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INCONTRO CON LA CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI

La Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e il Consigliere provinciale delegato all’Edilizia scolastica Fabio Pio Mastroberardino hanno incontrato i rappresentanti della Consulta provinciale studenti Lecco e la referente dell’Ufficio scolastico territoriale Marina Ghislanzoni.

Scopo dell’incontro confrontarsi circa le criticità riscontrate negli edifici scolastici superiori del territorio ed evidenziate durante le recenti assemblee studentesche con i rappresentanti dei Consigli d’istituto delle scuole.

I rappresentanti della Consulta hanno presentato un video per illustrare le loro richieste.

“Si è trattato di un incontro molto costruttivo – commenta la Presidente HofmannHo personalmente apprezzato le modalità di presentazione, concrete e non superficiali, realizzate con impegno dai rappresentanti della Consulta. Per noi è molto importante ricevere sollecitazioni, percezioni e riscontri da parte degli studenti, che vivono direttamente negli ambienti scolastici. Alcune criticità sono a noi note e stiamo lavorando per risolverle: come detto agli studenti, il problema principale riguarda le risorse, legate a entrate incerte e certo non sufficienti, a disposizione in parte corrente per le manutenzioni ordinarie. Questa difficoltà pone l’Amministrazione a dover definire delle priorità di intervento, rispetto alle varie richieste, sugli interventi di messa in sicurezza che spesso risultano anche essere quelli meno visibili. Risorse che comunque in questi ultimi due anni siamo riusciti ad aumentare, passando da 1 milione del 2022 a 1,7 milioni del 2023”.

“Dal punto di vista degli investimenti – aggiunge il Consigliere Mastroberardino – abbiamo presentato progetti e ricevuto finanziamenti per circa 16 milioni di euro, che ci permettono di intervenire sulle strutture per la manutenzione straordinaria, la realizzazione di nuovi spazi per l’attività didattica e sportiva, l’adeguamento sismico, l’efficientamento energetico. Le scuole superiori del nostro territorio necessitano di continui interventi di manutenzione e adeguamenti per l’età degli edifici e per la costante evoluzione delle normative. L’obiettivo della nostra Amministrazione è quello di mettere a disposizione scuole sicure, decorose e accoglienti per gli studenti, i docenti e il personale”.

“Ringraziamo la Presidente Hofmann per averci accolto e ascoltato insieme ai suoi collaboratori, dando vita a un nuovo rapporto collaborativo e di fiducia tra istituzioni e studenti – sottolineano i rappresentanti della Consulta provinciale studenti Lecco L’incontro è stato soddisfacente per i chiarimenti fatti riguardanti le criticità negli edifici scolastici della Provincia, sulle quali la Presidente ha garantito una maggiore attenzione. E’ stato fissato un incontro a settembre per verificare la possibile attuazione delle nostre richieste. Siamo ottimisti per il proseguo della collaborazione”.

A PALAZZO SANT’AGOSTINO LA NOMINA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO UPI CAMPANIA

Oggi a Palazzo Sant’Agostino Il Presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri ha partecipato all’Assemblea Generale UPI Campania. Erano presenti i Presidenti e i Consiglieri provinciali delle 4 Province della Campania convocati per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo.

“Abbiamo proceduto alla nomina – dichiara il Presidente Franco Alfieridel Direttivo Regionale di UPI Campania che vede la presenza di diritto dei quattro Presidenti e di sei Consiglieri provinciali (due per le Province di Salerno e Caserta ed uno per Avellino e Benevento). L’UPI Campania deve essere portavoce delle province campane sul tavolo nazionale di UPI per avere più peso nelle trattative tra Enti Locali e Governo Nazionale. A tutela del nostro Sud e della Campania, dobbiamo lavorare al futuro assetto della Pubblica Amministrazione per costruire insieme una nuova Provincia, più forte e strutturata, che possa dare risposte concrete e servizi migliori alle nostre comunità”.

