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La Provincia di Padova presenta “La Provincia respira”

La Provincia di Padova presenta la nuova edizione del progetto “La Provincia Respira”, una campagna di comunicazione volta a sensibilizzare i cittadini e le amministrazioni locali sull’importanza della qualità dell’aria e delle pratiche sostenibili. Parte integrante del Piano Regionale di tutela dell’atmosfera, il progetto mira a coinvolgere attivamente i 101 Comuni della Provincia, promuovendo azioni concrete per ridurre le emissioni inquinanti.

La campagna prevede una serie di iniziative coordinate e strumenti di comunicazione che comprendono: affissioni pubblicitarie sugli autobus urbani e provinciali, la distribuzione di locandine con il “Manifesto delle Buone Pratiche” e l’attivazione di rubriche informative su social media come Instagram e Facebook. Ogni Comune potrà adattare i materiali ricevuti per iniziative locali, garantendo una diffusione uniforme del messaggio.

Il sito web laprovinciarespira.it sarà il cuore della campagna di comunicazione, e intende proporsi come un punto di riferimento per i cittadini e i Comuni. Il progetto prevede un restyling completo del sito attualmente esistente, con il passaggio ad una piattaforma avanzata, capace di offrire maggiori funzionalità e flessibilità nella gestione dei contenuti.

All’interno del sito, saranno sviluppate sezioni specifiche:

–        La mappa interattiva nella home del sito dà una panoramica immediata della situazione complessiva della Provincia di Padova, Comune per Comune, evidenziando i colori corrispondenti ai diversi livelli di allerta ambientale. Cliccando su ciascun Comune, è possibile accedere alla scheda con il livello di allerta attivo e le limitazioni.

–        Nella sezione dedicata ai Comuni aderenti, ogni municipalità ha una pagina personalizzata per fornire dati ambientali aggiornati e informazioni dettagliate sulle iniziative locali. Sarà possibile visualizzare parametri specifici come la qualità dell’aria e le azioni adottate nell’ambito del progetto, nonché scaricare le ordinanze comunali e consultare le limitazioni vigenti per ogni livello di allerta.

–        Sezione eventi ecologici: Una mappa georeferenziata interattiva, aggiornata in tempo reale grazie ai dati forniti da Arpav, mostra in modo chiaro e intuitivo tutti gli eventi ecologici organizzati dai Comuni. Gli utenti potranno facilmente trovare le informazioni di interesse e visualizzare gli eventi in programma, che saranno collegati alle pagine dei rispettivi Comuni.

Sarà inoltre pubblicato il Manifesto delle Buone Pratiche: 10 punti chiave, ciascuno focalizzato su azioni sostenibili, come l’uso di mezzi pubblici, la promozione dello smart working, la regolazione responsabile del termostato, l’adozione di sistemi di riscaldamento a basse emissioni. Tra i temi trattati, anche la gestione delle emissioni agricole, il divieto di abbruciamento e la promozione della vegetazione urbana.

La campagna “La Provincia Respira” si articolerà da novembre 2024 ad aprile 2025. Il piano editoriale prevede la pubblicazione mensile di contenuti sui social media che includono buone pratiche, aggiornamenti sui risultati ottenuti e comunicazioni legate alle Domeniche Ecologiche. Oltre alle locandine, saranno distribuiti dei segnalibi personalizzati ai Comuni aderenti.

Il progetto includerà una piattaforma digitale denominata Eventi Green: Il Futuro Respira con Noi, dedicata agli eventi sul territorio e nei Comuni, per promuovere sensibilizzazione e iniziative ecologiche in modo coordinato e visibile.

 

La Provincia di Padova presenta “La Provincia respira”

La Provincia di Padova presenta la nuova edizione del progetto “La Provincia Respira”, una campagna di comunicazione volta a sensibilizzare i cittadini e le amministrazioni locali sull’importanza della qualità dell’aria e delle pratiche sostenibili. Parte integrante del Piano Regionale di tutela dell’atmosfera, il progetto mira a coinvolgere attivamente i 101 Comuni della Provincia, promuovendo azioni concrete per ridurre le emissioni inquinanti.

