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Maltempo, Monitoraggio della Provincia di Trevizo su Strade Provinciali e Scuole Superiori

La Provincia di Treviso sta monitorando i danni causati dal nubifragio che nella tarda serata del 28 luglio si è abbattuto sul territorio, prevalentemente nei Comuni di Conegliano, Susegana, Breda di Piave, Maserada, San Biagio di Callalta, Treviso e Villorba: negli ultimi due giorni i Tecnici del Settore Viabilità dell’Ente hanno effettuato i sopralluoghi nelle aree in cui sono state segnalate delle criticità e, fortunatamente, l’entità dei danni è inferiori rispetto alle ondate di maltempo di maggio e giugno: a Susegana, in via Mercatelli, sulla SP 34, è stata danneggiata una porzione di banchina stradale, a causa del cedimento di alcune piante abbattute dalle forti raffiche vento; tra Maserada e Candelù, lungo la SP 57, sono state spezzate numerose piante, ma grazie all’intervento di Provincia e Vigili del Fuoco le ramaglie accumulate sulla carreggiata sono già state rimosse.

Alberi divelti anche al Campus degli Istituti Planck e Alberini di Villorba, dove sono in corso le opere di messa in sicurezza, e all’Istituto Cerletti di Conegliano, dove le raffiche a oltre 150 km/h hanno spostato un’impalcatura, senza arrecare gravi danni all’edificio, sollevato una scossalina dal tetto dell’Edificio B della scuola e spezzato alcuni rami: anche in quest’ultimo caso, i Tecnici Edilizia della Provincia stanno già provvedendo al ripristino.

 

“Il violento nubifragio che domenica ha colpito il Coneglianese, Treviso e Comuni limitrofi ha provocato ancora, purtroppo, numerose situazioni di criticità: oltre 120 le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, che in sinergia con la Protezione Civile hanno ripristinato in tempi brevissimi le condizioni di sicurezza su strade e abitazioni e a loro va il mio plauso – commenta Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – per quanto riguarda la rete viaria di competenza provinciale e l’edilizia scolastica superiore, fortunatamente questa volta, rispetto agli allagamenti e alle infiltrazioni verificatesi tra maggio e giugno a Castelfranco e nell’Asolano, non abbiamo rinvenuto grossi danni alle infrastrutture, ma soprattutto alberi spezzati, purtroppo dal forte vento. Stiamo già intervenendo nelle aree segnalate a Susegana, Maserada, Villorba e Conegliano. Gli eventi atmosferici estremi stanno diventando sempre più frequenti, quindi è fondamentale avere una squadra pronta a intervenire ma ancor di più attuare delle misure che consentano di prevenire e mitigare gli effetti spesso drammatici di questo fenomeno: penso a tutte quelle opere di riqualificazione e manutenzione delle aree verdi nei centri urbani, per cui come Provincia abbiamo messo a disposizione dei Comuni, l’anno scorso, oltre 500.000 euro di incentivi, che consentono di contrastare le ondate di calore abbassando le temperature, così come agli interventi di efficientamento energetico per ridurre i consumi, e di conseguenza la produzione di CO2, e naturalmente alle iniziative di sensibilizzazione sulle buone prassi da seguire per risparmiare energia, riducendo gli sprechi. Tutti accorgimenti che, insieme, contribuiscono a ridurre l’impatto sull’ambiente”.

 

Maltempo, Monitoraggio della Provincia di Trevizo su Strade Provinciali e Scuole Superiori

La Provincia di Treviso sta monitorando i danni causati dal nubifragio che nella tarda serata del 28 luglio si è abbattuto sul territorio, prevalentemente nei Comuni di Conegliano, Susegana, Breda di Piave, Maserada, San Biagio di Callalta, Treviso e Villorba: negli ultimi due giorni i Tecnici del Settore Viabilità dell’Ente hanno effettuato i sopralluoghi nelle aree in cui sono state segnalate delle criticità e, fortunatamente, l’entità dei danni è inferiori rispetto alle ondate di maltempo di maggio e giugno: a Susegana, in via Mercatelli, sulla SP 34, è stata danneggiata una porzione di banchina stradale, a causa del cedimento di alcune piante abbattute dalle forti raffiche vento; tra Maserada e Candelù, lungo la SP 57, sono state spezzate numerose piante, ma grazie all’intervento di Provincia e Vigili del Fuoco le ramaglie accumulate sulla carreggiata sono già state rimosse.

