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Congresso UPI: Michele de Pascale eletto Presidente all’unanimità.

E’ Michele de Pascale, Presidente della Provincia di Ravenna, il nuovo Presidente dell’Unione delle Province d’Italia.

A eleggerlo all’unanimità e per acclamazione i quasi 300 delegati, tra Presidenti e Consiglieri Provinciali, riuniti oggi a Roma in occasione della 34° Assemblea Congressuale UPI.

De Pascale succede ad Achille Variati, ex Presidente della Provincia di Vicenza, che ha guidato l’associazione dal maggio 2015.

“Le Province devono essere considerate un’opportunità – ha detto il Presidente appena eletto – e Governo e Regioni devono considerare queste istituzioni quali sede naturale per le funzioni amministrative. Certo però – ha sottolineato – che al decentramento delle funzioni devono corrispondere le risorse. L’emergenza finanziaria è ancora la priorità: le risorse per assicurare i servizi, per garantire la sicurezza delle scuole, per la manutenzione dei 130 mila chilometri di rete viaria. È su questo che continueremo a chiedere risposte al Governo, questa è la nostra battaglia principale. Quanto poi alle questioni istituzionali – ha aggiunto – è chiaro che la legge Delrio deve essere al più presto rivista profondamente, perché ormai non è più coerente. Dalla nostra esperienza possiamo dire che il sistema di elezione di secondo grado non funziona, perché produce sui territori un conflitto di interesse tra le funzioni di Sindaco e Presidente di Provincia. Per questo se Governo e Parlamento, proporranno il ritorno all’elezione diretta, avranno il nostro sostegno”.

Quanto poi all’attuazione dell’autonomia differenziata De Pascale ha sottolineato come “non c’è da parte delle Province una posizione negativa, anche se c’è qualche preoccupazione, purché sia chiaro che maggiore autonomia non deve trasformarsi in egoismo territoriale, perché l’Italia non può crescere se non è unita”.

CHI E’ MICHELE DE PASCALE

Nato il 20 gennaio 1985, è sposato con Laura e ha un figlio. L. Nel 2004 è stato eletto in Consiglio Comunale a Cervia, ha fatto parte della Commissione Bilancio ed è stato Presidente della Commissione Urbanistica.  Nel 2011 è stato assessore dello stesso Comune e nel 2013 è diventato Segretario Provinciale del PD di Ravenna.

Candidato alle elezioni amministrative 2016 alla guida della coalizione di centrosinistra, il 19 giugno 2016 è eletto Sindaco di Ravenna.  Il 3 agosto 2016 è stato eletto Presidente della Provincia di Ravenna con il 78,82% dei voti.

Pubblichiamo il messaggio inviato del Presidente della Repubblica in occasione dell’Assemblea Upi

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Achille Variati, il seguente messaggio:

«In occasione della XXXIV Assemblea congressuale dell’UPI, desidero rivolgere un cordiale saluto ai presidenti e agli amministratori delle province italiane, unitamente al ringraziamento per l’opera svolta a favore dei propri territori.

L’Italia di domani, cui guarda il tema prescelto per l’Assemblea, è l’orizzonte comune al quale tendere in una prospettiva di equilibrata distribuzione di competenze e responsabilità fra i livelli di governo, secondo i principi costituzionali di autonomia, sussidiarietà e buon andamento dell’amministrazione.

A fronte di obiettivi di semplificazione istituzionale, di revisione della spesa e di efficientamento amministrativo, che hanno motivato gli interventi di riordino degli anni passati, permane l’esigenza di presidiare adeguatamente funzioni di delicata e impegnativa rilevanza per la vita dei territori, dall’edilizia scolastica alla viabilità, che impattano direttamente su diritti primari delle persone, quali istruzione, mobilità, sicurezza.

Recenti eventi calamitosi hanno, inoltre, ricordato l’importanza che, in un’ottica di coesione sociale e territoriale, la programmazione di area vasta consenta di ridurre le condizioni di ritardo e svantaggio di zone interne e montane, la cui qualità di vita è spesso strettamente correlata proprio allo stato della viabilità secondaria, dei trasporti e dell’ambiente.

Nel percorso di revisione organica dell’ordinamento delle province e città metropolitane – fra gli obiettivi del tavolo istituito di recente presso la Conferenza Stato-Città – potrà essere valutata la coerenza del quadro legislativo vigente, anche riguardo all’allocazione delle funzioni e delle risorse necessarie per il loro esercizio, nonché alla legittimazione degli organi elettivi; temi ai quali l’Assemblea congressuale dell’Unione non mancherà di dare il suo contributo di conoscenza, riflessione e proposta.