La campagna prevede una serie di iniziative coordinate e strumenti di comunicazione che comprendono: affissioni pubblicitarie sugli autobus urbani e provinciali, la distribuzione di locandine con il “Manifesto delle Buone Pratiche” e l’attivazione di rubriche informative su social media come Instagram e Facebook. Ogni Comune potrà adattare i materiali ricevuti per iniziative locali, garantendo una diffusione uniforme del messaggio.

Il sito web laprovinciarespira.it sarà il cuore della campagna di comunicazione, e intende proporsi come un punto di riferimento per i cittadini e i Comuni. Il progetto prevede un restyling completo del sito attualmente esistente, con il passaggio ad una piattaforma avanzata, capace di offrire maggiori funzionalità e flessibilità nella gestione dei contenuti.

All’interno del sito, saranno sviluppate sezioni specifiche:

–        La mappa interattiva nella home del sito dà una panoramica immediata della situazione complessiva della Provincia di Padova, Comune per Comune, evidenziando i colori corrispondenti ai diversi livelli di allerta ambientale. Cliccando su ciascun Comune, è possibile accedere alla scheda con il livello di allerta attivo e le limitazioni.

–        Nella sezione dedicata ai Comuni aderenti, ogni municipalità ha una pagina personalizzata per fornire dati ambientali aggiornati e informazioni dettagliate sulle iniziative locali. Sarà possibile visualizzare parametri specifici come la qualità dell’aria e le azioni adottate nell’ambito del progetto, nonché scaricare le ordinanze comunali e consultare le limitazioni vigenti per ogni livello di allerta.

–        Sezione eventi ecologici: Una mappa georeferenziata interattiva, aggiornata in tempo reale grazie ai dati forniti da Arpav, mostra in modo chiaro e intuitivo tutti gli eventi ecologici organizzati dai Comuni. Gli utenti potranno facilmente trovare le informazioni di interesse e visualizzare gli eventi in programma, che saranno collegati alle pagine dei rispettivi Comuni.

Sarà inoltre pubblicato il Manifesto delle Buone Pratiche: 10 punti chiave, ciascuno focalizzato su azioni sostenibili, come l’uso di mezzi pubblici, la promozione dello smart working, la regolazione responsabile del termostato, l’adozione di sistemi di riscaldamento a basse emissioni. Tra i temi trattati, anche la gestione delle emissioni agricole, il divieto di abbruciamento e la promozione della vegetazione urbana.

La campagna “La Provincia Respira” si articolerà da novembre 2024 ad aprile 2025. Il piano editoriale prevede la pubblicazione mensile di contenuti sui social media che includono buone pratiche, aggiornamenti sui risultati ottenuti e comunicazioni legate alle Domeniche Ecologiche. Oltre alle locandine, saranno distribuiti dei segnalibi personalizzati ai Comuni aderenti.

Il progetto includerà una piattaforma digitale denominata Eventi Green: Il Futuro Respira con Noi, dedicata agli eventi sul territorio e nei Comuni, per promuovere sensibilizzazione e iniziative ecologiche in modo coordinato e visibile.

 

11° Conferenza sulla Sussidiarietà, MenEsini “Province e Comuni principali attuatori della legislazione UE. Coinvolgere questi enti nei processi decisionali”

“Il 70% della legislazione europea è attuata dagli enti locali. Comuni e Provincie; le Regioni svolgono il ruolo di autorità di gestione dei fondi strutturali, ma non di attuazione. Per questo occorre assicurare la partecipazione più attiva degli enti intermedi nei processi decisionali dell’UE. Questo consentirebbe di costruire risultato politiche e programmi dell’UE più efficaci e rispondenti a bisogni concreti, ma anche di attenuare le diversità nelle modalità di attuazione tra gli Stati membri e quindi nell’impatto delle politiche, soprattutto della politica di coesione, contribuendo a ridurre le disparità regionali”.
Lo ha detto Luca Menesini, rappresentante delle Province Italiane e della rete Europea Poteri Intermedi, CEPLI, intervenendo ai lavori dell’11° Conferenza della Sussidiarietà a Varsavia.
“Una migliore legiferazione – ha detto Menesini – è possibile solo migliorando il punto di osservazione delle dinamiche di sviluppo dei territori, che possono essere lette solo da una prospettiva subregionale. Le Province si trovano in una posizione ottimale rispetto ad altri livelli della pubblica amministrazione per valutare l’impatto delle politiche e dei programmi sui territori e per farsi soggetti promotori della revisione di tali strumenti sulla base degli effetti positivi e negativi prodotti sui territori.
La sussidiarietà attiva ed il principio della “prossimità” che porta con sé la governance multilivello, troverebbero in questo modo la loro corretta applicazione; il sistema consentirebbe davvero di avvicinare maggiormente le istituzioni UE ai cittadini e questi si sentirebbero maggiormente coinvolti nei processi decisionali dell’UE”.
“Dalla Conferenza sul futuro dell’Europa – ha poi detto – emerge, tra le varie proposte, il bisogno di una democrazia europea più forte: i cittadini chiedono di poter istituire una piattaforma digitale permanente in cui poter condividere idee ed interfacciarsi con i rappresentanti delle istituzioni dell’UE. Sono aspettative che non possono essere ignorate se vogliamo rafforzare il senso di cittadinanza europea”.