Alberi divelti anche al Campus degli Istituti Planck e Alberini di Villorba, dove sono in corso le opere di messa in sicurezza, e all’Istituto Cerletti di Conegliano, dove le raffiche a oltre 150 km/h hanno spostato un’impalcatura, senza arrecare gravi danni all’edificio, sollevato una scossalina dal tetto dell’Edificio B della scuola e spezzato alcuni rami: anche in quest’ultimo caso, i Tecnici Edilizia della Provincia stanno già provvedendo al ripristino.

 

“Il violento nubifragio che domenica ha colpito il Coneglianese, Treviso e Comuni limitrofi ha provocato ancora, purtroppo, numerose situazioni di criticità: oltre 120 le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, che in sinergia con la Protezione Civile hanno ripristinato in tempi brevissimi le condizioni di sicurezza su strade e abitazioni e a loro va il mio plauso – commenta Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – per quanto riguarda la rete viaria di competenza provinciale e l’edilizia scolastica superiore, fortunatamente questa volta, rispetto agli allagamenti e alle infiltrazioni verificatesi tra maggio e giugno a Castelfranco e nell’Asolano, non abbiamo rinvenuto grossi danni alle infrastrutture, ma soprattutto alberi spezzati, purtroppo dal forte vento. Stiamo già intervenendo nelle aree segnalate a Susegana, Maserada, Villorba e Conegliano. Gli eventi atmosferici estremi stanno diventando sempre più frequenti, quindi è fondamentale avere una squadra pronta a intervenire ma ancor di più attuare delle misure che consentano di prevenire e mitigare gli effetti spesso drammatici di questo fenomeno: penso a tutte quelle opere di riqualificazione e manutenzione delle aree verdi nei centri urbani, per cui come Provincia abbiamo messo a disposizione dei Comuni, l’anno scorso, oltre 500.000 euro di incentivi, che consentono di contrastare le ondate di calore abbassando le temperature, così come agli interventi di efficientamento energetico per ridurre i consumi, e di conseguenza la produzione di CO2, e naturalmente alle iniziative di sensibilizzazione sulle buone prassi da seguire per risparmiare energia, riducendo gli sprechi. Tutti accorgimenti che, insieme, contribuiscono a ridurre l’impatto sull’ambiente”.

 

La Provincia di Varese approva l’assestamento 2024

Il Consiglio provinciale di Varese ha approvato l’assestamento generale di bilancio e la salvaguardia degli equilibri finanziari per l’esercizio 2024.

Ogni anno, entro il 31 luglio, l’Ente verifica tutte le voci di entrata e di uscita per garantire il pareggio di bilancio. Questo processo, disciplinato dal Testo Unico Enti locali, include il controllo del fondo di riserva e del fondo di cassa.

Per la Provincia di Varese, le verifiche effettuate sull’andamento generale delle entrate e delle spese, alla data attuale, non hanno evidenziato particolari criticità.

Il Settore Finanze e Bilancio ha provveduto a adeguare i principali fondi iscritti a bilancio, come il fondo crediti dubbia esigibilità, sia per la parte di competenza sia per la parte accantonata al risultato di amministrazione 2023, sia il fondo per rischi, a fronte di quanto segnalato dal Settore Avvocatura. Anche il fondo di riserva e il fondo cassa sono stati aggiornati.

L’Ente ha registrato maggiori entrate grazie a un accordo di collaborazione con Regione Lombardia per le attività connesse alla riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico, previste dal programma d’azione dell’AQST “Salvaguardia e risanamento del Lago di Varese”, e una convenzione per la gestione dei servizi per il Lavoro e delle Politiche attive del Lavoro.

Tra le spese maggiori si segnala l’aumento dei controlli e delle ispezioni sugli impianti termici, come previsto dalla Legge Regionale.

L’Ente ha assicurato il mantenimento degli equilibri finanziari anche per gli anni 2025 e 2026.

La salvaguardia degli equilibri di bilancio ha ricevuto parere favorevole dal revisore dei conti. Al momento della votazione, il Consiglio ha votato con 9 voti favorevoli, 4 contrari e 1 astenuto, con immediata eseguibilità.

La Provincia di Varese approva l’assestamento 2024

Il Consiglio provinciale di Varese ha approvato l’assestamento generale di bilancio e la salvaguardia degli equilibri finanziari per l’esercizio 2024.

Ogni anno, entro il 31 luglio, l’Ente verifica tutte le voci di entrata e di uscita per garantire il pareggio di bilancio. Questo processo, disciplinato dal Testo Unico Enti locali, include il controllo del fondo di riserva e del fondo di cassa.

Per la Provincia di Varese, le verifiche effettuate sull’andamento generale delle entrate e delle spese, alla data attuale, non hanno evidenziato particolari criticità.

