In allegato è possibile scaricare il file.
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Si terrà il 19 e 20 ottobre prossimi, a Catania, presso il Centro Congressi Le Ciminiere – Viale Africa – l’Assemblea Nazionale delle Province italiane “Federalismo, territorio, sicurezza e sviluppo”.
L’evento sarà articolato in tre sessioni di lavoro nelle due giornate.
L’Assemblea avrà dunque inizio la mattina di martedì 19 ottobre con la sessione inaugurale, cui prenderanno parte le autorità nazionali e locali.
Nel pomeriggio di martedì 19 ottobre si proseguirà con un dibattito incentrato sui temi del federalismo fiscale e della riforma degli enti locali.
Nell’occasione, saranno chiamati ad intervenire rappresentanti del Governo e del Parlamento, delle forze economiche e produttive, della società civile, che discuteranno con gli amministratori delle Province e con i rappresentanti dei Comuni e delle Regioni sui temi all’ordine del giorno, a partire dai decreti attuativi sul federalismo fiscale e dalla Carta delle Autonomie locali.
L’Assemblea si chiuderà nella mattina di mercoledì 20 ottobre, con la discussione sui temi della sicurezza e dello sviluppo economico locale e nazionale.
In questa sessione, Governo e amministratori locali dibatteranno, insieme ai rappresentanti della società civile, degli interventi per la ripresa e della necessità di coniugare lo sviluppo alla legalità, a partire dalla lotta alla criminalità organizzata e dai progetti che le Province hanno messo in campo.
Nei prossimi giorni pubblicheremo la prima bozza di programma, insieme alle convenzioni con gli alberghi e alla nota organizzativa. Il sito dell’Associazione www.provinceditalia.it dedicherà una sezione all’evento, in cui troverete tutti gli aggiornamenti.
Risorse per oltre 5 milioni di euro arriveranno alla Provincia di Crotone nell’ambito dei “PIAR” (Progetti Integrati per le Aree Rurali). Lo ha comunicato, nei giorni scorsi, il direttore generale del Dipartimento 6 (Agricoltura, Foreste e Forestazione) della Regione Calabria al presidente Stano Zurlo ed al consigliere provinciale, delegato all’Agricoltura, Umberto Lorecchio. “Inizialmente la nostra richiesta era di 21 milioni di euro -dichiarano Zurlo e Lorecchio- ma la precedente Giunta regionale, guidata da Agazio Loiero, ci ha penalizzati. I finanziamenti in arrivo verranno utilizzati per una serie di interventi presentati dai comuni e dalle Comunità montane del crotonese. Si va dalla realizzazione di percorsi sentieristici, alla sistemazione di strade interpoderali, dalla creazione di orti botanici alla realizzazione di strutture culturali e ricettive. Previsti inoltre interventi telematici nonché implementazioni nei trasporti. A breve, il presidente della Provincia Zurlo ed il consigliere delegato all’agricoltura Lorecchio, convocheranno i sindaci dei comuni ed i presidenti degli enti montani, titolari di progetti, per rimodulare gli interventi stessi e chiarire tutti gli aspetti gestionali.
“Attivare un t
avolo di confronto tra Comuni, Province e Ministeri competenti per fornire agli enti indicazioni operative sulle problematiche applicative del decreto legge n. 78/2010 convertito in legge n. 122/2010”. E’ la richiesta avanzata dal Segretario generale Anci, Angelo Rughetti e dal Direttore generale Upi, Piero Antonelli al Direttore della Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali, Marcella Castronovo.
“Nell’ambito di questo provvedimento – sottolineano Comuni e Province – alcune disposizioni che riguardano tutto il personale pubblico concernono le spese di personale e il trattamento economico dei pubblici dipendenti, disposizioni che, oltre che apparire di particolare complessità interpretativa, stanno generando negli enti notevoli difficoltà”.