Zanni, UPI E-R “stretta alle risorse e limiti alle assunzioni di Province ed enti locali: cosi’ non va”

I numeri non sono definitivi, visto che la manovra di bilancio non è ancora legge definitiva dello Stato, ma sono già in forte allarme gli amministratori e gli enti locali dopo aver appreso dell’ipotesi del Governo di introdurre nuovi vincoli di bilancio, tagli economici e tetti alle assunzioni del personale di Regioni, Province, Comuni e Città Metropolitane.

Molto preoccupato Giorgio Zanni, il Presidente di UPI Emilia-Romagna e della Provincia di Reggio-Emilia: “Il disegno di legge di bilancio, così come si presenta oggi, non solo non prevede risorse economiche in grado di sanare gli squilibri certificati dalla stessa commissione tecnica nazionale in tema di mancate risorse destinate a tutte le province italiane per far fronte alle funzioni fondamentali attribuite per legge, ma va ben oltre. Al momento, infatti, sarebbero imposti “accantonamenti obbligatori” sulla spesa corrente per circa 1,5 miliardi nei prossimi 5 anni – 140 milioni per il 2025, 290 milioni per il 2026, 2027, 2028 e di 490 milioni per il 2029 – risorse che saranno fisicamente in disponibilità di Province, Comuni, Regioni e Città metropolitane, ma che non potrebbero essere utilizzate e non potrebbero dunque finanziare servizi pubblici a favore di cittadini ed imprese. A tali limitazioni si aggiungerebbero poi quelle sull’assunzione di nuovo personale, con l’introduzione del turnover al 75%, che, in un momento decisamente molto delicato e di intenso lavoro, derivante anche dalla gestione straordinaria di risorse e rendicontazioni del PNRR, rischia di minare il lavoro e la stabilità di Province ed enti locali”.

La partita, tuttavia, non è ancora chiusa, il 4 novembre dovrebbero iniziare le audizioni sulla manovra in commissione bilancio alla Camera.

“Auspichiamo che l’atteggiamento emerso da questi primi documenti del Governo rispetto a Province ed Enti Locali trovi una profonda correzione nell’iter parlamentare che porterà all’approvazione della definitiva legge di bilancio – commenta Zanni – perché, se così non fosse, è evidente che tali scelte graverebbero pesantemente sulla capacità di erogazione dei servizi pubblici da parte degli enti locali e sui cittadini che hanno il diritto di beneficiarne.

E, ancora: “leggiamo con preoccupazione di tagli al fondo per la messa in sicurezza di scuole, strade ed edifici pubblici, di tagli al fondo per la progettazione e per gli studi di fattibilità di nuove opere e infrastrutture, tagli che rischierebbero di bloccare gli investimenti una volta ultimate le opere relative alle risorse del PNRR. Misure – prosegue Zanni – che, se non profondamente riviste, si aggiungerebbero a quelle della passata manovra e rischierebbero di trascinare Province ed enti locali al collasso. Uno scenario inaccettabile per enti ed amministratori locali che rappresentano, ogni giorno, l’interlocutore più vicino e di maggior fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato.”

