzioni chiave dove concentrare tutte quelle funzioni oggi frammentate tra organismi e enti strumentali. Queste le proposte portate dal Presidente dell’Upi Michele De Pascale, al tavolo per la revisione delle riforme degli enti locali del Ministero dell’Interno, presieduto dal Sottosegretario Stefano Candiani, che oggi ha iniziato il confronto sulle Province e delle Città metropolitane.

“Per noi – ha detto De Pascale – è urgente riuscire ad arrivare ad una revisione della riforma, perché si tratta di uscire da una situazione di straordinarietà al limite della costituzionalità.

La priorità per le Province resta ancora l’emergenza finanziaria, non solo per assicurare la manutenzione ordinaria di strade provinciali e scuole superiori, ma perché servono investimenti strutturali su un patrimonio che deve essere modernizzato e reso più efficiente.

Rispetto alle questioni istituzionali, per noi la priorità sono le funzioni, la chiarezza dei ruoli di ciascuno, perché oggi nel Paese il quadro delle funzioni delle Province è molto frammentato.

Noi pensiamo di potere svolgere un compito essenziale per la Repubblica – ha sottolineato – per questo chiediamo la  piena applicazione dell’articolo 118  della Costituzione, e l’assegnazione alle province di tutte le funzioni che non possono essere esercitate  dai Comuni e non necessitano di essere esercitate dalle Regioni. Le funzioni vanno svolte dagli enti che possono farlo al meglio, e con minore spesa.

Quanto al ritorno dell’elezione diretta delle Province  – ha concluso il Presidente dell’UPI – accogliamo con favore che sia in atto un dibattito e che ci siano aperture e interesse al riguardo ma vogliamo precisare che questa non sarà la battaglia dell’UPI. Come si svolgeranno le lezioni, quali sarà il sistema elettorale, lo decideranno Governo e Parlamento. Certo, comunque è urgente, prima delle prossime elezioni provinciali che ci saranno a maggio, sciogliere alcuni nodi essenziali, a partire dal limite di incandidabilità per i sindaci con meno di 18 mesi di mandato”.

Nel link, il Documento di proposte UPI consegnato al tavolo nella riunione del 14 febbraio

Intesa Fondo Politiche giovanili: alle Province risorse per progetti sui territori

Anche le Province avranno un ruolo centrale nella messa in campo di progetti per le politiche giovanili.

Nell’Intesa siglata oggi sulla ripartizione del Fondo delle Politiche giovanili per il 2019, infatti Governo, Regioni e Comuni hanno accolto la richiesta avanzata da UPI, destinando una quota delle risorse alle Province, per la programmazione e realizzazione di iniziative volte a promuovere il diritto dei giovani alla formazione culturale e professionale e all’inserimento nella vita sociale.

 

“Ringraziamo il Governo, e in particolare il Sottosegretario alle Pari Opportunità e ai Giovani, Vincenzo Spadafora, le Regioni e l’Anci – dichiarano il Presidente dell’Upi Michele De Pascale e il Vicepresidente Carlo Riva Vercellotti – che hanno voluto riconoscere il ruolo delle Province su un tema così essenziale.

 

D’altronde tra le funzioni di queste istituzioni vi è proprio il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e la promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Non solo: le Province, cui spetta la gestione delle 5.100 scuole superiori italiane, hanno un rapporto privilegiato con i ragazzi e le ragazze dai 14 ai 18 anni. Proprio la fascia cui si rivolge prioritariamente questo fondo.

 

Nei prossimi giorni incontreremo il Sottosegretario Spadafora – concludono De Pascale e Vercellotti –  per confrontarci sugli obiettivi da raggiungere e per rendere immediatamente operativo il ruolo delle Province”.

XXXIV ASSEMBLEA CONGRESSUALE DELL’UNIONE DELLE PROVINCE D’ITALIA

Le Province nell’Italia di domani. Questo il titolo della XXXIV Assemblea Congressuale dell’Unione delle Province d’Italia in programma a Roma martedì 12 febbraio prossimo dalle 9,30 alle 14,00 a Roma presso il Centro Congressi Frentani (Via dei Frentani 4).

L’Assemblea sarà chiamata ad eleggere nuovo Presidente dell’UPI, che succederà, al termine dei quattro anni di mandato, al Presidente Achille Variati.

Ma sarà anche l’occasione per discutere dei tanti dossier aperti che attendono le Province, dalla revisione delle riforme istituzionali agli interventi indispensabili per assicurare la stabilità finanziaria a tutte le Province; dalle sfide che si apriranno con l’attuazione del regionalismo differenziato, al ruolo delle Province nello sviluppo locale. “Problematiche e opportunità – sottolinea il Presidente Varaiti – che dovranno essere affrontate avendo sempre come obiettivo prioritario la necessità di assicurare servizi sempre più efficienti ed ottimali ai cittadini e alle imprese. Si tratta di un appuntamento molto importante per l’Associazione – aggiunge Variati –  durante il quale si traccerà il percorso compiuto negli ultimi quattro anni e si indicheranno le prospettive e linee programmatiche, con l’elezione del nuovo Presidente dell’Unione delle Province d’Italia. L’occasione per cercare di individuare, grazie al contributo che nascerà dal confronto tra diversi livelli istituzionali che inviteremo a parteciapre, le strade possibili per costruire un disegno certo delle Province nel quadro istituzionale del Paese”.