E ANCI e Upi sottolineano le principali problematiche aperte. Innanzitutto Rughetti e Antonelli chiedono chiarimenti sulla “portata applicativa delle disposizioni che hanno abrogato le norme concernenti l’autorizzazione all’utilizzo del mezzo proprio da parte dei pubblici dipendenti, creando notevolissime difficoltà soprattutto nei piccoli enti sprovvisti di parco auto e di un sistema di mezzi pubblici”. Ma non solo. Di particolare “difficoltà interpretativa appaiono anche le disposizioni dell’articolo 9 riguardanti le limitazioni al trattamento economico e alla contrattazione: occorre infatti chiarire come opera il blocco al 2010 del trattamento economico dei singoli dipendenti, individuare le modalità per effettuare la decurtazione degli stipendi superiori ai 90 mila euro lordi annuali, definire la portata applicativa delle disposizioni che incidono sulle risorse destinate alla contrattazione decentrata”.
Si terrà il 19 e 20 ottobre prossimi, a Catania, presso il Centro Congressi Le Ciminiere – Viale Africa – l’Assemblea Nazionale delle Province italiane “Federalismo, territorio, sicurezza e sviluppo”.
L’evento sarà articolato in tre sessioni di lavoro nelle due giornate.
L’Assemblea avrà dunque inizio la mattina di martedì 19 ottobre con la sessione inaugurale, cui prenderanno parte le autorità nazionali e locali.
Nel pomeriggio di martedì 19 ottobre si proseguirà con un dibattito incentrato sui temi del federalismo fiscale e della riforma degli enti locali.
Nell’occasione, saranno chiamati ad intervenire rappresentanti del Governo e del Parlamento, delle forze economiche e produttive, della società civile, che discuteranno con gli amministratori delle Province e con i rappresentanti dei Comuni e delle Regioni sui temi all’ordine del giorno, a partire dai decreti attuativi sul federalismo fiscale e dalla Carta delle Autonomie locali.
L’Assemblea si chiuderà nella mattina di mercoledì 20 ottobre, con la discussione sui temi della sicurezza e dello sviluppo economico locale e nazionale.
In questa sessione, Governo e amministratori locali dibatteranno, insieme ai rappresentanti della società civile, degli interventi per la ripresa e della necessità di coniugare lo sviluppo alla legalità, a partire dalla lotta alla criminalità organizzata e dai progetti che le Province hanno messo in campo.
Nei prossimi giorni pubblicheremo la prima bozza di programma, insieme alle convenzioni con gli alberghi e alla nota organizzativa. Il sito dell’Associazione www.provinceditalia.it dedicherà una sezione all’evento, in cui troverete tutti gli aggiornamenti.
“E’ inaccettabile che la Rai decida di tagliare senza preavviso la terza edizione del Tg Regionale in tutt’Italia o che ne preveda il trasferimento sul canale digitale di Rainews, che peraltro non è ancora visibile in molte zone. A fare le spese di questa penalizzazione saranno soltanto i cittadini a cui verrà sottratto un importante spazio informativo”.
Lo dichiara il presidente della Provincia di Catania e presidente dell’Unione Province d’Italia, Giuseppe Castiglione. “Chiediamo alla Rai di rivedere la sua posizione – ha esortato il presidente Castiglione – e auspichiamo piuttosto un incremento del servizio pubblico per quanto riguarda l’offerta informativa in generale”.
Preoccupazioni sono state espresse anche dal Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi. “La decisione della Rai di ridurre gli spazi informativi del servizio pubblico – ha dichiarato- penalizzerà fortemente l’importante contenitore rappresentato dal Tg regionale, sottraendo ai cittadini uno spazio informativo di grande utilità, soprattutto in quelle realtà caratterizzate da una sostanziale povertà del panorama dell’informazione locale. Si tratta di un provvedimento inaccettabile. Auspico che la Rai riveda la decisione sui palinsesti. In caso contrario, infatti, i primi a farne le spese, oltre ai giornalisti, saranno i cittadini che al contrario chiedono un incremento della quantità e della qualità dei momenti di informazione”.
Entro la fine di questo mese è prevista la chiusura dei 21 cantieri previsti nel piano di interventi predisposto da Infratel di concerto con la Provincia di Rieti per abilitare altrettante centrali telefoniche al collegamento ai servizi Adsl, nell’ambito di un accordo quadro siglato con il Ministero delle Comunicazioni e con la Regione Lazio.
In questo modo gli operatori telefonici saranno messi in condizione di offrire a circa 35 mila abitanti della provincia di Rieti i servizi internet a banda larga.
