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“I costi economici e sociali dell’illegalità. Corruzione, evasione fiscale, ecomafie. Leggi, buone prassi e strumenti per una politica trasparente e responsabile”

Si intitola “I costi economici e sociali dell’illegalità. Corruzione, evasione fiscale, ecomafie. Leggi, buone prassi e strumenti per una politica trasparente e responsabile” il corso di formazione che si apre sabato a Milano, presso la Sala delle Commissioni di Palazzo Marino, promosso dal gruppo consiliare comunale del Partito Democratico con la collaborazione tecnico-organizzativa di Avviso Pubblico. La prima giornata del corso, aperto ai rappresentati di tutte le forze politiche, tratterà questi temi: “La corruzione nella pubblica amministrazione, i derivati e il rapporto tra mafie e mondo dell’economia. Analisi del contesto e proposte di buone prassi”. Relatori saranno: Marco Arnone (Direttore CeMaFir di Milano), Giuliano Palagi (Direttore generale della Provincia di Pisa), Rocco Sciarrone (Docente di sociologia all’Università di Milano). Le prossime giornate di formazione si svolgeranno il 12 novembre, il 26 novembre e il 3 dicembre.

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Decreto sviluppo: inammissibile mancanza di confronto preventivo con Regioni, Province e Comuni

“Sarebbe davvero inaccettabile se anche questa volta, come già avvenuto per le 4 manovre finanziarie degli ultimi mesi, il Governo non aprisse sul Decreto Sviluppo un serio confronto con Regioni, Province e Comuni. Un errore che arrecherebbe un grave danno al Paese, considerato che in Italia lo sviluppo passa per oltre il 70% dagli investimenti degli Enti locali”.

Lo dichiara il Presidente Giuseppe Castiglione, all’annuncio del Ministro Matteoli di un imminente decreto sullo sviluppo, che dovrebbe a breve approdare in Consiglio dei Ministri. “Regioni, Province e Comuni – sottolinea Castiglione – non sono una controparte: sono le istituzioni che, insieme allo Stato, costituiscono la Repubblica. Non possiamo essere esclusi nel momento in cui si definiscono strumenti che avranno una ricaduta immediata sui territori e nelle nostre amministrazioni.

Abbiamo proposte, idee, e richieste di buon senso: non cerchiamo contrapposizioni inutili, ma vogliamo potere intervenire direttamente nelle scelte che in questo momento drammatico il Governo intende metter in campo per dare un contributo serio e positivo alle politiche di sviluppo del Paese”.   

Castiglione “Sull’eliminazione delle Province Moody’s fa chiarezza. Nessun beneficio e rischio di ingovernabilità per i territori”

Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, che ribadisce la richiesta a Governo e Parlamento di “tornare ad affrontare il tema delle riforme istituzionali in maniera organica, con il pieno coinvolgimento e il confronto di Regioni, Province e Comuni, per costruire insieme istituzioni locali in grado di rispondere alle sfide che abbiamo davanti e capaci di contribuire in maniera significativa alla ripresa dell’economia nazionale , come ci chiedono i cittadini e come ci impone la crisi. Scegliere strade diverse, come ci stanno dicendo i maggiori attori economici nazionali e internazionali, può solo portare ad un grave declino dei sistemi locali, che sono la stessa ossatura dell’economia del Paese”.

Saitta all’incontro con Bersani: “L’Europa ci chiede di far ripartire gli investimenti locali. Il Governo li blocca”

