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Codice appalti, UPI “Positivo primo incontro con il Ministro Salvini. Prioritario il rafforzamento delle Stazioni appaltanti provinciali”

“La riforma del Codice degli Appalti è una degli interventi strategici che l’Italia deve portare a termine, non solo perché è determinante per l’attuazione del PNRR ma perché è una delle innovazioni strutturali di cui il Paese ha bisogno. Apprezziamo il metodo del confronto e della condivisione adottato dal Ministro Salvini e siamo certi che insieme riusciremo a portare a termine nel migliore dei modi questo percorso”.

E’ il commento del Presidente dell’UPI Michele de Pascale al termine della riunione sulla riforma del Codice degli Appalti, convocata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, cui hanno preso parte anche il Presidente di UPI Lombardia Luca Santambrogio e il Presidente di UPI Veneto Stefano Marcon.

“Il Ministro – spiega de Pascale – ci ha informati che a breve avremo un altro incontro per entrare nel merito del nuovo testo che sarà inviato nelle prossime ore al Governo dal Consiglio di Stato. Come UPI riteniamo prioritario che si arrivi ad un nuovo sistema di qualificazione delle Stazioni Appaltanti che valorizzi e rafforzi quelle delle Province, per semplificare le procedure, operare risparmi e accelerare i tempi degli investimenti. Il Ministro Salvini ci ha confermato disponibilità all’ascolto e attenzione alle richieste che vengono dai territori”.

 

L’UPI Toscana incontra il Presidente del Consiglio regionale

“Apprezziamo la consapevolezza che il superamento della legge Delrio non sia più rinviabile e la volontà di ripristinare ufficialmente una legittimazione delle Province nelle politiche regionali e territoriali dimostrata dal Presidente del Consiglio Antonio Mazzeo e dal Presidente del gruppo consiliare PD Vincenzo Ceccarelli, augurandoci che alle buone intenzioni seguano concrete azioni politiche”.

Così il Presidente di UPI Toscana, Gianni Lorenzetti, commenta in una nota l’incontro che si è svolto presso la presidenza del Consiglio della Regione Toscana sul tema.

Ad accompagnarlo il direttore di UPI Toscana Ruben Cheli e il membro del cda della Fondazione Scuola ‘Ballini’ Francesco Puggelli.

“Il presidente Mazzeo e il capogruppo Dem in Consiglio Ceccarelli – spiega Lorenzetti – hanno dichiarato la loro volontà di intraprendere un percorso che porti al superamento della risoluzione del Consiglio regionale n. 39/2016 approvata nel periodo della legge Delrio e di pari passo la garanzia di un pieno riconoscimento delle Province nel Piano Regionale di Sviluppo 2021-2025, sia per quanto riguarda l’assetto istituzionale toscano, che nei singoli settori e materie di interesse”.

L’incontro segue quello avuto poche settimane fa con il presidente Eugenio Giani, finalizzato ad avviare un confronto sul riconoscimento e il coinvolgimento di Upi Toscana e delle Province nelle strategie e nelle politiche regionali, proprio mentre a livello nazionale è giunta a maturazione l’idea di una riforma del Tuel e il ritorno all’elezione diretta del Presidente e del Consiglio provinciale.

“In previsione delle proposte per il rafforzamento delle Province formulate dell’attuale Governo – conclude Lorenzetti nella stessa nota – abbiamo chiesto inoltre la costituzione di un Tavolo istituzionalmente riconosciuto tra Regione e Upi Toscana per consentire una valutazione e i necessari approfondimenti sulla legge regionale 22/2015, che in questi anni ha spogliato i territori di molte funzioni cruciali per i cittadini”.

L’UPI Toscana incontra il Presidente del Consiglio regionale

“Apprezziamo la consapevolezza che il superamento della legge Delrio non sia più rinviabile e la volontà di ripristinare ufficialmente una legittimazione delle Province nelle politiche regionali e territoriali dimostrata dal Presidente del Consiglio Antonio Mazzeo e dal Presidente del gruppo consiliare PD Vincenzo Ceccarelli, augurandoci che alle buone intenzioni seguano concrete azioni politiche”.