LUMEZZANE: PROSEGUE SINERGIA TRA PROVINCIA E CALCIO. ZOBBIO (PROV BS): “FACCIAMO SQUADRA PER INIZIATIVE UTILI ALLA CRESCITA DELLA COMUNITA’”

“Fc Lumezzane e Provincia di Brescia scendono nuovamente in campo insieme per promuovere ‘Noi Ci Teniamo’: una serie di iniziative in ambito educativo, culturale e sociale al servizio della comunità. Da rappresentante della Provincia e da cittadino lumezzanese sono ben felice di poter condividere le azioni proposte dalla squadra della mia terra, e di poterle valorizzare anche in qualità di referente istituzionale del territorio”. Questo il commento del Consigliere provinciale delegato Giacomo Zobbio, presente in modalità telematica all’odierna conferenza stampa in rappresentanza della Provincia di Brescia.
“Sono diversi anni – ha proseguito – che la società del Lumezzane Calcio, dopo la sua rinascita, si impegna ben oltre i confini del campo da calcio, dedicandosi a progetti e attività che stimolino la collettività verso una crescita non solo sportiva. Quella di mettersi al servizio della comunità e cercare di renderla migliore è una peculiarità del nostro territorio e della nostra gente, che conta migliaia di volontari e numerose associazioni negli ambiti più diversi. Dalle nostre parti è abituale mettersi a disposizione degli altri, i nostri volontari lo sanno bene e ne sono un limpido esempio, e anche le iniziative dell’Fc Lumezzane trovano radici nei nostri valori e nelle nostre tradizioni. Per tutti noi – rimarca Zobbio – lo sport è una passione e contemporaneamente il sociale è una missione, ecco perché coniugare questi due elementi può essere un fattore di crescita per la comunità lumezzanese e bresciana. Come Provincia di Brescia abbiamo già fatto squadra negli ultimi mesi del 2023 insieme all’Fc Lumezzane e l’associazione ‘Condividere la strada della vita’, attraverso l’iniziativa ‘Quando guidi poche storie’ dedicata alla prevenzione stradale. Insieme torneremo a fare squadra nei prossimi mesi, con campagne social che vedranno protagonisti proprio i nostri campioni e campionesse del pallone, per iniziative volte a sensibilizzare i giovani sull’importanza della lettura, coinvolgendo il sistema bibliotecario provinciale in eventi che verranno organizzati presso al LumeTeca. Questi sono solo due degli esempi di progetti che mettiamo in campo insieme per ribadire che, anche come Provincia, Noi Ci Teniamo” conclude Zobbio.

LUMEZZANE: PROSEGUE SINERGIA TRA PROVINCIA E CALCIO. ZOBBIO (PROV BS): “FACCIAMO SQUADRA PER INIZIATIVE UTILI ALLA CRESCITA DELLA COMUNITA’”

“Fc Lumezzane e Provincia di Brescia scendono nuovamente in campo insieme per promuovere ‘Noi Ci Teniamo’: una serie di iniziative in ambito educativo, culturale e sociale al servizio della comunità. Da rappresentante della Provincia e da cittadino lumezzanese sono ben felice di poter condividere le azioni proposte dalla squadra della mia terra, e di poterle valorizzare anche in qualità di referente istituzionale del territorio”. Questo il commento del Consigliere provinciale delegato Giacomo Zobbio, presente in modalità telematica all’odierna conferenza stampa in rappresentanza della Provincia di Brescia.
“Sono diversi anni – ha proseguito – che la società del Lumezzane Calcio, dopo la sua rinascita, si impegna ben oltre i confini del campo da calcio, dedicandosi a progetti e attività che stimolino la collettività verso una crescita non solo sportiva. Quella di mettersi al servizio della comunità e cercare di renderla migliore è una peculiarità del nostro territorio e della nostra gente, che conta migliaia di volontari e numerose associazioni negli ambiti più diversi. Dalle nostre parti è abituale mettersi a disposizione degli altri, i nostri volontari lo sanno bene e ne sono un limpido esempio, e anche le iniziative dell’Fc Lumezzane trovano radici nei nostri valori e nelle nostre tradizioni. Per tutti noi – rimarca Zobbio – lo sport è una passione e contemporaneamente il sociale è una missione, ecco perché coniugare questi due elementi può essere un fattore di crescita per la comunità lumezzanese e bresciana. Come Provincia di Brescia abbiamo già fatto squadra negli ultimi mesi del 2023 insieme all’Fc Lumezzane e l’associazione ‘Condividere la strada della vita’, attraverso l’iniziativa ‘Quando guidi poche storie’ dedicata alla prevenzione stradale. Insieme torneremo a fare squadra nei prossimi mesi, con campagne social che vedranno protagonisti proprio i nostri campioni e campionesse del pallone, per iniziative volte a sensibilizzare i giovani sull’importanza della lettura, coinvolgendo il sistema bibliotecario provinciale in eventi che verranno organizzati presso al LumeTeca. Questi sono solo due degli esempi di progetti che mettiamo in campo insieme per ribadire che, anche come Provincia, Noi Ci Teniamo” conclude Zobbio.