“Bisogna sbloccare il Patto di stabilità, liberare le risorse ferme nei bilanci di Province e Comuni e fare ripartire gli investimenti, o il Paese non riuscirà a riprendersi. Invece di perdere tempo dietro a riforme costituzionali, che non servono a nulla se non a peggiorare la governabilità dei territori e svilire il ruolo degli Enti locali, si intervenga subito con provvedimenti capaci di dare respiro all’economia”. Lo ha detto il Vice Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino, intervenendo all’incontro di questa mattina con il Segretario del PD Pierluigi Bersani e i rappresentanti dell’Anci e delle Regioni sulla situazione economica del Paese. Saitta ha ricordato i dati delle risorse bloccate dal patto di stabilità nelle casse delle Province. “Abbiamo disponibilità finanziaria per effettuare pagamenti per circa 1,5 miliardi di euro a favore delle imprese fornitrici di beni e servizi, con beneficio immediato sull’economia reale già nel corso degli ultimi mesi del 2011. Nel 2012 le risorse “frenate” dal patto di stabilità interno sono pari addirittura a 2,1 miliardi di euro. Per essere chiari, Milano potrebbe spendere nel 2011 200 milioni di euro e altri 240 milioni nel 2012, Roma ha fermi 50 milioni di euro per il 2011 e 60 milioni per il 2012; Torino ha oltre 41 milioni per il 2011 e altri 150 milioni fermi per il 2012; Napoli ne ha più di 36 milioni per il 2011 e quasi 68 milioni di euro per il 2012. La nostra è una richiesta di buon senso: se si sbloccano almeno il 10% di queste risorse possiamo fare ripartire gli investimenti. Accanto agli evidenti benefici per l’economia – ha concluso Saitta – c’è un altro tema che non può essere trascurato: le strade, le scuole, il territorio hanno bisogno urgente di interventi di messa in sicurezza. Con questa crisi davvero non possiamo permetterci di impedire all’economia locale di riprendere”.

MANOVRA ECONOMICA E PROVINCE

Aseguito della discussione parlamentare del Decreto Legge 138/2011 recante “ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo” e delle decisioni del governo di modifica sia di carattere costituzionale che finanziario è convocato l’Ufficio di Presidenza dell’Upi e i Presidenti delle Unioni regionali per giovedì 1 Settembre alle ore 11,00 presso la sede dell’UPI (Piazza Cardelli, 4 – Roma). All’Ordine del Giorno le valutazioni ed iniziative sulle norme di carattere finanziario e sulle norme di carattere ordinamentale della manovra.

MANOVRA: L’UPI CHIEDE INCONTRO AL SEGRETRARIO BERSANI

Dopo l’incontro con il Segretario del PDL, Angelino Alfano, l’Ufficio di Presidenza dell’Upi ha chiesto di potere discutere anche con il Presidente del PD Pierluigi Bersani della manovra economica. Appuntamento fissato per le 14,30 del prossimo 1 settembre in via Sant’Andrea delle Fratte, la sede nazionale del Partito Democratico. Nella lettera al Segretario Bersani, Castiglione aveva sottolineato la necessità di un incontro urgente sulla manovra economica “prima della discussione in Senato, per discutere delle proposte e delle richieste delle Province sia sulla parte economica che sulle norme di carattere ordinamentale”.

MANOVRA: IL PRESIDENTE CASTIGLIONE E IL VICEPRESIDENTE SAITTA INCONTRANO ALFANO

”Alfano non ci ha parlato dell’abolizione delle Province, ma di un assetto funzionale ed efficace del sistema istituzionale locale”. Lo ha detto il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, al termine dell’incontro a via dell’Umilta’ cui è intervenuto insieme al Vice Presidente Vicario dell’Upi, Antonio Saitta, con il segretario del Pdl Angelino Alfano e i capigruppo di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri. Castiglione ha sottolineato che dal segretario non e’ stata avanzata la proposta, emersa ieri nella riunione dei gruppi Pdl al Senato, dell’abolizione di tutte le Province. Quanto alle proposte dell’Upi, Castiglione ha parlato di una ”disponibilita’ all’ascolto” da parte del Pdl e di un ”incontro molto positivo”. ”Da parte nostra affermiamo che non c’e’ baratto tra pensioni e Province, ma siamo interessati a dare un assetto funzionale al nostro Paese”, ha aggiunto.

Castiglione: le Province a Comuni e Regioni “Insieme per uscire dalla crisi”

“Senza le Istituzioni territoriali, che sono gli attori che più contribuiscono agli investimenti pubblici, – conclude Castiglione – non è possibile uscire dalla crisi e avviare il rilancio del Paese “.

DIBATTITO SULL’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA MARINO FIASELLA RISPONDE A SUSANNA CAMUSSO

Dibattito sull’abolizione delle Province

Il Presidente della Provincia della Spezia Marino Fiasella risponde a Susanna Camusso: “Il costo delle Province è la pagliuzza rispetto alla trave dell’evasione fiscale, vero ‘cancro’ di questo Paese”

 

Marino Fiasella, Presidente della Provincia della Spezia e dell’URPL (Unione delle Province Liguri) e membro del Direttivo dell’UPI, risponde alla segretaria generale della Cgil Susanna Camusso che ha recentemente rilasciato al quotidiano “La Stampa” una dichiarazione sulla possibile abolizione delle Province.