Con questi auspici, rinnovo a lei, ai Presidenti delle province e a tutti i partecipanti all’Assemblea il mio più cordiale augurio di buon lavoro».

 

Roma, 12/02/2019

Assemblea UPI : il messaggio del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati

Gentile Presidente, Illustri rappresentanti delle Province,

nel formulare a tutti voi l’augurio per la migliore riuscita della XXXIV Assemblea Generale Congressuale delle Province Italiane, auspico che il confronto tra i rappresentanti dei diversi livelli istituzionali che avete programmato possa fornire un contributo rivelante al più generale dibattito in corso.

Ritengo apprezzabile e condivisibile la scelta di porre a centro della vostra discussione congressuale la qualità e l’efficienza dei servizi per garantire ai territori e alle imprese. Deve essere infatti sempre questo il fine ultimo della politica e di chi ha l’onore e l’onere di rappresentare e governare i cittadini.

Come ho più volte sottolineato, il completamento del riassetto delle Autonomie è un tema dirimente per il futuro del nostro Paese, oltre che una pre-condizione fondamentale per rilanciare e rafforzare il rapporto di fiducia tra elettori e istituzioni.

Sono certa che gli enti locali, primi e principali interlocutori delle istanze e delle esigenze dei cittadini, sapranno affrontare le importanti sfide del futuro anche attraverso quella naturale propensione all’innovazione sociale che ne ha sempre qualificato l’azione amministrativa.

Assemblea UPI : il messaggio del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati

Gentile Presidente, Illustri rappresentanti delle Province,

nel formulare a tutti voi l’augurio per la migliore riuscita della XXXIV Assemblea Generale Congressuale delle Province Italiane, auspico che il confronto tra i rappresentanti dei diversi livelli istituzionali che avete programmato possa fornire un contributo rivelante al più generale dibattito in corso.

Ritengo apprezzabile e condivisibile la scelta di porre a centro della vostra discussione congressuale la qualità e l’efficienza dei servizi per garantire ai territori e alle imprese. Deve essere infatti sempre questo il fine ultimo della politica e di chi ha l’onore e l’onere di rappresentare e governare i cittadini.

Come ho più volte sottolineato, il completamento del riassetto delle Autonomie è un tema dirimente per il futuro del nostro Paese, oltre che una pre-condizione fondamentale per rilanciare e rafforzare il rapporto di fiducia tra elettori e istituzioni.

Sono certa che gli enti locali, primi e principali interlocutori delle istanze e delle esigenze dei cittadini, sapranno affrontare le importanti sfide del futuro anche attraverso quella naturale propensione all’innovazione sociale che ne ha sempre qualificato l’azione amministrativa.

Pubblichiamo il messaggio inviato del Presidente della Repubblica in occasione dell’Assemblea Upi

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Achille Variati, il seguente messaggio:

«In occasione della XXXIV Assemblea congressuale dell’UPI, desidero rivolgere un cordiale saluto ai presidenti e agli amministratori delle province italiane, unitamente al ringraziamento per l’opera svolta a favore dei propri territori.

L’Italia di domani, cui guarda il tema prescelto per l’Assemblea, è l’orizzonte comune al quale tendere in una prospettiva di equilibrata distribuzione di competenze e responsabilità fra i livelli di governo, secondo i principi costituzionali di autonomia, sussidiarietà e buon andamento dell’amministrazione.

A fronte di obiettivi di semplificazione istituzionale, di revisione della spesa e di efficientamento amministrativo, che hanno motivato gli interventi di riordino degli anni passati, permane l’esigenza di presidiare adeguatamente funzioni di delicata e impegnativa rilevanza per la vita dei territori, dall’edilizia scolastica alla viabilità, che impattano direttamente su diritti primari delle persone, quali istruzione, mobilità, sicurezza.

Recenti eventi calamitosi hanno, inoltre, ricordato l’importanza che, in un’ottica di coesione sociale e territoriale, la programmazione di area vasta consenta di ridurre le condizioni di ritardo e svantaggio di zone interne e montane, la cui qualità di vita è spesso strettamente correlata proprio allo stato della viabilità secondaria, dei trasporti e dell’ambiente.