URBINO CAPOLUOGO, PAOLINI: «UN UFFICIO DELLA PROVINCIA SEMPRE APERTO NEI GIORNI FERIALI»

«Potenzieremo notevolmente la presenza della Provincia a Urbino». Giuseppe Paolini non si è iscritto al valzer delle dichiarazioni all’indomani del riconoscimento di capoluogo, certificato dal decreto legge.. «Ho preferito che parlassero tutti gli altri. Giustamente». Ma a mente fredda dice la sua sulla questione, annunciando novità di un certo rilievo. Primo commento: «Molte persone hanno rivendicato in questi giorni il loro ruolo e i meriti nella vicenda. Ma chi ha portato a casa il risultato, alla fine, è stato Maurizio Gambini. Di questo gliene va dato atto con onestà intellettuale. Parlo anche da sindaco di Isola del Piano, un territorio che faceva parte del Ducato, immediatamente confinante. Sono estremamente felice per il raggiungimento di questo status, che sana una situazione che si protraeva dal 1860 con il Regio Decreto. Ora la congiunzione ‘Pesaro e Urbino’, nella dicitura della nostra provincia, rivestirà a tutti gli effetti pieno significato». Di qui la decisione di Paolini: «Da tempo stavo pensando di trasferire un ufficio della Provincia a Urbino per un paio di giorni alla settimana. Ma adesso, d’intesa con il sindaco, rafforzeremo la nostra presenza, che sarà ampliata a tutti i giorni feriali. Apriremo un ufficio dove si alterneranno a turno, con la loro presenza, i tecnici della Viabilità, altri dipendenti provinciali e lo stesso presidente. E’ un grande sforzo considerato l’organico sottodimensionato delle Provincie dopo la riforma. Ma sarà un punto di riferimento per le realtà dell’entroterra, in modo che i loro cittadini non debbano scendere sempre a Pesaro per ogni servizio». Già scelta la sede: «Si tratta di un locale attiguo alla Sala Serpieri, nel Collegio Raffaello, che abbiamo individuato grazie alla collaborazione del Comune. E contiamo di partire prima possibile, ad aprile». Non solo: «La sede legale della Provincia resterà a Pesaro, ma rafforzeremo anche i progetti che coinvolgeranno Urbino e il Montefeltro. E aumenteremo il numero delle sedute dei consiglio provinciale che si svolgeranno nella città ducale». Insomma: «Bene questo riconoscimento perché va nell’interesse della città, della provincia e dei cittadini. Si chiude un iter lunghissimo, a dimostrazione che non bisogna mai desistere e c’è sempre la possibilità di ottenere risultati. Urbino ha un ruolo a livello mondiale ed è di buon auspicio che lo status sia stato raggiunto nell’anno in cui Pesaro è capitale italiana della cultura. Perché rafforza anche la candidatura di Pesaro e Urbino a capitale europea della cultura 2033», conclude il presidente della Provincia.