 

Zanni, UPI E-R “stretta alle risorse e limiti alle assunzioni di Province ed enti locali: cosi’ non va”

I numeri non sono definitivi, visto che la manovra di bilancio non è ancora legge definitiva dello Stato, ma sono già in forte allarme gli amministratori e gli enti locali dopo aver appreso dell’ipotesi del Governo di introdurre nuovi vincoli di bilancio, tagli economici e tetti alle assunzioni del personale di Regioni, Province, Comuni e Città Metropolitane.

Molto preoccupato Giorgio Zanni, il Presidente di UPI Emilia-Romagna e della Provincia di Reggio-Emilia: “Il disegno di legge di bilancio, così come si presenta oggi, non solo non prevede risorse economiche in grado di sanare gli squilibri certificati dalla stessa commissione tecnica nazionale in tema di mancate risorse destinate a tutte le province italiane per far fronte alle funzioni fondamentali attribuite per legge, ma va ben oltre. Al momento, infatti, sarebbero imposti “accantonamenti obbligatori” sulla spesa corrente per circa 1,5 miliardi nei prossimi 5 anni – 140 milioni per il 2025, 290 milioni per il 2026, 2027, 2028 e di 490 milioni per il 2029 – risorse che saranno fisicamente in disponibilità di Province, Comuni, Regioni e Città metropolitane, ma che non potrebbero essere utilizzate e non potrebbero dunque finanziare servizi pubblici a favore di cittadini ed imprese. A tali limitazioni si aggiungerebbero poi quelle sull’assunzione di nuovo personale, con l’introduzione del turnover al 75%, che, in un momento decisamente molto delicato e di intenso lavoro, derivante anche dalla gestione straordinaria di risorse e rendicontazioni del PNRR, rischia di minare il lavoro e la stabilità di Province ed enti locali”.

La partita, tuttavia, non è ancora chiusa, il 4 novembre dovrebbero iniziare le audizioni sulla manovra in commissione bilancio alla Camera.

“Auspichiamo che l’atteggiamento emerso da questi primi documenti del Governo rispetto a Province ed Enti Locali trovi una profonda correzione nell’iter parlamentare che porterà all’approvazione della definitiva legge di bilancio – commenta Zanni – perché, se così non fosse, è evidente che tali scelte graverebbero pesantemente sulla capacità di erogazione dei servizi pubblici da parte degli enti locali e sui cittadini che hanno il diritto di beneficiarne.

E, ancora: “leggiamo con preoccupazione di tagli al fondo per la messa in sicurezza di scuole, strade ed edifici pubblici, di tagli al fondo per la progettazione e per gli studi di fattibilità di nuove opere e infrastrutture, tagli che rischierebbero di bloccare gli investimenti una volta ultimate le opere relative alle risorse del PNRR. Misure – prosegue Zanni – che, se non profondamente riviste, si aggiungerebbero a quelle della passata manovra e rischierebbero di trascinare Province ed enti locali al collasso. Uno scenario inaccettabile per enti ed amministratori locali che rappresentano, ogni giorno, l’interlocutore più vicino e di maggior fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato.”

 

Manovra, la Presidente Scarpellini (Livorno) : La riforma delle Province assente dai piani del Governo

“Nei prossimi giorni inizierà  la discussione sulla legge di bilancio dello Stato, ma ancora una volta dobbiamo registrare la totale assenza della riforma delle Province dai piani dell’Esecutivo e del Parlamento”. Così la presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini, commenta la notizia sull’avvio delle procedure di esame relative alla Manovra di bilancio, il cui testo ufficiale è stato rilasciato nei giorni scorsi dal Governo.

“Come Provincia stiamo facendo i conti sulle risorse necessarie agli interventi per la viabilità distrutta dalle alluvioni, senza alcuna certezza sulle coperture finanziarie. Le scuole superiori necessitano di interventi costanti e di investimenti in prospettiva, ma non abbiamo possibilità di accendere mutui, perché ce lo vieta la legge, né di poter effettuare una reale programmazione dei lavori.
In questo quadro di incertezza, emerge invece con costante evidenza la necessità di ridare forza al livello di governo intermedio tra comuni e regione. Si pensi, per esempio, all’imprescindibile ruolo della protezione civile provinciale, in particolare  per i comuni più piccoli, e i recenti e recentissimi eventi meteo avversi, l’ultimo proprio la notte appena trascorsa, ne sono una testimonianza concreta.