Intesa Fondo Politiche giovanili: alle Province risorse per progetti sui territori

Anche le Province avranno un ruolo centrale nella messa in campo di progetti per le politiche giovanili.

Nell’Intesa siglata oggi sulla ripartizione del Fondo delle Politiche giovanili per il 2019, infatti Governo, Regioni e Comuni hanno accolto la richiesta avanzata da UPI, destinando una quota delle risorse alle Province, per la programmazione e realizzazione di iniziative volte a promuovere il diritto dei giovani alla formazione culturale e professionale e all’inserimento nella vita sociale.

 

“Ringraziamo il Governo, e in particolare il Sottosegretario alle Pari Opportunità e ai Giovani, Vincenzo Spadafora, le Regioni e l’Anci – dichiarano il Presidente dell’Upi Michele De Pascale e il Vicepresidente Carlo Riva Vercellotti – che hanno voluto riconoscere il ruolo delle Province su un tema così essenziale.

 

D’altronde tra le funzioni di queste istituzioni vi è proprio il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e la promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Non solo: le Province, cui spetta la gestione delle 5.100 scuole superiori italiane, hanno un rapporto privilegiato con i ragazzi e le ragazze dai 14 ai 18 anni. Proprio la fascia cui si rivolge prioritariamente questo fondo.

 

Nei prossimi giorni incontreremo il Sottosegretario Spadafora – concludono De Pascale e Vercellotti –  per confrontarci sugli obiettivi da raggiungere e per rendere immediatamente operativo il ruolo delle Province”.

Il Sottosegretario Candiani al Congresso UPI: riflettere su elezione diretta

“Le Province sono un anello fondamentale, occorre un percorso per il ripristino delle risorse necessarie per le loro finalità, cosa che già stiamo facendo, e per dare dignità”.

Lo ha detto il Sottosegretario all’Interno, Stefano Candiani, nel suo intervento all’assemblea congressuale UPI.

“C’è una riflessione seria sul ritorno all’elezione diretta delle Province”, ha detto il sottosegretario, rispondendo poi ai giornalisti, “l’esercizio della democrazia è sempre una buona norma per un Paese democratico”. In primavera il tavolo istituito per delineare le linee guida che porteranno alla riscrittura di un nuovo Testo Unico degli Enti locali, dovrebbe ultimare il suo lavoro”

Quanto ai lavori, il Sottosegretario ha ribadito la volontà di arrivare alal definizione delle Linee guida da proporre la Govnero in temi rapidi “Vogliamo chiudere entro la primavera per poi consentire al legislatore di avere un binario da cui partire per la scrittura del Testo Unico sugli Enti locali”

Il Sottosegretario Candiani al Congresso UPI: riflettere su elezione diretta

“Le Province sono un anello fondamentale, occorre un percorso per il ripristino delle risorse necessarie per le loro finalità, cosa che già stiamo facendo, e per dare dignità”.

Lo ha detto il Sottosegretario all’Interno, Stefano Candiani, nel suo intervento all’assemblea congressuale UPI.

“C’è una riflessione seria sul ritorno all’elezione diretta delle Province”, ha detto il sottosegretario, rispondendo poi ai giornalisti, “l’esercizio della democrazia è sempre una buona norma per un Paese democratico”. In primavera il tavolo istituito per delineare le linee guida che porteranno alla riscrittura di un nuovo Testo Unico degli Enti locali, dovrebbe ultimare il suo lavoro”

Quanto ai lavori, il Sottosegretario ha ribadito la volontà di arrivare alal definizione delle Linee guida da proporre la Govnero in temi rapidi “Vogliamo chiudere entro la primavera per poi consentire al legislatore di avere un binario da cui partire per la scrittura del Testo Unico sugli Enti locali”

Il Sottosegretario Candiani al Congresso UPI: riflettere su elezione diretta

“Le Province sono un anello fondamentale, occorre un percorso per il ripristino delle risorse necessarie per le loro finalità, cosa che già stiamo facendo, e per dare dignità”.

Lo ha detto il Sottosegretario all’Interno, Stefano Candiani, nel suo intervento all’assemblea congressuale UPI.

“C’è una riflessione seria sul ritorno all’elezione diretta delle Province”, ha detto il sottosegretario, rispondendo poi ai giornalisti, “l’esercizio della democrazia è sempre una buona norma per un Paese democratico”. In primavera il tavolo istituito per delineare le linee guida che porteranno alla riscrittura di un nuovo Testo Unico degli Enti locali, dovrebbe ultimare il suo lavoro”

Quanto ai lavori, il Sottosegretario ha ribadito la volontà di arrivare alal definizione delle Linee guida da proporre la Govnero in temi rapidi “Vogliamo chiudere entro la primavera per poi consentire al legislatore di avere un binario da cui partire per la scrittura del Testo Unico sugli Enti locali”

Il Ministro Stefani all’Assemblea UPI: la Provincia motore dello sviluppo locale

“La Provincia è una realtà che realizza una forte caratterizzazione di quel territorio. Tutti i confini geografici non sono tratti di penna ma identificano i territori. Per questo la Provincia è motore dello sviluppo locale”.

E’ quanto ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Erika Stefani, nel suo intervento all’assemblea congressuale dell’Unione delle Province.

“Il processo del regionalismo differenziato – ha sottolineato il ministro – è un percorso che è iniziato, andrà a coinvolgere le Province, senza dubbio. La logica è di una grande collaborazione tra Regioni, Province e Comuni. Sarà necessariamente una grande collaborazione sul territorio”.

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