Il Piano predisposto da Infratel comprende circa 150 chilometri di posa di cavi in fibra ottica di cui 50 in infrastrutture di nuova realizzazione (la cosiddetta minitrincea) e 100 in infrastrutture già esistenti (tubazioni o palificate).
“Con la realizzazione di questi interventi – afferma il presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli – abbiamo scritto una pagina importantissima per il nostro territorio e per moltissimi nostri concittadini, ponendo le basi per colmare in brevissimo tempo un divario che, al giorno d’oggi, ingiustamente ne limitava i diritti e cioè la possibilità di comunicare e informarsi grazie all’utilizzo del cosiddetto internet veloce. Se gli operatori di telefonia attiveranno in breve tempo le cabine raggiunte dalla fibra ottica grazie agli interventi di Infratel, già entro la fine di quest’anno circa il 95 per cento della popolazione della nostra provincia sarà coperta dalla banda larga: un risultato ragguardevole per chi solo lo scorso anno era in penultima posizione nella classifica del digital divide in Italia. Il lavoro non è ancora terminato perché dobbiamo convincere gli operatori ad attivare i servizi, ma ciò non credo rappresenti un grosso problema in quanto i costi che dovranno sostenere sono decisamente diminuiti dopo questi lavori. Non possiamo neanche dimenticarci – prosegue il presidente della Provincia – della restante porzione di popolazione ancora fuori dal collegamento a banda larga e per questo motivo ho ritenuto opportuno scrivere ai nostri sindaci per farci indicare eventuali centrali telefoniche non ancora servite perché, grazie alla proficua collaborazione tra Infratel e Provincia di Rieti, si è riuscito a concludere i lavori utilizzando risorse minori da quelle stanziate e perciò Infratel si è detta disponibile ad utilizzare le somme risparmiate per compiere ulteriori interventi. Questa operazione, che vede la Provincia di Rieti all’avanguardia nel Centro Italia – conclude Melilli – è una chiara dimostrazione di buon governo e di efficienza da parte della pubblica amministrazione dove due enti pubblici, la Provincia e Infratel, sono riusciti a portare a casa il risultato prefisso nei tempi stabiliti e con minori spese di quelle preventivate”.
Giovedì 9 settembre alle ore 12, presso la sede del Ministero per i Rapporti con le Regioni – via della Stamperia 8 – si terrà la Conferenza Stampa di lancio del corso OP.ERA (Operatori locali per l’euro-progettazione). Oltre al coordinatore del P.O.R.E., Ernesto Somma, parteciperanno anche l’assessore della Regione Abruzzo alle Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Paolo Gatti, l’assessore della Regione Friuli Venezia Giulia alla Pianificazione territoriale, Autonomie locali e Sicurezza, Federica Seganti, l’assessore della Regione Campania al Personale, Pasquale Sommese.
OP.ERA è un percorso formativo organizzato dalla struttura di missione P.O.R.E. dedicato all’euro progettazione e destinato ai funzionari delle Pubbliche Amministrazioni locali (dirigenti, quadri e dipendenti di Regioni, Province e Comuni italiani) e ai membri delle rappresentanze economiche e sociali territoriali.
L’obiettivo è quello di aumentare le competenze e le conoscenze degli stakeholders che operano in realtà locali per partecipare a progetti a valere sui Programmi comunitari a gestione diretta attraverso un percorso innovativo con l’attivazione di una web community.
Il corso, completamente gratuito, ha la durata di cinque giornate formative, per un totale di circa 40 ore di aula tra lezioni frontali e laboratori, e si terrà su tutto il territorio nazionale. In particolare, lo svolgimento delle attività formative sarà realizzato tramite l’erogazione di un percorso di accompagnamento, condensato e intensivo, rivolto a circa 25 soggetti per area territoriale.
All’iniziativa hanno già aderito 17 Regioni e la prima a partire con un proprio corso sarà la Lombardia il 13 settembre.
Associazione Pimby ha annunciato oggi che è stato pubblicato il bando per il
Premio Pimby 2010, un riconoscimento a quelle Amministrazioni che hanno scelto di realizzare opere
coniugando rispetto delle regole con il consenso dei cittadini. Il bando è consultabile e scaricabile dal sito
dell’Associazione www.pimby.eu. Il bando riguarda opere e progetti realizzati o da realizzare in una di
queste quattro macro categorie di infrastrutture: energia, rifiuti, mobilità, trasformazioni sul
territorio.