Il Settore Finanze e Bilancio ha provveduto a adeguare i principali fondi iscritti a bilancio, come il fondo crediti dubbia esigibilità, sia per la parte di competenza sia per la parte accantonata al risultato di amministrazione 2023, sia il fondo per rischi, a fronte di quanto segnalato dal Settore Avvocatura. Anche il fondo di riserva e il fondo cassa sono stati aggiornati.

L’Ente ha registrato maggiori entrate grazie a un accordo di collaborazione con Regione Lombardia per le attività connesse alla riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico, previste dal programma d’azione dell’AQST “Salvaguardia e risanamento del Lago di Varese”, e una convenzione per la gestione dei servizi per il Lavoro e delle Politiche attive del Lavoro.

Tra le spese maggiori si segnala l’aumento dei controlli e delle ispezioni sugli impianti termici, come previsto dalla Legge Regionale.

L’Ente ha assicurato il mantenimento degli equilibri finanziari anche per gli anni 2025 e 2026.

La salvaguardia degli equilibri di bilancio ha ricevuto parere favorevole dal revisore dei conti. Al momento della votazione, il Consiglio ha votato con 9 voti favorevoli, 4 contrari e 1 astenuto, con immediata eseguibilità.

Ponti: prosegue l’impegno della Provincia di Lucca per la messa in sicurezza

Riapre da oggi (giovedì 1° agosto) il Ponte Vergai: sono infatti terminati i lavori di messa in sicurezza, illuminazione e miglioramento della sicurezza sismica dell’infrastruttura che insiste sulla strada provinciale 48 ‘di Villa Collemandina’.

 

La fine dei lavori ha visto lo svolgersi di una breve cerimonia, alla quale hanno preso parte il presidente della Provincia, Luca Menesini, accompagnato dal consigliere e sindaco di Piazza al Serchio, Andrea Carrari, titolare della delega per la Viabilità della Garfagnana, dal dirigente del servizio Viabilità dell’amministrazione provinciale, ingegner Pierluigi Saletti e dal sindaco di Villa Collemandina, Francesco Pioli.

 

«Con la riapertura a doppio senso termina ufficialmente questo importante intervento – commenta il presidente della Provincia, Luca Menesini – che riguarda un’infrastruttura fondamentale per la circolazione della Valle del Serchio. Siamo molto soddisfatti che i lavori siano finiti in questo periodo dell’anno, aiutando, così, anche la stagione turistica del territorio. Anche in questo caso, per l’amministrazione provinciale era prioritaria le sicurezza dell’infrastruttura, con un progetto da 1,6 milioni di euro, finanziati dal ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, grazie al quale adesso abbiamo un ponte che guarda al futuro, grazie alle più innovative tecniche antisismiche, una generale messa in sicurezza e un’illuminazione decisamente all’avanguardia».

 

Il Ponte Attilio Vergai è stato costruito negli Anni ‘30 e si trova nel territorio comunale di Villa Collemandina, tra i paesi di Magnano e Canigiano. Grazie a questa infrastruttura è possibile lo scavalcamento del torrente Corfino che scorre alla base di una gola profonda 80 metri dal piano stradale, con un arco di luce di 62 metri e lo scavalcamento di una modesta vallata, con un arco di 40 metri.

 

Il progetto di messa in sicurezza hanno visto realizzare un generale risanamento conservativo di tutte le superfici in calcestruzzo e, a vista, degli archi e dei pilastri.

Non di secondaria importanza è stato l’intervento sull’impianto di illuminazione, volto a valorizzare sia l’aspetto esteriore dell’opera che tutto il piano viabile. Si tratta di un impianto a led di nuova generazione, che va a creare una sintonia luminosa tra l’opera e il suo contesto, valorizzandone, in questo modo, la forma e l’arditezza strutturale.

 

Oltre all’intervento sul Ponte, sono stati effettuati lavori di miglioramento della viabilità comunale alternativa esistente, necessari per lo svolgimento dei lavori: in particolare è stata resa utilizzabile la strada esistente di oltre un chilometro e mezzo che si trova nell’area boscata tra gli abitati di Canigiano e Pianacci nel comune di Villa Collemandina.

 

È altresì già prevista nell’anno 2025 la realizzazione di un intervento di completamento mediante il quale verrà ottenuto un consistente un miglioramento dal punto di vista della resistenza sismica dell’opera, attraverso la realizzazione di smorzatori sismici da disporre presso le parti terminali del ponte. L’intervento, già inserito negli strumenti di programmazione della Provincia, prevede una spesa complessiva di 370mila euro anche questa finanziata mediante contributo a carico dello Stato.