Nel percorso di revisione organica dell’ordinamento delle province e città metropolitane – fra gli obiettivi del tavolo istituito di recente presso la Conferenza Stato-Città – potrà essere valutata la coerenza del quadro legislativo vigente, anche riguardo all’allocazione delle funzioni e delle risorse necessarie per il loro esercizio, nonché alla legittimazione degli organi elettivi; temi ai quali l’Assemblea congressuale dell’Unione non mancherà di dare il suo contributo di conoscenza, riflessione e proposta.

Con questi auspici, rinnovo a lei, ai Presidenti delle province e a tutti i partecipanti all’Assemblea il mio più cordiale augurio di buon lavoro».

 

Roma, 12/02/2019

Congresso UPI: Michele de Pascale eletto Presidente all’unanimità.

E’ Michele de Pascale, Presidente della Provincia di Ravenna, il nuovo Presidente dell’Unione delle Province d’Italia.

A eleggerlo all’unanimità e per acclamazione i quasi 300 delegati, tra Presidenti e Consiglieri Provinciali, riuniti oggi a Roma in occasione della 34° Assemblea Congressuale UPI.

De Pascale succede ad Achille Variati, ex Presidente della Provincia di Vicenza, che ha guidato l’associazione dal maggio 2015.

“Le Province devono essere considerate un’opportunità – ha detto il Presidente appena eletto – e Governo e Regioni devono considerare queste istituzioni quali sede naturale per le funzioni amministrative. Certo però – ha sottolineato – che al decentramento delle funzioni devono corrispondere le risorse. L’emergenza finanziaria è ancora la priorità: le risorse per assicurare i servizi, per garantire la sicurezza delle scuole, per la manutenzione dei 130 mila chilometri di rete viaria. È su questo che continueremo a chiedere risposte al Governo, questa è la nostra battaglia principale. Quanto poi alle questioni istituzionali – ha aggiunto – è chiaro che la legge Delrio deve essere al più presto rivista profondamente, perché ormai non è più coerente. Dalla nostra esperienza possiamo dire che il sistema di elezione di secondo grado non funziona, perché produce sui territori un conflitto di interesse tra le funzioni di Sindaco e Presidente di Provincia. Per questo se Governo e Parlamento, proporranno il ritorno all’elezione diretta, avranno il nostro sostegno”.

Quanto poi all’attuazione dell’autonomia differenziata De Pascale ha sottolineato come “non c’è da parte delle Province una posizione negativa, anche se c’è qualche preoccupazione, purché sia chiaro che maggiore autonomia non deve trasformarsi in egoismo territoriale, perché l’Italia non può crescere se non è unita”.

CHI E’ MICHELE DE PASCALE

Nato il 20 gennaio 1985, è sposato con Laura e ha un figlio. L. Nel 2004 è stato eletto in Consiglio Comunale a Cervia, ha fatto parte della Commissione Bilancio ed è stato Presidente della Commissione Urbanistica.  Nel 2011 è stato assessore dello stesso Comune e nel 2013 è diventato Segretario Provinciale del PD di Ravenna.

Candidato alle elezioni amministrative 2016 alla guida della coalizione di centrosinistra, il 19 giugno 2016 è eletto Sindaco di Ravenna.  Il 3 agosto 2016 è stato eletto Presidente della Provincia di Ravenna con il 78,82% dei voti.

Protezione Civile: l’UPI incontra il Capo del Dipartimento

Sulla gestione del rischio serve una strategia unitaria ed omogenea in tutto il Paese. Occorre restituire alle Province un ruolo chiaro, recuperando un assetto che in questo momento appare confuso.  Questo l’obiettivo che si sono dati oggi il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, e il Vicepresidente dell’Upi, Carlo Riva Vercellotti, in un incontro voluto per discutere delle proposte che le Province porteranno nel Tavolo per la revisione del Codice della protezione Civile, presieduto proprio da Borrelli, che da poco ha iniziato i suoi lavori.

“Dopo la riforma delle Province – ha detto Vercellotti – il quadro delle competenze di protezione civile delle Province è diventato estremamente frammentato: mentre la Lombardia e il Veneto hanno lasciato a queste istituzioni importanti funzioni, altre Regioni hanno scelto di accentrarle funzioni, non prevedendo alcun ruolo per le province.  Un quadro così disomogeneo delle competenze a livello nazionale, sia nel momento dell’emergenza, ma ancora prima, nella fase di analisi, prevenzione e programmazione, rischia di produrre una confusione e sovrapposizione di ruoli, estremamente dannosa se non pericolosa.  Per questo come UPI al tavolo porteremo la richiesta di riservare un ruolo alle Province in tutte le Regioni, secondo un modello condiviso con la Protezione civile, e di individuare anche i Presidenti di Provincia quali autorità di Protezione civile”.