Giunto alla quarta edizione, il Premio vuole contribuire a portare alla luce esperienze virtuose nel campo
della corretta informazione, della comunicazione e del coinvolgimento dei portatori di interesse di un
territorio, stimolando un dibattito serio e privo di pregiudizi sulle modalità con cui realizzare quelle opere
di cui il Paese ha bisogno.
Il Premio verrà assegnato dall’Associazione ai migliori progetti pervenuti. Possono candidarsi
all’assegnazione del Premio le Regioni, le Province, i Comuni, gli Enti Parco, le Comunità Montane e le
forme associative dei predetti enti. Sono ammessi a partecipare inoltre i soggetti che rappresentano il
territorio su cui è stato realizzata l’opera. Questi i criteri/aspetti che, a titolo non esclusivo, verranno
valorizzati dalla Giuria al momento della valutazione:
impatti sulle potenzialità di sviluppo del territorio;
politiche per la tutela dell’ambiente;
processi di inclusione dei portatori di interessi (e loro riproducibilità);
velocità di realizzazione e rispetto della tempistica legata all’iter decisionale;
capacità di coordinamento e raccordo dei processi amministrativi.
I progetti devono riguardare opere che siano state pienamente autorizzate, cantierizzate o realizzate nel
quinquennio 2005-2010. L’istanza di partecipazione dovrà essere corredata dalla seguente
documentazione:
a) descrizione del progetto; b) relazione sintetica illustrante le procedure di inclusione e coinvolgimento
dei portatori di interesse nei processi decisionali della pubblica amministrazione.
Le candidature devono essere inviate alla segreteria dell’Associazione (via email all’indirizzo
[email protected] o via posta tradizionale Associazione Pimby, c/o redazione “Formiche”,
Corso Vittorio Emanuale II, 18 00152 Roma) entro il 15 ottobre 2010.
Il Premio verrà consegnato a Roma a fine novembre 2010, nel corso di una serata di gala alla presenza di
autorevoli esponenti del mondo politico ed economico.
Nata nel 2007, Associazione Pimby negli anni ha premiato le seguenti Amministrazioni: Provincia di
Rovigo, Comune di Caorso, Comune di San Vittore del Lazio, Comune di Genova (2009); Comune di
Civitavecchia, Regione Marche, Comune di Rho, Provincia di Siena (2008); Comune di Candela (FG),
Comune di Stella (SV), Comitato Locale di Controllo del termovalorizzatore di Torino Gerbido (2007).
In allegato il programma del Corso Breve di Perfezionamento in Mercati Finanziari dal titolo “Gestione del rischio finanziario negli Enti locali”, organizzato dall’Università di Pisa e dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Lucca e con il patrocinio dell’UPI.
Cari Colleghi,
come saprete, il Programma di sostegno alle Municipalità Palestinesi (PMSP), anche denominato “Ali della Colomba”, si configura come contributo italiano, finanziato dalla Direzione Generale per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente (DGMM) (ex L.180/92), in sinergia con gli interventi di Banca Mondiale, Unione Europea ed altri donatori, destinato al rafforzamento delle capacità tecniche, amministrative e gestionali degli EE.LL Palestinesi in due Governatorati (Hebron e Betlemme), nell’area di Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza. Il programma tiene conto di un rapporto organico tra il Ministero degli Affari Esteri e gli Enti Regionali e Locali italiani (ERLI). Le istituzioni locali palestinesi e gli altri attori sociali coinvolti sono allo stesso tempo beneficiari del progetto e vi partecipano come controparti degli EE.LL Italiani. Il PSMP vuole: – Rafforzare le capacità tecniche, amministrative e gestionali degli Enti Locali palestinesi ed accompagnare il processo di riforma ripristinando la funzionalità dei servizi essenziali, nei governatorati di Betlemme, Hebron, a Gerusalemme est e nella Striscia di Gaza; – Migliorare l’erogazione dei servizi locali da parte delle Autorita’ Locali Palestinesi; – Migliorare le condizioni di vita della popolazione araba nei Governatorati di Betlemme, Hebron, nell’area di Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza operando nei settori raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani, Riabilitazione