Così il Presidente di UPI Toscana, Gianni Lorenzetti, commenta in una nota l’incontro che si è svolto presso la presidenza del Consiglio della Regione Toscana sul tema.

Ad accompagnarlo il direttore di UPI Toscana Ruben Cheli e il membro del cda della Fondazione Scuola ‘Ballini’ Francesco Puggelli.

“Il presidente Mazzeo e il capogruppo Dem in Consiglio Ceccarelli – spiega Lorenzetti – hanno dichiarato la loro volontà di intraprendere un percorso che porti al superamento della risoluzione del Consiglio regionale n. 39/2016 approvata nel periodo della legge Delrio e di pari passo la garanzia di un pieno riconoscimento delle Province nel Piano Regionale di Sviluppo 2021-2025, sia per quanto riguarda l’assetto istituzionale toscano, che nei singoli settori e materie di interesse”.

L’incontro segue quello avuto poche settimane fa con il presidente Eugenio Giani, finalizzato ad avviare un confronto sul riconoscimento e il coinvolgimento di Upi Toscana e delle Province nelle strategie e nelle politiche regionali, proprio mentre a livello nazionale è giunta a maturazione l’idea di una riforma del Tuel e il ritorno all’elezione diretta del Presidente e del Consiglio provinciale.

“In previsione delle proposte per il rafforzamento delle Province formulate dell’attuale Governo – conclude Lorenzetti nella stessa nota – abbiamo chiesto inoltre la costituzione di un Tavolo istituzionalmente riconosciuto tra Regione e Upi Toscana per consentire una valutazione e i necessari approfondimenti sulla legge regionale 22/2015, che in questi anni ha spogliato i territori di molte funzioni cruciali per i cittadini”.

Marrese “Solidarietà e vicinanza al Presidente Francesco Menna”

“Solidarietà e vicinanza a Francesco Menna, presidente della Provincia di Chieti nonché sindaco di Vasto, per il grave atto intimidatorio di cui è stato vittima”.

Le ha espresse il presidente dell’UPI Basilicata e della Provincia di Matera, Piero Marrese, dopo aver appreso dell’incendio che ha distrutto la sua auto nella notte tra il 4 e il 5 dicembre.

 

“Da sindaco, presidente di Provincia e delegato nell’Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali – ha dichiarato Marrese – manifesto tutta la solidarietà e la vicinanza, mia personale e dell’Unione delle Province d’Italia, a Menna per quello che ha tutti i crismi dell’atto vile e grave. I sindaci e chiunque guidi un’istituzione sono spesso alla mercé di pressioni e richieste che, a volte, possono anche sfociare in gesti inconsulti e illegali.

 

Su quanto accaduto, naturalmente, faranno piena luce le forze dell’ordine, ma, per intanto, anche nella mia qualità di delegato UPI nell’Osservatorio posso assicurare che mi spenderò per la tutela e il contrasto di ogni azione che possa danneggiare gli amministratori locali”.

PNRR de Pascale “Italia esempio di efficienza, ma discutiamone tempistica con UE “

“L’Italia rispetterà la tempistica e non saremo inadempienti, ma dobbiamo discutere con l’UE , perché non possiamo non valutare che ci apprestiamo a mettere a terra gli investimenti nel pieno di una bolla speculativa. Non si tratta si  chiedere dilazioni per inadempienze ma di valutare insieme per essere certi che il Piano sia attuato nelle condizioni migliori”.
Lo ha detto il Presidente di UPI MIchele de Pascale intervenendo all’Evento  annuale PNRR 2022 promosso dalla Commissione Europea in collaborazione con il Minsitero per gli Affari Europei ,SUD, politiche di Coesione e PNRR e il Ministero dell’economia nella Salone d’onore della Caserma Laria della Guardia di Finanza.
de Pascale ha poi sottolineato l’urgenza di procedere con le riforme “Occorre spingere sulla semplificazione e sulla velocizzazione dei procedimenti, accelerando sulle riforme a partire dalla riforma.a degli appalti e da quella dei servizi pubblici”.  Il Presidente dell’UPI ha poi ricordato gli interventi PNRR in capo alle Province “Oltre 3,4 miliardi per investimenti sulle scuole secondarie superiori, che ci permetteranno di garantire ad un milione di studenti medi, dei due milioni e mezzo totali,  scuole più efficienti, innovative, ecologiche e in grado di supportare al meglio la formazione culturale e sociale delle nuove generazioni”.