Proposte che sono state accolte con favore dal Capo della Protezione Civile. “Come Dipartimento della Protezione civile– ha detto Borrelli – siamo convinti che sulla gestione del rischio serva una strategia unitaria ed omogenea in tutto il Paese e per questo abbiamo sempre lavorato. Siamo altrettanto convinti che i rischi non abbiano confini territoriali e quindi la collaborazione tra amministrazione è fondamentale per una ottimale prevenzione strutturale e non strutturale. In questo le Province possono ricoprire un importante ruolo di coordinamento sovracomunale, e in questo senso siamo pronti a lavorare insieme ad UPI confrontandoci con tutti gli altri attori del sistema”.

Nel link  la nota con le proposte Upi

Protezione Civile: l’UPI incontra il Capo del Dipartimento

Sulla gestione del rischio serve una strategia unitaria ed omogenea in tutto il Paese. Occorre restituire alle Province un ruolo chiaro, recuperando un assetto che in questo momento appare confuso.  Questo l’obiettivo che si sono dati oggi il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, e il Vicepresidente dell’Upi, Carlo Riva Vercellotti, in un incontro voluto per discutere delle proposte che le Province porteranno nel Tavolo per la revisione del Codice della protezione Civile, presieduto proprio da Borrelli, che da poco ha iniziato i suoi lavori.

“Dopo la riforma delle Province – ha detto Vercellotti – il quadro delle competenze di protezione civile delle Province è diventato estremamente frammentato: mentre la Lombardia e il Veneto hanno lasciato a queste istituzioni importanti funzioni, altre Regioni hanno scelto di accentrarle funzioni, non prevedendo alcun ruolo per le province.  Un quadro così disomogeneo delle competenze a livello nazionale, sia nel momento dell’emergenza, ma ancora prima, nella fase di analisi, prevenzione e programmazione, rischia di produrre una confusione e sovrapposizione di ruoli, estremamente dannosa se non pericolosa.  Per questo come UPI al tavolo porteremo la richiesta di riservare un ruolo alle Province in tutte le Regioni, secondo un modello condiviso con la Protezione civile, e di individuare anche i Presidenti di Provincia quali autorità di Protezione civile”.

Proposte che sono state accolte con favore dal Capo della Protezione Civile. “Come Dipartimento della Protezione civile– ha detto Borrelli – siamo convinti che sulla gestione del rischio serva una strategia unitaria ed omogenea in tutto il Paese e per questo abbiamo sempre lavorato. Siamo altrettanto convinti che i rischi non abbiano confini territoriali e quindi la collaborazione tra amministrazione è fondamentale per una ottimale prevenzione strutturale e non strutturale. In questo le Province possono ricoprire un importante ruolo di coordinamento sovracomunale, e in questo senso siamo pronti a lavorare insieme ad UPI confrontandoci con tutti gli altri attori del sistema”.

Nel link  la nota con le proposte Upi

XXXIV ASSEMBLEA CONGRESSUALE DELL’UNIONE DELLE PROVINCE D’ITALIA

Le Province nell’Italia di domani. Questo il titolo della XXXIV Assemblea Congressuale dell’Unione delle Province d’Italia in programma a Roma martedì 12 febbraio prossimo dalle 9,30 alle 14,00 a Roma presso il Centro Congressi Frentani (Via dei Frentani 4).

L’Assemblea sarà chiamata ad eleggere nuovo Presidente dell’UPI, che succederà, al termine dei quattro anni di mandato, al Presidente Achille Variati.

Ma sarà anche l’occasione per discutere dei tanti dossier aperti che attendono le Province, dalla revisione delle riforme istituzionali agli interventi indispensabili per assicurare la stabilità finanziaria a tutte le Province; dalle sfide che si apriranno con l’attuazione del regionalismo differenziato, al ruolo delle Province nello sviluppo locale. “Problematiche e opportunità – sottolinea il Presidente Varaiti – che dovranno essere affrontate avendo sempre come obiettivo prioritario la necessità di assicurare servizi sempre più efficienti ed ottimali ai cittadini e alle imprese. Si tratta di un appuntamento molto importante per l’Associazione – aggiunge Variati –  durante il quale si traccerà il percorso compiuto negli ultimi quattro anni e si indicheranno le prospettive e linee programmatiche, con l’elezione del nuovo Presidente dell’Unione delle Province d’Italia. L’occasione per cercare di individuare, grazie al contributo che nascerà dal confronto tra diversi livelli istituzionali che inviteremo a parteciapre, le strade possibili per costruire un disegno certo delle Province nel quadro istituzionale del Paese”.