socio-saninataria, Acqua e potabilizzazione, Patrimonio culturale ed Istitutional Building; – Consolidare e incentivare i rapporti tra Regioni ed EE.LL Italiani ed EE.LL palestinesi, nonché migliorare il coordinamento e l’armonizzazione tra la cooperazione centrale e la cooperazione decentrata. Il Programma, che NON e’ un programma ordinario di cooperazione, si distingue per due peculiarità: – e’ incentrato sulla capacity building degli Enti Locali Palestinesi, non solo come attività specifica ma anche come metodologia di lavoro; – prevede e valorizza il forte ed articolato coinvolgimento degli Enti Locali Italiani come fornitori di esperienze e competenze sia nella squadra di assistenza tecnica (ITAU) che come partner realizzatori dei progetti (training on-the job). Gli Enti Locali Italiani realizzano i progetti di cooperazione con la controparte locale palestinese contribuendo con proprie risorse di natura materiale (in kind) o di natura finanziaria. Considerato che il PMSP ha una durata di tre anni fino al 31 Dicembre 2011, anche in relazione alla rinnovata necessità di contribuire dal basso alla ripresa di percorsi di pace e di affermazione dei diritti umani in un’area mediterranea così travagliata, ritengo utile trasmettere in allegato la lista dei progetti presentati al Programma PMSP ancora oggetto di approvazione ed aperti ad eventuali sinergia con gli enti locali italiani. Si rende noto, inoltre, che è in fase di progettazione un’azione di sostegno ai bambini del campo profughi di Aida (Betlemme), che prevede l’apertura di un asilo e di una scuola nei pressi del campo profughi, promossa da un partenariato italiano e fortemente sollecitata dalle autorità palestinesi. Infine, vista la natura del programma menzionato e le linee guida approvate, è stato elaborato un progetto di supporto e formazione diretta agli enti locali palestinesi, che avrebbe una evidente ricaduta sulla gestione dei servizi e sulla programmazione politica nei Territori Palestinesi. Si prega a quanti interessati alle ultime proposte descritte di far pervenire lettera d’interesse all’indirizzo email del Dott. Rino Maenza, Consigliere della Provincia di Bologna e referente dell’Unione della Province di Italia per il Programma Le Ali della Colomba” [email protected], al portavoce ufficiale della cooperazione decentrata dott. Paolo Ricci [email protected], oltre che al mio [email protected] e a quello dell’UPI [email protected]. Nel rinnovarVi l’invito a partecipare, Vi ringrazio per l’attenzione e porgo i più cordiali saluti.
Massimo ROSSI (Responsabile Nazionale Upi Cooperazione Decentrata)
Saranno l’Assessore all’Istruzione, Giovanni di Fede e alle Politiche della legalità, Antonella Coniglio, a rappresentare la Provincia di Firenze nei campi confiscati alla mafia. Gli amministratori di Palazzo Medici si recheranno domani a Corleone, nell’ambito del progetto “LiberArci dalle spine”. L’esperienza formativa e di lavoro – a cui prendono parte ragazzi e ragazze del territorio provinciale fiorentino – si svolge nei territori di Corleone, Monreale, Roccamena e Canicattì, dove la Cooperativa sociale “Lavoro e non solo” gestisce alcuni appezzamenti confiscati alla mafia. “Mai come adesso – spiegano gli assessori Di Fede e Coniglio – il messaggio della Provincia di Firenze è forte e chiaro, sostenendo l’impegno politico e sociale contro l’illegalità, le mafie e la loro cultura. I giovani che sono partiti anche quest’anno per lavorare nei campi di ‘Libera’ hanno fatto propria la cultura della legalità e dell’impegno sociale di rete. Riteniamo dunque – concludono – che il maggiore sviluppo di pratiche educative e lavorative diffuse sui nostri territori rappresenti la migliore risposta tangibile al mal governo delle mafie”. Le attività giornaliere riguardano la mietitura del grano, la sistemazione e messa a dimora delle barbatelle di un nuovo vigneto, la sistemazione e la messa a dimora delle piantine di pomodoro, la vendemmia, la raccolta dei pomodori e delle mandorle. Sono previsti anche momenti di approfondimento incentrati sulle tematiche dell’informazione e della cultura, in quanto strumenti del fare antimafia.