Assemblea ANCI, il Presidente della Provincia di Bergamo al Presidente dell Repubblica “Grazie per la vicinanza in uno dei momenti più difficili”

“Ringrazio il Presidente Mattarella per la vicinanza che ci ha dimostrato in uno dei momenti più difficili per la nostra provincia bergamasca, e per la dedizione con cui ha rappresentato e continua a rappresentare l’Unità nazionale”.
Lo ha detto il Presidente della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi, intervenendo davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella cerimonia di apertura dei lavori della XXXIX Assemblea nazionale ANCI in programma da oggi a Bergamo.
Gandolfi ha poi voluto ricordare l’urgenza della revisione delle norme sulle Province.
“I precedenti Governi e  Parlamenti – ha detto – hanno perso un’occasione per rivedere la legge 56/14 e il Testo Unico degli Enti Locali ed è mancato, probabilmente, il coraggio di rispondere alla necessità dei nostri territori. Occorre riestituire dignità alle Province che sono una istituzione della Repubblica e un ente essenziale capace di essere vicino ai Comuni, anche quelli più piccoli e di  creare una rete tra le parti sociali.
Apprezzo le prime dichiarazioni pubbliche dei nuovi esponenti del Governo sulla volontà di intervenire per restiruire funzioni, risorse e personale alle Province – ha aggiunto – e come UPI ci auguriamo che questi annunci possano diventare finalmente realtà in tempi brevi”.

Assemblea ANCI, il Presidente della Provincia di Bergamo al Presidente dell Repubblica “Grazie per la vicinanza in uno dei momenti più difficili”

“Ringrazio il Presidente Mattarella per la vicinanza che ci ha dimostrato in uno dei momenti più difficili per la nostra provincia bergamasca, e per la dedizione con cui ha rappresentato e continua a rappresentare l’Unità nazionale”.
Lo ha detto il Presidente della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi, intervenendo davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella cerimonia di apertura dei lavori della XXXIX Assemblea nazionale ANCI in programma da oggi a Bergamo.
Gandolfi ha poi voluto ricordare l’urgenza della revisione delle norme sulle Province.
“I precedenti Governi e  Parlamenti – ha detto – hanno perso un’occasione per rivedere la legge 56/14 e il Testo Unico degli Enti Locali ed è mancato, probabilmente, il coraggio di rispondere alla necessità dei nostri territori. Occorre riestituire dignità alle Province che sono una istituzione della Repubblica e un ente essenziale capace di essere vicino ai Comuni, anche quelli più piccoli e di  creare una rete tra le parti sociali.
Apprezzo le prime dichiarazioni pubbliche dei nuovi esponenti del Governo sulla volontà di intervenire per restiruire funzioni, risorse e personale alle Province – ha aggiunto – e come UPI ci auguriamo che questi annunci possano diventare finalmente realtà in tempi brevi”.

Contratto Enti Locali, de Pascale UPI “Soddisfatti per il rispetto dell’impegno”.

“Esprimiamo soddisfazione innanzitutto perché è stato rispettato l’impegno a rinnovare il contratto entro l’anno e ciò permetterà di adeguare gli stipendi dei nostri dipendenti, almeno parzialmente, all’aumento dei costi della vita.  Le Province daranno attuazione al nuovo contratto prevedendo nei bilanci le coperture necessarie all’adeguamento degli stipendi e costruendo un ordinamento professionale adeguato alla sfida della realizzazione dei progetti del PNRR e del pieno utilizzo dei fondi europei 2021-2027 che valorizzi l’esperienza, la professionalità e le capacità di chi lavora nei nostri enti.”

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, commentando la sottoscrizione del Contratto Collettivo Nazionale del Comparto funzioni locali, per il triennio 2019-2021.