URBINO CAPOLUOGO, PAOLINI: «UN UFFICIO DELLA PROVINCIA SEMPRE APERTO NEI GIORNI FERIALI»

«Potenzieremo notevolmente la presenza della Provincia a Urbino». Giuseppe Paolini non si è iscritto al valzer delle dichiarazioni all’indomani del riconoscimento di capoluogo, certificato dal decreto legge.. «Ho preferito che parlassero tutti gli altri. Giustamente». Ma a mente fredda dice la sua sulla questione, annunciando novità di un certo rilievo. Primo commento: «Molte persone hanno rivendicato in questi giorni il loro ruolo e i meriti nella vicenda. Ma chi ha portato a casa il risultato, alla fine, è stato Maurizio Gambini. Di questo gliene va dato atto con onestà intellettuale. Parlo anche da sindaco di Isola del Piano, un territorio che faceva parte del Ducato, immediatamente confinante. Sono estremamente felice per il raggiungimento di questo status, che sana una situazione che si protraeva dal 1860 con il Regio Decreto. Ora la congiunzione ‘Pesaro e Urbino’, nella dicitura della nostra provincia, rivestirà a tutti gli effetti pieno significato». Di qui la decisione di Paolini: «Da tempo stavo pensando di trasferire un ufficio della Provincia a Urbino per un paio di giorni alla settimana. Ma adesso, d’intesa con il sindaco, rafforzeremo la nostra presenza, che sarà ampliata a tutti i giorni feriali. Apriremo un ufficio dove si alterneranno a turno, con la loro presenza, i tecnici della Viabilità, altri dipendenti provinciali e lo stesso presidente. E’ un grande sforzo considerato l’organico sottodimensionato delle Provincie dopo la riforma. Ma sarà un punto di riferimento per le realtà dell’entroterra, in modo che i loro cittadini non debbano scendere sempre a Pesaro per ogni servizio». Già scelta la sede: «Si tratta di un locale attiguo alla Sala Serpieri, nel Collegio Raffaello, che abbiamo individuato grazie alla collaborazione del Comune. E contiamo di partire prima possibile, ad aprile». Non solo: «La sede legale della Provincia resterà a Pesaro, ma rafforzeremo anche i progetti che coinvolgeranno Urbino e il Montefeltro. E aumenteremo il numero delle sedute dei consiglio provinciale che si svolgeranno nella città ducale». Insomma: «Bene questo riconoscimento perché va nell’interesse della città, della provincia e dei cittadini. Si chiude un iter lunghissimo, a dimostrazione che non bisogna mai desistere e c’è sempre la possibilità di ottenere risultati. Urbino ha un ruolo a livello mondiale ed è di buon auspicio che lo status sia stato raggiunto nell’anno in cui Pesaro è capitale italiana della cultura. Perché rafforza anche la candidatura di Pesaro e Urbino a capitale europea della cultura 2033», conclude il presidente della Provincia.

STAZIONE UNICA APPALTANTE, PROVINCIA DI TREVISO 1ª ASSOLUTA IN ITALIA PER IMPORTI APPALTI: 5 MILIARDI DAL 2000 SINO AD OGGI

Un vero e proprio primato a livello nazionale: la Stazione Unica Appaltante della Provincia di Treviso è risultata la più operativa d’Italia per importi appaltati sino a oggi attraverso le gare per lavori e servizi gestite dal Sant’Artemio: dai dati ANAC risulta che dal 2000 al 31 agosto 2023, la Provincia ha appaltato complessivamente circa 5 miliardi di euro. Gli importi sono progressivamente aumentati da quando, dal 2013, la Provincia ha avviato il servizio anche per i Comuni e gli altri Enti del territorio. Solo nel 2023, gli importi appaltati sono stati di 141.638.218 euro, per un totale di 68 gare gestite per appaltare lavori e incarichi, 55 gare per affidare servizi. I dati sono quelli dello studio realizzato dall’Unione Province d’Italia nazionale sulla base dei dati ANAC.