 

Oltre all’intervento sul Ponte, sono stati effettuati lavori di miglioramento della viabilità comunale alternativa esistente, necessari per lo svolgimento dei lavori: in particolare è stata resa utilizzabile la strada esistente di oltre un chilometro e mezzo che si trova nell’area boscata tra gli abitati di Canigiano e Pianacci nel comune di Villa Collemandina.

Relazione Corte Conti, UPI “Confermato il ruolo primario delle Province negli investimenti”

Il ruolo delle Province continua a consolidarsi e assume sempre più centralità nello sviluppo dei territori, con un costante trend in crescita della spesa in conto capitale che raggiunge 1,5 mld: un incremento percentuale del 21,2% dal 2021 al 2022.

È il quadro che emerge dalla Relazione sulla gestione finanziaria degli enti locali rilasciata oggi dalla Corte dei Conti, nella quale, accanto all’espansione delle spese di investimento, si evidenzia, per le Province, l’aumento dei pagamenti alle imprese, in crescita del 28%.

Nel dettaglio, la relazione distingue la spesa in conto capitale per missioni, evidenziando come il 97,5% delle risorse sia stata dedicata agli investimenti nel settore della viabilità, dell’edilizia scolastica e dell’ambiente, funzioni chiave delle Province.

Quanto invece alle entrate correnti da trasferimenti e alla correlata spesa corrente, occorre precisare che gli incrementi rilevati sono sostanzialmente determinati dal diverso metodo di contabilizzazione delle entrate e delle spese previsto a decorrere dal 2022.

L’aumento di queste voci dal 2021 al 2022, pari a circa 1 miliardo, purtroppo non corrisponde ad aumentate risorse a disposizione per le funzioni fondamentali,  ma al concorso alla finanza pubblica delle Province, e quindi risorse trasferite al bilancio dello Stato.

La relazione conferma invece il costante calo delle entrate proprie, quelle derivanti da IPT e RCauto, praticamente il 90% delle entrate correnti proprie delle Province e su cui si fonda l’autonomia tributaria del comparto: nel 2022 l’RCauto registra infatti una diminuzione pari al 4,6%, mentre l’IPT fa segnare una tendenza negativa ancora peggiore pari al 10,7%. In totale, in valori assoluti, si tratta di 248 mln di euro in meno.

 

Inaugurata dal Presidente della Provincia di Potenza la Piazza della Torre Guevara  

«Non si tratta solo di un’inaugurazione di una piazza o di un’opera pubblica: è la messa a disposizione della comunità di un nuovo e innovativo contenitore sociale e culturale; un luogo, un nuovo spazio nel quale ogni pietra, ogni elemento, ha qualcosa da raccontare. Un luogo nel quale le tecnologie più moderne vengono utilizzate per la valorizzazione del nostro Patrimonio storico e culturale».

Non nasconde l’emozione il Presidente della Provincia di Potenza e di Upi Basilicata Christian Giordano dopo l’inaugurazione di «Piazza della Torre Guevara». «Non si tratta di una restituzione, perché l’area non esisteva- spiega Giordano- ed è stata una sfida architettonica e urbanistica nel pieno rispetto della presenza  della Torre e della grande e lunga storia che rappresenta».

L’opera è stata oggetto di un progetto di riqualificazione finanziato in parte con fondi del Po Fesr Basilicata 2014-2020 – frutto all’accordo sottoscritto il 30 ottobre 2018 da Provincia di Potenza, Comune e Regione – e completato con risorse proprie dell’Ente Provinciale. Il progetto, curato dall’Ufficio “Edilizia e Patrimonio” della Provincia, si è posto gli obiettivi di riconnettere alla città l’antica Torre longobarda e di rievocare, attraverso i segni costruttivi, la presenza del complesso monumentale demolito negli anni ’50, che era composto dalla prima dimora dei Conti Guevara, dalla chiesa e dal convento dei Frati cappuccini e dal primo padiglione dell’Ospedale “San Carlo”.

Preso atto del giudizio di “non utilizzabilità” di un edificio scolastico dismesso, insistente sull’area, si è proceduto al suo abbattimento, operazione che, di per sé, ha consentito di restituire visibilità alla Torre e di riconquistare l’affaccio sulla valle al centro storico.

Dopo aver promosso la realizzazione dell’opera attraverso un partenariato costituito con un Ordine professionale, infatti, la Provincia ha ricevuto un primo contributo nell’ambito del Programma “ITI Sviluppo Urbano Città di Potenza” (che ha finanziato anche una porzione della riqualificazione della Villa del Prefetto e altri interventi a beneficio della città), che è stato successivamente integrato con fondi messi a disposizione con ol nostro Decreto n.156 del 31.10.2023”.