Ma la presenza di un ente intermedio, capace di armonizzare le politiche di sviluppo tra  territori, si rende necessaria in tutti gli ambiti: dal trasporto pubblico locale all’ambiente, dall’agricoltura alle infrastrutture. Se solo fossero ascoltati gli amministratori locali, non credo ci sarebbero dubbi nel chiedere il rafforzamento dell’ente provinciale. La sua importanza la si apprezza ancora di più ora, dopo  anni in cui il forzato (e subìto) abbandono del presidio della Provincia ha fatto emergere una somma di guai su vari fronti.

Eppure, nella manovra di bilancio dello Stato non una riga è dedicata alla riforma delle Province. B

adate, ciò non significa che lo Stato si è dimenticato della nostra esistenza. Infatti, non a caso, si dà corso ai prelievi forzosi alle casse delle Province: per la nostra si tratta di 700 mila euro, prelevati a luglio dalla spesa corrente del 2024 con la ultima spending review, che nei prossimi 5 anni diventeranno oltre 1.700.000 euro. A questi, poi, si sommeranno le risorse che la prossima legge di bilancio impone agli enti locali di congelare  come accantonamenti obbligatori. Al momento, se non interverranno modifiche in sede di approvazione definitiva della legge da parte del Parlamento, per le Province si parla complessivamente di 10 milioni nel 2025 e altri  30 milioni per il biennio successivo. Risorse finanziarie che dovremo tenere ferme e inutilizzate perché ce lo chiede lo Stato. Lo stesso Stato che lascia le Province in un eterno limbo di indeterminazione finanziaria, operativa ed istituzionale, ma si ricorda benissimo di noi quando ci chiede di contribuire al pareggio di bilancio generale. Un bel paradosso che spero, prima o poi, trovi una soluzione, soprattutto per il bene dei cittadini e delle comunità locali.

Manovra, la Presidente Scarpellini (Livorno) : La riforma delle Province assente dai piani del Governo

“Nei prossimi giorni inizierà  la discussione sulla legge di bilancio dello Stato, ma ancora una volta dobbiamo registrare la totale assenza della riforma delle Province dai piani dell’Esecutivo e del Parlamento”. Così la presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini, commenta la notizia sull’avvio delle procedure di esame relative alla Manovra di bilancio, il cui testo ufficiale è stato rilasciato nei giorni scorsi dal Governo.

“Come Provincia stiamo facendo i conti sulle risorse necessarie agli interventi per la viabilità distrutta dalle alluvioni, senza alcuna certezza sulle coperture finanziarie. Le scuole superiori necessitano di interventi costanti e di investimenti in prospettiva, ma non abbiamo possibilità di accendere mutui, perché ce lo vieta la legge, né di poter effettuare una reale programmazione dei lavori.
In questo quadro di incertezza, emerge invece con costante evidenza la necessità di ridare forza al livello di governo intermedio tra comuni e regione. Si pensi, per esempio, all’imprescindibile ruolo della protezione civile provinciale, in particolare  per i comuni più piccoli, e i recenti e recentissimi eventi meteo avversi, l’ultimo proprio la notte appena trascorsa, ne sono una testimonianza concreta.

Ma la presenza di un ente intermedio, capace di armonizzare le politiche di sviluppo tra  territori, si rende necessaria in tutti gli ambiti: dal trasporto pubblico locale all’ambiente, dall’agricoltura alle infrastrutture. Se solo fossero ascoltati gli amministratori locali, non credo ci sarebbero dubbi nel chiedere il rafforzamento dell’ente provinciale. La sua importanza la si apprezza ancora di più ora, dopo  anni in cui il forzato (e subìto) abbandono del presidio della Provincia ha fatto emergere una somma di guai su vari fronti.