Nel dettaglio, la Stazione Unica Appaltante della Provincia di Treviso si occupa di gestire le gare d’appalto, in forma singola o aggregata, aggiudicare convenzioni e accordi quadro sulla base del fabbisogno dei Comuni, stilare elenchi di dipendenti pubblici professionisti disponibili alla nomina a commissario tecnico di gara, fornire assistenza giuridico-amministrativa nello svolgimento delle procedure di gara, assistenza tecnica nella redazione e verifica di progetti, seguire la direzione lavori e il collaudo di opere pubbliche. A oggi, sono 91 i Comuni convenzionati alla SUA della Provincia, insieme ad altre 23 realtà tra Ipab, Rsa, Asili, Unioni Montane, Consorzi e Ater, per un totale di 114 Enti che usufruiscono della professionalità e delle competenze dei tecnici della Stazione Appaltante del Sant’Artemio per la complessa gestione delle procedure di gara.

“Un risultato straordinario, frutto di un’esperienza consolidata ma anche e soprattutto della professionalità, unita al costante aggiornamento, degli uffici tecnici della Stazione Appaltante della Provincia – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – il “modello Treviso” è riconosciuto come virtuoso in tutto il Paese ed è ormai un caso studio che abbiamo avuto il piacere di presentare ai colleghi delle altre Province italiane, in più occasioni, durante le Assemblee di UPI nazionale”.

“Il servizio reso ai territori con le Stazioni Uniche Appaltanti è una chiara dimostrazione del ruolo chiave che le Province rivestono per il sistema Paese – prosegue Marcon – soprattutto a livello locale: mi unisco alle dichiarazioni dell’amico e collega Presidente UPI nazionale Michele de Pascale, che in una nota stampa ieri ha sottolineato come proprio grazie alle Province e alla mole di gare gestite proprio dalle SUA sono state attuate le misure del Pnrr dedicate alla scuola, aggiudicando i lavori e potendo così avviare i cantieri nel rispetto delle tempistiche ministeriali. L’auspicio è che anche questo risultato, della Provincia di Treviso, ma anche di tutte le altre Province, nel rispondere positivamente e con efficienza al nuovo codice degli appalti, sia un motivo in più per accelerare la proposta di riforma che abbiamo avanzato con convinzione anche come UPI Veneto”.

 

UPI TOSCANA: NON SI TAGLIA L’ERBA MA SI TAGLIANO I BILANCI. COMPROMESSO IL RAFFORZAMENTO DEGLI ENTI E I SERVIZI AI CITTADINI

In seguito al consiglio direttivo odierno, l’Unione delle Province italiane della Toscana ha espresso profonda preoccupazione riguardo ai tagli alle province previsti dalla legge di bilancio, che rischiano di minare seriamente gli sforzi per il rafforzamento degli enti e l’erogazione dei servizi ai cittadini, proprio mentre in questi giorni si ha notizia del raddoppio degli appalti di propria competenza.

Le province toscane, così come quelle di tutta Italia, si trovano di nuovo ad affrontare una situazione finanziaria precaria con una spending review di 50 milioni di euro annui per il periodo 2024-2028, che si aggiunge ai 50 milioni annui già previsti per il periodo 2024-2025 dal decreto legge 132/2023. Di conseguenza, il totale dei tagli per le province nel 2024 ammonta a 100 milioni di euro.

In Toscana si stima che ciò comporterà un aggravio di circa 6 milioni di euro nel 2024, portando a 115 milioni il totale delle risorse versate dagli enti allo Stato.

“Quando nelle prossime settimane saranno resi noti i numeri definitivi della manovra – afferma il Presidente di Upi Toscana Lorenzetti – saremo costretti a prendere decisioni drastiche. Con il riordino provinciale abbiamo tagliato al massimo la spesa di funzionamento per non penalizzare i cittadini, ma ora non abbiamo altra scelta. Non potendo assicurare asfaltature e taglio dell’erba stiamo valutando quali decisioni adottare per questioni legate alla sicurezza stradale”

“Questa situazione comporta anche un blocco delle assunzioni – affermano i Presidenti – e senza personale non siamo in grado di garantire quei servizi efficienti e di qualità che i recenti dati stavano dimostrando”.