“Anche a fronte di quest’impegno – aggiunge de Pascale –  l’UPI richiederà a Governo e Parlamento di prevedere nella legge di bilancio 2023 risorse di parte corrente che consentano alle Province di far fronte agli impegni contrattuali, alle loro funzioni, alla riduzione delle entrate e all’aumento dei costi. Per fare gli investimenti nei territori e garantire servizi efficienti occorrono risorse e personale formato, competente e pronto a rispondere alle esigenze dei cittadini, delle imprese, delle comunità locali”.

 

Contratto Enti Locali, de Pascale UPI “Soddisfatti per il rispetto dell’impegno”.

“Esprimiamo soddisfazione innanzitutto perché è stato rispettato l’impegno a rinnovare il contratto entro l’anno e ciò permetterà di adeguare gli stipendi dei nostri dipendenti, almeno parzialmente, all’aumento dei costi della vita.  Le Province daranno attuazione al nuovo contratto prevedendo nei bilanci le coperture necessarie all’adeguamento degli stipendi e costruendo un ordinamento professionale adeguato alla sfida della realizzazione dei progetti del PNRR e del pieno utilizzo dei fondi europei 2021-2027 che valorizzi l’esperienza, la professionalità e le capacità di chi lavora nei nostri enti.”

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, commentando la sottoscrizione del Contratto Collettivo Nazionale del Comparto funzioni locali, per il triennio 2019-2021.

“Anche a fronte di quest’impegno – aggiunge de Pascale –  l’UPI richiederà a Governo e Parlamento di prevedere nella legge di bilancio 2023 risorse di parte corrente che consentano alle Province di far fronte agli impegni contrattuali, alle loro funzioni, alla riduzione delle entrate e all’aumento dei costi. Per fare gli investimenti nei territori e garantire servizi efficienti occorrono risorse e personale formato, competente e pronto a rispondere alle esigenze dei cittadini, delle imprese, delle comunità locali”.

 

PROVINCE: IL CONFRONTO TRA L’UPI E IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA

“Rafforzare le funzioni amministrative e la gestione diretta da parte delle Province, e con loro dei Comuni e delle Città Metropolitane, che vada di pari passo con il regionalismo differenziato per rendere più aderente ai diversi territori le funzioni legislative delle regioni e anticipare il nuovo modello istituzionale territoriale derivante dal superamento della legge Delrio, annunciata dal Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie Roberto Calderoli. Occorre una visione di breve e medio periodo per ricostruire un quadro normativo con il recupero dei valori del decentramento, dell’autonomia e della sussidiarietà, in linea con la proposta di elezioni diretta dei Presidenti di Provincia”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Upi Michele de Pascale a margine dell’incontro di questa mattina con il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani al quale ha partecipato anche il Presidente di Upi Toscana Gianni Lorenzetti.

È stato lo stesso Lorenzetti a illustrare poi al governatore Giani le priorità da perseguire in Toscana per un coinvolgimento delle province nelle strategie e nelle politiche regionali, sottolineando il rapporto di collaborazione e gli importanti segnali di apertura verso le province registrati negli ultimi anni con il suo mandato. “Al Presidente Giani – sottolinea Lorenzetti – abbiamo espressamente chiesto di rivedere la Risoluzione del Consiglio regionale del 2016 con la quale si riconosceva la legittimazione di una sola associazione degli enti locali per le questioni attinenti alle autonomie, riteniamo che il ruolo delle Province sia invece utile e positivo per lo sviluppo delle strategie territoriali integrate”.

“Allo stesso modo – continua Lorenzetti – abbiamo evidenziato criticità sull’impostazione del Piano di Sviluppo Regionale 2021-2025 nel quale le Province vengono menzionate come ente residuale. Al contrario riteniamo che le Province intese come “Casa dei Comuni” debbano avere un ruolo nella gestione di materie delegate o attribuite dalla Regione, anche in un’ottica di valorizzazione del modello della Toscana diffusa”

Infine, è stato proposto al governatore Giani la creazione di un tavolo istituzionale formalmente riconosciuto tra Anci, Upi e Regione Toscana per un confronto e una valutazione, in un quadro di dialogo collaborativo e costruttivo, della legge regionale 22/2015, in vista del dibattito che inizierà presto anche a livello nazionale con la riforma del Tuel.