Grazie a supporti tecnologici della realtà immersiva e aumentata (speciali caschi e Ipad) i fruitori della piazza potranno ammirare come si presentava lo scenario attorno alla torre nel 1600: la pavimentazione è munita di sensori, in forma di stemmi storici, per consentire la visione, interna ed esterna, del monumento preesistente. Nella nuova struttura lignea realizzata dalla Provincia, in particolare, si potrà compiere un “viaggio emozionale” in realtà virtuale per conoscere la storia dell’area. Alla torre, inoltre, si può giungere anche con l’ausilio di una mappa interattiva del centro storico di Potenza, appositamente implementata dalla Provincia, che permette di rilevare la posizione dell’utente e di segnalare, lungo il percorso, i contenitori più importanti sotto il profilo storico-architettonico. Di qui il risvolto prettamente turistico dell’intera operazione.

E’ un progetto al quale la Provincia di Potenza ha creduto particolarmente, in un lavoro partito da lontano, come ha ricordato lo stesso Giordano.

Il Presidente della Provincia di Brindisi all’evento per l’Appia patrimonio Unesco

Il Presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli ha partecipato ieri a Roma all’evento che ha celebrato l’iscrizione della via Appia a patrimonio UNESCO, alla presenza del Ministro della Cultura, dei sindaci, dei presidenti delle province e delle regioni attraversate dalla regina delle vie.
“Un’occasione eccezionale – ha dichiarato Matarrelli – per investire sul territorio e invitare il mondo intero a visitare le nostre bellezze”.

Relazione Corte Conti, UPI “Confermato il ruolo primario delle Province negli investimenti”

Il ruolo delle Province continua a consolidarsi e assume sempre più centralità nello sviluppo dei territori, con un costante trend in crescita della spesa in conto capitale che raggiunge 1,5 mld: un incremento percentuale del 21,2% dal 2021 al 2022.

È il quadro che emerge dalla Relazione sulla gestione finanziaria degli enti locali rilasciata oggi dalla Corte dei Conti, nella quale, accanto all’espansione delle spese di investimento, si evidenzia, per le Province, l’aumento dei pagamenti alle imprese, in crescita del 28%.

Nel dettaglio, la relazione distingue la spesa in conto capitale per missioni, evidenziando come il 97,5% delle risorse sia stata dedicata agli investimenti nel settore della viabilità, dell’edilizia scolastica e dell’ambiente, funzioni chiave delle Province.

Quanto invece alle entrate correnti da trasferimenti e alla correlata spesa corrente, occorre precisare che gli incrementi rilevati sono sostanzialmente determinati dal diverso metodo di contabilizzazione delle entrate e delle spese previsto a decorrere dal 2022.

L’aumento di queste voci dal 2021 al 2022, pari a circa 1 miliardo, purtroppo non corrisponde ad aumentate risorse a disposizione per le funzioni fondamentali,  ma al concorso alla finanza pubblica delle Province, e quindi risorse trasferite al bilancio dello Stato.

La relazione conferma invece il costante calo delle entrate proprie, quelle derivanti da IPT e RCauto, praticamente il 90% delle entrate correnti proprie delle Province e su cui si fonda l’autonomia tributaria del comparto: nel 2022 l’RCauto registra infatti una diminuzione pari al 4,6%, mentre l’IPT fa segnare una tendenza negativa ancora peggiore pari al 10,7%. In totale, in valori assoluti, si tratta di 248 mln di euro in meno.

 

Scuole: il Presidente della Provincia di Chieti “Investiamo sulla sicurezza”

Ecco la dichiarazione del Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, in merito agli interventi per la messa in sicurezza degli istituti scolastici superiori di competenza della Provincia.

“La Provincia di Chieti lavora costantemente per la sicurezza degli studenti e del personale scolastico, con l’obiettivo di mettere a loro disposizione sedi moderne e compatibili per il raggiungimento degli obiettivi didattici. Siamo impegnati ogni giorno per la sicurezza degli edifici che ospitano gli oltre 16.000 studenti della Provincia, da mesi lavoriamo con gli uffici e gli enti preposti per la migliore soluzione da offrire alle comunità scolastiche del Masci e del Savoia.