Upi Toscana ritiene quindi fondamentale che vengano rivisti questi tagli e che si giunga quanto prima a una riforma delle province che sia in grado di assicurare migliori servizi alle comunità locali che anche in questi anni di difficoltà stiamo continuando ad amministrare e rappresentare.

UPI TOSCANA: NON SI TAGLIA L’ERBA MA SI TAGLIANO I BILANCI. COMPROMESSO IL RAFFORZAMENTO DEGLI ENTI E I SERVIZI AI CITTADINI

In seguito al consiglio direttivo odierno, l’Unione delle Province italiane della Toscana ha espresso profonda preoccupazione riguardo ai tagli alle province previsti dalla legge di bilancio, che rischiano di minare seriamente gli sforzi per il rafforzamento degli enti e l’erogazione dei servizi ai cittadini, proprio mentre in questi giorni si ha notizia del raddoppio degli appalti di propria competenza.

Le province toscane, così come quelle di tutta Italia, si trovano di nuovo ad affrontare una situazione finanziaria precaria con una spending review di 50 milioni di euro annui per il periodo 2024-2028, che si aggiunge ai 50 milioni annui già previsti per il periodo 2024-2025 dal decreto legge 132/2023. Di conseguenza, il totale dei tagli per le province nel 2024 ammonta a 100 milioni di euro.

In Toscana si stima che ciò comporterà un aggravio di circa 6 milioni di euro nel 2024, portando a 115 milioni il totale delle risorse versate dagli enti allo Stato.

“Quando nelle prossime settimane saranno resi noti i numeri definitivi della manovra – afferma il Presidente di Upi Toscana Lorenzetti – saremo costretti a prendere decisioni drastiche. Con il riordino provinciale abbiamo tagliato al massimo la spesa di funzionamento per non penalizzare i cittadini, ma ora non abbiamo altra scelta. Non potendo assicurare asfaltature e taglio dell’erba stiamo valutando quali decisioni adottare per questioni legate alla sicurezza stradale”

“Questa situazione comporta anche un blocco delle assunzioni – affermano i Presidenti – e senza personale non siamo in grado di garantire quei servizi efficienti e di qualità che i recenti dati stavano dimostrando”.

Upi Toscana ritiene quindi fondamentale che vengano rivisti questi tagli e che si giunga quanto prima a una riforma delle province che sia in grado di assicurare migliori servizi alle comunità locali che anche in questi anni di difficoltà stiamo continuando ad amministrare e rappresentare.

Appalti, de Pascale (Upi): Province strategiche per il Pnrr, adesso elezione diretta dei Presidenti

“Nei primi otto mesi del 2023 le province hanno gestito bandi di gara per un valore di 7,4 miliardi, rispetto ai 3,9 registrati nel biennio 2018/2019. Un vero boom degli investimenti che dimostra che le Province stanno avendo un ruolo chiave nella sfida del Paese ad attuare il Pnrr e che hanno saputo rispondere positivamente al nuovo codice degli appalti” Lo dichiara il Presidente di UPI Michele de Pascale riportando i dati emersi da uno studio realizzato dall’Unione delle Province sui dati ANAC.
“Siamo molto orgogliosi di questi risultati perché evidenziano l’efficienza e il senso di responsabilità delle province che hanno un ruolo chiave nello sviluppo e la coesione dei territori. Grazie alle province, verranno attuate le misure del Pnrr dedicate alla scuola, il più grande investimento che il nostro Paese può realizzare per il futuro. Proprio per questo bisogna restituire maggiore centralità alle province, puntando su questa istituzione per tutte le funzioni che riguardano lo sviluppo territoriale e restituendo ai cittadini il diritto di scegliere direttamente i propri rappresentanti. Il Dl Elezioni attualmente incardinato al senato – sottolinea de Pascale – è l’occasione per dare il giusto ruolo alle province, a partire dall’elezione diretta dei presidente all’istituzione delle giunte, dall’attribuzione delle funzioni di pianificazione strategica all’allineamento della durata dei mandati di presidenza a Consigli. Si tratta di un arricchimento nelle funzioni e nell’operatività che le province e soprattutto ii cittadini meritano”. Lo dichiara il Presidente dell’UPI e sindaco di Ravenna, Michele de Pascale.