XXXIV ASSEMBLEA CONGRESSUALE DELL’UNIONE DELLE PROVINCE D’ITALIA

Le Province nell’Italia di domani. Questo il titolo della XXXIV Assemblea Congressuale dell’Unione delle Province d’Italia in programma a Roma martedì 12 febbraio prossimo dalle 9,30 alle 14,00 a Roma presso il Centro Congressi Frentani (Via dei Frentani 4).

L’Assemblea sarà chiamata ad eleggere nuovo Presidente dell’UPI, che succederà, al termine dei quattro anni di mandato, al Presidente Achille Variati.

Ma sarà anche l’occasione per discutere dei tanti dossier aperti che attendono le Province, dalla revisione delle riforme istituzionali agli interventi indispensabili per assicurare la stabilità finanziaria a tutte le Province; dalle sfide che si apriranno con l’attuazione del regionalismo differenziato, al ruolo delle Province nello sviluppo locale. “Problematiche e opportunità – sottolinea il Presidente Varaiti – che dovranno essere affrontate avendo sempre come obiettivo prioritario la necessità di assicurare servizi sempre più efficienti ed ottimali ai cittadini e alle imprese. Si tratta di un appuntamento molto importante per l’Associazione – aggiunge Variati –  durante il quale si traccerà il percorso compiuto negli ultimi quattro anni e si indicheranno le prospettive e linee programmatiche, con l’elezione del nuovo Presidente dell’Unione delle Province d’Italia. L’occasione per cercare di individuare, grazie al contributo che nascerà dal confronto tra diversi livelli istituzionali che inviteremo a parteciapre, le strade possibili per costruire un disegno certo delle Province nel quadro istituzionale del Paese”.

Il regolamento congressuale approvato dal Comitato Direttivo

In occasione della XXXIV Assemblea Congressuale che si terrà a Roma martedì 12 febbraio (ore 9,30 – 14,00) presso il Centro Congressi Frentani (Via dei Frentani, 4) il Comitato Direttivo ha approvato il Regolamento Congressuale che potete scaricare da questo link. Regolamento Assemblea Congressuale approvato dal Comitato Direttivo 23 gennaio 2019

Ponti Province: l’UPI scrive al Ministro Toninelli“Serve un piano investimenti per interventi in tutta Italia”

 “È certo importante il fondo che il Governo ha inserito nella Legge di Bilancio 2019 per la messa in sicurezza dei ponti del bacino del Po. Ma dalla mappatura delle criticità che il Ministero delle Infrastrutture ci ha chiesto di realizzare lo scorso agosto, è emersa chiaramente l’urgenza di intervenire in tutta Italia.  Serve un piano degli investimenti e messa in sicurezza delle infrastrutture di competenza delle Province, in particolare per i ponti, relativo però a tutto il bacino idrografico italiano, alla stregua di quanto oggi previsto per il solo bacino del Po”.

E’ quanto scrive il Presidente dell’UPI Achille Variati, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai Ministri dell’Economia Giovanni Tria e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, tornando a chiedere un programma straordinario pluriennale di manutenzione e messa in sicurezza dei ponti e dei viadotti di competenza delle Province, sulla scorta del monitoraggio ponti effettuato dalle Province all’indomani della tragedia del Ponte Morandi.

Monitoraggio da cui era risultato che, dei circa 30.000 tra ponti, viadotti e gallerie gestiti dalle Province, molti dei quali costruiti più di 50 anni fa con tecniche ormai superate, 1.918 necessitano di interventi urgenti, in quanto già soggetti a limitazione del transito o della portata, se non chiusi, e per oltre 14.000 sono necessarie indagini tecnico diagnostiche.

“Un piano di investimenti e messa in sicurezza di queste infrastrutture – sottolinea Variati – sarebbe anche un impulso importante per l’economia locale, considerato che dei 2000 interventi urgenti monitorati, le Province hanno già pronti quasi 1.000 progetti, su cui sarebbe possibile aprire in tempi rapidi i cantieri”.

La lettera si chiude con la piena disponibilità dell’UPI a fornire tutto il supporto, anche tecnico, per riuscire a trovare quanto prima le soluzioni necessarie.

 

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