“Susanna Camusso – dice Fiasella – ha dichiarato in una intervista al quotidiano “La Stampa” di essere disponibile a ragionare sull’abolizione delle Province se si trova il modo di attribuire in maniera funzionale i compiti “non irrilevanti” da esse ad oggi svolti. Mi sembra però che continuare ad alimentare il dibattito sull’abolizione delle Province senza dare rilievo non solo all’importante ruolo di presidio territoriale che esse svolgono ma anche su quanto poco esse incidano sulla spesa pubblica in termini di costi, sia inaccettabile. Che la spesa pubblica in Italia debba essere necessariamente ridimensionata è incontestabile nella stessa misura in cui è inconfutabile il fatto che, conti alla mano, il costo delle Province incide in maniera risibile su di essa. Questi sono i dati: a fronte di una spesa pubblica di 815 miliardi di euro, la spesa per le Province è di 12 miliardi, l’1,5 % del totale. La parte “politica” delle Province costa 113 milioni di euro: l’1% di una spesa che è già a sua volta l’1,5% della spesa pubblica totale. Credo quindi che il taglio di un Ente che costa così poco ai cittadini non possa davvero rappresentare una risposta decisiva alla necessaria razionalizzazione delle spese. Proprio Susanna Camusso faceva riferimento ad una delle tante mansioni importanti svolte dalle Province ovvero quella legata ai Centri per l’Impiego, evoluzione dei vecchi Uffici di Collocamento, che nel corso degli anni si sono migliorati e nei momenti di profonda crisi economica come quella che stiamo attraversando svolgono l’insostituibile ruolo di ammortizzatori sociali sui territori. Le Province svolgono poi altre funzioni essenziali: gestiscono ad esempio 125.000 km di strade, pari all’84% della rete stradale nazionale, oltre 5000 edifici scolastici, 3600 palestre, hanno competenze in materia di urbanistica, difesa del suolo e Protezione Civile. L’abolizione delle Province oltre che non risolvere il problema dei costi pubblici significherebbe quindi tagliare importanti servizi al cittadino ed al territorio.

Se davvero vogliamo affrontare il problema del taglio dei costi e del ridimensionamento del debito pubblico perché non ragioniamo seriamente sull’anomalia italiana relativa all’evasione fiscale? Il fisco italiano incassa solo il 10% dell’evasione accertata contro il 94% degli USA, il 91% dell’Inghilterra, l’87% della Francia e l’81% della Spagna. Occorre migliorare i meccanismi di riscossione che potrebbero avere un’immediata produzione sul gettito evitando manovre economiche fantasiose all’italica maniera come quelle che prevedono la soppressione delle Province, con il rischio che si taglino non spese ma servizi ai cittadini e lavoro a chi paga le tasse. L’evasione fiscale è la vera priorità del Paese e rappresenta un problema che ha bisogno di risposte serie e risolutive. Per questo motivo faccio un appello a tutti i Presidenti delle Province affinché proprio da loro nasca la proposta di  un patto nuovo tra Governo, Istituzioni, Enti Locali, Sindacati e classe politica che elabori una soluzione corale allo scandalo dell’evasione che ha raggiunto livelli inaccettabili per un Paese civile. Tutti insieme abbiamo il dovere morale di curare questo “cancro”, nel rispetto e nella tutela di quei lavoratori, compresi i 61.000 dipendenti delle Province, che pagano per intero le tasse. Mi sembra invece che continuare a proporre l’abolizione delle Province ogni qual volta si affronta il giusto tema dei tagli alla spesa pubblica sia fare solo demagogia, mi sembra che si dia evidenza solo alla pagliuzza dei costi ridicoli di questi Enti e non si voglia guardare la trave dell’evasione fiscale. Un Paese che non affronta il problema dell’evasione fiscale è un Paese in cui  faccio fatica a riconoscermi.”

Firmata la convenzione tra Dipartimento del Tesoro e Agenzia del territorio

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

  

Rendiconto patrimoniale a prezzi di mercato

 Firmata la convenzione tra Dipartimento del Tesoro
e Agenzia del territorio

 
Il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia del Territorio, nell’ambito del progetto “Rendiconto patrimonialea prezzi di mercato”, hanno firmato una convenzione per la condivisione dei rispettivi sistemi informativi.