Eppure, nella manovra di bilancio dello Stato non una riga è dedicata alla riforma delle Province. B

adate, ciò non significa che lo Stato si è dimenticato della nostra esistenza. Infatti, non a caso, si dà corso ai prelievi forzosi alle casse delle Province: per la nostra si tratta di 700 mila euro, prelevati a luglio dalla spesa corrente del 2024 con la ultima spending review, che nei prossimi 5 anni diventeranno oltre 1.700.000 euro. A questi, poi, si sommeranno le risorse che la prossima legge di bilancio impone agli enti locali di congelare  come accantonamenti obbligatori. Al momento, se non interverranno modifiche in sede di approvazione definitiva della legge da parte del Parlamento, per le Province si parla complessivamente di 10 milioni nel 2025 e altri  30 milioni per il biennio successivo. Risorse finanziarie che dovremo tenere ferme e inutilizzate perché ce lo chiede lo Stato. Lo stesso Stato che lascia le Province in un eterno limbo di indeterminazione finanziaria, operativa ed istituzionale, ma si ricorda benissimo di noi quando ci chiede di contribuire al pareggio di bilancio generale. Un bel paradosso che spero, prima o poi, trovi una soluzione, soprattutto per il bene dei cittadini e delle comunità locali.

Consiglio Direttivo di UPI Lombardia: la Presidenza al completo

Il presidente della Provincia di Sondrio, Davide Menegola, è stato eletto vicepresidente dell’Unione delle Province Lombarde (Upl), che affianca il Presidente Luca Santambrogio, Presidente della Provincia Monza-Brianza e il Vicepresidente vicario Pasquale Gandolfi, Presidente della Provincia di Bergamo .

L’elezione si è svolta all’unanimità martedì mattina a Milano, presso la sede della Città Metropolitana, alla presenza dell’assessore regionale agli Enti locali, Massimo Sertori.

 

Zanni nuovo Presidente di UPI Emilia – Romagna

E’ Giorgio Zanni il nuovo presidente di UPI Emilia-Romagna, l’Unione delle Province italiane, eletto, all’unanimità, nel corso della seduta del direttivo regionale che si è tenuta a Bologna giovedì 24 ottobre, alla presenza dei Presidenti delle Province, dei consiglieri delegati, del Presidente uscente Andrea Massari e della Direttrice Luana Plessi.

Zanni, 36 anni, laureato in Economia Aziendale e attualmente Presidente della Provincia di Reggio Emilia dal novembre 2018, confermato nel novembre 2022 e sindaco di Castellarano, ha ringraziato Massari per il «prezioso lavoro svolto da lui e dallo staff dell’associazione in questi anni, che ha contribuito all’impegnativo percorso di rilancio e protagonismo istituzionale delle Province e dell’UPI, sia in ambito regionale che nazionale. UPI Emilia-Romagna – prosegue Zanni – ha assicurato in questi anni il proprio supporto ai territori e la piena disponibilità a tutte le istituzioni regionali, nella costante ricerca di strategie condivise che potessero rimettere al centro del dibattito politico, l’importanza, la dignità istituzionale e, soprattutto, l’utilità delle Province, quale elemento decisivo per risposte più puntuali e più vicine alle esigenze, fragilità e bisogni dei nostri concittadini, delle nostre comunità e di sindaci e amministratori che sono chiamati a guidarle. In modo particolare cercando di dare voce, strumenti e rappresentatività ulteriore anche a comuni e comunità più piccole, patrimonio prezioso e comune a tutte le Province italiane. In questa direzione continueremo insieme a lavorare con ancor più forza e determinazione.».

Alla Vice Presidenza, Valentina Palli, Vicepresidente della Provincia di Ravenna e Sindaco di Russi.

Così il Presidente uscente Andrea Massari: “auguro buon lavoro al Presidente Giorgio Zanni, che sono certo saprà valorizzare e promuovere UPI nel suo ruolo di supporto ai territori. Desidero ringraziare tutto lo staff, che, con la direttrice Luana Plessi, in questi anni mi ha affiancato in un lavoro intenso ma proficuo per il rilancio e il rafforzamento delle Province. Nel mio doppio ruolo presidente della Provincia di Parma e sindaco di Fidenza, ho toccato con mano la necessità e l’urgenza di restituire a questo ente piena dignità per poter operare al meglio e, in questo senso, ringrazio nuovamente Zanni per il prezioso contributo che saprà di certo dare in questa direzione e in un momento così delicato di auspicata riforma del testo unico degli enti locali.

