“Siamo convinti che le politiche per la montagna, che devono essere le dirette in favore dei territori effettivamente montani, debbano riguardare tutti gli enti di governo del territorio montano, Regioni, Province e Comuni”. Lo hanno detto il Presidente della Provincia di Sondrio, Massimo Sertori, e l’Assessore al territorio della Provincia di Sondrio, Ugo Parolo, intervenendo oggi per l’Unione delle Province d’Italia alla Audizione in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati sulle Proposte di legge in favore dei territori di montagna.
“Riteniamo anacronistica l’assimilazione fra Comune Montano e Comunità Montana – hanno proseguito i rappresentanti dell’Upi – che individua come destinatari delle proprie disposizioni i Comuni appartenenti alle Comunità Montane. Un territorio ed un Comune dovrebbero poter essere definiti montani a prescindere dalla loro appartenenza alla Comunità Montana. Alla salvaguardia e alla valorizzazione delle specificità culturali, economiche, sociali e ambientali dei comuni montani devono concorrere, lo Stato, le regioni e gli enti locali”.
Quanto al finanziamento delle politiche per la montagna, secondo Sertori e Parolo la “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale” presenta opportunità su cui riflettere, dai fondi perequativi e fondi speciali. Ma i rappresentanti delle Province hanno proposto anche un nuovo modello di gestione e valorizzazione delle risorse naturali delle montagne, in linea con il nuovo assetto federalista dello Stato: “Chiediamo – hanno detto – di potere utilizzare le nostre risorse naturali, prima fra tutte l’acqua e l’elettricità che con essa si produce, per ottenere i fondi necessari a coprire i costi dei servizi pubblici. Seguendo, per esempio, quanto è già stato fatto nella Provincia di Bolzano, dove l’Enel ha ceduto alla Provincia il 51% delle azioni della produzione di energia idroelettrica. Se ciò avvenisse in Provincia di Sondrio, dove le concessionarie idroelettriche producono circa 700 milioni di euro l’anno di energia con le nostre acque, potremmo addirittura moltiplicare il nostro bilancio, senza avere bisogno di alcun tipo di sostegno da parte dello Stato”.
Redattore: Barbara Perluigi