La Provincia ha intercettato fondi Pnrr per oltre 11 milioni di euro per la messa in sicurezza e la ricostruzione del corpo centrale del Savoia, da riconsegnare alla comunità entro il 2026. La Provincia, grazie al lavoro degli uffici, sta rispettando i tempi serrati dettati dal Pnrr anche nel caso del Savoia. Ovviamente questo comporta che circa 800 studenti dovranno essere ospitati in altra sede idonea nei prossimi due anni, assicurando loro le migliori condizioni di continuità didattica anche nella fase transitoria. Su questi problemi complessi l’attenzione della Provincia è massima, contiamo di risolverli in tempi rapidi grazie al supporto del Prefetto e del Provveditorato regionale e provinciale scolastico, sempre con un occhio all’efficienza, efficacia ed economicità delle azioni da porre in essere.

Per quanto riguarda la situazione del Masci, è bene chiarire che il nuovo edificio scolastico non è ancora nella disponibilità della Provincia di Chieti, nonostante nei vari tavoli prefettizi il Demanio, che lo sta realizzando, si sia impegnato a consegnare la scuola prima il 31 dicembre 2023, poi a marzo 2024 e poi ancora a giugno 2024. Questo ritardo non aiuta la soluzione della vicenda e sono dunque comprensibili oltre che condivisibili le preoccupazioni della comunità scolastica del Masci, la quale chiede a gran voce chiarezza e risposte sul punto nelle forme che ritiene più opportune. La Provincia è pronta ad attivarsi immediatamente non appena l’edificio scolastico che il Demanio sta finendo di realizzare, con costi notevolmente aumentati rispetto agli accordi iniziali fino a circa 10 milioni di euro, senza palestra e aula magna, verrà consegnato formalmente al patrimonio dell’ente e quindi della comunità provinciale. Questi ritardi del Demanio nella realizzazione della scuola nella ex caserma Berardi, unitamente all’aumento dei costi che il Demanio intende ribaltare sulla Provincia, stanno creando problemi organizzativi non semplici oltre alla necessità di reperire risorse aggiuntive per operazioni non preventivabili sulla cui attuazione gli uffici stanno lavorando alacremente.

Attendiamo con impazienza che il nuovo edificio scolastico venga consegnato dal alla Provincia per poter avviare tutte le attività necessarie ad accogliere la comunità scolastica del Masci nella sua nuova sede dopo anni di attesa”.

 

Consiglio Provinciale Treviso: allarme sui tagli al bilancio

Si è svolto nella sede della Provincia di Treviso, il Consiglio Provinciale: tra i punti principali all’ordine del giorno, le criticità sul bilancio dell’Ente provocate dai tagli imposti dalla nuova Legge di Bilancio 2024, l’approvazione della variazione al bilancio di previsione 2024-2024 per rispondere agli effetti dei tagli, l’alienazione delle quote associative in Acantho SpA, in attuazione alla delibera di dicembre che le prevedeva, la rendicontazione dei lavori di somma urgenza effettuati su diversi tratti della rete viaria provinciale in seguito all’ondata di maltempo di maggio e giugno, la nomina del nuovo Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia e, infine, l’approvazione della convenzione per l’utilizzo in forma associata del servizio di Segreteria con i Comuni di Feltre e Farra di Soligo, visto il termine di servizio per pensionamento del Segretario Generale della Provincia Ivano Cescon nel mese di giugno.

Al centro della discussione, l’effetto dei pesanti tagli, da oltre 100 milioni di euro, fissati dalla Legge di Bilancio 2024 sui bilanci già in difficoltà degli Enti locali, Province e Comuni di tutta Italia: un dato che, per la Provincia di Treviso, si traduce in 1.449.668 euro di risorse in meno per l’anno in corso e altrettanti 1.431.223 euro in meno per le progettualità 2025. Per sopperire a questo contraccolpo, la Provincia ha previsto la copertura dei tagli per il prossimo biennio con una parte dell’avanzo libero di amministrazione, manovra approvata dal Consiglio con 11 voti favorevoli e 3 astenuti.

Per quanto riguarda l’alienazione delle quote Acantho SpA, anche in questo caso la proposta è stata approvata con 11 voti favorevoli e 3 astenuti: il recupero del valore delle quote permetterebbe alla Provincia di acquisire circa 3.356.000 euro, risorse utili a fronteggiare gli effetti dei tagli della Legge di Bilancio 2021 e 2024 e a sostegno degli interventi di edilizia scolastica superiore, come l’opera di riqualificazione del Liceo Artistico di Treviso.

Approvati all’unanimità (con 14 voti favorevoli) i numerosi lavori di somma urgenza svolti per ripristinare la sicurezza nelle strade provinciali colpite dai violenti nubifragi di maggio e giugno, tra cui quelli al km 7+350 della SP 53 “Magnadola” nel Comune di Cessalto, quelli nel tratto dal km 47+820 al km 48+430 della SP 248 “Schiavonesca Marosticana” nei Comuni di Fonte e Asolo, le opere di sistemazione lungo la S.P. 422 e la S.P. 151 nel Comune di Fregona a seguito degli smottamenti provocati dalle piogge: quattro cantieri avviati in tempi rapidi per ripulire il manto stradale, verificandone la staticità, e consentire il transito in sicurezza dei guidatori, dal valore complessivo di circa 300.000 euro.