Il nuovo Direttivo regionale, che si rinnova con la nomina del nuovo Presidente, è composto dai Presidenti delle Province dell’Emilia-Romagna, che sono: Monica Patelli, Presidente della Provincia di Piacenza e sindaca di Borgonovo val Tidone, Alessandro Fadda, Presidente della Provincia di Parma e sindaco di Torrile, Fabio Braglia, Presidente della Provincia di Modena e sindaco di Palagano, Daniele Garuti, Presidente della Provincia di Ferrara e sindaco di Poggio Renatico, Enzo Lattuca, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena e sindaco di Cesena, Michele de Pascale, Presidente della Provincia e sindaco di Ravenna, Jamil Sadegholvaad, Presidente della Provincia e sindaco di Rimini.

UPI Emilia-Romagna dialoga costantemente con UPI nazionale e con le Province dell’Emilia-Romagna, per condividere aggiornamenti, approfondimenti ed eventuali quesiti da porre a Regione, Corte dei conti e alla stessa UPI nazionale, al fine di organizzare contatti anche per supporti consulenziali necessari ai propri associati.

L’attività dell’associazione si caratterizza in ambiti distinti che sono la formazione e gli eventi (nel 2023 sono state 102 le giornate dedicate a corsi, master e convegni), le attività progettuali finanziate dalla Regione attraverso l’Assemblea legislativa e la Giunta tra cui, il monitoraggio e la verifica degli investimenti sui Fondi strutturali di coesione, il riordino istituzionale, i progetti sulla legalità e diritti alle persone e il sostegno alla creazione degli Uffici Europa nelle Province.

Infine, UPI è impegnata in progetti europei e nazionali come ad esempio All4games, che ha l’obiettivo di combattere il disagio giovanile e il rischio di esclusione sociale tra i giovani attraverso lo sport o il progetto europeo Desice, finalizzato a migliorare le politiche locali di economia circolare ed ecodesign, rafforzando allo stesso tempo le competenze dei product designer del settore privato.

Tanti progetti per rendere sempre più attiva e competitiva la Provincia sui propri territori.

 

 

35° Assemblea Congressuale: la convocazione

Ecco la lettera di convocazione della 35° Assemblea Congressuale dell’Unione delle Province d’Italia con le informazioni relative alle procedure di elezione del Presidente dell’UPI e alla composizione delle delegazioni.

lettera convocazione assemblea Congressuale Upi dicembre 2024

Insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia

Si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia, eletto nelle consultazioni del 29 settembre scorso. Il Presidente della Provincia, Giovanni Palli, ha accolto i consiglieri neoeletti sottolineando l’importanza di questo nuovo mandato, caratterizzato da un’ampia partecipazione alle urne, con un’affluenza del 73,85%, segno tangibile di una forte fiducia da parte degli amministratori locali.

“Il risultato elettorale – dichiara il Presidente della Provincia di Pavia, Giovanni Palli – non solo evidenzia la voglia di partecipazione, ma rappresenta anche una chiara richiesta di rilancio e di crescita per il nostro territorio. L’affluenza particolarmente significativa, soprattutto nei piccoli comuni, ci indica la strada verso una collaborazione sempre più stretta tra la Provincia e le amministrazioni locali. Insieme, possiamo affrontare le sfide più importanti e costruire un futuro migliore per tutti.”

Tra le priorità di questa nuova stagione è stata evidenziata l’attenzione alle infrastrutture, con particolare riferimento alle strade e alle opere pubbliche in corso, l’edilizia scolastica e il potenziamento dei Centri per l’Impiego, oltre al costante sostegno ai piccoli comuni che rappresentano il cuore pulsante della provincia. È stato inoltre ribadita l’importanza di lavorare congiuntamente per consolidare quanto già realizzato dal 2021 e per portare avanti nuove iniziative a beneficio di tutto il territorio provinciale.

“Il nostro impegno è quello di continuare a operare con serietà, responsabilità e visione per rendere la Provincia di Pavia un modello di sviluppo sostenibile e coeso. Il lavoro che ci attende sarà intenso e complesso, ma sono certo che, uniti, sapremo rispondere alle aspettative dei cittadini e delle amministrazioni locali,” ha concluso Palli.

Con questo spirito di collaborazione, il nuovo Consiglio Provinciale inizia il suo mandato, pronto a affrontare le sfide future e a costruire una provincia più forte e vicina alle esigenze di tutti i suoi cittadini.