L’accordo, esempio di dialogo e collaborazione fra le Istituzioni, pone le basi per lo sviluppo di un sistema integrato delle informazioni che consentirà di fornire a tutte le Amministrazioni Pubbliche uno strumento per la conoscenza e la valutazione del proprio patrimonio immobiliare e rappresenta, pertanto, un ulteriore contributo al miglioramento della gestione e al concreto processo di valorizzazione del patrimonio pubblico.

La convenzione mira, infatti, a condividere le informazioni delle banche dati dell’Agenzia del Territorio (Catasto e Osservatorio del Mercato immobiliare – O.M.I.) con quelle raccolte attraverso il portale del Dipartimento del Tesoro dedicato al progetto (Patrimonio della PA a valori dimercato – https://contodelpatrimonio.tesoro.it). Attraverso il Portale, inoltre, le Amministrazioni registrate avranno a disposizione una serie di servizi che permetteranno di identificare gli immobili di proprietà e di conoscerne il valore sulla base dei prezzi del mercato immobiliare.

Per le Amministrazioni interessate saranno, inoltre, predisposti servizi volti a favorire, presso l’Agenzia del Territorio, le attività di aggiornamento catastale.

Documenti allegati:

Pubblicati i risultati del bando Azione province giovani 2011

                                Pubblicati i risultati del bando Azione province giovani 2011

 

(per tutte le informazioni visitare il sito web www.azioneprovincegiovani.it)

 

69 proposte presentate, 31 progetti finanziati, per un totale di 67 Province italiane coinvolte provenienti da 15 Regioni, con un sostanziale equilibrio geografico Nord, Centro, Sud e Isole.

Sono questi i dati del Bando 2011, che confermano ancora una volta il successo di Azione ProvincEgiovani, iniziativa nata dall’intesa tra il Dipartimento della Gioventù e l’Unione delle Province d’Italia (UPI) e giunta alla quarta edizione, finalizzata a promuovere interventi integrati in materia di politiche giovanili e valorizzare strategie e politiche coordinate a favore dei giovani, in grado di coinvolgere i diversi livelli istituzionali, l’associazionismo giovanile e tutti gli attori che a vario titolo si occupano di giovani.

I 31 progetti finanziati svilupperanno, grazie ai 2.600.000 euro resi disponibili dal Dipartimento della Gioventù, attività con e a favore dei giovani nei settori della sostenibilità ambientale e lotta ai cambiamenti climatici, occupabilità ed innovazione, sicurezza e salute, cultura digitale e nuove tecnologie, in partenariato con enti locali, mondo associazionistico, Università, ecc.

I risultati della valutazione delle proposte progettuali presentate da Province e UPI Regionali nel quadro dell’Avviso Pubblico 2011 di Azione ProvincEgiovani sono da oggi pubblicati sul sito web dell’Iniziativa www.azioneprovincegiovani.it

“Crediamo molto in questo modello di intervento – ha detto il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni – che ci vede muovere di concerto con gli enti locali per coinvolgere i ragazzi, le associazioni e le istituzioni che operano sul territorio focalizzando gli sforzi obiettivi comuni. Ritengo che proprio nelle comunità, nel rapporto con gli enti locali, si possano meglio intercettare i bisogni dei ragazzi. In questo modo siamo certi di utilizzare al meglio le risorse a disposizione, evitando inutili dispersioni, e sostenendo iniziative che, partendo dalle esigenze concrete, resteranno sul territorio e potranno fare davverola differenza. Il successo di questo quarto bando dimostra che la formula è vincente”.

“Siamo davvero soddisfatti dalla riuscita che avuto questa quarta edizione del bando – afferma il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione – ed è davvero un segnale positivo, di buona amministrazione, l’essere riusciti ad utilizzare a pieno l’opportunità che ci è stata offerta dal Ministero della Gioventù. Vuol dire che le Province, quando hanno a disposizione fondi, sono in grado di programmare interventi e sanno utilizzare al meglio tutte le risorse. Lo dimostra il fatto che i progetti finanziati, ma anche quelli che non hanno ottenuto il finanziamento, coinvolgono una grande varietà di soggetti, dal mondo della scuola e dell’università alle associazioni del sociale ai Comuni, e sono distribuiti su tutto il territorio nazionale, confermando il ruolo e la vocazione delle Province ad essere istituzioni di coordinamento e raccordo politiche di sviluppo locale”.

Per vedere l’elenco dei progetti finanziati consultare il sito web www.azioneprovincegiovani.it

 

Roma 1-8-2011

 

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