Infine, il Consiglio ha votato il rinnovo del Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia (con 11 voti favorevoli e 3 astenuti), secondo le procedure di legge previste, nominando il dott. Enrico Guzzoni come nuovo Presidente del Collegio, affiancato dal dott. Filippo Albiero e dalla dott.ssa Laura Filippin. Il nuovo Collegio prenderà servizio dal 1 settembre. Con l’occasione, il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, ha ringraziato per la proficua collaborazione e la professionalità il dott. Achille Callegaro, attuale Presidente del Collegio Revisori, per il quale è stato prorogato l’incarico fino al prossimo insediamento.

Approvata, sempre con 11 voti a favore e 3 astenuti, la convenzione per i servizi di Segreteria tra i Comuni di Feltre, Farra di Soligo e la Provincia di Treviso: dal prossimo settembre, infatti, sarà la dott.ssa Manuela Bassani a ricoprire il ruolo di Segretario Generale dell’Ente, prendendo il posto del dott. Ivano Cescon, ora in pensione.

Il 2024 per gli Enti locali è l’anno dei tagli a causa della spending review prevista dalla Legge di Bilancio 2024 e dalle rimanenze, per quest’anno, degli effetti della Legge di Bilancio 2021: oltre agli incrementi dei costi energetici e dei materiali, che abbiamo dovuto affrontare a nostro carico per impedire il blocco di cantieri PNRR, Province e Comuni si vedono tagliati altri milioni di euro in un momento particolarmente delicato – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – Grazie a una previsione strategica e all’oculato utilizzo delle risorse, la Provincia di Treviso riuscirà a coprire il milione e mezzo in meno di quest’anno e del prossimo anno con l’avanzo libero di amministrazione, ma si tratta di una manovra di emergenza, perché quei soldi avremmo potuto impiegarli per eventuali spese di manutenzione di scuole e strade. Ribadisco, come ho già fatto in veste di Presidente UPI Veneto in una nota della scorsa settimana, urge più che mai una riforma delle Province, che dia agli Enti risorse adeguate a garantire l’efficienza dei servizi ai cittadini in un’ottica di intermediazione con i Comuni e di coordinamento nell’area vasta”.

Oltre a questo, si aggiunge l’assurdo tema del prelievo forzoso – ricorda Marcon – si tratta di contributi che le Province devono allo Stato come concorso alla finanza pubblica, stabiliti dalla legge di bilancio 2015, che non tengono assolutamente conto dell’evoluzione dello scenario degli ultimi dieci anni, in cui abbiamo attraversato pandemia, crisi del mercato dell’auto e ridotte entrate da IPT e RCAuto. Quest’anno le Province italiane dovranno versare 936.221.702, di cui 123 milioni per le Province del Veneto e la Città Metropolitana di Venezia, e per la Provincia di Treviso 25.976.100 Euro derivanti dalla Legge Delrio. Basterebbe cancellare questo passaggio normativo per ridare un’importante boccata d’ossigeno ai nostri Enti”.

Consiglio Provinciale Treviso: allarme sui tagli al bilancio

Si è svolto nella sede della Provincia di Treviso, il Consiglio Provinciale: tra i punti principali all’ordine del giorno, le criticità sul bilancio dell’Ente provocate dai tagli imposti dalla nuova Legge di Bilancio 2024, l’approvazione della variazione al bilancio di previsione 2024-2024 per rispondere agli effetti dei tagli, l’alienazione delle quote associative in Acantho SpA, in attuazione alla delibera di dicembre che le prevedeva, la rendicontazione dei lavori di somma urgenza effettuati su diversi tratti della rete viaria provinciale in seguito all’ondata di maltempo di maggio e giugno, la nomina del nuovo Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia e, infine, l’approvazione della convenzione per l’utilizzo in forma associata del servizio di Segreteria con i Comuni di Feltre e Farra di Soligo, visto il termine di servizio per pensionamento del Segretario Generale della Provincia Ivano Cescon nel mese di giugno.