Infodata Appalti

 

Aggiornamento su Avviso Manifestazione di interesse per nuove assunzioni per gli enti territoriali del Sud

Come è noto lo scorso 30 gennaio si è chiusa la finestra temporale di adesione all’Avviso pubblicato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud il 21 novembre e 2023 rivolto agli enti territoriali delle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna.

Una prima lettura dei dati raccolti dal Dipartimento Coesione indica una grande partecipazione in tutte le sette regioni a cui è rivolta l’iniziativa, con l’espressione di un fabbisogno complessivo di circa seimila nuove unità – quasi tre volte il numero massimo di possibili assunzioni –

Con particolare riferimento alle Province, si registrata l’adesione di 26 su 27 Province interessate con una richiesta di personale superiore rispetto al numero massimo stabilito nell’Avviso, per un totale di circa 170 unità, a fronte di 135 unità previste dall’Avviso. Anche le 7 Città Metropolitane dei territori interessati hanno aderito tutte manifestando una richiesta pari a circa l’80% delle risorse indicate nell’Avviso.

Allo stesso tempo le Regioni hanno richiesto quasi 450 unità di personale, rispetto alle 250 previste dall’Avviso, mentre i Comuni potenzialmente interessati hanno espresso un fabbisogno  superiore alle 5.000 unità.

Relativamente alle professionalità i profili maggiormente richiesti sono stati quelli di figure tecniche (ingegneri e architetti) ed esperti amministrativo contabili.

Sarà nostra cura tenervi aggiornati circa i futuri adempimenti previsti, ossia l’analisi da parte del Dipartimento dei fabbisogni espressi dagli enti aderenti sulla cui base saranno definiti – con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie e delle unità di personale e la successiva organizzazione del concorso nazionale.

 

Appalti, de Pascale (Upi): Province strategiche per il Pnrr, adesso elezione diretta dei Presidenti

“Nei primi otto mesi del 2023 le province hanno gestito bandi di gara per un valore di 7,4 miliardi, rispetto ai 3,9 registrati nel biennio 2018/2019. Un vero boom degli investimenti che dimostra che le Province stanno avendo un ruolo chiave nella sfida del Paese ad attuare il Pnrr e che hanno saputo rispondere positivamente al nuovo codice degli appalti” Lo dichiara il Presidente di UPI Michele de Pascale riportando i dati emersi da uno studio realizzato dall’Unione delle Province sui dati ANAC.
“Siamo molto orgogliosi di questi risultati perché evidenziano l’efficienza e il senso di responsabilità delle province che hanno un ruolo chiave nello sviluppo e la coesione dei territori. Grazie alle province, verranno attuate le misure del Pnrr dedicate alla scuola, il più grande investimento che il nostro Paese può realizzare per il futuro. Proprio per questo bisogna restituire maggiore centralità alle province, puntando su questa istituzione per tutte le funzioni che riguardano lo sviluppo territoriale e restituendo ai cittadini il diritto di scegliere direttamente i propri rappresentanti. Il Dl Elezioni attualmente incardinato al senato – sottolinea de Pascale – è l’occasione per dare il giusto ruolo alle province, a partire dall’elezione diretta dei presidente all’istituzione delle giunte, dall’attribuzione delle funzioni di pianificazione strategica all’allineamento della durata dei mandati di presidenza a Consigli. Si tratta di un arricchimento nelle funzioni e nell’operatività che le province e soprattutto ii cittadini meritano”. Lo dichiara il Presidente dell’UPI e sindaco di Ravenna, Michele de Pascale.

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