“La Toscana è stata la prima Regione, nel 2015, ad approvare una legge per il riordino delle funzioni delle Province dopo la legge Delrio dell’anno precedente. Fu fatta allora di necessità virtù – ricorda il presidente della Toscana Eugenio Giani – cogliendo l’occasione per il ridisegno di un nuovo equilibrio istituzionale: furono affidate ai Comuni solo poche funzioni e furono riprese dalla Regione le competenze in tutte le materie ex provinciali, riassorbendone il personale e le risorse. Una scelta che non poteva essere altrimenti dettata dalla prevista abolizione delle province. Con la conferma degli enti è necessario oggi aprire una nuova fase per rivalutare il ruolo delle province e la Regione si impegnerà sia nella fase di concertazione, per il loro coinvolgimento nelle strategie e nelle politiche regionali, sia su eventuali modifiche per una collaborazione sempre più costruttiva”.

 

Autonomia: il Ministro Calderoli incontra UPI de Pascale “Confermato l’impegno a restituire piena dignità alle Province”

“Il Ministro Calderoli ci ha confermato di considerare la revisione della legge sulle Province tra le sue priorità e ci ha garantito il suo impegno ad intervenire per restituire dignità istituzionale a questi enti, con la piena legittimazione democratica, l’ampliamento delle funzioni e la garanzia delle risorse necessarie. Ci auguriamo che il Governo riesca a portare a termine questo percorso, che riteniamo essenziale anche per una corretta attuazione dell’autonomia differenziata, valorizzando il ruolo fondamentale degli enti locali come realtà più capillare e prossima ai cittadini”. È il commento del Presidente dell’UPI Michele de Pascale al termine dell’incontro avuto con il Ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Roberto Calderoli,nell’ambito delle consultazioni che il Ministro ha avviato per discutere del percorso di attuazione dell’autonomia differenziata.
“Al Ministro – conclude de Pascale – abbiamo consegnato un documento con le nostre prime riflessioni sull’autonomia differenziata, sottolineando che le Province non hanno alcun pregiudizio negativo, ma è per noi essenziale che l’attuazione assicuri i valori di solidarietà e unità della Repubblica e, punto per noi fondamentale, che a una rafforzata funzione legislativa delle regioni corrisponda un’altrettanto forte devoluzione di funzioni amministrative a Comuni, Province e Città Metropolitane”.

Ecco il documento consegnato al Ministro Enti locali e regionalismo

Autonomia: il Ministro Calderoli incontra UPI de Pascale “Confermato l’impegno a restituire piena dignità alle Province”

“Il Ministro Calderoli ci ha confermato di considerare la revisione della legge sulle Province tra le sue priorità e ci ha garantito il suo impegno ad intervenire per restituire dignità istituzionale a questi enti, con la piena legittimazione democratica, l’ampliamento delle funzioni e la garanzia delle risorse necessarie. Ci auguriamo che il Governo riesca a portare a termine questo percorso, che riteniamo essenziale anche per una corretta attuazione dell’autonomia differenziata, valorizzando il ruolo fondamentale degli enti locali come realtà più capillare e prossima ai cittadini”. È il commento del Presidente dell’UPI Michele de Pascale al termine dell’incontro avuto con il Ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Roberto Calderoli,nell’ambito delle consultazioni che il Ministro ha avviato per discutere del percorso di attuazione dell’autonomia differenziata.
“Al Ministro – conclude de Pascale – abbiamo consegnato un documento con le nostre prime riflessioni sull’autonomia differenziata, sottolineando che le Province non hanno alcun pregiudizio negativo, ma è per noi essenziale che l’attuazione assicuri i valori di solidarietà e unità della Repubblica e, punto per noi fondamentale, che a una rafforzata funzione legislativa delle regioni corrisponda un’altrettanto forte devoluzione di funzioni amministrative a Comuni, Province e Città Metropolitane”.

Ecco il documento consegnato al Ministro Enti locali e regionalismo

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