Verificata l’assenza di cause di ineleggibilità o incompatibilità e, dato che non sono pervenuti alla Provincia ricorsi o reclami, sono stati proclamati eletti:

Per la Lista “La Provincia dei Comuni Palli Presidente”

Quaroni Amedeo (Vice sindaco del comune di Montù Beccaria)

Callegari Michela (Sindaco del comune di Miradolo Terme)

Bio Daniela (Consigliere comunale di Castello d’Agogna)

Costantino Antonio (Sindaco del comune di Gambolò)

Carnia Serafino (Consigliere comunale di Ottobiano)

Di Michele Dino (Consigliere comunale di Stradella)

Niutta Nicola (Consigliere comunale di Pavia)

Patrucchi Paola (Sindaco del comune di Cozzo Lomellina).

 

Per la Lista “La Casa dei Comuni”

Infurna Marcello (Sindaco del comune di Certosa di Pavia)

D’imperio Milena (Consigliere comunale di Pavia)

Zucca Fabio (Sindaco del comune di Belgioioso)

Bertucci Alessio (Consigliere comunale di Vigevano)

Insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia

Si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia, eletto nelle consultazioni del 29 settembre scorso. Il Presidente della Provincia, Giovanni Palli, ha accolto i consiglieri neoeletti sottolineando l’importanza di questo nuovo mandato, caratterizzato da un’ampia partecipazione alle urne, con un’affluenza del 73,85%, segno tangibile di una forte fiducia da parte degli amministratori locali.

“Il risultato elettorale – dichiara il Presidente della Provincia di Pavia, Giovanni Palli – non solo evidenzia la voglia di partecipazione, ma rappresenta anche una chiara richiesta di rilancio e di crescita per il nostro territorio. L’affluenza particolarmente significativa, soprattutto nei piccoli comuni, ci indica la strada verso una collaborazione sempre più stretta tra la Provincia e le amministrazioni locali. Insieme, possiamo affrontare le sfide più importanti e costruire un futuro migliore per tutti.”

Tra le priorità di questa nuova stagione è stata evidenziata l’attenzione alle infrastrutture, con particolare riferimento alle strade e alle opere pubbliche in corso, l’edilizia scolastica e il potenziamento dei Centri per l’Impiego, oltre al costante sostegno ai piccoli comuni che rappresentano il cuore pulsante della provincia. È stato inoltre ribadita l’importanza di lavorare congiuntamente per consolidare quanto già realizzato dal 2021 e per portare avanti nuove iniziative a beneficio di tutto il territorio provinciale.

“Il nostro impegno è quello di continuare a operare con serietà, responsabilità e visione per rendere la Provincia di Pavia un modello di sviluppo sostenibile e coeso. Il lavoro che ci attende sarà intenso e complesso, ma sono certo che, uniti, sapremo rispondere alle aspettative dei cittadini e delle amministrazioni locali,” ha concluso Palli.

Con questo spirito di collaborazione, il nuovo Consiglio Provinciale inizia il suo mandato, pronto a affrontare le sfide future e a costruire una provincia più forte e vicina alle esigenze di tutti i suoi cittadini.

Verificata l’assenza di cause di ineleggibilità o incompatibilità e, dato che non sono pervenuti alla Provincia ricorsi o reclami, sono stati proclamati eletti:

Per la Lista “La Provincia dei Comuni Palli Presidente”

Quaroni Amedeo (Vice sindaco del comune di Montù Beccaria)

Callegari Michela (Sindaco del comune di Miradolo Terme)

Bio Daniela (Consigliere comunale di Castello d’Agogna)

Costantino Antonio (Sindaco del comune di Gambolò)

Carnia Serafino (Consigliere comunale di Ottobiano)

Di Michele Dino (Consigliere comunale di Stradella)

Niutta Nicola (Consigliere comunale di Pavia)

Patrucchi Paola (Sindaco del comune di Cozzo Lomellina).

 

Per la Lista “La Casa dei Comuni”

Infurna Marcello (Sindaco del comune di Certosa di Pavia)

D’imperio Milena (Consigliere comunale di Pavia)

Zucca Fabio (Sindaco del comune di Belgioioso)

Bertucci Alessio (Consigliere comunale di Vigevano)

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