Al centro della discussione, l’effetto dei pesanti tagli, da oltre 100 milioni di euro, fissati dalla Legge di Bilancio 2024 sui bilanci già in difficoltà degli Enti locali, Province e Comuni di tutta Italia: un dato che, per la Provincia di Treviso, si traduce in 1.449.668 euro di risorse in meno per l’anno in corso e altrettanti 1.431.223 euro in meno per le progettualità 2025. Per sopperire a questo contraccolpo, la Provincia ha previsto la copertura dei tagli per il prossimo biennio con una parte dell’avanzo libero di amministrazione, manovra approvata dal Consiglio con 11 voti favorevoli e 3 astenuti.

Per quanto riguarda l’alienazione delle quote Acantho SpA, anche in questo caso la proposta è stata approvata con 11 voti favorevoli e 3 astenuti: il recupero del valore delle quote permetterebbe alla Provincia di acquisire circa 3.356.000 euro, risorse utili a fronteggiare gli effetti dei tagli della Legge di Bilancio 2021 e 2024 e a sostegno degli interventi di edilizia scolastica superiore, come l’opera di riqualificazione del Liceo Artistico di Treviso.

Approvati all’unanimità (con 14 voti favorevoli) i numerosi lavori di somma urgenza svolti per ripristinare la sicurezza nelle strade provinciali colpite dai violenti nubifragi di maggio e giugno, tra cui quelli al km 7+350 della SP 53 “Magnadola” nel Comune di Cessalto, quelli nel tratto dal km 47+820 al km 48+430 della SP 248 “Schiavonesca Marosticana” nei Comuni di Fonte e Asolo, le opere di sistemazione lungo la S.P. 422 e la S.P. 151 nel Comune di Fregona a seguito degli smottamenti provocati dalle piogge: quattro cantieri avviati in tempi rapidi per ripulire il manto stradale, verificandone la staticità, e consentire il transito in sicurezza dei guidatori, dal valore complessivo di circa 300.000 euro.

Infine, il Consiglio ha votato il rinnovo del Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia (con 11 voti favorevoli e 3 astenuti), secondo le procedure di legge previste, nominando il dott. Enrico Guzzoni come nuovo Presidente del Collegio, affiancato dal dott. Filippo Albiero e dalla dott.ssa Laura Filippin. Il nuovo Collegio prenderà servizio dal 1 settembre. Con l’occasione, il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, ha ringraziato per la proficua collaborazione e la professionalità il dott. Achille Callegaro, attuale Presidente del Collegio Revisori, per il quale è stato prorogato l’incarico fino al prossimo insediamento.

Approvata, sempre con 11 voti a favore e 3 astenuti, la convenzione per i servizi di Segreteria tra i Comuni di Feltre, Farra di Soligo e la Provincia di Treviso: dal prossimo settembre, infatti, sarà la dott.ssa Manuela Bassani a ricoprire il ruolo di Segretario Generale dell’Ente, prendendo il posto del dott. Ivano Cescon, ora in pensione.

Il 2024 per gli Enti locali è l’anno dei tagli a causa della spending review prevista dalla Legge di Bilancio 2024 e dalle rimanenze, per quest’anno, degli effetti della Legge di Bilancio 2021: oltre agli incrementi dei costi energetici e dei materiali, che abbiamo dovuto affrontare a nostro carico per impedire il blocco di cantieri PNRR, Province e Comuni si vedono tagliati altri milioni di euro in un momento particolarmente delicato – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – Grazie a una previsione strategica e all’oculato utilizzo delle risorse, la Provincia di Treviso riuscirà a coprire il milione e mezzo in meno di quest’anno e del prossimo anno con l’avanzo libero di amministrazione, ma si tratta di una manovra di emergenza, perché quei soldi avremmo potuto impiegarli per eventuali spese di manutenzione di scuole e strade. Ribadisco, come ho già fatto in veste di Presidente UPI Veneto in una nota della scorsa settimana, urge più che mai una riforma delle Province, che dia agli Enti risorse adeguate a garantire l’efficienza dei servizi ai cittadini in un’ottica di intermediazione con i Comuni e di coordinamento nell’area vasta”.

Oltre a questo, si aggiunge l’assurdo tema del prelievo forzoso – ricorda Marcon – si tratta di contributi che le Province devono allo Stato come concorso alla finanza pubblica, stabiliti dalla legge di bilancio 2015, che non tengono assolutamente conto dell’evoluzione dello scenario degli ultimi dieci anni, in cui abbiamo attraversato pandemia, crisi del mercato dell’auto e ridotte entrate da IPT e RCAuto. Quest’anno le Province italiane dovranno versare 936.221.702, di cui 123 milioni per le Province del Veneto e la Città Metropolitana di Venezia, e per la Provincia di Treviso 25.976.100 Euro derivanti dalla Legge Delrio. Basterebbe cancellare questo passaggio normativo per ridare un’importante boccata d’ossigeno ai nostri Enti”.

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